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Ho fatto un pasticcio e non so cosa fare


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Ciao a tutti, scrivo qui perché non posso parlare a nessuno di questa cosa e avrei bisogno davvero di consigli. Occorre prima raccontare delle cose che sono successe a distanza di anni, cercherò di essere breve...

Sono un ragazzo di 23 anni, negli ultimi anni, dopo aver conosciuto un ragazzo, ho messo in discussione la mia sessualità. Fino ad allora avevo avuto rapporti sessuali e una breve relazione solo con le ragazze. Lui l'ho conosciuto in piscina circa 3 anni fa, è più grande di me di 6 anni e all'inizio era una semplice amicizia. Abbiamo iniziato a frequentarci al di fuori della piscina e dato che scoprimmo di essere anche vicini di casa, la frequentazione diventò più assidua, del tipo che lui scendeva per fare la spesa e mi chiamava per compagnia, prendevamo un caffè nel pomeriggio e facevamo una passeggiata, uscivamo la sera per mangiare qualcosa insieme. Ci scambiavamo spesso messaggi durante la giornata fino a sera, in pratica ci mandavamo anche la buona notte. All'inizio della frequentazione, alcuni dei miei amici mi fecero notare che lui mostrava interessi nei miei confronti per il modo in cui si poneva, ma all'inizio io ci vedevo solo amicizia e pensare ad un interesse di altro tipo era esagerato per me. Tuttavia lui iniziò col tempo a porsi in modo diverso, ad esempio mi proponeva sempre uscite da fare insieme, aveva molte attenzioni nei miei confronti, cercava dei contatti del tipo che mi accarezzava e delle volte la mano finiva anche per posarsi sulla gamba. Iniziai a notare questi comportamenti, ma allo stesso tempo ero confuso dalle sue intenzioni perché faceva apprezzamenti sulle ragazze, una volta mentre passeggiavamo mi propose di sederci su una panchina ma poi cambiò subito idea perché il posto era "appartato" e la gente poteva farsi strane idee, faceva anche apprezzamenti su di me e battute a sfondo sessuale. Era un po' come se ci fossero due persone contrapposte. Per quanto riguarda me da un lato ero abbastanza confuso da questo suo atteggiamento, dall'altro avevo paura della piega che poteva prendere il nostro rapporto. Avevo paura perché capii che provavo un certo interesse nei suoi confronti anche io e fondamentalmente ero spaventato dall'avere una relazione con un ragazzo, perché l'ambiente in cui vivo e la famiglia non è favorevole a questo genere di cose. Facemmo anche un viaggio insieme, durante quel viaggio i primi giorni non successe nulla che andava oltre la normale amicizia, ma negli ultimi giorni abbiamo avuto degli atteggiamenti intimi che non sono sfociati in altro perché io mi bloccavo e infatti, anche se non esplicitamente, lui mi diceva che dovevo lasciarmi andare. Alla fine non ci sono riuscito, non ci sono riuscito neanche dopo, quando tornati dal viaggio abbiamo continuato ad uscire insieme e lui si appoggiava con la testa sulla mia spalla in macchina o mi toccava la mano. Non riuscivo a rispondere a queste attenzioni, nonostante le apprezzassi perché alla fine mi resi conto di provare qualcosa per lui che andava oltre l'amicizia. Detto questo, adesso arriva il colpo di scena: un giorno venne a pranzo da me, dopo mangiato ci mettemmo sul divano a guardare la tv e ad un certo punto iniziò con le solite carezze, arrivò alla gamba, ma io invece di non reagire (data anche la situazione abbastanza evidente), ricambiai e finimmo per baciarci. La cosa andò anche avanti, ma non troppo (nel senso che voleva un pompino, ma io mi sono limitato a fargli una sega). Dopo questo evento lui ha continuato a comportarsi come se nulla fosse successo e dato che io non vivevo bene questa ambiguità del nostro rapporto una sera scendemmo e gli chiesi se lui avesse interesse nei miei confronti, risultò evasivo, mi rispose di no, che non era successo nulla e che noi eravamo amici; poi mi chiese se da parte mia c'era qualcosa, ma non mi diede nemmeno il tempo di rispondere che cambiò argomento. Ora dopo questi eventi non cambiò nulla da parte sua. Il mese successivo partì e andò fuori dall'Italia per cercare lavoro, non fu una cosa improvvisa, sapevo che dopo la laurea aveva il desiderio di andare a lavorare all'estero, mi rendeva molto partecipe della sua vita, alla sua laurea mi chiese di esserci a tutti i costi per la discussione e nei giorni precedenti lo ascoltai anche per l'esposizione della tesi. Dopo che se ne andò, ovviamente all'inizio iniziammo a sentirci di meno, ma poi dopo che lui trovò lavoro, iniziammo a sentirci anche una volta a settimana a telefono, mi diceva che se dopo la mia triennale volevo andare lì per fare la magistrale lui mi avrebbe ospitato (questo per farvi capire che non si allontanò dopo quel mezzo confronto avuto sul nostro rapporto). Per farvela breve, dopo circa 6 mesi lui ritorna in Italia perché lì non si trova più bene e iniziamo di nuovo ad uscire come prima. Solo che io ero convito che la cosa non sarebbe andata oltre il rapporto di amicizia e non ci sarebbero stati altri momenti "intimi" perché avevamo chiarito che almeno da parte sua c'era solo amicizia. Ovviamente non fu così e quei momenti si sono ripetuti per altre 3 volte, ma io non ho avuto il coraggio di parlarne con lui, quindi in pratica si faceva finta di niente. 

