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Sbattezzo  

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  1. 1. Siete sbattezzati?

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    • No. Non ho intenzione di farlo.
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    • No. Ho intenzione di farlo.
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    • Non mi sono mai messo il problema.
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Il mio ragazzo l'ha fatto giusto qualche mese fa, così per gesto simbolico oltre che di protesta e senso anticlericale.

Ai suoi genitori non gliene è fregato di meno in quanto sono tutti battezzati per "tradizione".. nel senso che se non lo facevi ti beccavi le voci maligne in paese ecc.. (si parla della Calabria).

 

Io invece sono un po' più frenato. Benché abbia già detto ai miei genitori ed espresso pubblicamente a chi mi conosce che non riconosco la chiesa e il papa, che non la approvo, che per me è pari ad un'associazione di delinquenti, che non vado più a messa ecc.. sono scettico sul reale significato dello sbattezzamento: alla Chiesa non credo che gliene freghi più di tanto.. sei solo un nome in meno dai loro registri. Però so che i miei genitori, per quanto cattolici, ci rimarrebbero male, in fin dei conti l'hanno scelto loro credendo di farmi del bene (giusto o sbagliato che sia, a me non ha comportato nulla) per cui ho deciso che fino a che abiterò con loro resterò battezzato.. poi quando un giorno vivrò per conto mio o con il mio ragazzo valuterò la cosa ;)

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https://www.gay-forum.it/topic/604-sbattezzarsi/page/4/#findComment-555863
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Icoldibarin

Beh, ma anche se il parroco non può diffondere questi dati, sono comunque dati interni alla chiesa. Loro lo sanno e chissà che vedersi arrivare tutte queste domande di sbattezzo non li possa portare a farsi due domandine sul perché. In questo senso lo vedo come un gesto politico.

 

Ma la chiesa lo sa già benissimo che la maggior parte dei suoi battezzati non va più a messa ne è sottomessa al papa. Il problema è trovare un dato ufficiale che permetta di sventolare davanti alle ingerenze cattoliche che la posizione del papa e dei suoi vescovi non rappresenta la posizione della maggioranza degli italiani.

Più utile sarebbe se, una volta cancellati dai registri ecclesiastici, gli "sbattezzati" non venissero più contati come cattolici dalla SRC e dallo stato italiano.

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Si certo Icol, sono anche d'accordo con te. Ma non lo trovo un buon motivo per non farlo, anche come protesta. Perché un conto è dire di non essere cattolici e non riconoscersi nella chiesa. Ma sbattezzarsi prevede anche un gesto pratico e attivo. E' un qualcosa di più.

 

Ah, non voglio incitare le persone a sbattezzarsi, dico solo perché secondo me, se uno vuol farlo, dovrebbe prima o poi prendersi la briga di trovare il tempo per farlo. Non lo trovo un gesto totalmente inutile. Solo questo vorrei dire.

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AHAHAH!

Ma perché avete riesumato questo topic antidiluviano (per rimanere in tema)? Rileggermi è stato agghiacciante.

 

Io ho fatto battesimo, comunione e cresima; questo non per imposizione, ma perchè ci credevo. Poi ho cambiato opinione...Temo che dovrò farmeli togliere tutti e 3. Sarà una lunghissima trafila burocratica, me lo sento, ma prima o poi devo farlo! Non credo in Dio (che comunque scrivo maiuscolo per rispetto nei confronti di chi invece ci crede), quindi non ho alcun motivo di essere battezzato, "comunionato" e cresimato.

Si noti che dopo 6 lunghi anni ancora non l'ho fatto.

 

["scrivo maiuscolo per rispetto nei confronti di chi invece ci crede"?!?! Ma ero ubriaco?]

 

No, ma comunque prima o poi lo faccio.

Giuro!

 

Volevo giusto fare una precisazione, ad uso e consumo di coloro che hanno espresso perplessità nei confronti dello "sbattezzo".

Al di là del significato politico, morale, etico che si vuole dare all'atto dell'abbandono della Chiesa Cattolica, la motivazione che è secondo la principale, quella che dovrebbe veramente smuovere a mandare la raccomandata al parroco, è la domanda: "Io sento di appartenere alla Chiesa Cattolica? (cioè: Ne riconosco i dogmi? Ne seguo il Catechismo? Riconosco il papa come mia guida spirituale?)"

