Hinzelmann Posted December 9, 2007 Share Posted December 9, 2007 Allora...leggendo la Repubblica di oggi ho capito quale sarebbe l'obiezione. Non si dice che l'articolo in questione contenga una norma vaga o inapplicabile. Si dice la norma antiomofobia non c'è. Questo sulla base di un errore materiale nella scrittura del maxiemendamento, laddove, avendo voluto sostituire alla elencazione della fattispecie, un automatico rinvio ad altra norma ( che contiene l'elencazione ) si è sbagliato il riferimento all'articolo del trattato. E' l'art.2 del trattato di amsterdam che ha modificato l'art.13 del trattato CE... In poche parole, si sarebbe dovuto rinviare all'art. 13 del Trattato CE per come modificato dal trattato di Amsterdam ( il trattato consolidato come si dice in gergo ) e non direttamente al trattato di amsterdam, il cui art.13 parla di altro...se si voleva far riferimento al trattato di Amsterdam, lo si poteva tranquillamente fare, ma a quel punto doveva cambiare la numerazione dell'articolato ( è l'art.2 quello che contiene la norma! ) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Almadel Posted December 9, 2007 Share Posted December 9, 2007 Hinzelmann e adesso? Cosa significa precisamente questa obiezione? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Guest equalmarriage Posted December 9, 2007 Share Posted December 9, 2007 Hinzelmann e adesso? Cosa significa precisamente questa obiezione? Vuo dire che c'hanno preso per il culo. Tutti quanti (non credo affatto all'ipotesi dell'errore). Qualunque cosa succederà, non ci sarà alcuna legge a tutela degli omosessuali da discriminazioni e violenze. Giocano sulla nostra pelle. Non ho parole. - Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted December 9, 2007 Share Posted December 9, 2007 Non si può negare che l'art 13 sia tale nella " Versione consolidata del Trattato che costituisce l'Unione Europea" ( ex 6A dell'Atto Unico ) e non nel Trattato di Amsterdam. Letteralmente: Art 13 [6 A] (....omissis....) articolo aggiunto dall'art 2 n. 7 Trattato di Amsterdam 2 Ottobre 1997 ratificato con legge 16 Giugno 1998 n. 209 Temo che a questo punto si finisca per rinviare ad un'altra norma, che parla dell'efficacia del Trattato di Amsterdam e non c'entra nulla con la discriminazione Ergo è necessario emendare.... ...ergo sarà necessario ripassare dal Senato punto e a capo!! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
clara Posted December 9, 2007 Share Posted December 9, 2007 Il sito dell'Unione Europea che contiene i testi ufficiali è Eur-LEX; ci trovo, facendo una ricerca: http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=CELEX:11997D/AFI/CE:IT:HTML Trattato di Amsterdam che modifica il trattato sull'Unione europea, i trattati che istituiscono le Comunità europee e alcuni atti connessi - Versione consolidata del trattato che istituisce la Comunità europea Gazzetta ufficiale n. C 340 del 10/11/1997 pag. 0173 quindi trattato di Amsterdam=versione consolidata del trattato che istituisce la Comunità Europea o capisco male??? E proseguendo nella lettura trovo: Articolo 13 (ex articolo 6 A) Fatte salve le altre disposizioni del presente trattato e nell'ambito delle competenze da esso conferite alla Comunità, il Consiglio, deliberando all'unanimità su proposta della Commissione e previa consultazione del Parlamento europeo, può prendere i provvedimenti opportuni per combattere le discriminazioni fondate sul sesso, la razza o l'origine etnica, la religione o le convinzioni personali, gli handicap, l'età o le tendenze sessuali. cioè il solito articolo 13 che ho già riportato... Sull'articolo di Repubblica di oggi http://www.repubblica.it/2007/11/sezioni/cronaca/sicurezza-politica1/norma-antiomofobia/norma-antiomofobia.html al di là di questo rompicapo del riferimento sbagliato, trovo altre cose interessanti, andatevelo a leggere (non ha senso incollarlo qui...). Si parla di una possibile manifestazione nazionale in difesa delle misure antiomofobia. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Guest Dago Posted December 9, 2007 Share Posted December 9, 2007 Io dico sempre che la Binetti si stringe troppo il cilicio, poi il sangue non circola bene e finisce con l'irorare poco il cervello.... ma forse e' un bene .... Quindi, chi ha tentato di far cadere il governo in realta' aveva gia' in mano quello che voleva, mentre chi difendeva la norma anti-omofibia in realta' avrebbe dovuto protestare per averne una!!! E questa gente prende pure 18mila euro al mese........ braccia rubate alla raccolta di pomodori (con tutto il rispetto per chi raccoglie pomodori...) sono basito, attonito, beffato, stordito, ammutolito.... