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La Terra di Mezzo LGBT


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Recentamente ho cominciato a sostenere coi miei amici che "Il Signore degli Anelli"

sia un'evidente metafora della Comunità LGBT e della loro lotta contro il Patriarcato.

 

Senza dubbio è palese quali siano le razze.

Ci sono le Lesbiche: basse, robuste, pelose e abili nella meccanica.

I Gay depilati e raffinati, versati nella musica e nelle arti.

I Bisessuali - la larga maggioranza - capaci di adattarsi a tutte le situazioni, ma facili prede del Patriarcato.

E infini i Trans, che le altre razze bullizzano chiamandoli Mezzuomini (o Mezzedonne) veri protagonisti della saga.

 

Essi si contrappongono al Patriarcato ovvero al Signore degli Anelli, che ha infuso una fede nuziale del suo potere

capace di rendere invisibile chi la indossi, ma anche di corrompere il cuore puro gli LGBT con l'omotransfobia interiorizzata.

Il Patriarcato può contare sui Nove Schiavi dell'Anello, nove potenti bisessuali che hanno ceduto all'eteronormatività

e naturalmente sugli Etero: creature sporche e violente che si riproducono velocemente: pronte a conquistare la Terra di Mezzo

(oltre a delle truppe bisessuali dell'Est e del Sud, dove l'influenza del Patriarcato è più forte perché più lontane dal Bell'Occidente).

 

Ad aiutare Frodo, il giovane trans giunto in possesso dell'Unico Anello, ci sarà Gandalf:

un personaggio molto saggio e solo apparentemente bisessuale: in realtà è uno dei cinque Queer in guerra col Patriarcato.

Gandalf possiede uno dei tre anelli del Matrimonio Gay, gli unici incorrotti dal potere dell'Omofobia.

E' quello della Militanza: capace di accendere i cuori della Comunità degli otto eroi che accompagneranno Frodo.

(Gli altri due Anelli gay sono quello della Favolosità, in possesso di una bellissima "drag queen" gay di nome Galadriel

e quello della Cultura, in mano a Elrond: un attivo molto saggio che pur essendo mezzo bisessuale sceglie di essere gay).

 

Un avversario imprevisto si rivelerà però Saruman, il più potente dei Queer della Terra di Mezzo

apparentemente interessato a contrastare il Patriarcato intende invece unirsi a lui

e sfruttare la Bandiera Rainbow (si fa chiamare il Multicolore) solo per ridurre i Popoli Liberi a un brand.

Infatti la sua ossessione per il "progresso" lo porterà a scontrarsi contro gli Int, antiche e pacifiche creature.

 

Gandalf riuscirà a sconfiggere Saruman solo dopo la sua avventura nel cuore di Moria, la più antica della città delle Lesbiche.

Qui affronta da solo l'orrore che albergava in quei sotterranei: il Balrog ovvero il Femminismo Trans Escludente 

che le Lesbiche avevano risvegliato scavando troppo nelle profondità della coscienza femminista.

Qui Gandalf muore e rinasce più forte di prima, ereditando il ruolo di leader del Movimento che fu di Saruman

 

Potrei continuare a lungo, ma mi pare che la metafora sia fin troppo evidente. 🙂

Link to comment
https://www.gay-forum.it/topic/67871-la-terra-di-mezzo-lgbt/
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1 hour ago, Almadel said:

Potrei continuare a lungo, ma mi pare che la metafora sia fin troppo evidente. 🙂

Non dubito che sia una bella rielaborazione, quindi mi spiace non avere gli strumenti per apprezzarla come merita :(

Vado OT perché ho una interpretazione de Il Signore degli Anelli che mi sembra così ovvia che non capisco perché non ne abbia mai sentito parlare: Tolkien era un morto di figa in un epoca ultra sessuofobica.

Tutta l'epopea dell'Anello è un'allegoria Jungiana della sua frustrazione sessuale. Tolkien-Frodo si sente in pratica un bimbetto (hobbit) incel, che con la sua dotazione inadeguata può soltanto cedere in modo masturbatorio al desiderio di figa (indossando l'anello e correndo il rischio di diventare dipendente dall'autoerotismo, un Gollum). La tentazione di toccarsi per lui è un fardello terribile che non può moralmente soddisfare. Apocalittico lo scenario in cui il titanico pene nero eretto (la torre-Sauron) dovesse ottenere l'anello, che va invece distrutto, a ottenere la pace dei sensi (vedere poi sottotesti razzisti aggiuntivi, con gli orchi-neri che vogliono colonizzare le pure terre degli elfi ariani). Il lieto fine è un inno alla società moralizzatrice del tempo che voleva la sessualità come vissuta nella vergogna e sublimata.