Il problema è che, ad oggi, il nostro rapporto è cambiato molto. Da luglio scorso lui ha iniziato improvvisamente a non farsi sentire più come prima e mi contatta raramente per chiedermi come sto e come va. Da quando ha iniziato a comportarsi così io non è che non l'ho contattato più, gli ho proposto di uscire per una passeggiata o di mangiare qualcosa assieme, ma mi ha risposto che non ne aveva voglia. Quando ci sentiamo tramite messaggi le conversazioni durano poco perché lui non è preso e risponde il minimo indispensabile. Ho cercato più volte di parlargli chiedendogli se avesse qualche problema o se avessi fatto qualcosa io di sbagliato, ma mi ha detto che è solo in un periodo particolare in cui è giù di morale perché non trova lavoro e non gli va di fare nulla; anche se io non credo sia dovuto a questo perché non riesco a capire cosa c'entri con il nostro rapporto dato che non è un problema che si è presentato nel momento in cui è cambiato il nostro rapporto, poi lui mi ha sempre parlato dei suoi problemi chiedendomi anche consigli e io l'ho sempre supportato nei momenti difficili (anche quando ha lasciato il lavoro all'estero e si e messo a cercare lavoro qui in Italia). Mi dispiace tanto per come sta andando tra di noi ed anche qui io non riesco a comprendere il suo atteggiamento: a settembre decidiamo di iscriverci in piscina insieme per poi dopo due giorni dirmi che preferisce smettere per andare a correre, ma poi ritorna dopo una settimana senza neanche avvisarmi (questo lo dico perché eravamo abituati ad andarci insieme, io gli davo un passaggio e lui ha preferito andarci da solo a piedi anziché contattarmi per il solito passaggio). Non gli rimprovero il fatto che ci sia andato senza di me, ma mi dispiace che non mi abbia mandato nemmeno un messaggio per dirmi che ci sarebbe andato, ma preferiva andarci da solo. Una sera uscimmo anche con il gruppo di amici della piscina e lo contattai per raggiungere il gruppo assieme, alla fine però io ebbi un contrattempo per cui non andai a fare allenamento e gli dissi che sarei partito da casa, lui mi disse che sarebbe sceso prima per andare a fare allenamento, ma alla fine non ci andò e scese da solo per andare a piedi poco dopo di me e comunque non mi disse niente considerando che dovevamo fare la stessa strada e che siamo vicini di palazzo. Quella sera a stento ci salutammo e a fine serata gli chiesi se avesse un problema con me dato che sembrava che mi stesse evitando, lui mi rispose di no e che se avesse avuto problemi con me me l'avrebbe detto in virtù del rapporto che abbiamo, gli dissi che ero dispiaciuto per come si stava comportando con me ma a vederlo non sembrò fregarsene tanto.       

Ad oggi da quando ha iniziato a fare così ci siamo visti due/tre volte sempre perché gli ho proposto io di scendere. Una cosa che non ho detto è che soffro di depressione da almeno tre anni e che dal mese di ottobre vado da una psicologa. Questa cosa la sa solo la mia famiglia ma da ottobre che ho iniziato il percorso con la psicologa. Non l'ho mai detto a nessuno perché me ne vergognavo, perché pensavo che avere una famiglia che mi ama e degli ottimi amici non mi dà il diritto di stare in questo stato e quindi ho cercato di tamponare ogni sintomo che si presentava da solo. Pensavo di farcela, ma fare finta che vada tutto bene e nascondere la depressione per tutto questo tempo mi ha fatto impiegare molte energie ed ho finito per esaurirle; così sono caduto in uno stato in cui non riuscivo più a tenere nemmeno una conversazione. Non so come spiegarlo, ma il succo è che la mia famiglia si è accorta che non stavo bene e quindi sono finito dalla psicologa. 

