Mic Posted November 5, 2007 Share Posted November 5, 2007 Sabato sera è infine ritornato sul piccolo schermo, per la precisione in seconda serata su La7, Daniele Luttazzi. Dopo cinque anni e mezzo di esilio seguiti all'editto bulgaro di ré Silvio anche l'ultimo cacciato, dopo Michele Santoro ed Enzo Biagi, ritorna dunque in carreggiata. Per chi si è perso la prima puntata: http://www.youtube.com/watch?v=xtLlBM-Va_I prima parte, ne seguono altre 6 Notevole il monologo di apertura eh? Personalemente mi sento meglio al pensiero che la cortina di censura calata sulla televisione italiana si stia seppur faticosamente lacerando (per carità, si tratta comunque di La7 in effetti... ma è già qualcosa). Che sia l'inizio di una ventata di pulizia in materia? (vedi ingerenza della politica sulla TV di stato, abusività di rete 4...) Mai smettere di sperare! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
funToBeFooled Posted November 8, 2007 Share Posted November 8, 2007 Visto ieri sera su Comedy Central. Qualche considerazione: Geniale la sigla iniziale (con la voce fuori campo che in perfetta dizione legge titolo del programma e rigista, come nelle trasmissioni rai anni 60/70) e davvero stupenda la sigla finale. Il monologo iniziale mi è sembrato carino anche se in realtà ha solo riproposto pezzi che ha fatto in giro per i teatri italiani negli ultimi 5 anni. Divertente e informativo comunque Bellissimi i "dialoghi platonici" fin troppo raffinati per il pubblico medio televisivo Molto meno bello lo sketch di "Daniele e il padre morto" mi è sembrato più che altro uno stanco tentativo di far ridere utilizzando solo il cattivo gusto e il macabro: certe volte funziona ma in questo caso mi sembra che il risultato sia stato modestissimo Bruttino anche il pezzo della "macchina da scrivere" preso da Jerry Lewis (tra l'altro le scritte grigio chiaro sulle pagine bianche si leggevano poco) Carina la scenetta sul serial killer In generale mi è sembrato un buono spettacolo forse un po' troppo "monotematico" tutti incentrato su Luttazzi, vedremo le altre puntate Ho letto che la scelta di non aver un pubblico in studio è stata dettata dal bisogno tecnico di girare il più velocemente le puntate e ridurre al minimo la "figa di notizie" su ciò che dirà nei monologhi Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Almadel Posted November 8, 2007 Share Posted November 8, 2007 Diciamo che mi è piaciuto tutto quello che a funToBeFooled non è piaciuto. Non mi sono piaciuti i "dialoghi platonici" puramente informativi, scarsi di ironia, pesanti senza essere feroci. Poco migliore lo sketch sul padre morto, in effetti. Mi è piaciuto moltissimo il pezzo della "macchina da scrivere". Niente comunque degno del livello inarrivabile dei suoi monologhi, dove è davvero capace di dare il meglio di sè. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Mic Posted November 8, 2007 Author Share Posted November 8, 2007 ridurre al minimo la "figa di notizie" su ciò che dirà nei monologhi A-hem... è un errore di battitura o una battuta che non capisco? Anche a me non è piaciuta la scenetta del padre morto. Cioè, più che altro non ho proprio capito dove andasse a parare, su cosa volesse far riflettere... I dialoghi platonici li promuovo solo in parte. Trovo ci si sia ripetuti più volte negli stessi concetti (un po' triti e ritriti oramai) e non si sia invece mai giunti al nodo della questione ovvero la pretesa della chiesa di dettar legge in materia di reati comuni e voler mettere sè stessa al di sopra della giustizia dei singoli paesi con ricatti psicologici alll'individuo. Addirittura nella puntata di Annozero dedicata al "comportamento della chiesa sul problema preti pedofili" non si era riusciti a discutere su questo aspetto a mio avviso centrale della questione: cosa c'entra la violenza sui minori con i crimini contro la chiesa? Come ha detto un ospite verso la fine del programma, la pedofilia è un reato COMUNE. E' vigliacco e ripugnante e gravissimo e tutto quello che volete ma è al livello della truffa, dell'omicidio, insomma è nel codice penale! Se domani mattina apro la finestra e vedo il