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gap generazionali & politically correctness


freedog

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8 minutes ago, Uncanny said:

*Ricordiamo, nonostante ora si stia parlando solo di donne, che il sessismo colpisce sia le donne sia gli uomini e come degli stereotipi di genere possono essere vittima le prime lo possono essere anche i secondi. Una delle cose che trovo più aberranti è ad esempio associare inconsciamente e automaticamente l'uomo ad un predatore, atteggiamento che è diffuso e si manifesta specie quando sono soli con dei bambini. Capita non di rado che maestri dell'asilo vengano falsamente accusati di pedofilia ad esempio

Purtroppo è verissimo

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1 hour ago, AndrejMolov89 said:

questo atteggiamento di essere troppo tranchant viola una auto narrazione che ci rassicura

Questa è una riflessione interessante che personalmente userei su me stesso nel caso mi accorgessi che me la sto prendendo perché mi dà fastidio abbandonare un'auto narrazione rassicurante... comunque di base io raramente mi offendo perché ci sono un sacco di questioni che non mi sono mai posto e quindi ci può pure stare che io abbia idee sbagliate su di esse, capire di dover fare un check può magari infastidire sul momento ma serve sempre, magari grazie a quel check capisci cose a cui altrimenti non avresti pensato, almeno a me succede così specie ultimamente

1 hour ago, AndrejMolov89 said:

Questi due elementi sfidano un nucleo della mia personalità e non lo fanno intelligentemente

Questo però è uno spostare su altri la responsabilità della propria autoanalisi

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Comunque, sulla falsariga dell'invito che ha fatto @blaabaer, seriamente fatemi notare qualsiasi cosa sessista verso uomini o donne io abbia scritto o scriverò su questo forum 

Più ci penso più non mi viene in mente niente, ora sono sinceramente curioso

Edited by Uncanny
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Saramandasama
10 minutes ago, Uncanny said:

Comunque, sulla falsariga dell'invito che ha fatto @blaabaer, seriamente fatemi notare qualsiasi cosa sessista verso uomini o donne io abbia scritto o scriverò su questo forum 

Più ci penso più non mi viene in mente niente, ora sono sinceramente curioso

Ti manderanno presto tutti gli screenshot. Pratica ormai comune sul forum!;)

Il forum comunque sta prendendo una piega queer! Le ancelle del politicamente corretto stanno vincendo!

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AndrejMolov89
1 hour ago, Renton said:

Questa è una riflessione interessante che personalmente userei su me stesso nel caso mi accorgessi che me la sto prendendo perché mi dà fastidio abbandonare un'auto narrazione rassicurante... comunque di base io raramente mi offendo perché ci sono un sacco di questioni che non mi sono mai posto e quindi ci può pure stare che io abbia idee sbagliate su di esse, capire di dover fare un check può magari infastidire sul momento ma serve sempre, magari grazie a quel check capisci cose a cui altrimenti non avresti pensato, almeno a me succede così specie ultimamente

Questo però è uno spostare su altri la responsabilità della propria autoanalisi

Dipende sempre, Renton. E´ molto dispendioso farlo. Cioé, il nostro cervello é pigro e cerca di minimizzare l´uso delle energie. Bisogna far riflettere le persone in modo tale che vi sia meno stress emotivo, o meno dispendio di energie. Non é questione di deresponsabilizzarmi, ma bisogna essere in grado di cogliere come "triggerare" questa autoanalisi senza che io mi trinceri dentro di me. Sono diventato piuttosto tollerante e accondiscendente verso molte persone, ed ho iniziato a cercare di dare i giusti input senza forzare la mano o quando so che la mia severitá é utile.
Secondo me un difetto di molte battaglie, é non capire la psicologia delle masse, cosa che le destre estreme sanno fare benissimo e riescono a penetrare meglio nella mente delle persone. Invece, dalla nostra parte politica, vi é la tendenza di negare la dimensione umana di molti problemi. Dimensione umana nel senso di processi cognitivi alla base delle nostre azioni. Per esempio, io sono sempre stato disponibile ad essere corretto, e se leggi i post che scrivevo 12 anni fa, potresti considerarmi una sorta di Satana in terra, oltre che avere seri problemi espressivi. Col tempo sono migliorato grazie a interazioni costruttive, spesso severe, e facendomi coinvolgere da altre dinamiche extra forumistiche. Pero´ al contempo quando percepisco sadismo o gratuitá in alcuni commenti piu´ che spingermi ad un autoanalisi mi allontano da determinate critiche. Alla fine dei salmi avere a che fare con delle persone generiche che non conosci é un arte che bisogna sviluppare. IMHO, certe volte si vede che molte anime candide non lo sanno fare.

