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Coming out...l'altra faccia della medaglia


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:kiss: Leggo solo ora tutte queste risposte al mio post (più che risposte sembrano una guerra!!!)

Saturnino non ti confondere sono sicura che tu hai capito benissimo le mie parole e lo spirito col quale sono state scritte.

 

Intanto ringrazio Clara e Zell le uniche due persone che hanno risposto oltre a Saturnino, che hanno avuto l'intelligenza di capire le mie parole.

 

Vorrei dire due paroline a SaintJust ed a Lum.

Con tutto il rispetto per la vostra posizione di moderatori vi dico:

Come vi permettete di sminuire i miei di sentimenti!!!

Voi dite che non posso sapere come vi sentite. E di grazia, come fate ad esserne così sicure? Da dove vi viene la certezza che anch'io non abbia vissuto una situazione simile? Il fatto che io sia etero non vuol dire nulla.

Cara SaintJust se ti senti tanto offesa dalle mie parole forse è perchè per prima tu ti giudichi diversa? Sai cosa penso delle tue idee? Mi sembrano un chiaro esempio di razzismo al contrario. E poi deciditi. I tuoi CO sono andati bene o sono stati una mer**? Perchè dai post non si capisce bene (alla faccia della coerenza!). Se i tuoi CO sono stati un tuffo nel cesso e i tuoi amici hanno pure tirato la catena, ti prego pensa un pò di più prima di fare certe confidenze.

Mi fai capire cortesemente qual'è il tuo problema e quali delle mie parole ti hanno così "fortemente" offeso. Se tu per prima non ti accetti non puoi pretendere che lo facciano gli altri, non ti stupire poi se gli omosessuali sono quasi sempre oggetto di scherno e giudici pesanti.

Ricordati che un'emozione da CO non si prova solo quando devi dire ad un amico: " Ehi scusa sono gay!", si prova tutte quelle volte che devi confessare qualcosa di importante ad una persona alla quale tieni particolarmente. Io per esempio l'ho provata quando ho detto per la prima volta a Saturnino che quello che provo nei suoi confronti è una profonda forma d'amore e ti posso assicurare che so per certo cosa ha provato lui nel farmi il suo CO.

Laciamo perdere non capisco poi perchè stò qui a confondermi con te, ma quanti hanni hai? 12? Se tu hai la stessa varietà di emozioni di una cozza (senza offesa per la cozza) non vuol dire che siano tutti come te!!!

Che altro posso dire...la madre degli stolti è sempre incinta!!!

 

P.S. violenze, trucidamenti e scannamenti vari...non ti sembra di aver visto troppi film?

semmai ho letto troppi giornali da piccola XDLa prendo con filosofia, perchè io, al contrario di alcuni, non sono sfociata negli insulti personali.La mia opinione l'ho ampiamente illustrata. Cosa mi sia successo nella vita non credo sia realmente affare che vi riguardi, ci sono cose di cui non voglio parlare, tantomeno se mi si chiede con toni così poco cordiali.Continuo a dubitare che qualcuno che non l'abbia mai fatto possa sapere cosa si prova nel progettare un CO, fosse anche solo per il fatto che non è un sergreto che si va a raccontare, ma un passo che plausibilmente potrebbe portare veri problemi, a livello sociale, psicologico e affettivo.Ho detto che i CO mi sono andati quasi tutti bene. l'altra poszione del quasi è, evidentemente, andata male.Non sono poi qui per far giudicare a qualcuno che non mi conosce se accetto o meno la mia condizione... visto anche che ritengo di viverla più alla luce del giorno di molti altri, e di viverla bene.Per quanto riguarda il linguaggio poco decente che alcuni hanno tenuto spero, vivamente, che gli autori stessi abbiano a modificare i loro post poichè sono davvero offensivi in maniera gratuita.Se non si è disposti ad ascoltare critiche, o a capire che anche il punto di vista di chi la pensa contrariamente a noi ha la stessa valenza del nostro è inutile cercare di instaurare un dialogo. Io ho espresso le mie perplessità e le mie opinioni, ogni mio post contiene un secondo me o simili.Se qualcuno si ritiene offeso dal fatto che non tutti la pensino come lui, e che abbiano il diritto di non credere alle sue parole, di metterle in dubbio e di restare fermi nelle loro convinzioni che almeno non si abbia a replicare sfociando negli insulti senza altro fine. Questi si è un comportamento che ci si aspetterebbe da una certa fascia d'età, e sopratutto non è un comportamento consono ad un luogo e a delle persone civili.Edit: mi permetto di aggiungere una cosa ad ore di distanza visto che mi sono resa conto di averla saltata... riguardo ai troppi film che avrei visto, lascio un elenco di nomi che possono tranquillamente essere ricercati su internet... questi non sono film: Mattew Shepard, Gwen Araujo, Scott Amedure, Paola, l'anno scorso a torre del lago, Falah Zaggam, Francesco pestato a testaccio, Sergio Aru Tosio, luca e vincenzo picchiati a bologna a settembre dell'anno scorso, Paolo Seganti... continuo?Non è che guardo troppi film, è che m'informo di quel che succede al mondo, e difficilmente parlo ignorando i fatti.

