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Che importanza dare all'amicizia ? Chi sono i veri amici?


PiNKs

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Ciao a tutti. Stavo riflettendo sulla difficoltà di farsi nuovi amici oltre i 25 anni. Magari ci si è trasferiti in una nuova nazione e magari ci si sente soli. Si esce e si fanno attività ma proprio non si riesce a fare amicizia. Cosa fare? Che importanza dare all'amicizia? Chi sono gli amici?

Vivo fuori Italia da due anni e ho provato ad uscire con qualcuno ma con zero interessi in comune è finito tutto lì. Sto frequentando dei corsi di lingua ma l'età media è 50 anni e credo abbiano interessi molto diversi dai miei, poi di sicuro le lezioni online non aiutano di certo a socializzare tra noi. Forse la colpa è anche mia che sono un tipo molto amichevole ma non so molto relazionarmi e forse è anche degli altri visto che le persone del luogo non sono molto amichevoli con gli stranieri. Degli altri italiani all'estero meglio non parlarne pfff. Il lavoro di certo non aiuta, lavorare la sera e la notte di certo non aiuta a farsi molti amici ma cosa fare per trovarne? Uscire con colleghi non se ne parla. Si dovesse poi litigare il clima al lavoro sarebbe insostenibile e non vorrei mai fare coming out perché è mia sfera privata sapere con chi io vada al letto.

Il mio fidanzato è anche il mio migliore amico e usciamo ma ogni tanto sento il bisogno anche di confrontarmi con altri. 

Ho amici in rete ma non amici con la presenza fisica.

Per non parlare poi della situazione covid che amplifica il tutto.

Per favore non offendete e non ucite fuori tema.

(Questo vuole essere un topic sfogo e di riflessione. Magari anche per aiutare gli altri forumini che si trovano nella mia situazione.)

Edited by PiNKs
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Bullfighter4

Onestamente penso che il tuo problema sia amplificato dal fatto che vivi su un’isola piccolina. Dici anche di non essere out al lavoro, perciò penso che tu sia mezzo out ( e mezzo no) anche fuori dall’ambiente lavorativo. 
Sommando tutte queste situazioni, non faccio fatica a credere che sia difficile fare amicizie. Io ho il doppio dei tuoi anni penso, e ho vissuto in diverse nazioni, e alcuni dei miei amici più cari li ho conosciuti dopo i trent’anni. Ho anche un amico italiano che era il mio coinquilino ai tempi dell’università in Italia che rimane uno dei miei amici più intimi ( e’ etero, ma sono piu’ di venticinque anni che andiamo in vacanza assieme almeno una volta l’anno).

A parte pochissimi, quasi tutti gli amici conosciuti dopo i 25 anni sono gay. Se non sono gay, sono molti gay friendly. Con molti non ho neppure troppi interessi in comune. Riconosco che essendo un mezzo sangue ed avendo vissuto in diversi posti, creare i presupposti per nuove conoscenze ed amicizie e’ più facile per me.

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Io non so relazionarmi, se una persona mi si avvicina per conoscenza penso che o ci stia provando o voglia un favore o qualcosa in cambio. 

Poi vabbè anche fare amicizia con le donne non lo trovo molto facile. Mi sento costantemente giudicato da loro come se io ci stia provando.

Io sono molto amichevole di natura ma il tutto finisce a un'uscita e a mai più, a due chiacchiere e a mai più.

Ricordo di una tipa italiana a cui chiesi di tornare insieme dopo aver fatto sport e lei scappò. 

Ora non sto lavorando per il covid @Bullfighter4 ma di solito non mi sono mai trovato benissimo da chiedere di andarci a bere qualcosa dopo il lavoro.

Poi vabbè, ho intenzione di andarmene da quest'isoletta quando il covid cesserà se non troverò un buon lavoro perché mi sono altamente stufato di stare qui. Zero relazioni sociali e la gente non è per nulla amichevole.

Edited by PiNKs
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5 hours ago, Bullfighter4 said:

quasi tutti gli amici conosciuti dopo i 25 anni sono gay

Credo che il punto sia questo.

