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Mi sono innamorato del mio amico


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29 minutes ago, Priscilla160 said:

in modo da non cadere nell'errore di mescolare vita pubblica e vita privata

A 25 anni la tua vita pubblica/universitaria e la tua privata coincidono.

E coincidono a meno che tu non voglia limitarti a fare sesso anonimo su Grindr usando foto decapitate.

Alcuni in questa fase non sono ancora dichiarati in famiglia e aspettano di farlo dopo la laurea,

ma con i colleghi di facoltà non c'è proprio alcun modo di evitarlo se non a un prezzo troppo alto (e senza alcun guadagno, peraltro).

 

E si può benissimo essere dichiarati anche senza scopare come ricci e senza avere i capelli arcobaleno.

Anzi se si ha un fidanzato serio la possibilità di doversi dichiarare è molto più alta rispetto a vivere sulle app di incontri.

 

Ho un caro amico che non si è dichiarato neppure all'università e ha aspettato la morte del padre per farlo in famiglia

e - per quanto adesso si sia confidato coi suoi colleghi al lavoro - continua a vivere il sesso in incognito, prediligendo uomini sposati.

Non è mai veramente uscito da quella dissociazione tra pubblico e privato che gli permetterebbe di avere una vita normale.

 

La propria vita sentimentale non può essere come fumarsi le canne.

Magari se mi piacciono gli spinelli non lo dico ai genitori, a tutti gli amici o a tutti i colleghi.

La vita sentimentale presuppone invece una vita sociale condivisa e spesso dei progetti di vita. 

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2 minutes ago, Almadel said:

A 25 anni la tua vita pubblica/universitaria e la tua privata coincidono.

E coincidono a meno che tu non voglia limitarti a fare sesso anonimo su Grindr usando foto decapitate.

Mi fermo a queste due frasi perché sono errate e penso che tu non abbia proprio capito cosa intendevo nel precedente post. Non si tratta di separare vita pubblica e privata per rimanere velati!!

I rapporti coi colleghi dell'università sono rapporti formali che nascono, si alimentano e servono all'interno di un certo ambiente per obiettivi precisi, ossia per esempio collaborare nello studio e, banalmente, anche riempire tempi morti tra una lezione e l'altra. Sono informali, amichevoli, qualche volta purtroppo anche totalizzanti, ma non sono "vita privata". Alcuni di questi hanno del potenziale per diventarlo, evolversi in amicizie, come del resto qualsiasi  rapporto, ma la maggior parte delle volte non accade e si ritorna estranei o quasi se uno cambia facoltà, città, se si seguono corsi diversi, etc.

Se fuggi dal paesello per sederti in un'aula universitaria accanto a 5-6 persone a caso, rimanendo aggrappato a quel gruppetto per tentare di sopravvivere, di seguire bene le lezioni e arrivare preparato all'appello di Gennaio, non ti trovi in un contesto particolarmente propizio e su cui insistere per affrontare questioni legate alla tua sessualità. A maggior ragione se il problema dopo qualche mese diventa come rimorchiare il collega etero del quale ti sei innamorato perché è l'unico ragazzo carino e disponibile che frequenti, senza però minar con una dichiarazione e con un coming out l'amicizia, il sereno svolgimento della convivenza tra studenti e della carriera universitaria.

La libertà dello studente universitario è ben gestita se la usi per andarti a cercare altri lgbtqi+ e per coltivare dei rapporti privati (dove "privati" non significa "nascosti" o "ghettizzati", ma che nascono per affinità elettive e non perché bisogna dare lo stesso esame o non si vuol rimanere soli a mensa... sono rapporti che ti scegli e nei quali approfondisci la dimensione privata della tua psiche, nella quale è naturalmente incluso anche il problema della diversità sessuale, più facile da affrontare se di fronte a te c'è uno che la vive sulla propria pelle, e non 5 o 6 secchione che sgomitano per un 30 e lode)

Altri lgbtqi+ li deve cercare, in qualunque modo, nel reale. Di certo non serve a nulla venirci a cercare su un forum per chiederci come si può fare a rimanere velati e allo stesso tempo soddisfare tutte le aspettative erotiche e sentimentali costruite sull'amico etero del corso. 

Lo scambio con altri lgbtqi+ non potrà che dare i suoi frutti, e quindi l'autostima, l'appoggio e le riflessioni necessarie per affrontare, in un secondo momento, il coming out in università o sul lavoro o in ogni situazione pubblica in cui si presenti l'argomento. 