Se la risposta a questa domanda è no, si deve procedere allo "sbattezzo".

È un questione di principio: con il battesimo si viene inseriti in una lista di appartenenti alla CCAR; se non ci si vuole appartenere, non c'è niente di più naturale che chiedere di uscirne.

Cosa fareste se sapeste di essere stati iscritti, alla nascita, a un partito politico di cui non condividete gli ideali?

 

Per esempio, volendo rispondere espressamente alle osservazioni di penna:

non riesco a non collegare lo sbattezzarsi con una vis polemica,

un anticlericalismo violento che non sento mio.

 

Fermi, fermi: non ho detto che sbattezzarsi significa per forza tutto ciò.

Ho detto solo che questo atto a me ricorda (anche per motivi personali,

persone che ho conosciuto...) un ateismo troppo aggressivo.

È come se scoprissi di essere iscritta al PDL e non chiedessi di essere cancellata dalle liste del partito solo perché ti sembra un atto di vuota demagogia antiberlusconiana. Se non condividi gli ideali del PDL, che importa di Berlusconi? Se non ti senti cattolica, che c'entra l'anticlericalismo?

 

Poi fa' pure come ti pare, io sono l'ultima persona a dover parlare, visto che, appunto, parlo parlo e non concludo niente. XD

 

Ah, @@Quistis (se funziona il tag): dovevi chiedere subito di mandarti la fotocopia dell'avvenuta notazione sul registro. Ora mi sa te lo ritrovano col caxxo XD, ma puoi sempre provare a chiedere.

 

[P.S.: Già che ci sono: avrete notato che "sbattezzo" lo scrivo sempre tra virgolette. Il motivo è semplice: è un nome di merda. Perché inventarsi un neologismo (che peraltro sa quasi di "contro-rito") quanto sono secoli che si chiama apostasia? Ma vi fa schifo il greco? Boh.]

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Sono battezzata ma non sono credente. Poichè non sono credente non significa niente per me l'atto del battesimo, tanto che non mi fa ne caldo ne freddo il fatto di essere o no in una lista di battezzati nella mia Parrocchia.

 

I miei genitori avevano pensato per me una vita di fede nella loro religione, crescendo mi son resa conto che non credo e niente, non pratico, ma sinceramente non mi sbattezzerei mai, dato che per me non conta niente e magari per loro conta molto.

 

 

Ho riletto tutto il topic da capo e ho ritrovato per caso la mia risposta del 2006. Dopo sei anni posso dire che la mia posizione è del tutto cambiata, i miei genitori hanno preso una decisione per me che io non condivido, per cui dopo averci riflettuto ho deciso di procedere e sono sbattezzata da circa 4-5 anni. Sono felice di questa scelta perché ho PRESO LE DISTANZE da una religione in cui non credo ma soprattutto ho preso le distanze da una Istituzione Religiosa che non apprezzo. Ne ho parlato con i miei e loro non hanno avuto problemi ad accettarlo, è una mia decisione, è la mia vita, e ho il diritto di viverla per quello che sono, ho diritto di prendere le mie decisioni da sola, nel bene e nel male.

Pensare che quando morirò non mi verrà fatto un rito cattolico contro il mio volere mi fa dormire più tranquilla la notte, quando il Papa dice "noi" posso dire con fierezza di non rientrare in quel cerchio di persone.

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https://www.gay-forum.it/topic/604-sbattezzarsi/page/4/#findComment-555928
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Ci sono anche confessioni cristiane che non hanno alcun sacramento.

 

quali?

 

non sono ancora riuscita a vedere il sito di wikipedia che hai linkato ( http://en.wikipedia....istian_churches ) perchè quando provo ad aprirlo mi dice che non è possibile visualizzare la pagina, appena riesco ad aprirlo lo leggo e rispondo.

 

comunque anche io ultimamente sto pensando allo sbattezzo ma non sono convinta...

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https://www.gay-forum.it/topic/604-sbattezzarsi/page/4/#findComment-556105
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@@Divine

Ad esempio i quaccheri non praticano il battesimo.

