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Attori etero in ruoli gay (e viceversa)


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2 hours ago, davydenkovic90 said:

Gli attori non sono gay o etero, sono bravi attori o attori cani. 

Tendenzialmente concordo solo su questa cosa, ma allora il punto è, piuttosto, abbiamo attori gay dichiarati bravi e belli a cui affidare ruoli da protagonisti? L'omosessualità dichiarata è un limite nel mondo dello spettacolo?

Io temo che un po' ancora sì; in termini di carriera l'ambiguità paga, il coming out meno...soprattutto se fatto all'inizio, prima che le cose si siano consolidate.

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Un attore è un attore, non ha bisogno di essere etero od omo per interpretare delle "maschere".

Ce lo insegna nei secoli anche il teatro, vedasi il Takarazuka esclusivamente femminile.

Quando poi penso alle produzioni in cui han voluto per forza infilare gente lgbt per marketing perché "sholo attoroh della komunità posshono fare kuei ruolih", penso a quello schifo di Batwoman e mi viene da piangere.

5 minutes ago, nowhere said:

"sholo attoroh della komunità posshono fare kuei ruolih"

Gay e lesbiche non lo hanno mai pensato, almeno nessuno/a che io conosca.

E' una cosa costruita attorno alle polemiche sull'appropriazione culturale.

Hanno pensato: "Se i Nativi Americani si offendono se un Bianco mentte il copricapo di penne ad Halloween

non è che i gay si offendono se un etero indossa un boa di struzzo?"

La risposta era "No", ma ormai il dubbio era stato istillato.

 

3 hours ago, freedog said:

c'e' e' da dire però che Everett nasce come ragazzo bello e maledetto nei suoi primi film, e nei decenni non ha mai saputo veramente togliersi quella di etichetta, più  che quella del gay discriminato.

Che poi ci marci un po' sulla storia del gay ghettizzato per continuare ad avere un minimo di visibilità e' un'altra storia

Io non sono d'accordo

Rupert Everett nasce come bello e maledetto, negli anni '80, ma non ha mai voluto scrollarsi di dosso quella etichetta, semplicemente perchè gli corrisponde e lui in quel modo ci ha vissuto veramente

I problemi per lui cominciano nel momento in cui fa CO nel 1989 e quindi esce dal cono d'ombra dell'ambiguità sull'orientamento e certamente paga un prezzo professionale fino al 1997, in un periodo in cui la sua immagine di bello e maledetto era ancora spendibile e vendibile ed avrebbe potuto fare di più

Quindi lui un danno lo ha avuto in quel periodo lì, anche se è riuscito a lavorare passando da un paese all'altro, poi la situazione è molto migliorata

E' chiaro che oggi lui può fare un documentario sui sex workers e dichiarare la sua allergia al matrimonio egualitario, ma non può più fare il marchettaro o vendere la sua immagine di bello e dannato, perchè ha 60 anni

Ovviamente è una testimonianza un po' datata, che va contestualizzata sia ai tempi che ai luoghi, che ha attraversato

 

Edited by Hinzelmann

Teniamo un momento da parte la polemica sull'appropriazione culturale e proviamo ad allargare la riflessione: ci viene alla mente un attore gay dichiarato che sia, per rifarmi alle maschere citate da @nowhere, il PRIMO ATTORE della compagnia, l'equivalente di un Tom Cruise, Brad Pitt, o, guardando alla qualità, l'analogo di un Jack Nicholson o di un De Niro???

Abbiamo avuto per vent'anni un meraviglioso Kevin Spacey, che ha fatto il peggior coming out della storia, e solo perché sperava di schivare una denuncia 😅

Un attore gay dichiarato è percepito diversamente dal suo pubblico? E dal suo regista? I film realizzati da gay o con gay dichiarati esibiscono un'intrinseca ed ineliminabile qualità camp?

Ti direi che al momento Zachary Quinto e Ian McKellen sono attori di serie A, e ci metterei anche Luke Evans. Penso che anche Matt Bomer abbia buone chances ma bisogna vedere che ruoli otterrà nei prossimi anni.
Tra le attrici, sicuramente Jodie Foster è ancora un nome grande e importante, io aggiungerei anche Sarah Paulson che ha molto talento.

