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Quanto amate/odiate la vostra città?


cambiapelle

Quanto amate/odiate la vostra città?  

68 members have voted

  1. 1. Quanto amate/odiate la vostra città?

    • La adoro, è perfetta!
      7
    • Ci vivo bene, non mi lamento.
      12
    • Potrebbe essere meglio.
      23
    • Spero di poter andare via presto.
      19
    • La detesto.
      8


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1) Non dipende, è realtà.

Prova a vivere in un paesino in provincia senza avere la macchina, con la corriera che passa due volte al giorno, ovviamente solo di giorno...la macchina diventa indispensabile, e te lo dico per esperienza di vita vissuta.

 

2) Quindi vorresti dirmi che vivere che so, a Borghesiana o a Casalotti è come vivere in provincia di Enna o di Campobasso?

Siamo seri, su...anche se di giorno c'è traffico, di sera, anche abitando in periferia, ad andare in centro si fa abbastanza presto, con la macchina poi, vista l'assenza di traffico, si vola, da fuori al gra a piazza venezia ci metti 15-20 minuti.

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  • ben81

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  • Lum

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  • *Sunshine*

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  • privateuniverse

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Sui prezzi delle case: si sa che le metropoli hanno prezzi folli, in fondo stiamo parlando di roma, ovvio che i prezzi non possano essere quelli di avellino, comunque molta gente pretende di comprare casa entro il gra, quando basta spostarsi appena fuori dal raccordo, come ho fatto io, per trovare casa a prezzi piu' abbordabili.

 

Se ti sposti fuori dal raccordo la macchina ce la devi avere lo stesso per forza, altrimenti non ti muovi mica, specialmente la sera e nel we. Tra l'altro all'Atac sono veramente dei geni ad aver messo l'orario di partenza dei notturni coincidente con quello della chiusura della metro: venerdì e sabato ti ritrovi con un buco di un'ora e mezza, ed è veramente una stupidaggine pensando a quanto poco serve la metro a Roma.

Io poi ho praticamente smesso di uscire la sera per andare nei locali perché non c'è mai parcheggio e pure un traffico infernale. Al massimo vado al cinema sotto casa.

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privateuniverse

1) Non dipende, è realtà.

Prova a vivere in un paesino in provincia senza avere la macchina, con la corriera che passa due volte al giorno, ovviamente solo di giorno...la macchina diventa indispensabile, e te lo dico per esperienza di vita vissuta.

 

Premesso che ognuno ha i suoi gusti, anch'io ho esperienza di vita vissuta sia in provincia sia a Roma.

 

2) Quindi vorresti dirmi che vivere che so, a Borghesiana o a Casalotti è come vivere in provincia di Enna o di Campobasso?

Siamo seri, su...anche se di giorno c'è traffico, di sera, anche abitando in periferia, ad andare in centro si fa abbastanza presto, con la macchina poi, vista l'assenza di traffico, si vola, da fuori al gra a piazza venezia ci metti 15-20 minuti.

 

 

No, ma la provincia non è mica solo Enna o Campobasso...

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1) Esponi pure la tua esperienza...i forum servono apposta.

 

2) Certamente...ma, eccezion fatta per le province hinterland delle grandi città, che hanno la fortuna di gravitare sui servizi della città a cui sono vicine,  qualunque provincia "standard" offre molto molto meno rispetto alla grande città, e anche rispetto alla periferia di una grande città...e te lo dico avendo vissuto non in una provincia sperduta, ma in una provincia del centro Italia, a metà strada tra Rimini, Perugia, e Firenze...ebbene, come diceva un mio amico del luogo..."siamo vicini a tutto, ma lontani da tutto", il che stava a significare che, pur essendo centrale come zona e comoda rispetto ad altre province piu' isolate, ti serviva comunque almeno un'ora di macchina per arrivare a qualunque città medio grande...fidati che in quegli anni ho rimpianto anche il traffico che mi sorbivo per fare Roma periferia-Roma centro...e ciò va valutato non solo in un'ottica di mero divertimento, ma anche in un'ottica di offerte di lavoro...Roma offre davvero tanto, rispetto alle piccole realtà di provincia.

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privateuniverse

Vabbè, a metà strada tra Firenze, Perugia e Rimini c'è solo Arezzo. ;)

Mah, che dire? Ovviamente tutto si fa per dire, tutti abbiamo le nostre preferenze.