 

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4 hours ago, Uncanny said:

Se è da idioti dire "tutte le donne sono puttane" lo è anche dire "tutti gli uomini sono maschilisti"

Poiché questo vale anche per le proposizioni universali negative, la tesi che non c'è misoginia tra i gay è insostenibile. Solo valide sono le proposizioni Alcuni uomini sono maschilisti/Alcuni uomini non sono maschilisti.

 

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21 minutes ago, AndrejMolov89 said:

Bisogna far riflettere le persone in modo tale che vi sia meno stress emotivo, o meno dispendio di energie.

Sì ma non mi sembra tanto corretto perché in questo modo è l'altra persona che è obbligata a disperdere le sue energie per trovare un modo di far riflettere te senza procurarti stress emotivo, magari stressandosi lei emotivamente... Davvero ma non è più semplice e lineare se ognuno di noi è responsabile di riflettere su se stesso punto e basta? Anche perché si parla di contesto in cui siamo tutti adulti, no? Non è che c'è un maestro con dei bambini che devono essere educati e non sono responsabili di loro stessi. Anche perché tu parli di comunicazione al livello politico ma tipo per dire io non sono in politica e quindi quando parlo lo faccio a titolo personale e ti dico come la penso e basta ma non sto cercando voti, quindi non c'è motivo di pensare che io abbia bisogno di un addetto alla comunicazione

Faccio questo esempio perché in effetti in una dinamica in cui io sono il rappresentante di un'idea politica mentre tu sei un potenziale elettore in effetti quella deresponsabilizzazione c'è, ma quella non è la comunicazione normale in cui si interfacciano due individui sullo stesso piano. Perché in questo caso a me non me ne viene niente che tu non sia d'accordo con me, al massimo mi può fare innervosire

 

Edited by Renton
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AndrejMolov89
1 minute ago, Renton said:

Sì ma non mi sembra tanto corretto perché in questo modo è l'altra persona che è obbligata a disperdere le sue energie per trovare un modo di far riflettere te senza procurarti stress emotivo, ma così magari ti stressa lei emotivamente... Davvero ma non è più semplice e lineare se ognuno di noi è responsabile di riflettere su se stesso punto e basta? Anche perché si parla di contesto in cui siamo tutti adulti, no? Non è che c'è un maestro con dei bambini che devono essere educati e non sono responsabili di loro stessi. Anche perché tu parli di comunicazione al livello politico ma tipo per dire io non sono in politica e quindi quando parlo lo faccio a titolo personale e ti dico come la penso e basta ma non sto cercando voti, quindi non c'è motivo di pensare che io abbia bisogno di un addetto alla comunicazione

Faccio questo esempio perché in effetti in una dinamica in cui io sono il rappresentante di un'idea politica mentre tu sei un potenziale elettore in effetti quella deresponsabilizzazione c'è, ma quella non è la comunicazione normale in cui si interfacciano due individui sullo stesso piano

 