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Cosgrove Posted December 9, 2007 Share Posted December 9, 2007 Fioroni spezza una lancia a favore della feticista del cilicio, nonchè omofoba coatta Binetti. Non si capisce oroprio che valori possono essere, quelli di chi si oppone a una legge contro la discriminazione e la VIOLENZA contro gli omosessuali, un'innocua minoranza che chiede solo pèari diritti e dignità. Facendo così Fioroni, Binetti, Chiti e Mastella si rendono complici delle violenze di bulli e criminali naziskin. Il ministro Fioroni, non so in che valori creda , a questo punto: Io credo nel rispertto del prossimo, di qualsisi sesso, razza, orientamento sessuale, religione, identità di genere, lingua, censo e colore della peller Credo nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, secondo cui Ogni esere Umano ha diritto, in nome di Dio, alla vita. alla libertà, e alla ricerc a della felicità, compatibilmente col rispetto della libertà e diritti altrui. Se Fioroni la Binetti, Chiti non credomo in questi valori, possono uscire dal Partito Democratico. se ci rimanfgono, è evidente che il nmome di quel partito è falso come una banconota da diciassette euro. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Guest equalmarriage Posted December 9, 2007 Share Posted December 9, 2007 In queste ore, a un utente della community di Gay.Tv è arrivato via mail un comunicato stampa ArciGay nel quale si dice che non vi sarebbe alcun errore nel far riferimento all'art. 13 del trattato di Amsterdam. Non ho trovato il comunicato stampa da nessun'altra parte... credo, cmq, che a breve lo vedremo ufficialmente pubblicato. ARCIGAY: PERA E IL CENTRO DESTRA NON CONOSCONO IL TRATTATO DI AMSTERDAM E´ da due giorni che esponenti del centro destra, pure qualcuno di centro sinistra, affermano che il riferimento all´articolo 13 del Trattato di Amsterdam, rispetto alla norma antidiscriminatoria, sia sbagliato e che il decreto debba essere modificato. Basta andarsi a sfogliare la versione dei trattati (quello per l´istituzione dell´Unione europea e quello per l´istituzione della Comunità europea) nelle loro versioni consolidate al 29 dicembre 2006 e si appurerà che l´articolo giusto è proprio il 13, primo comma, della parte relativa ai principi (pagina 48 di 331) del trattato che istituisce la comunità (riferimento Gazzetta Ufficiale dell´Unione europea). Agli esponenti politici italiani servirebbero lezioni di legislazione europea; d´altronde con le posizioni politiche che essi esprimono è chiaro che la materia gli sia estranea. Aurelio Mancuso presidente nazionale Arcigay - Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
clara Posted December 9, 2007 Share Posted December 9, 2007 equal, se guardi il mio ultimo post vedi il riferimento al sito dell'Unione Europea col testo ufficiale del Trattato di Amsterdam... l'articolo 13 parrebbe proprio essere quello giusto, va a sostituire e integrare un precedente articolo che era numerato come 6 A. Dev'essere una storia un po' complicata perché il trattato di Amsterdam modifica e integra il precedente trattato sull'Unione Europea e c'è tutta una tabella di conversione dei numeri degli articoli. Probabilmente era nella prima versione che l'articolo 13 era quello sulla durata del trattato, come affermato da Pera. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Guest equalmarriage Posted December 9, 2007 Share Posted December 9, 2007 equal, se guardi il mio ultimo post vedi il riferimento al sito dell'Unione Europea col testo ufficiale del Trattato di Amsterdam... l'articolo 13 parrebbe proprio essere quello giusto, va a sostituire e integrare un precedente articolo che era numerato come 6 A. Dev'essere una storia un po' complicata perché il trattato di Amsterdam modifica e integra il precedente trattato sull'Unione Europea e c'è tutta una tabella di conversione dei numeri degli articoli. Probabilmente era nella prima versione che l'articolo 13 era quello sulla durata del trattato, come affermato da Pera. L'ho visto. Thanx very much - Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Guest Dago Posted December 9, 2007 Share Posted December 9, 2007 Equal e Clara, perche' non fate un salto in senato a spiegar loro l'arcano??? Poi fatevi pagare la consulenza, 5000euri a testa + spese per il viaggio, albergo, pasti inclusi, potrebbero essere sufficienti, certo, loro sono abituati a molto di piu'.... ma credo possiate accontentarvi... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted December 9, 2007 Share Posted December 9, 2007 Purtroppo viviamo in un mondo complicato... ci sarebbe un trattato originario, modificato dall'Atto unico poi dal trattato di maastricht, poi da Amsterdam ed infine dal Trattato di Nizza Per capirci ( si fa per dire...non sparatemi ) se prendo l'attuale art.12 c'è scritto in nota: L'art G Trattato di Maastricht ha abrogato l'originario art. 6 e ha disposto che l'art. 7 diventi l'attuale 6 con conseguente spostamento della numerazione degli artt. 8, 8A,8B e 8C in 7, 7A,7B,7C, già ma allora.......perchè TI CHIAMI 12 !!! Ebbene...un perchè c'è! Il Trattato di Amsterdam contiene all'art 12 una norma che dispone la nuova numerazione degli articoli, pertanto il numero fra parentesi quadra è la numerazione di Maastricht, quello effettivamente vigente è il numero nuovo attribuito dal