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14 minutes ago, Mario1944 said:

Che è una contraddizione nei termini, non potendosi accusare di malignità colui di cui si neghi che veramente esista.... 😉 

Un vago senso della "sacralità" delle cose che afferiscono all'universo della religione lo hanno anche gli atei, che dunque possono essere partecipi di quella sensazione di "proibito", di taboo, che si percepisce quando si è blasfemi, e che è semplicemente funzionale a sfogarsi quando si è incazzati (uno sfogo infantile, senz'altro). Si bestemmia proprio per quella sensazione di taboo, di offesa al sacro, senza che ciò significhi affermare l'esistenza di Dio. Ce la si prende con un oggetto sociale, in pratica (appunto il sacro, il religioso).

Però non mi verrebbe da bestemmiare al megafono durante un gay pride. Al limite bestemmio da solo in macchina o quando sono circondato da persone che so che non verranno in alcun modo turbate da ciò che dico.

37 minutes ago, Cesco00 said:

Un vago senso della "sacralità" delle cose che afferiscono all'universo della religione lo hanno anche gli atei

Questo è un grave problema rilevato anche dalla Convenzione europea dei diritti umani,

che ha redarguito l'Italia e altri Paesi per il permanere di leggi contro la blasfemia,

purtroppo sostenute anche da persone atee.

 

Il diritto alla blasfemia è fondamentale per la società che intendiamo costruire.

Ci saranno sicuramente anche dei Comunisti che si sentono offesi se metti al rogo un fantoccio di Che Guevara a un Pride,

ma è importante ribadire loro che in una società laica nulla è "sacro": né la Rivoluzione Cubana né la Vergine Maria.

Noi abbiamo condannato quasi con una voce sola la strage a Charlie Hebdo:

dico "quasi" perché quella canaglia di Bergoglio l'ha giustificata dicendo che "la religione è come una madre e se offendi mia madre ti tiro un pugno".

E' questa feccia il nostro problema sociale, non la bestemmia.

 

Sai perché nei Paesi protestanti non si bestemmia più? Perché hanno dedicato un paio di secoli a bruciare madonne.

Se vai a Londra, a Oslo o a Berlino neanche sanno cosa siano le bestemmie che tirano Italiani, Spagnoli e Francesi.

Nella loro lingua sono proprio sparite. Non esiste neanche più una pena, perché il reato si è estinto. Puf!

Tolta di mezzo la Chiesa cattolica, neanche gli atei bestemmiano.

 

La bestemmia è come il vomito che segue un avvelenamento: è il sintomo di un problema.

E se vuoi disintossicarti vomitare non basta, ma impedirci di vomitare non farà che farci stare peggio.

51 minutes ago, Cesco00 said:

Un vago senso della "sacralità" delle cose che afferiscono all'universo della religione lo hanno anche gli atei,

Non si dà sacro senza una natura divina cui riferirlo, ex definitione.

Per il resto dipende dal significato di ateo:

in origine significava appunto chi o che cosa fosse estraneo al sacro e dunque prima profano e poi empio;  con questo significato antico ci sta bene che sia anche un bestemmiatore.... 

5 minutes ago, Almadel said:

il permanere di leggi contro la blasfemia,

purtroppo sostenute anche da persone atee.

Non so perché alcuni atei sostengano tali leggi, ma  certo, se sono atei, non possono sostenerle per timore d'offendere gli dei;

suppongo dunque le sostengano per timore d'offendere i credenti negli dei:

il che è ragionevole e soprattutto non è contraddittorio....

18 minutes ago, Almadel said:

Sai perché nei Paesi protestanti non si bestemmia più? Perché hanno dedicato un paio di secoli a bruciare madonne.

.... ed anche a bruciare quelli che dubitavano della trinità divina:

vedi Serveto a Ginevra....

1 hour ago, Mario1944 said:

Non si dà sacro senza una natura divina cui riferirlo, ex definitione.

 

Ho detto altro.

Siamo quasi tutti cresciuti immersi nel cattolicesimo: anche se diventiamo atei, un senso del sacro lo abbiamo comunque, mediamente. Percepiamo cioè una blasfemia come tale anche se non abbiamo fede, perché così siamo stati educati. Anzi, la fede non c'entra proprio nulla con la bestemmia, è una sensazione legata esclusivamente al biasimo sociale che la blasfemia comporta. La bestemmia la si dice per quell'effetto di "rottura" della convenzione sociale, perché è un taboo, mica perché mentre si bestemmia si è improvvisamente credenti e ci si rivolge alla divinità.

È come quando un bambino di tre anni urla "MERDA!" perché ha sentito che è una brutta parola e che non va detta: lo fa per suscitare sdegno e scandalo, perché la rottura di quella convenzione è un modo per sfogare la rabbia o qualsiasi altro sentimento negativo stia provando in quel momento. Il referente della parola (l'escremento) è totalmente irrilevante, così come lo è la divinità nella bestemmia: conta solo il valore tabuistico dell'espressione.