 

"Quakers don't believe in water baptism. Friends eschew the importance of all external religious practice. There is no efficacy in water baptism, just as there is none in observing the "Lord's Supper" using bread and juice, or calling a minister "Rev." or processions, or liturgies, etc. etc. We are 'baptized' by the Holy Spirit, as John the Baptist even clearly states "I baptize you with water, but the one who comes after me will baptize you with the Holy Ghost and with fire. John 3:16 'Baptism' means to 'be put into' or 'submerged into' something. Are we put into Christ by water? No. By His own blood we become a part of Him."

(Brian Daniels)

 

E molte chiese protestanti, pur praticando il battesimo, non lo considerano un sacramento (è una semplice prova di fede, non ha come nella fede cattolica un potere salvifico o di remissione dei peccati).

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https://www.gay-forum.it/topic/604-sbattezzarsi/page/4/#findComment-556113
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Io quella che conosco per certo che riconosce i matrimoni gay è la chiesa luterana di Norvegia. E da quando nel 2008 hanno approvato i matrimoni gay in Norvegia, anche una coppia omosessuale può sposarsi in chiesa e vedere riconosciuto il suo matrimonio dallo Stato.

 

In ogni caso parlare di sacramenti a livello di cristianesimo in generale lo vedo come una mole di lavoro non indifferente. Io di religione non ne so molto, ma mi pare che di declinazioni del cristianesimo ce ne siano in quantità non indifferenti, alcune delle quali magari nemmeno abbiamo mai sentito nominare.

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["scrivo maiuscolo per rispetto nei confronti di chi invece ci crede"?!?! Ma ero ubriaco?]

In realtà tutto è più semplice: si deve scrivere Dio, se si intende riferirsi al Dio unico dei monoteismi, delle religioni rivelate;

si scrive dio se ci si riferisce a un dio, quindi ai molteplici dèi, del politeismo.

 

[P.S.: Già che ci sono: avrete notato che "sbattezzo" lo scrivo sempre tra virgolette. Il motivo è semplice: è un nome di merda. Perché inventarsi un neologismo (che peraltro sa quasi di "contro-rito") quanto sono secoli che si chiama apostasia? Ma vi fa schifo il greco? Boh.]

 

Assolutamente d'accordo sul nome di merda, sbagliato nel suo conio. Dovendo utilizzare un termine di nuovo conio, non sarebbe meglio sbattesimo?

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Non conoscevo il termine “apostasia“ quindi ho letto la descrizione su Wiki e dato che mi piace molto di più del termine “sbattezzo“ da ora in poi userò questo. Il punto però è che essendo un termine quasi totalmente sconosciuto probabilmente non desta la stessa curiosità che desta l‘altro.

 

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A me invece piace sbattezzo. Apostasia va bene, ma è molto più generico come termine, mentre sbattezzo si riferisce a una cosa molto più specifica.

Inoltre, secondo Wikipedia, sbattezzo non è affatto un neologismo, il primo uso attestato è nel 1478.

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https://www.gay-forum.it/topic/604-sbattezzarsi/page/4/#findComment-556208
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:D Ma no, è solo che è un termine tecnico, in un certo senso, un termine del linguaggio teologico-ecclesiastico. Mai ragione,

come termine è bellissimo, anche come suono. Viene da apò, che indica separazione, distanza, e da istemi, sto, mi colloco:

quindi: mi separo da ciò in cui mi ero collocato.

 

 

 

Inoltre, secondo Wikipedia, sbattezzo non è affatto un neologismo, il primo uso attestato è nel 1478.

 

Loup, non ti fare ingannare da wikipedia. Che è come al solito imprecisa, in questo caso errata. sbattezzo è certamente un neologismo: non c'è nel Dizionario Enciclopedico della Lingua Italiana della Treccani. E non è vero che è attestato dal 1478,

nel Pulci. Ciò che è attestato nel Pulci è il verbo sbattezzare, anzi, ad essere precisi, il presente sbattezzo: un verbo, appunto. Per questo, se ti piace il riferimento al battesimo, dovresti dire, a mio parere, sbattesimo.

