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Solitudine da Covid-19


Max1717

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Ciao a tutti,

mi piacerebbe condividere con tutti voi un pensiero, forse banale, che sto maturando in queste giornata di seconda ondata di Covid-19 con conseguente mini-lockdown che stiamo vivendo, chi più, chi meno. Io, essendo di Napoli, sto vivendo questo periodo in modo particolarmente intenso.

Il mio pensiero è che questa crisi non solo abbia acuito le differenze economiche, ma anche quelle sociali. Almeno, questa è la mia esperienza.

Fortunatamente il mio lavoro mi consente di continuare in smart/remote-working; tuttavia vivendo solo, non avendo più la possibilità di interazione sociale con i colleghi in ufficio ed essendo anche di natura una persona introversa, mi sto ritrovando a vivere un periodo di sempre maggiore sconforto (a momenti molto forte) e mi chiedo se le cose cambieranno in tempi medio-brevi. Ma ho tanta paura di no. Ormai la mia unica interazione sociale dal vivo è rappresentata dalle "conversazioni" con i commessi alle casse del supermercato.

Volevo sapere se qualcuno condivide come me questo problema, magari per poter avere un supporto psicologico vicendevole 😁

Ciao e Buona serata 😊

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ti capisco, io a stare chiuso in casa mi sento impazzire, da solo poi è terribile 

finchè si può e se non hai disabilià/problemi, ti consiglio di uscire più che puoi, fare attività sportiva, fare qualcosa insomma

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Ciao.

Che carino che tu abbia scelto questo argomento! 😊 Non ti sto prendendo in giro: di tutti le tematiche che potevano essere tirate in ballo hai optato per questa, non sessuale né affettiva, ma inerente alla sfera delle relazioni interpersonali quotidiane. 🙂

Be', è il lato negativo del telelavoro: risparmi sui trasporti e sul tempo, ma varie persone che già prima della covid lo praticavano mi avevano detto che non lo reggevano oltre un certo periodo perché gli mancava il contatto umano, lo staccare con l'ambiente domestico, perfino il dover incontrare il collega antipatico certe volte ahahah più in generale il movimento.

è chiaro che ora è vieppù pesante perchè c'è di mezzo una malattia e pesanti ripercussioni economiche oltre che sulla salute, ma dobbiamo farci forza e darci dentro, non sprecare questo tempo, utilizzarlo per evitare il contagio il più possibile pensando che non lo facciamo solo per noi stessi , bensì per la società tutta perché siamo tutti minuscoli ingranaggi di una macchina: in questo momento, più ancora di prima, siamo tutti in missione! 😉

Non puoi cercare di chiacchierare con i tuoi amici via pc, almeno? fai tanta ginnastica in casa, il movimento ti tiene su sia di morale che di difese immunitarie! Mens sana in corpore sano, ricorda! 

Vediti dei film, commentali con i tuoi amici, leggiti dei libri, imparati una lingua straniera con un corso da autodidatta, riprendi gli eserci di matematica, quello che ti pare ma non buttare la giornata quando finisci di lavorare,  se no è finita. Mi raccomando.

Edited by Thebaios
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Ciao! 

Il discorso più che altro è accettare che il problema non è il covid ma la mancanza di amici.

Dici tu stesso che lo smart working ti impedisce di vedere i colleghi, che appaiono come il rapporto sociale più importante che hai. Però i colleghi non sono amici, a meno che non li frequenti anche fuori. 

9 hours ago, Thebaios said:

Non puoi cercare di chiacchierare con i tuoi amici via pc, almeno?

 

9 hours ago, Thebaios said:

Vediti dei film, commentali con i tuoi amici

Non li ha, altrimenti non avrebbe aperto questo post. 

