L'orrore di cui si parla ancora poco: pena di morte in Giappone

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STRAGE IN GIAPPONE: IL PAESE IMPICCA TRE PERSONE

 

Nessuno Tocchi Caino - 1 febbraio 2008: tre uomini sono stati impiccati per omicidio in Giappone. Lo rende noto il Ministero della Giustizia, fornendo l’identità dei tre: Takashi Mochida, 65 anni, Masahiko Matsubara, 63, e Keishi Nago, 37, giustiziati rispettivamente nelle prigioni di Tokyo, Osaka e Fukuoka.

E’ la seconda volta che le autorità giapponesi rendono note identità dei giustiziati e particolari sui crimini da loro commessi, a seguito di richieste di maggiore trasparenza. La prima volta era stata lo scorso dicembre, in occasione delle impiccagioni di altri tre uomini.  Nel corso di una conferenza stampa, il ministro della Giustizia Kunio Hatoyama ha ribadito il proprio favore nei confronti della pena capitale. “Eseguiamo le condanne a morte solo dopo un meticoloso esame di ogni caso”, ha dichiarato il Ministro.

(vedi notizia: www.nessunotocchicaino.it/news/index.php?iddocumento=10301844 )

 

L'Unita 01/02/'08 - Tre condanne a morte per impiccagione sono state eseguite in Giappone.

Lo riferiscono i media locali.

Si tratta delle prime esecuzioni capitali nel Paese quest'anno.

Le condanne sono state eseguite una ad Osaka, un'altra a Tokyo e l'ultima a Kagoshima, nel sud del Giappone. In totale lo scorso anno sono stati nove i giustiziati.

Il 2007 è stato l'anno in cui il Paese ha ripreso a ritmo regolare le condanne capitali dopo 4 esecuzioni il giorno di Natale del 2006.

Fino a quest'ultima data c'era stata una moratoria de facto, applicata per quindici mesi, in ragione delle convinzioni abolizionisti del ministro della Giustizia dell'epoca l'avvocato buddista Seiken Sugiura. Una volta che Sugiura non ha fatto parte più dell'esecutivo il Giappone ha ripreso le esecuzioni capitali.

(vedi notizia: www.unita.it/view.asp?IDcontent=72567 )