Non é questione di chi si sacrifica o meno. Credo che mi sia spiegato male su questo punto: é che certe volte bisogna considerare come funziona l´essere umano e riuscire a fare qualcosa in modo tale che soddisffi alcune sue necessitá cognitive. Questo non significa necessariamente dannarsi l´anima - ci sono casi irrecuperabili -, ma avere la coscienza di sapere con chi si ha a che fare. Ognuno é responsabile di sé, ed é tautologia, ma entro certi limiti. Ti faccio un esempio, presa un informazione parziale, il tuo cervello ricostruisce una narrazione totalmente coerente con le informazioni che ha a sua disposizione ed in compliance con le tue idee. Sostanzialmente tu lavori incosnciamente cosi. Ora sapendo che tu lavori cosi a prescindere non cerco di dire che sei un idiota, ma cerco di farti notare un´altra prospettiva come stai facendo adesso in parte, o come sto facendo io. Questo non mi impiega piu´ di tante energie, e se io riesco a farti stare bene nella dimensione della mia critica ottengo risultati migliori che darti dell´idiota.
IMHO, é semplicemente una questione di riconoscersi qualche difetto di fabbricazione e accettare la dimensione umana come un dato, e non come qualcosa da rifuggere e disprezzare e tararsi per avere una comunicazione efficace.

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20 minutes ago, Isher said:

Poiché questo vale anche per le proposizioni universali negative, la tesi che non c'è misoginia tra i gay è insostenibile. Solo valide sono le proposizioni Alcuni uomini sono maschilisti/Alcuni uomini non sono maschilisti.

Certamente, anche dire che non ci sia misoginia tra i gay è insostenibile

Quello di cui si discuteva in questo thread era però quanto questa misoginia fosse rilevante. C'è chi sosteneva che sia un moloch che pervade la comunità gay e chi invece ha risposto che non c'è nessun particolare problema in tal senso

Non credo che nessuno si spingerebbe a dire che non esistano gay misogini

Così come non credo che nessuno si spingerebbe a dire che non esistano gay antisemiti, per quanto certamente l'antisemitismo non sia un fenomeno rilevante nella comunità gay

Edited by Uncanny
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Ma certo, @AndrejMolov89 è ovvio che ognuno se potrà imparare ad essere più convincente nelle discussioni ne guadagnerà in carisma e ne sarà contentissimo, ma resta comunque il fatto

Che non trovo molto adulto (scusa se uso questo termine ma lo lego alla questione della responsabilità) - dall'altra parte - dire cose come "Oh si avrei potuto riflettere su questo argomento ma Gioacchina me lo ha esposto in modo urtante quindi per dispetto non lo farò! Hahaha! Gliel'ho proprio fatta a Gioacchina! Così impara ad essere urtante"

Solo che, piccolo problema, Gioacchina nel frattempo è andata a casa sua e con ogni probabilità la sua vita non sarà minimamente toccata dal fatto che tu abbia deciso di non rifletterci

Mentre magari riflettere sull'argomento poteva essere utile a te... oppure non ti interessa proprio a priori però non è il caso di dare la colpa a Gioacchina allora

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AndrejMolov89
24 minutes ago, Renton said:

Ma certo, @AndrejMolov89 è ovvio che ognuno se potrà imparare ad essere più convincente nelle discussioni ne guadagnerà in carisma e ne sarà contentissimo, ma resta comunque il fatto

Che non trovo molto adulto (scusa se uso questo termine ma lo lego alla questione della responsabilità) - dall'altra parte - dire cose come "Oh si avrei potuto riflettere su questo argomento ma Gioacchina me lo ha esposto in modo urtante quindi per dispetto non lo farò! Hahaha! Gliel'ho proprio fatta a Gioacchina! Così impara ad essere urtante"

Solo che, piccolo problema, Gioacchina nel frattempo è andata a casa sua e con ogni probabilità la sua vita non sarà minimamente toccata dal fatto che tu abbia deciso di non rifletterci

Mentre magari riflettere sull'argomento poteva essere utile a te... oppure non ti interessa proprio a priori però non è il caso di dare la colpa a Gioacchina allora

