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Omosessuale e Cristiano, Scelta possibile


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Avere una visione personale non vuol dire non poter divulgare o condividere una fede,lavoro che si può fare anche con gli atti...

 

il problema del cattolicesimo(cioè di chi si fa portatore di Verità assoluta di tale religione)qui in Italia,è che tali esponenti non condividono nè comunicano,ma giudicano e impongono,tutto da sopra un piedistallo di onnipotenza ed infallibilità autocelebrativo...

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  • 2 weeks later...

Salve a tutti.

 

ho trovato questo articolo che potrebbe interessarci:

 

http://nero-vaticano.blogspot.com/2008/02/10-comandamenti.html

 

parla dei dieci comandamenti, e mostra in maniera più o meno faziosa come la chiesa li ha strumentalizzati per ottenere nuovi peccatori...

roba da far rizzare i capelli...

 

per ridere invece, sempre nello stesso blog, ho trovato quest'altro documento che "ci riguarda" :rotfl:

 

http://nero-vaticano.blogspot.com/2008/02/laura-schlesinger-sulla-bibbia.html

 

sto ancora rotolando dalle risate.

 

 

per ora va molto in voga la chiesa valdese

mi chiedo....l'accettazione di gay e trans sara' un modo di adescare fedeli?

Fortunatamente non sono credente, e in ogni caso facciamo distinzione tra cristiano e cattolico.

 

E' possible essere omosessuale e cristiano (per esempio protestante, soprattutto valdese, Chiesa a dir poco fantastica verso i gay), ma no, non è possibile essere omosessuale e cattolico, soprattutto con questa chiesa cattolica di Ratzinger.

Siccome le "linee guida" le dà la cricca vaticana, e sono linee guida agghiaccianti verso i gay, no, non si può essere cattolici e omosessuali.

 

Essere omosessuale e cattolico è esattamente come essere ebreo e nazista.

 

Francamente mi fa ridere chi dice "resto nella chiesa cattolica perchè nella mia parrocchia ho trovato gente che mi comprende e che non ha nulla contro i gay". Anche tra i nazisti c'era gente che non aveva nulla contro gli ebrei, ma a nessun ebreo con un solo neurone funzionante sarebbe venuto in mente di dire "sto nel nazismo perchè nel Terzo Reich ho incontrato anche nazisti che mi comprendono". Certamente, si sa che sono esistiti anche ebrei nazisti, ma erano appunto dei pazzi. Ecco, per me un omosessuale che rimane nella chiesa cattolica (soprattutto questa chiesa cattolica di Ratzinger, guarda un po' indossò anche lui la divisina nazista, sarà un caso  :)) è esattamente masochista uguale.

 

Fortunatamente non è un problema che mi riguarda, ma se fossi battezzato cattolico, mi sarei già fatto sbattezzare da un pezzo.

Il male minore.

 

Forse nessun Ebreo Germanico pensò mai:

"sto nel nazismo perchè nel Terzo Reich ho incontrato anche nazisti che mi comprendono".

 

Non di meno, consta che non pochi Ebrei favorirono la fazione dell'Hitler per timore di quella dello Stalin, stimando che la prima, benché dichiaratamente nemica degli Ebrei, fosse tuttavia tra le due il male minore.

 

Anakreon.

ma il papa non è solo il rappresentante ma è il capo spirituale della comunità cattolica

quello che dice lui, su ogni questione riguardante il cattolicesimo, è teoricamente LEGGE.

se dicesse "da oggi quelli con il naso storto sono eretici visto che gesù aveva il naso dritto", tutti quelli col naso storto non possono più essere cattolici

come fate a essere cattolici e a essere omosessuali? è un controsenso

e tra l'altro, teoricamente, nessun cattolico dovrebbe comprendere il movimento gay, anzi, dovrebbe combatterlo, quindi tutti i cattolici che hanno amici gay non sono dei veri praticanti, sono invece dei peccatori tanto quanto noi visto che non fanno nulla per redimerci

Atti e comunioni.

 

Gli atti venerei, quando eccedano i limiti definiti dalla dottrina morale o perché siano contro natura o perché, pur essendo secondo natura, siano lussuriosi;  macchiano l'agente d'una colpa che può pur essere mortale, ma non escludono dalla comunione con la Chiesa Romana.

 

In vero, universalmente trattando, l'atto peccaminoso per sé stesso non esclude dalla comunione con la Chiesa di Roma, se non in quei casi, per i quali sia stabilita la scomunica in virtù o di sentenza già proferita ovvero ancora da proferire:

non è questo il caso degli atti venerei.

