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C'è chi pensa che le coppie etero siano più stabili di quelle gay. Perchè?


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Quante volte si è sentito dire che le coppie etero sono più stabili e durature di quelle gay? Certo, pensando al tasso di divorzi fra gli etero, sembrerebbe di no. M aè un pregiudizio diffuso. A cosa è dovuto, secondo voi?

Secondo me è dovuto al fatto che si trova ad esser diversa la natura del maschio rispetto a quella della femmina. L'uomo è più incline al rapporto sessuale, possiede un piacere piu' fisico del genere "mordi e fuggi" e,qualora fosse gay, si trova ad avere piu' possibilita' sotto il naso di fare sesso rispetto al maschio eterosessuale. Quindi mi viene da pensare che in un rapporto omosessuale i partner debban esser molto piu' convinti della loro scelta ( e rinunciare,nel caso di coppie chiuse,alla sessualita' facile con altri partner)  rispetto ad uno eterosessuale in cui spesso la situazione diventa " o mangi questa minestra o..." ancor prima del matrimonio. E poi i parenti,le aspettative,i genitori che aspirano a diventare nonni, e si finisce a fare il grande errore!

non sono d'accordo assoltamente... nei gay la concezione di coppia aperta e' diffusissima ( non contradditemi che non avete l'eta' per farlo :rotfl:  )e questa aiuta molto la coppia a restare unita... negli etero invece questo in genere non e' accettato ... quindi il rapporto finisce in genere per corna o per la morte della passione.... credo che il vantaggio della coppia gay sia evidente... in fondo siamo maschietti e certe cose le affrontiamo meglio (non sto parlando del mondo lesbo che non conosco)... bene, ora mettete pure i meno :gha:  :)

Eccomi qui per contraddirti ( e a 30 anni credo di poterlo fare ,no?  :gha: ) dato che di coppia aperta ne conoscevo solo una e per di piu' disastrata (uno dei due ha convinto l'altro ad "aprirsi" a terzi e ulteriormente dietro alle sue spalle va a fare sesso non protetto in giro-ma so bene che non son tutte cosi' o meglio lo spero), comunque credo che il paragone proposto da Cosgroove si basi piu' che altro su coppie "paritarie" in cui la differenza sia solo tra l'essere eterosessuali ed omosessuali, altrimenti (benche' la coppia aperta sia una realta') perderebbe il parallelismo. Almeno io l'ho intesa cosi',poi lascio la parola a Cosgroove!

 

Ciao!  :rotfl:

Secondo me una coppia gay/lesbo ha le stesse possibilità di riuscita che ha una coppia etero. Si sente parlare spesso di divorzio, separazione ecc... semplicemente perchè già la coppia gay ha difficoltà ad essere accettata completamente dalla società...  i matrimoni  gay/lesbo non sono ancora abbastanza numerosi. E' solo questione di percentuali.

Anche nelle coppie etero cmq c'è molta diffusione del concetto di "aperto", solo che la maggior parte sono quelli definiti scambisti...  Possono essere affiatatissimi, pieni di amore, andare perfettamente daccordo ma secondo me (che ripeto sono bisessuale) se io sentissi il bisogno di un'altra donna ci sarebbe qualcosa che non va...... Come del resto se mia moglie sentisse il bisogno di un altro uomo non mi piacerebbe la cosa.. mi vedrei un po ... perso.

 

O no?  :rotfl:

Secondo me nessuno di voi ha colto realmente il punto...

Quando la società si convince di qualcosa, o vede qualcosa in un certo modo le motivazioni sono sempre da trovare nella storia... e neanche in quella tanto lontana.

Perchè ancora si pensa che gli omosessuali siano la categoria più colpita dall'aids anche se ormai non è vero? perchè vent'anni fa era così.

Perchè si ha l'idea dell'omosessuale promiscuo che non fa coppia fissa ma cerca solo sesso? perchè vent'anni fa era, effettivamente così, che poi è anche il motivo del diffondersi dell'aids nella comunità... Semplicemente la società si porta dietro un retaggio culturale fatto della cronaca passata e non riesce, o non vuole, staccarsi da alcune convinzioni che sono quasi ataviche in un certo senso.

Se mio nonno o un mio genitore mi racconta che i gay vanno solo a cercare sesso non ha tutti i torti, perchè a suo tempo erano queste le notizie che gli venivano fornite, però condiziona anche me e così via.