6 minutes ago, Priscilla160 said:

Se fuggi dal paesello per sederti in un'aula universitaria accanto a 5-6 persone a caso, rimanendo aggrappato a quel gruppetto per tentare di sopravvivere, di seguire bene le lezioni e arrivare preparato all'appello di Gennaio, non ti trovi in un contesto particolarmente propizio e su cui insistere per affrontare questioni legate alla tua sessualità.

Assolutamente sì, invece.

Anzi per il 90%* dei ragazzi italiani direi che sia questa la cellula iniziale della propria vita gay.

Queste 5-6 persone sono le prime a cui plausibilmente presenterai il tuo primo fidanzato,

insieme alle 3-4 persone che sono i tuoi "coinquilini".

 

*Almeno ai miei tempi, nei quali eravamo in pochissimi a essere dichiarati già alle superiori.

Vent'anni fa i fuorisede si dichiaravano all'università

e solo i miei concittadini padovani provavano a fare un po' la doppia vita.

47 minutes ago, Almadel said:

Assolutamente sì, invece.

Anzi per il 90%* dei ragazzi italiani direi che sia questa la cellula iniziale della propria vita gay.

Queste 5-6 persone sono le prime a cui plausibilmente presenterai il tuo primo fidanzato,

insieme alle 3-4 persone che sono i tuoi "coinquilini".

Sì, se parti da casa già con l'idea di fare una vita gay da fuori sede che nel paesello non potevi realizzare, altrimenti saranno solo 5-6 tizi a caso con cui riempire i tempi morti tra una lezione e l'altra, andare a mensa o al ricevimento dal professore, che ti sbatteranno in faccia tutta la loro eterosessualità e ti faranno fare da comparsa alle loro serate etero, anche perché sono pur sempre ventenni trapiantati da altri paeselli e anche loro poverini più che quello non possono fare.

Continui a leggere nei miei post il concetto di "doppia vita" che non c'è, non l'ho mai consigliato all'opener, non lo consiglierei a nessuno ed è una tua interpretazione errata e fuorviante di quanto ho scritto!

Ripeto: quelle 5-6 persone sono etero che hai incontrato per caso, e che statisticamente quasi mai hanno il potere di infondere in un ragazzo gay le giuste riflessioni, sensazioni e presupposti per liberarsi dei timori che si porta appresso e dichiararsi.

Ma non lo dico io questo, è scritto chiaro e tondo nel topic ----> il ragazzo ha paura di dichiararsi con queste persone!

Deve cercare altri ragazzi gay nella città dove studia, non perché deve fare la doppia vita (e dieci) ma perché non può aspettarsi che degli etero casuali gli servano sul vassoio d'oro la socialità, il sesso, l'affetto che gli serve per realizzarsi pienamente.

Era ovvio che l'amico etero l'avrebbe rifiutato, com'è ovvio che se frequenti solo etero ti innamori solo degli etero.

 

LOL, avevo scritto "messa" invece che "mensa"... Lapsus freudiano.

Edited by Priscilla160
11 minutes ago, Priscilla160 said:

Ripeto: quelle 5-6 persone sono etero che hai incontrato per caso, e che statisticamente quasi mai hanno il potere di infondere in un ragazzo gay le giuste riflessioni, sensazioni e presupposti per liberarsi dei timori che si porta appresso e dichiararsi.

Ma non lo dico io questo, è scritto chiaro e tondo nel topic ----> il ragazzo ha paura di dichiararsi con queste persone!

Deve cercare altri ragazzi gay nella città dove studia, non perché deve fare la doppia vita (e dieci) ma perché non può aspettarsi che degli etero casuali gli servano sul vassoio d'oro la socialità, il sesso, l'affetto che gli serve per realizzarsi pienamente.

Ma io non lo capisco sto discorso.. L'orientamento sessuale non è un abito che puoi indossare solo in certe situazioni. 

Il ragazzo ha aperto ieri un altro topic dicendo che ha già fatto coming e di essere felicissimo d'averlo fatto 

14 minutes ago, Bttmfrancis9 said:

Ma io non lo capisco sto discorso.. L'orientamento sessuale non è un abito che puoi indossare solo in certe situazioni. 

Il ragazzo ha aperto ieri un altro topic dicendo che ha già fatto coming e di essere felicissimo d'averlo fatto 

A me non sembra difficile capire ciò che ho scritto.

Io non ho detto che sia sbagliato fare coming out, all'università,  in famiglia, in parrocchia  o dove cavolo vuoi, non ho scritto questa né nessun'altra cosa mi abbia "fatto dire" l'utente Almadel miscapendo e manipolando il mio discorso e sintetizzandolo nei suoi.

Ho detto la cosa più banale del mondo, ovvero che per risolvere i problemi di accettazione, le paure, il problema di fare coming out, e per trovare ragazzi con cui scopare e riversare sentimenti d'amore ecc., è di primaria importanza andare a cercare altri ragazzi lgbtqi+ e non limitarsi alle conoscenze etero universitarie!! 