Ma non voglio farlo diventare l'ennesimo post di consigli irrealizzabili, poiché altrimenti li avresti già messi in atto tu, @Max1717

11 hours ago, Max1717 said:

Volevo sapere se qualcuno condivide come me questo problema,

Bisognerebbe cercare qualcuno qui che vive il tuo stesso problema, ma non inteso come "problema da semi lock down" , quanto l'avere difficoltà a instaurare rapporti amicali! 

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come dice giustamente ghostuccio, qui il problema è che

16 minutes ago, Ghost77 said:

i colleghi appaiono come il rapporto sociale più importante che hai

ora, per carità, avere buoni rapporti in ufficio è sempre cosa buona & giusta, ma quel che non vedo qua è una tua vita privata (hobbies, interessi, passioni, eccetera).

per curiosità: fino a febbraio-marzo, cosa facevi in ferie o sotto le feste? te ne stavi rinchiuso nella tana modello orso in leargo, in attesa di tornare "operativo" dietro la scrivania? sarebbe una routine un filo tristanzuola, non credi?

certo, questo non è il momento migliore per andare a zonzo per mostre o in gita fuori porta, però perchè intanto non provi a cominciare a cercarti forum in cui trovare altri con le tue stesse passioni e interagire con loro?

per esempio, qui trovi gente appassionata di uomini in generale (sabrinaS aggiungerebbe "e cazzi in particolare") che ama sproloquiare della qsi, perchè non provi a dirci la tua su qualche argomento a piacere?

Edited by freedog
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Sarò limitato io, ma anche rileggendo il suo messaggio non penso che se ne potesse dedurre che necessariamente non aveva amici: asseriva solo di essere una persona introversa. Per quanto ne potevo sapere io, i suoi (magari pochi) amici si potevano essere spostati di parecchi km, magari all'estero... Non ha detto esplicitamente nemmeno che quella con i colleghi era la frequentazione più intensa che aveva, solo che non ne aveva più la possibilità... Inoltre alcuni miei amici questa primavera hanno avuto profonde crisi di nervi (in un caso direi anche "isteriche"), eppure ci sentivamo spesso via telefono o altro... Quindi in questo frangente si può patire pur avendo rapporti amicali ancora esistenti con gli altri, e ben consolidati.

Da qui i miei consigli (i medesimi che mi sono dato da solo e che non mi sembrano poi così irrealizzabili, ma vanno rispettate le opinioni di tutti 🙃 ). Saluti! 

Edited by Thebaios
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16 minutes ago, Thebaios said:

Sarò limitato io,

Ma ci mancherebbe, dai. È solo che se uno esprime un forte disagio in quel modo dicendo che, come battuta, parla solo coi commessi del supermercato, è scontato che gli amici non ci siano. 

Il discorso di eventuali amici spostatisi a centinaia di km può valere per un 19enne durante la diaspora dell'università ma a 34 anni ormai i giochi sono fatti.  

Rileggendo il tuo topic di presentazione, @Max1717, ti sei mai approcciato online a un gruppo dei vari gaymers italiani in rete? 

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2 minutes ago, Hinzelmann said:

Ci sta se è innamorato del collega di lavoro

Vero, però c'è anche da dire che è passato più di un anno. Una infatuazione non corrisposta spero, per il suo bene più che altro, che non sia diventata così lunga. 

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@Max1717, ti do un consiglio non per ora, ma da mettere in pratica appena questa bufera sarà passata o sufficientemente attenuata: pratica del volontariato! Negli ospedali (se te la senti, non è per tutti) puoi andare a tenere compagnia ad anziani o bambini (le categorie che in genere ne hanno più bisogno), oppure presso associazioni che si occupano di disagio sociale o, forse la più fattibile perchè richiede solo lavoro fisico, punta sul volontariato urbano (quindi raccogliere i rifiuti che gli incivili spargono nelle strade e nei parchi, rimuovere le erbacce, ricostruire panchine, eliminare graffiti e così via. Sono tutte attività (specie ques'ultima) che non si svolgono da soli, ma organizzati in associazioni. Vedrai che potrai conoscere tanta gente e sarà facile fare amicizie se non forzi le cose ma lasci che vengano . Servirà anche per correggere l'eccessiva introversione. in bocca al lupo! 😉

Edited by Thebaios
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davydenkovic90

A parte i consigli banali dati da altri utenti, ti ricordo che puoi rivolgerti (di persona) a uno psicologo ed era possibile anche durante il lockdown primaverile, perché si tratta di prestazioni sanitarie.