Le amicizie vanno a rispecchiare quella che è la filosofia di vita in quel momento, e se fino ai 25 si è in piena fase di sperimentazione, andando verso i 30 si cercano maggiormente conferme.

Inevitabilmente, quindi, gli amici tenderanno ad essere molto più simili a noi di quanto non fosse in passato: è il momento direi quasi biologico di condividere, non di scoprire.

I miei amici sono molto importanti: con loro mi confronto, m'interrogo, li ascolto e mi ascoltano in scleri teorico-empirici senza fine. Sono una parte fondamentale della mia vita anche se si trovano più spesso in background che non in primissimo piano: io so che ci sono, e questo conta.

Tu, @PiNKs, hai un sacco di fattori che ti remano contro e di cui hai dato un preciso elenco nel post d'apertura: una volta che riuscirai a rimuoverne qualcuno, potrai trovare qualcuna delle risposte che cerchi.

Edited by LocoEmotivo
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Il problema più grosso che vedo in quel che scrivi è che purtroppo sto cazzo di covid ha annullato la vita sociale, e una video call su Zoom per parlare dell'ultima boiata di Guadagnino (se non fosse chiaro, l'ho trovata talmente patinata e commerciale da risultare indigesta) non è un surrogato valido.

insomma, questo è il momento peggiore possibile per pensare di allargare il giro di amicizie / conoscenze, soprattutto se sei in un posticino piccino piccio', dove già di solito è complicato incontrare gente nuova.

mettici pure l'inedia da disoccupazione e il quadro che ne esce è bello scuro, purtroppo per te.

rimedi? Eh, avercene..

ti direi le solite 4 banalità in croce tipo coltiva i tuoi interessi, ristruttura casa, sistema tutte quelle situazioni che hai lasciato in sospeso negli anni...insomma, cadrei sul banale spinto.

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@PiNKs di che zona dell'Italia sei originario?
Sono da cinque anni che vivo al Nord, 3 dei quali a Milano ed ho sempre lamentato questa difficoltà nel stringere amicizia, sebbene, ad essere sincero parlo di amicizie vere e non di compagnia con cui uscire che in realtà non è mai mancata nè è difficile trovare.

Mediamente trovo le persone del Nord avere questo approccio un pò diffidente che rende la socializzazione con loro alquanto difficile, infatti frequento quasi esclusivamente persone del sud situazione che è venuta naturalmente, non voluta ma spontanea.
Forse certe modalità di relazionarsi sono sempre più difficili e con l'età si è meno propensi al compromesso.

Comunque ripeto se si parla di amicizie semplici per l'uscita non penso sia difficile anzi, se si è mediamente socievoli non si hanno problemi nemmeno in una città difficile nelle relazioni sociali come Milano, mentre se parliamo di amixizie vere penso che ad una certa età siano difficili a prescindere dalla latutitudine.
Molto però dipende anche dal nostro atteggiamento e certamente se non cambi il tuo sarà molto dura avere una vita sociale oltre il tuo fidanzato poi stesso il fatto che eviti i colleghi per fare amicizia identifica il fatto che hai qualche problemino relazionale su quale lavorare su.
 

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46 minutes ago, Iron84 said:

@PiNKs di che zona dell'Italia sei originario?
Sono da cinque anni che vivo al Nord, 3 dei quali a Milano ed ho sempre lamentato questa difficoltà nel stringere amicizia, sebbene, ad essere sincero parlo di amicizie vere e non di compagnia con cui uscire che in realtà non è mai mancata nè è difficile trovare.

Mediamente trovo le persone del Nord avere questo approccio un pò diffidente che rende la socializzazione con loro alquanto difficile, infatti frequento quasi esclusivamente persone del sud situazione che è venuta naturalmente, non voluta ma spontanea.
Forse certe modalità di relazionarsi sono sempre più difficili e con l'età si è meno propensi al compromesso.

