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Il tardivo topic di @Alqamar a proposito del ddl Zan (i dubbi del cugggino) mi spinge ad una più ampia riflessione circa la percezione che il mondo ha di noi LGBTQA+.

In particolare, a molti tra noi capiterà, nel quotidiano, di frequentare coetanei eterosessuali, amici, amiche, e per i più aperti di confrontarsi con genitori e parenti a proposito di temi strettamente connessi alla nostra identità di genere o al nostro orientamento sessuale; se pure non raccontiamo loro gli aneddoti più privati (magari solo ad un amico realmente intimo), ci convinciamo che chi non espliciti perplessità sulla nostra condizione o sulle nostre esigenze sia persona tollerante, se non esplicitamente friendly. Ipotizziamo poi che chi lavora nella comunicazione e sia, poniamo, al più cinquantenne, si sia preoccupato anzitutto di comprendere cosa siano omosessualità e transessualità, che sappia come utilizzare i termini per denotare correttamente certi fenomeni.

Quando però un tema a noi caro diviene di pubblico dominio -ad esempio perché si racconta un fatto di cronaca che coinvolge un gay o un trans, o vi è un disegno di legge che ci riguarda in discussione al Senato- ci accorgiamo che no, non tutti i termini del discorso sono sempre chiari ai più, chi ritenevamo sostenesse le nostre istanze a ben vedere non sa con precisione di che si parla, chi fino a ieri ci sembrava di "ampie vedute" in realtà conserva pregiudizi piuttosto radicati, o non si è mai realmente preoccupato di capire a fondo le cose...se pure animato da buone intenzioni, quell'amico di sinistra che tanto stimavamo si rivela d'un tratto molto più conservatore di quanto credessimo.

Perciò, mi chiedo: a livello comunitario, e quando si parli con qualcuno dell'altra parrocchia, quanto spesso ci preoccupiamo di farci capire?

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https://www.gay-forum.it/topic/70218-quanto-ci-capiscono/
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Salvo poche eccezioni, gli etero sanno ben poco del mondo gay e sanno ancora meno del mondo trans. Anzi, oserei dire che loro sanno dell'esistenza del mondo trans, solo perché esistono gli stereotipi; infatti il non binarismo gli è totalmente oscuro.

Personalmente, non gli incrimino nulla: a me non interessa che sappiano le cose, mi basta che non ci mettano becco credendo di saperne.

Poi boh, questa è una mia supposizione perché, sinceramente, non parlo mai di questioni LGBT con gli etero se non in modo estremamente superficiale.

Il problema non è tanto il fatto che loro non sanno niente di noi. Il problema risiede nel fatto che mettono becco in questioni di cui non ne sanno nulla, ma ciò avviene sempre:

-quando si parla di aborto mettono becco

-quando si parla dell'utilizzo di cellule staminali, mettono becco

-quando si parla di vaccini, mettono becco

-ecc....

quindi, almeno questo, non è un problema prettamente nostro

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1 hour ago, schopy said:

Perciò, mi chiedo: a livello comunitario, e quando si parli con qualcuno dell'altra parrocchia, quanto spesso ci preoccupiamo di farci capire?

Tu, schopy, sembri un ragazzo pure simpatico, ma purtroppo fai sistematicamente questa cosa di colpevolizzare le vittime. In un mondo in cui la maggioranza ti disprezza e in cui fatichi anche solo semplicemente ad avere un minimo di tutela; davvero il problema siamo noi che non ci sforziamo abbastanza di farci capire?

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8 minutes ago, Renton said:

davvero il problema siamo noi che non ci sforziamo abbastanza di farci capire?

se è per questo, a volte io manco rispondo quando mi vengono poste delle domande.

La gente dovrebbe capire che non deve necessariamente capire tutto e proprio per questo motivo dovrebbe, molto spesso, chiudere il becco.

(il mio sogno è che un prof all'uni mi faccia storie per il green pass non coerente col mio aspetto🥰 )

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https://www.gay-forum.it/topic/70218-quanto-ci-capiscono/#findComment-1254840
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1 minute ago, Sokka99 said:

gente dovrebbe capire che non deve necessariamente capire tutto e proprio per questo motivo dovrebbe, molto spesso, chiudere il becco.

(il mio sogno è che un prof all'uni mi faccia storie per il green pass non coerente col mio aspetto🥰 )

L'errore sta proprio nel fatto che il mio diritto alle tutele o anche solo all'esistenza debba passare attraverso il benestare della maggioranza

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44 minutes ago, Renton said:

 davvero il problema siamo noi che non ci sforziamo abbastanza di farci capire?

