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Campagna antidiscriminazione in Toscana:ho qualche perplessità sull'immagine


Cosgrove

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http://www.corriere.it/cronache/07_ottobre_24/neonato_omosex_toscana.shtml

Dal Coprriere della Sera"

DIVIDE La campagna antidiscriminazioni della Regione TOSCANA

"Neonato omosex" in un manifesto choc

L'ArciGay: «Messaggio forte e chiaro. L'omosessualità non è una scelta ma un dato immutabile da rispettare»

 

FIRENZE — Il testimonial è un neonato. Un bel bambino roseo e paffuto, la mano sinistra protesa verso la bocca nel gesto, sublime e atavico, della suzione del pollice. Una perfetta e tranquillizzante icona dell'infanzia, quell'immagine, se non ci fosse qualcosa di inusuale e «diverso». Una fascetta da polso sulla quale, invece del nome del piccolo, c'è scritto homosexuel, omosessuale in francese. Il neonato gay è l'ultima trovata di una campagna pubblicitaria contro le discriminazioni di genere che la Regione Toscana ha presentato ieri con il patrocinio del ministero delle Pari opportunità provocando proteste e polemiche. Il manifesto, stampato in migliaia di copie, sarà affisso sui muri delle città toscane, negli uffici pubblici, davanti alle scuole.

 

Diventerà il frontespizio di cartoline, copertina di brochure e depliant. E sarà pure il logo di una «due giorni», venerdì e sabato, contro le discriminazioni — inserita nel Festival della Creatività — alla quale parteciperanno il ministro Barbara Pollastrini, i governatori Claudio Martini e Nichi Vendola, esperti e studiosi internazionali. Durante l'evento sarà allestita anche una mostra con i manifesti anti omofobia realizzati in altri paesi europei e negli Stati Uniti, in Nuova Zelanda e in Canada. L'idea del manifesto choc, che ha provocato una raffica di giudizi negativi ma anche l'approvazione delle organizzazioni gay, è venuta ad Agostino Fragai, Pd, assessore ai Diritti dei cittadini e al suo collaboratore Alessio De Giorgi, presidente dell'ArciGay toscana.

 

«Con questa immagine lanciamo un messaggio forte e chiaro — spiega De Giorgi —. L'omosessualità non è una scelta ma un dato immutabile da rispettare». L'immagine del neonato gay è stata realizzata dalla fondazione canadese Emergence, organismo che si batte contro la discriminazione di genere, e ceduta gratuitamente alla Toscana. Regione italiana all'avanguardia in questo campo, che già nel 2004 ha varato una legge contro le discriminazioni sessuali e pochi mesi fa ha presentato una carta prepagata, con un contributo pubblico, per agevolare l'inserimento nel mondo del lavoro di transessuali e transgender. Anche allora ci furono polemiche.

 

«La Toscana è all'avanguardia e l'Italia dovrebbe seguirla» hanno commentato il presidente nazionale di Arcigay, Aurelio Mancuso, e Franco Grillini, parlamentare della Costituente socialista e leader storico del movimento omosessuale in Italia. Di segno apposto i commenti del centrodestra. Il capogruppo dell'Udc alla Camera, Luca Volontè, giudica il manifesto raccapricciante: «Strumentalizzare i neonati per far credere che le pulsioni omosessuali siano una caratteristica innata — dice — è un atto fuorviante e vergognoso sotto il profilo scientifico e sociale». Isabella Bertolini, vicepresidente de deputati di Forza Italia: «Dopo la tessera sanitaria per gli immigrati, la regione rossa tenta di affermare un modello alternativo di società dove domina l'indeterminatezza sessuale. E per raggiungere l'obiettivo usa un neonato in modo strumentale e ideologico». Massimo Polledri (Lega) parla di propaganda simile a quella adottata dal regime durante il ventennio fascista quando i bambini erano vestiti da balilla, chiede che i manifesti siano ritirati e annuncia un'interrogazione parlamentare.

