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[Saint Just] Coming Out? ok...


SaintJust

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Prova a chiedere, per curiosità, parere all'Agedo. Credo che sapranno consigliarti al meglio. In fondo ci sono passati anche loro e sanno sia cosa provi te sia cosa pensa tua madre :D !

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Grazie Deed, già fatto, e mi hanno consigliato di parlarne con mia madre e di farsi contattare da lei....

 

Mi risponde che no, non le interessa, servirebbe solo in funzione di aiutare me, ma tanto io non ho bisogno né di aiuto né del suo appoggio...

 

appunto  :D

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A questo punto, l'unica cosa sarebbe proprio fregarsene.

Che non è affatto facile lo so. è pur sempre tua madre, e quel che dice/pensa credo te ne importi.

Però alla fine... cercare supporto e approvazione da una persona che vede con i paraocchi e che è piena di pregiudizi bigotti, ti fa solo male ._. perché come detto da te in precedenza è logorante.

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la cosa veramente triste è che non è bigotta  :D

 

Io, di molte cose, me ne frego ormai, mi accontenterei che non ne parlasse...

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Io credo che sia solo questione di tempo. Nel frattempo tu parlale della tua vita, dei tuoi sentimenti, dei tuoi stati d'animo. Non torturarla con certi discorsi, ma falle capire attraverso le tue parole che stai bene, che sei in grado di vivere serenamente la tua vita di persona omosesuale relazionandoti senza problemi con gli altri. Proponile qualche modello positivo, falle conoscere altre persone eterosessuali che hanno un rapporto sereno con l'omosessualità. Tua madre ha solo bisogno del tempo necessario per capire, per metabolizzare una novità che l'ha destabilizzata e le ha tolto un sacco di certezze. Deve passare ancora molte fasi, dalla rassegnazione all'accettazione. Mi sembra di capire che tuo padre sappia tutto e sia al 100% dalla tua parte. Sei già molto fortunata per questo. Tuo padre può avere un ruolo fondamentale in tutto ciò.

Io ho fatto coming-out coi miei genitori quando avevo 18 anni. Non è stato certo un periodo facile della mia vita per tanti motivi: i miei genitori hanno idee piuttosto antiquate, posizioni politiche opposte alle mie (loro sono di destra), non hanno una grandissima preparazione culturale; e poi c'è anche il fatto che viviamo in un paese, in una zona dove nessuno si fa mai i ca**i propri e tutti sanno tutto di tutti. Però il tempo e l'amore hanno fatto miracoli, ed oggi ho un rapporto stupendo con i miei genitori, più sincero, più vero! E con loro posso parlare di ragazzi, di sentimenti, di amore, di omosessualità con grande disinvoltura. Pensate che spesso sono proprio loro a fare domande, a scherzare su queste tematiche, a chiedermi come va con il ragazzo che sto frequentando. Spero di esserti stato d'aiuto!

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certamente...

comunque mio padre non è al 100% dalla mia parte, o meglio, accetta e non è cambiato nulla, ma comunque c'è o non c'è ormai fa uguale.

I miei sono di sinistra, sono aperti, mi hanno cresciuta con l'idea che tutti siamo uguali, indipendentemente da razza, credo o sessualità... beh, loro intendevano gli altri.

Il rapporto coi miei genitori era pressochè inesistente prima (se sorvoliamo sugli urli di mia madre) ed è inesistente adesso, non è che sia cambiato molto, se non che il numero di offese a disposizione di mia madre sia cresciuto e diminuito allo stesso modo (almeno non mi puo' piu' dare della puttana :D).

Non credo che ci sia modo di cambiare nulla, semmai solo quello di tornare alla situazione di prima che, comunque, buona non era per nessuno.

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Perchè invece di continuare a fare discorsi non provi colpendola?

Cioè, non nel senso che le devi dare un pugno e dire "e non smetto finchè non mi accetti!", ma nel senso che potresti trovare un modo per farle capire che questo suo atteggiamento ti fa stare male, farle capire la sofferenza di tanti ragazzi omosesuali che non vengono accettati dai propri genitori.

Ma in maniera indiretta, non devi dirglielo tu. Scrivi un foglio con scritto come ti senti, o come si sente qualcun'altro e fa in modo che lei lo trovi e lo legga.

