Jump to content

il cinema: esercizio in via di estinzione


Recommended Posts

  • Replies 97
  • Created
  • Last Reply

Top Posters In This Topic

  • freedog

    21

  • netny

    14

  • Lyronesium

    12

  • busdriver

    10

sabato pomeriggio, provincia del profondo Nord

casa, letto, 25 gradi, Moroso - mutande - letto - tv pc collegati a stereo decente - spumante De Marie For You - sigarette: 

database cinematografico impressionante: 

passare per induzione da un buon BigBug a un ottimo Delicatessen è un attimo.. 

ciao Freedog, bel topic  🍿

1 minute ago, Capricorno57 said:

sabato pomeriggio, provincia del profondo Nord

casa, letto, 25 gradi, Moroso - mutande - letto - tv pc collegati a stereo decente - spumante De Marie For You - sigarette: 

database cinematografico impressionante: 

passare per induzione da un buon BigBug a un ottimo Delicatessen è un attimo.. 

ciao Freedog, bel topic  🍿

traduzione: col cazzo che mi muovo da casa;

giusto?

1 hour ago, freedog said:

ma costa più un biglietto del cinema o un abbonamento a Netflix o Prime?

Rileggendo quello che hai scritto prima mi è venuto all'occhio un particolare .

Ossia che in molti altri paesi la gente ha ricominciato ad andare al cinema. E non stiamo parlando di un paese o due ma di nazioni intere.

Allora: cosa cambia dal NOSTRO al LORO paese? Mi metto l'impermeabile,prendo la pipa ricurva e la lente di ingrandimento e faccio due considerazioni: Dei titoli ho già parlato,cerchiamo di fare un analisi scientifica e non emotiva della cosa.

Punto primo i film doppiati ma erano doppiati anche prima del virus mentre da loro lo sono e non lo sono a seconda di come gli gira quindi NON è un parametro di rilievo.

Punto secondo il prezzo del biglietto,di quanto è variato DURANTE il virus ? da NOI e di quanto è variato da LORO? Anche se trovo un pochino strano che per 50 centesimi più o meno tracolli un settore.

Punto terzo : le msueruole del kaiser,come è da loro e come è da noi? Potrebbe essere una possibile soluzione. Perchè se dove non si va (da noi) ci va la museruola e anche "buona" (visto che di chilurgiche oramai ne hanno vendute a sufficienza) ,da loro come è la legge?

Punto quarto : le distanze "obbligatorie" tra persone,quelli che mi stanno sui maroni che chiamano "distanze sociali" ,come è qui e come è da loro? Potrebbe fare la differenza tra andare con amici e fare "serata" o subire il film.

Punto quinto: le sale,se non ho capito male non sono state fatte modifiche strutturali nè da loro nè da noi tali da rendere poco piacevole il film quindi altro punto da scartare. Riscaldamento e aria condizionata sembra che siano entrambi funzionanti .Resta da vedere quanto convenga fare girare un cinema mezzo vuoto.

Punto sesto: il pass e il ricatto vaccinistico,anche se essendo la percentuale di italiani relativamente alta (se i dati sono veri) il calo sarebbe dovuto essere del 20 % non un tracollo. Poi ci sono quelli come me che pur essendo stati bucati non sono andati ma per questione di titoli piuttosto che obblighi e ripicche (mie) personali.

Punto settimo : il terrorismo televisivo/politico ,ne abbiamo parlato prima già

 

Freedog ho dimenticato qualcosa?

 

 

16 minutes ago, busdriver said:

: le msueruole del kaiser,come è da loro e come è da noi? Potrebbe essere una possibile soluzione. Perchè se dove non si va (da noi) ci va la museruola e anche "buona" (visto che di chilurgiche oramai ne hanno vendute a sufficienza) ,da loro come è la legge?

l'obbligo di mascherina al cinema c'è in tutta europa, canada e in parecchi stati USA (probabilmente tutti, di sicuro in California, New York e Florida, ma lì è una norma che varia da stato a stato)

17 minutes ago, busdriver said:

le distanze "obbligatorie" tra persone,quelli che mi stanno sui maroni che chiamano "distanze sociali" ,come è qui e come è da loro? Potrebbe fare la differenza tra andare con amici e fare "serata" o subire il film.

la capienza nelle sale italiche è al 100% da sei mesi circa, non c'è più l'obbligo di distanza, ma solo quello della mascherina

19 minutes ago, busdriver said:

.Resta da vedere quanto convenga fare girare un cinema mezzo vuoto.

magari fossero solo mezzo vuoti.. almeno andremmo a pari colle spese!!

se va bene, quando c'è il pienone adesso si arriva a un 30% scarso della capienza

21 minutes ago, busdriver said:

il pass e il ricatto vaccinistico

c'entra poco, con quasi il 90% di vaccinati

21 minutes ago, busdriver said:

