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Icone uomini


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3 hours ago, davydenkovic90 said:

Non potrei essere meno d'accordo e sembri appena arrivato con una macchina del tempo dagli anni '70

La gente sa benissimo che esistono omosessuali "maschili" e "sobri" perché ne vede ogni giorno, almeno uno, sul posto di lavoro oppure in fila alla posta, o al supermercato. Qualcuno di voi, per caso, va in boa di piume e calze a rete al supermercato? I gay che conoscete, di lavoro, scrivono pezzi per Mina e hanno il ciuffo color rosa fragola? Non credo proprio.

Il travestimento è parte integrante del pride come festa (non scordiamoci che il pride non è un'occasione per fare i piacioni con qualcuno che non ci conosce, né un banco di prova, né una manifestazione per chiedere diritti, ma è semplicemente una festa commemorativa che deve svolgersi secondo alcuni canoni della comunità lgbt e in modo tradizionale... se a uno non piace festeggiare in quel modo, libero di non andarci o non affacciarsi alla finestra quando passano i carri con le drag queen e le bandiere arcobaleno... di certo io non vado in chiesa a dire al prete di rimpiazzare il crocifisso con un poster del folletto Memole,  che sarebbe decisamente più allegro e carino da far vedere ai bambini che vanno in chiesa)

L'unica ragione per la quale la gente critica i travestimenti del pride è l'omofobia di stampo cattolico, di cui è vittima magari senza rendersene neanche conto, che fa parte di una cultura che ci vorrebbe non in giacca e cravatta, ma direttamente nelle fogne.

Peraltro sono vent'anni che in Italia va in onda Will&Grace, per cui non saranno i coming out degli "insospettabili" (ma perché mi ritrovo a usare sto lessico?) ad avere la forza di alcunché di rivoluzionario.

L'unica via per migliorare le cose in Italia è combattere il pregiudizio omofobo cattolico. Il resto è già  stato fatto tutto ampiamente e da decenni.

Per i miei gusti qui hai fatto un po' troppo il saputo: lasciami esprimere questo pensiero visto che tu non sei certo stato troppo educato con me, avendomi definito uno che sembra provenire dagli anni '70 (è ancora possibile argomentare senza offendere?). 

Vedi, se il pride (ma poi che c'entra adesso il pride ???) è la marcia di protesta/rivendicazione (per molti anche orgoglio) di tutti gli LGBT (è la prima volta che lo sento definire solo una festa, ma magari sono io ad essere disinformato), allora bisognerebbe rispettare anche chi non ama i travestimenti, difatti mi sembra proprio che sia così: quando ci sono andato io la stragrande maggioranza dei partecipanti vestiva in maglietta e bermuda, peccato che in tv del pride in genere si vedano solo gli "eccessi" , o quelli che per molti sono tali, però non contesto affatto chi li ama o li ritiene necessari, mi limito a dire che a me non piacciono, li ritengo controproducenti e quindi non li uso. Posso sostenere questo, visto che non uccido né faccio soffrire alcuno, senza essere accusato di omofobia interiorizzata, magari per retaggio cattolico formatosi senza essermene neanche reso conto? Grazie. 

Tornando alla quotidianità posso anche pensare che il limite sia della mia zona, perché finora non ho mai visto nei luoghi (di lavoro e non) da me frequentati degli omosessuali dichiarati: qui ognuno si tiene tutto per sé, cosa che molti  ritengono sinonimo di buon gusto... Io preferirei che gay e bisex fossero sereni all'idea di palesarsi, ovviamente, e che venissero trattati nel massimo rispetto senza ricevere occhiatacce, risatine o insulti più o meno velati alla minima espressione della propria personalità.

Non mi sto riferendo per forza a dei CO, ma anche semplicemente all'effeminatezza, o al manifestare in santa pace interessi che la mentalità comune vede tipici dell'altro sesso. Insomma, finché ci si rispetta tutti, che ognuno sia libero di essere come si sente e di dirlo! Sembra strano doverlo specificare ma evidentemente è meglio farlo, a scanso di equivoci.