8 minutes ago, schopy said:

Un attore gay dichiarato è percepito diversamente dal suo pubblico? E dal suo regista? I film realizzati da gay o con gay dichiarati esibiscono un'intrinseca ed ineliminabile qualità camp?

1-è quello che si sospetta in questo topic effettivamente
2-non dovrebbe
3-non penso proprio, guardiamo a McKellen o Quinto per esempio

8 minutes ago, schopy said:

piuttosto tardivo...

Sicuramente però era molto chiacchierata e non ha mai smentito nulla. Anche il suo coming out è stato particolare (disse "Im single" no? Come se tutti già sapessero della sua lunga relazione con un'altra donna). Ha continuato a lavorare e magari in futuro otterrà ancora ruoli importanti ed entusiasmanti, quindi la lascerei nella A-list

Ian McKellen ha fatto CO nel 1988, ma aveva già 49 anni e circa 35 anni di carriera teatrale trionfale alle spalle

Arriva quindi ad Hollywood con un curriculum indiscutibile ed in tarda età

Per il resto se fino a tutti gli anni '90 conveniva essere "chiacchierati" piuttosto che "dichiarati" è chiaro che non possiamo portare i primi come casi a sostegno dei secondi

 

 

Edited by Hinzelmann

va beh è successo di tutto, ho già detto di Luke Evans che ha voluto essere dichiarato dagli esordi, o almeno non nasconderlo, poi che cosa sia successo su wikipedia non lo sa nessuno.
Però rispondevo alla domanda di Schopy, chi sono gli attori dichiarati ora in A-list? Se non proprio ora in questo momento, negli ultimi due tre anni dai.

14 minutes ago, Hinzelmann said:

Arriva quindi ad Hollywood con un curriculum indiscutibile ed in tarda età

Comunque non ho mai voluto parlare solo di Hollywood, mi sembrerebbe davvero troppo limitante

51 minutes ago, Krad77 said:

Comunque non ho mai voluto parlare solo di Hollywood, mi sembrerebbe davvero troppo limitante

Sì, è limitante anche se è un buon parametro; oggi chiaro che tutto sia più facile. Come dice l'attore nell'intervista da te citata, probabilmente attori gay out che interpretino ruoli etero mainstream costituiranno la reale svolta...e mi raccomando, non diventiamo avari di critiche solo perché finocchi: se scheccheranno e ci sembreranno poco virili, per favore siamo ugualmente impietosi 😁

Edited by schopy
3 hours ago, Krad77 said:

Però rispondevo alla domanda di Schopy, chi sono gli attori dichiarati ora in A-list?

Ian McKellen è certamente un attore gay dichiarato di serie A, su questo non ci piove

Al cinema ha faticato molto per potersi affermare, praticamente la sua carriera come attore cinematografico "di prima fila" si concentra tra i 60 e gli 80 anni e stiamo parlando di un grande attore teatrale

 

 

 

7 hours ago, Krad77 said:

Però rispondevo alla domanda di Schopy, chi sono gli attori dichiarati ora in A-list? Se non proprio ora in questo momento, negli ultimi due tre anni dai.

Non so se possano farcela in una A-list, ma Neil Patrick Harris e Jim Parsons? Mi sembra entrambi facciano sitcom, ma sempre attori popolari rimangono 

25 minutes ago, Hinzelmann said:

Quando hai la possibilità di recitare a fianco di Manuela Arcuri, non ti fai domande

 

A parte quant'e il cachet (che è l'unico motivo valido per cui si può accettare di mettere la faccia in certe co-produzioni con la Ares di mezzo...)

  • 2 weeks later...

Interviene Jim Parsons a dire che gli attori etero possono interpretare ruolo gay e che la tutela degli attori che hanno fatto coming out va fatta in modo diverso:

https://www.gay.it/jim-parsons-attori-etero-personaggi-omosessuali

54 minutes ago, Krad77 said:

Interviene Jim Parsons a dire che gli attori etero possono interpretare ruolo gay e che la tutela degli attori che hanno fatto coming out va fatta in modo diverso:

https://www.gay.it/jim-parsons-attori-etero-personaggi-omosessuali

Sono completamente d'accordo: l'intimità dell'attore non deve influire sulle sue opportunità di lavoro.

