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Frequentereste un ragazzo vegano? Io no, sono tanto strano?


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5 minutes ago, Sokka99 said:

Invece, qui in italia, chi ama la carne non perde occasione per rompere le palle ai vegani con frasi del tipo: "alla faccia dei vegani" (mentre fanno la grigliata), "eh ma poi ti mancano le proteine", "eh ma poi vivi di integratori", ecc...

Io penso che il motivo per cui molte persone attacchino i vegani sia una specie di meccanismo di autodifesa. 
Il semplice fatto che qualcuno sia vegano (nonostante il vegano in questione non ti stia mettendo in discussione), implicitamente ti comunica che quella persona abbia delle motivazioni per cui non mangia la carne. Ciò significa che potrebbero esserci delle ragioni per cui tu non dovresti mangiarla, e per mantenere il tuo diritto di mangiare carne, senza sentirti in colpa, e per mantenere la tua "moralità", ti arrabbi e metti in discussione il vegano appena ne hai l'occasione.

Questa è la mia visione della maggior parte delle persone che rompono le palle ai vegani, inutile dire che mi fanno tristezza, come tutte le persone che rompono le palle.

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io penso che più che un meccanismo di auto difesa sia un atto dovuto.

Obbiettivamente,un episodio che mi era successo al mercato di Saluzzo. Periodo pre virus ovviamente.

C'era una ragazza parecchio ecokey che quasi metteva sulla faccia di chi passava dei manifestini (in A4 eh,perchè magari era il massimo che poteva stampare con la sua stampante ecokey fatta da bambini asiatici ) nel quale si facevano vedere le solite scene di pance gonfie,gonnellini di tela e pipini scoperti.

E quasi li metteva sulla faccia delle massaie che a stento portavano buste della spesa enormi (come se fosse un crimine) qualcheduna delle signore la buttava,qualcuna la leggeva e poi la metteva nel sacchetto insieme alla roba comprata,sperabile che la abbia usata per accendere la stufa arrivata  a casa.

Compro (con i miei soldi eh....mica dopo aver rapinato una mummia) uno spiedino e me lo mangio tranquillamente,mi si avvicina,e con voce lamentosa da radiomaria mi dice che se rinuncio a quello spiedino magari salvo un bimbo del terzo mondo.

La guardo,alzo un pò la voce verso il banco del pollo "un altro" poi guardandola negli occhi,"se lo accoppo non ci invaderà!".

Si è allontanata a gran velocità manco avessi sfoderato un revolver,poi da ben distante diceva "assassino" e lo ha detto più volte.

11 hours ago, Iron84 said:

Non so se la tua sia una battuta o meno

è una personale classifica aggiornata di "ragazzi" che non frequenterei, salvo abbaglio da colpo di fulmine a ciel sereno; 

d'altra parte, come si è già anche scritto in passato a proposito dei favorevoli incastri di coppia, è vero che "le persone sono più importanti" ma alla fine spesso, e potendo, ci si regola su altri parametri, in barba ai buoni princìpi.. 

Edited by Capricorno57
On 1/29/2022 at 11:09 AM, Iron84 said:

La domanda è la seguente: frequentereste un vegano?

I miei ragazzi erano tutti vegetariani 😁 e non è mai stato un problema in realtà, qualche volta è pure capitato d'andare insieme al pub e di mangiare l'hamburger finché loro mangiavano insalata. Certo quando mangiavo da loro carne non ce n'era, ma non mi pareva di far chissà quale sacrificio...avrò frequentato gente tranquilla si vede, l'unica cosa cui prestare attenzione se si usciva a pranzo o a cena era che il menù del posto fosse sufficientemente vario.

On 1/29/2022 at 11:09 AM, Iron84 said:

Questa cosa mi ha fatto riflettere sul mio rapporto con il cibo che è comunque molto delicato nonostante non soffra di nessun disturbo alimentare conclamato, ami mangiare e cucinare, effettivamente il solo pensiero di conoscere una persona che mette tanti paletti su una cosa così importante per me, mi ha spaventato.

Se scrivi questo, è doveroso mettere da parte i vegani un attimo e concentrarci sul problema vero: il tuo rapporto - non quello dei vegani - delicato con il cibo, così delicato e fonte addirittura di spavento al punto che lo metti alla pari di un disturbo alimentare. Da cosa nasce? Come puoi affrontarlo? Cosa potrebbe aiutarti? 

