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Frequentazione, dove va a finire?


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Buongiorno,

Sono Mirko ho 23 anni, chiedo consiglio a voi probabilmente più esperti. Ho conosciuto quest'estate un ragazzo, da subito le cose funzionavano, ci scrivevamo sempre e con il passare del tempo e delle uscite le cose procedevano sempre meglio. Durante il periodo ferie ci vedevamo spesso dopo ritornando alla quotidianità le cose si sono fatte un po' più difficili per il fatto che non abitiamo vicinissimi e non è facile conciliare studio e lavoro. Io sono subito stato preso dalla situazione probabilmente perchè è la mia prima frequentazione seria e lui mi piace davvero molto. Una sera abbiamo parlato del nostro rapporto ed è emerso che ero più preso io dalla situazione ma non ho voluto buttare via tutto sebbene ci sia rimasto male perchè pensavo fossimo sullo stesso piano, come motivazione mi ha detto che 'gli ci vuole tempo per affezionarsi'. Con il tempo le cose sono ritornate pressochè normali anche se devo ammettere che dopo quella sera in me si è rotto qualcosa e ho sempre cercato di nasconderlo per non fare la figura dell'imparanoiato.

Insieme parliamo di tutto e c'è feeling, con me lui ha provato nuove esperienze che con nessun ragazzo precedente aveva mai fatto (io idem), abbiamo trascorso anche qualche notte fuori e devo ammettere che lui c'è sempre per me e io cerco di esserci viceversa. Ormai questa frequentazione va avanti da 4 mesi ma come ho già detto ci risulta difficile vederci più di due volte a settimana. Io intanto ho fatto coming out con dei miei amici più stretti e con i miei (sebbene la situazione non si è evoluta nel migliore dei modi) mentre lui non è dichiarato e da quello che ho capito non ha intenzione nel prossimo futuro. Ha avuto diverse frequentazioni ma mai una storia seria e penso di essere la persona con cui si frequenta di più tempo, da quello che ho capito.

Da parte mia c'è un forte sentimento, spesso il mio umore è condizionato dai suoi atteggiamenti e dalle sue attenzioni rendendomi molto sensibile. Una volta sentendolo un po' distante ho cercato di staccarmi un attimo dal rapporto, lui notandolo ha cercato di chiarire la situazione e di far ritornare le cose come prima.

Attualmente le cose vanno bene però mi sembrano un po' più frenate rispetto all'inizio e mi sento costantemente in bilico, mi piacerebbe che lui si esponesse di più nei miei confronti ma non voglio forzare la cosa, vorrei fosse lui a fare il primo passo. Non riesco a capire questa frequentazione dove possa portare, io probabilmente sono innamorato di questo ragazzo (e non lo dico alla leggera) ma il nostro rapporto non mi basta più, vorrei qualcosa di più anche da parte sua. Come potrei fare a capire le sue intenzioni? Ci sarà un evoluzione del nostro rapporto oppure è destinato a rimanere piatto? 

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https://www.gay-forum.it/topic/58805-frequentazione-dove-va-a-finire/
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3 minutes ago, Greentree said:

Ci sarà un evoluzione del nostro rapporto oppure è destinato a rimanere piatto? 

Anche non ci fosse evoluzione, anche dovesse finire, ti rimarrà una bellissima esperienza. 

Io ho ancora lo stomaco che si capovolge se penso al ragazzo con cui sono stato due mesi (due mesi!) a 23 anni e so che se lo vedo balbetto ancora ora.

Vivitela, hai tutto il tempo, non possiamo dirti come e se proseguirà ma goditela! 

44 minutes ago, Greentree said:

Non riesco a capire questa frequentazione dove possa portare, io probabilmente sono innamorato di questo ragazzo (e non lo dico alla leggera) ma il nostro rapporto non mi basta più, vorrei qualcosa di più anche da parte sua.

TALK WITH HIM

45 minutes ago, Greentree said:

Come potrei fare a capire le sue intenzioni? Ci sarà un evoluzione del nostro rapporto oppure è destinato a rimanere piatto? 

credo che a ste domande non ti possa rispondere manco la cartomante...

 

 

Come già suggerito da freedog parlagliene, se non c'è sufficiente dialogo che destino pensi possa avere una relazione stabile?
Troppa meccanicità è tossica, bisogna cercare di essere il piu' "scialli" possibile, e se qualcosa va chiarita o qualche dubbio dipanato non c'è altra soluzione che il piu' trasparente dialogo.