Poi ci sono quelli come me che pur essendo stati bucati non sono andati ma per questione di titoli

mah.. eppure di titoli buoni ne sono usciti;

quello che invece secondo me sta mancando clamorosamente è la promozione: quando c'è, spesso gli attori stessi sembrano crederci poco

1 hour ago, busdriver said:

mi ricordo che quando era uscito avatar al cinema di Saluzzo (un trisala) c'erano due statue dei personaggi alte quasi 2 metri e mezzo sul marciapiede.

non mi ricordo di altre "particolarità" in tanti anni a questa parte.

beh, ma la promozione mica è solo sto merchandising spicciolo! (oh, per carità, nessuno nega che serva anche quello, eh!)

c'è tutto il contorno di interviste, articoli, ospitate tv/radio, press kit a manetta.... tutta roba che adesso sta mancando, perchè, per tagliare i costi (i tamponi tutti i giorni a tutta la crew costano, e parecchio), una delle voci che è zompata è quella degli uffici stampa per la promozione all'uscita dei film.

Ed i risultati sono (anche) questi: Netflix & Prime la promozione se la curano da soli (e si vede), i film per i cinema non la fanno più.

Questo però non significa che non ci siano PURE tutti i problemi che abbiamo/avete tirato giù finora, eh!!

Premessa: Netflix e Prime non sono un'alternativa al cinema, di cinema ne producono poco, se hanno una buona idea ci tirano fuori una serie.

I film originali che girano sono al 70% delle porcherie che non hanno nemmeno il sapore trash dei vecchi blockbuster movie.

Poi certo ci sono le piattaforme delle Major come Disney plus o Hbo Max della Warner ma loro non ha nno ancora interesse a distruggere la sala.

Veniamo al punto vero il cinema non "tira" in Italia perchè già non tirava prima. Il motivo è culturale ed anche industriale.

In primis è impensabile sostenere la domanda di cinema senza un cinema italiano all'altezza. Per motivi noti il nostro cinema non riesce ad essere da traino al settore che si è sempre affidato agli americani per tirare avanti.

Il secondo punto è tariffario il costo del cinema è troppo alto e non è pensabile che ho vedo la piccola produzione o il grande colossal pagare lo stesso costo del biglietto.
E' necessario una differenziazione dei costi perchè questo appiattimento tariffario ha fatto solo la fortuna del cinema mainstream che ha fagocitato il cinema d'autore.
Finchè resisteva la sala di città, c'è stato un cinema da multisala ed uno da passeggio ma visto che oramai il cinema cittadino è costretto a diventare un supermercato prima o poi,bisogna interrogarsi.

 

Infine l'aver terrorizzato per due anni tutti con il covid, avere mantenuto certe restrizioni anche in periodi non necessari, ha dato un colpo di grazia a settori come il cinema ed i locali notturni.
Mentre all'estero hanno cercato di rischiare di più, la nostra prudenza eccessiva ha portato a risultati simili.
Ecco perchè fatichiamo a ripartire.

56 minutes ago, Iron84 said:

l'aver terrorizzato per due anni tutti con il covid, avere mantenuto certe restrizioni anche in periodi non necessari, ha dato un colpo di grazia a settori come il cinema

Eppure non e' successo lo stesso col teatro, che anzi -di sicuro a Roma, ma mi pare d'aver capito che un po' dappertutto va cosi'- sta a fa' i pienoni (beati loro!).

Come te lo spieghi?

6 hours ago, Ghost77 said:

se fossi un ragazzino oggi quale sarebbe il tuo interesse nelle sale

E' un esperimento interessantissimo. Dal risultato molto amaro. Se fossi un ragazzino fra i 16 e i 22 anni (triennio superiori + triennio univ) oggi... Non so nemmeno se avrei compagni di classe / corso / sport con cui andarci, in sala, avendo trascorso due anni in DAD con ritorni sporadici.

Hai ragione nel dire che è un punto di vista fortemente soggettivo, ma in linea di massima non mi sembra poco condiviso.

Comunque resta il fatto che nel virtuale non mi viene in mente un altro modo in cui poter ricreare la sincronicità dell'esperienza cinema, ammesso e non concesso che sia una caratteristica ancora apprezzata dai più. Magari è proprio questo il succo: capitalisticamente parlando, sacrificare la sincronicità dell'esperienza del consumatore è un prezzo irrisorio da pagare a fronte di un'enormità di altri benefici nella resa del servizio.

Quindi s'attacca al tram solo il (raro?) consumatore che ricercava proprio quella.

5 hours ago, Skeletor said:

ora addirittura 8,50. In due spendi 17 euro, solo per vedere un film una volta (senza contare popcorn, sala giochi e cazzatine varie che compri in una tipica serata cinema).