In sostanza il mio post puntava il dito (espressione un po' troppo forte, ma rende l'idea) non contro quella parte di omosessuali "identificabili", ma piuttosto contro i cosiddetti "insospettabili" 8che ci sarà mai di male in questo termine non lo so proprio), che a forza di tacere, tacere, tacere  fanno un danno non solo a sé stessi (quanto deve essere faticoso dover fingere ed omettere di continuo?) ma anche agli altri, che alla loro esistenza tendono a non credere e quindi si fanno un'idea parecchio inesatta dell'omosessualità (da qui le tragedie quando un figlio fa CO, essenzialmente).

Qui da me, lo ribadisco, è così: la persona comune vede l'omosessuale esclusivamente come lo strambo sentimentale e debole che per tempo immemorabile è stato preso di mira nelle barzellette o nei film comici, e temo che non sia affatto una rarità in Italia, nemmeno nel 2020. Se poi da te le persone sono più colte/formate/razionali/informate o quello che vuoi, al punto tale da sapere benissimo come stanno in realtà le cose, be', buon per te, vuol dire che per il Paese c'è speranza (e non sono ironico, né sto sfottendo).

Ah, un'ultima cosa: se qualcosa (qualsiasi cosa, in qualsiasi campo) non fa per me non ho bisogno di rifarmi ad una influenza religiosa/politica/sociale o quello che ti pare: per fortuna so ragionare con la mia testa, e non me la faccio influenzare da nessuno: semplicemente ascolto ed analizzo, con il coraggio di andare contro qualcosa se non la ritengo confacente alla mia personalità, quale che ne sia la fonte. 

Saluti.  

6 hours ago, davydenkovic90 said:

Lo è, invece, Jake Gyllenhaal.

Questa non la sapevo proprio! ... :eek: Dev'essere stato per Brokeback Mountains

Edited by Thebaios
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davydenkovic90
55 minutes ago, Thebaios said:

Per i miei gusti qui hai fatto un po' troppo il saputo: lasciami esprimere questo pensiero visto che tu non sei certo stato troppo educato con me, avendomi definito uno che sembra provenire dagli anni '70 (è ancora possibile argomentare senza offendere?). 

Vedi, se il pride (ma poi che c'entra adesso il pride ???) è la marcia di protesta/rivendicazione (per molti anche orgoglio) di tutti gli LGBT, allora bisognerebbe rispettare anche chi non ama i travestimenti, difatti mi sembra proprio che sia così: quando ci sono andato io, la stragrande maggioranza dei partecipanti vestiva in maglietta e bermuda, peccato che in tv io del pride in genere veda solo gli "eccessi" (o quelli che per me sono tali, ma non contesto affatto chi li ama o li ritiene necessari, mi limito a dire che a me non piacciono, li ritengo controproducenti e quindi non li uso. Posso sostenere questo, visto che non uccido né faccio soffrire alcuno, senza essere accusato di omofobia interiorizzata, magari per retaggio cattolico e senza che me ne renda neanche conto? Grazie. 

Tornando alla quotidianità posso anche pensare che il limite sia della mia zona, perché finora non ho mai visto nei luoghi (di lavoro e non) da me frequentati degli omosessuali dichiarati: qui ognuno si tiene tutto per sé, cosa che molti  ritengono sinonimo di buon gusto... Io preferirei che gay e bisex fossero sereni all'idea di palesarsi, ovviamente, e che venissero trattati nel massimo rispetto senza ricevere occhiatacce o insulti più o meno velati alla minima espressione della loro vera natura. Non mi sto riferendo per forza a dei CO, ma anche semplicemente all'effeminatezza, o al manifestare in santa pace interessi che la mentalità comune ede tipici dell'altro sesso: insomma, finché ci si rispetta tutti, che ognuno sia libero di essere come si sente! Sembra strano doverlo specificare ma evidentemente è meglio farlo, a scanso di equivoci.