 

Marco Gasperetti

24 ottobre 2007

 

Il mio commento:

La campagna antidiscriminazione è sacrosanta, ma forse i neonati era meglio lasciarli stare. La predisposizione  all'omosessualità è innata, senza dubbio,  con fattori genetici e  ormonali preesistenti alla nascita,: ma di "orientamento sessuale" non è il caso di parlare prima della pubertà, o almeno che il bambino si sia reso conto dell'esistenza di due sessi distinti.L'etero, bi, o omosessualità si determina nei primi anni di vita, e si manifesta alla pubertà,rimanendo stabile, Ma di "sessualità" in un neonato è prematuro parlare.Scientificamente l'immagine è inesatta, e può dare un'impressione sbagliata.

Quello che bisogna dire, chiaro e forte, è che non c'è nulla di "malato", "perverso" p "peccaminoso" nell'amore gay, così come nell'amore etero; La discriminazione contro gli omosessuali è una macchia di cui la società omofoba italiana deve emendarsi. Stupisce vedere elementi di un partito che si era presentato comre "liberale", proni alla più becera omofobia cattofascista, lòe cui "pulsioni"omofobe vengono sempre assecondate dai vari volontè.

Forse c'erano modi migliori.di dire che "l'omosessualità è innocente e naturale". Con immagini simili ai fidanzatini di Peynet, magari.

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funToBeFooled

La campagna antidiscriminazione è sacrosanta, ma forse i neonati era meglio lasciarli stare. La predisposizione  all'omosessualità è innata, senza dubbio,  con fattori genetici e  ormonali preesistenti alla nascita,: ma di "orientamento sessuale" non è il caso di parlare prima della pubertà,

 

Non sono d'accordo. Freud per esmpio parla dei bambini definendoli "perversi polimorfi"

 

in quest’ottica, il bambino non è più un “angioletto asessuato”, ma un “essere perverso polimorfo”, perverso perché capace di perseguire il piacere indipendentemente da scopi riproduttivi, e polimorfo perché lo persegue mediante i più svariati organi corporei.

Freud distingue tre fasi dello sviluppo psicosessuale, ciascuna delle quali è caratterizzata da una specifica zona erogena:

la fase orale, la fase anale, la fase genitale.

 

La fase di latenza c'è ma viene fuori molto dopo. Anzi da u punto di vista freudiano ogni bambino dovrebe aver scritto "bisessuale" ma forse stiamo andando OT

 

 

Comunque trovo la campagna molto bella anche se MOLTO forte, in un certo senso al limite del rivoluzionario

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funToBeFooled

Daccordissimo" :)

Io sono un "rivoluzionario" nella comunicazioni di queste cose, però so che tanti preferiscono strategie di comunicazioni più soft per la paura di scioccare i "ben pensanti".

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A sollevare problematiche tanto assurde come quella dell'immagine dell'infante, sono i soliti omofobi reazionari che si vanno appigliando a qualunque scusa.

Il volto del neonato in foto è SFOCATO. Inoltre cominciassero a rompere i maroni alle pubblicità raccapriccianti della Benetton, prima di vestire ipocritamente i panni dei tutelatori dell'infanzia!

 

Riguardo l'omosessualità, come tendenza congenita o meno, non entro qui nel merito...

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Io condivido la campagna. Credo nella Genesi dell'omosessualià. Mi apre che molta gente consideri prenda Freud come un profeta bibblico amndato da Dio. Uno scienziato può sbaglaire e le sue teorie possono essere superate!

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Certo, però bisognerebbe avere delle prove prima di considerare sbagliate o superate le tesi uno scienziato  :ok:

 

Cmq, non ho capito cosa ci sia di così sbagliato nel mostrare un bimbo in una campagna contro l'omofobia! Cioè Benetton, Pampers, Plasmon si e Omosessualità no!?  :gha:

 

Cerchiamo almeno noi di essere convinti che l'omosessualità non è niente di racapricciante ne sbagliato  :ok:

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Guest equalmarriage

Trovo l'iniziatia, e il patrocinio, una cosa buona.

Una cosa buona che ha visibilità anche a livello nazionale visto che internet ha dato molto spazio all'iniziativa.

 

Avrei preferito, però, una iniziativa diversa... basata più sul rispetto delle nostre coppie, delle nostre famiglie.