Ciao Mirko, benvenuto!

2 hours ago, Greentree said:

vorrei qualcosa di più anche da parte sua.

Cosa, di preciso? 🙂

2 hours ago, Greentree said:

Ci sarà un evoluzione del nostro rapporto oppure è destinato a rimanere piatto? 

La domanda è legittima. Una cosa che ho imparato dall'uomo che frequentavo quando avevo 23 anni è che ci si può volere un ben dell'anima, ma non si va da nessuna parte senza progettualità o senza l'intento o la possibilità di accompagnarvisi a vicenda. Là dipende da entrambi - e se tu pensi di essere il primo, tra voi due, a formulare questi dubbi, è tua la responsabilità di tirar fuori la questione con lui. Ti consiglio in questo caso di avere pazienza, perché a volte è difficile cominciare una conversazione di questo tipo, per esempio con persone che non si lasciano andare molto, o che non sono dichiarate in famiglia o con gli amici.

Se tu dici

2 hours ago, Greentree said:

il nostro rapporto non mi basta più

e intendi dire proprio questo, secondo me è già finita e faresti meglio a tirartene fuori. Se quello che intendi invece è che ci siano degli ostacoli comunicativi, c'è la possibilità che possano essere risolti.

2 hours ago, Greentree said:

spesso il mio umore è condizionato dai suoi atteggiamenti e dalle sue attenzioni rendendomi molto sensibile.

Ti consiglio di allenarti affinché non sia così: dovrebbe interessarti più lui delle attenzioni che lui ti dà. 🙂

2 hours ago, Greentree said:

Una volta sentendolo un po' distante ho cercato di staccarmi un attimo dal rapporto, lui notandolo ha cercato di chiarire la situazione e di far ritornare le cose come prima.

Dunque c'è una volontà di base di venirsi incontro; mi pare positivo. Mi raccomando, però: non usare questa tecnica come arma! Funziona un paio di volte, e poi va tutto a rotoli.

Facci sapere! E sentiti libero di dare un'occhiata anche al resto del forum, se ti va. 🙂

Se ho ben compreso :aha: il problema oltre ad essere il tempo e anche la sua mancanza di mettersi in giuoco 🤔 portando la vostra conoscenza a un livello superiore e più vivibile e salutare. 

Hai la forza di spingerlo? E eventualmente sorreggerlo se tutto va a rotoli?

3 hours ago, Greentree said:

ma il nostro rapporto non mi basta più, vorrei qualcosa di più anche da parte sua. 

Da come la metti sembra che la sua inaffettivita' possa dipendere dal non aver fatto coming out ancora. Se questo è il caso bisogna avere pazienza e aspettare che le cose possibilmente evolvano. Sempre che tu abbia voglia di aspettare. 

Sul fatto che ti aspetti qualcosa di più, gliene puoi parlare, ma quanto sarebbe vero il sentimento di qualcuno forzato a darti quel qualcosa in più?

A parte queste considerazioni, mi sembra che ti sei trovato una persona con cui stai bene e le cose funzionano in generale. Vale la pena mettere tutto in discussione? 

 

Io - ovviamente - non gliene parlerei affatto e lascerei che le cose vadano come devono andare.

Se il fatto che lui non vuole fidanzarsi ufficialmente non ti va, allora lo molli.

Se invece riesci a goderti la cosa com'è, allora ci rimani insieme.

Parlargliene serve solo a farsi mollare. Che magari è la cosa che ti serve per un rapporto più maturo,

ma che di sicuro non migliorerà il tuo rapporto con lui.

8 hours ago, Greentree said:

devo ammettere che dopo quella sera in me si è rotto qualcosa e ho sempre cercato di nasconderlo

 

8 hours ago, Greentree said:

non mi basta più, vorrei qualcosa di più anche da parte sua

Ciao benvenuto. Penso che ci sia una piccola contraddizione nel tuo punto di vista. Se in te si fosse rotto qualcosa, come dici, sarebbe perfetto, invece tu non solo non hai rotto niente in te, ma anzi ti sei gasato ed entusiasmato ancora di più, quando è evidente che lui voleva frenare il tuo interesse e tenersi lontano, e sembrerebbe disposto ad una frequentazione leggera, disimpegnata e di basso profilo.

Non è certo una buona situazione quella in cui il ritrarsi di uno fomenta l'attaccarsi dell'altro: è quindi piuttosto probabile che lui abbia già cercato di farti capire che non è interessato ad approfondire la frequentazione, ma tu non hai capito il suo messaggio (infatti invece di "rompere qualcosa dentro di te" hai tirato su palazzi senza fondamenta e condomini abusivi).

