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Mantenere le relazioni famigliari, ovvero il Girone della M***a


Bloodstar

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7 minutes ago, LocoEmotivo said:

avessi avuto un bel rapporto con mio zio, oggi sarei qui a scrivere che la famiglia è una gran rottura di cazzo ma io sono stato fortunato ad avere uno zio meraviglioso eccetera eccetera.

Il punto, però, è che nelle famiglie che hanno mantengono rapporti stretti ti devi beccare, sempre, tutto il pacchetto. Non esiste che salvi il rapporto con lo zio che ti sta simpatico e butti a mare tutti gli altri, è proprio questo il grande limite del legame di sangue rispetto all'amicizia elettiva.

10 minutes ago, LocoEmotivo said:

Assolutamente! Meno tempo da sprecare in relazioni sterili, più tempo per costruire relazioni con un potenziale.

Questa è la stella polare della mia esistenza. Perdere tempo è la cosa che mi fa più di tutto rodere il culo e la mia famiglia me ne farebbe perdere a iosa.

 

21 hours ago, Ghost77 said:

ma c'è un sorta di pudore e imbarazzo nel comunicare con gente che non si frequenta. 

Anche questo è un freno considerevole. Quando i legami, nella mia famiglia, cominciano a sfilacciarsi (di solito per la morte di qualche grande vecchio)  ho sempre notato una certa vergogna nel tentare di riallacciarli. Quando ci si comincia a perdere di vista poi non ci si riesce più a vedere, e questo anche se l'occasione si ripresentasse con un matrimonio o una nuova nascita.

Io, ad esempio, sarei vagamente curioso di chiedere alcune cose a un fratello di mia madre con cui non abbiamo più rapporti da 15 anni però non avrei mai il coraggio e la voglia di ricontattarlo.

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5 minutes ago, Bloodstar said:

Quando ci si comincia a perdere di vista poi non ci si riesce più a vedere

E questo perché il legame non deriva da una comunanza attiva ma da una passiva, perché le amicizie si coltivano in ogni momento mentre la consanguineità è uno status che non ha bisogno di essere mantenuto: perché impegnarsi se non si cerca un rapporto qualitativamente intenso?

Di conseguenza, su basi così lasche, è quasi inevitabile che non si riesca a ripartire una volta che il motore abbia grippato.

 

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14 minutes ago, Bloodstar said:

Quando i legami, nella mia famiglia, cominciano a sfilacciarsi (di solito per la morte di qualche grande vecchio)  ho sempre notato una certa vergogna nel tentare di riallacciarli.

Credo che questo dipenda largamente dalla difficoltà a gestire l'evento morte, più che vergogna direi che c'è una ritrosia o un imbarazzo nel dover gestire il fatto che ciò che ci accomuna è la rielaborazione di questo lutto, che però al 90% ha seguito diversi tragitti anche in ragione dei diversi rapporti di parentela

Insomma se muore una mia zia, per un mio cugino è morta sua madre

 

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14 hours ago, Bloodstar said:

 cugina di mia nonna insopportabile che aveva sempre qualche cazzo. 

Quando una mummia ha dei problemi di cadute continue un terzo delle volte o sono di testa o di arredamento.

Da una di quelle dopo che io e mio zio abbiamo fatto "sparire" un odioso tavolinetto nell'entrata non è più caduta . era messo in un posto che tutti momenti ci picchiavi contro . E stendiamo un velo penoso sul fatto che in quella casa dovunque toccavi cadeva tutto.

Ne avevo un altra di zia che a volte cadeva e rotolava pure ma faceva un caffè "così' corretto" che ci potevi disinfettare le ferite!

Comunque la cosa più bella è stata un anno,natale con lo snowboard ai piedi e telefono lasciato a casa,così ho evitato di mettere su un paio di kg ingozzandomi di schifezze 

Edited by busdriver
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Saramandasama

Da molti post sembra che il problema è più della persona che se ne lamenta che del parente marginalizzato. Tanto egocentrismo e poca empatia. Meglio non avere a che fare con persone simili. 

