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Il Pride nel Donbass e la guerra in Ucraina


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1 hour ago, Bttmfrancis9 said:

Dalla ricerca ho spesso provato a vedere quali bei torelli slavi ci fossero in Russia che usassero l'app ma mi è sempre comparsa la scritta 'servizio non disponibile in questo paese' (o una cosa del genere). Grindr è attivo in Russia? 

non più, credo da oggi: come ritorsione per le sanzioni, hanno chiuso tutti i domini web e lì funziona solo RuNet.

li voglio vedere, i russi senza PornHub... tempo una settimana e vedrai che casino che montano...

2 hours ago, Mario1944 said:

 Ed è così che i servizi di intelligence britannici 😉

e tutti a cercare di imparare la lingua di sti odiosi e tutti a usare parole inglesi nei discorsi di tutti i giorni.

Io l'ho detto che giradischi bsr e ampli wahrfedale pro a parte è gentaglia

MicFrequentFlyer
On 3/7/2022 at 7:58 PM, Almadel said:

Ma non poteva dire qualcosa di normale?

Tipo denunciare le violenze nel Donbass contro i russofoni?

Bisogna per forza fare la figura del pirla e tirare fuori i gay anche in questa occasione?

Purtroppo ha molto senso. Il regime ha accusato spesso l'Occidente di aver tradito i valori tradizionali. Attaccare la comunità LGBT è quindi pienamente il linea con la narrativa politica di regime... 

  • 2 weeks later...

Ma don Cirillo non protesta contro l'indecenza che un Russo sodomita notorio ed impenitente sia universalmente venerato per la sua musica continuamente sonata ed i suoi balletti ripetutamente rappresentati?:

dovrebbe esigere che in Russia sia dannata la memoria di Chaikovsky, vietata la sua musica, bruciate in un rogo purificatore le sue opere, parto demoniaco d'un autore immondo.

Altro che sdegnarsi per ridicoli cortei nel remoto Donbass!:

l'idra sodomita con la musica di Chaikovsky contamina i cervelli e corrompe gli spiriti in iRussia, in Occidente, in tutto il mondo e don CIrillo pensa al carnevale gayo alle foci del Tanai.

Crede d'essere un Torquemada, ma vale meno di don Abbondio! 

  • 2 weeks later...
Silverselfer

I patriarchi ortodossi in genere sono sempre allineati con il proprio regime di riferimento, è una questione di separazione dei vari poteri all'interno di una società. E' invece molto indicativo l'attacco alla "lobby Gay" > E' chiaro che il Patriarca Kirill in quel momento sta arringando i fedeli russi. E' una retorica di guerra in cui Kirill rappresenta il custode dei valori morali, il suo ruolo in trincea è quello d'individuare il male che minaccia la pace russa. Il fatto che scelga il Gay Pride ci dice che il problema dei diritti civili è già presente in Russia e il Patriarca lo cita proprio per espellerlo > E' lo strumento con cui il demonio fa tentennare la fedeltà alla tradizione russa.

Kirill/Putin ritiene che l'omosessualità sia una realtà postribolare, cioè da mantenere nell'oscurità del vizio affinché non attenti ai valori morali che rendono forte la società. Sono principi comuni a tutte le società fortemente militarizzate e vorrei partire proprio da qui > Mi ricordo di uno scandalo "gay" in seno all'esercito russo che, se non erro, accadde intorno al 2008. Un caso iniziato nei tribunali russi da più di 300 madri di soldati morti suicidi. Secondo un reportage della CNN, quindi del nemico, c'era un vero e proprio sistema occulto, in cui alti graduati abusavano violentemente e ripetutamente delle giovani reclute. L'ONU intervenne con un documento in cui si attribuisce alla Russia il primato di violenza sessuale all'interno delle proprie forze armate. I giornali russi di opposizione, tipo Nezavisimaya Gazeta, portarono alla luce vari casi di questo genere, tanto che lo stesso Putin incaricò la Camera dei Saggi di condurre un'inchiesta severa al riguardo.

Come si sarebbe potuto interpretare questo scandalo come un attacco al cuore della potenza russa? La mia è una teoria basata solo su delle coincidenze, ma secondo me il missile balistico usato a questo scopo fu proprio il Gay Pride> perché? > John McCain, dopo aver perso le presidenziali del 2008 che videro vincitore Obama, presiedeva un ufficio molto discreto, in cui si ricevevano le istanze dei dissidenti di quelle dittature ostili agli Stati Uniti. Non è certo un mistero che Obama usò proprio i diritti lgbtq+ un po' come un grimaldello per forzare la stabilità delle dittature e l'associazionismo lgbtq+ trovò udienza in quell'ufficio di John McCain. Quindi, secondo me, è da quel momento che in Russia si è alzato uno scudo verso l'esterno e una repressione interna del fenomeno avvertito come un attentato alla potenza russa. 