No, non ho suggerito che il problema siamo noi 🙂 non sto giustificando discriminazioni o comportamenti vessatori, né giustifico chi ha affossato il ddl Zan (tutto il contrario, e la mia impressione è che di questa legge in generale importasse poco in Parlamento, salvo rare eccezioni), quindi non capisco perché tu mi dica che vorrei "colpevolizzare le vittime"; mi chiedo solo se quando parliamo della nostra condizione con chi ha esperienze di vita molto diverse dalle nostre non rischiamo di dar troppe cose per assodate da tutti, quando invece non lo sono.

E' qualcosa che periodicamente si osserva pure qui sul forum (figurarsi fuori), qualche allocco entra a gamba tesa su temi che non conosce (vedi ad esempio l'utente eterosessuale che non capisce di interagire con un utente trans, o che vuol fare il maestro di vita col ventenne gay) e, benché si tratti di sciocchezze, si fa muro per ricordargli che non sta capendo un cazzo; non è un gran problema, da un certo punto di vista come scrive @Sokka99 molta gente spesso dovrebbe "chiudere il becco", a me premeva solo far notare che spesso chi ci dà noia lo fa senza nemmeno cogliere il suo errore, tanto è lontano da noi su molti temi. Di qui la mia domanda, non sarà che noi non ci spieghiamo? 

Idealmente penso che se tutti ci capissimo un po' meglio pure ottenere certe tutele sarebbe più semplice.

50 minutes ago, Renton said:

L'errore sta proprio nel fatto che il mio diritto alle tutele o anche solo all'esistenza debba passare attraverso il benestare della maggioranza

Devi essere meno vago; ti riferisci all'assenza di una legge nello specifico o alla difficoltà di veder riconosciuta la tua identità di genere socialmente? 

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Just now, schopy said:

dar troppe cose per assodate da tutti, quando invece non lo sono.

diamo moltissime cose per assodate, ma non è un problema nostro.

Youtube è pieno di video ormai, quindi se uno vuole informarsi, basta poco. Non ci sono scuse.

2 minutes ago, schopy said:

non sarà che noi non ci spieghiamo? 

ma a me non interessa proprio spiegarmi se uno non ha l'umiltà di ammettere che non sa le cose.

Non sono qui per colmare le mancanze altrui in materia LGBT. Se uno vuole informarsi, è pieno di video e se ha qualche dubbio può chiedere chiarimento ad un amico (se ne ha).

3 minutes ago, schopy said:

Idealmente penso che se tutti ci capissimo un po' meglio

per capirsi, l'altro deve avere la volontà di capire e senza sparare stronzate della serie: "se mi identifico come donna, posso andare nello spogliatoio delle femmine?". Capisci bene che se uno mi spara una frase del genere, lo mando a fanculo in tempo zero.

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11 minutes ago, schopy said:

Devi essere meno vago; ti riferisci all'assenza di una legge nello specifico o alla difficoltà di veder riconosciuta la tua identità di genere socialmente?

Mi riferisco alle leggi, poi ovviamente non chiedo il permesso alla maggioranza nemmeno per avere l'identità che ho, ma quello è ovvio

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1 minute ago, Renton said:

Mi riferisco alle leggi

I guai per il ddl Zan sono iniziati con la Lega che faceva ostruzionismo in Senato, quand'era passato alla Camera non se lo filava nessuno.

Se ti riferisci invece a leggi che sveltiscano il percorso di transizione non è materia che conosco...non so nemmeno se sia qualcosa su cui si sta lavorando in Parlamento. Tu tramite associazioni sarai più informato.

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Vabbè ma comunque il mio era un principio generale, per me è proprio sbagliato a priori che la maggioranza abbia potere decisionale sui diritti civili delle minoranze. 

Just now, Sokka99 said:

alla maggioranza no ma al giudice si xD Altro tassello per cui mi viene da ridere xD

Ma neanche, non è che se trovo un giudiche che mi fa ostruzionismo il giorno dopo riprendo a usare il deadname... Cioè questa cosa proprio non esiste 🦄

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5 hours ago, schopy said:

Perciò, mi chiedo: a livello comunitario, e quando si parli con qualcuno dell'altra parrocchia, quanto spesso ci preoccupiamo di farci capire?

Il problema relativo al tuo quesito è dato dal fatto che dovrebbe esserci una materia comune da spiegare per "farci capire" . 