Edited by Cesco00
Just now, Saramandasama said:

Possiamo dire che in generale rispetto agli anni passati si bestemmi di meno? Tutti questi imprecatori dove sono? 
Roba da boomer insomma o residui di buontemponi  molto localizzati. 
 

Non so se sia così, però non mi stupirei se mediamente i giovanissimi (intendo proprio gli esponenti della genZ) bestemmiassero di meno rispetto agli anziani: se la bestemmia perde sempre più il valore tabuistico che citavo (perché, banalmente, la società è sempre meno "religiosa"), è chiaro che perde anche la sua funzionalità come valvola di sfogo. 

 

 

18 minutes ago, Cesco00 said:

Siamo quasi tutti cresciuti immersi nel cattolicesimo: anche se diventiamo atei, un senso del sacro lo abbiamo comunque, mediamente. Percepiamo cioè una blasfemia come tale anche se non abbiamo fede, perché così siamo stati educati. Anzi, la fede non c'entra proprio nulla con la bestemmia, è una sensazione legata esclusivamente al biasimo sociale che la blasfemia comporta. La bestemmia la si dice per quell'effetto di "rottura" della convenzione sociale, perché è un taboo, mica perché mentre si bestemmia si è improvvisamente credenti e ci si rivolge alla divinità.

Certamente la bestemmia può talvolta, se non spesso, essere ridotta ad intercalare ovvero ad esclamazione d'ira o di rabbia e dunque può essere senza implicazioni ideologiche proferita anche da chi non abbia fede nel dio bestemmiato o non abbia fede in dio alcuno.

Nondimeno  essa, sia perché, per il fastidio che inevitabilmente apporta ai credenti più religiosi, è correntemente annoverata tra le manifestazioni di maleducazione, sia perché da un ateo ci si aspetterebbe un esercizio di razionalità migliore, che da un credente;   sarebbe da evitare sempre.

augurando buon Pride romano a chi potrà esserci  😭

ricordo con un breve -ed esaustivo- schema le battaglie che si stanno portando avanti in questo periodo

https://espresso.repubblica.it/politica/2022/06/10/news/diritti_lgbt_tutte_le_leggi_che_mancano-353270974/

Edited by freedog
Birichino87

Entro anche io nel topic: ora sono pronto per andare a un pride (anche se non nella mia città: lo so, è ancora un limite che ho); ho visto che ci sono Como e Bologna nelle prossime settimane. Qualcuno li conosce? Bologna mi incuriosisce, anche per il "movimento" che sento esserci in città (mi riferisco al RED). Me lo consigliate?

3 hours ago, freedog said:

Ma quanto eran belli tutti!!

E quanto continuo a rosica' per non essece stato!!!

 

PS: visti carri & colonna sonora, potrete notare che non sono l'unico ad esse fissato colla beata Raffa di tutti li froci!!!

A 5:57 ci sono io, a destra, con la camicia rainbow che bevo una lattina di birra

Edited by PiNKs
8 hours ago, marco7 said:

Sei questo a sinistra del video e ingrandito qua @PiNKs ?

AA9F1E24-83DB-4129-BB09-309AC1AAD93D.thumb.png.e06e8efc893f1e07d3677f5d63668339.png

Sì, con i miei mitici occhiali verde a forma di cuore 

4 hours ago, freedog said:

Ah, ma sei qui?

E perche' non hai detto niente?

Cmq e' stato tutto cosi' bello come da video?? :cry2:

Boh, io ho preferito i vecchi pride

Vivacia3But
On 6/8/2022 at 2:58 AM, Cesco00 said:

Evidentemente gli andava così. Ma fanno bene: questa cazzata rischia di catalizzare tutta l'attenzione e dà manforte alle destre populiste, che non vedevano l'ora di dire "visto??? Sono dei degenerati blasfemi!". Quel tipo di provocazione è non solo infantile e anacronistica, ma persino controproducente. Un tempo forse una qualche correlazione tra l'essere gay dichiarati e l'anticlericalismo era rilevabile (e sensata), oggi che tanti gay inseguono il modello familiare eterosessuale e si dicono cattolici e praticanti, a che pro 'sta roba? 

Mi sembra che tu stia sragionando completamente, ma è normale perché sei piccolino e ripeti le puttanate che senti dire dai vecchi di casa tua.

I gay cattolici dovrebbero attuare un sano distacco ed essere critici anche loro nei confronti della chiesa, quando sbaglia sull'omosessualità, quando si erge a entità intoccabile, e soprattutto quando cerca di fare pressing perché, anche nelle leggi dello Stato Italiano, che dovrebbe essere laico, prevalgano i suoi principi etici religiosi a principi democratici ormai imprescindibili. 

La blasfemia è e dev'essere considerata una satira come un'altra e l'anticlericalismo è una forma di dissenso importante e sana. Nei paesi occidentali e civilizzati è così, e noi lgbt non possiamo non far satira e non rispondere a tono proprio a chi, senza tanti mezzi termini, ci offende e ci ostacola a ogni possibile occasione. 