Ma appunto vedi che abbiamo prospettive differenti?

E' innegabile che il prezzo attuale di un film al cinema sia assurdo, ma l'assurdità sta negli occhi di chi riconduce il valore di 8,50 euro ad film in quanto tale.

Io li riconduco ad una serata con amici, cioè proprio all'esperienza di "andarci". Al netto della benzina, è anche meno che andare in pizzeria.

Siamo due consumatori diversi. Ma per come stanno le cose forse ha ragione Ghost: quello numericamente più raro sono io, e a breve non sarà più economicamente sostenibile vendermi tale servizio.

Edited by Sampei
2 minutes ago, Sampei said:

a breve non sarà più economicamente sostenibile vendermi tale servizio

Gia' adesso e' cosi': i cinema aperti sono tutti in perdita.

Grossa

4 minutes ago, Sampei said:

il prezzo attuale di un film al cinema sia assurdo

Tornando al paragone col teatro, una piccionaia costa quanto due biglietti al cinema, e una poltronissima in prima fila come 4 o 5 biglietti.

Eppure a teatro la gente ci sta andando, con tutte le mascherine del caso.

Perche'?

11 minutes ago, freedog said:

Come te lo spieghi?

Boh forse sa vendersi meglio. Effettivamente stereotipicamente mi attirerebbe di più il teatro che il cinema, forse il teatro si è creato un immagine più particolare e quindi attira più gente. Poi sicuramente su Netflix l'esperienza del teatro non c'è.

7 minutes ago, freedog said:

Eppure a teatro la gente ci sta andando, con tutte le mascherine del caso.

Perche'?

Io sono andato a Capodanno ed effettivamente hanno fatto il pienone.

Non ne ho idea, ma forse non è stato ancora inventato il modo di fornire un servizio online di teatro che possa rendere innocua l'eliminazione della sincronicità fra presenza fisica dello spettatore e presenza fisica dell'attore. Inoltre a quest'ultima viene attribuito ancora un alto valore economico.

Film e opere sono evidentemente prodotti diversi.

Ah e mi viene anche in mente che sono prodotti con destinatari diversi: il cinema è proletario, il teatro è borghese. La prima classe non avendo risparmi è inerme di fronte a due anni di pandemia e deve tagliare immediatamente il superfluo, la seconda è più tranquilla.

16 minutes ago, freedog said:

paragone col teatro

Come è possibile però paragonare qualcosa che si sta svolgendo dal vivo davanti a te, l'emozione dell'attore, là musica live, con una proiezione che sarà sempre uguale nel tempo? Se proponi di vedere jesuschrist superstar al cinema o live in teatro credo che la risposta sarà sempre unanime verso il teatro! 

10 hours ago, Lyronesium said:

Un esempio vicino lo ho con i miei genitori, che fino a due anni fa andavano spesso al cinema, invece da quando abbiamo Netflix non credo ci siano andati più. 

 

Oddio io il catalogo Netflix sui film lo trovo molto deludente. 

Col covid la gente si è impigrita parecchio. Stasera ero a un pub, c'erano 4 gatti.. In compenso c'era un via vai di rider uber. Ma poi 3 ore con quella cazzo di mascherina. Ma a chiunque passa la voglia 

Provo a rispondere dividendo in due parti il dilemma: la situazione delle sale e la situazione del cinema italiano.

 

SALE

In primo luogo c'è un problema delle sale che non si trovano nei grandi centri urbani. Se non sbaglio i dati dicono che i mercati più importanti sono cittadini, di cui il primo è Roma e il secondo è Milano. Ma fuori? Porto la mia esperienza da spettatore: io sono originario del Piemonte, e prima di venire a Milano per l'università, quando volevo andare al cinema pur di pagare il treno andavo a Torino dato che vicino Porta Susa c'è l'Ideal (che è un gran bel cinema, btw) evitando i cinema di provincia che non sono tenuti benissimo. Ci sta, non tutti possono permettersi di ristrutturare e farsi la sala IMAX ma mi sembra che specie nei piccoli paesi il cinema, inteso come struttura, abbia perso d'identità e di qualità. Da un lato il fatto che non puoi renderlo un luogo di aggregazione come il Beltrade o il Mexico a Milano dove fanno leva su una nicchia di cinefili intellettuali, ma dall'altro si è visto come nei territori ove questo è possibile il pubblico predilige un'esperienza di qualità, magari spingendosi fino all'Arcadia di Melzo. Quindi c'è da chiedersi: che funzione può avere il cinema nei piccoli paesi, e nel caso, come si può ripensare? E' una domanda che è sicuramente da porsi perché se no si rischia di chiudere.

Poi certo anche i multisala non se la passano bene, ma magari se la passano meglio in quanto vicini a centri commerciali...