4 hours ago, Sokka99 said:

Salvo poche eccezioni, gli etero sanno ben poco del mondo gay e sanno ancora meno del mondo trans. Anzi, oserei dire che loro sanno dell'esistenza del mondo trans, solo perché esistono gli stereotipi; infatti il non binarismo gli è totalmente oscuro.

Concordo appieno . E semplicemente perchè è un mondo a loro alieno .

D'altronde che ne so io delle condizioni di vita della comunità peruviana della mia città? zero . Mi interessa ? No . Come me li immagino? Col cappello in feltro e il flauto di pan . Sarà così realmente? Boh, e anche se fosse ?

Ecco, stesso discorso può fare un eterosessuale . Sono un eterosessuale? Bene, so che esistono le trans, anzi "i tranvioni", ci butto dentro Maurizia Paradiso che comunque apprezzo perchè è più maschio del mio professore di ginnastica, Platinette che schifo come persona ma che mi fa ridere, poi ci sono i ricch..i fr... no, insomma "quelli come Pasolini" . E se mi dici che Massimo Lope z è gay non ti credo, "figurati quanta gnocca avrà tirato su in sti anni" .  E Tonio Cartonio non è gay, perchè mi ha cresciuto da piccolo e gli voglio bene, è solo un eterno peter pan .

Seriamente, al di là di un presunto dovere civico che comunque è quasi una barzelletta nominarlo, cosa frega a un etero sapere del non binarismo quando ride ancora nel leggere che i floci sono dei malati inculabili ? 

E a me,gay che se la spassa, cosa interessa che una coppia etero di conoscenti stia soffrendo come bestie perchè hanno perso il controllo nella gestione dei loro due figli piccoli? Li guardo e penso "se la sono cercata" . Non vado a indagare i turbamenti, i desideri, la maternità, l'amore, la spinta ormonale e tutto ciò che li ha portati a fare i genitori . Penso "bravi cretini".

Loro, nei grandi numeri, fanno lo stesso . Ti hanno pestato perchè giravi con la gonna? "bravo cretino" .

L'empatia la lasciamo tutti nel cassetto, e il pensiero egoistico non è molto diverso da quando si fa ghosting a uno su un social incuranti di averlo fatto sentire per l'ennesima volta un fallito non degno di nota . E' una sorta di bullismo pure quello, che però fa male solo se lo riceviamo .

Natura umana .

 

--------------->   DISCLAIMER : non sto esprimendo mie opinioni, sto elencando dati di fatto, situazioni in cui molti di noi si saranno sicuramente imbattuti, sia in un conoscente, sia in un parente . L'uso dell'IO è a titolo esemplificativo . <------------------------------

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6 hours ago, schopy said:

e quando si parli con qualcuno dell'altra parrocchia, quanto spesso ci preoccupiamo di farci capire?

sono una persona semplice: sicuramente uso concetti e nozioni che penso siano alla portata di tanti etero, ma non di tutti, però mi dico che chi ha qualcosa da chiedere, lo farà, e sono disponibile a rispondergli.

 

16 minutes ago, Ghost77 said:

L'empatia la lasciamo tutti nel cassetto, e il pensiero egoistico non è molto diverso da quando si fa ghosting a uno su un social incuranti di averlo fatto sentire per l'ennesima volta un fallito non degno di nota .

non sono d'accordo su questa versione catastrofica
non saremo tutti santi, non siamo neanche tutti feccia (che poi l'uso di "tutti" in questo contesto è proprio sbagliato secondo me)
nell'arco dell'anno, di un mese, abbiamo i nostri momenti in cui siamo empatici, ci dispiace veramente per qualcosa o qualcuno esterno da noi, proponiamo il nostro aiuto, come i momenti in cui ci sentiamo stanchi e non abbiamo voglia e le cose non ci toccano più di tanto, siamo più insensibili - anche nell'arco della giornata a volte
però molto dipende anche da quello che cerchiamo di essere e da quello che cerchiamo di fare
cercare di spostarsi in una delle direzioni, piuttosto che l'altra, non è impossibile, poi magari non sempre ci si riesce, ma si impara che il tentativo conta anche più del risultato

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12 minutes ago, Krad77 said:

però molto dipende anche da quello che cerchiamo di essere e da quello che cerchiamo di fare
cercare di spostarsi in una delle direzioni

Certo ma non possiamo essere altruisti a 360. Ci sarà sempre quella finestra che ci interesserà meno ed è inevitabile che la sessualità altrui sia una di quelle cose che ci renderanno meno empatici, per innumerevoli motivi. Non sto dicendo che siamo tutti cattivi, ma che certi tratti sono insiti in noi e ogni tanto fanno capolino. Anche l'omofobo si può fare in 4 per aiutare un amico, e magari quello è il modo in cui cerca di essere una brava persona, credendoci pure. Il suo limite però non lo porta oltre. 