Circa due settimane ho fatto discussione con i miei perché mi hanno detto che non devo più vederlo anche se ultimamente ci stiamo vedendo poco, perché circolano voci sul fatto che lui sia gay e quindi non vogliono che la gente parli in questo modo anche di me. Io mi sono opposto perché non è da me chiudere un rapporto per queste motivazioni, ma loro hanno detto che a loro non interessava perché è un ragazzo che a loro non piace perché è malato dato che sicuramente gli piacciono i maschi perché a quasi 30 anni non è fidanzato. Mi vergogno anche a scrivere certe cose, ma la situazione è questa. I miei mi hanno anche chiesto se ci avesse provato con me, ma io ho negato perché effettivamente non siamo mai stati insieme e di quello che è successo fra di noi non mi va di parlarne con loro. Io non so proprio cosa fare, penso che ho 23 anni e non dovrebbero intromettersi nelle mie amicizie, ma allo stesso tempo penso che contraddirli mi porterà a vivere male i rapporti con la mia famiglia. Se fossimo stati una coppia gliene avrei potuto parlare in modo tale da cercare di essere discreti dal momento che la situazione è questa. Ma non è così. La psicologa mi dice che dovrei affrontare i miei e fregarmene di quello che dicono, ma fare questo comporterebbe ammettere il mio interesse nei suoi confronti e ammettere l'interesse verso il mio stesso sesso. Cosa che non mi sento di voler fare con loro, perché non sono pronto e perché so come la pensano a riguardo. Dalle sedute ho capito che sto male perché reprimo il lato omosessuale della mia sessualità e ho capito che l'interesse che provo per i maschi non esclude che lo provi anche per le femmine e viceversa e la mia condizione è stata peggiorata dal fatto che sono innamorato di questa persona, ma lo ignoravo.

Quindi adesso non so se, in virtù di come sono andate le cose fra di noi, io debba evitare di frequentarlo e limitarmi a sentirlo solo tramite messaggi o affrontare la famiglia per quella mezza volta che scendiamo a prendere un caffè al bar (mi ha contattato sabato scorso per prendere un caffè ma io mi sono inventato una scusa e non ci sono andato). 

Link to comment
https://www.gay-forum.it/topic/61852-ho-fatto-un-pasticcio-e-non-so-cosa-fare/
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11 minutes ago, Lerry said:

Da luglio scorso lui ha iniziato improvvisamente a non farsi sentire più come prima e mi contatta raramente per chiedermi come sto e come va.

Non ho letto proprio tutto quello che hai scritto. Diciamo che penso che lui si sia fatto (finalmente) una sua vita gay e che dunque non può stare dietro a una relazione ambigua che si trascina ormai da 3 (?) anni.

Il fatto che stai messo così con la tua famiglia m sembra il tuo problema maggiore in questo momento. Indipendentemente dal fatto che tu sia gay o meno, eh, ma perché hai 23 anni.

Su questo hai ragione... indipendentemente da tutto, il fatto che si intromettano nelle mie amicizie è una cosa che non posso accettare. Anche se ci ho parlato, alla fine loro la mettono sempre sul piano dell'omosessualità, penso sia tutto fiato sprecato perché non ci si riesce a ragionare. E dato chs devo stare in questa casa almeno fino alla laurea, una rottura con i miei non sarebbe una cosa sopportabile. 

Per quanto riguarda lui, non credo che si sia fatto una vita gay, mi pare che di passi avanti sulla questione li abbia fatti solo io. 

Sì, anche io credo che circolino voci su di lui per lo stesso motivo per il quale non ti cerca più:

evidentemente frequenta un ragazzo e sta cominciando ad avere una vita sessuale.