Il chiarimento lo avete già avuto, ora tu devi decidere sulla base di quello che ti ha già detto, non sulla base di quello che hai rifiutato di ascoltare. 

9 hours ago, Greentree said:

Come potrei fare a capire le sue intenzioni? Ci sarà un evoluzione del nostro rapporto oppure è destinato a rimanere piatto? 

dubito che ci sia un modo per capire le sue intenzioni e anche se ci provassi, rimarresti comunque col dubbio: "ma avrò ragione o mi starò facendo le pippe mentali?"

Prima di parlare con lui, ti suggerirei di domandarti che cosa vuoi e che cosa non sei disposto ad accettare. Solo allora potrai dire "gliene parlo" o "non serve parlargliene".

Vuoi avere qualcosa in più e non riesci a goderti il momento? Parlagliene. Ma ricorda che tu non puoi "cambiare le sue volontà". Es: se ti dice che non vuole dichiararsi, le cose che puoi fare sono due: ti tieni un fidanzato segreto, oppure lo molli. Se non vuole fidanzarsi, o gli stai dietro (ma rischieresti di perdere troppo tempo) o vai avanti con la tua vita, e lo stesso vale se ti dice che "gli serve tempo".

Personalmente, gliene parlerei e se mi dicesse che non vuole una relazione, o che non vuole dichiararsi, continuerei a frequentarlo per trarre quanto più piacere possibile dalla mia frequentazione con lui, ma andrei avanti con la mia vita e cercherei qualcuno che vuole ciò che voglio io.

Edited by Sokka99
4 hours ago, Almadel said:

Io - ovviamente - non gliene parlerei affatto e lascerei che le cose vadano come devono andare.

Se il fatto che lui non vuole fidanzarsi ufficialmente non ti va, allora lo molli.

Se invece riesci a goderti la cosa com'è, allora ci rimani insieme.

Parlargliene serve solo a farsi mollare. Che magari è la cosa che ti serve per un rapporto più maturo,

ma che di sicuro non migliorerà il tuo rapporto con lui.

Concordo.

Vivitela, goditela finchè ti fa stare bene, non nascondere i tuoi sentimenti tra qualche mese se le cose non si evolvono in un ti amo o in un stiamo insieme allore se ne sei capace taglia.

Ringrazio tutti per i consigli. Mi trovo d'accordo con l'andamento generale di aspettare ancora un attimo e vivere la cosa, certo che prima o poi dovrò tirare fuori le palle e avere una conversazione che 'taglierà la testa al toro'. Magari con la fine del lockdown le cose andranno meglio

On 11/21/2020 at 9:37 AM, Greentree said:

ma il nostro rapporto non mi basta più, vorrei qualcosa di più anche da parte sua. Come potrei fare a capire le sue intenzioni?

Come è possibile pensare di "aspettare ancora un attimo e vivere la cosa" quando affermi qualcosa di così deciso ?

Sarò strano, ma non posso pensare di far finta di nulla, non parlargliene e attendere che le cose "evolvano".
Potrei decidere di attendere qualora fossi incerto, agli inizi, neanch'io certo di cosa voglio. Tu però affermi che il vostro rapporto non ti basta piu', che vuoi dell'altro, qualcosa di piu' chiaro e definito.

Senza un confronto cosa speri di ottenere? Che lui, di miracolo, si esponga dall'oggi al domani? Nell'attesa cosa farai, vivrai sereno la quotidianità insufficiente del vs rapporto?
A me sembra che siate su piani diversi, e senza un confronto difficilmente si risolverà.

Edited by Laen

Io non capisco questa vostra fissa del "confronto". Gli uomini non funzionano così.

Non è che vai dal tuo fidanzato e gli dici "Il nostro rapporto non mi basta, vorrei qualcosa di più da parte tua"

e lui ti risponde: "Scusami amore, non lo avevo capito. Aspetta che faccio coming-out coi miei, tu intanto fai le carte per l'unioni civile".

Il dialogo nella coppia risolve un unico problema, cioè "le incomprensioni".

Se lui vuole andarci piano, fargli pressioni lo farà andare ancora più piano.

L'unica cosa che si può fare è aspettare i suoi tempi o mollarlo.

20 hours ago, Almadel said:

L'unica cosa che si può fare è aspettare i suoi tempi o mollarlo.

