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Modelli di coppie lesbiche da seguire


aisha

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alysonmichelle

Il primo caso di razzismo-sessismo al contrario, complimenti!

buona notte

 

Ah non ho mai nascosto di essere femminista e di avere una certa avversione verso il maschio etero (con le proprio eccezzioni) pero il tuo intervento non lo capisco.

 

Almeno prima chiedi spiegazioni se proprio non vuoi partire spedito con giudizi effimeri come quelli dati. Ma vabbé notte notte  :roll:

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Mah i giudizi sono pure accettabili se sono preceduti da un bel "la mia opinione è che" e se non si cerca di farli passare per verità assolute. Diciamo che le basi per intavolare un discorso c'erano pure, ma ogni area ha le sue regole e questa area dovrebbe essere per sole donne, quindi non l'ambiente ideale per un post del genere.

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  • 2 weeks later...

..Avere un modello sarebbe sicuramente utile per tutte a vivere più serenamente o per lo meno con un attimo d libertà in+..ma per qnt m riguarda h modelli stabili e forti sull'amore..nn m nascondo cn la mia ragazza..certo evito d esagerare in determinate situazioni ma nn + d qnt facessi già cn i miei ex etero..il rapporto va plasmato in base agli individui che lo compongono..sti c***i se nn faranno mai un programma per famiglie sulle coppie gay..IO AMO ed è fantastico vedere che nn sono la sola..

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  • 1 month later...

Mi sono mancati sì i modelli. Ma non di "coppie", più di "visione positiva del mondo sulla base del modo di essere". La sto complicando. Facciamola più semplice: mi è mancato un modello di vita alternativo a quello tradizionale, in cui l'orientamento sessuale fosse uno degli elemeni caratterizzanti le scelte relazionali.

 

Ho visto stereotipi di coppie e stereotipi di relazioni umane e ho pensato per anni che una società diversa dovesse basarsi su qualcosa di più che le attese della società (che poi non si attende proprio nulla).

 

Mi sono costruita la mia idea di relazione sui libri e carpendo da qualche film un modello diverso da quello "a fotocopia" che vedevo nei miei e nelle persone che mi circondavano. Ovviamente l'essere gay era caratterizzante: sto con una donna, devo avere rapporti con lei che non implichino lo schema "matrimonio, figlio, amante".

 

In realtà, poi mi sono accorta che il modello più rivoluzionario era quello in cui lo schema era "matrimonio legalizzato, figlio con inseminazione, tacita cessazione dei contatti sessuali": in pratica l'essere rivoluzionario dipendeva solo dal fatto che la relazione era tra donne.

 

Per questo adesso mi piacciono i comportamenti "low profile", che non sono necessariamente ipocriti: mi piacciono persone che non fanno coming out su scala globale, ma che non nascondono di tenere la mano alla compagna in pubblico.

 

Sarà banale, ma mi sembra che sia tutta una questione di classe. Vivere la propria vita come la si vivrebbe comunque, senza forzature e senza uscite troppo plateali, mi sembra forse il vero modello da seguire: l'essere semplicemente se stessi.

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  • 2 weeks later...
alysonmichelle

Per questo adesso mi piacciono i comportamenti "low profile", che non sono necessariamente ipocriti: mi piacciono persone che non fanno coming out su scala globale, ma che non nascondono di tenere la mano alla compagna in pubblico.

 

E purtroppo siamo in poche a pensarlo.

Certo non apprezzo chi si finge etero per un giorno per poi andare con la prima donna che passa solo per esplorare la prorpia parte lesbica fedelmente celata dal proprio pubblicitario che sta nel frattempo mettendoti in pole con la più piccante tra le storie da copertina (che sappiamo tutti non è mai una storia donna con donna).

 

Credo che un modello di coppia non sia neanche necessario e credo che siamo anche abbastanza intelligenti da capire cosa sia la vita di coppia e quali siano i problemi che essa cela. Siamo un po tutte cresciute in mondo dove l'immagine della famigliola felice era qulla della mulino bianco, noi lesbiche cosa abbiamo fatto? Nel nostro immaginario non abbiamo fatto altro che sostituire il padre di famiglia con la madre o compagna dei nostri sogni ed il gioco era fatto. Ci siamo abituate a un immagine eterosessuale della famiglia che però abbiamo poi traspostato sul noistro modo di vivere e sulle nostre preferenze sessuali proprio perchè non abbiamo mai avuto dei veri e propri modelli e non credo neanche che ne abbiamo bisogno.