Per il resto mi spiace sia per la tua situazione che per la tua famiglia.

davydenkovic90

A me sembra un innamoramento - da parte tua verso di lui - non ricambiato da lui e mal gestito da te perché è la tua prima esperienza, il che è normalissimo. Per me  dovresti, prima di tutto, investire tempo ed energie per accettarti e frequentare altri lgbt, pescandoli in qualche modo tramite app, associazioni, locali e quant'altro. Non entro nel merito del rapporto coi genitori perché se n'è già parlato mille volte nel forum: se uno, a 23 anni, dopo aver fatto il suo dovere (dato qualche esame, mantenuto la borsa di studio, pulito la cameretta, ecc.) non è capace di prendere in mano almeno la propria vita sociale senza interferenze da parte di mamma e papà, probabilmente è lui che ha dei problemi a fare il salto fuori dal nido. Non continuare a far ruotare tutto attorno a quest'unica esperienza con un ragazzo che non è più interessato a te e non trovare scuse per fare esperienze diverse in altri contesti che non siano le quattro mura di casa tua, il palazzo o la piscina. Cerca altri ragazzi gay tramite app o altri canali, fissa degli incontri, vedi come va e...

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Edited by davydenkovic90

Sulla fua famiglia: loro hanno visto che non stavi bene e per questo ti hanno mandato dalla psicologa. Dunque vogliono che tu stia bene.

pero' loro non vogliono un figlio gay e non vogliono che tu frequenti dei gay perche' la gente potrebbe sparlare su di te secondo loro.

tu ora stai male perche' reprimi la tua omosessualita' o la tua bisessualita'.

la soluzione affinche' tu stia bene sarebbe di non reprimere piu' questa parte di te e di viverla con naturalezza, ma questo sarebbe difficile accettarlo per la tua famiglia.

potresti parlarne con la psicologa e forse, dico forse, la tua psicologa potrebbe spiegare ai tuoi genitori che il tuo problema e' che non puoi vivere la tua vita affettiva a causa della tua famiglia e che se la tua famiglia vuole che tu stai bene devono sostenerti come gay.

difficile sapere se la tua famiglia si fa convincere dalla psicologa o rifiuta tutto e ti dice che non devi fare il gay.

Per quanto riguarda le voci su di lui, circolavano già prima. Mia madre mi aveva fatto capire che non gli andava bene che uscissi con lui per questo già da tempo, ma a me non è mai importata la cosa e quindi continuai la frequentazione. Adesso siamo arrivati a fare discussione perché ha visto che dopo mesi in cui non siamo più usciti insieme, ci siamo visti per un caffè e quindi è nata la discussione. Dato che la gente ci vedeva sempre insieme lei non vuole che parlino anche su di me. Credo che anche lui non viva bene la sua sessualità, l'ultima volta che ci siamo visti mi ha detto che fin quando non trova lavoro e non se ne va di casa lui non starà mai bene perché non sarà mai libero. Ma è anche vero che non abbiamo mai parlato esplicitamente dell'argomento, anche questo mi fa pensare che non si sia fatto una vita gay. Non so io lo vedo in difficoltà e mi dispiace, ma potreste anche avere ragione voi. 

 

43 minutes ago, davydenkovic90 said:

Non continuare a far ruotare tutto attorno a quest'unica esperienza con un ragazzo che non è più interessato a te e non trovare scuse per fare esperienze diverse in altri contesti

forse dovrei accettare il consiglio e lasciar perdere per fare nuove esperienze. 

 

46 minutes ago, davydenkovic90 said:

Non entro nel merito del rapporto coi genitori perché se n'è già parlato mille volte nel forum: se uno, a 23 anni, dopo aver fatto il suo dovere (dato qualche esame, mantenuto la borsa di studio, pulito la cameretta, ecc.) non è capace di prendere in mano almeno la propria vita sociale senza interferenze da parte di mamma e papà, probabilmente è lui che ha dei problemi a fare il salto fuori dal nido.

Io non vedo l'ora di andarmene dal nido e che in questo momento sono costretto a rimanerci e mi preoccupa la convivenza nel nido.

 

15 minutes ago, marco7 said:

potresti parlarne con la psicologa e forse, dico forse, la tua psicologa potrebbe spiegare ai tuoi genitori che il tuo problema e' che non puoi vivere la tua vita affettiva a causa della tua famiglia e che se la tua famiglia vuole che tu stai bene devono sostenerti come gay.

magari meglio se non glielo dice, ma gliene parlerò.

Indicativamente quanto ti manca alla fine dei tuoi studi? 