 

Una campagna che mostra l'omosessualità, o l'orientamento sessuale in generale, come un qualcosa con cui si nasce non mi sembra infatti un qualcosa che possa cambiare più che tanto le cose nella nostra società. Quello su cui l'Italia ha bisogno di aprire gli occhi non è tanto la genesi dell' "orientamento sessuale" (tra l'altro, dubito che la gente comune che passa per strada capisca molto tale espressione o abbia bisogno di vedersi ricordato su un manifesto che bisogna genericamente "rispettare" o "non discriminare" gli altri... queste affermazioni di principio le condividono già ora tutti, pure il Papa!!)... quello su cui l'Italia ha da aprire gli occhi è la bontà, la "normalità" dell'omosessualità e perciò delle relazioni omosessuali.

Due gay o due lesbiche che si tengono per mano, o sono abbracciati, e sorridono, con sotto scritte come "ci amiamo, perchè mai non dovremmo sposarci?"... o due gay che tengono in braccio il loro figlio adottivo... o una madre e un padre che dicono "nostro figlio è gay, e va bene così"... queste sono le campagne che servono. Non un manifesto che ricorda che gay si nasce.

 

-

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Proprio tutti tutti, non direi...se è vero che l'associazione fra omosessualità e l'immagine di un neonato determina accuse di strumentalizzazione.

 

Evidentemente disturba ancora il collegamento omosessualità--simbolo di innocenza, che credo sia il messaggio subliminale associato allo slogan: il cui senso è che l'omosessualità non si sceglie  ( e quindi non è una colpa )

 

La mia perplessità deriva dal fatto che ancora in Italia una comunicazione sociale contro la discriminazione omofobica sconti implicitamente il fatto che si debba sottolineare la nostra assenza di colpa rispetto all'orientamento sessuale.

 

Siamo uguali, perchè ( nella misura in cui ) siamo innocenti.

 

E' un manifesto che ha certamente "impatto" e quindi capace di comunicare, ma l'idea che ci sta dietro non è esattamente avanzatissima.

D'altronde è anche vero che la nostra società è tutt'altro che avanzata e quindi forse è utile.

 

Dico questo perchè leggendo le reazioni degli stessi utenti del forum vedo che il discorso esercita una certa presa e siamo certamente una platea

stra-selezionata

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l'immagine è questa:

2007102319004088.jpg

 

la Regione Toscana ha solo tradotto la scritta, idea e realizzazione sono del Canada :ok:

 

per il resto, sono sempre più orgoglioso di essere toscano  :gha:

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La mia perplessità deriva dal fatto che ancora in Italia una comunicazione sociale contro la discriminazione omofobica sconti implicitamente il fatto che si debba sottolineare la nostra assenza di colpa rispetto all'orientamento sessuale.

 

Siamo uguali, perchè ( nella misura in cui ) siamo innocenti.

 

E' un manifesto che ha certamente "impatto" e quindi capace di comunicare, ma l'idea che ci sta dietro non è esattamente avanzatissima.

D'altronde è anche vero che la nostra società è tutt'altro che avanzata e quindi forse è utile.

leggendo nella sezione coming-out di questo forum, mi sembra che capiti ancora molto spesso che i genitori chiedano ai figli il perché abbiano voluto diventare gay... quindi credo che come messaggio, per quanto banale e scontato, in Italia sia necessario.

 

Non dimentichiamo poi che una pubblicità deve essere per sua natura breve e concisa, quindi più di tanto non ci potevano scrivere, considerando che sulle ragioni dell'omosessualità ci sono ancora oggi varie teorie, l'unica cosa su cui tutti sono d'accordo è che non è una scelta, e quello ci hanno scritto  :ok:

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Secondo me l'immagine è azzeccata, non è volgare e non vedo come ci sia una "strumentalizzazione del bambino".

Tanta gente è ancora convinta che l'omosessualità sia una scelta, una fase o peggio ancora una malattia... Per questo può dare fastidio vederla associata a un neonato. Ma proprio perché dà fastidio è efficace.

 

Due gay o due lesbiche che si tengono per mano, o sono abbracciati, e sorridono, con sotto scritte come "ci amiamo, perchè mai non dovremmo sposarci?"... o due gay che tengono in braccio il loro figlio adottivo... o una madre e un padre che dicono "nostro figlio è gay, e va bene così"... queste sono le campagne che servono. Non un manifesto che ricorda che gay si nasce.