Ho lavorato a Roma per alcuni anni e mi ci sono trovato malissimo; e sì che da anni, per motivi che si possono facilmente immaginare, volevo andarmene lontano, all'estero o in una grande città, dalla provincia in cui sono nato e cresciuto, anche se Roma non era proprio il mio ideale.

Avevo un buon lavoro, ma, anche se gli affitti erano molto più bassi di adesso, la casa era un grosso problema. Dovevo coabitare con estranei (Spinaceto, poi Ponte Marconi, San Paolo e di nuovo Spinaceto), ne ho avuti una decina ma solo con uno siamo diventati (molto) amici. La vita era faticosa, abitavo vicino al lavoro ma se ne andavano 20-30 minuti per andare e tornare, le case orrende e costosissime, e, curiosamente, la stessa frase che ha usato il tuo amico ("vicini a tutto, ma lontani da tutto") per me era adatta a Roma. Odiavo l'inefficienza dei trasporti pubblici, la scarsa copertura della metro, il fatto che per andare al cinema, magari dall'altra parte della città, bisognava pianificare a volte già nel pomeriggio, anche perché gli orari che facevo erano lunghi, i parcheggiatori abusivi, la vita anonima e impersonale di una città caotica e male organizzata, la povertà della mia vita sociale. Quando ebbi problemi personali decisi di scapparmente e di tornarmene da dov'ero venuto: la famiglia e gli amici erano altrove; del resto, quando sarei mai potuto diventare autonomo? Forse è stata una scelta disastrosa, ma qui si entra in altri discorsi.

Roma non mi piace per tanti motivi, anche per quel che rappresenta: il papa e la presenza della chiesa cattolica, il suo essere una città di burocrazia, di terziario, di mediazione e di intermediazione; anche quell'architettura barocca che non mi piace, lo snobismo e il classismo della sua borghesia, che etichetta le persone a seconda di dove abitano e non a seconda di quel che sanno, o di quel che sono. Mi mancano i cinema, la possibilità di andare ai concerti, e Radio Rock. :) Forse non ho saputo adattarmi, forse sono stato sfortunato, non so...ma su questo è meglio lasciar perdere. ;)

O forse in ogni posto è possibile trovare dei difetti, quando non sei a casa tua nel mondo.  :)

Come dice la canzone dei Doors, "people are strange, when you're a stranger".  :sbav:

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me ne sono andata a 20 anni dal mio paese.. ora ne ho 29 e ci sto  per tornare perchè dopo aver visto certe cose ho capito quello che ho perso...

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privateuniverse

me ne sono andata a 20 anni dal mio paese.. ora ne ho 29 e ci sto  per tornare perché dopo aver visto certe cose ho capito quello che ho perso...

 

Una frase troppo enigmatica per non suscitare curiosità.

Non tanto sui posti specifici, ma su cos'hai visto e su cosa avresti capito di aver perso.

(Spero di non essere indiscreto).

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ho visto, o meglio ho vissuto e sto vivendo ancora, da un anno in una città che è completamente diversa dalla realtà a cui sono abituata io. sono venuta qui da sola.

 

Ho sempre dato x scontato che le persone mi accogliessero bene perchè sono abituata a posti accoglienti, con gente solare, e invece ho capito che non è così. e per me è bruttissimo vivere in un  ambiente dove nessuno ti considera, dove nessuno ti parla, dove anche se vivi da un anno qua tu cmq sei del "sud" (che poi in realtà sono del centro ma vabbè) e tutte le volte mi tocca spiegare e litigare perche ci sono tanti pregiudizi. Non ho mai avuto così tante difficoltà a fare amicizia e pur stando qui da un anno e avendo cmq socializzato io continuo sempre a percepire che qua non è posto x me. E quando vivo una situazione così diversa a come sono sempre abituata è facile capire che sto meglio non dico tanto al paese mio ma per lo meno nei miei ambienti, in ambienti accoglienti, dove la gente non ha paura di parlarti mentre sorseggi un caffè, che poi alla fine per me la casa è semplicemente un luogo dove sto bene e mi sento a mio agio.

 

E allora sì che ho capito quello che ho perso, ho perso l'accoglienza, l'ospitalità, il sorriso della gente, dall'amico al barista... sembra poco ma per me non lo è affatto.

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E allora sì che ho capito quello che ho perso, ho perso l'accoglienza, l'ospitalità, il sorriso della gente, dall'amico al barista... sembra poco ma per me non lo è affatto.

 

 

 

Capisco bene tutto ciò, perchè ho sperimentato la stessa situazione nella mia parentesi di vita fuori Roma.