 

Così è, al meno, allo stato presente degli atti.

 

Anakreon.

come fate a essere cattolici e a essere omosessuali? è un controsenso

 

Si potrebbe fare. Ma io ho detto che si può benissimo essere CRISTIANI (.) e gay. Non dico che sia facile, ma si può essere entrambi. Ritengo di essere un gay Cristiano, forse un po' svincolato dal cattolicesimo.

Omosessuale e Cristiano è possibile, nei limiti di una credenza incentrata sull'idealizzazione di un'entità superiore con la sua gerarchia, le parabole e tutto il resto.

 

Omosessuale e Cattolico è impossibile. È come essere gay ed extracomunitario; e votare la Lega Nord.

O chiedere che Piergianni Prosperini sia incaricato Ministro delle Pari Opportunità.

 

"Camel, caret e turnet a ca'!"

Francamente non so come qualche gay cattolico o no possa pensare di poter fare lo "sporcaccione" con la benedizione del papa!

La chiesa ha le sue regole e le sue leggi da milenni, lo sappiamo bene. Piacciano o no nessuno è obbligato a seguirle. Se uno le segue sa a cosa va incontro. Se non gli piacciono, chi lo costringe a seguirle?

 

Se uno fonda un club e mette come regolamento che non possono aderire quelli che sono sposati, è inutile associarsi e poi inveire allo scandalo perchè ci si vuole sposare ma si vuole continuare a essere soci.

Non è mica obbligatorio, non è un fatto di vita o di morte, non è un diritto civile o politico e nemmeno un diritto umano.

 

Capisco la delusione e anche la rabia dei gay cattolici. Però se credono realmente nella chiesa e nella sua missione di portatrice della parola di Gesù, devono obbedirle, qualunque cosa insegni.

Se non ci credono, lascino stare e non si impiccino dei regolamenti interni di un club da cui sono usciti.

 

Le ragioni per cui la chiesa probabilmente non cambierà mai le sue regole specialmente in materia di (omo)sessualità, sono state esposte da forumisti più colti di me in materia.

Comunque ammesso e non concesso che le cambierà, per adesso le regole sono queste quindi è inutile continuare a frignare soto le finestre del papa perchè si è gay e cattolici. Nun ce sente!

 

Trovatevi un'altra chiesa o meglio ancora lasciate perdere loe religioni...

Omossuale e credente, secondo me è possibile...io credo in Dio e non mi sento condannabile perchè amo un ragazzo e lo rispetto....

a volte mi immagino questa scena: Dio che vede 2 ragazzi o 2 ragazze amrsi e rispettarsi...beh non posso pensare che li possa "condannare"....questo è quello che pensa la Chiesa...ma io non ci credo....ingenuo? beh forse sì...però io vivo la mia vita confrontandomi con Dio e a volte lo sento vicino per cui se tutto questo vuol dire essere ingenuo ben venga!

Il male minore.

 

... consta che non pochi Ebrei favorirono la fazione dell'Hitler per timore di quella dello Stalin, stimando che la prima, benché dichiaratamente nemica degli Ebrei, fosse tuttavia tra le due il male minore.

 

 

No, direi "il male e basta".

 

Il paragone con nazismo/stalinismo non regge, primo perchè semmai "il male minore" per un gay sarebbe essere per esempio valdesi o comunque protestanti (religione infinitamente più cristiana nei confronti dei gay) e non certamente cattolici, ma soprattutto perchè non è assolutamente detto che si debba per forza essere credenti.

per inciso....entro pochi giorni sarò sbattezzato...entro pochi giorni non farò più numero di convenienza all'ombra del Vaticano,stato più ricco del mondo(non lo dimentichiamo)...

 

...dopotutto,non bisogna necessariamente essere cattolici per amare... :salut:

Omossuale e credente, secondo me è possibile...

 

Certo che è possibile, ma dipende dal credo.... se il tuo credo è di cattolico, quanto meno devi sapere che sei in una condizione di continuo peccato mortale!!

Se ti va bene così e corri a confessarti ogni volta che pensi o agisci da gay, nessun problema....

per inciso....entro pochi giorni sarò sbattezzato...entro pochi giorni non farò più numero di convenienza all'ombra del Vaticano,stato più ricco del mondo(non lo dimentichiamo)...