 

Sono d'accordo con te, equal... Ma non pensi che se si riesce a far passare il messaggio (e quindi a far entrare nella zucca della gente) che essere omosessuali è una cosa normale, sarà più semplice il passo successivo, ossia "visto che sono normali come noi, possono sposarsi come tutti"? Sarebbe molto meglio questo, piuttosto che una legge imposta dall'alto, magari sotto le direttive dell'UE. Capiamoci, a me andrebbe bene lo stesso, ma se la mentalità non cambia il rispetto per le coppie omosessuali sarebbe sempre pari a zero...

 

A proposito dell'esempio che fai, l'Agedo di Bologna ha promosso una campagna antiomofobia che si chiama proprio "Va bene così"... Questo il sito, che trovo molto ben fatto.

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Guest equalmarriage

Sono d'accordo con te, equal... Ma non pensi che se si riesce a far passare il messaggio (e quindi a far entrare nella zucca della gente) che essere omosessuali è una cosa normale, sarà più semplice il passo successivo, ossia "visto che sono normali come noi, possono sposarsi come tutti"?

 

Sì, Lum... certamente. Il problema è che il manifesto non dice proprio questo. Almeno, non espressamente.

Il manifesto si fuocalizza soltanto sul dire l'origine dell'orientamento sessuale.

Dire che "gay si nasce" non è dire "gay è normale, va bene, è equivalente a etero".

In ogni caso, questa campagna ha avuto enorme risonanza e esplicazione (vedi TG5 delle 20) proprio per l'immagine-"shock" e le reazioni che ha avuto, e in qualche modo il messaggio di tolleranza e rispetto che si voleva esprimere attraverso il manifesto con il neonato omosessuale è ampiamente arrivato nelle case di ogni toscano, e di ogni italiano in generale.

 

A proposito dell'esempio che fai, l'Agedo di Bologna ha promosso una campagna antiomofobia che si chiama proprio "Va bene così"... Questo il sito, che trovo molto ben fatto.

 

Lo so.  :ok:

Non è un caso che ho fatto quell'esempio, prima. Quella campagna è splendida!!

 

-

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E' vero, non lo dice esplicitamente, però si nasce gay come si nasce etero... Non so, a me viene abbastanza automatico fare un'equazione come innato=normale (normale andrebbe tra virgolette, ma ci siamo capiti, no?  :ok:).

Magari è solo quello che io spero la gente recepisca. Ad ogni modo, già il fatto che se ne parli è un successo, secondo me.

 

Lo so.  :gha:

Non è un caso che ho fatto quell'esempio, prima. Quella campagna è splendida!!

 

Immaginavo  :ok:

Quindi invito tutti quelli che non la conoscono ancora a dare un'occhiata, questa campagna ha bisogno di più visibilità!

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Scusami Lum, ma approfitto del tuo intervento che esprime l'atteggiamento di quasi tutti, anche di chi è intervenuto nella board Spunti e Riflessioni

per formulare questa osservazione

 

E' vero che un neonato richiama l'idea della nascita quindi dell'origine e che si sottolinea che l'orientamento non è una scelta: quindi questa è la reazione che viene comunicata immediatamente.

 

Però questo neonato si distingue dagli altri per una fascetta di identificazione, non dimentichiamoci che la campagna è diretta agli etero, quindi pure a dei genitori, c'è anche il messaggio implicito: tutti gli omosessuali sono figli di qualcuno, questo potrebbe essere tuo figlio...

 

Non trascuriamo il fatto che la scritta omosessuale sostituisce il nome e che va a toccare un topos : quello della identificazione del proprio figlio, del suo "riconoscimento" alla nascita da parte dei genitori, la paura atavica di non essere in grado di riconoscere il figlio come proprio, di poterlo smarrire scambiare, di sentirlo estraneo al di là degli obblighi morali .

 

Per questo la campagna è forte ed efficace al di là dello slogan, che è il livello razionale conciliativo, della comunicazione.

