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The Queer Nation Manifesto


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E' stato tradotto - a cura del professor Bernini - il Queer Nation Manifesto,

un manifesto datato 1990, molto carico di odio contro gli etero e di rabbia per la situazione dell'AIDS.

Sono passati trent'anni e in certi punti vi sembrerà piuttosto anacronistico,

se però avrete la pazienza di leggerlo potrete farvi un'idea di come si sia evoluto il dibattito nel volgere di una generazione.

https://www.dinamopress.it/news/odio-gli-etero-the-queer-nation-manifesto/?fbclid=IwAR3eUH3zUohhPyDTL9YFfqiyuvI4v6T-Q2WYGcFvFtIqCxe3FlDDz3w7OPw

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https://www.gay-forum.it/topic/68775-the-queer-nation-manifesto/
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Premessa: ho letto solo la prima e l'ultima parte ("Odio gli etero") del manifesto, saltando i 9 punti nel mezzo. 

Non mi sembra comunque molto diverso da quello che oggi dicono i gruppi queer. 

Chiaramente bisogna distinguere fra movimento LGBT "mainstream" (quello che nel manifesto viene accusato di ricercare l'assimilazione al sistema sotto l'etichetta di "inclusività") e movimento queer. 

Se parliamo di movimento LGBT "mainstream" toni del genere non ci sono mai stati, e come si parlava di inclusione allora lo si fa oggi 

I movimenti queer sono invece sempre stati veementemente anti-sistema e "rabbiosi". E leggendo il manifesto non noto grandi differenze e cambiamenti rispetto a ciò che viene detto tutt'ora, pur ovviamente considerando il cambiamento di contesto storico (ora l'AIDS non è più così centrale ad esempio)

Edited by Uncanny
1 hour ago, Uncanny said:

Non mi sembra comunque molto diverso da quello che oggi dicono i gruppi queer.

In realtà l'odio per gli etero non ha avuto molto successo.

Pure io che mi sono avvicinato al Movimento Queer intorno al 2000 non l'ho percepito.

25 minutes ago, Mario1944 said:

Ma perché appellano solo le sorelle?:

In inglese il genere suona diversamente.

Come spiega Lorenzo Bernini si cercava un linguaggio che comprendesse gay e lesbiche insieme.

"Queer" è un termine prettamente maschile (che si traduce come "checca") e nella traduzione

si cercava di mantenere un'ambiguità in un'epoca in cui l'asterisco la schwa non andavano ancora di moda.

disapprovo il titolo dato all'articolo - "Odio gli etero!" - visto che l'originale riporta una lista di "I hate straight people who..." (odio gli etero che...). La frase "I hate straights" a dire il vero compare come sottotitolo/margine/"stencil"/divisorio a un certo punto, ma senza il punto esclamativo, che onestamente fa tutta la differenza

14 minutes ago, blaabaer said:

ma senza il punto esclamativo, che onestamente fa tutta la differenza

Certamente un odio esclamato è più esclamato 😉 che sia uno comunicato sommessamente, ma non perciò è necessariamente meno intenso e pericoloso, anzi:

come ammonisce il proverbio "odia intensamente, ma tacitamente e sterminerai il genere umano".

52 minutes ago, Almadel said:

le regole per gli etero nei locali queer

suonino come un po' strampalate oggi.

anche se nel 1990, stiamo parlando di new york- rimando alla tua risposta sull'altro topic, quello di bullfighter. Suonano strampalate perché noi abbiamo al massimo club privati per tesserati (o locali "friendly" ma di target molto ampio)

Edited by blaabaer

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