Li dipende se io ho ritenuto l´argomento di Gioacchina un utile spunto di riflessione o un attacco. E´ questo il punto fondamentale. Li, per esempio, ti invinto a riflettere su questo fatto: pensa a battibecchi personali con amici, molte volte sarai stato in torto marcio, ma molte volte non hai riconosciuto questo lato negativo, primo perché tu, anche se sei molto conscenzioso, hai la tendenza di costruire una narrazione funzionale ad uno scopo (e.g. essere dalla parte del giusto), secondo perché magari la discussione é degenerata e tu ti sei focalizzato sul burst emotivo. A me é capitato spesso, anche su queste pagine.  Cioé, dipende sempre tantissimo dall´individuo, dalla sua personalitá e dalla sua disposizione, quindi avere una comunicazione decente o per lo meno efficace non dico al 90% ma almeno al 60% permette di avere risultati.

Per esempio tornando al discorso che mi aveva triggerato sulla wheel of privelege. Magari avrei potuto anche considerare meno barbina l´idea, ma un nugolo di utenti di F(e)rocia mi ha praticamente detto che in fondo non conoscevo i dolori della discriminazione oppure che ero privilegiato. In questo caso avevo due scelte, o ignorare questi insulti e portarmi a casa la riflessione sulla condizione dei bisessuali che sono maggiormente discriminati dei gay maschi oppure prendermela a morte. Io ho scelto quella sbagliata, ma l´ho fatto perché quelle persone hanno fatto in modo che io non recepissi un messaggio. Pero´, Renton, capisci bene che una discussione che poteva diventare proficua é stata mandata in vacca perché hanno iniziato a dire che mi espimevo male, che non potevo concepire quello che passano i bisex (mia madre voleva solo pagarmi una prostituta per farmi ritornare all´eterosessualitá) ...  Ora capisci che io ho una visione di me stesso e del mio storico, che viene completamente attaccata gratuitamente, posso essere la persona piu´ serafica di questo mondo, ma ad un certo punto entro in una modalitá di difesa.

Se prendo in esame alcuni battibecchi tra te ed un altro utente che non nomino, molto prbabilmente saresti stato d´accordo con alcune sue riflessioni, ma il modo in cui si é posto, hanno attaccato alcuni nuclei fondamentali della tua identitá e del modo di concepire il tuo mondo. Ne consegue che ambe due vi siete trincerati. Questo, magari, poteva portare un arrichimento per ambe due le parti, ma é assolutamente difficile farlo senza che vi sia la volontá di far trionfare il messaggio sui propri limiti. Spero di essermi spiegato meglio, 🙂 In ogni caso, si, ognuno é responsabile, il punto é che la responsabilitá si attua a posteriori dei propri comportamenti, e quando si é responsabili, si é in grado di risponderne. Per prevenirle bisognerebbe essere coscenziosi.

Edited by AndrejMolov89
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1 minute ago, AndrejMolov89 said:

Li dipende se io ho ritenuto l´argomento di Gioacchina un utile spunto di riflessione o un attacco. E´ questo il punto fondamentale.

Sì ma risiamo daccapo. Gioacchina potrebbe anche averti voluto attaccare, ma sarebbe stata Gioacchina ad attaccarti, mica l'argomento.

4 minutes ago, AndrejMolov89 said:

pensa a battibecchi personali con amici, molte volte sarai stato in torto marcio

Certo, mi è capitato di essere in torto e non capirlo immediatamente, ma non comprendo perché dovrei dare la colpa alla persona con cui stavo discutendo per il fatto di non averle dato ragione, Scusa ma ci sarà qualche occasione nella vita in cui la colpa è nostra? Nemmeno quando siamo nel torto e diamo contro alla persona che ha ragione è colpa nostra? Ci sta anche convivere con la vergogna di aver avuto torto ogni tanto. Ricordo di aver discusso con un tizio qualche mese fa e di aver capito da solo tempo dopo di aver avuto torto. Mi sono vergognato per un po' e poi quando l'ho ribeccato gli ho detto: sai quella volta che discutevamo? Avevi ragione tu. 

