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L'incesto


funeralblues

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tra fratelli e sorelle non mi passa neanche per la testa. non è concepibile.

tra cugini e cugine non ci vedo niente di male.

 

quelli che abitano sopra casa mia sono cugini e sposati e anche nonni

un mio amico ha fatto per un bel po' sesso col cugino.

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Conosco molti gay che hanno rapporti con i cugini da un'infinità di tempo, si parla di anni , meno quelli che lo fanno con fratelli ,ma ce ne sono e pure con lo zio. Di solito però quelli che incontro sono fidanzati ed il parente fa un pò la parte dell'amante. Sono forse amori diversi che si fondono insieme? Insomma, in genere l'affetto per un parente è cosa diversa dall'amore no?

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La trovo una cosa non giusta e personalmente non mi piace, pero' non e' una prerogativa del mondo gay, visto che le prime toccatine piu' comuni nel mondo etero, avvengono tra cuginetti.

Ciao.

Massimo

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Sarò strano io ma l'incesto non mi scandalizza per niente..mi lascia un po perplesso solo in caso di fratello/sorella che hanno vissuto sempre insieme e quindi esiste un determinato rapporto affettivo, però ad esempio se si incontrassero per la prima volta a 25 e vanno a letto insieme non ci troverei nulla di male

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fallendaydreamer

FleurDeLys, non devi giustificarti con me :kiss:

Io ho solo fatto presente che un topic simile esisteva, nel caso in cui non l'avessi visto. Ma  a quanto pare hai aperto questo qui in modo consapevole, per i motivi che hai detto... i moderatori sapranno cosa è giusto fare =)

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Io da preadoslecente qualche piccolissima esperienza con cugini l'ho fatta (non sesso completo si intende). Di sicuro sono state ragazzate fini sa se stesse senza nessun sentimento. Quello non mi è mai neanche passato per la mente. Fra etero le relazioni fra consagunei sono pericolose per la eventuale nascita di figli. Comunque fra gay o fra etero che sia, fra fratelli la trovo una cos che sinceramente mi lascia perlomeno moooooolto perplesso. Addirittura contrario. Ma non vorrei passare per censore

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c'era un detto: non c'è cosa più sopraffina che scoparsi la cugina

:kiss:

 

sicuro, anche adesso io a mio cugino(che oltretutto è calciatore ed ha un bel fisico) gli salterei addosso. Ma a mio fratello èp una cosa che la mia mente non è che rifuta, proprio non prende in considerazione

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Sì fallendaydreamer , però ho pure letto che era passato troppo tempo per continuare a rispondere in quel topic (come consigliato dalla stesso messaggio automatico del forum) e visto che ci sono molti nuovi iscritti da allora e che l'argomento non è proprio identico ho pensato di riaprirlo.

 

Secondo me non ha senso aprire un nuovo topic. Il topic sull'incesto non è un topic che invecchia e quello aperto da te non mi pare ponga la questione sotto un'angolazione diversa, che giustifichi un topic a sé stante.

 

Se poi i nuovi iscritti vogliono postare la loro opinione ignorando ciò che è stato già detto dagli altri, possono farlo lì come qui. Si sa mai che i nuovi iscritti siano interessati alle opinioni espresse dagli altri! :kiss:

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Se si tratta solo di sesso perché no, mi sembra anche normale avere rapporti adolescenziali tra cugini, che magari possono perdurare occasionalmente anche in età adulta. A mio avviso, difficile è invece innamorarsi. I fratelli non si toccano però, eh!  :kiss:

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  • 2 weeks later...

l'incesto é praticamente inconcepibile e inaccettabile.

Le giustificazioni da liberisti, per carità, ma non stiamo parlando di caramelle, stiamo parlando di incesto, un atto che culturalmente ha sempre creato disagio, perché é assolutamente contro-natura (e non dite che é come l'omosessualità, perché si seguono due linee di principio talmente diverse che ad affermare il contrario si rischierebbe di cadere nel ridicolo)

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HeLoves, come noterai questa discussione è stata unita a quella vecchia sull'incesto.

Non c'è bisogno che ripeti per l'ennesima volta la tua opinione, sempre con le stesse parole, senza alcuna nuova motivazione.

 

 

Non che ci fossero vecchie motivazioni, ad ogni modo... :P

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e non dite che é come l'omosessualità, perché si seguono due linee di principio talmente diverse che ad affermare il contrario si rischierebbe di cadere nel ridicolo

 

No aspetta, spiega. In che senso sono due linee di principio diverse? Anche l'omosessualità ha sempre creato disagio, o no?