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A spanne, e considerando che cmq siamo troppo pochi ad aver risposto per essere un campione significativo, noto che chi si lagna dei cattivi (o inesistenti) rapporti col parentame ha spesso in comune il fatto di aver avuto problemi a casa nel momento del CO, mentre chi (come il capoccione e me) ne ha avuti molti meno, o non ne ha avuti proprio, continua ad avere un rapporto sereno/buono con genitori, zii, cugini e tutto il cucuzzaro.

non credo sia solo un caso, ma chiedo conferme di codesta impressione anche a voi

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2 minutes ago, freedog said:

aver avuto problemi a casa nel momento del CO

Io ho sfanculato la famiglia orizzontale molto, molto prima di capire di essere frocio.

Comunque, qualora la tua ricostruzione fosse corretta, credo che staresti invertendo il rapporto di causalità: non è il pessimo co a farti odiare la famiglia di merda la è la famiglia di merda a mandarti in vacca il co.

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1 hour ago, LocoEmotivo said:

Credo dipenda da una certa dose di fortuna.

La famiglia decisamente numerosa del mio ex, ad esempio, è sempre apparsa come una realtà molto accogliente e caciarona in cui tutti sono in buoni rapporti con tutti: si esce insieme, ci si va a trovare, insomma si vive una quotidianità fatta proprio del viversi costantemente.

La mia famiglia, invece, era la tipica in cui si vede pochissime volte l'anno e spesso più per obbligo che per piacere. Non ho rapporti di sorta con i miei quattro cugini, figuriamoci con i miei zii. Però ricordo le discussioni, le frecciatine, le rotture di cazzo continue che sembravano essere inscindibili da questa idea di parentela (benché pure il mio ex sia stato quasi fisicamente aggredito dal fratello, e piuttosto di recente): io ho deciso che quel prezzo era decisamente troppo alto per me e che non ci tenevo a dovermi sorbire quelle enormi dosi di ragadi anali per ottenere un privilegio che sfugge alla mia comprensione.

In compenso, sono praticamente stato adottato dalla meravigliosa famiglia di uno dei miei più cari amici: sono un innamoratissimo zio acquisito perché loro sono meravigliosi in quanto loro, non perché consanguinei.

Ma mai nella vita.

Mangio merda e faccio compromessi solo a lavoro, visto che lì sono pagato per dover buttare giù 'sta roba: la mia vita privata, se permetti, preferisco costruirmela più vicina possibile a me.

Dipende sempre da quale prezzo sei disposto a pagare.

Dopo aver urlato al telefono a mia zia che lei è uguale a mio padre e che quindi sono "una razza di merda" (testuale), il prezzo della tolleranza sarebbe troppo alto da sostenere. Soprattutto, l'idea di concordia familiare non mi arrapa nemmeno un po'.

Vedi, "valore" è una parola monstrum che non dice nulla ma racchiude in sé solo i significati che gli vuoi dare.

Che intendi per "valore"? Qualcosa da costruire, qualcosa da difendere? E come fai ad associare a simili pensieri pratici e tangibili una parola completamente astratta come "famiglia"?

Di nuovo: cosa intendi per "valore"? Qualcosa di talmente importante da essere un cardine su cui hai eretto il monumento della tua vita? E questo vuol dire che sei disposto a mandare giù qualunque cosa pur di preservare questo pilastro, questa colonna portante della tua esistenza?

E come si traduce, nella pratica, questa cosa? Che se io sono tuo cugino posso darti del fr*cio di m*rda senza ripercussioni? Che se sono tuo zio posso scoparmi il tuo ragazzo con gusto? Che posso rubarti dei soldi da un'eredità perché, ehi, in fondo siamo pur sempre parenti?

Spiegami cosa vuol dire, fin dove sei disposto ad accettare il compromesso.

Parli come un fondamentalista dei sentimenti.

Inquietante.

Assolutamente! Meno tempo da sprecare in relazioni sterili, più tempo per costruire relazioni con un potenziale.

Motivo per cui sono davvero curioso di leggere la risposta di Prince al mio quesito di prima.

Sei tu che generalizzi quello che è un discorso individuale, sei tu a parlare di "famiglia": io valuto le singole persone, sempre pronto a riconoscere il valore di qualcuno che sia un fidanzato, un amico, un collega o un parente.