Intervento deciso (intransigente?) di Russell T Davies, autore scrittore e produttore, deus ex machina delle caratterizzazioni gay nella tv UK, nel curriculum Queer as folk UK, Torchwood, Doctor Who, Cucumber Banana Tofu, A very english scandal.

le sue dichiarazioni:

”Non sono al corrente di questo ... ma sento fortemente che se metto qualcuno in una storia, lo sto scegliendo per agire come un amante, o un nemico, o un drogato o un criminale o un santo ... non per "recitare gay" perché "recitare gay" è un mucchio di codici per una performance.

Si tratta di autenticità, il gusto del 2020. Non prenderesti qualcuno normodotato e lo metteresti su una sedia a rotelle, non “renderesti nero” qualcuno. L'autenticità ci sta portando in luoghi gioiosi.”

Fonte: 

https://www.pinknews.co.uk/2021/01/12/russell-t-davies-its-a-sin-straight-actors-gay-roles-olly-alexander-lgbt/

3 hours ago, Krad77 said:

Intervento deciso (intransigente?) di Russell T Davies, autore scrittore e produttore, deus ex machina delle caratterizzazioni gay nella tv UK, nel curriculum Queer as folk UK, Torchwood, Doctor Who, Cucumber Banana Tofu, A very english scandal.

le sue dichiarazioni:

”Non sono al corrente di questo ... ma sento fortemente che se metto qualcuno in una storia, lo sto scegliendo per agire come un amante, o un nemico, o un drogato o un criminale o un santo ... non per "recitare gay" perché "recitare gay" è un mucchio di codici per una performance.

Si tratta di autenticità, il gusto del 2020. Non prenderesti qualcuno normodotato e lo metteresti su una sedia a rotelle, non “renderesti nero” qualcuno. L'autenticità ci sta portando in luoghi gioiosi.”

Fonte: 

https://www.pinknews.co.uk/2021/01/12/russell-t-davies-its-a-sin-straight-actors-gay-roles-olly-alexander-lgbt/

Non sono d'accordo per quanto lo apprezzi come artista.

Penso che stia confondendo la rappresentazione con le capacità di attori e registi. Attori etero possono dare un'ottima performance in ruoli gay se dietro c'è un regista che gli da delle giuste indicazioni. Se manca una regia ispirata, non si va da nessuna parte, a prescindere dai gusti sessuali. Ad esempio trovo che Ryan Murphy (regista gay) abbia fatto un lavoro a dir poco pessimo con James Corden (attore etero e padre di tre figli) in The Prom.

Poi, una cosa è la sessualità, un'altra sono le caratteristiche fisiche esteriori di ognuno di noi. Ovviamente un attore bianco non può interpretare un ruolo di un personaggio afroamericano.

Trovo anche sbagliato il concetto di "autenticità". Se voglio vedermi qualcosa di autentico guardo un documentario, non un film/serie di finzione. Ho sentito un discorso di Immanuel Casto a tal proposito e disse una cosa che condivido, ovvero che quando si tratta di finzione non ci devono essere limiti perché ci troviamo in una dimensione non reale, una dimensione che rimanda al gioco. Certo se decidi di fare un film omofobo accetti poi di pagarne le conseguenze, però il concetto è che l'artista dev'essere libero di esprimersi.

Ad esempio, io sono contentissimo che in Ammonite di Francis Lee (film che non vedo l'ora di vedere) ci siano come coppia lesbo Saoirse Ronan e Kate Winslet (entrambe attrici etero) e non Kristen Stewart, che nella vita è lesbica ma il suo livello recitativo è quello che è...

Praticamente una vita a combattere per dire che essere omosessuali non significa avere qualche caratteristica fisica e si confronta l'omosessualità a caratteristiche fisiche come il colore della pelle. 

Adoro quando fanno dichiarazioni del genere perché mi permettono di evitare come la peste le loro produzioni. 

25 minutes ago, nowhere said:

Praticamente una vita a combattere per dire che essere omosessuali non significa avere qualche caratteristica fisica e si confronta l'omosessualità a caratteristiche fisiche come il colore della pelle. 

Adoro quando fanno dichiarazioni del genere perché mi permettono di evitare come la peste le loro produzioni. 