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36 minutes ago, Ghost77 said:

Certo ma non possiamo essere altruisti a 360. Ci sarà sempre quella finestra che ci interesserà meno ed è inevitabile che la sessualità altrui sia una di quelle cose che ci renderanno meno empatici, per innumerevoli motivi. Non sto dicendo che siamo tutti cattivi, ma che certi tratti sono insiti in noi e ogni tanto fanno capolino.

o ti sei spiegato male tu, o ho capito male io, perché dal tuo post col disclaimer ho capito tutt'altro: siamo tutti egoisti, nessuno è empatico

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6 hours ago, Renton said:

per me è proprio sbagliato a priori che la maggioranza abbia potere decisionale sui diritti civili delle minoranze.

Come qualsiasi legge 😅 dovremmo inventarci un iter legislativo diverso se riguarda gay e trans? 

4 hours ago, Ghost77 said:

Il problema relativo al tuo quesito è dato dal fatto che dovrebbe esserci una materia comune da spiegare per "farci capire" . 

Qualche esempio: fino a qualche anno fa quasi nessuno al di fuori dei nostri circuiti sapeva cosa fossero gli studi di genere, ma quando il Vaticano e la destra hanno fabbricato lo spauracchio della "teoria gender" apriti cielo, tutti credono di sapere di che si parla e viene loro richiesta una presa di posizione, diventa tema da tg nazionale. Lo stesso accade a proposito di gestazione per altri, che in alcuni stati USA è regolamentata da vent'anni, mentre da noi viene popolarizzata già con connotazione negativa come "utero in affitto", e diventa pure quello tema di dibattito

Perché le distorsioni fanno più presa dei contenuti effettivi? Non sarà che quei contenuti non sempre li proponiamo in modo chiaro noi per primi?

Edited by schopy
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2 hours ago, schopy said:

Non sarà che quei contenuti non sempre li proponiamo in modo chiaro noi per primi?

No.

La gente continua a non capire cosa sia un vaccino nonostante tutta l'informazione fatta.

Semplicemente ci son persone limitate.

2 hours ago, schopy said:

ma quando il Vaticano e la destra hanno fabbricato lo spauracchio della "teoria gender" apriti cielo,

Tu leggi di scienzq su focus o su donna moderna?

Stessa cosa.

Tutti sanno ciò che il vaticano pensi di noi, quindi, personalmente, uno che da retta alle parole del vaticano è già etichettato come "causa persa" per quanto mi riguarda.

5 hours ago, Krad77 said:

o ti sei spiegato male tu, o ho capito male io, perché dal tuo post col disclaimer ho capito tutt'altro: siamo tutti egoisti, nessuno è empatico

Credo che Ghost intendesse dire che è normale che chi certe cose non le viva, non le conosca.

Quindi è normale che gli etero non sappiano niente di noi, perchè questo non è il loro mondo.

Ovviamente questo non perdona l'ignoranza, quindi etero che dice a una coppia gay: "chi fa l'uomo e chi fa la donna", meriterà sempre una brutta risposta.

 

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1 hour ago, Sokka99 said:

che è normale che chi certe cose non le viva, non le conosca.

Il concetto “è normale che” mi è proprio estraneo. Io, ma tutti in generale, conosciamo molte più cose di quelle che abbiamo vissuto. Se qualcuno ti racconta che cosa ha vissuto, persino la cosa più peculiare, puoi capirla e puoi empatizzare; non che sia automatico, ma è possibile. Se poi il concetto successivo a quello che scrivi è “se non hai vissuto quello che ho vissuto io, non mi puoi capire, non puoi sapere cosa si prova”, è un pensiero su cui sono in totale disaccordo, anche per formazione personale.

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8 hours ago, Ghost77 said:

L'empatia la lasciamo tutti nel cassetto, e il pensiero egoistico non è molto diverso da quando si fa ghosting a uno su un social incuranti di averlo fatto sentire per l'ennesima volta un fallito non degno di nota . E' una sorta di bullismo pure quello, che però fa male solo se lo riceviamo .

