Cosgrove Posted January 28, 2008 Share Posted January 28, 2008 L'olocausto dei gay in Iran Da "la famiglia fantasma" Loro si amano, Allah li uccide, Javè tace, noi firmiamo una petizione. Petizione per la vita di Hamzeh e Loghman: due giovani gay che si amano e rischiano la condanna a morte in Iran. E non dimentichiamoci di Pegah: il Regno Unito potrebbe consegnarla al boia Firmala su www.petitiononline.com/irangay/petition.html Destinatari: Alto Commissariato per I Diritti Umani dell’ONU; Alto Commissariato per i Rifugiati dell’ONU; Segretario Generale dell’ONU; Federazione Internazionale dei Rifugiati Iraniani; Presidente della Repubblica Islamica dell’Iran Mahmoud Ahmadinejad; Ministro della Giustizia della Repubblica Islamica dell’Iran Ayatollah Mahmoud Hashemi Shahroudi; Governo del Regno Unito; Segretario dell’Home Office del Regno Unito; National Coalition of Anti-Deportation Campaigns (NCADC); Presidente del Parlamento Europeo; Presidente della Commissione Europea; Ambasciata Britannica in Italia; Ambasciata Iraniana in Italia; Ambasciata Iraniana nel Regno Unito; Partito Radicale Trans-nazionale Petizione per la vita di Hamzeh e Loghman: due giovani gay che si amano e rischiano la condanna a morte in Iran. E non dimentichiamoci di Pegah: il Regno Unito potrebbe consegnarla al boia La Repubblica Islamica dell’Iran perseguita gli omosessuali, i dissidenti e i liberi pensatori, attuando nei loro confronti una politica criminale. Le relazioni omosessuali in Iran sono considerate un crimine passibile di sadiche punizioni corporali e della pena di morte. Il 23 gennaio 2008 Hamzeh Chavi e Loghman Hamzehpour, due ragazzi gay di appena 18 e 19 anni, sono stati arrestati a Sardasht, nell’Azerbaijan iraniano. Le autorità usano metodi di tortura fisica e psicologica per ottenere le confessioni delle persone che cadono nelle loro mani, e i due giovani hanno ammesso di amarsi, di avere una relazione sentimentale. La loro confessione è bastata perché il tribunale islamico li rinviasse a giudizio con due accuse gravissime: Mohareb, il reato di chi è “nemico di Allah” e Lavat, sodomia. Il codice penale iraniano prevede la forca per gli omosessuali, che sono considerati “nemici di Allah”. In Iran esistono tuttavia anche personalità politiche e religiose moderate, che vorrebbero cambiare le cose ed evitare che tanti innocenti perdano la vita. Il popolo iraniano per la maggior parte è contrario all’orrore delle condanne alla forca e alla lapidazione; solo pochi fondamentalisti ritengono che tortura e fustigazione siano strumenti leciti. I movimenti clandestini per i diritti umani si battono con eroismo contro queste pratiche barbariche e a rischio delle loro vite cercano di costruire un Iran migliore, in cui le minoranze siano rispettate e la vita umana torni a essere un valore. Migliaia di islamici ritengono che Allah sia un Dio d’amore e che la pena di morte e le punizioni corporali crudeli siano crimini contro l’umanità. Ricordiamo che il 5 dicembre 2007 un ragazzo iraniano innocente fu martirizzato dal regime di Teheran e quindi assassinato sulla forca. Da tutto il mondo, in risposta alla campagna per la vita di Makwan Moloudzadeh avviata dal Gruppo EveryOne, migliaia di islamici, cristiani, induisti, buddisti e laici avevano inviato fiori rossi e bianchi al presidente Ahmadinejad e ai giudici dell’Iran: rossi, perché non fosse versato sangue innocente; bianchi per supplicare i carnefici di risparmiare la vita di un altro condannato senza alcuna colpa. Una grande campagna internazionale che è servita solo a ritardare un’esecuzione già decisa. Così Makwan è oggi il simbolo del martirio di tanti innocenti, vittime di un regime spietato. Ricordiamo che anche Pegah Emambakhsh, lesbica iraniana che si trova attualmente nel Regno Unito, in attesa del giudizio in appello, rischia di essere deportata in Iran, verso la tortura e la lapidazione. Il Gruppo EveryOne ha ricevuto notizie poco confortanti dal Regno Unito, dove la Corte d’Appello è orientata a non concedere asilo all’iraniana, in spregio a tutte le Convenzioni internazionali. Pegah è annientata dall’atteggiamento del governo inglese e ci ha comunicato di essere stanca di lottare, di non voler più apparire sulle pagine dei giornali, di non credere più a quela che Anne Frank definì “l’intima bontà dell’uomo”. Dobbiamo rispettare la volontà di Pegah, ma dobbiamo essere pronti a dire no al governo del Regno Unito, che ha abbandonato la via del rispetto dei diritti delle donne, degli omosessuali, dei rifugiati. Dobbiamo essere pronti a sollevare un coro di proteste, in tutto il mondo, per fermare la mano del boia e dei suoi complici. Ecco perché vi invitiamo a dedicare a questa petizione qualche minuto del vostro tempo; aderite con la vostra firma e poi inviate una protesta a tutti gli indirizzi indicati qui sotto, perché molte vite umane e il concetto stesso di giustizia, il valore stesso dei Diritti Umani, sono in gioco. **** Per ulteriori informazioni, puoi contattare il Gruppo EveryOne: info@everyonegroup.com :: www.everyonegroup.com Telefono: +39 334 8429527 - Fax: +39 055 0518897 **** Per sostenere la petizione e protestare contro queste gravissime violazioni dei diritti umani, ti preghiamo di inviare e-mail e, ove possibile, fax di protesta a: dr-ahmadinejad@president.ir info@dadgostary-tehran.ir infoDesk@ohchr.org iranembassy@hotmail.com info@iran-embassy.org.uk Ambasciata iraniana in Italia 00162 Roma (RM) Via Nomentana, 361 06 86328493 06 86391029 Iranian Ambassador Embassy of Iran 16 Prince’s Gate London SW7 1PT info@iran-embassy.org.uk Tel: 020 7225 3000 Fax: 020 7589 4440 Per sostenere la campagna di concessione dell’asilo a Pegah Emambakhsh, invia anche un’e-mail di protesta a: smithjj@parliament.uk public.enquiries@homeoffice.gsi.gov.uk asylum@iglhrc.org Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
battis Posted January 28, 2008 Share Posted January 28, 2008 Già firmato.. Queste cose mi angosciano non poco... è terribile! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Thelema 93 Posted January 28, 2008 Share Posted January 28, 2008 Concordo. E che vadano tutti a fare in c**o questi fondamentalisti. Poveri repressi... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Rubino Posted January 28, 2008 Share Posted January 28, 2008 Firmato anche io... Purtroppo non credo serva a molto. Non li smuoveremo mai, questi fondamentalisti... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Jak Posted February 1, 2008 Share Posted February 1, 2008 Firmato Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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