ancienTXDemon Posted February 10, 2021 Share Posted February 10, 2021 Aguzzini e arpie su sprazzi e vie. Tracce lasciamo, sogni non scordiamo. Perle siamo noi, gente come voi. Autoelogi e commiserazione, autoscatti in un mondo pieno di orrore. ~ Premetto che sto evitando una parafrasi in senso letterale in quanto mi comporta già estrema difficoltà spiegarmi traducendo il pensiero "su carta"... e questo è quanto. Ripercorrerò però i miei passaggi, in modo da potermi forse orientare in qualche modo: In una realtà in cui viene preso per scontato che il corpo massiccio detto "maggioranza" - che di volta in volta, luogo per luogo - agli occhi di chi si sente pers* e sol* non è che tutta apparenza. Una realtà senza inizio e senza fine ma pregna di significato, da un'incertezza disarmante figlia e madre di sé stessa, maturata dal potere arrogato dalla sua stessa posizione. Essa e null'altro rappresenta donne e uomini che credono in quello che sono e che fanno, da un senso di giustizia nell'ingiustizia, che ci fa sentire smarrit* e sol* quando non lo siamo affatto. Quando noi, sì sparsi ma credendo in qualsiasi tipo di supporto che può avvicinarci e volendo dannatamente vincere questa sfida Possiamo. Ci sono tempi e luoghi in cui spesso questa sfida è più impossibile che altro, ed è proprio per questo che voglio Sottolineare il nostro senso del dovere verso Noi stessi e coloro che non possono, vogliono o credono in questa possibilità. Credo che il resto, rileggendo i miei versi e i miei passi si possa "leggere tra le righe". Ricordate sempre, siamo un noi e considerandolo possiamo (anche e soprattutto un* ad un*, rispettandoci e onorandoci). Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
ancienTXDemon Posted February 11, 2021 Author Share Posted February 11, 2021 Mi sono soffermato a pensarci, in quanto ho proposto un caffè letterario sotto le fronde nell'ampio giardino adiacente la struttura in cui mi trovo, e dovrò tirar fuori chiare e coerenti parafrasi rispetto ai miei scritti. Essendomi spiegato in seconda istanza rispetto a dialoghi avvenuti il giorno stesso, in quel caso più coerenti appunto.. mi ritrovo a cercare di rettificare in maniera esatta: in questa mia spiegazione mi rivolgo a voi dando per scontato un netto ed ovvio binarismo. Do per scontato, nei miei versi, un concetto che si basa su giustizia relativa e autentica, e non su ciò che mi abbagliava durante la stesura postuma del mio spiegarmi.. come se la questione fosse e sia più orientata su tipologie di persone, dimenticando che sì difficilmente ma possiamo pur sempre trasformarci tirando fuori sfaccettature completamente antagoniste (in noi) da una non semplice situazione all'altra. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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