Non avere amici è normale. Non avere amici gay è ancor più normale, perché siamo pochi rispetto alla popolazione generale. Se questa condizione è sgradita, la soluzione è crearsi delle occasioni e fare nuove conoscenze. Se non ci riesci, cerca di individuare i motivi (non usi nessun social? Vivi in un contesto dove non ci sono locali, associazioni, persone affini a te in genere e/o non hai mezzi per raggiungere città vicine? Non hai preso confidenza con app di incontri? Hai problemi  a fare coming out? Ecc.)  e se c'è qualche problema in più,  occorre lo specialista.

Dato che parli di "sconforto molto forte" e che racconti una storia un po' particolare, al momento, visto che, rispetto al lockdown di Marzo e Aprile, nessuno ti vieta di uscire e di fare incontri, mi viene da pensare che sia semplicistico porti il problema in termini di: non hai amici? Esci, fai cose, vedi ggente, vieni al raduno del forum...

Per quanto riguarda questo "mini-lockdown", trovo che stia facendo arrabbiare e mandi in crisi molto di più del precedente perché molti si sono effettivamente impegnati per mettere in atto tutte le misure di sicurezza e, da un giorno all'altro, non si aspettavano di tornare punto e a capo. 

Ti faccio un esempio stupido di una cosa che è successa a me ieri, volutamente frivola. Dovevo giocare a tennis, al chiuso. Mi chiamano dicendomi che gioco all'aperto a un'ora diversa, causa dpcm, poco dopo inizia a diluviare, non gioco. Il dpcm del 26 ottobre consente di giocare a tennis, ma solo all'aperto. Tutti i circoli d'Italia (incluso il mio) da una o due settimane, hanno provveduto, come sempre, a coprire la maggior parte dei campi con dei "palloni" provvisori, e quindi adesso non ci sono più campi all'aperto dove, tempo permettendo, si potrebbe giocare. Nel mio circolo ce n'è solamente uno, e in altri, molto spesso, nessuno. Ora, come può sentirsi uno che, magari, ci tiene un po' più di me, alla notizia che non è consentito stare in 2 in 500mq di campo, solo perché é al chiuso? Come si devono sentire e cosa dovrebbero fare i circoli di tennis? Smontare tutte le strutture appena montate pochi giorni fa, per poi (forse) rimontarle fra un mese? Usare un solo campo all'aperto (quando c'è!) e fare una selezione su chi gioca, e molto spesso neanche giocherà per colpa del meteo?

C'è da dire però che quest'estate io ho giocato delle partite e, nonostante le regole, gli avversari mi stringevano la mano comunque, giravano senza mascherina, e stavano nello spogliatoio mezz'ora come se niente fosse e uno addirittura disse anche, a fine partita, in risposta a qualcuno che lo aveva criticato per essere passato dal sentiero sbagliato per uscire dal campo, testuali parole: "se il covid incontra me, muore il covid" 

E allora forse, se la mentalità è questa, ci meritiamo il dpcm e tutte le depressioni, rabbie  e solitudini conseguenti. 

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1 hour ago, davydenkovic90 said:

questo "mini-lockdown", trovo che stia facendo arrabbiare e mandi in crisi molto di più del precedente perché molti si sono effettivamente impegnati per mettere in atto tutte le misure di sicurezza e, da un giorno all'altro, non si aspettavano di tornare punto e a capo. 

a me pare invece che st'altra ondata trovi tutti molto più sfibrati che a marzo: lì c'era stata qualche forma di reazione/resistenza (qualcuna anche un po' così, vedi i concerti dai balconi), adesso siamo tutti troppo estenuati dalla situazione.