P.S. Io del ridicolo sinceramente me ne infischio, penso sia meglio ignorarlo e portare avanti discorsi razionali... :P

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HeLoves, come noterai questa discussione è stata unita a quella vecchia sull'incesto.

Non c'è bisogno che ripeti per l'ennesima volta la tua opinione, sempre con le stesse parole, senza alcuna nuova motivazione.

 

 

Non che ci fossero vecchie motivazioni, ad ogni modo... :salut:

Ma mica mi ricordo ogni singolo post che lascio in giro per il forum...

ma che poi, noto una sottile critica ma spero di sbagliarmi.

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io sono giunto ad una conclusione: finché non si reca danno agli altri, chiunque può fare quello che vuole della propria vita...

ammetto che ovviamente trovo strana una storia d'amore tra fratelli e sorelle, zii e nipoti ecc (gay o etero che sia) o comunque anche una storia di solo sesso..... però alla fine non mi cambia niente... se loro sono felici e consenzienti, non vedo che male c'è!

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Ho partecipato nel corso degli anni a questa discussione.

La mia posizione è di tolleranza verso l'incesto. Non credo che debba essere sanzionato

giuridicamente né che debba essere oggetto di disapprovazione morale.

Penso anche che per chi lo pratichi sia meglio che sia un episodio, un rito di

passaggio, non una condizione troppo protratta nel tempo.

 

Ho anche espresso l'idea che «incesto» sia un termine molto ampio che ricopre rapporti

psicologicamente, affettivamente, simbolicamente e culturalmente molto diversi. E per questo

io mi àncoro alla distinzione tra incesto in senso proprio (padre/figlio, padre/figlia, madre/figlio, madre/figlia)

e rapporti endogamici (fratello/fratello, fratello/sorella, sorella/sorella).

 

Faccio questa distinzione perché credo che l'incesto abbia obiettivamente una carica perturbante.

 

Se neghiamo la carica perturbante precipitiamo in un mondo reso asettico da un relativismo di maniera,

un relativismo disincarnato, dove tutto è portato solo sul piano della ragione o, peggio, del linguaggio: («che

problema c'è?», il cui corrispettivo è: «è contro natura»), ma si perde il peso del corpo, delle emozioni,

della storia. Ora la carica perturbante è secondo me più forte nel primo caso, minore nel secondo. La tolleranza

ha un valore proprio perché esiste questa carica perturbante e dovrebbe essere estesa a entrambe le forme di rapporto.

Il livello di accettazione interiore, che può anche mancare (la tolleranza non presuppone l'accettazione

e condivisione interiore di un fatto), credo che possa essere, se c'è, più facile verso la seconda categoria di rapporti.

 

Essere gay dovrebbe indurre a utilizzare il meno possibile categorie come «contro natura» e magari a sostituirla,

in questo caso, con quella di «perturbante» (per ragioni di eredità storica e culturale, per ragioni simboliche

- la rappresentazione che ci si fa dei genitori, ad esempio - e psicologiche).

 

Forse la carica perturbante dell'incesto e dei rapporti endogamici è che ricordano all'umanità che tutti i rapporti

sessuali sono stati un tempo rapporti tra consanguinei o tra affini.

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No, non ti sbagli.

Perché poi dovresti sperare di sbagliarti? La critica fa solo bene.

si, libertà di pensiero e di parola idem, fanno un sacco bene. Ed essere infastiditi da un innocente ri-post (che non ricordavo di aver già postato) lo trovo un pò così... strano, ecco.

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Il problema non è il ri-post in sé, è la mancanza di contenuti...

 

Con tutto quello che è stato detto e che hai lasciato in sospeso, direi che sarebbe meglio prima di rispondere con le solite frasi comuni che andassi a controllare a che punto della discussione eravamo arrivati.

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io scrivo la mia opinione, nessuno é obbligato a tenerla in considerazione e non penso d'essere obbligato a dare motivazioni più profonde di quelle che ho dato,

ma se proprio le vuoi

io trovo l'incesto una distorsione del piano affettivo/sessuale e non parlo di due cugini che fanno sesso, parlo di madre e figlio, di fratelli e roba del genere.

In genere c'é una sorta di distacco, e una situazione intima come la condivisione del sesso la trovo discretamente sbagliata.