mio parroco che mi ruba la macchina cosa devo fare? Farmi ricevere dal vescovo e dirgli "scusi, puo' dire qualcosa a don xxx, vorrei che mi restituisse la macchina e non ne rubasse più". Ovvio che no! Vado dritto in questura e lo denuncio. Al contrario, se scopro che don xxx vende su eBay le ostie consacrate, quello sì che vado a dirlo al vescovo perchè ai carabinieri non gliene fregherebbe proprio una ceppa di nulla. Analogamente se scopro che il mio parroco ha violentato mia sorella vado in curia perchè il vescovo si preoccupi che il don in questione non sia più un don, in seguito esco e vado in questura perchè l'individuo in questione sia processato e condannato. Il procedimento canonico e quello della magistratura civile devono essere sullo stesso livello! E' gravissimo che la chiesa suggerisca di mettere uno davanti all'altro! Perchè poi mettiamo pure che il prete in questione venga condannato dal tribunale ecclesiastico... viene condannato a cosa? Non mi pare che il vaticano abbia un proprio sistema carcerario... non c'è quindi da stupirsi di fronte ai trasferimenti dei preti pedofili in parrocchie sperdute dove trovano comunque nuovi bambini per alimentare il proprio vizio. Sono finito vergognosamente off topic, chiedo scusa .___________________. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
funToBeFooled Posted November 8, 2007 Share Posted November 8, 2007 Ho letto che la scelta di non aver un pubblico in studio è stata dettata dal bisogno tecnico di girare il più velocemente le puntate e ridurre al minimo la "figa di notizie" su ciò che dirà nei monologhi :) Si errore di battitura però con Luttazzi ci sta troppo bene :-) ne sarebbe fiero :-) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Mic Posted December 8, 2007 Author Share Posted December 8, 2007 Devo tristemente ricredermi sulle sorti della cortina di censura... pare sia sempre saldamente al suo posto. Offese a Giuliano Ferrara La7 sospende "Decameron" La decisione comunicata ieri in tarda serata: stop per lo show di Daniele Luttazzi E ora l'azienda si riserva anche di procedere per vie legali contro di lui http://www.repubblica.it/2007/12/sezioni/spettacoli_e_cultura/luttazzi/luttazzi/luttazzi.html A parte le solite cosiderazioni sulla questione che oramai le conosciamo tutti a memoria vorrei aggiungere: complimenti per l'incoerenza! Quando l'oggetto della satira non colpisce nessuno all'interno dell'emittente tutto ok, quando invece si va a contestare un personaggio "importante" in casa propria improvvisamente l'uso della libertà diventa "irresponsabile". Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
funToBeFooled Posted December 8, 2007 Share Posted December 8, 2007 La cosa più triste è che Ferrara è solo un pretesto. La battuta in questione aveva come bersaglio Berlusconi! che dire? ho voglia di vomitare! Siamo davvero in una dittatura mediatica ormai! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Guest apn Posted December 9, 2007 Share Posted December 9, 2007 La solita decisione indegna e italiota. Disgustoso, non ci sono parole. Vabbè, cazzi di La7, quando mancheranno loro ascolti clamorosi di Decameron (record per l'emittente) che li vadano cercando da Ferrara e il suo opinionismo patetico. Speriamo che almeno Sky dia asilo politico a Luttazzi. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
AndrejMolov89 Posted December 9, 2007 Share Posted December 9, 2007 Tristezza era una delle poche cose che guardavo... naturalmente l'italia se produce qualcosa di libero deve chiuderlo, altrimenti non sarebbe l'italia Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Roby Posted December 9, 2007 Share Posted December 9, 2007 Io amo Luttazzi perchè è inutilmente volgare quindi.. e non vedo nemmeno come una decisione scandalosa, nè per la sostanza nè per le argomentazioni quella de La 7. Sono d'accordissimo con questo pezzo di Aldo Grasso sulla vicenda: Forse il martirio mediatico dà alla testa L'attacco a Ferrara, gratuito e a freddo, greve e non grottesco, è un colpo basso al direttore de La 7 di ALDO GRASSO Che triste vicenda, questa di Daniele Luttazzi. Sono