E la stanchezza può portare anche agli scleri facili, ossia a voler dare la colpa a chiunque (dal governo, ai "non c'è n'è coviddiii!!", a varie & eventuali).

Belli miei, è un virus e fa il cazzo che vuole; finchè non scapperà fuori sto benedetto vaccino andrà così, punto.

E' dura da digerire, lo so, ma al momento non vedo alternative oltre ai soliti dischi rotti stradetti da mesi (mascherine, distanziamento sociale, damigiane di amuchina eccetera)

Edited by freedog
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1 hour ago, SabrinaS said:

Facciamo videochat su zoom tutte noi insieme la sera così mangiamo la pizza insieme 

ma why the fuck not? mi sembra una bellissima idea

@Max1717 unisciti ai video-incontri del gay forum! :) 

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5 minutes ago, Ghost77 said:

Io ho la pizza di halloween del lidl, quella con la pummarola nera e i wurstel, va bene uguale? 

Fa molto bambina povera che invece della Barbie ha la surrogata deforme, insomma per me è si!

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davydenkovic90

Fatta la legge, trovato l'inganno.

Oggi viene fuori che si possono allenare al chiuso tutti gli atleti che si allenano per partecipare a competizioni di interesse nazionale. Io ho una tessera agonistica valida (teoricamente) per partecipare a tornei su tutto il territorio nazionale, quindi posso allenarmi benché io non sia né un atleta di interesse nazionale né tantomeno partecipi a competizioni di interesse nazionale. (E quali sarebbero? I campionati assoluti? Gli internazionali d'Italia? Per altro giá svolti alla fine dell'estate...)

Senso, dove sei?

Tanto cmq il ragazzo con cui mi alleno più volentieri è in quarantena, e lui non ha la tessera adeguata, per cui boh, da oggi passerò le serate invece che a fare sport a mangiare pasta tonno e cipolla, mia ultima ultima trovata 

E, ripeto, non ne dubito che certe persone si sentano prese in giro. Stasera sarei dovuto andare a teatro a vedere barbiere di siviglia. Ovviamente tutto chiuso, tranne le chiese, che quindi escono allo scoperto come attività commerciali (di fumo) tutti gli effetti, come già visto durante la prima ondata. 

 

Ritornando al topic, posso sapere come ha passato la prima quarantena? Se, a parte l'assenza di amicizie, ha qualcosa a cui dedicarsi per rilassarsi un po' e non cadere nello sconforto?

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2 hours ago, metalheart said:

Facciamo videochat su zoom tutte noi insieme la sera così mangiamo la pizza insieme 

Comunque ero serio è un'idea carina fare i video-raduni, ci vuole un face to face per stemperare gli animi, farlo virtuale è la soluzione ottimale

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11 minutes ago, Ghost77 said:

Considerando che tutto è fattibile, quale piattaforma suggeriresti? 

Mi sembra che Zoom sia gratuito per le riunioni con poche persone e con funzioni base

Però ecco, se non lo fosse, anche perché vogliamo giustamente la versione for Business, e io credo che ce la meritiamo, e te la meriti anche tu e non dire di no, so che è un po' imbarazzante chiedertelo così, però insomma sei il Global mod, oddio mi sento come quando con mio fratello convocavamo nostra madre in soggiorno per avanzare la nostra richiesta di avere un GameCube... però insomma, tra due mesi è Natale... 

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Innazitutto grazie di cuore a tutti per i consigli e suggerimenti!

Mi ha fatto davvero molto piacere leggerli, dopo una giornata piuttosto pesante. Grazie 🥰

 

9 hours ago, Ghost77 said:

Ma ci mancherebbe, dai. È solo che se uno esprime un forte disagio in quel modo dicendo che, come battuta, parla solo coi commessi del supermercato, è scontato che gli amici non ci siano. 