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uhmmm no, non è il mio modo d'agire. Parlarci c'ho già parlato, Dio solo sa quante volte. Cambia per qualche giorno poi torna tutto come prima... credo sia una battaglia persa in partenza XD

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Momento... mia madre non è omofobica, o almeno non ancora.

Secondo poi... indipendentemente dai motivi sono piu' di dieci anni che tento di farle capire, anche 'colpendola' quanto possa far male una madre che dice che sua figlia non doveva nascere, o che era meglio fosse morta come gli altri e se ne fosse salvato uno a caso di quelli e cose cosi'.

Credo di essere, qui, tra le persone che non rinunciano a combattere per i propri diritti o per poter guardare la gente a testa alta dicendo che preferisce andare con le donne che con un uomo.

Se, evidentemente, dico che c'ho provato e che è inutile sarà cosi' no?

Non sembra un impresa impossibile, lo è.

Mia madre è cosi', e io non ho piu' voglia di passare giorni interi a tentare di farle capire quanto male mi faccia sapere che lei preferirebbe non dovermi mai vedere in faccia.

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Non intendevo dire che tua madre è omofobica, mi sono espressa male.

Non so che dirti, ma credo che insistendo capirà un giorno, magari non subito, di aver sbagliato.

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non me la sono presa per l'omofobica, infatti ho aggiuntoche non lo è ancora :D

Insistendo non otterro' nulla, se non l'ho ottenuto in dieci anni non vedo come potrei ottenerlo ora...

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Che situazione...

Ho sempre pensato che l'amore di una madre per un figlio va al di là  di tutto e anche le incomprensioni e i problemi, più o meno profondi, si superano, prima o poi.

Purtroppo però, penso che tua madre nel breve periodo, non farà alcun tentativo di avvicinamento e comprensione, mi sembra rassegnata ad accettare qualcosa che non capisce e condivide ma  ancora incapace di impegnarsi per comprendere.

A questo punto, penso che l'unica cosa che tu possa fare è allontanarti da lei, in primis perchè le sue esternazioni non fanno altro che ferirti, in secondo luogo perchè forse la paura di perderti, magari per sempre, la farà riflettere e, magari, le darà anche la forza, ma sopratutto la volontà, di cambiare e di capirti.

Mi rendo conto che una cosa del genere non si fa su due piedi, andarsene di casa comporta innumerevoli problemi, sopratutto se non sei economicamente indipendente, ma penso che i sacrifici e gli sforzi che sicuramente dovrai affronatere in questo caso valgano la pena.

Di solito sono sfavorevole ad azioni così drastiche, ma dopo dieci anni di tentativi falliti e di frustrazioni, non penso ci sia altra soluzione.

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è piu' o meno cio' che facciamo naked, tranne quando le prendono i 10 minuti da mamma (o da tizia che si vuol sfogare). Buongiorno (a volte) buonanotte e basta.

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freddie mercury

fare i genitori e difficile nn tutti sanno capire o andare incontro hai propi figli ma bisogna capire che e' anche difficile per loro che il propio figlio/a sia gay , nn sn cresciuti in una ambianete dove era tutto possibile ma in un periodo stretto di mentalita' pochi genitori hanno il dono di avere una mente aperta e se lo avete siete dortunati , cmq nn possiamo aspettarci rose e fiori dai nostri genitori ma solo compressione ..

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Non voglio criticare nessuno, ma secondo me Amy e Naked sono gli unici che hanno colpito il chiodo sulla testa... mi piace l'ottimismo di tutti gli altri ma dovete capire che con certe persone non c'è proprio verso di far andare bene le cose. E la madre di Michela secondo me è una di queste. Non tutti sono fatti per l'apertura, per le confidenze, non tutti pensano che sia una buona cosa riuscire a parlarsi con sincerità (io, ovviamente, NON sono assolutamente tra queste persone, tutto il contrario anzi) e io spero solo che Michela non stia soffrendo a sentirsi proporre soluzioni impraticabili. Dico questo perché tante volte a me è capitato, anche in altre situazioni, che mi venissero dati consigli che io SAPEVO impraticabili, e ci stavo male perché di base significava che gli altri non mi stavano capendo, che non avevano afferrato bene il problema. Personalmente, il racconto di Michela lo prendo come uno sfogo più che come una richiesta di consigli, perché SECONDO ME, in una situazione come la sua c'è ben poco da fare. Sua madre, da quello che è emerso in vari suoi post che potreste non aver letto, ha chiaramente dei problemi anche al di là di questa specifica cosa, che non fa che aggravare l'intolleranza di Michela verso la vita familiare. L'unica soluzione, in questi casi, è andarsene, ma anche quella potrebbe essere impraticabile, a seconda delle sue condizioni economiche e lavorative. Ma quello che io penso è che qualsiasi rapporto genitori-figli con la distanza si "aggiusta": sarà una cosa ipocrita, ma non pestandosi i piedi 24 ore su 24, si convive meglio. Oppure, se era destinato a finire, finisce tagliando i rapporti ed entrambe le parti tirano un sospiro di sollievo. Almeno, così la vedo io...

