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[Serie TV] Strappare Lungo I Bordi [Zerocalcare]


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Nuova serietv disponibile su Netflix scritta e diretta dal fumettista Zerocalcare.

A me la serie è piaciuta molto, trovo che ci sia un po' tutto quello che serve per una buona serie.

Dal punto di vista tecnico belle le animazioni, bella la colonna sonora con una scelta delle musiche che trovo molto azzeccata ed incredibilmente anche ottimo il doppiaggio, se si tiene conto del fatto che alla fine reggono tutto Zerocalcare e Mastandrea (visto che il fumettista fa anche il doppiatore di se stesso e degli altri personaggi).

Dal punto di vista contenutistico riesce a metterci il momento comico, quello riflessivo, quello commovente e riesce pure ad infilarci dentro un plot twist ed è abbastanza incredibile se si pensa che la serie dura appena 6 episodi da una ventina di minuti l'uno.

La storia è un viaggio fatto assieme ai suoi amici (e alla sua coscienza rappresentata come un armadillo antropomorfo) che parte dalla fanciullezza fino ad un'età più matura con le prime consapevolezze. Un viaggio ovviamente fatto attraverso l'occhio di Zerocalcare che parla in particolare ad una fascia di età tra i 30/40anni (vedi riferimenti come il G8 di Genova, Manu Chao ecc...) ma che alla fine può essere fruito credo in modo abbastanza intergenerazionale.

Non manca anche il citazionismo per gli amanti di serie TV(vedi Game of Thrones, o The Handmaid's Tales, Star Wars).

Trailer:

 

Poi ci sono battute idiote di questo tipo che mi hanno ucciso 🤣

 

Edited by Sbuffo
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Piaciuta moltissimo, vista con pause tra le puntate per evitare di essere travolto inizialmente dalle risate, dai dettagli e dal linguaggio, poi dagli eventi e dalle riflessioni su passato e relazioni. Grazie Zero Michele e benvenuto a Biella :wub:

Finora ho visto solo la prima puntata e non mi ha preso. 

Animato bene, ricco di riferimenti (un po' troppo fini a sé stessi anziché alla trama) ma l'episodio pilota non è riuscito a trainarmi. 

Mi piaceva un sacco una decina di anni fa, ma vederlo fare ancora il 30enne disilluso alla soglia dei 40 ha qualcosa di stonato. 

Vedrò comunque la seconda, 20 minuti per un giudizio finale sono un po' pochi! 

42 minutes ago, Ghost77 said:

Mi piaceva un sacco una decina di anni fa, ma vederlo fare ancora il 30enne disilluso alla soglia dei 40 ha qualcosa di stonato. 

Sarebbe strano fosse "disilluso" visto il successo che sta avendo.

Al massinmo potrebbe soffrire di "sindrome dell'impostore".

8 hours ago, Sbuffo said:

(vedi riferimenti come il G8 di Genova, Manu Chao ecc...)

Riferimenti che hanno fatto il loro tempo e che, come gli anni, ci hanno rotto il cazzo (per parafrasare il buon Giancane).

Non ho ancora visto la prima puntata ma sicuramente me la vedrò, perché in fondo Zerocalcare lo stimo e ho sempre recuperato quasi tutto quello che ha scritto.

Però resta il fatto che, primo la penso come Ghost riguardo il fattore generazionale, secondo non riesco a mandare un sacco di sue posizioni. Però qui si casca nelle miserie romane, quindi evito.

Edited by Bloodstar
8 hours ago, Sbuffo said:

il fumettista fa anche il doppiatore di se stesso e degli altri personaggi

la cosa non è fatta certo per risparmiare sul doppiaggio, anzi ha un suo enorme perchè ed è funzionale a tutto il racconto, tanto è vero che alla fine ogni personaggio torna ad avere una sua voce.

poi vabbè, io sono molto di parte con lui da decenni per svariati motivi che non sto qui a dire, quindi qsi cosa dovessi dire sarei molto poco oggettivo.

mi limito a chiedervi quanti di voi si riconoscono in questa battuta

002.jpg

2 hours ago, Ghost77 said:

ricco di riferimenti (un po' troppo fini a sé stessi anziché alla trama)

eh.. se all'inizio sembrano mini storielle un po'  slegate tra loro ma divertenti -come le citazoni, dal mito della caverna ad Acille e la tartaruga, passado per il divano di spade..-, più avanti però capirai che tutto si tiene in questa storia.

e quando succede tieniti pronta una scatola di fazzoletti (non mi vergogno di dire che alla fine piangevo a fontana; eppure ormai dovrei avecce la pellaccia dura)

14 minutes ago, Bloodstar said:

Che non sta più in piedi.