Ti trovi bene con tuo cugino? Ottimo, buon per te! Ma dovresti capire che è il rapporto individuale con una persona ad esserne importante, e che poi si tratti di tuo cugino è solo una fortuita coincidenza.

Io ho aborrito alcuni comportamenti dei miei parenti perché erano dei comportamenti di merda e non per una qualche forma di preconcetto "asociale" (parole tue) verso i miei famigliari: avessi avuto un bel rapporto con mio zio, oggi sarei qui a scrivere che la famiglia è una gran rottura di cazzo ma io sono stato fortunato ad avere uno zio meraviglioso eccetera eccetera.

Di nuovo: valuto la singola cosa, non l'idea stata.

No, vabbè 😂

Ora devi minimo raccontare come avete ricostruito chi fosse.

"Mannaggia la mignotta!"

"Che m'hai chiamato?"

🤭

 

Molto in breve..un valore è qualcosa in cui credi profondamente e per cui ti batti. Io amo molti membri  della mia famiglia,e mi hanno dimostrato di meritarlo, ovviamente ho anche litigato,con tanti,senza problemi,e se vuoi saperlo non sono affatto uno che lascia passare,anzi,ogni minimo sgarro è uno sclero,per cui tutti si guardano bene dal dire qualcosa a me. Sarò un fondamentalista dei sentimenti,ma sopporto ancora meno chi a tutti i costi non dà fiducia agli esseri umani (NON sto dicendo che sia il tuo caso). I familiari possono essere merdacce o grandi persone,dipende dai casi.

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19 minutes ago, LocoEmotivo said:

Io ho sfanculato la famiglia orizzontale molto, molto prima di capire di essere frocio.

Comunque, qualora la tua ricostruzione fosse corretta, credo che staresti invertendo il rapporto di causalità: non è il pessimo co a farti odiare la famiglia di merda la è la famiglia di merda a mandarti in vacca il co.

Io ho parlato di qualche forma di correlazione tra rapporto col parentado ed eventuale CO burrascoso, non mi pare di aver citato rapporti di casualità tra i due eventi, avendo troppi pochi elementi per fare un'asserzione del genere.

poi ovviamente ognuno di noi fa storia a se', benché non manchino alcuni minimi comun denominatori che ricorrono spesso

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6 minutes ago, freedog said:

A spanne, e considerando che cmq siamo troppo pochi ad aver risposto per essere un campione significativo, noto che chi si lagna dei cattivi (o inesistenti) rapporti col parentame ha spesso in comune il fatto di aver avuto problemi a casa nel momento del CO, mentre chi (come il capoccione e me) ne ha avuti molti meno, o non ne ha avuti proprio, continua ad avere un rapporto sereno/buono con genitori, zii, cugini e tutto il cucuzzaro.

non credo sia solo un caso, ma chiedo conferme di codesta impressione anche a voi

Il CO può servire a fare chiarezza, a non ritrovarsi invischiato in situazioni come quella descritta da @Schopy, che sono più facilmente gestibili se si tratta di ritrovarsi una volta l'anno perchè si vive al nord o all'estero, ma secondo me finiscono per pesare se si vive a stretto contatto di gomito.

Però fare chiarezza può significare anche dover interrompere ogni rapporto, come è capitato al tuo boy

In molti casi direi che sia mancato l'appoggio attivo da parte della propria famiglia nucleare, che non solo non ha preso posizione nei confronti della famiglia allargata per tutelare il proprio figlio, ma ha fatto sentire in difetto il figlio gay di fronte ai propri parenti e quasi lo ha spinto, magari indirettamente, a dover mandare giù dei rospi per il mantenimento dello status quo complessivo.

Insomma più che dei genitori complici dei figli, si vedono figli preoccupati di non costituire un problema per i propri genitori e che cercano comunque di cavarsela da soli, al meglio delle loro possibilità ( in relazione anche al recepimento del CO )

 

 

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28 minutes ago, freedog said:

chi si lagna dei cattivi (o inesistenti) rapporti col parentame ha spesso in comune il fatto di aver avuto problemi a casa nel momento del CO

La mia famiglia era in via di disgregazione già molto tempo prima che io diventassi pubere. Da quando ho 15 anni circa, la situazione è tale per cui il coming out con membri della famiglia che non fossero i miei genitori e mia nonna diventerebbe abbastanza inconcepibile. I miei zii ormai sono degli estranei totali o quasi, da almeno 10 anni tutta la famiglia più esterna si rivede solo a natale e pasqua, e penso che dopo questa pandemia anche questi due pranzi saranno ricordi del passato. 