Per quanto riguarda le misure concrete:

  • Promozioni per under 18. Secondo me non è abbastanza, servirebbero delle promozioni under 25 perché gli universitari hanno più tempo libero e potrebbero frequentare il cinema anche ad orari di magra, tipo il pomeriggio feriale alle 15. I liceali hanno le interrogazioni il giorno dopo, gli universitari la sessione se la gestiscono come vogliono. Detto questo i giovani al cinema ci vanno. Mi è capitata pure l'orda di pischelli che ha guardato lo smartphone tutto il tempo alla prima settimana di programmazione di No Time To Die, che non è esattamente in target.
  • Alfabetizzazione scolastica. Qui c'è il problema di cui sopra, in provincia risulterebbe più difficile, in una città ci sarebbero di sicuro più occasioni favorevoli...
  • Nuovi spot. Per carità, carino il promo dello scorso autunno eh, ma secondo me fa più effetto qualcosa di meno istituzionale e più orientato a Instagram e alla tv. Cioè coinvolgere anche gli influencer e volti televisivi per coinvolgere meglio il pubblico. Secondo me sono passati i tempi in cui il pubblico subisce il fascino delle star del cinema, figurarsi quelle italiane, quindi magari a sto giro risparmiamo su Edoardo Leo?

Per quanto riguarda la questione dello streaming mi sento di fare una premessa. Poco prima dello scoppio della pandemia venne in università Andrea Stratta (ex capoccia UCI Cinemas, ora capoccia di Notorious Cinemas, una piccola catena di cinema nel nord Italia tra la Lombardia e il Veneto) che ci disse come il cinema non è concorrente diretto dello streaming ma dei ristoranti. E in effetti è così, perché i cinema guadagnano dalle cibarie e non dai biglietti e perché il cinema è una di quelle attività che si fanno fuori da casa. Il conflitto con lo streaming è dato dalla gestione del prodotto e dalle finestre distributive. 

Posto che una regolamentazione sulle finestre distributive serve, mi chiedo però l'utilità di una finestra di 90 giorni quando negli USA si stanno accorciando a 45 e quindi rischi che dopo un mese e mezzo il film sia già piratabile in HD con sottotitoli. Inoltre non capisco la finestra dei tre giorni per i film evento: è palese che le piattaforme stiano usando questa finestra per permettere ai film di andare subito nei loro cataloghi. Non sto parlando di film originali Netflix o Prime, ma di quei film che i distributori vendono alle piattaforme. Ad esempio Eagle Pictures ha fatto uscire Sul più bello per tre giorni durante la settimana di Sanremo, un suicidio. Mi chiedo perché dato che comunque è il terzo film di una saga e che in quel film fosse presente Drusilla Foer che proprio a Sanremo si è fatta notare. Un'uscita tradizionale la settimana dopo era impensabile? E chissà come gestiranno Dampyr... Penso che sia più utile far sì che le piattaforme evitino questi mezzucci, cercando di avere più giorni in sala e una window proporzionata. Ho letto a tal proposito un'intervista molto lucida di Andrea Occhipinti a riguardo.

 

FILM ITALIANI

Qui ci sono due problemi: il primo è del pubblico, che bolla come merda un film appena scopre che è italiano; il secondo è dell'industria, incapace di trovare una formula di produzione adatta a portare il pubblico in sala e che invece dipende dalla visione del regista e/o dall'attore di turno.

Io vedo che la promozione del cinema italiano è in forte difficoltà. Ad esempio La scuola cattolica lo scorso autunno ha fatto parlare di sé per via di una certificazione VM18 (a mio giudizio insulsa, ma è un altro discorso) e i produttori si sono spesi sui giornali in difesa del film e contro chi avesse dato loro il vietato ai minori. Questo però ha portato l'attenzione mediatica sul film e infatti il film non è andato malissimo. Però, a mio giudizio, non c'è stata l'intelligenza di cavalcare l'onda e calcare la mano su qualcosa di proibito. Vendimi qualcosa che il governo non vuole che io veda. Sfrutta questa cosa.

Non ho visto Diabolik, però la campagna marketing è stata orrida a dir poco. Hanno fatto un evento lo scorso giugno per la presentazione del trailer che era davvero noioso, un'intervista da Fazio a dicembre dove Marinelli non c'aveva voglia e Mastandrea pigliava per il culo l'intervistatore perché si emozionava nel vedere il suo fumetto preferito prendere vita in un film. Almeno Scorsese i film Marvel non li gira. Magari con il tizio di Gray's Anatomy fanno il grano coi sequel nella speranza che c'abbia voglia di fare la promozione. Secondo me il mondo della promozione del cinema deve evolversi dal confezionamento dei trailer alla comunicazione social. Capisco che le distribuzioni sono piccole imprese, ma magari non sarebbe male assumerlo un giovane ogni tanto. 