On 1/29/2022 at 11:09 AM, Iron84 said:

Io mi chiedo a chi fa certe scelte di vita se si rendono conto che toccano dei tasti dolenti di molti.

Credo che alla maggior parte importi proprio poco. Immedesimati tu, un attimo, in una persona vegana da anni: segui, per ragioni etiche, per amore degli animali o dell'ambiente, eccetera uno stile alimentare che richiede dei sacrifici - cosa ti importa di toccare tasti dolenti della vita del quasi quarantenne dove la maggioranza della sua vita sociale in modo diretto o indiretto la vive sulla convivialità, nel senso che quando esce va a cena fuori o comunque spesso le organizza a casa? Probabilmente poco. Io francamente riesco benissimo a vivere tutti i giorni senza pensare ai tasti dolenti dei quasi quarantenni dove la maggior parte della loro vita sociale in modo diretto o indiretto la vivono sulla convivialità, nel senso che quando escono vanno fuori a cena o comunque spesso le organizzano a casa. Credo sia così quasi per tutti, sinceramente

On 1/29/2022 at 11:09 AM, Iron84 said:

Premesso che per me la scelta vegana tende in maggioranza a nascondere a se stessi dei propri disturbi alimentari, per quella minoranza che la fa liberamente perchè ci crede si rende conto della richiesta?

"Per te" uhm ok, ma in realtà, detto tra noi, no. Ci sono degli studi in proposito e per una minoranza di persone è effettivamente il caso (ma non è esclusivo della dieta vegana), ma la maggioranza delle persone lo fa in modo sano e sicuro. Si rendono conto della richiesta? Non lo so, affari loro. Credo riescano a sopravvivere tutti i giorni nonostante queste pesantissime richieste, boh

E' un discorso più generale che si può fare per tantissimi stili di vita/alimentazione, fede, ecc. Se non si riesce proprio a rispettare o accettare come l'altro vive, c'è poco da fare, non può esserci convivenza, no? 

4 hours ago, metalheart said:

Se scrivi questo, è doveroso mettere da parte i vegani un attimo e concentrarci sul problema vero: il tuo rapporto - non quello dei vegani - delicato con il cibo, così delicato e fonte addirittura di spavento al punto che lo metti alla pari di un disturbo alimentare. Da cosa nasce? Come puoi affrontarlo? Cosa potrebbe aiutarti? 

Credo che alla maggior parte importi proprio poco. Immedesimati tu, un attimo, in una persona vegana da anni: segui, per ragioni etiche, per amore degli animali o dell'ambiente, eccetera uno stile alimentare che richiede dei sacrifici - cosa ti importa di toccare tasti dolenti della vita del quasi quarantenne dove la maggioranza della sua vita sociale in modo diretto o indiretto la vive sulla convivialità, nel senso che quando esce va a cena fuori o comunque spesso le organizza a casa? Probabilmente poco. Io francamente riesco benissimo a vivere tutti i giorni senza pensare ai tasti dolenti dei quasi quarantenni dove la maggior parte della loro vita sociale in modo diretto o indiretto la vivono sulla convivialità, nel senso che quando escono vanno fuori a cena o comunque spesso le organizzano a casa. Credo sia così quasi per tutti, sinceramente

"Per te" uhm ok, ma in realtà, detto tra noi, no. Ci sono degli studi in proposito e per una minoranza di persone è effettivamente il caso (ma non è esclusivo della dieta vegana), ma la maggioranza delle persone lo fa in modo sano e sicuro. Si rendono conto della richiesta? Non lo so, affari loro. Credo riescano a sopravvivere tutti i giorni nonostante queste pesantissime richieste, boh

E' un discorso più generale che si può fare per tantissimi stili di vita/alimentazione, fede, ecc. Se non si riesce proprio a rispettare o accettare come l'altro vive, c'è poco da fare, non può esserci convivenza, no? 

Certi passaggi mi sono sfuggiti quindi non so se sarò esaustivo nella risposta.

Veniamo al punto chiave: il rapporto con il cibo.
Il cibo non è semplice nutrizione e questo non lo dico io lo dice la psicologia. Nel rapporto con il cibo esiste tutta una letteratura, quindi quando si fanno delle richieste al prossimo di natura alimentare, la richiesta non è mai unidirezionale.