Se tu avessi letto bene il mio post avresti visto che quello che ho scritto è il mio punto di vista, la mia opinione ed il mio modo di vivere una determinata cosa, ho sempre detto "secondo me",non ho mai detto che è così e basta. Io non mi sono offesa, non ho attaccato nessuno ne tantomeno ho mancato di rispetto. Ho semplicemente aperto il mio cuore. Dici di non aver insultato nessuno ma mettere in dubbio i sentimenti di una persona, dal mio punto di vista è un insulto, hai aggredito tu per prima, di conseguenza hai ottenuto risposte in linea con le tue accuse. Se poi non vuoi che le persone si interessino dei tuoi affari, non menzionarli affatto, nessuno ti ha chiesto niente. Tu non hai espresso la tua opinione, tu hai pesantemente giudicato: c'è una bella differenza! Rispetto il tuo non essere d'accordo con me ma non accetto che tu mi dica che io non posso provare certe emozioni. Ho con i miei più cari amici un tale feeling da sapere quando stanno male anche senza vederli quindi non sparare sentenze senza cognizione di causa. Comunque ti ringrazio per aver preso i miei sentimenti ed averli trasformati in parole dette per mortificare qualcuno.

"...aver preso i miei sentimenti ed averli trasformati in parole dette per mortificare qualcuno"cosa che non ho mai detto, se tu hai così interpreatato mi dispiace, ma non ho mai asserito che tu l'abbia fatto con intenzione, anzi. Se così fosse stato neanche mi sarei presa la briga di starne a parlare. comunque stavo modificando il mio post precedente mentre rispondevi, che è stato modificato e quindi ti pregherei di leggere l'ultima parte, se ti interessa.Quello è il tuo punto di vista, e questo, come ho detto più volte, è il mio. Di ribadirlo non mi va. Non ti ho detto che non puoi provare certe emozioni, bada bene, ho detto che secondo me sminuisci le mie (intese come emozioni provate all'atto del CO, o alla programmazione di esso) o intensifichi le tue, e ho detto che questo, in un certo senso mi offende (ma ho anche detto che, effettivamente, avevo esagerato parlando di cosa fortemente offensiva)... perchè è esattamente quello che fa. C'era un periodo in cui credevo d'esser etero e un paio di persone mi dissero che erano Gay, è vero, da comunque emozioni, ma non ti porta a soffrire, ad arrovelarti l'anima, a sentirti male per giorni per trovare il coraggio di farlo. E non sono certo una poco empatica o poco sensibile, questo te lo possono garantire le persone che mi conoscono (casomai ci fosse bisgono, si sa mai).Per me è molto più offensivo l'insulto personale immotivato solo perchè non si ha altro da replicare che la messa in dubbio delle parole di qualcuno durante una discussione.(a voler ben vedere anche la legge la pensa così :cry:)E io ti ringrazio, davvero stavolta, per le parole poco gentili che mi sono state rivolte. Ero convinta di non essere così paziente, evidentemente invece sono cresciuta.Speravo in una discussione più civile vista l'età dei partecipanti.