Secondo me una coppia gay/lesbo ha le stesse possibilità di riuscita che ha una coppia etero. Si sente parlare spesso di divorzio, separazione ecc... semplicemente perchè già la coppia gay ha difficoltà ad essere accettata completamente dalla società...  i matrimoni  gay/lesbo non sono ancora abbastanza numerosi. E' solo questione di percentuali.

Anche nelle coppie etero cmq c'è molta diffusione del concetto di "aperto", solo che la maggior parte sono quelli definiti scambisti...  Possono essere affiatatissimi, pieni di amore, andare perfettamente daccordo ma secondo me (che ripeto sono bisessuale) se io sentissi il bisogno di un'altra donna ci sarebbe qualcosa che non va...... Come del resto se mia moglie sentisse il bisogno di un altro uomo non mi piacerebbe la cosa.. mi vedrei un po ... perso.

 

O no?  :rotfl:

 

Sono perfettamente d'accordo. Aggiungo anche che secondo me le coppie aperte sono destinate a scoppiare perché quando passerà la passione (che può durare a lungo) non avranno più niente da dirsi perché non avranno stabilito nessun rapporto esclusivo con il proprio compagno/a

Si dice che le coppie gay siano meno stabili di quelle etero per lo stesso motivo per cui si dice che i gay cercano solo sesso, che hanno tutti l'AIDS, che sono dei drogati, che sono tendenzialmente pedofili, che sono un male per la società, ecc, ecc... E cioè, per il gusto di farlo. Per il piacere perverso che provano gli omofobi (normalmente repressi) ad andare contro una "categoria" di cui non sanno nulla; ma della quale, caso strano, sembrano conoscere tutti i vizi.

continuo a ribadire (o faro' fino alla morte ) che le coppie gay sono in genere piu' stabili grazie alla loro ''apertura '' mentale . un sondaggio fatto dal mensile gay TETU  rivela appunto che le coppie piu' affiatate (almeno per la quantita' d'anni trascorsi assieme) sono proprio le coppie gay. Ovviamente il sondaggio si riferisce alle coppie gay francesi.... e non so se in italia un simile sondaggio sia mai stato fatto.

In poche parole e' risultato che i gay (in un modo o nell'altro) riescono quasi sempre a trovare il modo per far funzionare la coppia..... gli etero in genere sono risultati molto piu' traditori (io non conosco una coppia che non habbia mai tradito..... sto parlando di relazione drature, non cotte adolescenziali)

comunque vero e' che la realta' gay italiana la conosco poco ....

Secondo me il fatto che gli etero si possano sposare un po' cambia la questione. Cioè il fatto di avere un momento in cui dico "mi impegno a vita" offre, secondo me, alla coppia etero con maggior facilità un passo che per una coppia gay è molto più difficile. Parlo proprio per sensazioni perchè io a queste cose non mi ci sono mai avvicinato concretamente.

panna.stracotta

e da che si deve sapere che sono più stabili?? bisogna crederli sulla parola?? mica tutti divorziano dopo le corna :rotfl:

 

viceversa se non hai la carta del matrimonio come dimostri che sei fedele?? fai vedere la foto del bacio dei tempi del liceo??

 

:gha:

Ahah! Che topic carino!

 

Le coppie etero sono più stabili di quelle gay, perchè:

 

1) E' un casino divorziare se ci sono di mezzo i figli

2) I divorzi costano

3) Un etero maschio 50enne e una donna 40enne etero hanno più difficoltà a trovare un/una nuovo/a partner; mentre (parlo per i gay) se sei omosessuale hai più possibilità di allentare la tua solitudine (un cinquantenne gay trova facilmente trentenni gay almeno per una notte si sesso; le donne sono meno sessuomani, ma più care...)

 

Insomma, anche se avessimo i matrimoni gay e adottassimo figli; comunque noi gay abbiamo meno paura della solitudine.

 

Ora, non saprei come funziona per le lesbiche; nè come funzionerebbe se si sposassero.

 

Non voglio nemmeno pensare a quante coppie etero rimarrebbero in piedi se non avessero un CONTRATTO che li vincola a farlo o degli IMPEGNI come i figli.

 

Trovo bellissimo che le nostre coppie siano più brevi; questo significa solo che l'amore è più autentico e che non viene "allungato il brodo" per motivi di convenienza sociale ed economica.

 

Sugar,

guarda che sono le "coppie chiuse" che scoppiano quando finisce la passione.