Poi ovviamente c'è un problema di contenuto. Il cinema più commerciale è in crisi di idee e si dipende dai singoli tipo Mainetti. In questo senso i Me Contro Te sono stati furbi perché hanno saputo portare un tipo di cinema che va più incontro al pubblico di riferimento e allo stesso tempo giovare alle sale: un film che dura solo 60/70 minuti non annoia il bambino, permette di fare più spettacoli durante la giornata e fai pagare il biglietto a tutta la famiglia. Possibile che non si stia pensando allo stesso modo a strategie migliori per le commedie ad esempio? Ovvero capire meglio il proprio pubblico e cercare di trovarlo attraverso un prodotto carino che magari non sia un remake francese?

 

Bho ho scritto tutto di getto e magari sono tutte stronzate, però mi sentivo di fornire nuovi spunti se possibile

P.S. Non è vero che le piattaforme spendono poco per i film, anzi. Netflix si è comprata il franchise di Knives Out per dire. Secondo me il mercato dello streaming non potrà reggere per tanto questa scala di produzione con questi costi e quindi almeno per i film blockbuster di queste piattaforme potrebbero passare dal cinema per incassare qualcosa di più. 

Inoltre ci sono ricerche che dimostrano come i film che passano dalla sala sono più visti degli originals nel catalogo

Edited by Syfy
22 minutes ago, Syfy said:

Andrea Stratta (ex capoccia UCI Cinemas, ora capoccia di Notorious Cinemas, una piccola catena di cinema nel nord Italia tra la Lombardia e il Veneto) ci disse come il cinema non è concorrente diretto dello streaming ma dei ristoranti. E in effetti è così, perché i cinema guadagnano dalle cibarie e non dai biglietti e perché il cinema è una di quelle attività che si fanno fuori da casa. Il conflitto con lo streaming è dato dalla gestione del prodotto e dalle finestre distributive

Ora, con Andrea spesso siamo in sintonia, ci capiamo al volo quando ci vediamo eccetera. 

Ma quell'analisi oggi e' superata, in quanto i ristoranti e tutti i negozietti nelle multisala hanno chiuso, perche' non possono sostenere le spese (affitti in primis)

30 minutes ago, Syfy said:

Ho letto a tal proposito un'intervista molto lucida di Andrea Occhipinti a riguardo

Con lui invece son molto meno in sintonia.

Da una ventina d'anni.

Dettagli...

33 minutes ago, Syfy said:

il mondo della promozione del cinema deve evolversi dal confezionamento dei trailer alla comunicazione social. Capisco che le distribuzioni sono piccole imprese, ma magari non sarebbe male assumerlo un giovane ogni tanto

Ni'...

Come dicevo prima, han tagliato tutte le spese per promozione e uffici stampa (e i risultati son quelli che hai notato pure tu; mettici poi i calendari delle uscite scritti sull'acqua e il quadruccio e' quasi completo), ma e' pur vero che il modus operandi degli uffici stampa e' rimasto quello del buon vecchio Lucherini.

Uno che e' la storia di Cinecitta', per carita', pero' non so quanto sappia star dietro al mondo social.

41 minutes ago, Syfy said:

Secondo me il mercato dello streaming non potrà reggere per tanto questa scala di produzione con questi costi e quindi almeno per i film blockbuster di queste piattaforme potrebbero passare dal cinema per incassare qualcosa di più. 

Non sei il primo a dirmi che questa delle piattaforme e' una bolla.

pero' se-come-quando sta bolla dovesse scoppiare, lascerebbe macerie tanto tanto grosse, e non sarebbe facile ripartire da sottozero, solo con le fiction tv e quel che rimarrebbe dei cinema

50 minutes ago, Syfy said:

i film che passano dalla sala sono più visti degli originals nel catalogo

Ma da decenni la sala e' l'esame di maturita' per i film: se floppano al cine, difficilmente avranno una vita in dvd, tv o pay tv.

Che avvenga lo stesso pure con le piattaforme non mi meraviglia di certo!

56 minutes ago, Syfy said:

Non ho visto Diabolik, però la campagna marketing è stata orrida a dir poco

Gli hanno spostato la data di uscita 6 volte, e di mesi... anche volendo, che razza di campagna promozionale avrebbero potuto pianificare?

1 hour ago, Sampei said:

Io li riconduco ad una serata con amici, cioè proprio all'esperienza di "andarci". Al netto della benzina, è anche meno che andare in pizzeria.

Una volta anche per me era così: ora a 25 anni e con tutto il gruppo accoppiato loro vanno con le rispettive fidanzate, e io ho ripreso ad andarci quest'anno soltanto perché anch'io ora ho un moroso che mi accompagna.