Al contrario tuo però non credo sia una cosa masochistica, è solo che normale. Casomai è uno che non vuole ammettere di avere avuto torto nonostante lo sappia ad essere un po' troppo orgoglioso

Riguardo alla discussione che mi riporti però (di cui ormai conosco ogni dettaglio lol) io non credo che il punto fosse che loro hanno comunicato male. Io credo che il punto è forse che i bisex non sono più discriminati dei gay punto E BASTA quindi non è che tu non gli hai dato ragione perché comunicavano male

Non gli hai dato ragione perché avevano torto

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AndrejMolov89
10 minutes ago, Renton said:

Sì ma risiamo daccapo. Gioacchina potrebbe anche averti voluto attaccare, ma sarebbe stata Gioacchina ad attaccarti, mica l'argomento.

 

Si, Renton. Ma non viviamo in un mondo ideale in cui la logica trionfa: molte volte, e lo dico amaramente, l´argomento viene trasmesso in un certo modo. Un esempio pratico é emittente e ricevitore, potresti mandare la piu´ bella composizione di Schubert, ma se tu hai o un ricevente difettoso, o un emittente di merda, la sua oggettiva bellezza o validitá non puo´ essere compresa. Infatti, credo che la forma - quando non é lo scopo primario - é importantissima. Io l´ho imparato - a mie spese - con il mio lavoro: puoi fare la scienza migliore del mondo, ma se non la sai comunicare sei nella merda 🙂

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30 minutes ago, AndrejMolov89 said:

hanno attaccato alcuni nuclei fondamentali della tua identitá

Spero tu non stia paragonando il sentirsi triggerati da qualcuno che insinua che potrei avere torto

Con l'avere a che fare con qualcuno che nega la mia identità 

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AndrejMolov89
Just now, Renton said:

Spero tu non stia paragonando il sentirsi triggerati da qualcuno che insinua che potrei avere torto

Con l'avere a che fare con qualcuno che nega la mia identità 

No, mi sono espresso male in questo caso. Intendo con alcune tue credenze 🙂 o altro. Scusami non volevo insinuare questo sia chiaro. E´ che ormai avevo in mente quella parola dai post precedenti

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Ok In tal caso ti dico come sopra che a volte ci sta di incazzarsi è una cosa normale

Di solito poi dopo quando uno si calma può tornare a rifletterci ed eventualmente rendersi conto di essersi sbagliato

E ci sta anche il caso in cui la persona che ha ragione sia anche quella indisponente

Perché non sempre la persona che sta dicendo l'informazione giusta è anche la più simpatica

Non mi sembra così infrequente come situazione

A me personalmente può capitare che mi girino le palle perché vuol dire che mi tocca dare ragione a una persona che mi sta sul cazzo però oh

Se c'ha ragione, c'ha ragione 🤷🏻‍♂️

Edited by Renton
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Tutti i miei pensieri misogini non dipendono dalla mia educazione,

ma da quanto un atteggiamento femminile mi ricordi quelli di mia madre o della mia ex ragazza.

Comportamenti femminili anche fastidiosi che non ritrovo in questi modelli

- come ad esempio "l'eccessivo interesse per la situazione economica del partner" -

in me non fanno scattare alcun sentimento d'odio, perché non ne ho esperienza diretta

come potrebbe essere per un uomo che sia stato lasciato dalla moglie dopo un licenziamento.

Comportamenti che invece io riconduca a quelle due donne specifiche e che riveda nei maschi

- come ad esempio "fare la vittima pur di non ammettere di avermi ferito" -

non mi fanno lo stesso effetto perché non posso chiuderli in una generalizzazione.