In sostanza il mio post puntava il dito (espressione un po' troppo forte, ma rende l'idea) non contro quella parte di omosessuali "identificabili", ma piuttosto contro i cosiddetti "insospettabili", che a forza di tacere, tacere, tacere  a oltranza fanno un danno non solo a s stessi (quanto deve essere faticoso dover fingere e omettere di continuo?) ma anche agli altri, che alla loro esistenza tendono a non credere. Qui da me, lo ribadisco, è così: la persona comune vede l'omosessuale esclusivamente come lo strambo sentimentale e debole che per tempo immemorabile è stato tristemente preso di mira nelle barzellette o nei film comici, e temo che non sia affatto una rarità in Italia, nemmeno nel 2020. Se poi da te le persone sono più colte/formate/razionali/informate o quello che vuoi, al punto tale da sapere benissimo come stanno in realtà le cose, be', buon per te, vuol dire che per il Paese c'è speranza (e non sono ironico).

Ah, un'ultima cosa: se qualcosa (qualsiasi cosa, in qualsiasi campo, terreno od ultraterreno) non fa per me non ho bisogno di rifarmi ad una influenza religiosa/politica/sociale o quello che ti pare: per fortuna so ragionare con la mia testa, e non me la faccio influenzare da nessuno: semplicemente ascolto ed analizzo, con il coraggio di andare contro qualcosa se non la ritengo confacente alla mia personalità, quale che ne sia la fonte. 

Saluti.  

Devo rispondere di nuovo? E' già scritto tutto nella precedente risposta: non c'è più nessuno là fuori che crede che gay significhi Malgioglio. Ci sono tanti omofobi, ma per altre ragioni, spesso religiose , e vanno combattuti con altre armi, che non sono palesemente quelle di mostrare un'omosessualità cosiddetta "sobria" e "maschile", già ampiamente mostrata da decenni, peraltro (nel tuo precedente post hai scritto una cosa falsa, ossia che "i gay maschili non si dichiarano", e questo poteva valere negli anni settanta, non oggi)

Aggiungo due piccole riflessioni:

1) L'eterosessualità è sobria? Gianluca Vacchi che balla in ospedale con l'infermiera e chiama la figlia Jerusalema Blu è sobrio? 

2) Forse ti sei perso, qualche annetto fa, il programma della De Filippi con il trono gay. Come erano i partecipanti? Malgiogli, effeminati, checche sfrante? Assolutamente no, non ce n'era neanche mezzo così (motivazioni varie, che non elenco). Quel programma lo guardano le casalinghe di Voghera, non gli intellettuali di sinistra. Quelle casalinghe che tu dici esser tanto bisognose di immagini di quel tipo. Bene, il programma fu elogiato, i concorrenti descritti come "puliti" proprio perché nessuno si scambiò mai effusioni e perché nessuno si mostrò mai vagamente eccentrico o sui generis. Al massimo andavano insieme in palestra. Effusioni e stranezze che, nella versione etero, invece ci sono in continuazione. Addirittura ricordo un tizio con i tatuaggi in faccia, o un altro, più recente, di 26 anni che corteggia una donna di 70.

Morale della favola: i gay vanno bene, possono dichiararsi, ma devono nascondersi, fare le cosacce a casa loro, e in pubblico mostrarsi come perfetti eterosessuali tamarri INGIACCAECRAVATTA. Che è esattamente la  visione cattolica dell'omosessualità.

Leggo anche che sei stato a un pride senza capire che cosa è un pride, visto che parli di "eccessi controproducenti".

Ripeto, come già scritto nel precedente messaggio, che il pride è una festa dove, chi vuole, si traveste. Non capisco cosa ci possa essere di controproducente in una festa. A meno che tu non stia pensando al pride nei termini (sbagliati) di cui parlavo nel precedente post: un'occasione per fare i piacioni, un banco di prova, un modo per farci vedere da chi mai ci vede nella quotidianità. Non è questo.

