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16 hours ago, blaabaer said:

a volte si pensa, si parla, si scrive, si fanno le cose col pilota automatico, senza rendersi conto se a dettare il nostro pensiero, le nostre parole o le nostre azioni sia un sistema culturale che in realtà non approveremmo, o se davvero ne siamo convinti, la accendiamo

1 hour ago, schopy said:

un problema di lessico e di modi più che di convinzioni radicate. Inutile dire che saper parlare adeguatamente aiuterebbe tutti

non mi sembrano visioni così contrastanti

vorrei però di nuovo ribadire:
- che prima di pagina 2 di questo thread nessuno parlava di razzismo,
- che nessuno ha detto che il TO "è razzista"
- che la cosa è venuta fuori perché è stato chiesto a me se evito di esprimermi in un certo modo per paura - io - di sembrare razzista

1 hour ago, schopy said:

Se la intendi in senso così ampio

il punto è che per aderire ad un'ideologia non è che devi scrivere una tesi di dottorato

non è necessario recitare un atto di fede tutte le mattine, né tenere sull'anta del frigorifero il conteggio dei neri che hai menato dall'inizio dell'anno

non è un contratto che firmi, e ops non ti va bene questa clausola? ok dai allora per oggi niente, però pensaci sopra, magari puoi essere razzista domani se cambi idea

e non è nemmeno utile provare a dividere le persone tra "razzisti" e "non razzisti" (o fare i dovuti distinguo, non è razzista, è solo stronzo!, come suggerito sopra). Non serve proprio a un bel niente a chi il razzismo lo subisce. Non c'è nemmeno un razzistometro che ti dice quanto sei razzista da uno a dieci

ci piacerebbe molto, però, che fosse tutto così semplice

 

12 hours ago, castello said:

Ci sono dei troll qui ????

Ma sì, ma sì, dai

questi sfottò, queste provocazioni, prese in giro, però attenzione lo faccio senza dire le parolacce eh sono educatissimo (come nel topic chiuso, appunto!), rimango nel regolamento anzi ti chiamo eccelso con la e maiuscola, non vedi che ti porto rispetto? E se mi rispondi male, ah! trap sprung, sei nel torto tu.

Stavamo facendo un discorso tranquillo e sereno senza alzare i toni, poi tu hai trovato necessario cercare di alzarli o far finta che si fossero alzati
sostenendo che avessimo preso posizioni molto forti che non abbiamo preso
e per giunta ripescando i contenuti di un thread cancellato il giorno prima con l'intento di far nascere un flame dalle ceneri di un altro flame

Insomma, il manuale del perfetto troll

E io ci casco come un idiota perché sto pure a risponderti

Edited by blaabaer
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11 minutes ago, blaabaer said:

il punto è che per aderire ad un'ideologia non è che devi scrivere una tesi di dottorato

non è necessario recitare un atto di fede tutte le mattine

Chiaro; comunque, sulla base della mia esperienza, perché ci si liberi di tanti pregiudizi occorre fare grande opera di decostruzione...non tutti ne hanno la voglia.

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Ma ragazzacce un poco di razzismo non manca a nessuno.   Tutti ci riteniamo speciali in qualcosa e diversi da tutti gli altri.  Siamo razzisti anche verso noi stessi e quasi sempre ci mettiamo nella razza superiore. lol

7 minutes ago, schopy said:

ci si liberi di tanti pregiudizi occorre fare grande opera di decostruzione

bravA!  Peccato che dopo l'opera di decostruzione non rimarrà niente. Nemmeno il decostruttore.