24 minutes ago, Prince1999 said:

I familiari possono essere merdacce o grandi persone,dipende dai casi.

Il nostro problema di intolleranti senza valori, è che non siamo più in alcun modo disposti a sopportare delle persone che non ci piacciono solo per salvare il rapporto con quei parenti che potrebbero starci simpatici.

Fra l'ingoiare anche solo un cucchiaino di merda e coltivare le relazioni famigliari e il concentrarci solo sulle amicizie, preferiamo sempre la seconda opzione.

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42 minutes ago, Bloodstar said:

La mia famiglia era in via di disgregazione già molto tempo prima che io diventassi pubere. Da quando ho 15 anni circa, la situazione è tale per cui il coming out con membri della famiglia che non fossero i miei genitori e mia nonna diventerebbe abbastanza inconcepibile. I miei zii ormai sono degli estranei totali o quasi, da almeno 10 anni tutta la famiglia più esterna si rivede solo a natale e pasqua, e penso che dopo questa pandemia anche questi due pranzi saranno ricordi del passato. 

Il nostro problema di intolleranti senza valori, è che non siamo più in alcun modo disposti a sopportare delle persone che non ci piacciono solo per salvare il rapporto con quei parenti che potrebbero starci simpatici.

Fra l'ingoiare anche solo un cucchiaino di merda e coltivare le relazioni famigliari e il concentrarci solo sulle amicizie, preferiamo sempre la seconda opzione.

Ma nulla in contrario figurati..almeno le amicizie le accettate,qualcuno su questo forum è nichilista pure su quelle 😂 pazienza ragazzi. Non è necessario litigare per forza,la pensiamo diversamente su alcune cose (questa che hai detto la capisco),ma abbiamo almeno 20 anni a testa. Ci si confronta,si dialoga,senza bisogno di prevaricare gli uni sugli altri ;). 

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1 hour ago, Prince1999 said:

un valore è qualcosa in cui credi profondamente e per cui ti batti

Questa però è una tua definizione personale che per carità va benissimo per te...

Ma un valore sarebbe: qualcosa che si ritiene avere intrinsecamente qualità positive e di beneficio per tutti (es: il valore dell’onestà, il valore della giustizia).

Io per molto tempo ho faticato a comprendere come si potesse avere il valore della famiglia in maniera così acritica, e soprattutto, quali conseguenze reali potesse portare credere in questo valore così forte.

Ho conosciuto tanti ma tanti ragazzi e ragazze che sono cresciuti con genitori abusanti o maltrattanti (anche la trascuratezza è un tipo di maltrattamento), genitori che coinvolgono i figli in guerre tra di loro... le conseguenze sono nella maggior parte dei casi devastanti.

Per questo non penso alla famiglia come valore, però riconosco che è un contesto di legami molto forti (almeno nei nostri contesti socio-culturali; si potrebbero fare dei distinguo ma tutto sommato i rapporti con la famiglia stretta, padre madre fratelli sorelle, sono molto forti anche in nord italia). E questi legami così forti sono un amplificatore per quello che le persone portano dentro la famiglia: se c’è del positivo, le cose andranno molto bene, ma se c’è del negativo, le cose purtroppo si amplificheranno e andrà molto male.

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On 1/4/2021 at 12:19 PM, Bloodstar said:

[...] Chinare il capo davanti a comportamenti che in altre persone non avremmo mai tollerato [...]

[...] non ho praticamente più rapporti coi miei famigliari di secondo grado [...]

E' un discorso che estenderei anche ai famigliari di primo grado. Mio padre è orrendamente paternalistico e arrogante e preferisco spendere il minor tempo possibile in sua compagnia.