Natura umana .

this

con una postilla: il "me ne frego!" resta sempre un antico retaggio fascista, che ci portiamo TUTTI appresso

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14 minutes ago, Krad77 said:

“se non hai vissuto quello che ho vissuto io, non mi puoi capire, non puoi sapere cosa si prova”, è un pensiero su cui sono in totale disaccordo, anche per formazione personale.

ho notato che sei in totale disaccordo. Spesso non è vera sta cosa, ma a volte lo è e va riconosciuto, sennò si pecca di arroganza.

comunque no, in questo contesto non facevo il minimo riferimento a quel concetto.

15 minutes ago, Krad77 said:

Se qualcuno ti racconta che cosa ha vissuto, persino la cosa più peculiare, puoi capirla e puoi empatizzare;

certo, ma son necessari due requisiti:

-conoscere chi le viva

-trovare una persona disposta a raccontare

-essere disposti ad ascoltare

Il punto è che molto spesso capita che gli etero manco abbiano amici LGBT e, se li hanno, non sono interessati a sapere.

esempio: Io non ho amici disabili. Quindi non so NULLA delle problematiche che questa comporta in campo sociale. Sinceramente, quel poco che so, lo so grazie a qualche influencer. Questo cosa comporta? che sono una persona disposta ad apprendere se le cose mi vengono raccontate ma, di mio, non ho interesse a sapere perché se l'argomento mi interessasse, avrei cercato testimonianze su youtube, ecc...

ricapitolando, quel che dico io è che gli etero non vengono mai a contatto con noi. Spesso se ne stanno tra di loro e non hanno la "premura" d'informarsi perché non ne hanno alcun interesse. Questo le rende delle persone cattive? ma no, magari se si trovassero una persona LGBT davanti, sarebbero i primi a riempirla di domande perché "coglierebbero l'attimo"; però se manca la persona LGBT o se manca la persona LGBT disposta a rispondere, crolla tutto. Da qui nasce l'ignoranza degli etero in materia.

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10 minutes ago, Krad77 said:

Il concetto “è normale che” mi è proprio estraneo. Io, ma tutti in generale, conosciamo molte più cose di quelle che abbiamo vissuto. Se qualcuno ti racconta che cosa ha vissuto, persino la cosa più peculiare, puoi capirla e puoi empatizzare; non che sia automatico, ma è possibile.

Il punto è che non si può comunque conoscere tutto. 

Le persone LGBT, per quanto per noi che facciamo parte della categoria possa sembrare assurdo, sono lo "sconosciuto" di un sacco di gente. Gente che, appunto, pensa (magari pure in buona fede) di non aver mai incontrato un gay, una lesbica, un transessuale etc., e che dunque non si è mai posto il problema di come approcciarsi a tali categorie.

Da loro non possiamo sperare empatia o volontà di comprensione. Come dice giustamente Ghost, noi sappiamo qualcosa dei peruviani in Italia? Ce ne importa qualcosa?*

Non trovare o cercare empatia non significa, però, giustificare l'ignoranza o la discriminazione.  

 

* Quest'estate ero a Torino durante la festa del secondo centenario dell'indipendenza del Perù. Avevano illuminato la mole di bianco e rosso. Da Wikipedia (perché sono una persona curiosa) ho appreso che Torino è la seconda o terza città italiana per numero di peruviani residenti. Però poi è morta lì, non ho indagato oltre e non ci ho proprio più pensato. Quanta gente fa così col Pride? Penso molti. 

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@Krad77 e aggiungo che anch'io con le mie amiche etero non parlo praticamente mai del mondo LGBT. Quando son con loro, parliamo di tutt'altro e quindi pure loro non sanno nulla.

Questo per dire cosa? che pur avendo una persona LGBT nella propria vita, si può tranquillamente non saper nulla.

L'etero deve chiedere, l'LGBT deve rispondere. Se l'etero non chiede o se l'LGBT non risponde, il primo rimane nell'ignoranza.

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19 minutes ago, Sokka99 said:

ma a volte lo è e va riconosciuto,

Non mi vengono mente i casi, se me li scrivi mi fa piacere

19 minutes ago, Sokka99 said:

certo, ma son necessari due requisiti:

-conoscere chi le viva

-trovare una persona disposta a raccontare

-essere disposti ad ascoltare

La conoscenza personale è di grandissimo valore ma non è l’unico modo per conoscere esperienza di vita diverse dalla propria. Libri film articoli documentari ecc 

per esempio mi fai l’esempio della disabilità, se ti guardi Il mio piede sinistro Rain man Scent of a woman Profumo di donna ed hai la volontà di capire e sentire, non hai il vincolo di conoscere personalmente un disabile né trovare chi ha voglia di raccontare, inteso come faccia a faccia; chi ha fatto i film aveva indubbiamente voglia di raccontare.

il tuo terzo punto invece è imprescindibile 

14 minutes ago, Sokka99 said:

aggiungo che anch'io con le mie amiche etero non parlo praticamente mai del mondo LGBT. Quando son con loro, parliamo di tutt'altro e quindi pure loro non sanno nulla.