 

edit: Mik, però non devi lasciare che le parole di tua madre ti facciano male. Fattele scivolare addosso, ci vuole tempo e pratica ma alla fine ce la fai. Ce l'ho fatta io, ce la puoi fare pure tu. Fatti aiutare da Laura e vedrai che ce la fai. Quando se ne esce con le sue stronzate tu nella tua testa dì a te stessa "parla così perché ha dei problemi", e vedrai che alla fine te ne autoconvinci. Ti giuro che una volta che impari il trucco per non starci male, sopporti meglio.

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Quindi una persona dovrebbe vivere nell'indifferenza? Tagliare i ponti con chi non la pensa come noi, adattarsi?

Senza offesa Sweet, ma a me sembra una cosa un po' deprimente.

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E invece uno dei motivi per cui non faccio coming out è proprio perchè la penso come Sweet.

Mi conosco e so benissimo che se i miei dovessero avere una reazione simile (cosa molto probabile) non ho un carattere per cui perdo il sonno a pensare come fare per rendere la vita più facile alla famiglia di vedute strette.

Se dico di essere gay posso accettare una confusione dignitosa all'inizio, ma se dopo mesi o persino anni sono ancora lì a farla lunga cavoli loro. Non mi metto di certo a spiegare con le marionette che anch'io come loro ho il siritto ad amare chi voglio. O li mando a quel paese ogni volta che esprimono le loro perplessità giusto per ferire oppure, cosa molto più sana per evitare un infarto a tren'anni, accantono la rabbia e con essa chi non vuole accettarmi.

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devo ammettere pero' che mi piace la piega che ha preso la discussione...

 

@ Sweet: grazie.

 

@ Cin: qui non si tratta esattamente di una persona che non la pensa come me, sweet forse ha centrato il problema piu' di altri perchè ha avuto modo di leggere molte altre cose riguardo mia madre e la mia situazione familiare.

Qui si tratta di una persona che ha, effettivamente, dei problemi psicologici che non ha nessuna intenzione di affrontare, che riesce ad essere la madre migliore del mondo e due secondi dopo sputare sulla memoria di mia nonna morta da due ore o di tirarmi gli zoccoli.

Si tratta di una situazione che, indipendentemente dal mio coming out che è cose ben piu' recente si protrae da quando ne ho memoria. è sempre stato cosi' e sempre sarà cosi', una persona a cinquant'anni suonati non cambia solo perchè la figlia sono 16 anni che ci prova a farle capire.

In questo sweet ha ragione, le voglio bene e (in un modo che non riesce a dimostrare), lei ne vuole a me, ma solo per la parentela che ci lega, se ci fossimo conosciute in un qualsiasi altro contesto non ci saremmo sopportate.

Vero anche è che, allentando la corda e non vedendosi piu' tutti i giorni probabilmente si sarebbe capaci di trovare un equilibrio, purtroppo questo richiede tempo e risorse mentali, fisiche ed econimiche di cui, al momento, non dispongo.

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E invece uno dei motivi per cui non faccio coming out è proprio perchè la penso come Sweet.

Però cerca di non mischiare una mia idea con l'esatto opposto di un'altra mia idea... visto che io penso che il coming out coi genitori vada fatto quasi sempre, indipendentemente dal loro bigottismo, nel tuo caso non sai nemmeno se la prenderebbero bene o male e già ti fasci la testa che non sai se riusciresti a sopportare le LORO mancanze? Vedile come tali: LORO mancanze, tu non c'entri nulla...