 

Che poi il genitore abbia bisogno di accettare l'omosessualità del figlio, tramite la dimostrazione "razionale" che l'orientamento è innato psicologicamente può voler dire semplicemente rassegnarsi all'idea, non ribellarsi, ma anche scaricarsi del problema. In psicologia non conta la verità di ciò che dici, ma il motivo per cui lo dici. Del pari per un figlio adolescente sapere che il genitore dice " è nato così non ci si può fare niente" è certamente un sollievo rispetto al rifiuto, perchè è ancora forte la paura del rifiuto. Per questo tutti tendiamo ad inquadrare la nostra analisi nell'ottica del CO come giustamente mi obietta Bluelake e ad aderire al livello conciliativo del messaggio.

 

Quello che però conta non è la spiegazione ( la Genesi maiuscola di Sugar ) ma cosa partendo da qualunque spiegazione, siamo poi in grado di ricostruire a livello di rapporti coi genitori, nel corso degli anni.

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Mi spiace contraddirti Hinzelmann, ma la campagna non è diretta agli etero, poichè è il cartellone pubblicitario che coniuga READY e festival della creatività in toscana.

Tutti, giornali e telegiornali, stanno parlando di campagna sociale perchè è il manifesto di una campagna si sociale, ma canadese. La regione toscana lo sta usando con tutt'altro significato, e quindi con l'intento di colpire un'utenza totalmente diversa da quella che era l'originale nelle menti dei creativi che l'hanno partorita.

Il target è la gente che parteciperà al ready, che per definizione è già di suo sensibile alle tematiche come l'identità di genere e l'orientamento sessuale, e ai creativi che saranno presenti per il festival, che rientrerebbero comunque nel target visto che è il loro lavoro.

Stiamo proprio analizzandola dal punto di vista sbagliato, perchè l'intenzione e il target in canada non saranno certo come i nostri (fosse solo per diverse basi socio-culturali) e perchè per la toscana non è una campagnia sociale, ma proprio pubblicità, che poi, assieme al messaggio pubblicitario degli eventi riesca a veicolare anche un'altro insieme di messaggi emotivi e razionali deriva dal fatto che nelle intenzioni comunicative originali quello doveva essere il messaggio, indirizzato però ad un pubblico diverso, tantè che la scritta sul bracciale, intera è: homosexuel, e non homosexual come riportano tutti XD

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Lo stesso manifesto sara' ora utilizzato dalla Regione Toscana per una campagna di comunicazione che inizia oggi, patrocinata dal Ministero per le pari opportunita': spot, pagine pubblicitarie, cartoline e depliant da distribuire e manifesti da affiggere in luoghi pubblici in collaborazione con le Province. "Si tratta di una campagna pulita, che rispetta la privacy e il buon gusto - spiega l'assessore all'attuazione dello Statuto, Agostino Fragai - Certo affronta con forza ed in modo efficace una delle questioni di fondo di un tema eticamente discusso, sottolineando come l'omosessualita' non possa essere considerato un vizio, ma una delle tante espressioni della personalita' di un individuo".

http://www.agi.it/firenze/notizie/200710231823-cro-r012731-art.html

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Trovo l'iniziativa lodevole. Nello stesso tempo temo che l'utilizzo dell'immagine di un neonato si presti a strumentalizzazioni da parte

delle ancora troppe persone che non sanno (o non vogliono) distinguere omosessualità da pedofilia.

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Visto che il comunicato stampa arrivato a noi però parlava di campagna pubblicitaria per eventi tot posso teorizzare diverse cose: hanno due linee guida, una per gli 'addetti ai lavori' l'altra per il mondo intero. Hanno due uffici stampa che non si coordinano, hanno deciso in corsa di farla diventare anche una campagna sociale, no sa non dice XD

Partiamo comunque dal presupposto che sia una campagna sociale... hanno toppato il manifesto. Una campagna sociale non può e non deve assolutamente riportare nomi di eventi e date.

Partendo sempre dallo stesso presupposto la mia affermazione, comunque, resta. Parti dal presupposto che sia indirizzata agli etero (in toto) come target secondo quali basi? L'ha detto la regione Toscana? L'hanno detto i canadesi (che sarebbero fonte ben più autorevole) o, ancora meglio, l'ha detto l'agenzia grafica che l'ha realizzata?