Edited by Aspis
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21 minutes ago, schopy said:

Chiaro; comunque, sulla base della mia esperienza, perché ci si liberi di tanti pregiudizi occorre fare grande opera di decostruzione

Già. E non solo di pregiudizi: pure di comportamenti, modi di esprimerci, o anche in generale meccanismi di ragionamento che magari adottiamo un po' per inerzia - prendendoli dall'ambiente - e un po' perché le nostre esperienze sono sicuramente limitate

e siccome viviamo in una società complessa non ha nemmeno senso ripartire certi comportamenti in compartimenti stagni
"razzismo"/"xenofobia"/"misoginia"/"è uno stronzo"
ed è il discorso che facevo io quando scrivevo che da un lato "il razzismo non c'entra", e dall'altro ignorare l'origine comune di pensieri di un certo tipo

21 minutes ago, schopy said:

...non tutti ne hanno la voglia.

in realtà, praticamente nessuno ne ha voglia

io stesso non ne ho voglia, a dire il vero

la vivo come una cosa sconveniente ma necessaria

Vorrei poi commentare su

30 minutes ago, Almadel said:

Ci sono talmente tanti casi di razzismo esplicito

che mi pare uno sforzo inutile cercarne dell'altro.

ma magari mi ci metto più d'impegno un'altra volta. In realtà la frase la posso leggere in diversi modi

uno è ovvio, e cioè che se vogliamo avere la prova, la pistola fumante, del fatto che il razzismo esiste ed è un problema, non è necessario andare a fare le pulci sulle frasi scritte goffamente da un utente a caso su gay-forum.it che parlava di tutt'altro

l'altro senso forse lo sento mio solo a metà:
chi voglia intervenire sul razzismo, sicuramente può concentrarsi sui singoli casi urgenti (es. di violenza fisica e verbale, di discriminazione esplicita che impedisce di trovare un lavoro o un alloggio, questo genere di cose eclatanti),
ma a me pare altrettanto importante che ci sia un certo tipo di lavoro a monte (es. tramite l'educazione) che possa aiutare a contenere il fenomeno

un lavoro che sicuramente non consiste nel dare del razzista a chi scrive "avete mai provato l'interracial"

e infatti è una cosa che non abbiamo fatto

Edited by blaabaer
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Il pregiudizio - con i bias inconsci che ne derivano - è un meccanismo umano a livello psicologico e antropologico. Dobbiamo in qualche modo dare forma e definire ciò che non conosciamo e il primo livello di definizione è appunto il pre-giudizio (che può essere positivo come negativo)

Esiste per pressoché qualsiasi cosa, dall'appartenenza etnica alla professione svolta. 

Poi certamente determinati tipi di pregiudizio come quelli etnici hanno maggior potenziale offensivo rispetto ad altri perché riguardano aspetti più sensibili per la persona

E certamente i pregiudizi possono essere influenzati culturalmente e possono essi stessi sistematizzarsi e diventare "cultura".

Per quanto negativo e per quanto vada decostruito il pregiudizio etnico non è comunque niente di eccezionale. Tutte le popolazioni e culture del globo terraqueo hanno pregiudizi verso altre popolazioni e culture. In alcuni casi innocui come l'italiano mafioso pizza e mandolino, in altri casi meno fino a sfociare nella discriminazione e nei casi più estremi nella violenza

In Italia ci discriminavamo e per certi versi ci discriminiamo ancora fra settentrionali e meridionali, fra abitanti di una città e quelli della città vicina (tipo pisani e livornesi). Figurarsi allora con persone provenienti da altri paesi.

Si arriva anche a casi paradossali in cui ci sono settentrionali più ostili ai meridionali che agli immigrati come in questo video che mi è tornato in mente

Signora: "Io sono lombarda, voglio rimanere lombarda e mandare 'sti terronacci via"
Mercante marocchino: "Anch'io vado via?"
Signora (con tono affettuoso): "Tu non sei terrone, tu sei marocchino"

https://www.facebook.com/IlSudConta/videos/2306643176040034

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https://www.gay-forum.it/topic/63792-interracial/page/3/#findComment-1208439
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2 minutes ago, Uncanny said:

Si arriva anche a casi paradossali in cui ci sono settentrionali più ostili ai meridionali che agli immigrati come in questo video che mi è tornato in mente

Signora: "Io sono lombarda, voglio rimanere lombarda e mandare 'sti terronacci via"
Mercante marocchino: "Anch'io vado via?"
Signora (con tono affettuoso): "Tu non sei terrone, tu sei marocchino"

credo bene che la signora voglia tenersi il marocchino.  E' un bel fighetto.  Probabilmete ci ha fatto un pensierino come collaboratore in casa. Camera da letto compresa.