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Iio mi sono trasferito da Roma a Pavia ad ottobre e, detto francamente, la grande città non mi manca affatto.

Roma è una città invivibile, mal organizzata e la gente che ci abita la rispetta ben poco.

Pavia è piccola, onestamente i divertimenti non sono molti, ma è una bella città universitaria piena di studenti. Si fa tutto in pochissimo tempo, per arrivare all'università mi ci vogliono 15 minuti a piedi e il giorno lo sfrutto al meglio.

A Roma per fare qualsiasi cosa mi devo muovere almeno 1 ora prima (per arrivare all'università con in mezzi ci mettevo tantissimo, senza contare che dovevo prendere 1 treno e 1 autobus).

Il sabato sera è un delirio, in qualsiasi posto si va è un dramma il parcheggio.

Per carità, è una città meravigliosa e piena di storia ma è invivibile, e ve lo dice uno che ha vissuto accanto a San Pietro (in centro) per 24 anni.

Tralasciando il centro, vogliamo parlare di certi quartieri osceni che ci sono a Roma? Dei veri e propri mostri urbanistici: Monte Spaccato e tutta la zona di Primavalle, Bravetta, buona parte della Casilina e della Tiburtina.

Fra l'altro qui a Pavia ho trovato una gentilezza e un'accoglienza mai vista, la gente ti saluta sempre e sono tutti estremamente educati.

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Si si gentilissimi, un mio ex abita appena fuori Pavia, sono stato a trovarlo tantissime volte, anche dopo che la storia è finita e siamo rimasti amici, e ho potuto contatare di persona che la gente è chiusa e prevenuta verso chi è del centro sud, non contiamo poi il clima pessimo, afa e zanzare d'estate, e d'inverno ti cachi sotto dal freddo e dalla nebbia.

Ora, non discuto che tu possa preferirla in quanto, essendo città piu' piccola, sia meno caotica (ma permettimi, non c'era bisogno di allontanarsi di 600 km per trovare una cittadina piu' tranquilla (Viterbo, per dirne una, è a 50 km da Roma ed è bella e tranquilla, Perugia è a 150 km e pure poteva essere un'alternativa ottima, città vivibile, antica, universitaria e viva), ma il paragone è improponibile in quanto ad offerta di tutto, aldilà dei gusti personali non si possono paragonare cittadine con una metropoli.

Sul traffico del sabato: le alternative a Roma sono tantissime, ad esempio non c'è per forza bisogno di infognarsi di sabato sera in macchina sul lungotevere a Trastevere o parcheggiare a 3 km perchè si vuole per forza andare a campo de' fiori, tra l'altro i migliori pub e i migliori locali sono in periferia, ovvero in zone in cui non trovi casino. Idem per i cinema, quelli in centro, da quando hanno aperto in periferia i comodi multiplex con annessi pacheggi immensi, stanno praticamente soccombendo.

Non a caso io il centro lo frequento solo per lavoro o quando vengono amici stranieri e li porto a fare un tour turistico, perchè ormai la città offre tutto in tutte le zone.

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Perché a Roma l'estate fa freddo vero? Ed è anche risaputo che a Roma non esistono zanzare...mah...E' vero, l'inverno fa freddo ma a periodi, per esempio questi giorni si sta benissimo e non fa freddo per niente.

Comunque non mi pare proprio che la gente sia così. Io vivo qui da quatto mesi e non ho mai avuto un problema con nessuno.

Mii sono allontanato per la mia facoltà e perché sono stato mandato qui da un professore di Roma in quanto qui a Pavia vi è un ottimo centro di ricerca associato all'università (studio Biologia Biomedica).

Sono d'accordo con te su Perugia, piace molto anche a me.

I migliori pub sono periferia? Ogni volta che sono andato nei pub un po' fuori dal centro mi sono sempre ritrovato vicino la classica fauna dei dintorni romani (molto educati ma soprattutto molto fini).

Consideriamo pure che i locali che mi piacciono di più sono a San Lorenzo e a San Giovanni quindi non ho mai trovato il motivo di spostarmi in periferia.

Comunque sia io non sono mai stato un particolare amante dei locali. Qui organizzano sempre feste universitarie che preferisco decisamente di più.

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No, ma perché, ci sono zanzare a Roma?  ;)

(sono *ironica*, eh... io me le trovo anche adesso dentro casa, sono diventate immortali).

 

La questione gente fredda/calorosa imho va molto sul personale e sulle esperienza, averne una brutta magari all'inizio ti "scotta" e ti lascia più diffidente, ma direi che in linea di massima gli stronzi ci sono dappertutto.