Andando oltre alle eventuali simpatie o antipatie, i rapporti famigliari hanno componenti di necessità, che guardando al passato si coniugano come gratitudine, nella prospettiva futura come utilitarismo. Bisogna trovare la distanza giusta per patire il meno possibile, mantenendo al contempo un basilare livello di rispetto e di opportunismo.

L'allontanamento aiuta molto a bilanciare i rapporti coi famigliari più stretti. Io che sono costretto a vivere coi miei devo subire atteggiamenti disgustosi che non azzardano più nei confronti di mio fratello, perché non danno più lui per scontato.

Dovrei raccontarvi delle stronzate che ho dovuto ascoltare l'altro giorno, quando ho espresso l'intenzione di sbattezzarmi. Quando finalmente riuscirò a mettermi in piedi, e non dovrebbe mancare molto, mi vedranno col cazzo di cannocchiale.

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Per quanto riguarda i rapporti con i parenti dalla parte di mio padre, sto messo più o meno come te; non li vedo praticamente mai e non li sento. Non so neanche dove vivono  di preciso e va benissimo così, anche se ci sono stati episodi abbastanza spiacevoli che hanno portato ad un raffreddamento del (non) rapporto; su questo non mi dilungo.

Dalla parte di mia madre,invece, la situazione è complessa, innanzitutto perché siamo una carovana. Molti momenti passati con loro sono da salvare, per carità,  soprattutto legati ad infanzia ed adolescenza; ci si vedeva spesso e si organizzavano anche cene random,  per esempio. Con i cugini ci sentiamo tuttora quasi quotidianamente, anche se io resto più che altro in disparte ormai, tanto da aver disertato Natale in questi ultimi tre anni.  Perché? Perché crescendo ho avuto modo di analizzare bene i comportamenti che avevano e, be',  ciò su cui abbozzavo (anche se talvolta facevo capire con espressioni facciali ciò che pensavo) da piccolo ora non è più tanto tollerato. Certe volte si creano dinamiche non molto simpatiche, ecco, senza che entro nei dettagli. Quindi sì, piano piano mi sto allontanando anche io. Quanto questo discorso riguarda l'omosessualità? Non saprei; la strada già era tracciata, però prima di chiudere (definitivamente? ) con loro li vorrei rivedere ( chissà quando) per chiarire alcune cose che riguardano anche questo tema, che forse è la goccia che ha fatto traboccare il vaso, dopo che si è dichiarato uno di questi miei parenti. Vabbè,  ho detto fin troppo eheheh.

P.S : @schopy Come ti capisco; la mia casa è letteralmente circondata da parenti di tutti i gradi possibili. Non c'è scampo ! 😝

 

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5 hours ago, wwspr said:

Dovrei raccontarvi delle stronzate che ho dovuto ascoltare l'altro giorno, quando ho espresso l'intenzione di sbattezzarmi.

Speravi condividessero...? Ragazzi io vi capisco tutti, mi sembrate un po' astratti.

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MicFrequentFlyer

Con l'eccezione di uno zio, ho un bellissimo rapporto con tutti i parenti in vita (ma non è che siano una caterva, eh). Ma vedo spesso (quando sono in Italia) i parenti da lato materno e ci troviamo molto molto bene. Tuttavia, anche io appartengo al gruppo del CO solo con genitori (non ho fratelli o sorelle). In realtà non credo che la prenderebbero male (magari i nonni farebbero più fatica, ma non sono i tipi da smettere di parlarmi o cose simili), ma all'inizio ho avuto l'impressione che i miei preferissero non facessi CO con tutti. Vivendo all'estero l'ho ritenuto giusto, perché io poi sarei andato via e alla fine le spiegazioni e i discorsi sarebbero ricaduti sui miei, e mi sembrava giusto evitare. Poi la situazione si è diciamo cristallizzata così. 

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4 hours ago, schopy said:

Speravi condividessero...?

Pensavo non fosse una cosa importante per loro, e di fatto non lo è. Però hanno colto l'occasione per mancarmi di rispetto sminuendo le mie motivazioni e ordinando spiegazioni come se una mia scelta politica e di autodeterminazione li riguardasse. Il momento migliore deve essere stato quello in cui mi hanno chiesto con paternalismo cerebroleso: "perché ti abbiamo battezzato quando non eri in grado di intendere e di volere, te lo sei chiesto?", usando una argomentazione che tipicamente giustifica lo sbattezzo come se fosse un punto a suo sfavore.