Gli hanno fatto pure una mostra monografica al MACRO... cos'è che starebbe schivando ormai?

famo così:

  • prima guardala TUTTA
  • poi (E SOTTOLINEO POI) chiacchiera

sennò ce lo farai a peperino senza motivo, manco fossi una Guia Soncini qsi

----

tornando al thred, se dovessi descriverlo in breve, direi che Strappare lungo i bordi è un viaggio interiore, romantico, intimo, a volte doloroso come una cicatrice indelebile che lascia il segno (attenzione: ho detto cicatrice, NON trasferello...).

Sveglia la coscienza, emergono i sensi di colpa, indica la strada della consapevolezza che tutto sommato vivere è una scelta.

In una battuta: molto bello e molto devastante dentro

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Edited by freedog

Ho visto solo il primo e - in un momento in cui sto facendo fatica anch'io a strappare lungo i bordi - mi ha dato una carica che non mi aspettavo. Questo perché fa assolutamente cagare - non avevo mai letto o visto nulla di Zerocalcare, avevo un pesante Bias negativo a causa dei suoi fan che conoscevo - cioè è tutto così involontariamente deprimente (non la storia, ma proprio Zerocalcare, l'hype attorno a questa cagata, ecc) che mi ha fatto venire una grande voglia di sollevarmi da tutto ciò che possa associarmi a questo qualunquismo millennial, ai riferimenti nostalgici che hanno rotto i coglioni, a questa parlata stanca e incomprensibile, insomma mi è piaciuto molto 

24 minutes ago, Bloodstar said:

Riferimenti che hanno fatto il loro tempo e che, come gli anni, ci hanno rotto il cazzo (per parafrasare il buon Giancane).

Hai ragione però essendo un riferimento comico e frivolo e fatto a abbastanza en passant ci può stare.

32 minutes ago, freedog said:

la cosa non è fatta certo per risparmiare sul doppiaggio, anzi ha un suo enorme perchè ed è funzionale a tutto il racconto, tanto è vero che alla fine ogni personaggio torna ad avere una sua voce.

Sì sì ma era per riconoscergli cmq un lavoro ben fatto anche se lui non è un doppiatore professionista, poi non volevo spoilerare troppo visto che il ritorno delle voci è legato ad un fatto.

23 minutes ago, Bloodstar said:

Gli hanno fatto pure una mostra monografica al MACRO... cos'è che starebbe schivando ormai?

se ho capito bene il senso del tuo intervento: 

beh, non è che io sono granchè diverso da quando compravo l'auto a rate... per certi aspetti sono lo stesso coglione di 40 anni fa, e la Coscienza pure non ha fatto grandi progressi, tral'altro non è nemmeno doppiata  ;)  

e le disillusioni @Almadel un po' restano un po' vengono "sostituite" in itinere, se poi persiste o si alimenta il sottile senso di ansia il gioco è fatto.

c'è una fetta di popolazione che, bene o male, porta avanti e rielabora solo parzialmente, nel tempo, le gioie le amarezze le insicurezze appartenenti in fondo già all'età della formazione, e non è questione di generazioni, certi comportamenti sono trasversali secondo me, ma x quel poco che so tutto ciò non significa x forza "vivere male" perchè alla fine la questione è assegnare alle seghe mentali il giusto spazio e peso, nel quotidiano. 

Non so nemmeno se sono riuscito a spiegarmi, e sciao

1 hour ago, metalheart said:

Questo perché fa assolutamente cagare

Guarda, anche io penso che i suoi riferimenti siano fastidiosi, che stia diventando nostalgico e che moltiissimi dei suoi estimatori siano gente di di infima caratura, però questo giudizio è ingeneroso. 

Al netto dei suoi molti aspetti odiosi, resta un grande narratore e un ottimo e abile autore di fumetti (anche se di un genere che a me non piace). Non si può, anche se a volte farebbe piacere, ridurre il suo lavoro a "cagata pazzesca".

 

1 hour ago, Sbuffo said:

ci può stare

Mha, ci poteva stare nei primi graphic novel, ora comincia a rompere il cazzo secondo me. Soprattutto perché si è consumata una scollatura anagrafica e culturale significativa fra Michele Rech, Zerocalcare e una parte del suo pubblico.

Già io fatico a seguire molti dei suoi rimandi perché, per quanto io sia passatista, resta sempre uno nato un 15 anni prima di lui. 