Tanto per cominciare, vorrei ricordare che moderatori, prima di essere moderatori, sono utenti con le loro idee, opinabili o meno. Inoltre, se proprio vogliamo dirla tutta, i moderatori, proprio perché sono moderatori, non si lasciano andare a linguaggio scurrile e a offese gratuite.Secondo, qui Haamiah nessuno vuole mettere in dubbio quanto buona ed empatica tu sia nei confronti di Saturnino o di qualunque dei tuoi amici.Ma dire/pensare che il resto del mondo, etero e non, che riceve un CO si sente come chi lo deve fare, senza offesa, è una stupidaggine. Perché NON E' VERO. Se così fosse, non ci sarebbero incomprensioni, non ci sarebbe razzismo, non ci sarebbe gente che muore perché è gay. Ma il mondo non è tutto peace&love, non è "volemose bbene". La vostra realtà non è quella di tutti gli altri.Se io ti dico che non puoi capire davvero cosa significa fare CO, tu, etero, perché ti offendi? Fare e ricevere un CO sono due cose diverse, punto. E' come se dicessi a un uomo che so come si sente quando fa sesso... Forse posso avvicinarmi all'idea, ma non sono un uomo, quindi non posso saperlo con certezza.Ti abbiamo detto che sei stupida? Ti abbiamo detto che non vali niente? No, anzi mi pare che almeno in un paio di post si sia detto che sarebbe bello ci fossero più persone come te. E allora cos'è che non ti va bene? Perché dici che una persona che neppure conosci ha "le stesse varietà di emozioni di una cozza"? La diversità non è per forza un valore negativo. Il fatto che tu sia etero non vuol dire che tu sia peggio dei gay, è solo che sei diversa. Ti è mai capitato che la gente smettesse di parlarti dopo aver saputo che stavi con qualcuno? Ti è mai capitato di aver paura che i tuoi genitori ti disprezzassero? Hai mai subito le malelingue di persone che fino al giorno prima pensavi fossero amiche tue? E probabilmente io non potrei capire altre cose che invece sono successe a te, non vedo dove sia il problema.Per concludere, in veste di moderatore, aggiungo che se la diatriba continua in questi toni poco civili, mi troverò costretta a chiudere il topic.

Haamiah, se uno scrive su un forum è perché vuole discutere, altrimenti se volesse solo far conoscere al mondo quel che prova e che pensa, potrebbe usare un blog.Fprse non hai letto attentamente tutti gli interventi, altrimenti non mi avresti ringraziato per la mia presunta intelligenza, visto che tutto sommato le tue ragioni non le ho molto capite.Mi pare quindi il caso di riprendere le famose paure da te citate nel tuo primo post e che sono l'oggetto della discussione:"Paura di perdere la persona in seguito al CO": ma sei solo tu che avresti potuto decidere di rifiutarla... quindi non capisco cosa ti facesse tanta paura.Paura che dopo il CO non potrà avere per te quel sentimento profondo che potrebbe avere "con altri"? Non capisco di nuovo.Paura che non potrà volerti bene come gliene vuoi tu perché non condividete "la stessa natura"? Capisco sempre meno...Capisco davvero poco se confronto tutto questo con le paure di chi il CO lo fa; dico in generale e non nel caso di Saturnino che di paure non poteva averne molte visto quanto era già stato da te anticipato qui sul forum... E vorrei aggiungere che capisco poco proprio perché mi sono trovata in una situazione simile alla tua e tra i miei sentimenti non c'era la paura. Qui ci sono due alternative: o sei tu che non sei stata capita, o invece hai qualcosa da capire, anche di te stessa oltre che dell'omosessualità e dei rapporti umani in generale. Nel primo caso, potresti provare a spiegare meglio i tuoi sentimenti, mettendo anche in conto che vengano messi in discussione; nel secondo, da quel poco che ne ho potuto vedere direi che forse il forum ti potrebbe aiutare.