Quando parlo di rapporti conflittuali mi riferisco al fatto che molti mangiano contando le calorie, sfogando l'ansia, manifestando l'affetto. Il mio rapporto è quello tipico di un ex bambino grasso che con gli anni impara a gestire il suo rapporto con il cibo ma non avendo mai superato il conflitto.
Le mamme che ingozzano i figli, le persone che si mettono a dieta a periodi alterni, chi ingrassa in periodi di stress, chi pensa tanto a ciò che mangia. Altri ancora che mangiano solo poche cose ed altre non le possono nemmeno vedere stando male.
Insomma senza andare nel patologico, è molto diffuso un rapporto con il cibo che va altre il mero nutrimento.

Pertanto, ovvio che come diceva Almadell io non ne parlo in via di amicizia ma di relazione, poveri vegani non mi hanno fatto nulla.
Mi chiedo solo se ci si rendono conto che una scelta simile ha ricadute anche sugli altri e se forse manchi la sensbilità di capire l'importanza che il rapporto con il cibo riveste nelle altre persone.
In tal senso c'è una mancanza di empatia anche senza il fattore del proselitismo .

Ora dietro certe cose c'è un

5 minutes ago, Iron84 said:

Il cibo non è semplice nutrizione e questo non lo dico io lo dice la psicologia. Nel rapporto con il cibo esiste tutta una letteratura, quindi quando si fanno delle richieste al prossimo di natura alimentare, la richiesta non è mai unidirezionale.

per dire, cosa sarebbero i film di Ozpetek senza le sue tavolate?

1 hour ago, Iron84 said:

In tal senso c'è una mancanza di empatia 

...perché? Chiunque faccia qualcosa che tu non faresti ti manca di empatia? 😅 poi ripeto, non ho mai conosciuto vegani che rompessero le scatole ai carnivori, quindi non so bene chi tu abbia in mente.

10 hours ago, Iron84 said:

Certi passaggi mi sono sfuggiti quindi non so se sarò esaustivo nella risposta.

Veniamo al punto chiave: il rapporto con il cibo.
Il cibo non è semplice nutrizione e questo non lo dico io lo dice la psicologia. Nel rapporto con il cibo esiste tutta una letteratura, quindi quando si fanno delle richieste al prossimo di natura alimentare, la richiesta non è mai unidirezionale.

Quando parlo di rapporti conflittuali mi riferisco al fatto che molti mangiano contando le calorie, sfogando l'ansia, manifestando l'affetto. Il mio rapporto è quello tipico di un ex bambino grasso che con gli anni impara a gestire il suo rapporto con il cibo ma non avendo mai superato il conflitto.
Le mamme che ingozzano i figli, le persone che si mettono a dieta a periodi alterni, chi ingrassa in periodi di stress, chi pensa tanto a ciò che mangia. Altri ancora che mangiano solo poche cose ed altre non le possono nemmeno vedere stando male.
Insomma senza andare nel patologico, è molto diffuso un rapporto con il cibo che va altre il mero nutrimento.

Pertanto, ovvio che come diceva Almadell io non ne parlo in via di amicizia ma di relazione, poveri vegani non mi hanno fatto nulla.
Mi chiedo solo se ci si rendono conto che una scelta simile ha ricadute anche sugli altri e se forse manchi la sensbilità di capire l'importanza che il rapporto con il cibo riveste nelle altre persone.
In tal senso c'è una mancanza di empatia anche senza il fattore del proselitismo .

Ora dietro certe cose c'è un

Ma il tuo discorso allora lo si può allargare a tutte le attività che sono importanti per le persone. Se non si è in grado di trovare dei compromessi, bisogna cercare l’anima gemella fra persone che hanno il tuo stesso stile di vita. 
Se non ti adatti ad un vegano che ti piace, non ti adatti neppure ad un tifoso sfegatato che le vacanze le fa per seguire la squadra del cuore, non ti adatti allo sportivo che si deve allenare sempre e andare a letto presto, al maniaco di videogiochi, etc, etc.

Forse adattarsi a vivere con un vegano può essere anche più semplice degli esempi che mi sono venuti in mente…

 

9 hours ago, schopy said:

.😅 poi ripeto, non ho mai conosciuto vegani che rompessero le scatole ai carnivori, quindi non so bene chi tu abbia in mente.

io si,più della metà di quelli che consoco,se poi sono anche terzomondisti e ecologisti ,c'è anche da non rispondere al telefono!