 

Per il discorso della periferia, direi che il problema è sempre quello, se non hai la macchina ti attacchi, non sono zone in cui si può andare con i mezzi di notte.

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PER SUNSHINE: Da dove vieni e dove abiti adesso? Se non sono troppo invadente.

 

PER AKIRA86: Grande! Anch'io ho studiato a Pavia, giurisprudenza  ;) Gran bella città e bella gente. Dopo un pò non ci fai neanche più caso alle zanzare. Pavia è piccola, ma molto accogliente. Alla fine quello che conta non sono tanto i divertissement, ma le persone.

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1) evidentemente non hai presente la quantita' di zanzare presenti nella pianura padana, qui da noi in confronto sono una bazzecola, non parliamo del clima, infimo rispetto al nostro, basta guardare le temperature di media e la relativa umidita'  registrate dalle stazioni metereologiche.

2) gli stronzi ci sono indubbiamente dappertutto, ma non e' una novita' che al nord la quantita di gente prevenuta e razzista verso chi viene dal centro o dal sud salga esponenzialmente

3) hai detto bene:  in una grande citta' e' vero che ALCUNE zone ultraperiferiche sono malservite dai mezzi, ma come detto gia' una persona magari aspetta il bus 40 minuti ma comunque si muove, io quando ho vissuto in provincia, se non avessi comprato uno scooter, e poi la macchina, non sarei nemmeno potuto andare in giro causa la scarsita'  di corriere di linea. Qui ci sono degli scalcinati notturni, ma ci sono, nei piccoli centri dopo l' ora di cena e' coprifuoco dei mezzi pubblici.

Mi sembra inutile ribadire cio' che e'  scontato.

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Como: cittadina vetrina con poca sostanza ma che fa sempre piacere vedere anche se ultimamente è devastata dall'amministrazione di un sindaco incapace che non è riuscito a concludere le decine di progetti di riqualificazione che sono stati iniziati.

La gente è tipica di una cittadina del nord: snob, altezzosa e chiusa verso chi viene da fuori. Io ci sono abituato e non mi tange particolarmente ma sono sicuro che può risultare molto fastidioso.

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3) hai detto bene:  in una grande citta' e' vero che ALCUNE zone ultraperiferiche sono malservite dai mezzi, ma come detto gia' una persona magari aspetta il bus 40 minuti ma comunque si muove, io quando ho vissuto in provincia, se non avessi comprato uno scooter, e poi la macchina, non sarei nemmeno potuto andare in giro causa la scarsita'  di corriere di linea. Qui ci sono degli scalcinati notturni, ma ci sono, nei piccoli centri dopo l' ora di cena e' coprifuoco dei mezzi pubblici.

 

Continuo a non essere d'accordo, perché forse tu non ti fai questo problema, ma io di certo non mi metto ad aspettare 40 minuti un autobus alle 3 di notte a Torpignattara per tornare a casa, dovendoci magari aggiungere un cambio e dei tragitti a piedi, a meno di non essere in compagnia numerosa.

Per cui dal mio punto di vista periferia o provincia non fa differenza, ti serve lo stesso un mezzo privato per muoverti. E personalmente tutta la gente che conosco che abita un po' fuori dal raccordo o in periferia è della mia opinione, tant'è che chi era appiedato si è munito di qualche mezzo oppure si è visto drasticamente calare la vita sociale per l'impossibilità di muoversi.

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Beh che avere un mezzo privato sia sempre piu' comodo non e' in discussione, anche perche' il mezzo privato ti permette di raggiungere anche luoghi fuori citta', di fare weekend e vacanze autonome, e di appunto evitare estenuanti attese di mezzi che passano con bassa frequenza in certi orari. La macchina resta imho una delle invenzioni piu' utili, a prescindere da dove si viva.

Quello che sottolineavo pero' era un altro punto, che ribadisco: una persona non auto o moto munita, vuoi per motivi economici o vuoi perche' ha paura di guidare o di prendere la patente, a roma o a milano, pur con attese alle fermate, pur con tempi di percorrenza piu lunghi rispetto al mezzo privato, si puo' muovere comunque! Se invece abiti ad Umbertide (esempio a caso di paese di provincia) e non hai un mezzo o chi ti scarozza, sei murato vivo, perche i mezzi sono pochissimi e ci sono solo di giorno, non a caso nei piccoli centri guidano anche moltissimi anziani, proprio perche' il bisogno muove.  Fidati che a loro anche l'n12 parrebbe oro, con tutto che il servizio non e' eccelso. L'esperienza fuori citta' mi ha fatto notare ed apprezzare le tante comodita' come ad esempio questa, che prima davo per scontate, esattamente come fai tu :-)

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io penso che ogni luogo ha i suoi pro e i contro, secondo me non ce n'è necessariamente uno meglio dell'altro, dipende semplicemente dalle nostre priorità del momento: se fossi motivata potrei sopportare caos, zanzare ecc. Dipende da cosa stiamo cercando.