Care ragazze vedo che non avete assolutamente capito cosa io intedessi dire, quindi proverò a spiegarmi ancora una volta e poi eventualmente lasciamo perdere.

Io e sottolineo io, non trovo diversità tra un etero ed un omosessuale. Capisco che voi possiate non essere d'accordo ma per me è così. Siamo tutti esseri umani prima di tutto ed in quanto tali soggetti a paure ed emozioni che, per quanto mi riguarda sono le stesse pur essendo diversi gli eventi che le provocano. Lum, è vero il mondo non è tutto peace&love e volemose bene ed io non lo guardo da dietro un paio di occhiali con le lenti rosa. Mi chiedi perchè mi offendo se voi dite che io etero non posso capire, e voi perchè vi offendete se dico che invece posso? Per rispondere alle tue domande: si, mi è capitato che qualcuno mi togliesse il saluto dopo aver saputo che stavo con una determinata persona, addirittura dopo che ho stretto una semplice amicizia con qualcuno alcuni miei presunti amici sono spariti; si ho paura che i miei genitori mi disprezzino perchè non sanno di alcune scelte che ho fatto nella mia vita,  e non lo sanno perchè sapendo come la pensano su determinate cose ho preferito tacere. In quanto alle torture delle malelinguei poi meglio stendere un velo pietoso, visto che sono stata oggetto di chiacchiere senza pietà da persone che consideravo come fratelli e sorelle. Quindi vedi ho provato tutto quello che tu hai scritto, perchè queste paure non si hanno solo quando devi dire di essere gay ma in un mare di altre occasioni. Io non mi sento diversa perchè non lo sono e neppure voi dovreste sentirvi diversi. Ma non capite che è proprio questo il problema? Io non ho detto che il resto del mondo si sente come voi, ho detto che secondo me, dal mio punto di vista può essere che sia così.

Per Clara: capisco le tue perplessità e forse le mie paure potranno sembrarvi sciocche ma d'altra parte le paura sono sempre irrazionali. Delle due ipotesi che hai preso in considerazioni direi che è sicuramente buona la prima: le mie parole non sono state capite e se dopo questo posto sarà ancora così...bhè mi dispiace evidentemente io e voi non siamo sulla stessa lunghezza d'onda e non si potrà che prenderne atto rispettando le reciproche idee pur non essendo d'accordo.

Un'ultima cosa: non pensate mai che una persona non possa capire cosa un'altra stà provando perchè non è così. Non fate l'errore di dire "tu non sai cosa stò passando" perchè potreste sbagliare, non è poi così difficile immedesimarsi negli altri se solo si prova, almeno a me viene naturale e non ci vedo niente di strano ne di impossibile ma forse questa è solo una mia prerogativa, io sono sempre stata così.

Grazie a tutti delle risposte avrò sicuramente da imparare anche da quelle che mi sono piaciute meno.

Un caro saluto.