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https://www.gay-forum.it/topic/604-sbattezzarsi/page/4/#findComment-556209
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Ragazzi ho letto i vostri messaggi e vorrei rispondere un po' a tutti senza ricorrere alle citazioni, che sarebbe stressante! :D

  • Allora, per chi dice che lo sbattezzo è inutile o un'aperta azione di rivalsa nei confronti della Chiesa, non posso che dire che ( almeno per me ) non è affatto così: non sono cattolico, perchè dovrei figurare nel loro registro? Per me tutto ha un valore, nulla è scontato. Non voglio che il mio nome figuri in qualcosa a cui non aderisco.
  • Credo sia utile lo sbattezzo di tutti i non credenti per far sì che la Chiesa comprenda la sua reale influenza e in molti casi, il risultato delle loro campagne d'intolleranza.
  • Lo sbattezzo non ti cancella dal registro dei battezzati, bensì porta il curatore ad annotare la volontà di non far più parte della Chiesa cattolica accanto al tuo nome.
  • Da come ho capito la Chiesa ci marcia molto sullo sbattezzo: dice che questa pratica è solo burocratica e che il sacramento non può essere invalidato ma dice anche che se ti sbattezzi ti allontani da Dio e quindi commetti apostatia. A me sembra dunque che abbia anche valore spirituale. :)):
  • Ragazzi ho fatto ricerche sommarie e questo, essendo una cosa importante, spero possiate spiegarmela voi: ho letto che se ti sbattezzi è come se non fossi più un suddito della Chiesa cattolica romana! Questa cosa non l'ho capita e non conosco i riscontri giuridici né simbolici. Sta di fatto che se i battezzati sono considerati sudditi della Chiesa, lo sbattezzo sarebbe un qualcosa di molto, molto più significativo di quanto io non intendessi!
  • Sul fatto che molte religioni non richiedono lo sbattezzo della religione precedente: lasciamo perdere con i buddisti che ne ho incontrati alcuni che di buddista non hanno assolutamente nulla! <_<

Mi sembra sia tutto, se mi viene in mente qualcos altro ve lo dico! Scusate se scrivo male stasera, sono stanco! ^_^

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https://www.gay-forum.it/topic/604-sbattezzarsi/page/4/#findComment-556218
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Sul fatto che molte religioni non richiedono lo sbattezzo della religione precedente: lasciamo perdere con i buddisti che ne ho incontrati alcuni che di buddista non hanno assolutamente nulla

 

vabbè ma questo cosa c'entra col discorso che stiamo facendo noi? cosa vuoi dimostrare?

 

grazie @@Icoldibarin e grazie @@Loup-garou , avevo letto qualcosa sui quaccheri ma questa cosa non la sapevo.

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https://www.gay-forum.it/topic/604-sbattezzarsi/page/4/#findComment-556269
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(scusate se non ho letto le 4 pagine di commenti ma rispondo drettamente al topic) Se è una cosa a cui tu tieni allora fallo, è più che giusto che tu lo faccia. Ma c'è un problema di fondo che sono i genitori, sinceramente trovo abbastanza insensato battezzare un neonato ancora incapace di esprimere la propria volontà e bisognerebbe educare i genitori o chi per loro riguardo questa cosa. Personalmente io da bambino non sono stato battezzato e adesso che ho un minimo di consapevolezza di cosa sia il credere o meno in Dio o come lo si voglia chiamare, ho ''deciso'' di non credere. Fossi stato battezzato questa cosa forse mi avrebbe anche un po' fatto sentire in colpa, ingiustamente.

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https://www.gay-forum.it/topic/604-sbattezzarsi/page/4/#findComment-556288
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sinceramente trovo abbastanza insensato battezzare un neonato ancora incapace di esprimere la propria volontà e bisognerebbe educare i genitori o chi per loro riguardo questa cosa.

 

il problema è che fare il battesimo al bimbo ormai è divenuto una pratica di cui si è perso il senso originario, è un modo per fare una festa, la prima festa per il bambino.

io ho assistito ad un battesimo qualche mese fa e mi si stava accapponando la pelle a sentire le parole del prete che diceva "educate vostra figlia secondo i dettami della chiesa ecc ecc, da oggi X è entrata a far parte della comunità cattolica..."