Bella l'interpretazione di Alma e carini gli appassionati nerd, però il vero senso dell'opera è che stiamo leggendo i turbamenti erotici di Tolkien. Ed era turbato forte.

Edited by wwspr
4 hours ago, Almadel said:

Recentamente ho cominciato a sostenere coi miei amici che "Il Signore degli Anelli"

sia un'evidente metafora della Comunità LGBT e della loro lotta contro il Patriarcato.

 

Senza dubbio è palese quali siano le razze.

Ci sono le Lesbiche: basse, robuste, pelose e abili nella meccanica.

I Gay depilati e raffinati, versati nella musica e nelle arti.

I Bisessuali - la larga maggioranza - capaci di adattarsi a tutte le situazioni, ma facili prede del Patriarcato.

E infini i Trans, che le altre razze bullizzano chiamandoli Mezzuomini (o Mezzedonne) veri protagonisti della saga.

 

Essi si contrappongono al Patriarcato ovvero al Signore degli Anelli, che ha infuso una fede nuziale del suo potere

capace di rendere invisibile chi la indossi, ma anche di corrompere il cuore puro gli LGBT con l'omotransfobia interiorizzata.

Il Patriarcato può contare sui Nove Schiavi dell'Anello, nove potenti bisessuali che hanno ceduto all'eteronormatività

e naturalmente sugli Etero: creature sporche e violente che si riproducono velocemente: pronte a conquistare la Terra di Mezzo

(oltre a delle truppe bisessuali dell'Est e del Sud, dove l'influenza del Patriarcato è più forte perché più lontane dal Bell'Occidente).

 

Ad aiutare Frodo, il giovane trans giunto in possesso dell'Unico Anello, ci sarà Gandalf:

un personaggio molto saggio e solo apparentemente bisessuale: in realtà è uno dei cinque Queer in guerra col Patriarcato.

Gandalf possiede uno dei tre anelli del Matrimonio Gay, gli unici incorrotti dal potere dell'Omofobia.

E' quello della Militanza: capace di accendere i cuori della Comunità degli otto eroi che accompagneranno Frodo.

(Gli altri due Anelli gay sono quello della Favolosità, in possesso di una bellissima "drag queen" gay di nome Galadriel

e quello della Cultura, in mano a Elrond: un attivo molto saggio che pur essendo mezzo bisessuale sceglie di essere gay).

 

Un avversario imprevisto si rivelerà però Saruman, il più potente dei Queer della Terra di Mezzo

apparentemente interessato a contrastare il Patriarcato intende invece unirsi a lui

e sfruttare la Bandiera Rainbow (si fa chiamare il Multicolore) solo per ridurre i Popoli Liberi a un brand.

Infatti la sua ossessione per il "progresso" lo porterà a scontrarsi contro gli Int, antiche e pacifiche creature.

 

Gandalf riuscirà a sconfiggere Saruman solo dopo la sua avventura nel cuore di Moria, la più antica della città delle Lesbiche.

Qui affronta da solo l'orrore che albergava in quei sotterranei: il Balrog ovvero il Femminismo Trans Escludente 

che le Lesbiche avevano risvegliato scavando troppo nelle profondità della coscienza femminista.

Qui Gandalf muore e rinasce più forte di prima, ereditando il ruolo di leader del Movimento che fu di Saruman

 

Potrei continuare a lungo, ma mi pare che la metafora sia fin troppo evidente. 🙂

...

Comunque il tema centrale dell'opera è la tentazione di Frodo a invisibilizzarsi per difendersi dall'Omotransfobia:

possibilità che ci difende solo temporaneamente dalle aggressioni, ma che ci rende via via sempre più schiavi del Patriarcato.

Un simbolismo perfetto sull'importanza del coming-out, non solo per i transessuali come lui: ma per tutti.

5 minutes ago, Tyrael said:

si ma che ruolo giuoca il mitico gollum? gay incel? 

Gollum è un personaggio molto importante nell'allegoria.

Il fatto che sia stato scelto un trans per distruggere l'Unico Anello,

perché gli FtM sono i più puri, non significa che anche loro non possano venire corrotti dalla "invisibilità".

Gollum ci fa capire che fingersi un ragazzo eterosessuale per un trans è una tentazione che puà condannarci

alla mascolinità tossica degli Etero che può renderli davvero poco diversi dagli Orchi.

Serve per insegnarci che NESSUNO è davvero libero dalla tentazione di nascondersi.

 

L'uccisione di Deagol da parte di Smeagol è la rappresentazione del conflitto nel mondo trans

tra chi vuole integrarsi nell'eteronormatività (Smeagol) e chi invece trova l'Unico Anello mentre cerca solo grossi cazzi.