Haamiah

Sarà forse che anche io un tempo pensavo di poter capire veramente gli altri, poi però arriva un momento in cui ci si rende conto che, per quanto si possa essere empatici, per quanto ci si possa immedesimare in una persona, non si potranno mai provare davvero le sue stesse sensazioni... perchè non è vero che siamo tutti uguali, e non perchè uomini o donne, etero o gay o bianchi e neri, ma perchè ogni singola persona sulla terra è diversa da un'altra. Il gruppo umanità è composto di miliardi di unità tutte differenti, almeno questa è la mia convinzione.Riguardo al fatto poi che tu possa davvero capire un omosessuale permettimi di tenermi i miei dubbi, sopratutto in base al fatto che sei all'oscuro di ciò che nel mondo capita agli omosessuali. E non trent'anni fa, ma ai giorni nostri, quelli che ti ho elencato qualche post fa sono i fatti di cronaca con cui io, e la maggior parte della mia generazione, è cresciuta, sono quello che ha sentito al telegiornale, quello che, a volte ancora in tenera età, ha fatto capire che il mondo, probabilmente, sarebbe stato in parte contro di noi per il semplice fatto di esistere.Se tu conoscessi questi fatti come li conoscono alcuni di noi (non tutti, non ho la presunzione di pensare che tutti i gay siano persone informate, anzi... se lo fossero, probabilmente, a Torre del lago non accadrebbero fatti simili ogni anno, oppure si eviterebbero alcune zone di roma che tutte le associazioni segnalano come potenzialmente pericolose per un gay) probabilmente non avresti pensato che io guardo troppi film, ma avresti capito che c'è una sottile differenza nel vivere una vita in cui sono le nostre scelte a metterci contro gli altri e una vita in cui gli altri ci sono contro solo perchè noi abbiamo la voglia e il diritto di amare, di vivere alla luce del giorno, di avere una famiglia come qualsiasi altra persona sulla faccia della terra.La maggior parte dei pestati o uccisi gay non vengono pestati o uccisi perchè hanno fatto qualcosa, la maggior parte dei gay vengono messi da parte solo perchè hanno fatto sapere al mondo che esistono, non perchè abbano compiuto delle scelte che sono sconvenienti agli occhi degli altri, la maggior parte dei gay che viene cacciata di casa non ha fatto nulla per meritarlo, se non essere ciò che è.Questa è la differenza di fondo. Normalmente non si viene giudicati, allontanati, scherniti senza aver fatto nulla, si viene giudicati per le proprie azioni, scherniti per le proprie scelte (evitiamo di tirare fuori il discorso che si viene scherniti anche per il proprio aspetto fisico, lo so bene, ma capita ad un gay anche se non si sa che è gay, in questo tutto il mondo è paese), allontanati per un comportamento che si è scelto di avere... per i gay non è così.Poi, ora, sei tu che cambi versione... prima hai dichiarato di sentirti, durante un CO ricevuto come si sente la persona che lo fa, ora dici che puoi capire come si sente perchè in altri momenti provi le stesse sensazioni...qui nessuno ha detto che un etero non possa sentirsi isolato, schernito o altro, qui si è detto solo che durante un CO un etero e un gay non possono sentirsi allo stesso modo, che è una cosa diversa.E, in fondo, quello che ho elencato non è altro che la definizione di razzismo, con la differenza, anche qui, che uno straniero non ha normalmente bisogno di andare in giro a dire che lo è, lo si vede dal colore della pelle, mentre un gay, consapevole, che ha l'unico torto di non voler vivere una vita di copertura sa a priori quello che lo potrebbe aspettare nel momento esatto in cui apre bocca e manifesta la sua natura agli altri.

Ok finiamola qui, rispetto le tue opinioni ma perdonami se non le accetto. Tu mi dici che io non posso sapere ma non puoi esserne certa poichè per prima affermi che nessuno può sapere con certezza cosa provano gli altri. In base a questa affermazione non puoi dire che sai cosa provo o non provo. In quanto poi all'essere all'oscuro di quello che succede nel mondo gay, da cosa ti deriva questa certezza? Non posso spiegare per intero in un forum pubblico ma ti assicuro che vivo con persone che si trovano a vivere sul campo le violenze e gli abusi che tu descrivi, il mio dirti che forse hai visto troppi film derivava dal fatto che mi sembrava esagerato ed anche un pò OT andare a toccare eventi simili. Mi capita quasi ogni giorno di toccare con mano questa realtà. Non sono solo gli uccisi o pestati gay ad essere vittime anche se non hanno fatto niente. Questo succede ogni volta che una donna viene violentata, ogni volta che un bimbo subisce un abuso, ogni volta che qualcuno con la pelle di un'altro colore viene malmenato od emarginato. Nella maggior parte dei casi queste persone sono vittime innocenti che subiscono pur non avendo fatto niente. Io non ho cambiato versione affatto. Non mi sembra poi di aver cambiato versione anzi, ho ribadito che proprio perchè capisco quello che si prova in alcuni momenti lo provo io stessa.Per tutto il resto non ho più voglia di discutere fate di questi post ciò che volete, io non cambierò le mie opinioni ne voi cambierete le vostre inutile continuare a scontrarsi.