Io devo essere sincero lo conosco per fama ma non ho seguito i suoi lavori, quindi per me risulta un po' tutto nuovo e non ho termini di paragone con i suoi lavori precedenti.

Posso solo dire che come serie mi sembra un buon prodotto. Sui rimandi personalmente non li ho trovati fastidiosi, seppur oramai datati (il G8 di Genova oramai risale al 2001). Anche perché questi rimandi sono inseriti proprio in un racconto dove lui narra della sua crescita adolescenziale in quegli anni e quindi ci stavano per contestualizzare, però non è che ci si soffermi sopra, sono dei brevi accenni non delle lunghe e pesanti digressioni.

3 hours ago, Almadel said:

Sarebbe strano fosse "disilluso" visto il successo che sta avendo.

Non lui come autore, il personaggio! 

Nel frattempo ho appena visto il secondo episodio, trovo molta differenza con le sue storie cartacee in cui non è così "perdente". Qui è quasi un ignavo invece, incapace di gestire la propria esistenza e protetto dalla filosofia dei fili d'erba, comoda per non far nulla ed esserne giustificato. Su carta il personaggio era brillante, in lotta contro le cose della vita in modo ironico, qui è arrendevole. 

36 minutes ago, Sbuffo said:

Sui rimandi personalmente non li ho trovati fastidiosi, seppur oramai datati (il G8 di Genova oramai risale al 2001).

Mi sa che a questo vi dovete proprio abituare anche per i prossimi vent'anni.

Non e' ignavia, ma schivare la vita, ossia non riuscire a salire su quel treno che alle stazioni rallenta giusto un po’, su cui salgono al volo i vincenti e gli integrati per sedersi insieme a quelli che in prima classe ci sono nati.

Schivare la vita significa perdere le occasioni migliori e accorgersene ogni volta senza riuscire a dimenticarselo mai, significa sentire costantemente quel senso di inadeguatezza, smarrimento e fragilità che Zerocalcare sa raccontare, ossia le giornate di chi nella vita sta “impicciato” come una matassa enorme di cavi dietro a un televisore collegato su L’albero azzurro.

È anche (ma non solo) il ritratto di una generazione cresciuta nella promessa di abitare un nuovo piano del grattacielo sociale e che invece cammina tra le macerie, e a ogni passo inciampa, creando altre macerie.

E, come tutta l’opera di Zerocalcare, è anche un richiamo ironico e dolce per tutti coloro che, nonostante gli sforzi, non riescono a trovare “naturale” questo sistema, questo mondo, questa vita.

Citando “L’eccezione e la regola” di Brecht, “E – vi preghiamo – quello che succede ogni giorno non trovatelo naturale. Di nulla sia detto: "è naturale" in questi tempi di sanguinoso smarrimento, ordinato disordine, pianificato arbitrio, disumana umanità, così che nulla valga come cosa immutabile”.

Detto cio', con questa atroce consapevolezza nel cuore una via di sopravvivenza, se non di salvezza, si apre con un’altra domanda, dolcissima e spietata: S'annamo a pijà 'n gelato?

23 minutes ago, Almadel said:

Mi sa che a questo vi dovete proprio abituare anche per i prossimi vent'anni.

Come fai ad accettare una cosa tanto odiosa in maniera tanto serena?

52 minutes ago, Ghost77 said:

Non lui come autore, il personaggio! 

Questa è una grossa criticità.

Prima si poteva credere che Zerocalcare il personaggio fosse realmente Michele Rech l'autore, e questo dava quel bel senso di sincerità che è sicuramente uno dei grandi punti di forza dei suoi (primi) fumetti.

Oggi però insomma, non è che questa sovrapposizione funzioni poi molto.

Rech non è quasi più un trentenne, ha fatto un enorme successo, il mondo ha preso tutt'altra piega, il G8 di Genova non è più un riferimento culturale obbligato...

Edited by Bloodstar
13 minutes ago, Bloodstar said:

Come fai ad accettare una cosa tanto odiosa in maniera tanto serena?

Quale sarebbe la cosa odiosa, scusa?

Il fatto che continueremo a ricordare l'esperienza più importante dei nostri vent'anni per sempre?

Pensa che quando tu avrai 45 anni potrai parlare solo del lockdown :D

Cos'è questa storia che sarebbe "un riferimento culturale obbligato"?

Sembra che parliate della moda degli zombie nei film di fantascienza...

No, non è un riferimento pop. Ed è "odioso" semmai trattarlo in questo modo.

Ci sono semplicemente degli avvenimenti che non si possono trascurare quando si parla della propria vita, punto.