E ne hai la prova anche nelle contraddizioni retoriche degli omofobi che puntano il dito contro il pride, per gli eccessi. Gli omofobi che, secondo te, dovremmo convincere dimostrando loro sobrietà, sono quelli che dicono che "hanno tanti amici gay". Allora, caro omofobo/a, o "hai tanti amici gay, però...", oppure i gay hai modo di vederli (e valutarli) solo dal servizio di un pride di un telegiornale. 

Anche la critica  alla poca sobrietà dei gay è molto passata in secondo piano, e comincerei a definirla, anche quella, anni settanta. Se hai seguito un minimo il dibattito sul ddl Zan, ti sarai accorto che al momento ci accusano principalmente di:

1) distogliere l'attenzione da temi più importanti, in questo momento pandemia e crisi economica

2) voler privare alcune persone della libertà di parola ed espressione

oltre che altri grandi classici già in voga 2016, ossia importare pratiche di procreazione assisitita attualmente illegali, distruggere le famiglie con la f maiuscola, equiparare matrimonio civile a presunte unioni uomo+cane, ecc.

Edited by davydenkovic90
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Si sta estendendo il discorso a millemila aspetti, non finiremmo più e andremmo del tutto fuori argomento. Potrei domandarti anch'io "devo scrivere di nuovo ?!?" , perché ti ripeto che non è affatto vero che tutti gli omosessuali (in primis gli insospettabili) oggi si dichiarano, ma tanto resteremmo entrambi delle nostre opinioni, nate evidentemente dalla realtà che viviamo. 

Uomini e donne se lo vedono le ragazzine e qualche loro mamma. Mi ha fatto piacere ci sia stata la versione gay e che buona parte di loro non "desse nellì'occhio", sicuramente un po' è servito, ma limitatamentente alle fruitrici di quel programma, che di certo non è tutta la popolazione italiana , dai, non prendiamoci in giro: un sacco di gente sono sicuro che neanche sa esserci stata una versione gay ! 

Le accuse che citi sono vecchissime, mica spuntano ora apposta contro il DDL Zan! Al massimo sono state riprese.

Quanto agli eccessi: basta cercare video in Rete e trovi gente che fa sesso sui carri (anche se erano pride stranieri, non italiani, almeno quelli che ho trovato io): proprio il massimo per non dare più adito agli etero di accusarci di deviazioni sessuali, promiscuità e quant'altro! Ottimo! Non potevo sperare in meglio! Quindi il discorso va ben oltre parrucche e boa variopinti. 

Altro esempio personale: l'anno scorso ho sentito un uomo adulto parlare con la moglie di omosessualità, erano seduti di fronte a me sul treno...Probabilmente avevano un figlio omosessuale o un nipote così, perchè ad un certo punto lui le ha mostrato un articolo su Internet relativo ad un giovane giornalista italiano dichiaratamente omosessuale e le ha detto "Be', se è questo il tipo di omosessualità in cui si rispecchia, io penso che avrò meno difficoltà ad accettarla...è una persona dichiarata , unita civilmente e tutto, ma non ha nulla di imbarazzante" e la moglie si diceva d'accordo. Ora, premesso che se fosse per me un padre , un parente, un conoscente dovrebbe apprezzare un omosessuale non i quanto "sobrio", bensì se è una persona onesta, rispettosa e laboriosa, è fuor di dubbio che nel caso di quelle due persone è stato più utile quel giornalista insospettabile che una drag queen! E lo dico col massimo rispetto della categoria!

Anton Hysen (penso che saprai chi è, visto che sei così inserito nel mondo LGBT) anni fa disse che il padre reagì così al CO : "Potresti anche metterti a danzare in tutù rosa, ti sosterrei comunque!", cioè gli stava assicurando che non si sarebbe mai vergognato di essere padre di un omosessuale,  e parliamo di un ex calciatore perfettamente etero! Chiaro che auspico anch'io l'arrivo di questa mentalità al più presto, ma è altrettanto chiaro che, almeno per ora, il bisogno di CO da parte degli insospettabili c'è eccome. Poi oh, attaccami quanto vuoi, non cambierò la mia idea se la percezione che ho della realtà è questa, tantomeno a forza di commenti spazientiti.