Io ipotizzerei che non ne parliate perché loro ne sanno già abbastanza da andare d’accordo con te e stare sulla stessa lunghezza d’onda. Non penso che non ne sappiano nulla… immagino che abbiano capito e conosciuto il tuo mondo a livelli sufficienti o buoni

11 minutes ago, Ghost77 said:

Intendo che lo diventiamo nei temi che non ci riguardano, è un metodo di risparmio delle risorse

Scusa io non voglio insistere né fare polemica.

I temi strettamente possono riguardarci o meno e possiamo ignorarli o meno, ma se la poni in modo totalizzante, non stai vedendo la realtà.

se fosse come dici, non esisterebbe un uomo che empatizza con le donne vittime di violenza

non ci sarebbe un umano che vuole salvare le balene, dovrebbero salvarsi da sole

non ci sarebbe un europeo che si interessa ai migranti sui barconi, non essendo lui l’interessato a mettersi in viaggio su un canotto o un battello malmesso, open arms e simili non esisterebbero proprio, and on

Edited by Krad77
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24 minutes ago, Krad77 said:

Non mi vengono mente i casi, se me li scrivi mi fa piacere

era riferito a quando parlavamo di transessualità e pure su clubhouse lamentavi che le lesbiche ti dicessero che certe cose non le puoi capire perché sei uomo.

Personalmente, io ho accettato che ci son cose che non potrò mai capire e quindi mi limito ad ascoltare e a rispettare. Più di una volta mi è capitato di ritrovarmi davanti delle persone che dicevano "si si, ti capisco", quando invece non avevano capito un cazzo. La cosa era abbastanza irritante perhé vedevo, nell'altra persona, più voglia di spiegare ciò che ha capito rispetto ad ascoltare per capire (PS: non mi riferisco a te, è un discorso generale). Se l'altra persona si sente capita, è lei la prima a dirti "mi capisci"; se ti dice che non la capisci è perché non si sente capita e quindi, anziché insistere sulla linea del "ti posso capire", sarebbe, a volte, più saggio interrogarsi e, nel caso, fare un passo indietro.

Poi boh, questa è la mia visione ed è come mi rapporto io.

24 minutes ago, Krad77 said:

Libri film articoli documentari ecc 

ma certo, però devi aver voglia di documentarti.

è sempre lo stesso discorso: la disabilità è un argomento importante ma non mi informo, non cerco d'informarmi e ciò perché ognuno di noi da priorità ad altro. Questo vuol dire che non sostenga la causa? ma no, la causa la sostengo, però non rompo i coglioni pretendendo di sapere e non metto becco su cose che ho scoperto l'altro ieri.

E' proprio il caro e buon vecchio: levarsi dal cazzo per lasciare la parola a chi ne sa di più.

24 minutes ago, Krad77 said:

per esempio mi fai l’esempio della disabilità, se ti guardi Il mio piede sinistro Rain man Scent of a woman Profumo di donna ed hai la volontà di capire e sentire, non hai il vincolo di conoscere personalmente un disabile né trovare chi ha voglia di raccontare, inteso come faccia a faccia; chi ha fatto i film aveva indubbiamente voglia di raccontare.

appunto, ma io non ho voglia di guardarlo perché ho altro da fare. Cosa devo fare? devo studiare, devo vivere e devo rompere i coglioni su: femminismo, questioni LGBT e sugli abusi di potere dei militari e dei poliziotti. Queste son le cose che mi stanno più a cuore e non ho più tempo per altro.

Lo stesso ragionamento lo fanno gli etero: potrebbero informarsi ma non ne hanno voglia, non ne hanno il tempo.

24 minutes ago, Krad77 said:

Io ipotizzerei che non ne parliate perché loro ne sanno già abbastanza da andare d’accordo con te e stare sulla stessa lunghezza d’onda. Non penso che non ne sappiano nulla… immagino che abbiano capito e conosciuto il tuo mondo a livelli sufficienti o buoni

loro sanno qualcosa ma è proprio la punta dell'iceberg, non immaginano neanche cosa ci sia sotto e quindi non chiedono nemmeno.