 

mi chiedevo, appunto, perchè fare una cosa del genere a un bambino che non ha scelto ciò?

semplice!! perchè c'è urgenza di fare la festa! Le bomboniere, il pranzo, l'allegria, l'animazione. Ho un bel ricordo di quella festa ma mi si stringe il cuore a pensare che per fare la festa abbiano battezzato una bambina che non ha scelto di farlo. Ma non tutti fanno questo ragionamento, non tutti ci arrivano.

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https://www.gay-forum.it/topic/604-sbattezzarsi/page/4/#findComment-556291
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In realtà tutto è più semplice: si deve scrivere Dio, se si intende riferirsi al Dio unico dei monoteismi, delle religioni rivelate;

si scrive dio se ci si riferisce a un dio, quindi ai molteplici dèi, del politeismo.

Ma infatti lo so, oggi. È che il mio post che avevo quotato era di ben sei anni fa, e probabilmente allora questa ovvietà mi sfuggiva.

 

Assolutamente d'accordo sul nome di merda, sbagliato nel suo conio. Dovendo utilizzare un termine di nuovo conio, non sarebbe meglio sbattesimo?

Secondo me da comunque il senso di un "anti-sacramento", come se fosse un controrito che prevede l'immersione nell'acqua maledetta per cancellare l'effetto di quella benedetta imposta da neonati.

Credo che questi termini inadeguati diano nuovi non richiesti spunti a chi vuole accusare l'ateismo di essere una forma religiosa.

Però è anche vero quello che dice Loup:

Apostasia va bene, ma è molto più generico come termine, mentre sbattezzo si riferisce a una cosa molto più specifica.

Se io dico che mi sbattezzo, userò un termine discutibile, ma almeno si è capito che ho chiesto al parroco di annotare la mia uscita dalla CCAR sui registri dei battesimi.

Se dico che ho fatto apostasia, potrei aver compiuto quell'azione, o aver dichiarato pubblicamente di non essere più cattolico, o potrei aver abbracciato un'altra religione (anche quella è apostasia), o potrei essere entrato in una chiesa durante la messa di Natale ed essermi masturbato sul'altare, ecc.

 

  • Ragazzi ho fatto ricerche sommarie e questo, essendo una cosa importante, spero possiate spiegarmela voi: ho letto che se ti sbattezzi è come se non fossi più un suddito della Chiesa cattolica romana! Questa cosa non l'ho capita e non conosco i riscontri giuridici né simbolici. Sta di fatto che se i battezzati sono considerati sudditi della Chiesa, lo sbattezzo sarebbe un qualcosa di molto, molto più significativo di quanto io non intendessi!

È spiegato nelle FAQ sullo sbattezzo nel sito dell'Uaar:

Il Catechismo della Chiesa cattolica rammenta (nn. 1267 e 1269) che il battesimo «incorpora alla Chiesa» e «il battezzato non appartiene più a se stesso […] perciò è chiamato […] a essere «obbediente» e «sottomesso» ai capi della Chiesa». Qualora non lo siano, le autorità ecclesiastiche sono giuridicamente autorizzate a “richiamare” pubblicamente il battezzato. Nel 1958 il vescovo di Prato definì «pubblici peccatori e concubini» una coppia di battezzati sposatasi civilmente. La coppia subì gravi danni economici, intentò una causa al vescovo e la perse: essendo ancora formalmente cattolici, continuavano infatti a essere sottoposti all’autorità ecclesiastica. Ogni prelato può dunque tranquillamente permettersi esternazioni denigratorie nei confronti dei battezzati: perché rischiare?

Fonte: http://www.uaar.it/l...a/sbattezzo/#05

 

io ho assistito ad un battesimo qualche mese fa e mi si stava accapponando la pelle a sentire le parole del prete che diceva "educate vostra figlia secondo i dettami della chiesa ecc ecc, da oggi X è entrata a far parte della comunità cattolica..."

Io mi sono apertamente rifiutato di partecipare a qualsiasi cerimonia religiosa imposta ai figli di mia sorella: non sono stato ai loro battesimi e non andrò alla comunione della più grande fra qualche settimana.

[Ovviamente intendo dire che non vado in chiesa, a mangiare al ricevimento dopo la mia presenza è assicurata! XD]

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Icoldibarin

@@Divine: Lo stesso avviene per i matrimoni religiosi dove purtroppo i partecipanti sono ben coscienti di ciò che stanno facendo, spesse volte gli sposi non sono praticanti e talvolta atei, ma il matrimonio religioso è una prassi, una convenzione ben radicata nella società come il battesimo.