Cara Haamiah, volevo prima di tutto complimentarti con te, per aver proposto questo tema, perchè credo sia davvero molto interessante e possa portare ad un dibattito acceso ma anche proficuo :cry: E' la prima volta che si parla "dell'altra faccia del CO", dei sentimenti ad esso correlati, delle paure, emozioni... per questo mi piacerebbe esprimere ciò che mi è capitato. ;)Quando ero ancora alle superiori, ed ero convintissimo della mia eterosessualità, ricevetti il mio primo CO da uno dei miei migliori amici... e sebbene mi professassi gay-friendly, provai un gran senso di dolore, e iniziai ad allontanarmi da lui quando stavo con altre persone... mentre gli stavo vicino quando eravamo soli. (che merda che ero! :D). Sempre in quegli anni ricevetti altri CO (e qualche ragazzo ci provò anche con me :D ), ma la cosa la vivevo in modo completamente normale, senza paure. L'omosessualità altrui per me non era un problema, anzi il fatto che certe persone mi esprimessero cose così intime, per me era un onore: loro si fidavano di me! Io dal canto mio cercavo di comprenderle, di mettermi nei loro panni... :D Arrivò poi il momento della crisi di identità... anche lì ci fu un altro CO... anche in quel caso ci furono forti emozioni e reazioni. Ricordo che mi sentii imbarazzato nel sentirmi pronunciare quelle parole; non lo guardai nemmeno in faccia. Avevo paura, ma non della diversità.... ma di essere scoperto! Avevo un rigetto. Mi dicevo:-" La cosa mi è estranea, io queste cose non le posso concepire"-. Ricordo che evitai di rivedere quella persona: non volevo averla trai i piedi, non volevo più vederlo...E adesso arriviamo al giorno d'oggi. Sono gay. Credo più o meno di averne la certezza. E sebbene qui molti (forse perchè molto giovani), raccontino come sia loro stato facile accettarsi, o con quale naturalezza snocciolino CO ad amici e parenti e facilmente siano compresi... io, dal canto mio ti posso assicurare di aver vissuto tutt'altro. Ho pianto quanto non mai. Ho sofferto tantissimo... ho passato mesi infernali. Anche il CO non è stato facile... ho avuto bisogno moto tempo per "programmarmelo" e non è andato neanche bene se vuoi saperlo. (Mia madre dopo averglielo detto, si è informata a mia insaputa per un ricovero in una clinica famosa d'Italia dove a quanto pare curano la mia "malattia" -come dice lei-). Ad altri due amici gliel'ho fatto capire per vie indirette così uno ( il progressista) mi è rimasto vicino, fingendo di non aver capito ed evitando certi argomenti o tematiche; una (tral'altro fascista sfegatata), mi ha detto a chiare lettere che a lei non importa assolutamente niente se mi piacciono i ragazzi e che il nostro rapporto rimarrà per sempre immutato (ed è così effettivamente).... Insomma il mondo è proprio vario....Così, cara Haamiah, quello che in questo post ho cercato di farti capire, è che sarebbe bello per me incontrare una persona con la tua sensibilità nella mia vita.... che è stupendo sentirsi dire che siamo tutti uguali e non c'è differenza... Ma questa è una bugia, perchè la diversità esiste e non è uno svantaggio (e questo discorso non vale solo per l'omosessualità). Quindi non posso dar torto a saintjust, perchè bisogna vivere certe cose per poterle comprendere... perchè ognuno di noi ha una proria storia e peculiarità che nessun altro potrà mai capire....... neanche scrivendolo.un bacio :cry: :cry:

In quanto poi all'essere all'oscuro di quello che succede nel mondo gay, da cosa ti deriva questa certezza? Non posso spiegare per intero in un forum pubblico ma ti assicuro che vivo con persone che si trovano a vivere sul campo le violenze e gli abusi che tu descrivi, il mio dirti che forse hai visto troppi film derivava dal fatto che mi sembrava esagerato ed anche un pò OT andare a toccare eventi simili.
Il tuo dirmi che ho visto troppi film era, palesemente, dettato dal fatto che pensavi che stessi esagerando parlando di staccionate a cui si appendono i gay, evidentemente di Shapard non avevi mai sentito parlare, o almeno, in quel contesto, considerando la parte precedente del tuo post, è l'unica interpretazione che gli si può dare... in parole povere mi hai dato della visionaria traviata da i troppi film che ha visto.Non era tra l'altro OT, visto che proprio la conoscenza di questi fattori e di questi avvenimenti rende ancora più difficile ad un gay affermare la propria omosessualità di fronte agli altri. Se non accadessero episodi simili probabilmente sarebbe più facile per tutti, ma il conoscerli e il non dimenticarli aiuta a formarsi e a rendersi conto che bisogna, ancora, muoversi e lottare perchè cose del genere non debbano capitare più al mondo.Fanno parte del rifiuto che la società ha verso una fetta di popolazione, assieme ai licenziamenti per la propria inclinazione sessuale o alle molestie.La differenza sta sempre nel fatto che la donna sa che qualcuno potrebbe violentarla, che il nero sa che tutti vedono di che colore ha la pelle, ma il gay dve trovare da solo il coraggio per dire certe cose e, quindi, trovarsi in una situazione potenzialmente pericolosa per la sua persona.Con la differenza, ancora, che qui stiamo parlando della condizione dei gay, non della condizione delle minoranze potenzialmente a rischio, anche perchè ti direi allora che un nigeriano gay è più a rischio di un italiano gay, che una donna gay è più a rischio di un uomo gay e che una nigeriana gay è la categoria più a rischio del mondo... quindi, comunque, non è proprio la stessa cosa visto che i rischi e i motivi d'odio aumentano comunque aggiungendo l'omosessualità.Io so, come donna, che se cammino per strada in determinati quartieri di roma, da sola e di notte al 90% qualcosa mi capita, è ingiusto però che come lesbica dichiarata io debba preoccuparmi anche di quando giro di giorno nel mio quartiere o di quando prendo l'ascensore nel mio palazzo.Le cose sono un pochino diverse in questo.
Se io ricevessi un CO da una persona che amo profondamente (...) mi sentirei come chi lo deve fare.
paure ed emozioni che, per quanto mi riguarda sono le stesse pur essendo diversi gli eventi che le provocano
Io non ho cambiato versione affatto. Non mi sembra poi di aver cambiato versione anzi, ho ribadito che proprio perchè capisco quello che si prova in alcuni momenti lo provo io stessa
Eh no... tu sei partita col dire che all'atto del CO proveresti le stesse cose di chi lo sta facendo. Ed io a questo non credo. Non che sensazioni simili se non identiche le possa provare chiunque in altri momenti della sua vita. Tu non sei partita dicendo di capire che si prova, o dicendo di provare a volte sensazioni simili, sei partita dicendo che provi le stesse identiche sensazioni di chi ti sta facendo un CO, se mi permetti è una cosa ben diversa. Tant'è che ho ribadito, più volte, di non aver mai detto che tu o chiunque non sia gay non può provare le stesse cose, ma che non può provarle nello stesso momento, perchè quel momento non potrete mai viverlo dal lato dell'omossesuale, come io, ormai, non potrò più viverlo dal lato dell'etero.Dreamer: ma sai che le tue reazioni in fase di accettazione sono del tutto normali? Sentendo un po' in giro quasi tutti ci passano perchè, in fondo, il rifiuto è spessissimo la prima fase dell'accettazione... che poi siano i condizionamenti della società (compresi i fatti di cronaca) a formarci inizialmente in modo che il primo pensiero è che sia in qualche modo sbagliato o innaturale, purtroppo, è un dato di fatto... basterebbe iniziare a tentare di cambiare questi condizionamenti per riuscire a vedere finalmente una generazione di omosessuali che si accetti totalmente dal primo momento e che non debba soffrire inutilmente.(che poi, come dici tu, sembra un po' la tendenza attuale andando a leggere alcuni interventi sul forum, e questo mi rasserena)

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