Ho letto che sei in triennale ma a quanto ho capito vuoi fare anche la magistrale,non so se riusciresti a sopportare l essere velato così tanto essendo anche in terapia, quindi è da pensare sul fatto di affrontare l argomento, parlane con la psicologa anche se lei ti ha già detto che dovresti parlarne.Se non dichiararti almeno devi fare capire ai tuoi che hai bisogno di tuoi spazi e che non si devono intromettere nelle tue decisioni

 

Sicuramente lo lascerei perdere questo ragazzo perché anche lui ha molti problemi quando in questo periodo avresti bisogno di uno più solido con cui interagire, tralasciando poi che ti sei preso una bella cotta e ti brucieresti solamente, dovresti fare ulteriori esperienze con altri 

Anch'io ti consiglierei di risolvere - o sistemare - la situazione coi tuoi genitori. Mi sembra prioritario rispetto al decidere se e quanto vedere un uomo per cui ti sei preso una cotta ma che probabilmente o non ricambia il tuo interesse oppure non si sente libero di farlo per via di casini suoi (es. problemi di autoaccettazione). Poi ok non l'avrei messa nei termini di davydenkovic sopra, la famiglia è un luogo complesso e scardinare certe dinamiche non è sempre facile: fare "il salto fuori dal nido" può essere, a volte, tanto difficile quanto lo è uscire da una relazione abusiva con un partner (per gli stessi motivi). Non so in realtà se questo sia il caso tuo: descrivi la tua famiglia come un ambiente in cui ti senti amato - che vuol dire tutto e niente - e in cui non escludi di poter intavolare un certo tipo di discussione una volta presa pienamente consapevolezza del tuo orientamento sessuale.

Però mi accodo al suggerimento di separare - se già non lo fai - il percorso di scoperta della tua sessualità da questo tuo amico, perché quest'ambiguità non ti è utile, e al contrario conoscere e frequentare persone apertamente omosessuali o bisessuali (o perlomeno certe di esserlo!) può far capire meglio a te cosa vuoi e cosa ti piace, e infine perché

2 hours ago, Lerry said:

non posso parlare a nessuno di questa cosa

non è molto bello.

41 minutes ago, Dubbioso94 said:

Indicativamente quanto ti manca alla fine dei tuoi studi? 

 

Per la fine di quest'anno dovrei farcela.

 

33 minutes ago, blaabaer said:

Però mi accodo al suggerimento di separare - se già non lo fai - il percorso di scoperta della tua sessualità da questo tuo amico, perché quest'ambiguità non ti è utile, e al contrario conoscere e frequentare persone apertamente omosessuali o bisessuali (o perlomeno certe di esserlo!) può far capire meglio a te cosa vuoi e cosa ti piace, e infine perché

Capisco

 

35 minutes ago, blaabaer said:

descrivi la tua famiglia come un ambiente in cui ti senti amato - che vuol dire tutto e niente - e in cui non escludi di poter intavolare un certo tipo di discussione una volta presa pienamente consapevolezza del tuo orientamento sessuale.

Immagino che in un futuro non prossimo magari gliene debba parlare, ma adesso non mi va proprio anche perché nemmeno ci riuscirei. Vorrei fare le mie esperienze con calma ed essere lasciato in pace. Vorrei solamente il mio spazio. 

Con la psicologa parlo della mia sessualità, solo lei sa queste cose. Solo che l'ultima volta mi disse che dovrei tenere testa ai miei genitori facendogli capire che anche se loro fanno così, questo non cambierà il mio orientamento sessuale; questo è vero ma metterla su questo piano, comporta il rischio di esporsi perché inizierebbero a fare domande e a parlare dell'argomento che non mi va di affrontare con loro in questo momento. Anche perché ho avuto solo questa esperienza con una persona del mio stesso sesso, che è praticamente nulla. Per questo ho pensato di scrivere qui per avere qualche consiglio. 

2 hours ago, Lerry said:

Per quanto riguarda lui, non credo che si sia fatto una vita gay, mi pare che di passi avanti sulla questione li abbia fatti solo io. 

credo che tutti e due abbiate poche idee, e parecchio confuse, sul tema.

insomma, due meno imbranati/impacciati di voi probabilmente starebbero insieme da anni; voi invece ci state ancora rimuginando su.

3 hours ago, Lerry said:

mi ha detto che è solo in un periodo particolare in cui è giù di morale perché non trova lavoro e non gli va di fare nulla; anche se io non credo sia dovuto a questo perché non riesco a capire cosa c'entri con il nostro rapporto

probabilmente è in down col mondo intero, non solo con te: non sarebbe il primo che si sente un fallito perchè ancora non si è "sistemato" professionalmente a 30 anni o giù di lì; considera poi che purtroppo sta per aumentare di brutto il numero di quelli che staranno così.

cmq di sicuro ha scelto il momento peggiore in assoluto per tornare a cercare lavoro qua (ammesso che altrove possa essere più facile, e non ne sarei certo)

3 hours ago, Lerry said:

i miei mi hanno detto che non devo più vederlo anche se ultimamente ci stiamo vedendo poco, perché circolano voci sul fatto che lui sia gay e quindi non vogliono che la gente parli in questo modo anche di me

segue favoletta -con morale- su questo tema (spero apprezzerai)

---

UN ASINO CHIAMATO CULO:
un prete iscrisse ad una corsa di paese il suo asino, chiamato Culo, e vinse.
Il parroco era così contento che disputò altre corse e vinse ancora.
 