 

No perchè la prima che si azzarda a tirarmi in ballo Bette e Tina o Ellen Degenerata con la DeRossi o la Anna vedostranoHache giuro che la scomunico a vita.

 

Infondo il modello di coppia felice non esiste nei main-stream, come non esiste il modello di coppia felice eterosessuale, e credo che non ne abbiamo neanche bisogno perchè siamo riuscite a costruircene uno tutto nostro nella nostra mente e piano piano stiamo un pochettino tutte quante cercando di raggiungerlo

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  • 2 weeks later...
TheSorrow

ogni persona è diversa e ogni modello può essere sbagliato. Vivete senza modelli :P

 

Intanto credo che più opportuno che chiederci se un modello sia giusto o sbagliato in assoluto, bisognerebbe chiederci se può esserci un modello giusto per noi, che riesca a rappresentarci, nel quale specchiarsi e che, si, magari ci aiuti a crescere.

 

Saper vivere senza modelli è fondamentale nell'adultità,trovo, ma nella preadolescenza e nell'adolescenza i modelli sono d'importanza incredibile e da non sottovalutare.

In un periodo in cui si tende ad "allontanare" e\o "rifiutare" in qualche modo i primissimi modelli, le figure genitoriali, cerchiamo, e troviamo qualcosa all'esterno che possa "indicarci una via". Qualcuno che sentiamo vicino in un modo o nell'altro, qualcuno che pensiamo ci somigli, qualcuno che stimiamo e da cui siamo affascinati.

I modelli servono anche per crescere, ma possono pericolosamente far regredire a mio parere, qualora non si riconosca il momento in cui bisogna lasciarli da parte.

 

Parlando comunque strettamente di modelli omosessuali, giuro che mi auguro ogni santo giorno che qualche dannatissimo artista,cantante,attore famoso e stimato, faccia il suo coming out. Per quanto mi venga comunque facile rendermi conto del perchè molti preferiscano restare nell'armadio, questo tipo(comprensibilissimo) di egoismo nega la possibilità di fare qualcosa di incredibile, inviare messaggi importanti e dare coraggio a tanti di quei giovani (e non solo) gay,bsx,e qualsiasi cosa siano d'altro, di venire fuori per quello che sono, di sentirsi liberi e sereni nel razionalizzare il loro essere.

 

Il problema è che i modelli gay in questo paese ci sono, ma sono vergognosi.

Il gay descritto in italia, dall'italia, agli italiani, è la macchietta estremamente femminea che parla con voce sottile, si trucca,porta i tacchi, è ebete e sciocco, preferibilmente amante del canto e della danza.

Il gay( e la lesbica) in italia, è SOLO ed unicamente il gay "stereotipo".

 

 

Potrebbe darsi, mi chiedo, che questo tipo di modelli facciano si,per qualcuno(evitiamo chiaramente la generalizzazione) che, in seguito a non riconoscersi nel "modello gay" di conseguenza non ci si riconosca come gay?

Ma questa è una speculazione che mi sorge cosi, su due piedi.

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  • 5 weeks later...

Ciao a tutte.

io ho 20 anni e da 3 sono fidanzata con la mia adorabile Saffo...

Leggendo le vostre risposte non ho potuto trattenermi dal pensare che probabilmente sono io che vado sempre contro vento o che semplicemente ho qualcosa che non va.

La mia opinione (magari é totalmente sbagliata,ma é quello che penso) é che cercare ostinatamente dei modelli sia soltanto una voglia di approvazione,ovvero mi spiego meglio: es. sono lesbica,mi sento diversa,non accettata e quindi vedere che ci sono altre persone come me mi fa sentire al sicuro,in un certo senso distoglie ll'attenzione della gente da me..se vogliamo è un pò come quando a scuola prendi un voto pessimo,se sei l'unico ti senti la pecora nera,se invece l'ha preso anche qualcun altro ti senti in un certo senso giustificato!

hai perfettamente ragione.solo ke molti hanno paura di quello ke pensa la gente,e quindi si nascondono..