 

x fra86: attualmente vivo in Liguria, bellissimi paesaggi, gente educatissima, dimmi quello che ti pare... ma io non mi trovo per niente bene...  :D Non voglio nulla togliere alla Liguria ma sono abituata ad ambienti diversi...

 

x Ben e Akira: ho vissuto a Pg per un certo periodo e che dire...  :D mi manca....  :D Perugia è Perugia :muro:

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Scusa Ben81 ma non eri tu che dicevi che è impossibile fare un paragone tra una cittadina di provincia e una metropoli? E ora che fai? Mi paragoni Umbertide con Roma?

Comunque qui si parla soprattutto di qualità della vita che una città ti può offrire. Roma è una metropoli ma, purtroppo, non è stata in grado di adattarsi allo standard europeo. Offrirà anche tanti locali (che poi, diciamolo, di locali non frequentati da coatti e burini ce ne sono ben pochi) ma la qualità della vita?

E' normale metterci 1 ora per andare all'università? E' normale che per spostarsi devo essere per forza motorizzato? Si critica tanto l'intolleranza della gente del Nord, ma i romani sono tanto meglio? Oh sì, senz'altro, con i loro scooter, la loro parlata molto fine, sempre abbronzati pure a gennaio sono proprio delle belle personcine.

Ora, tralasciando il paragone con le province, vogliamo parlare degli standard europei? Sono stato il mese scorso a Lione da una mia amica e lì sì che hanno una visione di cosa significhi spostarsi con i mezzi. Lione è la metà di Roma, eppure hanno diverse linee metro (4 o 5 mi pare), i tram sono puntualissimi e la città è pulitissima. Andavamo dove ci pareva in pochissimo tempo e se volevamo incontrare un qualsiasi persona anche dall'altra parte della città non ci voleva nulla.

Io amo Roma, è una città meravigliosa, ma purtroppo è gestita male e la maggior parte dei quartieri più abitati, salvo rare eccezioni, sono tenuti malissimo.

 

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X Sunshine: Ti capisco, una mia amica ligure che vive a Rimini, quando va in Liguria mi dice sempre: "vado solo per rilassarmi e per i paesaggi", come a dire, se dovessi viverci non ce la potrei più fare. Mi ha detto diverse volte che i liguri non sono semplici come persone. Da parte mia non posso dir niente perché sono stata solo a Genova per prendere una nave, quindi... non ho avuto modo di approcciarmi, però di paradossi è pieno il mondo, paesaggi strepitosi, ma gente di mer...

 

Invece io abito a 7 km dal mare, in provincia di Forlì-Cesena, in Romagna. Diciamo che dove sto adesso non c'è molta vita, è un paese molto piccolo e quindi devo andare a Cesena, a Rimini o a Cervia/Milano Marittima/Cesenatico se voglio trovare situazioni di svago e divertimento. Non si sta male nel mio paesino, nel senso che le vita scorre calma e tranquilla, ma è troppo piccolo per i miei gusti e non c'è vita gay... Tuttavia sto cercando casa altrove, sul mare. In Romagna, per quello che ho avuto modo di vedere io, la gente è abbastanza aperta all'omosessualità, ma se non è vissuta in prima persona. Della serie "col culo degli altri sono tutti gay" (passatemi la frase). Magari dalle parti di Riccione sono molto più aperti mentalmente, anche verso Ravenna, ma dove sto io è una tristezza totale... Mi piacerebbe fare tante riflessioni sulla mia terra, ma ci vorrebbe un pomeriggio intero.

Per dire, a Bologna è pieno di gay! Li si che c'è movimento.  :muro:

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Scusa Ben81 ma non eri tu che dicevi che è impossibile fare un paragone tra una cittadina di provincia e una metropoli? E ora che fai? Mi paragoni Umbertide con Roma?