Sarà per questo motivo che gran parte dei miei tentativi di relazione son naufragati con sconcertante rapidità, in passato?
Non riesco a concepire questo meccanismo, ahimé.

Mollarlo per mollarlo non conviene provare a parlarci prima? Dobbiamo per forza comportarci beceramente avanzando nel silenzio fino allo scoppio?

Lol

Edited by Laen
2 hours ago, Laen said:

Mollarlo per mollarlo non conviene provare a parlarci prima? Dobbiamo per forza comportarci beceramente avanzando nel silenzio fino allo scoppio?

Dipende da quanto siamo realmente infastiditi e dal genere di problema.

Alcuni problemi si affontano parlando, altri pazientando.

Se ci sto male se non ti sento quando sei fuori con gli amici, parlarne può servire.

Se sto male che tu esca con gli amici, parlarne sarà dannoso.

Se mi danno fastidio i denti duranti un pompini, ne parlerò.

Se mi dà fastidio il modo in cui ridi, no.

Molte volte, però, pazientare significa autocensurarsi, e il rischio di convertire la sopportazione in insofferenza è alto.

A maggior ragione il fatto che si tratta di "soli" quattro mesi, iniziare a pazientare dopo così poco tempo non è un gran segno prognostico, secondo me.
Io, per come funziona la mia logica, opterei per la calma apparente alla luce di qualcosa di solido, fondato, radicato, per il quale un po' di insofferenza possa pure valer la pena.

All'avvio, onde spendere tempo ed energie invano, forse conviene esporre subito le carte e chiarirsi rapidamente.
 

11 hours ago, Laen said:

Molte volte, però, pazientare significa autocensurarsi, e il rischio di convertire la sopportazione in insofferenza è alto.

Sì, ma i problemi di questo ragazzo sono che:

1) Si vedono solo due volte a settimana

2) Dopo quattro mesi l'altro non ha ancora fatto coming out

3) Si sente più innamorato dell'altro

 

Su cosa dovrebbe sentirsi insofferente e sul punto di scoppiare?

 

26 minutes ago, Almadel said:

Su cosa dovrebbe sentirsi insofferente e sul punto di scoppiare?

Proprio sul fatto che, secondo me, sta cercando di costruire qualcosa sulla base di un rapporto squilibrato, senza equivalenza d'intenti.

Non è detto, magari son soltanto caratteri diversi, o forse no; essendo agli albori, onde evitare di costruire un grattacielo su delle fondamenta di sabbia, sarebbe il caso di chiarirsi.

Edited by Laen
11 hours ago, Almadel said:

Se sto male che tu esca con gli amici, parlarne sarà dannoso.

[...]

Se mi dà fastidio il modo in cui ridi

Sono due esempi completamente diversi. Non posso cambiare il modo in cui ridi, né posso cambiare il fatto che mi dia fastidio.

Se tu esci con i tuoi amici e io ci sto male, ho chiaramente io un problema e forse mi puoi dare una mano a risolverlo - senza arrivare all'assoluto "o fai come dico io o ci molliamo". Magari ho bisogno di rassicurazioni. Allora si può parlare del perché sento di avere bisogno di queste rassicurazioni. Magari il tempo che dedichi ai tuoi amici rivela una sproporzione rispetto alle energie che dedico io alla coppia. Magari stai facendo tu chissà quale cappella e non te ne rendi conto. Magari parlando viene fuori che in realtà il disagio sta completamente da tutt'altra parte e i tuoi amici non c'entrano un fico secco

Poi questo funziona per me, eh. Mi rendo conto che ci sono tantissime persone che non saprebbero intrattenere un dialogo costruttivo su queste premesse, o che non ne hanno voglia, soprattutto nelle fasi iniziali di una frequentazione, o che semplicemente funzionano in modo diverso come coppia (e magari sono meno codipendenti di noi)

Non mi piacciono le metafore edilizie quando si parla di relazioni, me lo fanno sembrare un lavoro 🙂

Bisognerebbe affrontare le relazioni con più leggerezza e pensare a divertirsi insieme,

non a quanto l'altro sia innamorato rispetto a noi, se ci presenterà ai genitori o se pensa a una convivenza.

Sono cose che o avvengono spontaneamente o non avvengono e "chiederne conto" chiuderà l'altro a riccio.

Capisco che nella prima relazione si sia ansiosi e si voglia tutto subito,

ma l'esperienza insegnerà a essere più tolleranti dei tempi altrui.

 

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