Convivendo con loro, gente arrogante con la quale non si può ragionare, non ho strumenti concreti  per farmi rispettare e devo concedere loro di vivere le loro fantasie di onnipotenza (solo fantasie, perché le mie scelte le compio indipendentemente). L'unica arma in questi casi è allontanarsi o minacciare di farlo.

Per riprendere il tuo post iniziale, sì, in questi casi bisogna sopportare. Nel caso di parentele di secondo grado dovrebbe essere più semplice perché questa libertà di gestire la vicinanza c'è di partenza. L'allontanamento è meno deterrente, ma è più semplice da attuare per gestire i propri nervi.

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10 minutes ago, wwspr said:

"perché ti abbiamo battezzato quando non eri in grado di intendere e di volere, te lo sei chiesto?"

Definizione di autogol inconsapevole, proprio :asd:

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Ma non sarà che si sono sentiti messi sotto accusa?

Alla fine, se per loro il battesimo non è importante, probabilmente lo avranno fatto per far contenti i nonni e la famiglia allargata e perche è il modo in cui nella nostra società si tende a festeggiare la nascita di un figlio, si è provato ad istituire delle feste del neonato di quartiere, pubbliche e laiche ma non è facile fare attecchire nuove ritualità.

Va detto che poi non aiuta la laicità una certa estemporaneità, ad esempio l'idea di associare ad ogni nuovo nato un albero ( di per suo carina ma deve durare nel tempo )

https://www.lanazione.it/cronaca/firenze-piantati-1300-alberi-per-ogni-bambino-neonato-o-adottato-1.5737823

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Leggendovi, molti di voi almeno, avete pochissimi amici e schifate le vostre famiglie.
A voi i monaci tibetani o gli asceti orientali vi spicciano casa.

Mi auguro che almeno abbiate una dolce metà affidabile altrimenti questo sito non è tanto di gay ma di misantropi.

Per quanto mi riguarda ho ottimi rapporti con la mia famiglia, con alcuni mi trovo bene con altri c'è un affetto e una piacevole cordialità.

La mia famiglia è diffusa in tutta Italia tra Milano, Brescia, Salento, Napoli , Roma ed Australia (vabbè chi emigra tanto lontano taglia i ponti ed anche in questo caso è un ramo secco non ho rapporti).

Non nego che ci siano conflitti, anche grossi, situazioni complesse, ma comunque c'è solidarietà.
Sono sempre dell'idea che bisogna anche essere educati a stare in famiglia, che se si riesce a stare bene nella propria famiglia si impara anche a relazionarsi con la società.

Non trovo casuale che tante persone in questo forum con disagi sociali vivano la stessa situazione anche all'interno dei contesti familiari nello stesso tempo è interessante che, nonostante una famiglia mediamente tollerante ed aperta con cui ho un rapporto sereno o buono con la maggioranza di loro, io non abbia fatto ancora CO.

 

Edited by Iron84
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14 minutes ago, marco7 said:

Se hai una famiglia bella e tollerante @Iron84 perche' non fai CO con loro ?

hai paura di scoprire che tanto bella e tollerante non e' in realta' ?

No ci sono già gay out nella mia famiglia

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io sono battezzato ma non mi frega un razzo di esserlo,ho messo le cose in chiaro a 14 anni e non ho mai più messo un piede in chiesa. 

La domenica preferivo farla in giro ,col califfone,con la bmx e con qualunque cosa mi facesse divertire.
Che sia battezzato o meno mi porta vantaggi nel 740? No e allora si friggano . Quando l'ultima bigotta di casa,ossi a mia nonna  è finita all'ombra del cipresso via tutti i crocefissi e santini nella stufa e avanti così. Se non altro anche se hanno fatto risparmiare 3 o 4 kg di legna (che è nulla) sono comunque serviti a qualcosa.

Anche perchè per sbattezzarmi dovrei spendere dei soldi ERGO farei il loro gioco.

Edited by busdriver
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