Se no si va al bar dopocena, o a far l'aperitivo, o al sushi. Di certo non al cinema, che ti fa spendere 8 euro e mezzo solo per l'inizio serata (perché a fine film la serata non è finita e si va da qualche altra parte a fare le stesse cose che avremmo dovuto fare fin dall'inizio).

Non condivido poi il paragone di @freedog con i teatri: quelli sono un'esperienza live, ogni spettacolo è irripetibile e a volte ci rimedi anche un incontro con gli attori o con lo stand up comedian a fine serata, è tutta un'altra cosa rispetto a un film che ho tale e quale in blu ray o su un servizio di streaming.

Esistono i film in cui il cinema gioca un ruolo fandamentale nella loro fruizione, tipo Dune, ma sono talmente rari che se le sale dovessero sopravvivere solo di quello fallirebbero tutte domani.

24 minutes ago, Skeletor said:

Esistono i film in cui il cinema gioca un ruolo fandamentale nella loro fruizione, tipo Dune, ma sono talmente rari che se le sale dovessero sopravvivere solo di quello fallirebbero tutte domani

Mmmhhh...

Non voglio andare sui tecnicismi, ma fidati: un buon direttore della fotografia puo' fare la differenza per la riuscita del film.

E lo puoi apprezzare solo sul grande schermo del cinema. Esempio a caso (ma solo perche' e' il primo che mi viene in mente) il Pinocchio di Garrone, con quella luce fredda che in tante scene fa venir voglia del focherello che riscalda. Ed e' perfetta per narrare la miseria e la fame cronica dei personaggi

Edited by freedog
43 minutes ago, freedog said:

Non voglio andare sui tecnicismi, ma fidati: un buon direttore della fotografia puo' fare la differenza per la riuscita del film.

Infatti ciò che intendo dire è che i film in cui la fotografia gioca un ruolo essenziale sono molto pochi, e anche in quei casi con una postazione come la mia in camera (40 pollici 4k a 2 metri, manca solo che sia OLED e poi si vedrebbe addirittura meglio) non ci sarebbe tutta questa differenza.

Secondo me più che la fotografia è il sonoro a essere difficilmente replicabile, a meno di non essere audiofili che abitano da soli e che spendono in audio cifre considerevoli.

Per dire, di Dune oltre ai paesaggi maestosi (che sicuramente rendono meglio al cinema, ma quanti kolossal vengono rilasciati ormai? Uno ogni 5 anni?) ricordo soprattutto le percussioni in varie scene concitate in cui te le sentivi vibrare nelle viscere.

Edited by Skeletor
4 hours ago, Syfy said:

Qui ci sono due problemi: il primo è del pubblico, che bolla come merda un film appena scopre che è italiano; il secondo è dell'industria, incapace di trovare una formula di produzione adatta a portare il pubblico in sala e che invece dipende dalla visione del regista e/o dall'attore di turno.

PRESENTE!

Finchè si tratta di popò in stile natale a canicattì con titì ti dò pienamente ragione.

Qualche cosa buona ogni tanto salta fuori ,per esempio il primo ragazzo invisibile,i film di bud spencer e t hill (non tutti) ,obbiettivamente una certa produzione del passato (fantozzi e similari) a me fanno scattare solo il comando del cambaire canale.

Il fast e furios italiano (velocità massima ) fa andare di corpo e l'elenco continuerebbe all'infinito

Obbiettivamente certe scene stiracchiate all'inverosimile con personaggi al tavolo che discutono per ore sfumazzando non sarebbero manco da pensare

La pandemia ha sicuramente contribuito a cambiare lo stile di vita di tutti, impigrendoci o abituandoci, mediamente, a fare una vita più casalinga o evitando i posti al chiuso. 

Aldilà di questo elemento che sicuramente influisce, la tua domanda, Freedog, è interessante perché è un fenomeno che esisteva anche pre pandemia. 

Se guardo a me, dopo i 20 anni, la mia fruizione dei cinema è andata sempre più a calare, se non per qualche sporadica uscita (trainato più da amici, che di mia iniziativa), perciò anche la mia percezione del problema è limitata.

Estraggo alcune riflessioni scritte.

Per l'esperienza di una visione collettiva cui accennava Sampei? Mhhh, è un elemento che non mi convince perchè percentualmente credo interessi a pochi.

Per il cuore del prodotto offerto, cioè il film? Non è più comodo guardare il film / serie tv che voglio, quando voglio, quante volte voglio, sulle varie piattaforme via satellite o streaming gratuite o pay? Anche se magari devi aspettare qualche settimana per attendere l'uscita, è così drammatico, considerando che nel frattempo hai un catalogo sterminato di altre opere per intrattenerti? Devi essere davvero preso per un regista, attore, o per la particolare sceneggiatura di un film, per non poter attendere altri canali distributivi (e qui probabilmente ha ragione freedog sul fatto che abbia influito il calo, quantitativo e qualitativo della promozione).