Tra l'altro, è vero, ha scritto che è contento di essersi liberato del peso di dichiararsi all'amico etero, nonostante il buco dell'acqua.

Ma ha anche scritto che è preoccupato di tornare all'università a Gennaio, perché tutti i giorni ci passa mezza giornata...

e infatti gli ho consigliato di sbrigarsi a cercare un'associazione lgbtqi+ o a fissare incontri tramite app con altri ragazzi, in modo da rendere più fruttuosa e interessante l'altra mezza!!

Edited by Priscilla160

Si ma Prisci, l'opener ha dichiarato di essere un "bisex disinteressato alle relazioni omo". Gli fregherà meno di zero impegnarsi socialmente e mettersi lì a frequentare associazioni e circoli gay (Sarà uno di quelli che si mette su grindr senza foto per poi cancellarsi non appena trova qualcuno con cui scopare). 
Non conosciamo i suoi bisogni. Magari tromba come un riccio.
Lui voleva solo sapere come fare per capire l'orientamento del suo amico di uni

1 minute ago, Bttmfrancis9 said:

Si ma Prisci, l'opener ha dichiarato di essere un "bisex disinteressato alle relazioni omo". Gli fregherà meno di zero impegnarsi socialmente e mettersi lì a frequentare associazioni e circoli gay (Sarà uno di quelli che si mette su grindr senza foto per poi cancellarsi non appena trova qualcuno con cui scopare). 
Non conosciamo i suoi bisogni. Magari tromba come un riccio.
Lui voleva solo sapere come fare per capire l'orientamento del suo amico di uni

sintetico e preciso, adoro. 

che poi ha osato e fallito è una conseguenza che non poteva escludersi, l'importante è osare. 

14 minutes ago, Bttmfrancis9 said:

Si ma Prisci, l'opener ha dichiarato di essere un "bisex disinteressato alle relazioni omo". Gli fregherà meno di zero impegnarsi socialmente e mettersi lì a frequentare associazioni e circoli gay (Sarà uno di quelli che si mette su grindr senza foto per poi cancellarsi non appena trova qualcuno con cui scopare). 
Non conosciamo i suoi bisogni. Magari tromba come un riccio.
Lui voleva solo sapere come fare per capire l'orientamento del suo amico di uni

Chi di noi non è stato un bisex non dichiarato disinteressato alle relazioni omo (ma con la cronologia del PC piena di porno gay e basta)? E' il modo embrionale di definirsi per quasi tutti quelli a cui piace il cazzo ma che ancora non hanno abbracciato l'idea che possibilità relazionali omo siano di fronte a noi e siano percorribili.

Dopo neanche un semestre si è innamorato dell'unico ragazzo in un gruppo di sole ragazze. O è una frocia persa, detto bonariamente, o stavolta Cupido gli ha veramente giocato un brutto scherzetto.

Non gli consigliavo di fare attivismo, ma di trovare il modo di conoscere altri ragazzi lgbtqi+ per crearsi delle occasioni di confronto più interessanti, alleggerire la pesantezza del coming out, normalizzare l'idea delle relazioni omo e della sua omo o bisessualità che sia, ma soprattutto per non accontentarsi dell'orizzonte sociale offerto dal gruppetto universitario. 

Ma adesso non scrivo più, altrimenti pecco anch'io di seguire un vortice di ragionamenti di altri utenti, e non servo all'opener o spreco fiato.

33 minutes ago, Bttmfrancis9 said:

Si ma Prisci, l'opener ha dichiarato di essere un "bisex disinteressato alle relazioni omo". Gli fregherà meno di zero impegnarsi socialmente e mettersi lì a frequentare associazioni e circoli gay (Sarà uno di quelli che si mette su grindr senza foto per poi cancellarsi non appena trova qualcuno con cui scopare).

Non arrivare a conclusioni drastiche & definitive!

Credo di aver capito che sia stata la prima volta in cui ha avuto il coraggio di buttarsi e dichiararsi.

Chi ti dice che, una volta rotto il ghiaccio, non lo fara' ancora, se incontera' qualcuno per cui valga la pena farlo?

 

5 minutes ago, freedog said:

Chi ti dice che, una volta rotto il ghiaccio, non lo fara' ancora, se incontera' qualcuno per cui valga la pena farlo?

Ma certo. Anzi per il futuro, se si ritrova in un gruppetto nel quale c'è qualcuno che piace, gli consiglierei di fare innanzitutto coming out così da capire meglio se qualcuno sia o non sia interessato a lui

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