 

Non era un paragone, ma, come ho scritto, un esempio relativo e circoscritto al discorso mezzi pubblici e facilità di spostamento, scritto per farti capire come, sebbene scadenti, gli estesi trasporti di una città rendano possibile gli spostamenti a chi, a differenza di noi, non ha un mezzo proprio, mentre chi vive nei piccoli centri o in piccole città, se non ha un mezzo proprio o qualcuno che lo porta in giro, si fotte.

Ora, dopo aver spiegato per la 200esima volta questo semplice concetto, ci siamo?

 

 

Comunque qui si parla soprattutto di qualità della vita che una città ti può offrire. Roma è una metropoli ma, purtroppo, non è stata in grado di adattarsi allo standard europeo. Offrirà anche tanti locali (che poi, diciamolo, di locali non frequentati da coatti e burini ce ne sono ben pochi) ma la qualità della vita?

 

Non esistono solo i locali: Roma offre una scelta immensa di svaghi anche per chi non ama i locali: musei, monumenti, mostre, inizative culturali, sport di ogni tipo, cinema multisala ormai onnipresenti, centri commerciali immensi, e potremmo fare domani ad elencare tutte le possibilità di svago, per ogni gusto, che una metropoli offre, a differenza di qualunque cittadina di provincia.

Inoltre Roma come svaghi è avvantaggiata anche dalla collocazione geografica, visto il mare a poca distanza, e le montagne anche.

Senza contare le cose piu' importanti: le occasioni di lavoro, di amicizia, e di amore, che solo una metropoli può offrire.

Lavoro: se avessi deciso di restare nel posto dove ho vissuto una parentesi di vita, oggi sarei ancora a lavorare in fabbrica su turni .

Amici: critichi i romani, ma io ti dico solo che, in 7 anni di permanenza in Toscana, tralasciando l' essere additato come "terrone" e altri sfottò sullo stesso tema, ho stretto amicizia con tipo 3 persone, che poi erano le uniche che si salvavano. Tornato a Roma, tempo pochi mesi, ricostruii un bel giro di amicizie senza alcun problema, senza avere tra le palle gente snob che, se non avevi l'a3 a 18 anni non ti si filava...non paragoniamo la merda con la cioccolata, i cafoni stanno ovunque, ma l'atteggiamento di esclusione che molte persone del centro nord hanno verso chi viene da fuori, a Roma non lo trovi.

Amore: in una città di provincia i gay tempo pochi mesi li conosci tutti, se non ne trovi uno che fa per te ti fotti. Tornato a Roma, tempo un mese, ho trovato subito il ragazzo per me, storia durata 4 anni. Finita, tempo pochi giorni, ho trovato il mio ragazzo attuale, storia di quasi 5 anni ad oggi.

La scelta che una metropoli ti offre (su tutto, amore, lavoro, amici, svaghi) un piccola città non te la offre, pure mio zio di 70 anni, che ha vissuto in entrambe le città,  lo capi', quando parlando ammise che, se al paese non ti piace un giro, la scelta è ben poca, mentre in città se ti stanno sul cazzo degli amici puoi cambiare comitiva.

 

E' normale metterci 1 ora per andare all'università?

 

 

Se tu vivessi al paese, o in una cittadina sprovvista di università, impiegheresti ben di piu' per recarti presso altra città, o spenderesti ben di piu' nel dover affittare un appartamento fuori sede

 

E' normale che per spostarsi devo essere per forza motorizzato?

 

a Roma non è indispensabile, se compriamo l'auto è per comodità, ma se non ce l'avessimo potremmo vivere lo stesso.

Se tu abitassi a Saracinesco, senza una macchina non potresti nemmeno andare a  lavorare o uscire con gli amici.

Non solo, ti dico pure che vivendo al paese percorrevo circa 40 000 km annui, con i costi che ne conseguono, mentre a Roma ne percorro 10 000 l'anno...quindi fai tu.

 

 

Si critica tanto l'intolleranza della gente del Nord, ma i romani sono tanto meglio? Oh sì, senz'altro, con i loro scooter, la loro parlata molto fine, sempre abbronzati pure a gennaio sono proprio delle belle personcine.

 

I maleducati li trovi ovunque, ma l'atteggiamento dei romani verso chi viene da fuori è nettamente piu' aperto di quello del cittadino medio del nord Italia, verso chi viene da fuori.

Negare ciò è negare l'evidenza.

