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dal Blog "La Famiglia Fantasma"

http://famigliafantasma.freewordpress.it/2007/12/19/nazofobia/

 

A volte temo di ammorbare i miei lettori parlando di rischio nazismo. L’ho fatto con Gentilini, Prosperini, la giunta comunale di Milano, ma anche con gli stilisti italiani e in tanti altri casi.

Il fatto è che tante delle dichiarazioni che echeggiano da Roma sono troppo troppo simili a quelle che si sentivano dire ai tempi del Nazismo.

Ma è fin troppo simile anche lo stato d’animo dell’opinione pubblica e la voglia di far finta di niente dei diretti interessati.

 

Un commento al post sul discorso del Papa del nuovo anno, diceva, fiducioso: “La gente non crederà mai al Papa”. Ed è vero. Pochi credono veramente a quello che dice il Papa. Chi ci crede è un povero infelice. Ma anche negli anni 30 nessuno credeva alle parole di Hitler. E nemmeno negli anni 40. Probabilmente nessuna delle SS che hanno ucciso milioni di ebrei credevano nelle parole di Hitler. Eppure uccidevano. E più uccidevano meno per loro tutto questo costituiva un problema.

 

Le parole di D’Alema “I matrimoni omosessuali offendono gli italiani cattolici” assomigliano troppo alle parole di Hitler che “Gli ebrei offendono il popolo tedesco”. Soprattutto se riflettiamo sul fatto che il diritto alla famiglia è un diritto individuale.

 

Eppure gli omosessuali ritengono sconveniente allarmarsi. Così come facevano gli ebrei e gli omosessuali tedeschi. “Cosa vuoi che ci accada, peggio di questo?” Era il loro mantra. Ogni volta che un nuovo insulto veniva inviato alle masse, loro pensavano “Questo è il fondo”. Poi, un giorno, sono stati bruciati. Nel silenzio di tutti.

 

Troppe cose assomigliano alla situazione prenazista: non solo le parole degli aggressori, ma anche la tranquillità dell’opinione pubblica e delle “vittime”, l’omertà delle istituzioni che si ostinano a non voler commemorare le vittime omosessuali (ancora mai invitati alle celebrazioni pubbliche) del nazismo e del fascismo e del comunismo.

Qualche anno fa sono stati bruciati pubblicamente dei libri di Dan Brown dalle istituzioni di un comune italiano. Da che so io, solo i Nazisti lo facevano (con i libri).

 

Riccardo (il mio uomo) mi dice che sono matto, che i tempi sono cambiati e che non ha senso fare il paragone. In parte Riccardo ha ragione: qualcosa è cambiato rispetto a quei tempi. Anzi solo una cosa: abbiamo la cultura della memoria. Abbiamo l’opportunità di svegliare l’opinione pubblica. Questa è l’unica vera differenza con il passato.

 

Gli ebrei di quel tempo non potevano appellarsi alla storia. Noi sì.

E questo è il motivo per cui ogni tanto lo faccio. Mi appello alla storia. Non per puro allarmismo. Ma perché, se non ricordiamo, se non ci sensibilizziamo, certe cose possono ripetersi. Non è probabile. Non è verosimile. Ma è possibile. Può riaccadere, soprattutto se noi facciamo finta di dimenticarci.

 

Pensiamoci bene prima di tacere le nostre paure. Le paure non vanno rimosse. Vanno padroneggiate e utilizzate a nostro vantaggio.

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https://www.gay-forum.it/topic/6915-nazofobia/
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che si deve dire? s'è parlato tanto di chiesa radicale di quà, del pastore tedesco di là...

lo sappiamo il problema! che noi stiamo sul gargarozzo alla chiesa (chissà perchè poi, mica squartiamo cristiani) e che dovremmo essere tutti esiliati in "Frociolandia". o seppelliti... ma preferisco la prima.

io, sinceramente, preferirei che fosse la chiesa, ad andarsene dalla "cattolicissima" Italia...

 

e, per rimanere in argomento, si. credo che ci sarà di nuovo, Hitler... almeno finchè qualcosa non cambia!

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