Trattato di amsterdam. Cosicchè l'art 6 è diventato art.12 ed il 6A è diventato il 13 Però non possiamo dire che sia l'art. 13 del trattato di Amsterdam, non fosse altro che per il fatto che poi c'è stato il Trattato di Nizza, possiamo dire che è diventato il numero 13, grazie al trattato di Amsterdam, che in virtù del proprio art.12 ha stabilito che l'art.6A si chiamasse art.13 Chiaro, no? :) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Guest equalmarriage Posted December 10, 2007 Share Posted December 10, 2007 Oddio... A me sta cominciando a venire mal di testa :) Aggiornamenti: Penso che tutti oramai abbiate visto quanto scritto da Gay.Tv... Il comunicato stampa di ArciGay di cui parlavamo ieri sera ancora non si vede da nessuna parte. Sarà stato un falso... In ogni caso oggi anche la Finocchiaro, pres. senatori PD, dice che l'art. è scorretto ( http://www.gaynews.it/view.php?ID=76204 ) E intanto su Gay.It si dà la colpa a Rifondazione, dicendo cose anche molto pesanti ( http://www.gay.it/channel/attualita/23800/Non-e-colpa-dei-cattolici.html ) - Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted December 10, 2007 Share Posted December 10, 2007 In un paese in cui si dichiara aperta la crisi un minuto dopo aver votato la fiducia ( Mastella, Di Pietro ) e in cui chi ha votato la sfiducia non viene espulso dal proprio gruppo ( Binetti ) e tutto per una questione politica figurata ( una norma invalida ) ogni interpretazione diventa lecita... Tuttavia il primo ad evidenziare l'invalidità della norma è stato Pera (cdx ) e nonostante ciò il cdx ha votato vontro, cosa che peraltro era implicita sin dal momento in cui si poneva la questione di fiducia...non potevano certo votare la fiducia a Prodi. Pera lo sapeva perchè qualcuno glielo ha detto, dubito se ne sia accorto... Altro elemento: guarda caso i piddini ora dicono che tutti sapevano dell'invalidità della norma...sin dall'inizio, ma le cronache riportano tentativi di mediazione coi teodem e pare siano stati loro a decidere di porre la fiducia. D'altronde perchè Rifondazione avrebbe dovuto formulare un emendamento non valido dopo essersene assunta la paternità, esponendosi alla figuraccia? Per non far votare il cdx sarebbe servito allo scopo meglio un emendamento valido. E poi il voto era scisso Decreto e Maxiemendamento...per cui avrebbero potuto votare l'uno e non l'altro Quindi questa interpretazione non regge, è ridicola...semmai ci potrebbe essere un nesso fra la formulazione sbagliata e la questione di fiducia, posta per assicurare lo stesso effetto di un emendamento valido. Quindi a rigor di logica una operazione a più mani per salvare capra e cavoli...che certamente non ha giovato alla Sinistra Radicale. De Giorgi d'altronde è quello che ha difeso le dichiarazioni omofobe di D'Alema e gay. it è targata PD... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
clara Posted December 27, 2007 Share Posted December 27, 2007 Hinzelmann, ti sei perso l'interpretazione giusta. E' stato causato dallle preghiere della Binetti l'errore che ha invalidato la norma antiomofobia; la lettera della Binetti che spiega il misterioso evento è stata pubblicata sul Foglio del 22 dicembre: [...] per venire a capo di un disegno di legge che non mi sentivo di condividere, dopo una faticosa e inefficace negoziazione, avevo pregato e sperato che lo Spirito Santo scendesse sull'aula del Senato. Dopo aver cercato di parlare con tutti, non sapevo che altro fare. [...] La norma, che non condividevo e per cui non ho votato la fiducia, non è decaduta per il mio dissenso, ma per il pasticcio di una formulazione che contiene riferimenti erronei [...] come credente posso confermare la mia convinzione sul valore della preghiera. Oggi le risponde Eugenio Scalfari su Repubblica: http://www.repubblica.it/2007/12/sezioni/politica/scalfari-non-nominate/scalfari-non-nominate/scalfari-non-nominate.html [...] Siamo di fronte ad un caso che, come ho prima accennato, non ha riscontro nella storia né parlamentare né religiosa di nessun Paese. Leggi e norme sull'approvazione delle quali si sarebbero verificati interventi di Dio in accoglienza di preghiere di parlamentari. Come giudicare simili affermazioni? Una presunzione inaudita? Un disturbo mentale? Una fede capace di muovere le montagne e quindi nel caso specifico di ottenere risultati parlamentari altrimenti inspiegabili? Una forma di fondamentalismo ideologico che può suscitare un anti-fondamentalismo di analoga natura ma di segno diverso? Mi permetto di segnalare alla senatrice Binetti che il tipo di preghiere da lei elevate a Dio affinché intervenga nella legislazione italiana sono decisamente in contrasto con la costante dottrina della religione da lei professata. E' curioso che la senatrice non se ne renda conto. È ancor più curioso che sia io a segnalarglielo. Ciò crea una situazione a dir poco comica. Divertente. Paradossale. [...] Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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