Pochi giorni dopo, il giornale locale pubblicò un trafiletto in terza pagina intitolato: "il Culo del parroco vincitore su tutti”.
Avvertito, il Vescovo si infastidì per quel titolino e ordinò che l’asino non uscisse dal recinto.
 
Il giorno seguente il giornale pubblicò in seconda pagina: “il Culo del parroco chiuso dal Vescovo”.
Arrabbiato, il Vescovo ordinò al prete di sbarazzarsi dell'asino, e questi lo regalò ad una suora di un convento vicino, ma il giornale lo scoprì e pubblicò in prima pagina: "è di una suora il miglior Culo del paese”.
 
Leggendo questo il Vescovo svenne e dalla Curia ordinarono alla suora di liberarsi assolutamente e al più presto dell'asino, così lei lo diede ad un contadino per pochi spicci.
Il giornale titolò a caratteri cubitali: “suora vende il Culo per 40 €”
 
Urlante ed esasperato, il Vescovo ordinò alla suora di ricomprare il somaro, portarlo al pascolo più lontano e lasciarlo allo stato brado, dichiarando alla fine pubblicamente che non era più in suo possesso.
Il giorno dopo, mega titolone di prima pagina: "suora annuncia che il suo Culo è finalmente libero”
 
I funerali del Vescovo si tennero due giorni dopo.
**
Morale: preoccuparsi dell'opinione altrui porta dolore e sofferenza ed accorcia la vita per lo stress.
Edited by freedog
2 minutes ago, freedog said:
UN ASINO CHIAMATO CULO:
 

una barzelletta che non ha assolutamente senso (il miglior Culo? vende il Culo? ma se è il nome dell'animale!) prima di rendersi conto che è tradotta alla meglio dall'inglese ("ass" è sia "asino" che "culo")

2 minutes ago, blaabaer said:

una barzelletta che non ha assolutamente senso (il miglior Culo? vende il Culo? ma se è il nome dell'animale!) prima di rendersi conto che è tradotta alla meglio dall'inglese ("ass" è sia "asino" che "culo")

Quando ha fatto le medie freedog, nel '51-'54, si faceva francese. Non è colpa sua.

14 minutes ago, blaabaer said:

una barzelletta che non ha assolutamente senso (il miglior Culo? vende il Culo? ma se è il nome dell'animale!) prima di rendersi conto che è tradotta alla meglio dall'inglese ("ass" è sia "asino" che "culo")

era solo un preambolo per arrivare alla morale della favola, che era quella che mi interessava

(ma davvero l'ho tradotta così male?)

12 minutes ago, Bloodstar said:

Quando ha fatto le medie freedog, nel '51-'54

hai dimenticato avanti cristo.

perdi colpi, non fai più le battutacce acide de na volta... oh, non che a non esse più zitello te stai a addolcì perfino te??

avvisame, chè è destabilizzante all'età mia perde certezze acquisite come queste! 

45 minutes ago, freedog said:

insomma, due meno imbranati/impacciati di voi probabilmente starebbero insieme da anni; voi invece ci state ancora rimuginando su.

Si... alla fine non poteva finire bene.

 

45 minutes ago, freedog said:

UN ASINO CHIAMATO CULO:

hehehehehehe è simpatica. Morale ricevuta 👍

MicFrequentFlyer

Mi dispiace molto perché capisco che tu ci stia/sia restato male. Onestamente credo che lui non si stia comportando come un trentenne, perché potrebbe semplicemente essere onesto con te sul motivo per cui preferisce non uscire più come prima. Io credo che o, come dice @Almadel, lui abbia conosciuto qualcuno e abbia quindi perso interesse nei tuoi confronti; oppure che sia molto represso e abbia paura di alimentare voci, magari a maggior ragione con un ragazzo più giovane. Nel primo caso è un ragazzo ingiusto perché non ci sarebbe nulla di male e potrebbe parlartene. Nel secondo caso non credo sia una situazione adatta a un trentenne. Un trentenne si dovrebbe sbattere allegramente se circolano voci (a maggior ragione se si tratta di una persona indipendente che è anche stata all'estero per conto proprio).