Le destre cattoliche dovrebbero poi riflettere e capire che -  sul tema della blasfemia e sui temi lgbt - sono sullo stesso livello e sullo stesso fronte di certe dittature del medioriente, degli estremisti islamici, degli ortodossi, che loro stessi disprezzano per altri versi, ma che allo stesso tempo chiamano in causa quasi elogiandole come modello, forse invidiando di non poter avere anche loro lo stesso potere, e, poverini, di essere invischiati in un'Unione Europea in cui il diritto sovranazionale addirittura arriva a far approvare le unioni civili....... e mi riferisco a argomenti del tipo "Noi cattolici siamo troppo buoni, voi gay dovresti ringraziarci se vi discriminiamo e offendiamo e basta, e non vi condanniamo a morte come fanno in altri paesi".

Che ai pride ci si debba comportare come ci dicono le destre cattoliche, per "farle contente", anche questa, idea bizzarra. Credevo che fosse una manifestazione, oltretutto tradizionale, della comunità lgbt, che ci ricorda che il nostro posto non è sotto terra ma fuori, alla luce del sole. Dobbiamo ricordarcelo ubbidendo a censure di sorta sull'abbigliamento, sulla satira da proporre, sugli slogan...? 

Se un vescovo si può mettere uno strascico rosso lungo 20 metri e da un pulpito offendere l'omosessualità in generale e, quindi, anche me in particolare, non vedo perché io non posso ironizzare sul vescovo in questione, sulle divinità, sulle loro favole. A maggior ragione, poi, perché per me loro possono tranquillamente fare i loro riti magici e preghierine della buonanotte, mentre loro vorrebbero imporre a me di inzuppare il biscottino laddove dicono loro, avendo opportunamente provveduto a inculcarmi fin da bambino sensi di colpa e lavaggi del cervello, gli stessi che spingono te a dare determinate risposte e interpretazioni dei fatti...

Che dire, spero che tu trovi tempo e modo di riflettere un po' di più.

 

 

Edited by Vivacia3But
3 hours ago, Vivacia3But said:

Mi sembra che tu stia sragionando completamente, ma è normale perché sei piccolino e ripeti le puttanate che senti dire dai vecchi di casa tua.

 

 

Il pippone l'avrei letto volentieri e avrei ribattuto in maniera civile, ma l'incipit inutilmente isterico e borioso mi costringe a mandarti serenamente a quel paese senza nemmeno fare la fatica di leggerti.

(Grazie per il "piccolino" ma ho 33 anni. È abbastanza per avere una propria opinione che non sia tacciata di essere "una puttanata" o bisogna necessariamente raggiungere la tua veneranda età?)

Edited by Cesco00
Vivacia3But
16 hours ago, Cesco00 said:

Grazie per il "piccolino" ma ho 33 anni.

Pensavo che 00 fosse la data di nascita, scusa. Sei più vecchio di me di molto anche.

Per me non ci dovrebbe essere alcuna differenza tra offendere Dio, Topo Gigio o Guendalina Tavassi.

Anzi, direi che la cosa peggiore è proprio offendere Guendalina Tavassi, visto che è l'unica reale tra i tre citati.

Trovo giusto criticare la religione e usare le immagini della religione per lanciare dei messaggi di protesta contro le sue ingerenze, e trovo fuori luogo, in un paese civile e democratico, determinate censure a maggior ragione durante un Pride, che non è una festa per far contente le destre cattoliche e non ci devono certo insegnare loro come organizzarla.

Non so se qualcuno, a tal proposito, ha mai visto la famosa copertina de L'Espresso in cui era raffigurata, crocifissa al posto di gesù, una donna incinta.

Messaggio efficace, geniale, appropriato, giusto per una battaglia di civiltà... e immancabilmente vilipendio, denunce, tentativi di mettere la chiesa davanti allo stato.

https://espresso.repubblica.it/archivio/appoggio/2011/12/27/news/quella-copertina-dell-espresso-1.38784/

Edited by Vivacia3But
41 minutes ago, Vivacia3But said:

non ci dovrebbe essere alcuna differenza tra offendere Dio, Topo Gigio o Guendalina Tavassi.

Anzi, direi che la cosa peggiore è proprio offendere Guendalina Tavassi, visto che è l'unica reale tra i tre citati

Non me tratta' male topo gigio!!!

Tra la beata Raffa 50 anni fa e Drusilla oggi, ha collezionato un sacco di featuring colle frociarole!!

  • 2 weeks later...

caro @marco7 purtroppo anche stavolta come quasi sempre negli ultimi 10 anni mi perderò tutti i pride italiani

in tutto ciò non capisco cosa c'entri io col fatto che tu vuoi le foto di demò e @Pugsley vuole conoscerlo. Io e demò ci saremo beccati tipo due volte IRL per il fatto che abbiamo amici in comune

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