 

Tutti i miei pensieri misandrici sono invece codificati intorno alla figura di mio padre,

essendo io cresciuto praticamente odiandolo, non sopporto nei maschi etero

neanche la minima cosa che me lo ricordi. E queste stesse cose nelle donne o nei maschi gay

non mi fanno invece minimamente lo stesso effetto.

C'è da dire che mio padre ha tutti i difetti maschili più classici, tranne la pigrizia nei lavori di casa.

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50 minutes ago, Almadel said:

quelli di mia madre o della mia ex ragazza

Sarebbe interessante una lista di questi atteggiamenti

50 minutes ago, Almadel said:

ha tutti i difetti maschili più classici,

Però mi interessa di più questa lista ☝

Edited by Renton
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Il politically correct e la retorica dell'offesa stanno diventando manifestazione di un perverso squadrismo intellettuale in cui si dà la caccia a chi non si conforma al (crescentemente sofistico e bizantino) vocabolario del perfetto liberale. L'altra faccia della medaglia è la retorica del privilegio, in cui lo stesso squadrismo si concretizza in modo più aggressivo, ma ugualmente, disgustosamente dogmatico.

Nel corso degli anni ho circumnavigato la questione, partendo allineato e ritrovandomi infine in completo contrasto con quelle che sono diventate le derive pop di una imbecille guerra ai privilegiati che divide tutti per soddisfare le velleità puerili di vendetta di pochi. Se il politicamente scorretto va in contrasto con una ideologia fascista emergente, frocio, puttana e mongolo cominciano a suonarmi come un bella ciao.

Edited by wwspr
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2 hours ago, Renton said:

Sarebbe interessante una lista di questi atteggiamenti

Per carità :D

Sono due donne totalmente diverse, quindi in pratica comprendono tutti gli atteggiamenti femminili:

anche se mancano entrambe di alcuni grandi classici della misoginia (come l'invidia e la ricerca di uomini ricchi).

Condividono però la tendenza a essere molto severe con gli altri e molto autoindulgenti con sé stesse.

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12 hours ago, Renton said:

Nel pensare che tu ti debba "difendere" da una "accusa"

Invece è chiaramente un'accusa. Se io ti dico "tu sei invidioso di me", per esempio, i casi sono tre: o è vero e lo ammetti con un mea culpa, o decidi di fare il superiore ed ignorarmi, oppure risponderai. Ma non è una cosa irrilevante rispetto alla percezione di te, è negativa. "Renton è invidioso" è univocamente una cosa brutta, e lo resta anche se lo riformulo furbescamente con "renton ha sentimenti di invidia". E analogamente, se dici a qualcuno che ha sentimenti razzisti stai danneggiando la sua immagine, stai attirando l'attenzione su un presunto difetto. La persona potrebbe dirti "è vero, mea culpa" e accogliere l'accusa, oppure potrebbe ignorare l'accusa, oppure rispondere all'accusa. Ma resta un'accusa. 

In generale però il problema non è neanche nei toni ma nella petizione di principio che attraverso questo presupposto, la possibilità, anzi, la certezza che siano tutti maschilisti, può neutralizzare qualsiasi prova o indicazione che vada nella direzione opposta, e trasformarsi perfino in un sistema attraverso cui si producono e riproducono infinite conferme del punto di vista - semplicemente ignorando le falsificazioni. Quindi c'è qui un problema di metodo.

C'è poi un problema di merito. La sinistra specialmente americana ha fatto e fa di tutto per espandere il campo all'interno del quale si parla di razzismo, sessismo, omofobia. Un tempo si tendeva a ritenerli sistemi di pensiero, ed effettivamente in buona parte lo erano e lo sono. Non era possibile essere inconsciamente razzisti, perché il razzismo comportava credere fermamente è molto consciamente a una serie di assunti sulla realtà delle razze che poi si traduceva in una serie di prese di posizioni politiche etc. Una cosa molto ben definita, e lasciamelo dire: è così che dovrebbe essere. Ma forse perché quelle lotte politiche sono in buona parte concluse, si è dovuta espandere l'attenzione ad un reame diverso che è quello dei rapporti fra le persone.