Loro sanno del mondo delle app solo perché io ho dovuto spiegarglielo affinché capissero le dinamiche delle mie chat, ma tutte le questioni LGBT che non s'intrecciano con la mia "vita attiva" (es: incontri, amicizie, ecc...) non le sanno.

posso tranquillamente arrotondare dicendo che loro non sanno nulla perché quel che sanno è irrisorio, ma va bene così perché a me basta che ci sia il rispetto. Loro mi rispettano in quanto persona e non serve conoscere il mondo LGBT per saperlo fare.

Quindi, dal momento che le amiche sono le mie e che le conosco io, fidati di quel che dico, non insistere sulla linea che sanno le cose, ecc...

@Krad77 PS: la loro ignoranza in materia, mi spinse a scrivere a @LocoEmotivo sul forum. Ai tempi, quando necessitavo di un vero supporto, loro non me lo potevano dare perché questo mondo non lo conoscono e quel che sapevano, lo sapevano gazie a me.

Quando si parla di questioni lGBT non ne parlo mai con le mie amiche perché hanno gli strumenti per capire ma non hanno gli strumenti per consigliare. Quindi io racconto a loro la mia vita, ma non ascolto neanche un loro consiglio in merito perché lo vedo proprio che stanno su binari totalmente diversi per certe cose. Se così non fosse stato, non sarei chiesto consiglio su questo forum e non avrei scritto a Loco.

Spero che questo ti basti.

Uno può capire ma può non avere gli strumenti per consigliare e può non avere gli strumenti per poter offrire un punto di vista soddisfacente perché le sue conoscenze non sono abbastanza.

Edited by Sokka99
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33 minutes ago, Krad77 said:

fosse come dici, non esisterebbe un uomo che empatizza con le donne vittime di violenza

non ci sarebbe un umano che vuole salvare le balene, dovrebbero salvarsi da sole

non ci sarebbe un europeo che si interessa ai migranti sui barconi, non essendo lui l’interessato a mettersi in viaggio su un canotto o un battello malmesso, open arms e simili non esisterebbero proprio, and on

Ma infatti è così, nei grandi numeri. Molte donne non empatizzano per altre donne vittime di violenza, figurati gli uomini. E non è che appoggiano i violentatori : se ne disinteressano. E spesso chi si interessa ha altri motivi dietro. Purificazione della propria coscienza con un tema sociale a caso, e via. Poi, certo, ci sono gli empatici (anche lì però spesso settoriali, come Covatta o chi si dedica a un progetto unico). 

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29 minutes ago, Sokka99 said:

lesbiche ti dicessero che certe cose non le puoi capire perché sei uomo.

Sinceramente questo discorso non me lo ricordo 

29 minutes ago, Sokka99 said:

anziché insistere sulla linea del "ti posso capire", sarebbe, a volte, più saggio interrogarsi e, nel caso, fare un passo indietro

È un discorso diverso. Se hai davanti una persona che ti dice “sì ti capisco”, e invece tu senti che no, non c’entra col fatto che le persone che incontri, praticamente tutte se non hanno problemi di ragionamento gravi, possono capirti. Poi magari in qualche caso non succede e si possono analizzare i motivi, ma qui stiamo discutendo se è possibile o no capire un altro essere umano che ha vissuto qualcosa che tu non hai vissuto.

 

29 minutes ago, Sokka99 said:

ma certo, però devi aver voglia di documentarti

Ma guarda un po’ di voglia ci vuole anche però alcune cose capitano e ti ci trovi dentro pure se non te lo aspettavi. Magari per caso becchi Bebe Vio intervistata da Fazio e rimani sintonizzata su rai3 oppure un pomeriggio ti trovi alla tv che inizia Il mio piede sinistro appunto e dici boh sembra un bel film provo a guardarlo.

 

29 minutes ago, Sokka99 said:

Cosa devo fare? devo studiare, devo vivere e devo rompere i coglioni su: femminismo, questioni LGBT e sugli abusi di potere dei militari e dei poliziotti. Queste son le cose che mi stanno più a cuore e non ho più tempo per altro.