Saramandasama

Il problema di cosa mettere a tavola in una coppia vegan-onnivora, era un sbatti che ci si poteva porre fino a 10 anni fa. Ormai i prodotti vegani sostitutivi hanno raggiunto livelli accettabili. E se famiglie tradizionali hanno integrato in un menù natalizio piatti vegani, secondo me, un piccolo sforzo lo si può anche fare, se ne vale la pena(con un eventuale partner mangia piante).

Guardando cosa ha mangiato strega Salamander a Natale, non mi sembra se la sia passata così male. 
Un altro paio d’anni e i sostituti vegetali/vegani della carne e del pesce saranno sempre più credibili.

con quale coraggio si mangiano le piante vive o morte, alla luce delle più recenti scoperte? 

https://scienze.fanpage.it/le-piante-hanno-i-sentimenti-come-le-persone-l-assurdo-esperimento-di-ikea/ 

è ovvio che dobbiamo aderire tutti e subito allla alimentazione pranica  

https://www.tpi.it/news/respirianesimo-respiriani-aria-cibo-alimentazione-pranica-20180930107306/

 

Gli animali si nutrono o di altri animali o di cibo vegetale.

dunque se mangi animali @Capricorno57 contribuisci alla morte delle piante mangiate dagli animali che mangi.

piu' che altro e' una questione di risorse: per avere la stessa quantita' di proteine da un animale o da piante (semi) devi coltivare molta piu' roba se ti mangi un animale contribuendo cosi' alle colture intensive per foraggiare gli animali.

2 minutes ago, marco7 said:

dunque se mangi animali @Capricorno57 contribuisci alla morte delle piante mangiate dagli animali che mangi

ma quant'è difficile stare al mondo in santa pace uffa 

mai na gioia

52 minutes ago, Capricorno57 said:

ma quant'è difficile stare al mondo in santa pace uffa 

mai na gioia

il sogno di una vita:

aprire un ristorante per respiriani, coi clienti che pagano 150 euro a  coperto per respirare essenza di carbonara, brasato o creme brulè...

Edited by freedog
MicFrequentFlyer
13 hours ago, Bullfighter4 said:

Ma il tuo discorso allora lo si può allargare a tutte le attività che sono importanti per le persone. Se non si è in grado di trovare dei compromessi, bisogna cercare l’anima gemella fra persone che hanno il tuo stesso stile di vita. 
Se non ti adatti ad un vegano che ti piace, non ti adatti neppure ad un tifoso sfegatato che le vacanze le fa per seguire la squadra del cuore, non ti adatti allo sportivo che si deve allenare sempre e andare a letto presto, al maniaco di videogiochi, etc, etc.

Forse adattarsi a vivere con un vegano può essere anche più semplice degli esempi che mi sono venuti in mente…

 

Se non fosse che si mangia più spesso di quanto non si facciano tutte le altre attività elencate. E onestamente non mi sembrerebbe del tutto fuori luogo se qualcuno dicesse "mi piace anche, ma passa 9 ore al giorno davanti ai videogiochi e non è la vita che vedo per me".

6 hours ago, MicFrequentFlyer said:

Se non fosse che si mangia più spesso di quanto non si facciano tutte le altre attività elencate. E onestamente non mi sembrerebbe del tutto fuori luogo se qualcuno dicesse "mi piace anche, ma passa 9 ore al giorno davanti ai videogiochi e non è la vita che vedo per me".

Ma infatti ci si sceglie un compagno di vita prendendo tutto in considerazione. Se una persona di cui ti innamori ha l’unica pecca di essere vegano, penso che uno possa anche passarci sopra. Se l’essere vegano e’ una fra le molte cose che ti infastidiscono di una persona, allora è’ un altro discorso. Ma il problema non è’ l’essere vegano in se. Da come scrive l’opener, la sua passione per la “buona cucina” non potrebbe funzionare probabilmente neanche con un onnivoro che mangia solo fast food e merendine, oppure con un bodybuilder che si ingozza solo di proteine “ pulite”. L’odio ( così per dire) per i vegani e’ abbastanza diffuso ma secondo me esagerato. 

Non sono neanche troppo sicuro che gli ultra appassionati di videogiochi giochino meno spesso di quanto mangino.

P.S. La mia difesa d’ufficio per i vegani è totalmente disinteressata. Oggi abbiamo pranzato qui, giusto per dire…

https://peterluger.com
 

Edited by Bullfighter4

Se frequenti un ragazzo vegano diventi vegano a lungo andare. Ti adatti alla sua dieta. L’ho visto fare per due coppie di amici. Vuoi per un’influenza ideologica o semplicemente perché non ti metti a fare due cene diverse ogni giorno e chiaramente la scelta ricade sulla dieta più restrittiva. 