Il discorso di eventuali amici spostatisi a centinaia di km può valere per un 19enne durante la diaspora dell'università ma a 34 anni ormai i giochi sono fatti.  

Rileggendo il tuo topic di presentazione, @Max1717, ti sei mai approcciato online a un gruppo dei vari gaymers italiani in rete? 

In realtà non mi sento di dire che non ho amici. Fortunatamente ho legato soprattutto con tanti colleghi ed ex-colleghi che sento (solo questo al momento) anche oltre l'orario lavorativo. Tuttavia mi manca qualcosa, soprattutto la vicinanza. L'idea del gruppo di gaymers è davvero ottima! Per caso ne conosci qualcuno a cui possa avvicinarmi?

9 hours ago, Hinzelmann said:

Ci sta se è innamorato del collega di lavoro etero, che peraltro non può vedere e si è accettato da poco che non abbia amici gay e si senta solo

 

 

 

 

In realtà il collega di cui mi sono innamorato non è etero, il che probabilmente rende la cosa ancora più difficile. Se devo essere onesto con voi e con me stesso, ancora non mi sento di averla superata quella storia: mi fa ancora star male alle volte.

9 hours ago, Thebaios said:

@Max1717, ti do un consiglio non per ora, ma da mettere in pratica appena questa bufera sarà passata o sufficientemente attenuata: pratica del volontariato! Negli ospedali (se te la senti, non è per tutti) puoi andare a tenere compagnia ad anziani o bambini (le categorie che in genere ne hanno più bisogno), oppure presso associazioni che si occupano di disagio sociale o, forse la più fattibile perchè richiede solo lavoro fisico, punta sul volontariato urbano (quindi raccogliere i rifiuti che gli incivili spargono nelle strade e nei parchi, rimuovere le erbacce, ricostruire panchine, eliminare graffiti e così via. Sono tutte attività (specie ques'ultima) che non si svolgono da soli, ma organizzati in associazioni. Vedrai che potrai conoscere tanta gente e sarà facile fare amicizie se non forzi le cose ma lasci che vengano . Servirà anche per correggere l'eccessiva introversione. in bocca al lupo! 😉

Ti ringrazio davvero Thebaios, mi hai dato degli ottimi spunti! In effetti ci avevo pensato e avevo anche contattato delle organizzazioni di volontariato nel periodo pre-covid. Me lo consigliò anche la psicologa da cui andavo. Però purtroppo anche per questo dovrò aspettare la fine di questa pandemia mi sa.

9 hours ago, davydenkovic90 said:

A parte i consigli banali dati da altri utenti, ti ricordo che puoi rivolgerti (di persona) a uno psicologo ed era possibile anche durante il lockdown primaverile, perché si tratta di prestazioni sanitarie.

Non avere amici è normale. Non avere amici gay è ancor più normale, perché siamo pochi rispetto alla popolazione generale. Se questa condizione è sgradita, la soluzione è crearsi delle occasioni e fare nuove conoscenze. Se non ci riesci, cerca di individuare i motivi (non usi nessun social? Vivi in un contesto dove non ci sono locali, associazioni, persone affini a te in genere e/o non hai mezzi per raggiungere città vicine? Non hai preso confidenza con app di incontri? Hai problemi  a fare coming out? Ecc.)  e se c'è qualche problema in più,  occorre lo specialista.

Dato che parli di "sconforto molto forte" e che racconti una storia un po' particolare, al momento, visto che, rispetto al lockdown di Marzo e Aprile, nessuno ti vieta di uscire e di fare incontri, mi viene da pensare che sia semplicistico porti il problema in termini di: non hai amici? Esci, fai cose, vedi ggente, vieni al raduno del forum...

Per quanto riguarda questo "mini-lockdown", trovo che stia facendo arrabbiare e mandi in crisi molto di più del precedente perché molti si sono effettivamente impegnati per mettere in atto tutte le misure di sicurezza e, da un giorno all'altro, non si aspettavano di tornare punto e a capo. 