 

Finalmente lo sono anche io... che bella sensazione :)

 

Comunque ritengo sia piu' incoerente un omosessuale/cattolico, che cristiano.

  • 2 weeks later...

mai visitato il sito "Gionata"?

 

http://www.gionata.org/biblioteca/tracce/manuale-di-difesa-personale-per-gay-inesperti.html

 

quella pagina in particolare è la dimostrazione che persone buone E religiose ci sono ancora...

È un testo magnifico, quello linkato da Dark_Ansem. Non mi sembra di aver mai letto nulla di così preciso, obiettivo e ponderato da dare in risposta agli omofobi. :sisi:

Gionata (che poi mica ho mai capito dove va l'accento) lo conoscevo. Da ateo mi sono sempre interessato a come un omosessuale possa convivere con la propria fede: sono giunto alla conclusione che si può tranquillamente essere gay e cristiani. Ma non cattolici: ci sono tante Chiese che non discriminano in base all'orientamento sessuale. :afraid:

 

Qualunque omosessuale dica di appartenere ad una religione dichiaratamente omofoba è psicopatico. Senza offesa, eh. :eek:

http://donfrancobarbero.blogspot.com/2010/03/lettera-di-andrea.html

 

questo blog è estremamente importante per chi vuole esser gay ed avere fiducia nel cristianesimo. leggete la risposta.

 

per puntualizzare, don Franco Barbero è stato chiamato "Il prete dei gay" perchè, per aver celebrato qualche matrimonio gay, è stato scomunicato. fortuna che Dante ci ha detto che anche gli scomunicati possono andare in paradiso. persino lui aveva problemi col papato!

  • 3 months later...

Ciao a tutti.

 

È talmente tanto tempo che non scrivo in questo forum che forse molti di voi neanche mi conoscono e molti altri probabilmente si sono dimenticati di me.

 

In quasi tutti i miei post avevo predicato e difeso a spada tratta la possibilità di essere cristiano e omosessuale. Ero stato molto bravo a giustificare e provare le mie tesi, etc, etc, etc.

parole solo parole

Ricompaio ora dal nulla per rimangiarmi tutto.

Ho passato mesi di inferno a svegliarmi in lacrime chiedendo perdono a dio per ciò che sono. Ho cercato di rimettermi in discussione, di reinventarmi eterosessuale (anche per questo non sono più comparso in questo formu). Ovviamente questo non era possibile. Ormai il mio orientamento mi era davvero troppo chiaro.

Uscivo da messa ogni volta con forti dolori allo stomaco (stile arancia meccanica...  :D)

Ora. So che è colpa di una vita di indottrinamento e non della fede in qualcosa. Però, di fatto, per riuscire a uscire da questa crisi e tornare a stare bene ho dovuto abbandonare COMPLETAMENTE ogni forma di pratica religiosa.

Il senso di colpa è una costante dell'indottrinamento cattolico e non è facile liberarsene.

 

So che non ci faccio una gran bella figura. So che apparivo più intelligente quando motivavo le mie scelte sfoggiando un brillante lucidità. Ma ciò che ho riportato sono solo fatti.

 

Concludo. Si può essere cristiani e gay? Forse sì. Ma bisogna essere molto più forti di quanto io sia stato.

Io ora, ho davvero molti dubbi relativamente a ciò che ho sempre creduto. Ma questa è davvero un'altra storia

 

 

 

 

Per me l'intelligenza è strettamente legata alla sincerità. Una persona che racconta balle o che inganna sé stessa

o gli altri non è mai intelligente, può tutt'al più avere un'intelligenza parziale, applicata ad alcuni campi, ma chi

prende in giro se stesso non è certo intelligente (più difficile è dimostrare che non è veramente intelligente

anche chi inganna gli altri, ma non troppo). Ora, io mi ricordo di te, e mi ricordo anche del tuo ultimo mp,

che non mi aveva convinto, tanto che non ti risposi.

 

Hai fatto benissimo a interrompere tutte le pratiche religiose. Non sei il primo che lo fa: conosco anche altri casi.

Ora però che sei giunto a questa conclusione, devi smetterla tu stesso per sempre di oscillare, di non deciderti, e

la stessa radicalità che hai applicato alle pratiche religiose la devi applicare a te stesso, alle tue azioni, insomma

alla tua vita.

