funeralblues Posted January 17, 2008 Share Posted January 17, 2008 (fonte repubblica.it) BENEVENTO - Conferma delle dimissioni da ministro Guardasigilli "in nome della mia dignità, della mia libertà di potermi difendere al meglio nel processo e perchè non sono uno della casta". Grande "rispetto" per la magistratura. Appoggio esterno al governo Prodi. Ma soprattutto la difesa a spada tratta della moglie, di se stesso ("In trent'anni di vita politica non ho mai dato o preso tangenti") e del suo partito, l'Udeur che "non accetterò mai venga fatto ostaggio di processi corretti dalla magistratura" per motivi ideologici. Parla, scherza, puntualizza, replica ai giornalisti e a quello che hanno scritto, si commuove, almeno tre volte, quando parla di Sandra, sua moglie, "una splendida ragazza e non la moglie di Bernardo Provenzano". E' un Clemente Mastella combattivo e in apparenza anche sereno quello che intorno alle tredici prende posto nella sala più grande dell'hotel President di Benevento per tenere la "sua" conferenza stampa e fare una promessa: "Non lascio la politica, tranquilli. Continuerò a farla, a modo mio, la politica è morte e resurrezione continua". E quella di queste ore, dice, "è già una Pasqua". Intorno a lui, posti in piedi e a sedere, tutto l'Udeur del Sannio, culla del Campanile e casa ospitale in questi anni di feste, dibattiti, eventi, incontri, punto di equilibrio della maggioranza di governo. "Ho grande rispetto per la magistratura". L'ex ministro Guardasigilli, che ha confermato le dimissioni dal ministero di via Arenula, replica prima di tutto a chi stamani sui giornali e già ieri lo ha attaccato per le parole durissime dette contro la magistratura ("un ordine che disinvoltamente ha il potere di decidere i tuoi destini"; "ho paura, per la prima volta in vita mia"). Mastella, dice di avere "grande rispetto per la maggior parte della magistratura, quella seria" ma non certo di quei "gip che prima arrestano, e poi dichiarano la propria incompetenza territoriale". Io, ha continuato, "voglio anzi la riconciliazione tra la politica e la magistratura. Ma qualcuno non vuole che ci sia il calumet della pace tra politica e magistratura. Ma se c'è un gruppo di magistrati che fa assalti, io dico no". L'inchiesta. "Non ho mai dato e nè preso soldi in trent'anni di vita politica" rivendica Mastella. E adesso arriva questa inchiesta in cui l'ex ministro è sospettato di aver concusso il presidente della Regione Antonio Bassolino. Contro lui e la moglie le intercettazioni. "Sicuramente - dice - ho un linguaggio colorito e sono abbastanza spontaneo, forse anche eccentrico come modi fare". Quindi espressioni come quella che dice la moglie Sandra "quel tal politico è un uomo morto", appartiene, spiega il numero 1 dell'Udeur, "ai modi di dire". Insomma, Mastella sembra voler dire che l'inchiesta non dimostra alcunchè. "Ma se per queste cose di cui mi accusano arriva una sentenza di proscioglimento, chi mi ripagherà politicamente?". Appoggio esterno al governo Prodi. L'Udeur darà al governo l'appoggio esterno "ma saremo molto esigenti. Controlleremo sul piano dei valori, sui Dico, su come conciliare redditi e produttività, sulla politica estera". La vita del Mastella politico quindi continua "perchè non sono il capo di un'organizzazione politica mafiosa, non ho assolutamente nulla di cui vergognarmi e per cui dovrei dimettermi da politico mentre lascia chi non ha speranza". Il buon governo dell'Udeur. Continua anche la vita politica dell'Udeur, nonostante i 23 coinvolti nell'inchiesta: "Non accetterò che il mio partito sia fatto ostaggio politico, non accetto processi ideologici nè per me nè per il mio partito". Poi si rivolge idealmente al procuratore di S.Maria Capua a Vetere a cui dice: "Noi non siamo i capi di una affiliazione mafiosa, siamo i capi di un partito politico che esige il rispetto anche del procuratore di Santa Maria Capua a Vetere". Scontro con Di Pietro. . E sulle parole pronunciate da Di Pietro, Mastella ha detto: "La posizione di Di Pietro è inaccettabile, non prendiamo lezioni di moralità da lui". Ieri, subito dopo le affermazioni che l'ex ministro della Giustizia aveva fatto nei confronti del pm che conduce l'indagine sulla presunta concussione, Antonio Di Pietro aveva detto: "Accusare i magistrati di fare indagini non per fini di giustizia , ma per fini personali - disse Di Pietro - significa accusarli di reati. E non si può ricoprire l'incarico di Ministro della Giustizia e dire che i magistrati con i quali si deve interloquire tutti i giorni sono dei criminali". (17 gennaio 2008) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
brokki Posted January 17, 2008 Share Posted January 17, 2008 Tutto questo valeva la pena anche solo per la replica di dipietro...! Staremo a vedere come si conclude tutto il fatto... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
crock Posted January 17, 2008 Share Posted January 17, 2008 La cosa piu' sconvolgente è il comportamento di Prodi che continua a non accettare le dimissioni di Mastella..cioè capisco tutta la questione del Senato, ma un pò di dignità singnori miei! Un ministro di GIUSTIZIA che è indagato (perchè oltre alla moglie anche lui è indagato) è ridicolo. E' un ossimoro impronunciabile. E' una vergogna Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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