 

La situazione è comunque controversa e vorrei vederci chiaro.

Qualcuno asserisce che anche dopo la scomunica formale è possibile richiedere l'esequia cattolica, al più la chiesa cattolica si può rifiutare di celebrarla.

Si dice anche che lo sbattezzo permetterebbe di non essere più contati come cattolici ma dall'altro canto si asserisce che il numero di sbattezzati non è definibile in alcun modo al più largamente stimabile in circa 20'000 sbattezzati. Queste due affermazioni mi sembrano in evidente contrasto.

La cancellazione dai registri non è poi una vera cancellazione da ciò che ho letto ma solo una apposizione (forse facoltativa) di una nota a fianco del proprio evento di battesimo.

 

Ci vorrebbe una bella fonte ufficiale di cosa comporta giuridicamente per lo stato italiano la procedura di sbattezzo.

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https://www.gay-forum.it/topic/604-sbattezzarsi/page/4/#findComment-556333
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La situazione è comunque controversa e vorrei vederci chiaro.

Qualcuno asserisce che anche dopo la scomunica formale è possibile richiedere l'esequia cattolica, al più la chiesa cattolica si può rifiutare di celebrarla.

Se si dimostra di essersi pentiti e di aver riabbracciato la Chiesa in punto di morte, le esequie sono ammesse.

Se non si è lasciato scritto nulla in porposito e non si è proceduto allo "sbattezzo", niente fermerà i parenti del defunto dal fargli i funerali in chiesa anche se ha passato tutta la vita da ateo (ogni riferimento a mio nonno è puramente casuale).

 

Si dice anche che lo sbattezzo permetterebbe di non essere più contati come cattolici ma dall'altro canto si asserisce che il numero di sbattezzati non è definibile in alcun modo al più largamente stimabile in circa 20'000 sbattezzati. Queste due affermazioni mi sembrano in evidente contrasto.

Non sono in contrasto.

La Chiesa, quando da i numeri su quanti siano i suoi fedeli, conta i battezzati, escludendo quelli che hanno proceduto allo "sbattezzo": ma ovviamente ciò che la chiesa dichiara è appunto solo il numero dei battezzati, non degli "sbattezzati".

L'unica cosa che si può fare è constatare il numero sempre decrescente di persone battezzate, sia per la sempre più diffusa (ma mai abbastanza diffusa) decisione dei genitori di non battezzare i figli, sia appunto per chi esce dalla Chiesa Cattolica in età adulta.

Purtroppo l'unica entità che possiede i numeri esatti è la CCAR stessa, che non farà altro che dare ogni anno il numero di persone che si battezzano: MAI comunicherà il numero di coloro che hanno chiesto di uscirne.

 

La cancellazione dai registri non è poi una vera cancellazione da ciò che ho letto ma solo una apposizione (forse facoltativa) di una nota a fianco del proprio evento di battesimo.

Non è facoltativa. Lo "sbattezzo" È l'annotazione nei registri, e si deve richiederne una fotocopia al parroco.

 

Ci vorrebbe una bella fonte ufficiale di cosa comporta giuridicamente per lo stato italiano la procedura di sbattezzo.

Qui c'è tutto quello che ti serve sapere: http://www.uaar.it/laicita/sbattezzo/

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Icoldibarin

In realtà sembra che, da come è posta la questione sulle fonti citate da Wikipedia (quindi da verificare con altre fonti), che i parenti possano richiedere il funerale cattolico anche se il defunto è apertamente ateo e sbattezzato, la richiesta da parte dei parenti sarebbe per loro un ammissione implicita del pentimento del defunto.

Credo a tal proposito sia più efficace una disposizione testamentaria chiara di non voler ricevere una funzione cattolica.

 

La chiesa stessa non riconosce lo "sbattezzo" in senso proprio come revoca del battesimo, per la CEI il battesimo è un atto passato subito consapevolemente o meno e irremovibile, dal loro punto di vista chi è stato battezzato lo rimarrà comunque a vita.