 

A Cin dico questo... al mondo ci sono vari tipi di persone e quello che ho detto nel caso di Michela vale nel SUO caso, non è certo un atteggiamento che consiglierei a chiunque. Purtroppo, visto che la mia ragazza si trova in una situazione con alcuni punti in comune a quella di Michela, mi sono sentita di dire quella cosa in base alla mia esperienza personale. CON CERTE PERSONE, purtroppo esiste un'unica via. Sarà pure deprimente ma il mondo è pieno di altre persone che invece sapranno farti star bene e non male nella tua vita. Perché sprecare tempo ed energie con quelle che ti fanno stare male?

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:D leggendo questo  topic mi sono ricreduto... credevo che per le lesbiche fosse piu semplice essere accettate che x i gay..o.o sbagliavo..è sempre la solita triste storia... :D

:D

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be'... esistono anche genitori di maschi che la prendono bene.

Credo dipenda molto (oltre che dal tipo di persona che si ha davanti) anche al rapporto che si ha precedentemente alla 'rivelazione' coi genitori.

Personalmente i motivi che sento tirare fuori piu' spesso sono:

- e i figli? una donna deve partorire per essere donna!

- tu ti senti uomo, quindi sei un errore (ovviamente senza chiedere il mio parere)

- tu avrai una brutta vita

 

Ma... mia madre mi ha chiamato stamani dicendomi: comunque trovo naturale che due donne facciano certe cose insieme perchè fa parte del processo di crescita.

(a me, questa cosa, fa pensare...)

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Posso capire che sentirti dare dello sherzo della natura con quella leggerezza(dalla prorpia madre poi)deve fare molto male ,ma secondo me devi essere te la prima a metterti nei auoi panni cercandola di aiutare a capire e mantendendo una certa diplomazia per quanto sia possibile...

Era anche prevedibile che una madre(che la pensa cosi perchè magari non capisce bene il "tutto"tirasse nin ballo la chiesa(quelli dovrebbero farsi solo gli affari loro :P)

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mia madre non è neanche credente...

Cioè... va a messa forse una volta l'anno, per i funerali o i matrimoni.

 

Ritengo, comunque, sia impossibile per me mettermi nei suoi panni (anche perchè, viste le premesse, io madre non lo vorrei mai diventare) come per lei è impossibile mettersi nei miei.

 

Torno a ripetere comunque che non è una cosa focalizzata solo sul mio orintamento sessuale.

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Ma... mia madre mi ha chiamato stamani dicendomi: comunque trovo naturale che due donne facciano certe cose insieme perchè fa parte del processo di crescita.

(a me, questa cosa, fa pensare...)

 

Posso pensare ad una autorizzazione a fare i nostri porci comodi ora che finalmente sono tornata?

 

Agli altri, direi di smetterla di dare consigli inapplicabili, e di sparare sentenze visto che *non* possono giudicare una situazione solo da 2 post su un forum.

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Guest -NakedOnTheSand-

Posso pensare ad una autorizzazione a fare i nostri porci comodi ora che finalmente sono tornata?

 

Agli altri, direi di smetterla di dare consigli inapplicabili, e di sparare sentenze visto che *non* possono giudicare una situazione solo da 2 post su un forum.

 

Non c'è bisogno che ti scaldi eh, è una sezione apposita per ricevere consigli. Il punto, poi, è che questi non per forza vanno accettati. E credo che se non hanno dato fastidio a Saint, non vedo perchè lo debbano dare a te.

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Probabilmente perchè lei mia madre la conosce da troppo tempo  :P

 

Comunque sia... non mi hanno dato fastidio, semmai mi ha dato fastidio l'insistenza nel propormi sempre la stessa cosa anche una volta che avevo già spiegato, e per bene, che è inapplicabile alla mia situazione.

Alcune cose non si risolvono parlando o provandoci, alcune cose non si risolvono e basta.

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...almeno non mi puo' piu' dare della puttana :P

 

Terribili i genitori che ti danno della puttana o dell'animale...

Io mi trovo nella stessa situazione...

Dirò a mia madre che sono gay solo poco prima di andarmene di casa...

Almeno così sono sicuro che mio padre non lo saprà prima e non mi caccerà di casa prima di avere delle possibilità economiche!

Stesso problema della cara Mick/Saint Just...  :eek:

Almeno sarò sicuro che mio padre non mi chiamerà più animale quando lo saprà!  :P :eek:

....

Frose però le bestemmie me le dirà ancora!  :P

:gha::rotfl:

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