 

 

Ora, tralasciando il paragone con le province, vogliamo parlare degli standard europei? Sono stato il mese scorso a Lione da una mia amica e lì sì che hanno una visione di cosa significhi spostarsi con i mezzi. Lione è la metà di Roma, eppure hanno diverse linee metro (4 o 5 mi pare), i tram sono puntualissimi e la città è pulitissima. Andavamo dove ci pareva in pochissimo tempo e se volevamo incontrare un qualsiasi persona anche dall'altra parte della città non ci voleva nulla.

Io amo Roma, è una città meravigliosa, ma purtroppo è gestita male e la maggior parte dei quartieri più abitati, salvo rare eccezioni, sono tenuti malissimo.

 

 

Lione è una città di 470 000 abitanti, il doppio del solo quarto municipio di Roma, che ne conta 240 000, mentre Roma in totale ne ha 2.700.000...ma di cosa stiamo parlando? Ci mancherebbe che i mezzi pubblici non funzionassero bene, visto che i mezzi pubblici sono ostacolati anche dal traffico veicolare, che in una città da manco mezzo milione di abitanti non sarà mai esagerato come in una metropoli.

Sei mai stato a Londra? Se si, non ti sei accorto del traffico folle, nonostante la congestion charge, che limita l'accesso al centro?

idem Madrid, nonostante l'articolata line adi metro, traffico assurdo, e posso parlarne in prima persona, avendoci guidato.

Come si può pretendere che in una metropoli non ci sia traffico?

I trasporti a Roma sono sicuramente mediocri, e l'ho scritto io stesso nel mio primo post in questo topic, ben prima che tu lanciassi la tua filippica, ma, mettendo pro e contro sulla bilancia,  viste tutte le opportunità che questa città offre, vista la bellezza, vista l'apertura della gente...i pro superano di gran numero il contro della mobilità, che comunque per quanto scadente, e lo risottolineo, è comunque piu' articolata dei 4 bus e corriere in croce, solo diurni, che una cittadina di provincia offre ai suoi abitanti.

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Da turista posso dire che, avendo visitato tante città del Nord e Roma, ho trovato un accoglienza molto più -non dico calorosa- cortese in Veneto e Lombardia che a Roma durante la settimana in cui sono stato a Settembre. Cafoni, sfaticati, incompetenti, scortesi. Va bene che la città è molto grande ed è facile trovare più "esemplari" di qualsiasi ceto sociale, ma sembrava veramente che qualsiasi cittadino a cui venisse chiesta una informazione, o negoziante a cui chiedere consiglio, o paninaro interrogato per sapere il contenuto dei panini, o persino i custodi del guardaroba dentro San Pietro (che hanno fatto squallide battute sessuali alla mia amica) si fossero messi d'accordo per essere rozzi e scortesi... Persino più dei veneziani -notoriamente isterici-.

Il trasporto pubblico di Roma è una vergogna per una capitale europea e per una città più grande di New York. Va bene che si troveranno rovine e reperti, ma due -quasi tre- linee di metropolitana al 2011 sono una cosa a mio parere assurda (una Londra o una Parigi probabilmente avevano più di due linee già negli anni 20 del Novecento). Oltretutto il modo in cui sono tenute le stazioni è qualcosa di pessimo, e già questo per me è un contro che fa sprofondare la città nella mia classifica di gradimento. Poi certo, Roma è così bella che in parte si riscatta ma non è giusto farsi un vanto di ciò che esiste da millenni senza offrire alla città le necessità di una metropoli moderna.

 

Comunque, cerchiamo di non relegare il discorso a Roma e di fare i difensori a spada tratta delle città che ci hanno dato qualcosa, tutti abbiamo esperienze totalmente diverse.

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Beh permettimi, so che vieni dalla Sardegna, regione che ho visitato in lungo ed in largo negli anni:basandomi solo sull'esperienza turistica, potrei dire che, in quanto a rozzaggine, gli abitanti di Roma, rispetto a quelli Sardi, sono mediamente ultra chic e ultra cortesi.

Forse il nostro problema è l'aver avuto a che fare con inservienti, baristi, camerieri, tutta gente che è scoglionata dal lavoro che fa mentre i turisti si divertono...è comprensibile che gente magari sfruttata con contrattini da barista, da guardarobiere, o da stagionale nel caso di impieghi turistici, sia talvolta poco disponibile e senza sorriso sulla bocca...non a caso i sardi di cui sono amico, non sono come gli stronzi degli hotel e dei ristoranti con cui ho avuto a che fare, calcola che una volta ad Alghero stavo per prendere a schiaffi la proprietaria di un ristorante, che ci aveva trattati male senza motivo...ergo anche tu non puoi farti un'idea degli abitanti di una città solo in base agli inservienti con cui hai avuto contatto in centro mentre eri in ferie...quando io parlavo di freddezza e razzismo, riferendomi all'accoglienza media del centro nord, non mi basavo su una gita,. ma su anni vissuti in loco.