Comunque ripeto se si parla di amicizie semplici per l'uscita non penso sia difficile anzi, se si è mediamente socievoli non si hanno problemi nemmeno in una città difficile nelle relazioni sociali come Milano, mentre se parliamo di amixizie vere penso che ad una certa età siano difficili a prescindere dalla latutitudine.
Molto però dipende anche dal nostro atteggiamento e certamente se non cambi il tuo sarà molto dura avere una vita sociale oltre il tuo fidanzato poi stesso il fatto che eviti i colleghi per fare amicizia identifica il fatto che hai qualche problemino relazionale su quale lavorare su.
 

Sono originario di un pesino in provincia di Roma ma ora vivo a Malta

Con i colleghi preferisco non espormi molto perché ho paura di ripercussioni e di mostrare i miei lati deboli

Comunque pure con i coinquilini sono stato sfortunato. Uno ha 50 anni ed è strafottente e uno ha la mia età ed è turco, nemmeno mi saluta ed è sporchissimo.  Penso neppure si lavi.

Edited by PiNKs
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23 hours ago, PiNKs said:

Sono originario di un pesino in provincia di Roma ma ora vivo a Malta

Con i colleghi preferisco non espormi molto perché ho paura di ripercussioni e di mostrare i miei lati deboli

Comunque pure con i coinquilini sono stato sfortunato. Uno ha 50 anni ed è strafottente e uno ha la mia età ed è turco, nemmeno mi saluta ed è sporchissimo.  Penso neppure si lavi.

Ma quali ripercussioni, sull'omosessualità intendi?

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35 minutes ago, Iron84 said:

Ma quali ripercussioni, sull'omosessualità intendi?

Sì, del tipo che ho paura mi diano fastidio al lavoro facendo battutine sull'omosessualità e sul mio fidanzato maturo.

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On 1/2/2021 at 1:44 AM, PiNKs said:

 Che importanza dare all'amicizia? Chi sono gli amici?

 

È difficile rispondere a queste domande! Ognuno avrà la propria definizione di "amico" , che magari differisce per una qualche sfumatura, se non sostanzialmente,da quella di un altro etc. Personalmente, ritengo sia fin troppo abusato come termine; ho visto molti "amiconi " pugnalarsi  alle spalle. 

Se devo essere sincero, non vedo come un dramma il fatto di non avere amicizie solide a 25 anni; secondo me, ma attendo eventuali smentite, è peggio portare avanti amicizie d'infanzia che non hanno più niente da dare; anche di quest'ultimo caso ho testimonianze di gente che conosco. Diciamo che ora hai la possibilità di ripartire da zero e, guardando avanti, hai tutto da guadagnare. Per quanto riguarda la tua situazione specifica,non so,non conosco Malta, quindi mi affido alle tue parole; magari ti vedono come un immigrato e quindi vedono in te soprattutto manodopera da sfruttare, boh! 

Ma questa situazione ce l'hai solo lì? Nel senso, tornando qua in Italia, di amici ne avresti? 

L'importanza che vuoi dare all' amicizia dipende da te, dal tuo carattere. Ci sono persone che stanno bene da sole, coi loro hobby, il loro lavoro etc. , altri che hanno più bisogno di relazionarsi con gli altri ( quest' ultimo passaggio è particolarmente originale😄) .A proposito,  non ho capito questo:

On 1/2/2021 at 6:22 AM, PiNKs said:

Io non so relazionarmi, 

Io sono molto amichevole di natura 

Mi sembra una contraddizione,  anche se a ragionarci bene, non è detto che necessariamente lo sia. Intendi che sei estroverso, però anche un po' timido? 

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MicFrequentFlyer
On 1/2/2021 at 1:44 AM, PiNKs said:

Ciao a tutti. Stavo riflettendo sulla difficoltà di farsi nuovi amici oltre i 25 anni. Magari ci si è trasferiti in una nuova nazione e magari ci si sente soli. Si esce e si fanno attività ma proprio non si riesce a fare amicizia. Cosa fare? Che importanza dare all'amicizia? Chi sono gli amici?

