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Conviene iscriversi all'Università a 30 anni?


Bttmfrancis9

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1 hour ago, Gastida said:

Non sempre, magari si stava a casa con mamma e papà ma mica ci si stava bene, magari neanche si riusciva a trovare un lavoro. Il privilegio ora è avere semplicemente un tetto sopra la testa? Hai una concezione stramba di privilegio da occidentale.

L'alternativa sarebbe avere genitori non disposti a pagare e mantenerti che ti costringono a sloggiare e/o  lavorare in fabbrica,mi sa che sei tu a non avere idea di cosa parli.

Anche perché mica ti pagano solo l'università,ti mantengono a 360 gradi,che non é scontato.

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24 minutes ago, lr02 said:

L'alternativa sarebbe avere genitori non disposti a pagare e mantenerti che ti costringono a sloggiare e/o  lavorare in fabbrica,mi sa che sei tu a non avere idea di cosa parli.

Mio fratello si è pagato l'università lavorando in fabbrica,

ma non lo ha fatto contemporaneamente.

Prima ha messo via i soldi e poi si è laureato (e ha fatto un figlio mentre era in tesi).

Le scelte dei trentenni non dipendono sempre e solo dai genitori:

a volte è anche possibile che un uomo compia le sue scelte in autonomia.

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Non capisco che problema ci sia. Io sono abbiente e me lo sono potuto permettere, sono imparentato per metà del mio pedigree coi Grimaldi di Monaco, marchesi di Canosa di Puglia e signori di Terlizzi e Poggiorsini e 1/4 con una vecchia famiglia di imprenditori ashkenaziti sia della Makhachkala che collegati a un ramo minore dei Warburg-Del Banco di Padova. Ho infatti delle case e dei latifondi a disposizione da cui traggo le mie rendite, l'ho anche spesso scritto senza alcuna vergogna. 

Resta il fatto che sono cose alla portata di tutti se lo vogliono davvero. Questo però non vuol dire che non mi interessi di filantropia e giustizia sociale, temi a me molto cari. Inoltre a me non è mai importato di fare le cose come gli altri e ho fatto sempre le cose che volevo fare e quando mi andava di farle. Credo che tutti dovrebbero vivere così.

Sono stato cresciuto conoscendo il valore del denaro e imparando a non scialacquarlo inutilmente quindi con budget sempre molto limitati. In più non ricevevo alcuna borsa di studio. Dopo essermi iscritto al corso di Governance Internazionale e Diplomazia di Sciences Po a Parigi mi sono accorto che non era quello che faceva davvero per me e ho scelto un altro ateneo e un altro corso di laurea, seppur di meno prestigio. 

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2 hours ago, Almadel said:

Mio fratello si è pagato l'università lavorando in fabbrica,

ma non lo ha fatto contemporaneamente.

Prima ha messo via i soldi e poi si è laureato (e ha fatto un figlio mentre era in tesi).

Le scelte dei trentenni non dipendono sempre e solo dai genitori:

a volte è anche possibile che un uomo compia le sue scelte in autonomia.

Se non lavorava quando si é laureato in qualche modo doveva mantenersi evidentemente e comunque dover lavorare minimo 8 ore e riprendere i libri da zero nel mentre non avendo chi ti dà  l'alloggio facile non é per nulla,anche perché devi mantenere tutto col tuo stipendio.

Poi ovviamente anche i fuori sede un lavoro part time lo hanno spesso,come me.

Ma poi,il mio discorso era sul fatto che studiare senza lavorare non é possibilità da poco, non scontata. Semplicemente questo.

1 hour ago, MyleneFarmer said:

Non capisco che problema ci sia. Io sono abbiente e me lo sono potuto permettere, sono imparentato per metà del mio pedigree coi Grimaldi di Monaco, marchesi di Canosa di Puglia e signori di Terlizzi e Poggiorsini e 1/4 con una vecchia famiglia di imprenditori ashkenaziti sia della Makhachkala che collegati a un ramo minore dei Warburg-Del Banco di Padova. Ho infatti delle case e dei latifondi a disposizione da cui traggo le mie rendite, l'ho anche spesso scritto senza alcuna vergogna. 

Resta il fatto che sono cose alla portata di tutti se lo vogliono davvero. Questo però non vuol dire che non mi interessi di filantropia e giustizia sociale, temi a me molto cari. Inoltre a me non è mai importato di fare le cose come gli altri e ho fatto sempre le cose che volevo fare e quando mi andava di farle. Credo che tutti dovrebbero vivere così.

Sono stato cresciuto conoscendo il valore del denaro e imparando a non scialacquarlo inutilmente quindi con budget sempre molto limitati. In più non ricevevo alcuna borsa di studio. Dopo essermi iscritto al corso di Governance Internazionale e Diplomazia di Sciences Po a Parigi mi sono accorto che non era quello che faceva davvero per me e ho scelto un altro ateneo e un altro corso di laurea, seppur di meno prestigio. 

T piacesss.

Edited by lr02
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1 minute ago, lr02 said:

Se non lavorava quando si é laureato in qualche modo doveva mantenersi evidentemente, e comunque dover lavorare minimo 8 ore e riprendere i libri da zero nel mentre non avendo chi ti dà  l'alloggio facile non é per nulla,anche perché devi mantenere tutto col tuo stipendio.

Poi ovviamente anche i fuori sede un lavoro part time lo hanno spesso,come me.

Non lavorava perché aveva già messo via i soldi costruendo pannelli per i condizionatori.

E invece di spenderli per un'auto o una casa o per altro,

li ha investiti per due anni all'università di Liegi in un appartamento di Congolesi.

Il terzo anno ha fatto l'Erasmus in Italia, grazie al suo status di "ragazzo padre"

per cui ha seguito suo figlio a casa della compagna durante il Covid, dando esami online (come tutti nel 2020).

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31 minutes ago, lr02 said:

 non avendo chi ti dà  l'alloggio facile non é per nulla,anche perché devi mantenere tutto col tuo stipendio.

sono più gli studenti pendolari che i fuorisede in ogni caso, la storiella dei 5 milioni di fuorisede è totalmente inventata

dai partiti che non sanno più che pesci prendere per farsi votare

e che raschiano il fondo del barile

I fuorisede che non vivono in casa coi genitori mentre studiano sono meno di 350 mila su 1,5mln di studenti universitari,

anzi la maggioranza degli studenti sono persone nate già in città dove ha sede l'ateneo se si prendono i dati del ministero

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5 hours ago, lr02 said:

T piacesss.

è vero invece, tutto torna; informati meglio e collega i puntini

odio la Russia, mi piace Israele, vengo da quella zona geografica del sud italia, sono per il capitalismo,

ho avuto la possibilità di cambiare più volte corso e di studiare anni magari senza lavorare,

ho i latifondi e la casa, ho il nasone e un aspetto orientaleggiante da ebreo della montagna 

Edited by MyleneFarmer
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On 10/16/2024 at 9:40 PM, Almadel said:

Io sono di origini montenegrine.

Per la precisione la nonna di mio padre.

Beh ma era tutta area sotto Venezia

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1 hour ago, Pugsley said:

Beh ma era tutta area sotto Venezia

...ma è arrivata ai tempi della regina Elena, mica nel Settecento.

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