Per la qualità audio e video? Ma ha ragione skeletor: con un pannello oled hdr (magari se proprio vogliamo fare i pignoli un 55' ed un paio di metri di distanza sarebbero preferibili), ha una resa qualitativa maggiore rispetto alla maggior parte dei cinema. Più complicato, ma non impossibile, riprodurre un buon audio. Ma anche il discorso qualità audio e video non è un argomento che sposta le masse nei cinema. Sono pochi, credo, i titoli che ancora oggi necessitano di una fruizione in sala per dare un senso all'opera.

I costi? Mah, sono sicuramente aumentati scoraggiando qualche persona o gruppo, ma soggettivamente non lo metterei al primo posto nel motivo della crisi delle sale cinema.

 

Più ci penso e più mi viene naturale girare la domanda: perchè oggi  "la massa"  dovrebbe recarsi in un cinema?

 

 

 


 

Edited by netny
35 minutes ago, netny said:

Più complicato, ma non impossibile, riprodurre un buon audio

Se non si ha un orecchio eccessivamente pignolo, ormai un buon impianto 5.1 è alla portata di tutti, costa meno di una playstation e permette un avvolgimento e una riproduzione di bassi tale da rendere un valido effetto sala cinematografica. E con i vari effetti notte che smorzano le frequenze uno può evitare anche di dare fastidio ai vicini dopo una certa ora. 

E poi sul divano ti svacchi, non devi tornare a casa, se devi andare in bagno non attendi la fine del primo tempo. 

Il cinema è qualcosa che teniamo così come teniamo il macina caffè della nonna. Ha un sapore vintage buono, caldo, ogni tanto ci piace usarlo ma sappiamo che è qualcosa che sta scivolando sempre più nel passato. 

7 minutes ago, Ghost77 said:

Se non si ha un orecchio eccessivamente pignolo, ormai un buon impianto 5.1 è alla portata di tutti, costa meno di una playstation e permette un avvolgimento e una riproduzione di bassi tale da rendere un valido effetto sala cinematografica. E con i vari effetti notte che smorzano le frequenze uno può evitare anche di dare fastidio ai vicini dopo una certa ora. 

Corretto

8 minutes ago, Ghost77 said:

E poi sul divano ti svacchi, non devi tornare a casa, se devi andare in bagno non attendi la fine del primo tempo. 

Infatti la prospettiva su cui ho ragionato, a partire dalla domanda iniziale di Freedog, è proprio questa. Cosa mi può dare una sala cinematografica che non posso emulare e per certi versi anche migliorare altrove?

Quale esclusività ha ancora oggi una sala rispetto ad altri metodi di fruizione di un film? Se ci penso, al netto di casi limitati che però non fanno massa, è difficile trovare un qualche elemento a favore delle sale cinema.

12 minutes ago, Ghost77 said:

Il cinema è qualcosa che teniamo così come teniamo il macina caffè della nonna. Ha un sapore vintage buono, caldo, ogni tanto ci piace usarlo ma sappiamo che è qualcosa che sta scivolando sempre più nel passato. 

Probabilmente è proprio così, coinvolge e resiste più per un aspetto emotivo che pragmatico.

negli anni che furono il cinema ha fatto molto.

Quando in casa si aveva solo la radio (e non tutti) il cinema portava immagini (purtroppo solo in bianco e nero) e audio (mono ovviamente) con i primi film che divennero quasi subito sonori.

Quando a casa arrivò la tv in b/n nel cinema arrivò prima il colore e poi la stereofonia che arrivarono in tv molto più tardi.

E mentre i tv b/n venivano bidonati e vandalizzati ,le tv erano di fatto tutte stereo.

Quando toccò al 5.1 e ai sistemi successivi il divario cominciò a ridursi,tanto è vero che oramai a parte la grandezza di schermo non c'è più chissà che variabilità.

Dice giusto chi dice che i cinema sono l'alternativa al ristorante. Tanto è vero che la gente preferisce ingozzarsi quando stando un pò più leggera potrebbe guardarsi il film.

Poi per carità anche il cinema è cambiato,niente più bobinoni,niente più lampade ad elettrodi scoperti,niente più messa afuoco e sincronizzazione iniziale.