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Secondo me vale per il razzismo quanto vale per l'omofobia.

Pensate a quanto voi due - @schopy e @blaabaer - pagate per l'omofobia esplicita nei vostri paesini:

le cose che sapete che non potete fare per non mettere a disagio i vostri famigliari

e quelle che viceversa sono concesse ai vostri fratelli e sorelle eterosessuali.

Magari sapete che portare a casa una ragazza nera sarebbe stato meglio

- o forse peggio - perché non potevate spacciarla come "un amico" ai vicini di casa.

 

"Sopravvivere" in certe condizioni ci impedisce di fare troppo le pulci al prossimo.

Possiamo giocare alla decostruzione del razzismo solo tra noi Bianchi:

un Nero non va volentieri a mettere il bastone dentro a questo vespaio.

E' tutto giocato sull'equilibrio tra il conflitto e l'integrazione, il resto lo fa il tempo.

Bisogna essere morbidi coi pregiudizi dettati dall'ignoranza e duri con quelli ideologici.

Ed essere severi con la decostruzione su noi stessi più di quanto non lo si sia con gli altri.

 

Io provo l'irrefrenabile impulso a scherzare sui pregiudizi razziali con le persone che considero amiche.

Per me è una forma di esorcismo molto potente e apprezzo molto quando un amico nero ed etero

risponde alle mie battute a sfondo razzista con battute a sfondo omofobo,

perché credo che in fondo anche lui ne abbia bisogno per essermi amico.

(A volte esagero con questa mia ricerca di intimità, a volte invece viene molto apprezzata)

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7 minutes ago, Aspis said:

Arcella una città? per Padova è come il Bronx per NewYork.

Chiaramente non conosci la realtà di paese né qiella della periferia; credi siano più razzisti e omofobi nel Bronx o nello sperduto villaggio del Texas? Da me d'estate si fanno i raduni con le motrici dei trattori e degli autocarri. 

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3 minutes ago, schopy said:

Chiaramente non conosci la realtà di paese né qiella della periferia; credi siano più razzisti e omofobi nel Bronx o nello sperduto villaggio del Texas? Da me d'estate si fanno i raduni con le motrici dei trattori e degli autocarri. 

Dieci anni fa io riuscivo a passare per sei locali gay

facendomi dieci minuti di bicicletta per il quartiere 🙂

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5 minutes ago, Almadel said:

Secondo me vale per il razzismo quanto vale per l'omofobia.

Pensate a quanto voi due - @schopy e @blaabaer - pagate per l'omofobia esplicita nei vostri paesini:

le cose che sapete che non potete fare per non mettere a disagio i vostri famigliari

e quelle che viceversa sono concesse ai vostri fratelli e sorelle eterosessuali.

In realtà questo non so nemmeno quanto considerarlo "esplicito".

Se vuoi ti racconto anche delle volte in cui mi hanno fermato per strada, nella civilissima Bergen, interrompendo conversazioni private in inglese col marito o coi colleghi, per dirci "qui siamo in Norvegia, si parla il norvegese", straparlando di leggi nuove che ci avrebbero messo in galera e facendo il gesto delle manette - una cosa che peraltro credevo fosse tutta italiana!
O altre cose simili che appunto uno che rimane sempre nel proprio paesello d'origine non proverebbe mai, proprio come io non proverei mai l'esperienza di essere un cinese all'Arcella (quel che dicevo sul fatto che le nostre esperienze sono limitate).

È razzismo? No, eravamo tutti "bianchi".
Eppure si rivolgevano proprio a me, un po' più scuretto e con la barba da terrorista, e non es. al biondissimo marito
Forse lo chiamerei "xenofobia"? Discriminazione etnica? Non ha importanza, ovviamente: tutte facce della stessa medaglia.