10 minutes ago, Almadel said:

fatto che continueremo a ricordare l'esperienza più importante dei nostri vent'anni per sempre?

L'Educazione sentimentale è uscito nel....bho, 1867? 

La retorica degli imperdibili eventi occorsi a 20 anni il suo tempo l'ha fatto. Va bene ricordarla ogni tanto, ma riproporla sempre e comunque stucca.

13 minutes ago, Almadel said:

No, non è un riferimento pop. Ed è "odioso" semmai trattarlo in questo modo

È un riferimento della vostra generazione, per la mia non lo è per nulla. E nemmeno per tutti quelli della tua generazione, ad essere precisi.

11 minutes ago, Bloodstar said:

È un riferimento della vostra generazione, per la mia non lo è per nulla. E nemmeno per tutti quelli della tua generazione, ad essere precisi.

A me dà proprio fastidio che tu riduca un'esperienza simile a un riferimento

come se stessi parlando dei riferimenti al Trono di Spade.

Per questo ti consiglio di farci l'abitudine, perché è una di quelle cose come il Maggio Francese:

chi c'era continuerà a riparlarne finché campa. 

54 minutes ago, Bloodstar said:

questo dava quel bel senso di sincerità che è sicuramente uno dei grandi punti di forza dei suoi (primi) fumetti.

Lo possiamo considerare, oggi, come un Eritreo Cazzulati di Lunari o Bobo di Staino. Non per forza autore e personaggio devono combaciare in tutto. Un po' come nella commedia dell'arte, in cui il servo sciocco spesso incarnava il pensiero dello scrittore. 

14 minutes ago, Almadel said:

Per questo ti consiglio di farci l'abitudine, perché è una di quelle cose come il Maggio Francese:

chi c'era continuerà a riparlarne finché campa. 

Speravo si evitassero quei picchi di patetismo. 

Il ricordo di Genova non è per nulla patetico,

anzi per certi versi è anche dissacrante rispetto ai fatti.

 

L'opera nel suo complesso invece è patetica;

nel senso che ha esplicitamente come fine quello di muovere a commozione.

E ci riesce nonostante sia una storia che i lettori di Zerocalcare conoscevano già.

Lui modifica e ripete il suo canovaccio proprio perché non vuole abbandonare l'autobiografia

e non sa e non vuole fare altro che questo: romanzare la sua vita e farne una caricatura.

 

31 minutes ago, Tyrael said:

postato da sbuffo mi da garanzia ma non so se riuscirò a portare a termine la serie, però dal trailer sembra "simpatica" 

Mh visto il periodo che stai passando ultimamente non saprei nemmeno se consigliartela, perché è bella ma è una serie agrodolce, ha momenti di comicità ma anche di tristezza affrontando tematiche pesanti.

Non so in che mood sei ora e come lo prenderesti, non vorrei che ti scombussolasse.

Edited by Sbuffo
1 hour ago, Bloodstar said:

La retorica degli imperdibili eventi occorsi a 20 anni il suo tempo l'ha fatto. Va bene ricordarla ogni tanto, ma riproporla sempre e comunque stucca.

io non lo so se te stai a divertì a fà la parte del cacacazzi esistenziale o se te viene naturale; però sti "imperdibili eventi" sò cmq qsa che fa parte di quella che si chiama "identità generazionale". Tipo oggi Madreh che mi sta in lutto perchè è morto Pietrangeli; uno che prima di fà il regista del Costanzo Show cantava Contessa con Giovanna Marini all'epoca del 68.

Se poi tu sei asociale al punto che manco c'hai sto tipo de riferimenti esistenziali (che possono esse la caduta del Muro per me, il G8 o le torri gemelle per i 30-40enni, o il lockdown per i 20enni d'oggi), il problema è un filo diverso

Edited by freedog
53 minutes ago, Sbuffo said:

Mh visto il periodo che stai passando ultimamente non saprei nemmeno se consigliartela

Quoto, se si sta passando una fase di umore giù, non è proprio adatto. Mette a me un senso di vuoto nero profondo, e sono lontano anni luce da quella realtà, non arrischierei il buon Tyr a immedesimarsi in situazioni fittizie di quel tipo. 

3 minutes ago, Ghost77 said:

Quoto, se si sta passando una fase di umore giù, non è proprio adatto. Mette a me un senso di vuoto nero profondo, e sono lontano anni luce da quella realtà, non arrischierei il buon Tyr a immedesimarsi in situazioni fittizie di quel tipo. 

e però manco è così cupo come dici, anzi!

ti dà una bella stropicciata all'anima, ma non c'è pessimismo cosmico

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