Questo è il punto perverso della situazione, mentre il matrimonio può essere annullato qualora se ne accertasse un vizio (per esempio quando uno dei due coniugi è stato forzato alla contrattura del legame) il battesimo non può essere annullato nonostante il battesimato fosse forzato e non consapevole nell'atto.

 

A quanto pare lo stato italiano sembra muoversi sulla stessa linea d'onda, ma mi piacerebbe avere atti ufficiali che lo smentissero o meno.

Quello che il diritto italiano ha ottenuto è la possibile apposizione di una nota a lato della data di battesimo.

Riporto una risposta della curia ad una richiesta di cancellazione, ospitata su Wikimedia:

Atto_di_sbattezzo.jpg

Notate le premesse e le parole "si autorizza", la CEI non si prende alcun obbligo di apporre la suddetta modifica, semmai autorizza il parroco ad apporre la dicitura sui registri. Da quel poco che posso capirci in materia di legge questo mi pare un comodo espediente per dire che il parroco se ha voglia appone la nota e se non ha voglia non lo fa.

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Io sono battezzato perché nato in anticipo e all'epoca in questi casi era di default in ospedale venire battezzati. Sinceramente non mi interessa fare nulla a questo proposito, anche solo prendere carta e penna e richiedere di essere sbattezzato mi sembra un dare importanza all'istituzione della chiesa. Penso di essere la persona più anticlericale del mondo e anzi ne faccio quasi una questione personale (bé loro tutto sommato se lo cercano anche) e se devo fare qualcosa per boicottare davvero la chiesa e la religione non mi tiro mai indietro, ma in questo caso mi pare che dare importanza alla cosa sia più controproducente che altro... penso di indispettirli di più mostrando che a me, se loro vogliono avere o meno il mio nome scritto da qualche parte, non me ne può fregare di meno...

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Ma ti ho linkato la pagina dell'UAAR, perché sei andato su Wikipedia?

Ci sono molte imprecisioni.

 

In realtà sembra che, da come è posta la questione sulle fonti citate da Wikipedia (quindi da verificare con altre fonti), che i parenti possano richiedere il funerale cattolico anche se il defunto è apertamente ateo e sbattezzato, la richiesta da parte dei parenti sarebbe per loro un ammissione implicita del pentimento del defunto.

Credo a tal proposito sia più efficace una disposizione testamentaria chiara di non voler ricevere una funzione cattolica.

Qui forse non mi sono spiegato bene, ma è la stessa cosa che ho detto.

Solo che se una persona risulta battezzata pur non essendo mai entrata in chiesa in età adulta, è scontato che le esequie religiose verranno concesse. Se si è fatta pubblica dichiarazione di apostasia (vuoi per "sbattezzo", vuoi in altra maniera) sarà meno facile che la Chiesa accolga a braccia aperte il defunto - a meno che non sia una personaggio famoso, che in quel caso finte conversioni sul letto di morte fanno sempre comodo.

C'è anche da aggiungere che tutte queste considerazioni sono viziate dal fatto che statisticamente quasi sicuramente chi si è sbattezzato ha lasciato chiare disposizioni in merito alla sua cerimonia funebre al di fuori di una chiesa.

 

La chiesa stessa non riconosce lo "sbattezzo" in senso proprio come revoca del battesimo, per la CEI il battesimo è un atto passato subito consapevolemente o meno e irremovibile, dal loro punto di vista chi è stato battezzato lo rimarrà comunque a vita.

Non confondiamo l'aspetto spirituale da quello materiale.

Per la Chiesa Cattolica, il battesimo ha, come effetto "spirituale", quello di cancellare il peccato originale; è evidente che non posso chiedere per raccomandata che mi sia rimesso il peccato originale, e in tal senso - quello spirituale - il battesimo non si può annullare. Ma d'altronde chi chiede di essere sbattezzato non crede nel peccato originale.

A questo aspetto spirituale si unisce quello ben più materiale di essere inclusi nella lista di persone facenti parti di una determinata religione; lista dalla quale si può chiedere e ottenere a tutti gli effetti di essere esclusi.

Inoltre, il battesimo è un atto che è storicamente avvenuto, e non si può chiedere che ne venga eliminata ogni traccia di una cosa realmente successa; sarebbe come pretendere di risultare come mai stati sposati dopo il divorzio.