È grave? Onestamente, dipende da come lo misuri.
In termini del danno subito da me personalmente, direi di no: ci si ride sopra e anzi ogni volta guadagno aneddoti divertenti (questo perché io ho pure gli strumenti per digerire questo tipo di aggressioni verbali, e anche in un certo senso la consapevolezza di potermi permettere di lasciar correre)
Non metterei certamente sullo stesso piano sta cazzata e i pugni/bottigliate che vi siete presi tu e tuo marito.
Però l'idea che puoi andare a rompere i coglioni a chi non sta facendo assolutamente nulla di male, solo per il fatto che sono diversi, di per sé è gravissima: oggi è un insulto, magari domani è una coltellata.

Sarebbe bello se si potesse scorporare questo thread perché è partito per una tangente che non c'entra assolutamente niente con l'argomento iniziale

11 minutes ago, schopy said:

Texas

una mia amica di una (l'unica?) frazione del tuo comune lo chiama Wyoming
(forse la conosci, avete circa la stessa età)

19 minutes ago, schopy said:

Da me d'estate si fanno i raduni con le motrici dei trattori e degli autocarri. 

dalle mie parti almeno c'è la fiera degli uccelli...!

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28 minutes ago, blaabaer said:

una mia amica di una (l'unica?) frazione del tuo comune lo chiama Wyoming

(forse la conosci, avete circa la stessa età)

Credo d'aver capito di chi parli, ed è proprio così 😁 quasi chiunque sia cresciuto qui ed abbia avuto l'opportunità di vedere cosa c'è fuori da queste lande, poi si fa quest'idea...

28 minutes ago, blaabaer said:

mi hanno fermato per strada, nella civilissima Bergen, interrompendo conversazioni private in inglese col marito o coi colleghi, per dirci "qui siamo in Norvegia, si parla il norvegese", straparlando di leggi nuove che ci avrebbero messo in galera 

Che cose...forse in Norvegia ci sono più naz(ional)isti di quanti pensassimo.

Edited by schopy
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22 minutes ago, blaabaer said:

Se vuoi ti racconto anche delle volte in cui mi hanno fermato per strada, nella civilissima Bergen, interrompendo conversazioni private in inglese col marito o coi colleghi, per dirci "qui siamo in Norvegia, si parla il norvegese", straparlando di leggi nuove che ci avrebbero messo in galera e facendo il gesto delle manette - una cosa che peraltro credevo fosse tutta italiana!

A noi un Somalo a Berlino ha detto - in italiano - che facevamo schifo,

perché il nostro livello d'inglese era indegno per dei cittadini europei.

La gente si prende spesso parecchie libertà che non concepisco.

Io preferirei farti schifo senza che tu ti sentissi autorizzato a farmelo sapere

e vorrei che la gente ti facesse schifo, senza che tu chiedessi la mia approvazione.

 

Siamo gay italiani. Che non sarà proprio come essere trans brasiliane,

ma ci permette di avere un buono spaccato delle discriminazioni;

senza far finta di essere sempre dalla parte del "bianco privilegiato cishet",

perché a tutti gli effetti non lo siamo affato, pur non essendo proprio in fondo alla scala.

 

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16 minutes ago, Almadel said:

Io preferirei farti schifo senza che tu ti sentissi autorizzato a farmelo sapere

e vorrei che la gente ti facesse schifo, senza che tu chiedessi la mia approvazione.

Esatto; nessuno vuol fare processi alle intenzioni, vanno condannati i comportamenti. Ti assicuro che comunque in campagna questo è un punto di vista poco condiviso...sarà il retaggio contadino, ma si viene tacciati molto rapidamente di ipocrisia, mentre paradossalmente la "veracità" omofoba o razzista viene compresa da tutti 😊

Ad esempio, al leghista del Wyoming piace ricordare che nel PD la discussione sullo ius soli è funzionale solo a biechi scopi elettrorali (da quale pulpito poi!), ed interessarsi ai problemi delle minoranze mediamente è ritenuto esotico, se non bizzarro o sospetto...qui la gente ha il pelo sul cuore.