Se tu non sei più attratto sessualmente dal tuo compagno, ma sei ancora legato a lui sentimentalmente; LO LASCI.

Se capitasse a me, semplicemente ci troveremmo dei nuovi amanti...

si ma quello che hai scritto e' una visione bruttissima delle coppie etro, che tristezza! la cosa di rimanere assieme per i figli o il fatto del costo del matrimonio e' veramente triste!!! e' vero pero' che gli etero ci penao piu' a lungo sul fatto di separarsi... e vogliamo parlare delle mogli? se non sono economicamente dipendenti col cazzo che lasciano il marito!  si mettono piuttosto il proschiutto sugli occhi e fanno finta che sia fedele...

ma questo dimostra solo una cosa : che la coppia gay e' in genere piu' sincera e VERA... nessuno mi obbliga a stare col mio compagno...ne figli, ne soldi ne tantomenno il costo del divorzio (anche se s-pacsarsi ha un costo...ma non come il divorzio)

Le statistiche di separazioni e divorzi ( quindi non sondaggi di opinioni, ma numeri) ci dicono una cosa univoca, valida per tutto il mondo occidentale.

Si va verso una società dove ci si sposa mediamente due volte e con matrimoni di durata media ( soprattutto il primo: 5 anni ) inferiore ai 10.

Questo non significa affatto che queste coppie etero non abbiano avuto storie di tradimenti, fidanzamenti lampo ( prima, dopo, nella pausa ) esperienze di vario tipo, le più anticonformiste.Ci dice solo che in ogni caso quando si decide di sposare e quindi si prende in considerazione di durare ed essere fedeli e magari di mettere in cantiere un figlio ( dato da non trascurare...) il risultato è questo. Il matrimonio è una istituzione che serve a vincolare e chi può aderire a questo modello sociale e giuridico ( con oneri e sanzioni, è vero!) quando lo fa, in ogni caso riesce sempre meno ad avere una vita stabile. Aggiungerei, dato non trascurabile  per chi parla di differenza fra maschi e femmine, che la donna si sta emancipando sempre di più dal modello donna-madre, che ha scaricato su un elemento solo della coppia etero, tutte le responsabilità del durare. Delle donne eterosessuali potrebbero raccontarci molto, di quanto sia costato loro essere coppia e di quanto sia costato il non esserlo, in presenza di figli...

 

Noi non abbiamo il modello sociale di riferimento ( anzi la coppia gay in quanto visibile sfida l'omofobia) non abbiamo il vincolo giuridico, non abbiamo il progetto genitoriale ( se non per la coppia lesbica, ma clandestino certo non favorito dalle leggi ).

 

Per gli eterosessuali e per induzione spesso anche tra di noi, si confonde la vita sessuale fra maschi, che è più promiscua di quella etero con i fidanzamenti. La verità è tutt'altra però...una cosa è essere consapevolmente fidanzato: dirselo, dirlo agli altri, deciderlo e dare a questa cosa un significato in due ( QUALUNQUE ESSO SIA ) Altra e differente cosa è avere rapporti sessuali SENZA doversi per forza fidanzare, senza essere coppia ( quante ragazze si sentono spinte o costrette a dirsi tali, se etero, per avere rapporti sessuali? ) Quindi, secondo dato, occorrerebbe fare la tara...

perchè chi pensa che siamo meno stabili in realtà pensa al sesso occasionale ( con riprovazione spesso concupiscente... :rotfl: )

 

Un atteggiamento sessuofobico è un atteggiamento che cerca una giustificazione al piacere sessuale.

 

Questo discorso per i gay non ha funzionato, perchè la sessuofobia condannava il gay in sè in quanto il suo comportamento sessuale era ingiustificato per default ( vedi cosa dice la chiesa cattolica...). Ecco l'alternativa, cogente in passato, ma presente anche oggi, fra repressione totale e accettazione/liberazione sessuale.

 

Però faccio notare che il discorso sessuofobico è versipelle, mi perdonerà cambiapelle...ma lo dico in fondo per concordare con lui :gha:

può anche valere, oggi più di ieri, nel senso che uno si sente accettato in quanto omosessuale, mettendo in parentesi il fatto che la sua peculiarità E' sessuale. Ecco allora tutti i discorsi sull'omoaffettività...sulla necessità di essere coppia, di essere fedeli e monogami COME gli eterosessuali.