Ad ogni modo credo che sia meglio, per te, se il rapporto si allenta. Soprattutto se soffri di depressione: hai bisogno di avere al tuo fianco persone che siano oneste e che siano sicure di sé. Una situazione del genere finirebbe solo per consumarti. E se lui ha paura di quello che pensa la gente... figurati quanto potrebbe aiutare te a crescere. Quindi insomma, lui ha il tuo numero, se vuole contattarti. Tu hai la tua vita. Cerca di conoscere altre persone (magari anche gay) e di pensare a te stesso e a capirti.

Più che altro cercherei di stabilire dei confini con i tuoi genitori. Non credo sia necessariamente il caso di affrontarli (come dici tu, ci devi vivere). Ma non è nemmeno possibile che pensino di poterti dire di non frequentare un amico perché si vocifera sia gay. Su questo sarei molto fermo, perché più invecchiano più difficilmente saranno in grado di cambiare le loro posizioni. E se iniziano così...

2 hours ago, Bloodstar said:

Quando ha fatto le medie freedog, nel '51-'54, si faceva francese

Duole correggere un addetto ai lavori ma ti informo che il conteggio, nelle date Avanti Cristo, si scrivono invertite 🙄

(Scusate l'OT)

1 hour ago, freedog said:

hai dimenticato avanti cristo

Tranquillo, ho provveduto io 💪

@MicFrequentFlyer ti ringrazio per i consigli. Su di lui hai ragione, il nostro rapporto non è mai stato trasparente, ma sempre ambiguo e il fatto che non ne parlavamo nemmeno tra di noi mi ha deluso. Cercherò di impegnarmi a superare questa fase e fare nuove esperienze. Per quanto riguarda i miei genitori cercherò di parlargli per mettere dei paletti.  

6 hours ago, MicFrequentFlyer said:

perché potrebbe semplicemente essere onesto con te sul motivo per cui

Per avere onestà bisogna anche darla. Lerry non sei mai stato troppo onesto con lui su quanto ti piacesse e come ti sentissi. Vi siete persi in un mare di non detti, di ambiguità lasciate lì.
Non è troppo tardi per tornare indietro se vi piacete veramente, ma devi essere onesto con lui. Anche per primo se è la cosa che lo può sbloccare. Non bisogna vederla come una gara a chi ammette per ultimo quello che sta succedendo. 

6 hours ago, Krad77 said:

Per avere onestà bisogna anche darla. Lerry non sei mai stato troppo onesto con lui su quanto ti piacesse e come ti sentissi. Vi siete persi in un mare di non detti, di ambiguità lasciate lì.
Non è troppo tardi per tornare indietro se vi piacete veramente, ma devi essere onesto con lui. Anche per primo se è la cosa che lo può sbloccare. Non bisogna vederla come una gara a chi ammette per ultimo quello che sta succedendo. 

Sono cosapevole dei miei sbagli. Tuttavia c'è stato un momento in cui mi sono fatto avanti e lui fu molto evasivo. Gli parlai apposta dopo esserci spinti un po più in la e lui disse che non era successo nulla. La cosa non lo ha scosso minimamente, i giorni successivi continuò a rapportarsi a me come sempre. Dopo "momenti di intimità" nei giorni successivi continuava a rimarcare il fatto che fossimo amici, senza che io gli chiedessi nulla. Si faceva avanti per ricercare rapporti sessuali senza problemi, ma poi non riusciva ad avere un confronto con me neache per mettere in chiaro se voleva solo sesso o aveva anche altre intenzioni. Io ho sbagliato anche le volte successive a non parlargli, però lui poteva anche evitare di negarlo. Alla fine credo che entrambi abbiamo commesso errori, solo che io avevo tutta un'altra idea su di lui perché è più grande di me e perché lui si è fatto avanti per primo.

1 hour ago, Lerry said:

credo che entrambi abbiamo commesso errori, solo che io avevo tutta un'altra idea su di lui perché è più grande di me e perché lui si è fatto avanti per primo.

chiariamo sto dettaglio: non è detto che essere più "grandi" anagraficamente corrisponda ad essere più mauri/risolti emotivamente, sentimentalmente e sessualmente! potrei farti qualche migliaio di esempi di gente che conosco che dimostra l'esatto contrario!

come ti ho già scritto ieri, secondo me siete (stati?) tutti e due parecchio impacciati/imbranati nel gestire il vostro rapporto, che nemmeno adesso sai definire, a quanto ho capito.

cos'è (stato?) il vostro? un'amicizia con benefit para sessualosi? un rapporto bromantico? voglia di liberare l'ormone galoppante & selvaggio? un gioco? o cos'altro?