Ti faccio un esempio stupido di una cosa che è successa a me ieri, volutamente frivola. Dovevo giocare a tennis, al chiuso. Mi chiamano dicendomi che gioco all'aperto a un'ora diversa, causa dpcm, poco dopo inizia a diluviare, non gioco. Il dpcm del 26 ottobre consente di giocare a tennis, ma solo all'aperto. Tutti i circoli d'Italia (incluso il mio) da una o due settimane, hanno provveduto, come sempre, a coprire la maggior parte dei campi con dei "palloni" provvisori, e quindi adesso non ci sono più campi all'aperto dove, tempo permettendo, si potrebbe giocare. Nel mio circolo ce n'è solamente uno, e in altri, molto spesso, nessuno. Ora, come può sentirsi uno che, magari, ci tiene un po' più di me, alla notizia che non è consentito stare in 2 in 500mq di campo, solo perché é al chiuso? Come si devono sentire e cosa dovrebbero fare i circoli di tennis? Smontare tutte le strutture appena montate pochi giorni fa, per poi (forse) rimontarle fra un mese? Usare un solo campo all'aperto (quando c'è!) e fare una selezione su chi gioca, e molto spesso neanche giocherà per colpa del meteo?

C'è da dire però che quest'estate io ho giocato delle partite e, nonostante le regole, gli avversari mi stringevano la mano comunque, giravano senza mascherina, e stavano nello spogliatoio mezz'ora come se niente fosse e uno addirittura disse anche, a fine partita, in risposta a qualcuno che lo aveva criticato per essere passato dal sentiero sbagliato per uscire dal campo, testuali parole: "se il covid incontra me, muore il covid" 

E allora forse, se la mentalità è questa, ci meritiamo il dpcm e tutte le depressioni, rabbie  e solitudini conseguenti. 

Grazie Davydenkovic. Sì, l'idea dello psicologo effettivamente mi è passata per la mente; io comunque ci andavo fino all'inizio del lockdown di marzo, poi feci una seduta via skype, ma non mi trovai proprio e da lì ho chiuso quel capitolo. Adesso mi pesa ricominciare daccapo, tra l'altro rispetto ad allora mi sono trasferito, dovrei iniziare con un altro psicologo verosimilmente, ma l'idea di fare tutto il percorso dall'inizio mi scoraggia parecchio...

Il problema comunque è che faccio molta fatica ad iniziare una relazione, poi riesco anche a legare alla fine. Purtroppo però quando mi dico "vai qui o là e prova a fare conoscenze nuove" alla fine mi sento sempre fuori posto e finisce che sto peggio di prima.

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Io l'ho scritto ma forse è il caso che lo rimarchi: quando ti trovi in ambienti in cui speri di fare conoscenze significative, NON clacare la mano, non forzare le cose, se no gli altri in qualche modo lo sentono, il che produce quasi sempre un rifiuto. Non so perché ma dalla mia esperienza è così . Te lo dico perchè sono stato nel ruolo sia di chi cercava di farsi amici accelerando i tempi (14-15 anni) sia in quello di chi era "desiderato", insomma più volte sia al liceo che all'uni ho avuto la netta sensazione che altre persone volessero stringere amicizia con me.

Le cose devono semplicemente nascere da sole, essere spontanee, il che comunque non significa starsene lì impalati con le mani in mano e chiusi in sé stessi senza spiacciacare parola che non sia minimamente necessaria !  Essere proattivi, propositivi ma non strafare.

Fa piacere che tu comunque abbia apprezzato la buona volontà di chi ha provato a consigliarti, e che non trovi banali i consigli ricevuti 😉

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tanto nessuno ha le palle di vedersi su zoom tutti quaquaraqua

magari qualcuno avesse un minimo di spina dorsale, sarebbero a fare protesta in queste ore e neanche nel forum, coerentemente con la loro linea politica

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