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Conoscenza inizio


Fulmine81

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2 minutes ago, Fulmine81 said:

No. Non me ne fregava. Mi dispiace per lui, ma io non ho bisogno di ste cose pesantissime. Anzi ho bisogno di qualcuno che mi faccia sentire leggero. 

Beh l'epilogo era facilmente intuibile e scontato, solo che c'è ne hai messo di tempo....

Sta solo attento a non ricaderci....

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13 minutes ago, Fulmine81 said:

stessa sensazione che ho avuto io

Spesso certe persone vivono in un mondo logico tutto loro. Con degli ideali e delle convinzioni che farebbero rabbrividire anche le storie sul vero amore della disney.
Il loro modo di intendere e vivere una relazione poi è ancora peggio.

Io mi allontanerei, la sua sofferenza è sua responsabilità e dovrebbe gestirla in maniera responsabile, non ha più 15 anni.

 

Edited by Lyronesium
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1 minute ago, Lyronesium said:

 e dovrebbe gestirla in maniera responsabile, non ha più 15 anni.

 

Il problema è che indipendentemente dall'età (che è un fattore marginale) è proprio il senso di vuoto ed insicurezza che non li fa stare psicologicamente sereni ed hanno bisogno di attaccarsi morbosamente come parassiti al primo di turno che gli capita a tiro. 

il loro vittimismo deriva da un continuo bisogno di sicurezza e ricorrono alla manipolazione emotiva per raccoglierla, non rendendosi però conto che cosi facendo appesantiscono il rapporto/conoscenza facendo allontanare a gambe elevate l'interlocutore.

E come un cane che si morde la coda: Più tentano di raccogliere sicurezza con metodi oppressivi, più sono destinati ad avere frequentazioni tossiche con la conseguenza che l'interlocutore si stanchi e li molli. Cosi facendo però accresce il loro senso di vuoto facendo scaturire il tutto in un circolo vizioso.

Il "non mi hai dato nè il buongiorno né la buonanotte" è appunto una tattica tipica in questi soggetti per far sentire in colpa l'altra persona.

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1 minute ago, Fladimiro71 said:

Il problema è che indipendentemente dall'età (che è un fattore marginale) è proprio il senso di vuoto ed insicurezza che non li fa stare psicologicamente sereni ed hanno bisogno di attaccarsi morbosamente come parassiti al primo di turno che gli capita a tiro. 

Lo so, il punto è che mi aspetto che una persona abbia la decenza di individuare questo problema, lavorarci su, e magari se non ce la fa da solo, di rivolgersi a un professionista. 
E più una persona è avanti con l'età, più mi aspetto da lui un comportamento del genere, se ovviamente dovessi scegliere qualcuno da frequentare. 
Poi so che alcuni problemi non se ne vanno mai, e sono irrisolvibili indipendentemente dall'età e dalla responsabilità del singolo.

Però almeno raggiungere la consapevolezza del proprio problema, e anche tentare di risolverlo, sono cose che vanno fatte, ed è maturo fare.
Quindi in caso manchino in un adolescente, ho poco da recriminargli, se hai 30 anni e ti porti dietro sto problema da dieci e nemmeno ne sei consapevole di questo tuo attaccamento morboso e tossico, allora non ti ritengo una persona responsabile. 
Ciò non vuol dire che sia uno scarto umano, non meritevole di aiuto.
E non vuole neanche dire che sia tutta colpa sua e che se ha questo problema è solo colpa sua. 
 

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8 minutes ago, Lyronesium said:

Lo so, il punto è che mi aspetto che una persona abbia la decenza di individuare questo problema, lavorarci su, e magari se non ce la fa da solo, di rivolgersi a un professionista. 
E più una persona è avanti con l'età, più mi aspetto da lui un comportamento del genere, se ovviamente dovessi scegliere qualcuno da frequentare. 
Poi so che alcuni problemi non se ne vanno mai, e sono irrisolvibili indipendentemente dall'età e dalla responsabilità del singolo.

Però almeno raggiungere la consapevolezza del proprio problema, e anche tentare di risolverlo, sono cose che vanno fatte, ed è maturo fare.
Quindi in caso manchino in un adolescente, ho poco da recriminargli, se hai 30 anni e ti porti dietro sto problema da dieci e nemmeno ne sei consapevole di questo tuo attaccamento morboso e tossico, allora non ti ritengo una persona responsabile. 
Ciò non vuol dire che sia uno scarto umano, non meritevole di aiuto.
E non vuole neanche dire che sia tutta colpa sua e che se ha questo problema è solo colpa sua. 
 

ma il vero problema in verità non è che no ne siano consci, bensi che non lo riescono a gestire.

Fare la vittima  per appagare le sicurezze è più forte di loro ed il bisogno gli sovrasta la razionalità.

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4 minutes ago, Lyronesium said:

Lo so, il punto è che mi aspetto che una persona abbia la decenza di individuare questo problema, lavorarci su, e magari se non ce la fa da solo, di rivolgersi a un professionista. 
E più una persona è avanti con l'età, più mi aspetto da lui un comportamento del genere, se ovviamente dovessi scegliere qualcuno da frequentare. 
Poi so che alcuni problemi non se ne vanno mai, e sono irrisolvibili indipendentemente dall'età e dalla responsabilità del singolo.

Però almeno raggiungere la consapevolezza del proprio problema, e anche tentare di risolverlo, sono cose che vanno fatte, ed è maturo fare.
Quindi in caso manchino in un adolescente, ho poco da recriminargli, se hai 30 anni e ti porti dietro sto problema da dieci e nemmeno ne sei consapevole di questo tuo attaccamento morboso e tossico, allora non ti ritengo una persona responsabile. 
Ciò non vuol dire che sia uno scarto umano, non meritevole di aiuto.
E non vuole neanche dire che sia tutta colpa sua e che se ha questo problema è solo colpa sua. 
 

Guarda io capisco perfettamente questo tuo pensiero. L'autostima se non c'è mischiata a brutte esperienze (abbandoni o delusioni ecc) porta ad accentuare certi aspetti distruttivi di sè. 

La cosa migliore da fare è vivere con più leggerezza sia i rapporti umani che l'immagine di sè. Tutti hanno bisogno di una persona, affetto, amore, se lo si vive in maniera morbosa è perchè non si ha autostima e si ha paura di essere abbandonati prima ancora di iniziare, senza capire neanche che così facendo si perde in partenza. I rapporti soprattutto all'inizio si vivono in leggerezza. L'importante è usare il cervello capire chi hai davanti e allora si, vivere le sensazioni lasciandosi andare, senza pretendere nulla... perchè se l'emozione è positiva tutto viene da sè. 

 

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