Basta un esame approfondito della struttura della comunicazione per capire che il target non possono essere gli etero, o almeno non solo, perchè altrimenti avrebbero toppato alla grande la comunicazione.

Per capire il target della comunicazione bisognerebbe vedere come è stato usato in canada e secondo quale intento comunicativo (cosa su cui, purtroppo, ho ben poche informazioni).

Di certo resta, a questo punto, una buona idea comunicativa sfruttata malissimo e in modo caotico.

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L'iniziativa è a cura dell'Assessore all'attuazione dello Statuto Regionale Fragai, d'altronde la Regione Toscana ha in Statuto l'impegno a rimuovere ogni discriminazione basata sull'orientamento sessuale e a riconoscere forme di convivenza diverse dal matrimonio ( cosa per la quale fu costretta a difendere lo statuto davanti alla Corte Costituzione contro il governo Berlusconi )

 

I particolari non li so...forse modificheranno il manifesto dopo averlo presentato (in occasione del Festival) per la successiva campagna sociale istituzionale, rimuovendo la data e sostituendo lo stemma della Regione al posto di quello dell'evento. D'altronde in Canada è stato certamente

pensato per altro che non il festival della creatività di Firenze e a logica direi per una campagna di comunicazione contro l'omofobia.

 

Certo è che la discriminazione la combatti con un messaggio rivolto a chi discrimina, non a chi è discriminato.

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A cura di chi sia l'iniziativa non conta molto ai fini dell'analisi del messaggio in se, in via del tutto teorica potrebbero anche pubblicizzare pellicce se ne avessero un riscontro oggettivo, o magari se si scoprisse che in un futuro prossimo le pellicce saranno simbolo di riconoscimento per i gay XD

 

Le pubblicità progesso, le campagne sociali, quelle d'informazione non sono indirizzate a chi discrimina, uccide, stupra fa sesso senza preservativo, semmai cercano di arrivare alla comunità interera, che non si compone di soli etero.

Ancora, normalmente iniziative di questo genere non vogliono far cambiare idea a qualcuno, chè non sarebbe neanche il modo giusto, ma cercano il ritorno d'immagine per la provincia/il comune/l'azienda e quel che sia.

Dire quindi che la campagna sia rivolta ad una determinata categoria e porla come verità incontrovertibile mi sembra un minimo azzardato, soprattutto non avendo le informazioni (che praticamente non ho neanche io, come già detto, visto che i canadesi vivono in un mondo che sembra recintato e non si riesce a sapere niente di niente) o gli strumenti adatti per giudicare il messaggio (strumenti che alla fine dei conti si traducono quasi esclusivamente in un'infarinatura almeno di storia della comunicazione visiva, teoria della comunicazione pubblicitaria, storia della pubblicità etc) o anche, più semplicemente, non lavorare nel campo e non passare le giornate ad analizzare i tipi di comunicazione esistenti al mondo pur avendo le infarinature di cui sopra. Non conoscendo le dinamiche non si può stabile un target presunto.

 

Il problema è proprio usare un manifesto identico in due modi differenti.

Per questo credo anche che alla regione chi di competenza non sappia realmente che farci con quest'affare e lo stia usando un po' come capita tanto perchè è a gratisse e tanto scioccante, il che rafforza anche la teoria secondo cui quello che cercano realmente è un ritorno d'immagine e non una sensibilizzazione.

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Il manifesto del neonato è stato preparato dalla fondazione canadese (per la precisione ha sede nel Québec) Emergence in occasione di una campagna lanciata mesi fa in vista della Giornata contro l'Omofobia.

 

http://www.emergence.qc.ca/default.aspx?scheme=3363

 

Traduco la presentazione della campagna:

 

riguardo all'orientamento sessuale, si sente spesso dire: "Rispetto la tua scelta". Ma non è una scelta, così come il colore della pelle o degli occhi non sono una scelta. Il tema della campagna Il proprio orientamento sessuale non si sceglie  è illustrato da un neonato con un braccialetto d'ospedale al polso che riporta la scritta "HOMOSEXU...".

Ci si porrà allora la domanda: l'omosessualità è innata o acquisita? A tutt'oggi gli scienziati non hanno trovato un consenso nel rispondere a questa domanda. Tuttavia c'è consenso sul fatto che l'orientamento sessuale non è una scelta e ciò ha ispirato il tema della campagna.