dispiaciuto come se un amico mi avesse tradito: certe cose non si dicono, soprattutto in nome della libertà d'espressione; certe cose non si fanno, se si è intelligenti come intelligente è Luttazzi. L'idea che mi sono fatto è che il martirio mediatico dà alla testa. Stiamo naturalmente parlando del martirio all'italiana, con gli stipendi che continuano a correre, con i conduttori che diventano deputati, con gli approfittatori che salgono sul carro degli eroi. Ho sempre ritenuto Luttazzi uno dei pochi comici intelligenti della nostra tv. Fin dai tempi di Magazine 3, il programma con Gloria De Antoni e Oreste De Fornari, si sapeva che il nostro andava «contenuto», che spesso amava épater lo spettatore con un frasario pesantemente ginecologico. Così con i Gialappa's, il suo periodo migliore. Lui esagerava con il macabro, loro limavano e la risata era sicura, e devastante. Poi c'è stato l'episodio di Satyricon dove Luttazzi ha pensato bene di darsi alla politica, che non è nelle sue corde. Il resto l'hanno fatto l'esilio, la schiera delle tricoteuses che affolla i teatri, i Santoro e tanti altri. L'attacco a Giuliano Ferrara, gratuito e a freddo, greve e non grottesco, è prima di tutto un colpo basso al direttore de La 7. Antonio Campo Dall'Orto, chiamando Luttazzi, aveva dimostrato coraggio e soprattutto aveva voluto palesare che la sua rete è diversa da Rai e Mediaset. Quando un direttore ti dice che puoi scrivere o dire quello che vuoi, ti devi sentire responsabilizzato due volte: uno per quello che scrivi o dici, due per dimostrare di meritare tanta fiducia. A questo poi si aggiunge un vizio tipicamente italiano, da basso impero, la mancanza di etica aziendale, di spirito di appartenenza: non si attaccano le persone con cui si lavora. Non prima almeno di aver dato le dimissioni. Così adesso ci sono quelli che hanno buon gioco a dire: allora Berlusconi aveva ragione quando parlava di «uso criminoso del mezzo», e il martire rischia di apparire solo un insolente. Ecco, sono triste perché per una battuta infelice, Daniele Luttazzi mette a repentaglio quanto di buon ha fatto sinora: i libri, gli spettacoli, le battute fulminanti. Odia Ferrara? Trovi un modo più elegante per infilzarlo. Perché adesso non ci sarà più nessuna rete che lo chiamerà e non si può per tutta la vita fare i professionisti del martirio. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Almadel Posted December 9, 2007 Share Posted December 9, 2007 Completa solidarietà a Luttazzi. Il suo pezzo su Ferrara e la guerra in iraq è la cosa più divertente che io abbia mai visto in televisione. L'attacco a Ferrara non è stato per nulla gratuito. La questione che solleva Luttazzi, con quel pezzo, è incredibilmente sagace. Muoiono degli innocenti e uno dei mandanti di questa strage senza senso; una volta dimostrata l'insensatezza del gesto; dice che "lui era contrario". Come può una persona con un minimo di moralità non prendere un fucile ed andare a sparargli in bocca? Come si può tollerare un simile disastro umanitario e una così sciocca presa di distanza da un delitto? Sparando una volgarità assurda e grottesca. Un po' come credere che a Hitler, all'Inferno, infilino ananas nel culo. O che Bin Laden faccia pompini ai cammelli. Aldo Grasso queste cose non le riesce a capire. Non riesce a capire il più grande insegnamento di Luttazzi: "voi vi scandalizzate più per la parola -merda- che per i morti ammazzati". E' un invito alla riflessione di una potenza incredibile: questo non è fare politica, questa è ETICA. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Guest Irish Dragon Posted December 10, 2007 Share Posted December 10, 2007 Credo non aspettassero altro che di censurarlo a Luttazzi Non appoggio quanto ha detto, nel senso che è una sorta di mazzata sui piedi tirar fuori certe frasi in un ambito così triste come quello della TV italiana, però è altrettanto vero che ad esempio, l'offesa all'intelligenza comune nessuno la calcola mai. Il monologo in sé poi, lo trovo più dissacrante che altro... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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