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Omofobia: come affrontarla in classe?


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23 minutes ago, Micioch said:

Credo che le linee guida del department of education siano più stringenti rispetto quelle della regione Lazio.

Sotto quale aspetto? Io non so come funzioni il percorso burocratico di rettifica anagrafica negli Stati Uniti, ma è chiaro che le linee guida della regione Lazio sono pensate per rispondere a una circostanza che si dà nel nostro ordinamento. Può benissimo essere che la "carriera alias" negli Stati Uniti nemmeno serva. Quindi non so se si possano fare paragoni

23 minutes ago, Micioch said:

se le direttive arrivano dall’alto, i presidi sono costretti ad aggiornarsi, a implementare le direttive

Temo di no, ripeto. Se un preside non vuole implementare la carriera alias può non farlo nonostante le linee guida della regione perché può avvalersi del principio di autonomia scolastica. Ovviamente mi riferisco all'Italia

Edited by Renton
3 minutes ago, Renton said:

Sotto quale aspetto?

Nel senso che le scuole pubbliche devono attuarle le linee guida. 

 

5 minutes ago, Renton said:

carriera alias

Lo studente può richiedere di aggiornare i registri senza che ci sia ancora un riconoscimento legale sui documenti di identità e senza che i genitori siano al corrente. 

Questo può creare situazioni imbarazzanti nel momento in cui il professore chiama Giulia chi ha chiamato Giulio tutto l’anno davanti ai genitori che non sono al corrente. Mi sembra che questa sia la preoccupazione più grande dei professori al momento qui.

13 minutes ago, Renton said:

perché può avvalersi del principio di autonomia scolastica.

Si avevo capito, ma è un principio a cui non si dovrebbe appellare la scuola pubblica in questo caso. Così come ci sono programmi ministeriali da seguire così dovrebbe essere sui temi lgbt. Ad esempio non ci si può appellare alla autonomia per il bullismo.

2 minutes ago, Micioch said:

Nel senso che le scuole pubbliche devono attuarle le linee guida. 

Ahhhhh okok

3 minutes ago, Micioch said:

Questo può creare situazioni imbarazzanti nel momento in cui il professore chiama Giulia chi ha chiamato Giulio tutto l’anno davanti ai genitori che non sono al corrente.

Certo, It makes sense. 

E penso sia responsabilità dello studente che richiede la modifica sul registro senza informare i propri genitori, quella di avvisare gli insegnanti di questa circostanza prima dei colloqui genitori-insegnanti.  

20 minutes ago, Renton said:E penso sia responsabilità dello studente che richiede la modifica sul registro senza informare i propri genitori, quella di avvisare gli insegnanti di questa circostanza prima dei colloqui genitori-insegnanti.  

Si esattamente. Ci sono state anche altre situazioni con le lezioni online in cui gli insegnanti non erano mai sicuri quale nome usare non sapendo se i genitori erano nei paraggi ma allo stesso tempo volevano comunque rispettare i loro studenti.

Io direi in quel caso di usare il nome scelto a meno che lo studente non avvisi di non farlo. Nel dubbio si può chiedere come regolarsi direttamente a lui/lei. A prescindere dal fatto che non abbia fatto coming out con i genitori, non è detto che l'eventualità che i genitori lo sentano lo preoccupi così tanto. Tanto per cominciare è improbabile che i genitori seguano con attenzione una lezione online. In secondo luogo non mi stupirebbe se lo studente sperasse di essere sentito, in modo tale da creare le condizioni per cui poi tocca alla scuola spiegare come mai lui ha un nome diverso sul registro, e non a lui da solo... lol. 

Edited by Renton
19 hours ago, Micioch said:

Anch’io insegno mate…coincidenze interessanti

Non sarebbe meglio dirottare queste energie per discutere con la regione per fare adottare delle linee guida a livello regionale? Parlare con ogni singola scuola costa comunque tempo e fatica e i risultati sarebbero solo temporanei. Capisco che sia tutto un altro approccio a livello politico e subito partiranno quelli della teoria gender ma forse avrebbe più rilevanza nel momento in cui le linee guida vengano adottate.

I matematici sono i nuovi parrucchieri.

Diciamo che in Veneto la politica non è proprio dalla nostra parte...

Alt qui parliamo di un processo di transizione dell'alunna  che è sostenuto dagli psicologi e dalla famiglia, non si tratta di uno studente che ti viene a chiedere di essere chiamato al femminile piuttosto che al maschile.

In tal caso non può esserci niente di ufficiale, perchè ripeto sarebbe un procedimento personale ma non un percorso di transizione in corso.

Detto ciò ogni insegnante nelle sue ore nella classe può fare ciò che gli pare, non è che bisogna attendere le linee della regione o di altri, sebbene delle linee guida sarebbero gradite anche per trovare il modo

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