 

Ma ha senso essere la brutta copia di un originale che peraltro non funziona più?

Perchè devo dimostrare di essere come loro, se loro non sono tutta questa meraviglia?

Non è che in realtà ho dei problemi col modo in cui io raggiungo il piacere sessuale?

 

A livello personale io credo che qualunque sia la scelta, la differenza la fa lo sguardo della persona: essere un bravo ragazzo tutto cuore e sentimenti

può essere positivo o negativo quanto frequentare una sauna. Penso anche che la stabilità, se la analizziamo, può voler dire tante cose diverse e corrispondere a diverse esigenze, anche in relazione alla stagione della vita, che sono un bene se autentiche e condivise.

 

Forse bisognerebbe parlare non della stabilità ma delle stabilità e chiedere conto semmai a chi sia riuscito a ridurre questa pluralità, come vi sia riuscito

dato che oramai pure fra gli etero tende a divenire un'eccezione

Ini realtà conta il modo in cui i componenti della coppia, etero o gay che sia, si rapportano l'uno con l'altro. Essere "stabili"vuol dire essere disposti a reinventare il rapporto per non farlo invecchiare,essere disposti ad accettare reciprocamente i lati positivi e meno positivi che ciascuno ha. La disfunzionalità della coppia nasce quando la reciprocità affettiva si rompe o non riesce a formarsi: tipico è il caso di chi, avendo ormai "conquistato" il o la partner non sente più la necessità di darsio da fare per mantenere viva la coppia, e da l'altro/a per scontato/a. Per le coppie gai gioca anche l'elemento della ghettizzazione e clandestinità: non è facile mantenere un rapporto di coppia stabile in certe condizioni. La coppia aperta puù funzionare, ma solo se  i patti sono chiari, per così dire: spesso capita che si pretenda dal partner una fedeltà che non si è disposti a dare: da qui malòintesi, rotture, esattamente come per le coppie  etero.

Sugar,

guarda che sono le "coppie chiuse" che scoppiano quando finisce la passione.

Se tu non sei più attratto sessualmente dal tuo compagno, ma sei ancora legato a lui sentimentalmente; LO LASCI.

Se capitasse a me, semplicemente ci troveremmo dei nuovi amanti...

 

E' un discorso complesso che forse per la fretta ho banalizzato. Non dico che le coppie chiuse non scoppiano credo che quelle aperte siano certamente destinate a scoppiare: l'assenza di un rapporto esclusivo alla fine non ti dà più nessun motivo per stare insieme. E non parlo solo di un rapporto fisico: anche i sentimenti con il tempo spariscono

l'assenza di un rapporto esclusivo alla fine non ti dà più nessun motivo per stare insieme:

l'assenza di un rapporto esclusivo...

cioè, se ho un partner, se mi faccio altri/e, dopo un po' non ho più motivo di stare con ello.

 

Così sembra proprio che l'esclusività serve per mantenere la stabilità.

Cioè, non trombo con altri perchè sennò non ho bisogno di te..

 

Tutto ciò è abbastanza orribile..

 

Allora come dice OSHO la famiglia è un legame che uccide l'individuo.

 

Spero dde no!

 

Baci! :rotfl::gha: :)

Sugar, non mandarci OT.

C'è un intero thread sulle "Coppie Aperte"!

 

E visto che io personalmente da quello che dici mi sento offeso quanto un gay che senta che le storie gay non possono durare "perché quando passerà la passione(che può durare a lungo) non avranno più niente da dirsi perché non avranno stabilito nessun rapporto esclusivo con il proprio compagno/a" (cito testualmente, tanto i moralismi sono tutti identici, basta sostituire "esclusivo" con "procreativo" o "benedetto")

 

Sai quando proprio non riesci a trattenerti a rispondere a una provocazione omofoba? Ecco, UGUALE.

 

Quoto allegramente Hinzelmann.

 

Chi vi ha detto che le relazioni sono migliore quando sono LUNGHE e DURANO DI PIU'?