Prima razzismo, femminismo etc erano cose molto chiare e ben identificabili, ma sono diventate via via più impalpabili. Non era razzismo soltanto appoggiare una certa legge contro i neri, è diventato razzismo anche avere aperti pregiudizi verso i neri. Ok, be', in realtà è ancora abbastanza identificabile, questo. Ma poi è venuto fuori che non servivano neanche pregiudizi aperti, potevano essere pregiudizi sottili, impliciti. Dopodiché hanno smesso di essere necessari anche quelli: adesso il razzismo si misura sulla base di fluttuazioni statistiche: gli afroamericani sono il 16%? Bene, vediamo quanti dei tuoi amici sono afroamericani; se sono il 10%, o il 5%, bingo, razzista identificato. Come reagisci di fronte a delle foto di volti di africani e di europei? Ti misuriamo le pulsazioni e la sudorazione mentre te li facciamo vedere, e se fai qualche battito in più con l'uno o l'altro, bingo, razzista inchiodato. 

Ora, tutto ciò potrebbe anche andare bene se davvero fosse semplicemente un atteggiamento un po' più attento a questi lati di noi, e fine. 

Ma il punto è che nessuno la vede davvero in quel modo, gli eccessi sono all'ordine del giorno e sono inevitabili: derivano dal fatto che stai mettendo nello stesso continuum la Shoah e la blackface. Cos'è la Shoah? Cos'è la schiavitù? Una blackface portata troppo in là, una barzelletta sugli ebrei sfuggita al controllo. Quindi per evitare la Shoah bisogna fare la guerra santa contro l barzellette sugli ebrei. 

Tutto ciò ovviamente non è vero, vi è una sostanziale differenza fra chi stermina gli ebrei, chi ha dei pregiudizi aperti su di loro, e chi forse che forse nella vita è entrato in contatto con qualche stereotipo antiebraico e ogni tanto ci scherza su. Non è differenza di grado, non sono neanche la stessa materia proprio. E il punto è che sarebbe assolutamente fondamentale tenere distinte le due cose, perché mentre puoi pensare di evitare che si ripeta la Shoah, pensare di sradicare dal mondo le barzellette sugli ebrei è fantascienza. 

Edited by FreakyFred
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5 hours ago, FreakyFred said:

Invece è chiaramente un'accusa. Se io ti dico "tu sei invidioso di me"

Dio 

Nessuno formula la frase "FreakyFred è invidioso"

La frase è "il maschilismo è talmente diffuso e pervasivo nel nostro ambiente che tutti potremmo avere o avete avuto senza rendercene conto pensieri cosi"

Come se dicessi "è umano provare invidia, a tutti noi può capitare"

Ora se tu mi neghi questo fatto non è che ti stai difendendo come dici

Stai semplicemente negando l'evidenza più evidente e più palese che esista, e le spiegazioni sono due, o stupidità o malafede

E discutere con gente stupida o in malafede è una perdita di tempo e non mi serve a una beata minchia

Ah, ps. Le ultime due sono accuse, sì.  Lo dico per chiarezza

Edited by Renton
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8 hours ago, wwspr said:

perverso squadrismo intellettuale [...] crescentemente sofistico e bizantino [...] aggressivo [...] disgustosamente dogmatico [...] imbecille [...] puerili [...] ideologia fascista emergente

Sì ma ammettiamo però che non è bello nemmeno trovarsi questo muro di fronte ogni volta che si cerca di intavolare una conversazione che ha come premessa il mettersi in discussione. Cioè scusa ma io non ti ho fatto niente eh 😅 Anzi gli unici entrati col lanciafiamme in questo thread sono proprio gli utenti che probabilmente si ritrovano in quello che scrivi

Le ultime pagine le riassumo con gente che dice "IO NON HO UN BIAS". Ok, buon per voi.