 

Mi ritrovo tantissimo in quello che scrivi. Io mi sono trasferito da circa 15 mesi... e al di fuori del lavoro amicizie zero. E onestamente ne sento molto il bisogno. Non amo avere solo amici sul lavoro, perché poi diventa difficilissimo riuscire a staccare davvero. In più la gente può essere davvero competitiva e io non ho veramente voglia di dover ragionare su quello che dico o faccio. Ma non sto riuscendo a conoscere veramente nessuno di vagamente intorno alla mia età al di fuori del lavoro. E ovviamente il COVID rende tutto semi-impossibile (per esempio volevo re-iscrivermi in palestra, che può essere un luogo di socializzazione, ma adesso hanno chiuso). E soffro molto la situazione, perché sono abituato ad avere amici attorno. Non tantissimi, ma ho sempre avuto delle persone con cui essere veramente amico, aiutarsi, confrontarsi, ridere, piangere. Quindi questa è la prima volta che mi sento davvero solo (e avere una relazione a distanza non aiuta di certo). Soffro anche molto il fatto che con certi amici storici mi sono un po' distaccato... Diciamo che il fatto che alcuni amici (che io tenevo su un piedistallo) non abbiano nemmeno avuto una volta l'input di scrivermi e chiedermi come stessi mentre scoppiava una pandemia mi ha distaccato molto. Quindi oltre a non amicizie nel contesto dove sono, mi sento anche meno amico con altre persone at home (mentre per fortuna con altri non è successo). 

Quindi ecco.. scusa pochi consigli (se non quello della palestra) per conoscere persone, ma almeno sai di non essere il solo in questa situazione (mal comune?). Un'altra situazione possono essere i pen-pals... So che sembra un qualcosa di altri tempi, ma in realtà sta tornando di moda (anche grazie al covid) e può essere un modo per conoscere persone con interessi simili e con cui avere un dialogo (ovvio che però si risolve il problema del confrontarsi... ma non quello dell'amicizia che può condividere anche un'uscita, una pizza o un abbraccio). L'ultimo consiglio è quello di avere delle routine (dai bar, ai supermercati, ai posti dove si prende cibo...). Magari ti capita di cominciare a incontrare più spesso le stesse persone e di intavolare delle chiacchierate...

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Nel senso che quando ho un amico do tutto me stesso.

Sì, nn si cosa accadrà a fine covid e se me ne andrò via da qui perché la situazione per me è diventata tragica e non mi trovo affatto bene.

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1 hour ago, PiNKs said:

Nn so cosa accadrà a fine covid e se me ne andrò via da qui perché la situazione per me è diventata tragica e non mi trovo affatto bene.

Non sarà che anche sto senso di precarietà -a tutti i livelli, dall'affettivo al lavorativo, unito alla tua voglia di andar via di la' entro ieri- ti aiutano poco a trovarti nuovi amici laggiù?

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AndrejMolov89

Sinceramente ho difficoltá a trovare amici al di fuori del contesto universitario/lavorativo. Io, pur essendo molto "amichevole", ho la tendenza di parlare di genocidi.
Credo che il problema é voler incontrare delle persone per diventarci amici, credo che sia un approccio totalmente irrazionale nella misura in cui é miserevolmente inefficiente. I legami si costruiscono all´interno di contesti sociali, e l´amicizia si sviluppa da questo. Io, per esempio, sono molto amico dei miei colleghi, e nonostante abbia avuto un inizio burrascoso, é bello sentirsi accettati, e considerati.
Se invece incontro il frociame, faccio fatica per i motivi suddetti. Non capiscono il mio sottile umorismo, né la mia tendenza di tagliare con l´accetta le situazioni. Shit happens.
In ogni caso a me ha aiutato tantissimo  imparare a stare da solo. Poi, i pauchi legami sociali me li godo meglio

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12 minutes ago, AndrejMolov89 said:

Io, pur essendo molto "amichevole", ho la tendenza di parlare di genocidi.

Secondo me dovresti provare con gli psicopatici pluriomicidi tipo Ted Bundy, Jeffrey Dahmer, Zodiac. Funziona di più per fare amicizia :sisi:

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