Veramente la visione cattolica degli omosessuali sarebbe la totale astinenza, non una questione di abbigliamento. Inoltre conosco alcuni omosessuali e bisessuali INGIACCAECRAVATTA, come li chiami tu, dichiarati (anche se ovviamente non ne fanno un biglietto da visita), atei o comunque non praticanti: tu piuttosto sembri asserire che un gay debba per forza essere eccentrico, colorato,alternativo e quant'altro, cioè mi sembri tu quello che stia dettando delle condizioni, io invece ho detto che auspico rispetto per tutti i modi di essere gay, e quindi che anche gli insospettabili si decidano finalmente a dire "esisto anche io, eccomi". Francamente a livello mediatico "Uomini e donne" mi è sembrato solo il primo passo, ce n'è di strada ancora da fare! 

Detto questo non risponderò oltre sull'argomento, tanto penso di essermi spiegato più che a sufficienza e di aver dimostrato che non offendo né discrimino, quindi non faccio niente di male se ritengo le eccentricità non adatte a me. 

1 hour ago, davydenkovic90 said:

Morale della favola: i gay vanno bene, possono dichiararsi, ma devono nascondersi, fare le cosacce a casa loro, e in pubblico mostrarsi come perfetti eterosessuali tamarri INGIACCAECRAVATTA.

Questa poi da dove caspita la fai discendere??? Per quanto riguarda me, sostengo apertamente che se è consentito ad una coppia etero baciarsi in pubblico deve essere accettato nella stessa misura anche quando lo fanno due uomini o due donne: non è di certo vedere un bacio che rende i bambini omosessuali! E comunque da come scrivi sembri pensare che  tutti i gay desiderino manifestare in maniera "accesa e alternativa" il proprio orientamento sessuale, ma non è così: io ad esempio adoro l'accoppiata "giacca e cravatta", mi piace vestire e comportarmi come ho sempre fatto, non è un'imposizione che ho introiettato, mi piace e basta, mi sento bene in quei panni (letteralmente), non per questo mi sento superiore agli altri omosessuali! Esattamente come esistono lesbiche femminili che adorano vestirsi e comportarsi come la maggior parte delle etero! Ce ne dobbiamo fare una colpa, adesso? Non sarebbe un'altra forma di discriminazione?

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https://www.gay-forum.it/topic/58028-icone-uomini/page/3/#findComment-1155340
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Non ho letto nulla che sia, per me, azzeccato su chi è un'icona gay e perché lo è - provo a scrivere come la vedo io, sarò brevissimo
Sono donne dalla personalità molto forte ("donne con le palle" per dirle in modo popolare) oppure donne che hanno avuto problemi con gli uomini e ne parlano. I gay si identificano con loro. Fino a poco tempo fa gli uomini non parlavano di problemi con uomini, quindi erano fuori dai giochi. Quanto alla prima categoria, riunisce in sé aspetti maschili e femminili che scatenano un'identificazione gay. 
Per le attrici è dura perché un'attrice è chiamata a fare un ruolo, se si presta, interpreta un ruolo non-iconico, il pubblico non la segue più (ci riesce giusto Meryl Streep, perché dopo Il diavolo veste prada ha potuto contare sul suo talento gigantesco - e la maggioranza dei gay riconosce il talento. Per dire, Melanie Griffith dopo Una donna in carriera, ruolo iconico, non c'è riuscita). Per una cantante è più semplice perché quando sale su un palco per cantare è protagonista assoluta, può avere un'immagine forte in molti sensi, quindi consolidare il ruolo di icona.
Diciamo che oggi come oggi sarebbe possibile avere anche uomini gay che diventano icone, gli etero sono abbastanza esclusi perché non ci identifichiamo in loro, di James Franco ce n'è uno. Però a mio parere oggi manca una convergenza perché gli interessi sono parcellizzati, un pattinatore può diventare iconico ma non tutti seguono lo sport, un attore di una nuova serie può diventarlo ma non tutti hanno Netflix, un vlogger può diventarlo ma non tutti usano YouTube o comunque non gli compare tra i feed ecc ecc. Ma è una convergenza che manca anche per le icone donne, perché dopo Lady Gaga, diventata famosa in epoca pre-social, poche sono riuscite a canalizzare un buon numero di fan gay verso l'adorazione.