1 hour ago, Lerry said:

Si faceva avanti per ricercare rapporti sessuali senza problemi, ma poi non riusciva ad avere un confronto con me neache per mettere in chiaro se voleva solo sesso o aveva anche altre intenzioni.

Scusa, forse ho eltto distrattamente: ma oltre a quella sega c'è stato altro?

Penso pure io che abbia trovato un altro e quindi abbia mollato la presa con te.  Non vorrei pensare al male però credo che nei tuoi confronti da parte sua ci sia stato solo una voglia sessuale da soddisfare mentre per te la cosa implicava qualcosa di più serio (come detto da altri un innamoramento). 

Magari ci sta che sia depresso per via del lavoro e che quindi limiti un po' i ponti ma cambiare da un momento all'altro  meh 🤔

4 hours ago, Almadel said:

Scusa, forse ho eltto distrattamente: ma oltre a quella sega c'è stato altro?

Si... lui disse che era capitato, ma poi è successo altre tre volte.

4 hours ago, freedog said:

chiariamo sto dettaglio: non è detto che essere più "grandi" anagraficamente corrisponda ad essere più mauri/risolti emotivamente, sentimentalmente e sessualmente! potrei farti qualche migliaio di esempi di gente che conosco che dimostra l'esatto contrario!

Si di questo me ne sono reso conto. E che io mi sono fatto un'immagine di lui sbagliata, perché ha sempre fatto il tipo libero a cui non importa l'opinione altrui e che non ha vincoli. Ma in realtà è l'esatto opposto.

4 hours ago, freedog said:

cos'è (stato?) il vostro? un'amicizia con benefit para sessualosi? un rapporto bromantico? voglia di liberare l'ormone galoppante & selvaggio?

Questo non l'ho mai capito.

4 hours ago, Tyrael said:

Non vorrei pensare al male però credo che nei tuoi confronti da parte sua ci sia stato solo una voglia sessuale da soddisfare mentre per te la cosa implicava qualcosa di più serio (come detto da altri un innamoramento). 

Ci ho pensato... voglia sessuale sicuramente, quello che non ho capito è perché si è ostinato con me, dato che all'inizio non mi lasciavo andare a questo tipo di cose. Penso che se uno è in cerca di sesso e non trova disponibilità dall'altro dopo un po si stufa e passa a un altro no?

42 minutes ago, Lerry said:

Si... lui disse che era capitato, ma poi è successo altre tre volte.

Forse aveva paura che - visto quanto te la sei tirata -

l'unico modo per fare qualcosa con te era dire che "siete solo amici".

Oppure era semplicemente molto represso e non è riuscito a uscirne.

 

2 hours ago, Lerry said:
6 hours ago, freedog said:

cos'è (stato?) il vostro? un'amicizia con benefit para sessualosi? un rapporto bromantico? voglia di liberare l'ormone galoppante & selvaggio?

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Questo non l'ho mai capito.

beh.. se, come & quando vorrete -almeno- riparlarvi, temo proprio che prima di tutto dovrete chiarire sto dettaglio, in voi e tra voi..

tutto il resto sarà il naturale corollario di ciò.

2 hours ago, Lerry said:

Penso che se uno è in cerca di sesso e non trova disponibilità dall'altro dopo un po si stufa e passa a un altro no?

non sempre; esistono anche le fissazioni, lo sai?

per fortuna non tutte diventano stalking, ma succede che si entri in loop su qualcuno;

ogni tanto qualcuno viene anche qua a sfogarsi chiedendo consigli su come conquistare l'oggetto delle sue brame. Oggetto che nemmeno sempre sa dell'esistenza dello spasimante...

Edited by freedog
2 hours ago, Almadel said:

Forse aveva paura che - visto quanto te la sei tirata -

l'unico modo per fare qualcosa con te era dire che "siete solo amici".

Oppure era semplicemente molto represso e non è riuscito a uscirne.

Capisco 

1 hour ago, freedog said:

non sempre; esistono anche le fissazioni, lo sai?

per fortuna non tutte diventano stalking, ma succede che si entri in loop su qualcuno;

ogni tanto qualcuno viene anche qua a sfogarsi chiedendo consigli su come conquistare l'oggetto delle sue brame. Oggetto che nemmeno sempre sa dell'esistenza dello spasimante...

Era una cosa alla quale non avevo pensato...

Beh proverò prima di tutto a chiarire con i miei 

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