(Il "grosso pesce" che spinge Deagol nel fondo del fiume).

5 hours ago, Bloodstar said:

A me spiace solo essere associato agli elfi. 

Cioè al popolo più xenofobo, altezzoso e depilato del mondo tolkieniano. 

xenofobo, altezzoso, depilato.. ma è il tuo ritratto (vabbè, tu sei rasato, ma sennò ecchete lì)!!!

4 hours ago, Bloodstar said:

Gli Ent cosa sarebbero, invece? 

Perché distruggono Isengard? 

Sono gli Int.

Gli Intersessuali.

Distruggono Isengard come rappresaglia per la medicalizzazione.

Saruman rappresenta la Razionalità che dovrebbe guidare il Movimento,

ma che si perde per assenza di cuore.

La Chirurgia è una cosa buona quando aiuta le persone transessuali,

ma diventa un abuso quando applicata senza consenso agli Intersessuali.

 

Per questo il simbolo di Saruman è una Mano Bianco ("cheiros" è il termine greco per "mano")

e per questo Saruman si rifugia nella terra dei Transessuali (La Contea) per governarla,

dove però viene definitivamente sconfitto: avendo tradito la sua natura queer.

E' un'allegoria sull'obbligo del riassegnamento chirurgico del sesso: storicamente l'ultima tappa del Movimento.

 

10 hours ago, Almadel said:

Recentamente ho cominciato a sostenere coi miei amici che "Il Signore degli Anelli"

sia un'evidente metafora della Comunità LGBT e della loro lotta contro il Patriarcato.

 

Senza dubbio è palese quali siano le razze.

Ci sono le Lesbiche: basse, robuste, pelose e abili nella meccanica.

I Gay depilati e raffinati, versati nella musica e nelle arti.

I Bisessuali - la larga maggioranza - capaci di adattarsi a tutte le situazioni, ma facili prede del Patriarcato.

E infini i Trans, che le altre razze bullizzano chiamandoli Mezzuomini (o Mezzedonne) veri protagonisti della saga.

 

Essi si contrappongono al Patriarcato ovvero al Signore degli Anelli, che ha infuso una fede nuziale del suo potere

capace di rendere invisibile chi la indossi, ma anche di corrompere il cuore puro gli LGBT con l'omotransfobia interiorizzata.

Il Patriarcato può contare sui Nove Schiavi dell'Anello, nove potenti bisessuali che hanno ceduto all'eteronormatività

e naturalmente sugli Etero: creature sporche e violente che si riproducono velocemente: pronte a conquistare la Terra di Mezzo

(oltre a delle truppe bisessuali dell'Est e del Sud, dove l'influenza del Patriarcato è più forte perché più lontane dal Bell'Occidente).

 

Ad aiutare Frodo, il giovane trans giunto in possesso dell'Unico Anello, ci sarà Gandalf:

un personaggio molto saggio e solo apparentemente bisessuale: in realtà è uno dei cinque Queer in guerra col Patriarcato.

Gandalf possiede uno dei tre anelli del Matrimonio Gay, gli unici incorrotti dal potere dell'Omofobia.

E' quello della Militanza: capace di accendere i cuori della Comunità degli otto eroi che accompagneranno Frodo.

(Gli altri due Anelli gay sono quello della Favolosità, in possesso di una bellissima "drag queen" gay di nome Galadriel

e quello della Cultura, in mano a Elrond: un attivo molto saggio che pur essendo mezzo bisessuale sceglie di essere gay).

 

Un avversario imprevisto si rivelerà però Saruman, il più potente dei Queer della Terra di Mezzo

apparentemente interessato a contrastare il Patriarcato intende invece unirsi a lui

e sfruttare la Bandiera Rainbow (si fa chiamare il Multicolore) solo per ridurre i Popoli Liberi a un brand.

Infatti la sua ossessione per il "progresso" lo porterà a scontrarsi contro gli Int, antiche e pacifiche creature.

 

Gandalf riuscirà a sconfiggere Saruman solo dopo la sua avventura nel cuore di Moria, la più antica della città delle Lesbiche.

Qui affronta da solo l'orrore che albergava in quei sotterranei: il Balrog ovvero il Femminismo Trans Escludente 

che le Lesbiche avevano risvegliato scavando troppo nelle profondità della coscienza femminista.

Qui Gandalf muore e rinasce più forte di prima, ereditando il ruolo di leader del Movimento che fu di Saruman

 

Potrei continuare a lungo, ma mi pare che la metafora sia fin troppo evidente. 🙂

 

Complimenti! Ne hai di tempo da perdere!

 

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