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https://www.gay-forum.it/topic/58028-icone-uomini/page/3/#findComment-1155399
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13 hours ago, Krad77 said:

Non ho letto nulla che sia, per me, azzeccato su chi è un'icona gay e perché lo è - provo a scrivere come la vedo io, sarò brevissimo
Sono donne dalla personalità molto forte ("donne con le palle" per dirle in modo popolare) oppure donne che hanno avuto problemi con gli uomini e ne parlano. I gay si identificano con loro. Fino a poco tempo fa gli uomini non parlavano di problemi con uomini, quindi erano fuori dai giochi. Quanto alla prima categoria, riunisce in sé aspetti maschili e femminili che scatenano un'identificazione gay. 
Per le attrici è dura perché un'attrice è chiamata a fare un ruolo, se si presta, interpreta un ruolo non-iconico, il pubblico non la segue più (ci riesce giusto Meryl Streep, perché dopo Il diavolo veste prada ha potuto contare sul suo talento gigantesco - e la maggioranza dei gay riconosce il talento. Per dire, Melanie Griffith dopo Una donna in carriera, ruolo iconico, non c'è riuscita). Per una cantante è più semplice perché quando sale su un palco per cantare è protagonista assoluta, può avere un'immagine forte in molti sensi, quindi consolidare il ruolo di icona.
Diciamo che oggi come oggi sarebbe possibile avere anche uomini gay che diventano icone, gli etero sono abbastanza esclusi perché non ci identifichiamo in loro, di James Franco ce n'è uno. Però a mio parere oggi manca una convergenza perché gli interessi sono parcellizzati, un pattinatore può diventare iconico ma non tutti seguono lo sport, un attore di una nuova serie può diventarlo ma non tutti hanno Netflix, un vlogger può diventarlo ma non tutti usano YouTube o comunque non gli compare tra i feed ecc ecc. Ma è una convergenza che manca anche per le icone donne, perché dopo Lady Gaga, diventata famosa in epoca pre-social, poche sono riuscite a canalizzare un buon numero di fan gay verso l'adorazione.

Post interessante e ricco di spunti di riflessione. Ti ringrazio (anche per averci riportati sul tema in oggetto). A certi aspetti non avevo mai pensato.

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13 hours ago, Krad77 said:

Fino a poco tempo fa gli uomini non parlavano di problemi con uomini, quindi erano fuori dai giochi.

Tiziano Ferro parla spesso di problemi "con uomini",

ma non è certo un'icona gay.

Lo è molto di più Achille Lauro... e perché? Perché è etero

e quindi fa l'effetto di James Franco: impossibile.

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TZN parla di uomini adesso ma prima no, eppure nelle sue canzoni i gay si identificavano, insomma, sapevamo che era uno di noi. Se non era un'icona poco ci mancava.

Achille è sicuramente pro-gay ed alleato etero ma non è un'icona gay, può sembrarlo solo agli over 30 che sbagliano a leggere il fenomeno. Quanti gay conosciamo che ascoltano Achille?

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7 hours ago, Krad77 said:

Quanti gay conosciamo che ascoltano Achille?

I miei contatti facebook sono letteralmente impazziti per lui,

uno (ventenne) addirittura ai tempi di RollsRoyce.

Non so se basti definirlo un'icona, bisognerebbe vedere se invitano a un Pride.