 

La campagna è stata lanciata il 2 marzo 2007 in vista della quinta edizione della Giornata internazionale di lotta contro l'omofobia del 17 maggio.

 

Il manifesto è stato "donato" alla Regione Toscana dalla fondazione Emergence.

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Grazie Clara.

Io comunque mi riferivo ad informazioni derivanti dall'agenzia grafica o dal creativo che hanno ideato la campagna. Solo quelle potrebbero realmente spiegare il target, purtroppo XD

 

Edit: trovato. Non è neanche per il canada una campagna sociale, ma la pubblicità della giornata mondiale contro l'omofobia, all'interno del quale i depliant con la stessa immagine sono stati usati a scopo informativo, con l'intenzione di veicolare anche indirizzi e nozioni puramente pedagogiche sull'argomento stesso.

Quindi, da quel che dicono i creatori: lo scopo della campagna è quello di portare le persone a porsi delle domande e quindi a partecipare attivamente alla giornata.

Insomma, di campagna sociale in senso stretto del termine non ha poi molto, né li né qui per ora XD

Semmai ne aveva comunque di più per com'era pensata originariamente, perchè il valore sociale era intrinseco nell'evento più strettamente di come lo sia rispetto ad un evento ristretto a livello regionale all'interno di un'altro evento come il festival della creatività.

Insomma, in toscana si sono scelti male pure l'evento XD Tanto valeva aspettare la prossima giornata contro l'omofobia.

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Per capire il target della comunicazione bisognerebbe vedere come è stato usato in canada e secondo quale intento comunicativo (cosa su cui, purtroppo, ho ben poche informazioni).

 

 

il target in Canada era principalmente il mondo della scuola (perché questo era l'obiettivo della Giornata contro l'Omofobia del 2007): quindi insegnanti, genitori, studenti. Ma, come dice la stessa Fondazione che aveva commissionato il manifesto, obiettivo della comunicazione era la popolazione in generale; in particolare, oltre che in un manifesto, l'immagine del neonato col braccialetto è stata usata anche in un dépliant informativo con risorse di vario tipo: indirizzi, siti Internet, eccetera, davvero interessante:

http://www.homophobie.org/utilisateur/documents/homophobie/depliant2007.pdf

 

La Fondazione commenta: la scelta di quest'immagine audace provocherà certo degli interrogativi. L'uso originario dell'immagine era infatti rivolto a un "target di etero". Quindi gli obiettivi di chi ha commissionato l'immagine e ha deciso di usarla sono chiari. Non so dire poi se dal punto di vista tecnico la scelta dell'immagine sia felice. Ho l'impressione che per la "popolazione" in generale il messaggio che il manifesto vuole trasmettere non sia immediatamente comprensibile.

 

La Regione Toscana ha usato l'immagine anche per un dépliant che illustra la campagna contro la discriminazione:

 

http://www.primapagina.regione.toscana.it/img/db_file/24355_depiantOK.pdf

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Appunto non è una campagna sociale.

(per intenderci, le campagne sociali sono quelle del tipo: se non usi il profilattico dormi con l'Aids, oppure: con l'AIDS siamo tutti uguali, oppure Ho fame con annessa foto di bimbo del ruanda che peserà si e no 11 chili)

Tutto ciò che pubblicizza una manifestazione (anche se la manifestazione stessa è una manifestazione di livello sociale) non è da intendersi con l'ottica della campagna sociale ma con quella della campagna pubblicitaria (il discorso tra l'altro è nato dal fatto che io nutrivo seri dubbi che tutta 'sta cosa fosse destinata ad un target di etero, dubbi che hanno trovato conferma nelle dichiarazioni varie ed eventuali).

Per quanto riguarda il messaggio difficilmente la fondazione può dare le linee guida reali (si da il caso che il 99% dei clienti non capisca mai che si deve comunicare anche se glielo si spiega, si limitano a fidarsi perchè quello è il lavoro tuo. Oppure si fanno convincere con difficoltà, ma comunque non riescono a capire l'intenzione comunicativa che sta alla base del tutto), che poi è quello che ho detto dopo averti ringraziato per il link.