 

In gamba!

simply_dreamer

credo che si possa essere tutte e 2 le cose, ma non è facile conciliarle per motivi religiosi in primis, ma anche psicologici. per la religione cristiana, l'omosessualità è vista ancora come una malattia o come una devianza e in quanto tale secondo certe persone, andrebbe trattata, anche se sanno loro stessi che non è così. ma devono diffondere quel msg... magari quelli che dicono che i gay sono malati, sono dei gay repressi. o forse no. chissà. io credo che tu non debba sentirti in colpa per essere ciò che sei. io stesso ho avuto dei periodi di conflitto interiore. ho desiderato essere ciò che non credo sono ne sarò mai. ma poi ti rendi conto che nel bene e nel male sei ciò che sei. puoi accettarti o meno. puoi dichiararti o no. puoi vivere allo scoperto o di nascosto. ma questo è un'altro discorso. come invece, puoi anche scegliere di sposarti e avere dei figli per poi arrivare a 50 anni a fare sesso coi 20enni gay, per mantenere vivo il tuo Io. sono scelte. cmq bentornato e buona permanenza (spero) :D ciao

Vado un attimo OT rispetto al tema principale del thread

 

So che apparivo più intelligente quando motivavo le mie scelte sfoggiando un brillante lucidità.

 

Secondo me no, ci vuole intelligenza per saper tornare sui propri passi, specialmente quando si tratta di scelte così radicali, invasive e delicate

 

Il fatto di esserti reso conto che quella non era la tua strada, e il fatto di esserti "esposto" in questa maniera testimonia una certa dose di coraggio, ed è positivo nell'ottica di indirizzare nella maniera che tu reputi più giusta la tua vita

 

Indi per cui, buon proseguimento! ;-)

Che bella testimonianza.

 

Al di là di tutte le caratterizzazioni del Dio cattolico, delle contraddizioni cui inevitabilmente dà luogo, voglio solo ricordare un monito, qualcosa da scrivere nei vademecum perché verità solida, tra le pochissime: non è possibile felicità al di fuori da quello che siamo. Non esisteranno abbastanza divinità onnipotenti, ideali nobilissimi, trasporti ideologici e nemmeno volontà personalissime a mutare l'ordine del nostro essere. Mortificare se stessi non conduce ai giardini dell'eudaimonia, al più unico viottolo può essere la coltivazione di ciò che si è, la cura di sé. Solo qui, in questa minuscola isola è ammesso il lussurioso rigoglio della felicità, o l'aridità che tutto strazia.

 

 

E se davvero un Dio possa chiedere in sacrificio la felicità del figlio, allora mi domando cosa esista a fare.

Bentornato Niebla!  :D

Qui nessuno giudicherà la tua scelta, l'unica cosa giusta che possiamo fare è semmai prenderne atto e magari trarne spunto per continuare questa interessante discussione.

Qualche giorno fa, proprio con qualcuno che è intervenuto in questo topic, si parlava e chiesi "Tu sei credente?", al mi rispose "Ci provo, ma comunque non sono un buon Cristiano"... cosa che in effetti penso sia difficile essere per (quasi) chiunque, per il semplice fatto che, ad esempio, la carne è debole e tutti presto o tardi avremo ceduto a qualche tentazione molto umana...

Ammiro chi si sforza nell'applicare i precetti che la nostra religione impone... ammiro queste persone perché si applicano in una cosa che a me risulta aliena da un certo numero di anni, dopo una iniziale presa di coscienza, avvenuta durante l'adolescenza, che (per me, beninteso) c'erano molte contraddizioni nel "predicare bene e razzolare male", che le indicazioni che mi venivano date erano fuori dal tempo in cui viviamo e così via.

Attualmente mi definisco ateo, non credo in una divinità super partes, non prego e penso che la nostra esistenza dipenda in massima parte da noi e dalle persone che ci circondano.

Secondo me se uno è cattolico per non essere omosessuale

diventa necessario non essere cattolico per poter essere

omosessuale.

 

Ad un livello personale, individuale, se la fede in Dio prende

la forma di una obbedienza ad un principio di autorità, ad un

padre-padrone divorante, che esiste per negare l'identità individuale

diventa necessario non aver fede e rompere questo legame psicologico.

 

Ed iniziare a credere in se stessi, a partire da un sano ateismo.

Uccidere Dio per essere Io

 

Però è essenziale iniziare a vivere la propria omosessualità, quel soggetto

deve fare. Altrimenti tornerà il fantasma ( inteso come emozione di un istante

replicato all'infinito ) dell'omofobia. Sempre meglio un fantasma di Dio, però

già che ci siamo evitiamoci questo passaggio... :D

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