Credo che la risposta perfetta l'abbia già data Viggo Mortensen.

"Cosa penso di essere un etero che interpreta un personaggio gay? Ma perché presumete che io sia etero?"

6 hours ago, Krad77 said:

sento fortemente che se metto qualcuno in una storia, lo sto scegliendo per agire come un amante, o un nemico, o un drogato o un criminale o un santo ... non per "recitare gay" perché "recitare gay" è un mucchio di codici per una performance.

Si tratta di autenticità, il gusto del 2020. 

È la moda del momento, lo riconosce pure lui. Sarebbe interessante guardare alla storia del cinema per verificare quanto le performance reputate realistiche 60, 50, 40 anni fa ci sembrino verosimili oggi 😊

31 minutes ago, Almadel said:

"Cosa penso di essere un etero che interpreta un personaggio gay? Ma perché presumete che io sia etero?"

È una risposta furbacchiona 😏 sa di essere figo e fa il bisex per paura di perdere un buon ruolo 😁 

14 minutes ago, schopy said:

È una risposta furbacchiona 😏 sa di essere figo e fa il bisex per paura di perdere un buon ruolo 😁 

No lo ha detto perché ha fatto un film intitolato Falling dove interpreta un personaggio gay. Inoltre è pure regista di quel film.

 

3 hours ago, Syfy said:

Ovviamente un attore bianco non può interpretare un ruolo di un personaggio afroamericano 

E un afroitaliano sì? Vogliamo elencare quanti attori bianchi bianchissimi hanno interpretato Otello?

3 hours ago, Syfy said:

Attori etero possono dare un'ottima performance in ruoli gay

Non mi sembra che stia dicendo il contrario... sta però dicendo che sceglie gli attori in base ad altre caratterizzazioni, come l’amante il nemico ecc come dice lui, e chiedere anche a un etero “ok, e ora aggiungici che è gay” è chiedere una performance troppo complessa perché comprende troppi codici.

1 hour ago, nowhere said:

Praticamente una vita a combattere per dire che essere omosessuali non significa avere qualche caratteristica fisica e si confronta l'omosessualità a caratteristiche fisiche come il colore della pelle. 

Ma tu veramente hai passato una vita a combattere che sia una caratteristica fisica? E come mai? L’omosessualità non è una scelta e non è qualcosa che nessuno può cambiare, che nessuno dovrebbe mai tentare di cambiare, non sento un peso nel parlare di caratteristiche fisiche. 
Poi per me un paragone può acquistare senso all’interno del discorso che si sta facendo, per quanto io non ami paragonare l’omosessualità a qualcos’altro finché ne posso parlare in sé e per sé, non mi faccio problemi a farlo se può essere un paragone che mi calza nel contesto, per esempio in passato ho usato un paragone con il mancinismo qui sul forum, che possiamo definire caratteristica fisica, certo posso fare dei distinguo perché i mancini non hanno mai attirato i livelli di odio che abbiamo subito noi, non sono mai stati nei lager o al confino, eppure erano considerati demoniaci e corretti con la violenza, e hanno attraversato uno stravolgimento tale per cui nella cultura di oggi è una differenza tranquillamente accettata da tutti e di nessun peso. E aggiungo che una volta all’interno di un discorso specifico un mio amico paragonò l’essere gay all’essere originari di una certa città.
 

1 hour ago, nowhere said:

mi permettono di evitare come la peste le loro produzioni

Ho paura che dovrai evitare parecchie cose allora...

55 minutes ago, Almadel said:

"Cosa penso di essere un etero che interpreta un personaggio gay? Ma perché presumete che io sia etero?"

Io la trovo la risposta peggiore nell’ambito del dibattito, lo avevo già scritto. Non è solo la critica o i giornalisti, ma il mondo intero a pensarti etero fino a dichiarazione contraria. Sei un po’ grandino per non saperlo... non sei etero? Benissimo e perché non lo dichiari? Non saresti il primo, puoi dichiararti bi o pan pure da sposato, e ovviamente sarebbe di grande valore, un messaggio ai giovani, ma anche meno giovani ecc ecc e tutto quello che sappiamo. Ma non ti sei mai dichiarato nulla, non ti puoi permettere con me di giocarti la carta “voi date per scontato che”, vola basso Viggo.

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