Il depliant era inerente, appunto, alla stessa manifestazione e, a detta proprio degli organizzatori puntava sul pedagogico e non sul sociale, tra l'altro non so voi, ma dubito che la maggior parte dell'utenza colpita da un manifesto per la giornata mondiale contro l'omofobia sia etero. Tra l'altro loro stessi dicono che hanno utilizzato un'idea destinata a diverso tipo di target riportandola a ben diverso messaggio, perchè non sono convinti che funzioni altrimenti.

 

Il che significa anche che la gente si droga, perchè io non pago qualcuno per un lavoro che non ritengo funzionale per le mie esigenze... comincio ad avere l'impressione che 'sto cartellone, per quanto gli riconosca svariati meriti, che spaziano dal tecnico al meramente emozionale, sia stato scelto solo perchè "bello" stilisticamente e scioccante.

Nel momento in cui nessuno, commissionatori compresi, sembra avere la più pallida idea di a cosa serva e cosa debba realmente comunicare e in che contesto, o peggio ancora, ritiene che ciò che dovrebbe realmente comunicare non lo comunica affatto, significa che quel coso un messaggio ce l'ha per caso, e non perchè è stato costruito seriamente in base a ricerche e a logica comunicativa.

Per cui devo dare ragione a Hinzelmann e scusarmi con lui. In una cosa del genere ognuno può vederci quello che vuole e come lo vuole. E probabilmente è per questo che anche nella comunità omosessuale ci sono tanti pareri discordanti in merito al suo contenuto e al modo in cui si cerca di veicolarlo.

 

Sfido io che la stessa regione Toscana dia interpretazioni diverse e tutto sommato discordanti tra loro XD

 

 

(continuo comunque a non trovare questa frase:

L'uso originario dell'immagine era infatti rivolto a un "target di etero".
né nella versione francese né in quella inglese di sito/ depliant/brochure e rassegna stampa. Ma mi fido, anche perchè risolve davvero i miei dubbi in merito a diverse questioni, e mi offre un ottimo spunto per lavorarci su XD)
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Trovo l'immagine particolarmente belle e il messaggio diretto ed efficace. :ok:

 

Trovo invece i commenti negativi a dir poco "raccapriccianti" (per usare le parole di Volontè): dire che in questo caso si sia "strumentalizzata" l'immagine di un neonato vuol dire:

- non esserse minimamenti fermati a pensare a quale potesse esser il messaggio contenuto nell'immagine. Sì è vista la scritta homosexuel e, per principio, si è ritenuto il tutto deviante;

- non essersi minimamente informati sulla storia di quell'immagine. Un conto è dire che la Toscana ha fatto una campagna "raccapricciante", un conto è dirlo che l'ha fatta il Canada. Cosa staranno dicendo i canadesi ora di noi? Non ci staranno forse dando dei bigotti perché permettiamo a dei parlamentari di fare certi commenti?

- non rendersi conto che se questo bambino è "strumentalizzato", allora quelli al Family Day erano praticamente sfruttati. Non c'è paragone tra il mostrare un bambino per far capire che omosessuali si è e basta, e portare i propri figli (magari illeggitimi, o da relazioni extraconiugali e in una certa percentuale senz'altro omosessuali) ad una manifestazione che trasudava omofobia da ogni poro.

Vergogna. :gha:

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Condivido a pieno il messaggio e le modalità della campagna, e la Toscana si conferma ancora una volta come una delle regioni piu' avanzate in materia di diritti civili.

Questo è uno schiaffo morale a benpensanti  e finti etero (che ci sono anche qui, come in tutto il mondo GLBT) che ancora una volta hanno voluto attaccare un'iniziativa così moderna e civile.

Gay si nasce e non si diventa. Per tutti coloro che pensano il contrario dico che se gay ci si diventa, allora può accadere anche il contrario, cioè diventare Etero...cosa completamente assurda e di stampo filo-nazista, a cui dobbiamo opporci in quanto gay e in quanto esseri umani che combattono ogni giorno per uno straccetto di libertà.

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Mi permetto solo una piccola correzzione.

 

Scientificamente non è dimostrato che gay si nasce, ma è dimostrato che essere gay non è una scelta

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