 

A quanto pare lo stato italiano sembra muoversi sulla stessa linea d'onda, ma mi piacerebbe avere atti ufficiali che lo smentissero o meno.

C'è scritto tutto nel link al sito dell'UAAR che ti ho dato prima.

 

Quello che il diritto italiano ha ottenuto è la possibile apposizione di una nota a lato della data di battesimo.

Riporto una risposta della curia ad una richiesta di cancellazione, ospitata su Wikimedia:

[non quoto l'immagine sennò i moderatori mi si mangiano]

Notate le premesse e le parole "si autorizza", la CEI non si prende alcun obbligo di apporre la suddetta modifica, semmai autorizza il parroco ad apporre la dicitura sui registri. Da quel poco che posso capirci in materia di legge questo mi pare un comodo espediente per dire che il parroco se ha voglia appone la nota e se non ha voglia non lo fa.

Hai frainteso il documento; probabilmente l'ha frainteso anche Wikipedia, ma non so da che pagina sia tratto.

Quello è una comunicazione interna alla Curia: noterai che è l'Ordinario diocesano che scrive al Cancelliere vescovile, autorizzandolo ad apporre la modifica ai registri. Cioè: un Sig. X ha scritto alla chiesa in cui è stato battezzato per poter procedere allo sbattezzo; il Cancelliere di quella specifica diocesi ha chiesto autorizzazione all'ordinario a procedere alla modifica; la Curia, con la comunicazione qui scannerizzata, lo autorizza a farlo.

Questo non vuol dire che l'annotazione è opzionale: l'annotazione di uscita dalla Chiesa Cattolica è obbligatoria, ci sono più sentenze del Garante alla privacy che sanciscono ciò in modo definitvo.

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https://www.gay-forum.it/topic/604-sbattezzarsi/page/4/#findComment-556378
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io ho assistito ad un battesimo qualche mese fa e mi si stava accapponando la pelle a sentire le parole del prete che diceva "educate vostra figlia secondo i dettami della chiesa ecc ecc, da oggi X è entrata a far parte della comunità cattolica..."

 

 

Perché quando dice che il bambino è nato con il peccato e che lo deve scontare con la fede? Altro che pelle mi s'è accapponata a me..

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https://www.gay-forum.it/topic/604-sbattezzarsi/page/4/#findComment-556502
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Icoldibarin

@@quint:

Hai ragione avevo tralasciato un po' di fonti per mia incuria.

Ora sappiamo che il parroco è tenuto entro i termini di legge (15gg) ad aggiornare i registri. Su sbattezzati.it è possibile trovare le scansioni delle risposte di alcuni sbattezzati.

 

Non confondiamo l'aspetto spirituale da quello materiale.

Per la Chiesa Cattolica, il battesimo ha, come effetto "spirituale", quello di cancellare il peccato originale; è evidente che non posso chiedere per raccomandata che mi sia rimesso il peccato originale, e in tal senso - quello spirituale - il battesimo non si può annullare. Ma d'altronde chi chiede di essere sbattezzato non crede nel peccato originale.

A questo aspetto spirituale si unisce quello ben più materiale di essere inclusi nella lista di persone facenti parti di una determinata religione; lista dalla quale si può chiedere e ottenere a tutti gli effetti di essere esclusi.

Inoltre, il battesimo è un atto che è storicamente avvenuto, e non si può chiedere che ne venga eliminata ogni traccia di una cosa realmente successa; sarebbe come pretendere di risultare come mai stati sposati dopo il divorzio.

 

Non è questione di confondere aspetto spirituale e legale. È chiaro che non si può cancellare l'atto in sé di essere stati sottoposti a battesimo. Quello che intendo è che quell'atto dovrebbe essere dichiarato nullo, presentante il vizio grave che chi ha contratto il vincolo non ne era consapevole.

La situazione mi sembra perfettamente analoga al matrimonio, se si scopre che X ha contratto matrimonio con Y contro la sua volontà il matrimonio viene annullato (non è che il matrimonio non è mai stato fatto, solo che i suoi effetti sono annullati ed X ed Y si ritrovano nuovamente liberi)

Mentre nel caso del battesimo per la chiesa e per lo stato tu sei ancora battezzato anche se hai rinunciato formalmente ad essere un fedele cattolico.

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