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On 10/28/2020 at 10:59 PM, Thebaios said:

Non parlo ovviamente dei personaggi celebri dello spettacolo che si sono dichiarati, ma essere icone è qualcosa di diverso, o mi sbaglio?

Il problema è che un finocchio può immaginare di fare la pazza ad un concerto di Madonna, mentre sotto al palco dove canta un uomo non saprei...Renato Zero è stato molto popolare a fine '70, ma nonostante il travestismo forse piaceva più agli etero che ai gay. Achille Lauro mi sembra lo Zero dei poveri; l'ho visto a Sanremo e m'ha deluso, nel senso che per fare uno show così devi essere un po' più padrone della scena...un'occasione sprecata, fa scelte molto teatrali ma gli manca la personalità per sostenerle. Se studiasse un po' di recitazione credo che gli riuscirebbe di mettere su spettacoli molto più convincenti.

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3 minutes ago, schopy said:

fa scelte molto teatrali ma gli manca la personalità per sostenerle. Se studiasse un po' di recitazione credo che gli riuscirebbe di mettere su spettacoli molto più convincenti.

Senza contare la pochezza sul piano musicale. Però quella sembra essere ormai un dato assolutamente secondario, in effetti.

A me Lauro trasmette un misto di simpatia, perché si impegna, e di disagio, perché non si capisce mai bene cosa stia facendo.

Edited by Bloodstar
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2 minutes ago, schopy said:

Renato Zero è stato molto popolare a fine '70, ma nonostante il travestismo forse piaceva più agli etero che ai gay.

Beh sì, però molte sue canzoni erano davvero popolari nella Comunità Gay.

Un po' la versione italiana dei Village People (che sono maschi e iconici).

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Achille Lauro viene "apprezzato" perché maschio che fa baracconate quando è pieno di donne che fanno la stessa cosa e sono anche più talentuose ma che non vengono apprezzate perché siete misogini e vengono scredicate e messe in discussione più dei maschi.

Edited by SabrinaS
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8 minutes ago, Bloodstar said:

non si capisce mai bene cosa stia facendo.

Esatto; rimane solo il carrozzone e ti perdi il personaggio...dovrebbero insegnargli a muoversi, dovrebbero coreografarlo un po'.

8 minutes ago, Almadel said:

Beh sì, però molte sue canzoni erano davvero popolari nella Comunità Gay.

Erano anche più belle di quelle di Achille Lauro.

 

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5 minutes ago, SabrinaS said:

Achille Lauro viene "apprezzato" perché maschio che fa baracconate quando è pieno di donne che fanno la stessa cosa e sono anche più talentuose ma che non vengono apprezzate perché siete misogini e vengono scredicate e messe in discussione più dei maschi.

Achille Lauro non sta togliendo il lavoro a nessuna, questo è poco ma sicuro. 

 

2 minutes ago, schopy said:

Esatto; rimane solo il carrozzone e ti perdi il personaggio...dovrebbero insegnargli a muoversi, dovrebbero coreografarlo un po'.

Io, che sono sempre in malafede, ci vedo dietro un disegno del tipo: visto che tanto non posso essere David Bowie, meglio puntare su una presunta spontaneità.

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Da un punto di vista musicale Achille Lauro non è moscio ma proprio inetto. Canta come un dilettante e si vede lontano un miglio che non ha il minimo controllo né sulla musica in sé, né sugli arrangiamenti né sui mezzi tecnici basilari che gli consentono di continuare a fare il cantante nonostante tutto. 

E la mia non vuole essere una critica cattiva, perché in fondo mi sta un sacco simpatico quando fa delle cose tipo questa:

 

 

Edited by Bloodstar
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Renato Zero, per quanto per come si è comportato poi, meriterebbe la damnatio memoriae ed abbia fatto apparire Bowie un militante LGBT, è stato una icona gay p

Achille Lauro sta al confine fra il bluff totale ed il fenomeno generazionale ( cosa che agli esordi fu anche TZN, ci sono stati quei 3-4 anni in cui tutti i gay 20nni lo ascoltavano )

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