Detto questo, se mi trovassi nella situazione di conoscere qualcuno vegano sicuramente sarebbe un motivo sfavorevole alla costruzione di una relazione, ma non sarebbe solo quello su cui baserei la scelta finale.

Con gli amici diventati vegani il numero di cene insieme si è notevolmente ridotto col tempo. Quando inizi a pensare che i tuoi amici sono mangiacadaveri, le cene perdono il loro valore sociale.

Uno di questi amici dopo sette anni di veganesimo un giorno ha sbroccato e si è fiondato da burger King 😂 la ragazza che era diventata vegana per lui è tornata immediatamente onnivora.

 

Edited by Micioch
12 hours ago, Micioch said:

Con gli amici diventati vegani il numero di cene insieme si è notevolmente ridotto col tempo. Quando inizi a pensare che i tuoi amici sono mangiacadaveri, le cene perdono il loro valore sociale.

Mi hai perfettamente capito, soprattutto in questa fase, anche la vita sociale e non solo sentimentale ne risente.

25 minutes ago, Iron84 said:

Mi hai perfettamente capito, soprattutto in questa fase, anche la vita sociale e non solo sentimentale ne risente.

Ma allora anche se sono vegetariani, o hanno particolari restrizioni alimentari per motivi di salute. Io mica ti do torto che non vuoi sposarti con un a persona che non ama la buona cucina, solo non capisco l’accanimento in particolare con i vegani. Avresti praticamente le stesse limitazioni con un vegetariano. I vegetariani normalmente non vengono bruciati in piazza, i vegani… quasi ( che poi sarebbe come fare una grigliata).

Comunque, per sdrammatizzare :

43599DEF-4012-45E6-9D58-07B8106BE0B5.jpeg

Edited by Bullfighter4
8 hours ago, Bullfighter4 said:

Avresti praticamente le stesse limitazioni con un vegetariano

Già mi preoccuperei meno con un vegetariano. Avere latte e latticini nella dieta aggiungono molta varietà. 

Capisco la tua obiezione sull' avercela con i vegani in particolare. C'è stata una moda negli anni passati e la discussione sul tema si è polarizzata istantaneamente, anche perché pone questioni etiche ed ecologiche. Il vegetarianesimo non ha avuto  altrettanta diffusione e risonanza. Il numero di chi conosci (immagino)di vegetariano è così esiguo che probabilmente non lo si vede come minaccia al proprio stile di vita.

12 hours ago, Bullfighter4 said:

 non vengono bruciati in piazza, i vegani… quasi

Ad ogni azione corrisponde una reazione . Obbiettivamente se qualcuno non scassa i maroni a chi è onnivoro ,gli onnivori non si irritano e non cominciano ad accatastare legna per poi cantare amazing grace alle fiamme della "grigliata" umana

Edited by busdriver
On 2/2/2022 at 5:55 PM, Bullfighter4 said:

Ma allora anche se sono vegetariani, o hanno particolari restrizioni alimentari per motivi di salute. Io mica ti do torto che non vuoi sposarti con un a persona che non ama la buona cucina, solo non capisco l’accanimento in particolare con i vegani. Avresti praticamente le stesse limitazioni con un vegetariano. I vegetariani normalmente non vengono bruciati in piazza, i vegani… quasi ( che poi sarebbe come fare una grigliata).

Comunque, per sdrammatizzare :

43599DEF-4012-45E6-9D58-07B8106BE0B5.jpeg

Il vegetariano anche è un problema ma maggiormente aggirabile, ci sono tante alternative anche gustose da poter condividere insieme.
La scelta del vegetariano non pregiudica la buona tavola ed il piacere della convivialità mentre la scelta vegana si, ci sta poco da fare, soprattutto nella nostra cucina italiana.
In fin dei conti anche con i dolci non ci sono particolari problemi.

Il punto fondamentale della mia critica, che poi io non ho parlato dei vegantalebani, è il minimizzare le conseguenze della scelta, dicendo che sono solo scelte personali.
Faccio solo presente che è una scelta che non è solo personale.

3 minutes ago, Iron84 said:

Faccio solo presente che è una scelta che non è solo personale

Ma con personale intendi che non ha conseguenze sugli altri? Perché in questo caso non riesco a immaginare una scelta "personale".

Edited by Lyronesium

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