Adesso fai tutto con l'hard disk. Sarà anche per quello che i film hanno tutti lo stesso aspetto

 

 

12 hours ago, freedog said:

Non sei il primo a dirmi che questa delle piattaforme e' una bolla.

pero' se-come-quando sta bolla dovesse scoppiare, lascerebbe macerie tanto tanto grosse, e non sarebbe facile ripartire da sottozero, solo con le fiction tv e quel che rimarrebbe dei cinema

Hai ragione, ma lo sanno anche le piattaforme stesse. Netflix ad esempio deve in breve tempo capire come adattarsi ai tempi che stiamo vivendo. Parlando in termini televisivi il binge watching uccide il prodotto infatti adesso per i titoli forti propone lo scorporamento della stagione in due volumi, vedi Stranger Things 4. Il successo di Squid Game è stato dato da Tik Tok non dalla piattaforma. Detto questo il rilascio settimanale degli episodi è la formula vincente, vedasi ad esempio il successo recente di Peacemaker e di Euphoria. Allo stesso modo deve cambiare prospettiva anche sui film perché non è più remunerativo spendere centinaia di milioni di dollari per dei titoli che vengono ripagati solo dagli abbonamenti, senza contare che il rilascio nelle sale aumenta l'awareness sia sul prodotto quanto sulla piattaforma.

Ho parlato di Netflix perché al momento è l'unica che ha come core business lo streaming, quindi quella che più delle altre deve inventarsi qualcosa.

12 hours ago, freedog said:

Gli hanno spostato la data di uscita 6 volte, e di mesi... anche volendo, che razza di campagna promozionale avrebbero potuto pianificare?

Mhm no... L'ultima data di uscita se non ricordo male fu fissata ad aprile 2021, in concomitanza con l'annuncio di Diabolik 2 e 3. Poi se vuoi investire tanto su un prodotto tanto da farci pure l'evento per il trailer a Riccione con Valentina Ariete (se non ricordo male), almeno fallo bene. Senza contare che quello è l'unico trailer che hanno rilasciato, non ne hanno nemmeno fatto produrre un altro sotto l'uscita del film. Poi bho io il film non l'ho ancora visto e non posso parlarne oltre, ma il marketing è stato orrido, senza se e senza ma.

Per Freaks Out ad esempio ho visto una cura maggiore sui trailer, che in Diabolik non ho visto. E portando il film a Venezia l'hanno anche gestita bene direi. Alla fine è uno dei film italiani più visti della stagione, no? Anche Diabolik alla fine non ha performato male nonostante tutto...

Comunque molto interessante questo topic! Spero davvero che nel 2022 i cinema possano tornare a riempirsi. Ricordo di aver visto sulla pagina Facebook del cinema Ideal (il mio cinema di fiducia a Torino) un video dove i gestori prima della proiezione di No Way Home ringraziavano il pubblico per aver riempito tutta la sala di 700 e passa posti: è un video davvero toccante per chiunque ami andare al cinema! Io nel mio piccolo quest'anno sto cercando di andarci ogni settimana.

P.S. Una soluzione per il cinema italiano? Smetterla di investire sui presunti autori, tipo i fratelli D'Innocenzo 🙃😂

15 minutes ago, Syfy said:

No Way Home

Spider-man penso che sia stata una benedizione per i cinema: io sono andato il terzo giorno e la sala da 400 posti era ancora piena.

16 minutes ago, Syfy said:

P.S. Una soluzione per il cinema italiano? Smetterla di investire sui presunti autori, tipo i fratelli D'Innocenzo 🙃😂

Ma anche cercare di de-boomerizzarlo: non è possibile vedere ancora Boldi e Desica ottantenni fare le stesse cose che facevano 30 anni fa. E Dio ce ne scampi dai vari Pio e Amedeo e Checco Zaloni.

Perché in Germania tirano fuori Dark e noi invece dobbiamo sorbirci la centoventesima stagione di Squadra Antimafia?

34 minutes ago, Skeletor said:

sorbirci la centoventesima stagione

Ci hanno provato con Curon . E dire che erano lì a un passo dal fare qualcosa di guardabile, un solo maledetto piccolo passo... Niente, troppa fatica, non ce la si può fare .

 

37 minutes ago, Skeletor said:

Perché in Germania tirano fuori Dark e noi invece dobbiamo sorbirci la centoventesima stagione di Squadra Antimafia?

Anche io me lo chiedo.

Soggetti deboli, sceneggiature scontate e piatte.

Recitazione approssimativa, soprattutto una dizione che io ho difficoltà ad ascoltare e capire (talvolta è capitato di aver dovuto mettere i sottotitoli).

Non parlo certo da esperto. 

7 minutes ago, Ghost77 said:

Ci hanno provato con Curon . E dire che erano lì a un passo dal fare qualcosa di guardabile, un solo maledetto piccolo passo... Niente, troppa fatica, non ce la si può fare .

 

Curon aveva uno spunto interessante sviluppato purtroppo male e finito ancora peggio. Peccato.  

Magari @freedog  ci puoi dire la tua?

Create an account or sign in to comment

You need to be a member in order to leave a comment

Create an account

Sign up for a new account in our community. It's easy!

Register a new account

Sign in

Already have an account? Sign in here.

Sign In Now

×
×
  • Create New...