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21 hours ago, marco7 said:

Visto che la tua voce viene considerata erotica (cif ragazzi di vita da pasolini) @Bloodstar dovresti farci sentire una registrazione

voce erotica er sor maestro?

in quale universo parallelo ciò accade??

6 hours ago, Beppe_89 said:

anche Roma è stata uno degli scenari di “the invasion” negli anni '50, ’60 e ’70 come Torino, Milano e Genova però il dialetto credo sia ancora parlato abitualmente.

mmhhh... nì.

nel senso che in molti faticano a capire Trilussa, Pascarella o Gadda (che sono del Novecento), mentre dei sonetti del Belli (ottocentesco) senza i sottotitoli o le note a piè di pagina non capirebbero niente o quasi

I puristi chiamano romanaro la parlata in uso adesso, perchè è molto diversa dal romanesco classico.

ste distinzioni le ho sempre trovate di lana caprina, ma forse sarò io a non dar importanza a tutto ciò

 

2 minutes ago, freedog said:

ste distinzioni le ho sempre trovate di lana caprina

Verissimo. Infatti mi scuso per aver rischiato di far virare la discussione verso questo questa china. 

1 hour ago, castello said:

Marchigiano

Il marchiciano di Ascoli fa tanto ridere. Quasi quanto il ternano.

Qui nessuno vuole litigare. Il fatto è che definire i piccoli paesi "buchi di culo in mezzo alle montagne", o dire che il marchigiano di Ascoli fa tanto ridere, potrebbe urtare qualcuno.

Metti caso per esempio qualcuno che viene da un piccolo paese delle Marche. 

Per carità, nessuno si offenderà, siamo tra signori qui, però qualcuno dovrebbe imparare a calibrare meglio le proprie affermazioni, laddove ne abbia gli strumenti.

3 minutes ago, Eirene said:

Qui nessuno vuole litigare. Il fatto è che definire i piccoli paesi "buchi di culo in mezzo alle montagne", o dire che il marchigiano di Ascoli fa tanto ridere, potrebbe urtare qualcuno.

non alludevamo a qusto topic.

forse non sai che c'è ancora il rischio di rinfocolare recenti flame scoppiati altrove...

12 hours ago, Bloodstar said:

 Probabilmente in Veneto poi è diverso, quindi aspetto vostre delucidazioni. 

(cc: @schopy)

No, no: il veneto è ancora molto, molto vivo.
I miei coetanei del paesello, i miei cugini... tutti parlano veneto. Sicuramente non lo stesso veneto di cent'anni fa, ma d'altra parte in cent'anni pure l'italiano sarà cambiato un pochino.

Il veneto è proprio la loro lingua madre, ancor prima dell'italiano: parlano e pensano in veneto, proprio come i miei genitori.
Questa è una cosa che noto quando sono in un gruppo di persone con mio marito, che l'italiano lo capisce piuttosto bene ma il veneto no: puoi chiedere cortesemente che si parli in italiano, ma dopo cinque frasi passano tutti automaticamente al veneto

Ci sono certamente molte persone - ad esempio: io - che sono cresciute senza parlare il veneto frequentemente, e molte altre che parlano un "italiano venetizzato"(*), ma certamente moltissime che ancora parlano in veneto

In certe aree della Lombardia un mio amico più o meno della mia età, che di lingue se ne intende, mi fa sapere che il lombardo ha incredibilmente saltato una generazione: lo parlava la generazione dei nostri nonni, poi è rimasto circa "latente" in quella dei nostri genitori, e i nostri coetanei l'han ripreso.

 

(*)
a me fa sorridere questo video, che è l'intervista a uno scrittore che parla il talian, cioè il dialetto brasiliano del veneto.
L'intervistatrice è chiaramente italiana e parla un veneto un po' "finto", affettato diciamo. L'intervistato è brasiliano e ha una parlata molto più autentica.
- ovviamente non porto lui come esempio del fatto che il veneto sopravvive, era solo per commentare sulla cosa della lingua "mista" (qui, quella dell'intervistatrice)

Spoiler

 

 

Edited by blaabaer
11 minutes ago, blaabaer said:

a me fa sorridere questo video, che è l'intervista a uno scrittore che parla il talian, cioè il dialetto brasiliano del veneto.

Fantastico 😅 ma il Brasile è pieno di veneti, il nonno di Bolsonaro era di Anguillara...

Just now, marco7 said:

Ma non c'erano parole per indicare un gay che non fossero un insulto ?

C'è reciòn che è un po' meno fastidioso...poi c'è una locuzione che non è offensiva ma abbastanza divertente: el gà na venetta de dolse.

3 minutes ago, blaabaer said:

Ecco, grazie!

12 hours ago, blaabaer said:

Il veneto è proprio la loro lingua madre, ancor prima dell'italiano: parlano e pensano in veneto, proprio come i miei genitori.

Questo è estremamente interessante. Loro sono consapevoli di questo bilinguismo oppure è talmente naturale che nemmeno ci han mai pensato?

 

12 hours ago, blaabaer said:

In certe aree della Lombardia un mio amico più o meno della mia età, che di lingue se ne intende, mi fa sapere che il lombardo ha incredibilmente saltato una generazione: lo parlava la generazione dei nostri nonni, poi è rimasto circa "latente" in quella dei nostri genitori, e i nostri coetanei l'han ripreso.

Vero e non solo per la Lombardia, anche se (a quanto ho letto io) più che una ripresa del dialetto è un riaffiorare di tratti regionali/locali su uno strato italiano. I genitori, che avevano conosciuti veri dialettofoni, erano più attenti a prendere le distanze e ad avvicinarsi all'italiano standard. I figli sentono meno questa necessità, sono meno controllati, e quindi i tratti locali riaffiorano.

E' vero anche con me e mio padre, ad esempio. Io parlo peggio di lui perché mi curo meno, in molti contesti, di mantenere una forma più ripulita. Quindi per lui è: "dobbiamo fa' 'sta cosa", mentre per me è più spesso "dovemo fa' 'sta cosa" (se non addirittura "demo fa' sta cosa").

 

12 minutes ago, paraspera said:

Hazzi e cassi? No grazie 

Hazzi mai mai nella vita.

Cassi invece sì, mi piacciono.

12 hours ago, freedog said:

io sapevo che i veneti dicessero busòn.

giusto?

Anche, ma dalle parti mie non molto.

14 minutes ago, paraspera said:

Hazzi e cassi? No grazie 

In Veneto casso è un intercalare abbastanza frequente, una volta più di adesso. Non il massimo della finezza...pure qualche mio prof padovano, finché spiegava, "eh no, cazzo" che è proprio una forma dialettale riproposta in italiano.

9 minutes ago, schopy said:

pure qualche mio prof padovano, finché spiegava, "eh no, cazzo" che è proprio una forma dialettale riproposta in italiano.

in che senso? 

Dalle mie parti e a Roma "cazzo" si usa tantissimo, in varie formulazioni. La connotazione sessuale quasi sfuma tanto spesso è usato.

Casanova diceva che gli italiani hanno sempre il cazzo in bocca? Chiedo a @LocoEmotivo

 

Edited by Bloodstar

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