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È interessante notare come una cosa passa dall'essere "praticamente inconcepibile e inaccettabile, assolutamente contro-natura" a "discretamente sbagliata" nell'arco di qualche post.

Se non si può fare a meno di usare gli avverbi, almeno usiamoli con un senso! :salut:

 

Quello che mi interessa non è sapere che tu trovi l'incesto una "distorsione del piano affettivo/sessuale", quello che mi interessa sapere è perché dovrebbe esserlo.

Una volta che avrai dato una motivazione convincente, sparirà la necessità di specificare ex cathedra quale incesto è giusto (tra cugini) e quale è sbagliato (tra genitori e fratelli), perché ognuno sarà in grado di arrivare a questa conclusione dalle motivazioni fornite.

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Loup-garou,

il motivo per cui l'incesto è sbagliato

è assai simile a quello per il quale è sbagliato

avere una relazione con colleghi di lavoro o coinquilini.

 

Nel caso dal sesso nasca una "relazione"

è evidente che non è possibile "lasciarsi";

- un po' come prima del divorzio -

con conseguenze traumatiche nel migliore dei casi.

 

Tanto più il rapporto è stretto (madre e figlio, per esempio)

tanto più sarà difficile che un rapporto sessuale

si esaurisca in una condotta occasionale

(più facile da contemplare nel caso di fratelli o cugini).

 

E' brutto persino fare sesso col proprio migliore amico,

perché il rischio di perdere un'amicizia è concreto.

Qui si sta parlando di mettere a rischio ben di più.

 

Ben più di un'amicizia o di un lavoro,

ben più della civile convivenza tra coinquilini.

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La tua, Almadel, sembra una valutazione di opportunità.

Mi pare un discorso razionalizzante, rispetto alla reazione

media, che è di schifo. Io direi che per l'incesto esiste

una norma sociale-morale, che va ben oltre qualunque

ipotesi di divieto razionale-legale, di giusto o sbagliato.

 

Io avevo ipotizzato in precedenza: se il problema è la

commistione di ruoli, fra genitore e figlio, beh a 18 anni

cesserebbe.

 

D'altronde l'Italia è un paese talmente morale, da

essere totalmente amorale. Su questo bisognerebbe

anche riflettere...anche se è un tema più ampio del

discorso sull'incesto.

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Mi accodo a Hinzelmann.

 

Non dico che le motivazioni che hai fornito siano sbagliate, Almadel (e finalmente ce ne sono su cui si possa discutere!). Ma spiegano solo perché l'incesto sia sconveniente, o complicato, o rischioso, o mettici la parola che preferisci. Convenienza o rischio che quindi sono lasciati all'apprezzamento di ognuno di noi, nel caso concreto.

 

Non spiega invece perché l'incesto dovrebbe essere "inconcepibile, sbagliato, contronatura" o "fare schifo". Non mi risulta che questi aggettivi o espressioni vengano applicati ai rapporti tra colleghi di lavoro o tra migliori amici, anche annacquati quanto vuoi per via della minore importanza di ciò che si mette a rischio...

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Le mie motivazioni spiegano perché è "sbagliato" per me,

non possono spiegare perché "faccia schifo" a HeLoves :salut:

 

Per capirlo sarebbe meglio

la questione sul perturbante

di cui ha parlato Isher.

 

Oltre al fatto che il sesso mette in crisi i rapporti

(lavoro, amicizia, rapporti parentali e fraterni)

c'è da dire che nell'incesto c'è sempre l'ombra

di una situazione di disparità oggettiva dei rapporti di forza

(più forte sul lavoro e in famiglia,

rispetto che nell'amicizia)

 

Se aggiungi a queste due considerazioni

anche lo spettro della procreazione endogamica,

credo che il quadro del disagio verso l'incesto

possa definirsi completo.

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Analizziamo il concetto della proibizione e della demonizazione dell'incesto.

Esso evita tutta una serie di implicazioni sulla psicologia e la sessualità

di entrambi i coinvolti che tuttavia non accade sempre come in casi fra fratelli

e sorelle. Non implica un qualsiasi danno all'individuo al quale l'incesto viene

proibito, tant'è vero che quasi tutti qui siamo in grado di avere una relazione

in virtù del nostro sviluppo psicosessuale. Quindi, senza chiedersi se è giusto o

sbagliato, cosa perdiamo nel proibirlo?

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