Edited by schopy
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1 minute ago, Almadel said:

A noi un Somalo a Berlino ha detto - in italiano - che facevamo schifo,

perché il nostro livello d'inglese era indegno per dei cittadini europei.

lo invito a farsi un giro degli altri stati tedeschi se già non se l'è fatto, allora

secondo me si divertirà moltissimo

4 minutes ago, Almadel said:

bianco privilegiato cishet

(hai dimenticato basic)
c'è tutta una retorica completamente autoreferenziale su sta cosa che mi urta tantissimo

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AndrejMolov89

Be' a me lo ha detto un rom che parlava solo tedesco. Wir sind in Deutschland, du musst Deutsche sprechen. Poi ha iniziato a insultarmi. Io gli ho ricordato che chi faceva questi discorsi li metteva in treno i rom, caricati da italiani... tanto per dire il mondo è bello perchè è vario... lol

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Per ritornare al tema del topic,

 @Aspis, hai fatto prova di  neri, orientali, ecc ?

 

OT @blaabaer mentre ti leggevo mi sono addormentato. Sarà il pranzo, sicuramente. Prendo e tra poco ci riprovo. Ti faccio sapere. 😘

Edited by castello
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AndrejMolov89
9 hours ago, blaabaer said:

in realtà se ha usato il "du" si era già preso avanti con l'insulto

Era un flippato. Però, sti cazzi. Io parlo un po'di tedesco, ma non è sufficiente per fare una conversazione reale. Se tu fai finta di sapere l'inglese, fan culo. Lol

 

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I miei aneddoti sui Rom non li racconto perché l'ho già fatto troppe volte.

E in generale sono più divertenti che interessanti.

 

L'aneddoto più edificante sulle differenze culturali è quello con un ragazzo thailandese

che voleva assolutamente mangiare entrambi dallo stesso piatto,

perché i piatti singoli all'occidentale gli sembravano una cosa triste.

 

E quello più buffo col ragazzo norvegese neo-pagano che collezionava "roba folkloristica cattolica"

come io potrei collezionare maschere tribali africane, con cui ho fatto amicizia sputandogli addosso acini d'uva...

 

Sono stato qualche mese con un ragazzo ghanese di un villaggio dell'interno

che si chiamava "Giovedì" e mi ha fatto scoprire che le vecchie animiste chiamano i bambini

col nome del giorno della settimana in cui sono nati e aveva tatuato sul braccio

il nome che gli avevano dato i preti, quello del giorno della settimana (Yao) e quello di suo padre che i ragazzi prendono alla sua morte.

 

O il Nigeriano figlio di una donna capovillaggio finito a fare l'operaio in Veneto

per comprare un trattore, fondamentale per la raccolta del caffè di cui viveva la sua tribù.

Le sue sorelline gli avevano regalato un trattore giocattolo per ricordargli i suoi doveri di futuro capo.

 

(La maggior parte degli Africani non ha storie così bizzarre: vengono dalle città della costa occidentalizzate

e avendo fatto scuole inglesi o francesi se ne vanno in giro con un bel debito studentesco da ripagare...)

 

I Cinesi hanno il difettuccio che è impossibile avere con loro un'amicizia, figuriamoci una relazione:

perché mentre studiano hanno due lavori e - a meno che tu non ci conviva - non li vedi MAI.

A parte una diversa concezione di lavoro e famiglia, non è che abbia notato grandi differenze culturali.

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29 minutes ago, Almadel said:

O il Nigeriano figlio di una donna capovillaggio finito a fare l'operaio in Veneto

per comprare un trattore, fondamentale per la raccolta del caffè di cui viveva la sua tribù.

Le sue sorelline gli avevano regalato un trattore giocattolo per ricordargli i suoi doveri di futuro capo.

This is so very pianura padana!

Un ottimo spunto per un saggio in sociologia...un nigeriano a Campodarsego, convergenze di aspirazioni.

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