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Ma infatti quelle su cui tutti qua si basano sono opinioni parziali (sia che abbiano visto una città per 2 giorni o ci abbiamo vissutoper 9 anni), e in questo topic viene richiesto di riportarle in tutta la loro erroneità. Certo che se si avesse la verità assoluta sull'efficienza o la cortesia delle città non dovremmo neanche a stare a chiederci cosa piaccia o si detesti perché sarebbe lo stesso per tutti. Io comunque non mi riferivo a battaglie contro freddezza e razzismo del popolo del centro-nord ma rispondevo semplicemente alla tua frase

 

I maleducati li trovi ovunque, ma l'atteggiamento dei romani verso chi viene da fuori è nettamente piu' aperto di quello del cittadino medio del nord Italia, verso chi viene da fuori. Negare ciò è negare l'evidenza.

 

Evidentemente starò negando l'evidenza, ma mi sembra quasi di aver ricevuto più ostilità (anche omofoba, peraltro) a Roma in sette giorni piuttosto che a Cagliari in diciassette anni o a Milano in quattro anni.  Comunque chiuso l'OT.

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pierceyourbody

Ma in Sardegna di ostilità omofoba ce n'è a sufficienza per sfamarci l'Africa se fosse cibo, che cavolo di gente hai trovato a Roma??

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Cioè, io ho formulato un giudizio in 7 anni di vita in un posto, e tu in 7 giorni hai già dato un verdetto, tra l'altro avendo combattuto solo con cassieri, baristi, inservienti?

Sull'omofobia: tra i miei amici ne ho 3 sardi, tutti scappati a Roma perché in Sardegna dovevano nascondere di essere gay pena il non poter piu' vivere sereni, quindi non facciamo paragoni sull'omofobia che la tua regione ne uscirebbe davvero male.

Chiudo comunque anche io l'ot.

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Invece io abito a 7 km dal mare, in provincia di Forlì-Cesena, in Romagna. Diciamo che dove sto adesso non c'è molta vita, è un paese molto piccolo e quindi devo andare a Cesena, a Rimini o a Cervia/Milano Marittima/Cesenatico se voglio trovare situazioni di svago e divertimento.

 

io sono stata solo 4 mesi nella tua regione, lavoravo a Lido di Savio e l'alloggio con le altre persone era a Mi. Ma. Devo dire che non me la sono goduta affatto perché non mi ritrovavo molto in quell'ambiente, magari la sera uscivo, andavo in un pub ma niente di che, gli altri invece se la sono goduta di più, andavano spesso al Pineta e sempre sempre a Papeete. Ricordo ancora il coro chre cantavano quando rientravano: :muro: "ohhhoooohh Papeeeteeee, mi sembra di volare, la gente in riva al mare grida Ohhhohh PApeeeteee" :D

 

comunque certo che per i divertimenti ce n'è per tutti i gusti, devo ammetterlo, e si conosce davvero tanta gente. Quando sono venute le mie amiche le ho portate auna discotechina all'aperto a Cesenatico, non ricordo il nome ma ci siamo divertite tanto. Mi sono trovata bene quel periodo, a parte tutto, e quelli che sapevano di me non si sono mai scandalizzati più di tanto.

 

A Bologna non sono mai stata ma mi piacerebbe andarci perché tutti dicono che sarebbe la citàà giusta per me  :D:gha: chissà....  :D

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Ahahah!  :muro: La canzone del Papeete fa sbligare  :D Non la conoscevo  :D Comunque, Bologna è veramente free, in tutti i sensi. Puoi fare quello che ti pare ed essere chi vuoi. Ci sono stati anni in cui è stata dura vivere a Bologna, per via della micro criminalità e dei troppi punkabbestia. Spero di non offendere nessuno, ma molti non li sfango. Tuttavia adesso sembra essersi ripresa e da quello che mi dicono le mie amiche e i miei amici che vivono lì per studio, si è ripopolata e si sta da Dio. La sera esci ed è pieno di gente che ha voglia di fare amicizia e divertirsi, quindi, posso solo che incoraggiarti ad andare a fare un giro  :gha:

E poi a Bologna c'è l'arte, mostre, festival, rassegne, musica, università, lavoro. Non solo i gay  :D

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