Per quanto riguarda l'omofobia mi trovo in disaccordo con questa opinione: è vero che l'Italia  arretrata é fatta di italiani arretrati,e ammiro tutte le persone che hanno avuto il "coraggio" di cominciare ad abbattere le barriere,di ignorare gli insulti e le botte,ma non credo che chi non lo fa sia un codardo o ha paura della gente..

io sono una di quelle (siete ovviamnte liberi di crederci o meno) che non ha sentito mai il bisogno di strafare in pubblico,ma non per vergogna,semplicemente perché é proprio questo che favorisce la "ghettizzazione"..i miei genitori sono insieme da 30 anni,si amano alla follia,credetemi,non li ho mai visti baciarsi in pubblico..(magari sono più assurdi di me!!!!!!!!!! :ok:

Dovrei baciare la mia raga in pubblico solo per dimostrare a qualcuno che ho il fegato per farlo,per dimostrare ad un clan di ottusi e limitati che io sono libera,che sono fieramente diversa?

Probabilmente sarà un mio errore,ma non ho mai sentito il bisogno di dimostrare nulla,né a scuola,né in famiglia..io so cosa sono,di cosa sono capace,di come so amare,di come mi so donare completamente alla mia dolce metà..é la NOSTRA intimità,il NOSTRO amore,perché mai dovrei dare la possibilità a qualcun altro di poterlo anche solo intravedere?Di barriere ne ho abbattute tante e anche di insulti (da quando avevo 9 anni,credetemi) e il fatto che io abbia il coraggio di vivere la mia storia senza l'approvazione di nessuno mi fa sentire libera,PROFONDAMENTE ED INCONDIZIONATAMENTE LIBERA.

p.s. in questo caso parlavo di coppie gay,ma é ovvio che penso lo stesso anche delle coppie etero..e permettetemi di fare un commento a questo proposito: quando vedo quelle coppiette bigotte di etero che non fanno altro che sbaciucchiarsi e coccolarsi e tenersi per mano nei pubs mi viene il Vomito (solo perché ti devono sbattere in faccia che loro hanno raggiunto un traguardo,che sono stati in grado di essere felici,di costruire qualcosa) e poi appena rientrano a casa e si mettono nel letto si dimenticano completamente dell'altro,magari litigano e si insultano incondizionatamente,perché tanto nessuno lì può sentirli o vederli,l'importante é che alla gente hanno dimostrato di essere "perfettamnte normali e giustamente omologati"!!

Baci a tutti

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Ciao a tutte,

io sto cercando di scrivere una tesina proprio su questi argomenti e mi servirebbe il vostro aiuto: pareri idee confronti.

 

ve la spiego come ho già fatto con il forum gay:

 

Il mio studio parte da un libro di Garfinkel che si chiama Agnese; parla di un ragazzo al quale si sono sviluppati i caratteri femminili e che ha deciso di operarsi e diventare donna. L'autore preme sul fatto che pene o vagina biologici non sempre corrispondano a pene e vagina culturali. Questa Agnese quindi una volta diventata donna biologicamente impara a essere donna culturalmente,  basandosi sui ruoli culturali della società: la donna più protettiva, sensibile e l'uomo virile che da protezione ecc.  E' una faccenda diversa dall'omosessualità, ma è solo la partenza.

 

Con la mia tesina vorrei solo capire se i gay o le lesbiche assumono tratti o comportamenti del sesso opposto al loro determinati dal ruolo sociale che la società impone a tutti. So benissimo che non è assoluto, per questo tento di approfondire l'argomento con voi e parlare tramite stereotipi è più semplice e comprensibile. Ce l'avrete tutti in mente la lesbica motociclista con sigaretta in bocca che parla a bestemmie: è una mia amica.

 

Ad esempio, vorrei anche capire se nella coppia gay, naturalmente e senza rendersi conto dei processi culturali che sottostanno alle nostre azioni, uno assume tratti più mascolini, porta le borse della spesa, "protegge" il compagno e l'altro magari preferisce cucinare. Gli etero molto ma molto spesso agiscono secondo schemi culturali e neanche se ne accorgono: non ci sono regole che dicono che la donna debba occuparsi della casa e l'uomo della manutenzione dell'auto e della lavastoviglie e lo stesso per le coppie gay; eppure queste distinzioni esistono.

 

COme Garfinkel vorrei studiare le azioni insignificanti della vita quotidiana, capendo poi quanto la cultura influenzi i comportamenti degli uomini e delle donne, omosessuali e non.

 

mi sareste d'aiuto se rispondeste al posto: ricerca università.

 

Intanto vi ringrazio,

Sara

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ho solo sfogliato questo post, mi pare un argomento interessante.

se volete un parere sociologico vi cito alcune frasi della Butler, sociologa lella, quando avrà tempo.

le ho lette oggi e mi sembra che c'entrino il problema dei modelli.

 

saluti

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