Ragazzi, si sta parlando relazioni, capito? RELAZIONI! Forse avete solo letto male...

secondo me non sono meno stabili di quelle etero.... ma sono diciamo allo stesso livello.. come esistono copie stabili gay, ne esistono etero e viceversa......  in fondo cio che permette alla coppia di essere stabile sono le persone stesse che la compongono... quindi dipende tutto da noi... se si ama veramente una persona si fara di tutto per starci assieme, se non la si ama.... be in quel caso si finisce per la lasciare il proprio ragazzo...

in pratica (secondo il mio modesto pensiero XD) dipende tutto dalle persone se la copia sia stabile o no, indipendentemente dalle preferenze sessuali.

io ho sempre pensato che il maschio

sia porcellino di natura

...quindi maschio + maschio=porcellino + porcellino -> piu' possibilita' di corna  :gha:

 

o forse e' sbagliato tutto dall'inizio

...da quella strana tendenza

a voler conoscere il nome del tizio

dopo averci scopato

 

...se per la maggior parte delle coppie etero

il sesso e' un traguardo

per la maggiore per le coppie

gheis e' un punto di inizio

:rotfl:

 

senza parlar poi che noto una diffusa superficialita'

e banalizzazione dei sentimenti

..da parte di molti giovini

i quali ritengono l'esteriorita'

e la fisicita'...le basi essenziali di un rapporto

o ancora piu' grave

dell'inizio di un rapporto

 

forse e' normale...forse non fa testo

 

mha

vero e' che mentre si puo' fare una statistica dei divorzi in italia, e' pressoche' impossibile stilarne una che guardi alle coppie gay. anche in francia, grazie alla rivista TETU e ai suoi sondaggi, e' venuto furi un risultato falsato: hanno preso in considerazione le famiglie sposate e quelle pacsate rendendosi poi conto che il 70 per cento delle pacsate era etero...... 

poi c'e' anche un altro aspetto ce non ho apito bene: in questo topic si deve guardare alla DURATA della relazione o alla QUALITA? perche' sono due cose molto differenti! preferirei di gran lunga vivere una storia di 5 anni ma intensamente piuttosto che vivere 40 anni dietro ad una donna o un uomo che detesto da 40 anni ma che non posso lasciare per i motivi sopracitati (soldi, figli, costi divorzio....)! !

Nihil, su questo però io ho già scritto che bisogna fare la tara....al discorso coppia.

Perchè si tratta di sesso senza coppia o prima che la coppia si sia formata: la coppia gay in quel caso non esiste.

D'altronde come anche ho già scritto mi chiedo se sia migliore la situazione di chi sente

di dover far finta di essere coppia per poter fare sesso.

 

La superficialità spesso nasce dall'esigenza di fare sesso e dalla necessità di raccontarsi balle al riguardo.

Bisognerebbe che queste persone indagassero l'esigenza e la necessità, che sono la ragione del loro

comportamento, piuttosto che magari sballarsi e teorizzare sulla coppia, recitandola...

 

E' evidente che se uno si ferma ai discorsi improbabili che sente in giro, c'è un'ampia percentuale di coppie

poco serie, in cui in realtà una relazione in senso proprio non si è neanche mai instaurata. Ma la mancanza

di serietà noi non dobbiamo valutarla alla stregua del comportamento morale, ma alla totale mancanza di

reale comunicazione: coppie senza relazione.

 

Quanto alla stabilità io ho l'impressione che venga percepita da molti come solidità e sicurezza, il chè significa

essere insicuri e fragili, che è il presupposto migliore per fare durare poco una relazione. Viviamo tempi che

paiono generare un diffuso senso di insicurezza, d'altronde sappiamo inconsapevolmente che ci aspetta una

vita più difficile di quella dei nostri genitori, ecco allora che la durata viene percepita non per quello che ci

potrebbe dare in più ( l'arricchimento di una relazione, che dovrebbe essere dinamica, come la vita ) ma

per quello che deve garantirci, conservare. La coppia diventa una rassicurazione e non un investimento

aggiuntivo, su una relazione.

 

Dire: io ho bisogno in questa fase della vita di una stabilità affettiva, significherebbe già aver declinato la

parola totemica "Stabilità", avergli dato un significato dopo un minimo di lavoro introspettivo. Ma giusto

il minimo eh?

 

Dire: la coppia deve essere stabile, significa trattare la coppia come qualcosa di indipendente dalla relazione

di cui dovrebbe essere il frutto.

 

Fra l'altro la domanda di stabilità, come dover essere, e non come esigenza da indagare e conoscere, ha un senso se si mette in cantiere un figlio.

E' una ancestrale domanda femminile, che ha un suo senso, nel momento in cui sente l'esigenza di essere madre.

Ma è il frutto di un'altra esigenza, la maternità, che è istintuale.

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