Ah beh questo è pacifico ognuno fa le sue scelte per il proprio tempo.

ciononostante finché stiamo in questo mondo dei margini per capitare dentro a questioni che non ci riguardano in primissima persona o che non ci interessano più di tanto ci sono, e rimangono nell’animo umano le possibilità di comprendere ed empatizzare

29 minutes ago, Sokka99 said:

fidati di quel che dico, non insistere sulla linea che sanno le cose,

Veramente io ho scritto che faccio ipotesi.

nello specifico intendo che se non sanno niente del tuo mondo faranno inevitabilmente errori per via di stereotipi, errori di giudizio ecc. Non basta un rispetto generico per l’altro… prima o poi si arriva allo scontro perché se ti relazioni a tante persone che non capiscono, prima o poi nel mucchio capita qualcuno che dice o fa qualcosa che ti fa infuriare. Però non voglio stare a intervenire sulla tua vita personale, per me si può chiudere il discorso.

@Ghost77 è sempre diverso dire tutti e dire nei grandi numeri, almeno per me che leggo, e comunque non sono d’accordo con il fatto che su grandi numeri la gente sia tendenzialmente insensibile ed egoista 

non ho capito che problema c’è con Covatta

Edited by Krad77
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1 minute ago, Krad77 said:

non c’entra col fatto che le persone che incontri, praticamente tutte se non hanno problemi di ragionamento gravi, possono capirti.

ho detto "tutti"? smettila di rendere assolute le cose che diciamo.

2 minutes ago, Krad77 said:

ma qui stiamo discutendo se è possibile o no capire un altro essere umano che ha vissuto qualcosa che tu non hai vissuto.

no. Qui stiamo dicendo che gli etero non si informano perché non hanno voglia/tempo, non stiamo dicendo che gli etero non ci capiscono.

3 minutes ago, Krad77 said:

Ma guarda un po’ di voglia ci vuole anche però alcune cose capitano e ti ci trovi dentro pure se non lo aspettavi.

stai prendendo dei casi limite.

Quando si parla di "etero", si parla della maggior parte. Non è che tutti hanno il BFF gay/trans.

4 minutes ago, Krad77 said:

Magari per caso becchi Bebe Vio intervistata da Fazio e rimani sintonizzata su rai3 oppure un pomeriggio ti trovi alla tv che inizia Il mio piede sinistro appunto e dici boh sembra un bel film provo a guardarlo.

non ragiono così, quindi raramente potrà accadere. Comunque sia, non è che un etero si vede "chiamami col tuo nome", allora ne sa motlo di più di prima. Informarsi richiede abbastanza impegno, non un film ogni 5 anni.

5 minutes ago, Krad77 said:

nello specifico intendo che se non sanno niente del tuo mondo faranno inevitabilmente errori per via di stereotipi, errori di giudizio ecc.

no, non li fanno perché, pur essendo ignoranti in materia, son sufficientemente intelligenti da sapere che son stereotipi e da mettere le mani avanti quando pensano di dir qualcosa che sia solo un vociferare. Io accetto l'ignoranza presentata bene, quella senza arroganza.

7 minutes ago, Krad77 said:

prima o poi si arriva allo scontro perché se ti relazioni a tante persone che non capiscono, prima o poi nel mucchio capita qualcuno che dice o fa qualcosa che ti fa infuriare.

ma certo, infatti le mie amiche si contano su una mano e sfanculo tutti gli altri.

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7 minutes ago, Sokka99 said:

ho detto "tutti"? smettila di rendere assolute le cose che diciamo.

Sono io che sono partito da “tutti”, voglio specificare; non sto rendendo assoluti i tuoi discorsi, parto dal mio di discorso

1 hour ago, Krad77 said:

Se qualcuno ti racconta che cosa ha vissuto, persino la cosa più peculiare, puoi capirla e puoi empatizzare; non che sia automatico, ma è possibile

Che era di base questo

tutti gli esseri umani, a meno di gravi problemi mentali, hanno la possibilità, nel senso che hanno dentro di sé il potenziale, di ascoltare un’altra persona che racconti un esperienza di vita che non hanno vissuto; conseguentemente di capire l’altra persona, e infine di empatizzare.

non sto dicendo che succede sempre, per cui la tua obiezione che a volte le persone lo dicono pur quando non è successo, non inficia il mio discorso… sto dicendo che, a meno ripeto di gravi problemi, ogni essere umano ha questa possibilità, perché è possibile proprio per la mente umana fare questi passaggi di fronte al racconto dell’altro, di base è sempre possibile perché è una capacità umana. Spero di essermi spiegato meglio.

16 minutes ago, Sokka99 said:

Comunque sia, non è che un etero si vede "chiamami col tuo nome", allora ne sa motlo di più di prima. Informarsi richiede abbastanza impegno, non un film ogni 5 anni

Non sono d’accordo 

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