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@blaabaer quel commento che hai citato è la versione stuccoso gay drama dei soliti pipponi alla Feltri e seguaci

questo thread lo trovo esilarante perché non si parla di nulla nel concreto (assodato che i ciechi si possono chiamare così e se mi hanno messo il dubbio che fosse offensivo farlo è perché c’è una minoranza che trova offensivo lo sia, ma per ora direi senza basi), eppure si avverte un certo panico alzarsi

Il commento di wwspr è il migliore se si cerca una spiegazione alla fine dell’attivismo dei gay italiani, il loro esilio in forum o in fast sex app: sono indistinguibili dagli etero (salvo il prendere cazzi in culo e vestirsi alla moda, anzi no, le fanno anche gli etero entrambe le cose, anche meglio), no, anzi, credono di essere indistinguibili dagli etero (e li sta il problema), e per quante botte o “frocio” si beccheranno, ormai sono più Feltri di Feltri, sono Nino Spirlì 

davvero non lo trovate esilarante? Pensate a un uomo gay che 15 anni fa scriveva che il nuovo “bella ciao” è chiamare gay froci e donne puttane, e che il fascismo di oggi è quello del liberale politically correct 

 

Edited by metalheart
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@metalheart no ma infatti: in questo thread non è venuto fuori quasi nemmeno un esempio concreto. Uno l'ho portato io; era minimo eh, banale, non è che non ci dormo la notte - il punto però era "non sarebbe stato meglio se invece--?" Deduco che la risposta del forum sia "no, cazzi tuoi, non ce ne importa niente". L'unico motivo è che chi porta avanti queste istanze ci sta antipatico. Perché in qualche modo si è ritornati a parlare di quanto ci fanno schifo tutte queste cose queer. Perché sono io a quanto pare che importo americanate (ma fatemi il santissimo piacere), mentre la retorica dello snowflake noooo non è apparsa in queste pagine. Se sostengo che certe cose non vanno bene, accomuno un pettegolezzo che ho sentito allo sterminio degli ebrei.

Il tutto di commento alla scena di un telefilm in cui il linguaggio e i toni usati erano palesamente scorretti, volgari, offensivi. Ma no, è come se stessimo facendo le battaglie ai dizionari o dicendo che il problema è pronunciare la sillaba "cio" dopo la sillaba "fro" per qualche strano potere magico insito nelle sillabe

Possiamo stare qui a ribattere per altre mille pagine, ma se qualsiasi cosa che ci chieda uno sforzo è a priori ridicola, inutile, fascista addirittura, allora non penso si possa costruire molto

Edited by blaabaer
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3 minutes ago, blaabaer said:

non penso si possa costruire molto

ma è questo il punto: ma cosa c’è da costruire? Cosa ce ne frega a noi, che abbiamo quello che volevamo? 

è come con i testimoni di geova che ti bussano alla porta e dopo aver aperto per sbaglio e capito che sono loro dici “no.. no, grazie signora, non sono interessato...” con un sorrisino mentre chiudi la porta, ti pregusti il telefilm e i popcorn ai quali tra poco tornerai e sei anche fiero per non aver ceduto e saputo dire no! 

i testimoni di Geova sarebbero ormai chiunque chieda ai gay una riflessione adulta su qualche tema sociale di non vitale importanza per la vita del gay 

e il telefilm e il popcorn ovviamente sarebbero un porno industriale e un buttplug gigantesco 

 

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Pensavo fosse il consueto post cazzata e invece il video tira fuori un sacco di cose interessanti

"io sono nata che si diceva zingari"

"i generi sono due come nella lingua italiana" occhio qui rischiamo il flame di nuovo

niente poi ho chiuso perché non sono più abituato ai talk show italiani

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