Usare i diritti civili per sobillare la società dei propri avversari non è certo un'invenzione degli americani, tuttavia, sono loro che hanno usato internet per amplificarla e renderla in tal modo molto più efficace. L'inizio di questa nuova era furono gli anni 90 a Belgrado, cioè la Serbia avamposto slavo in Europa . Da allora fu tutto un fiorire di pittoresche rivoluzioni nel mondo delle ex repubbliche sovietiche> La Rivoluzione delle Rose in Georgia nel 2003 fu emblematica perché defenestrò uno Shevardnadze ex ministro degli esteri di Gorbacev, tutt'altro che un oppressore dei diritti civili, ma ex comunista e profondo conoscitore dell'avversario Yankee. La vicenda Georgiana è molto simile a quanto è accaduto in Ucraina. 

La Rivoluzione Arancione ucraina è del 2004 e rientra perfettamente in questo quadro politico internazionale. Non mi soffermerò sui dettagli storici, ma sulla tecnica di sobillazione. In Ucraina furono i giovani studenti di PORA che, secondo me e forse anche secondo Putin, trovarono udienza a Washington. PORA basò la sua opposizione su di un libro del 1993 di Gene Sharp (statunitense) titolato: Dalla Dittatura alla Democrazia (Un quadro concettuale per la liberazione)< Leggetelo e capirete a che si ispira la tecnica americana dei diritti civili come grimaldello per rovesciare le dittature. I ragazzi/e di PORA aggredirono la ritualità istituzionale inscenando parate pseudo carnevalesche che irridevano il potere e bloccavano i pullman denigrando gli elettori che portavano alle urne per votare chi dovevano votare. La rivoluzione Arancione portò al potere il borghesissimo Viktor Juscenco, come la prese Putin? Ovviamente cercò di avvelenarlo ...

La guerra in Ucraina inizia in quel momento ed è proprio lo scontro che infiamma il nazionalismo occidentale (Galizia per intenderci), con il volto paraculo della pasionaria Julija Tymosenko che riusciva a mediare tra la rivoluzione borghese di Juscenko e gli estremisti tradizionalisti dalle venature naziste. L'opposizione a Janukovic era sempre quella tracciata da Juscenco> Entrare in Europa e adesione alla NATO, ma era sul fronte dei diritti civili che si ottenevano le uniche vittorie, per il resto quell'apparato oligarchico messo su dopo le liberalizzazioni stile Russia, controllava le leve del potere ucraino per conto di Mosca.

Arriviamo dunque al 21 novembre del 2013 > Euromaidan> Il lento ma costante logoramento dal versante dei diritti civili (cioè quelli occidentali) ha condotto finalmente l'Ucraina ad un risultato politico tangibile, cioè un accordo di associazione e libero scambio con l'Unione Europea, da firmare a Vilnius, cioè Lituania, cioè in uno di quei stati baltici ex sovietici entrati nella NATO nel 2004. Coincidenze sempre più sospette, avrà pensato Putin, che ordina al suo tirapiedi Janukovic & Co. di bloccare tutto.

Questa volta le proteste di piazza assumono l'aspetto di una vera e propria rivoluzione. Nella Galizia specialmente, i protestanti sono particolarmente organizzati e prendono di contropiede le autorità, defenestrando i rappresentati dello Stato centrale. E' interessante il dettaglio che il nome "euromaidan" deriva dall'hashtag twitter attraverso cui centinaia di migliaia di ucraini s'informarono e si mossero rapidamente, mentre dall'altra parte andavano avanti ancora con i ciclostilati. Questo aggiunge un altro tassello alla lotta per i diritti civili in Ucraina > Le piattaforme informatiche USA avevano bucato il sistema di difesa russo. 

La crisi della Crimea e delle province russofone poi, sono il chiaro sintomo della disfatta russa che ricorre ai carri armati per difendersi da un nemico invisibile > l'individualismo liberale. Io devo fare ammenda perché nel 2014 ero fermamente convinto che era ancora preferibile la padella alla brace del nazionalismo ucraino. Oggi, se guardo ancora alle coincidenze, vedo nella biografia di Zelenskyj l'intero processo di assimilazione culturale all'occidente dell'Ucraina > Nel 2003 diventa direttore artistico dello studio cinematografico in cui lavora e nel 2011 fa il produttore generale di un canale televisivo. Tutto sempre nello stile di PORA, cioè irride il potere costituito, anche se la sua militanza rimane implicita in uno stile innato ... cioè non sembra perseguita con uno scopo rivoluzionario, lui è semplicemente cresciuto con questi valori ed è una roba che lascia veramente attoniti > Il metodo USA ha finalmente partorito una democrazia!

I russi sono nati a Kiev e gli ucraini erano russi fino a 30 anni fa ... io non ho mai creduto troppo ai movimenti indipendentisti ucraini, con un retrogusto polacco sempre troppo forte. Eppure, oggi gli ucraini sono la più forte e convincente rappresentazione dei valori occidentali! Cioè, la storia Ucraina fa parte della storia europea in quanto facente parte della storia russa, ma oggi non più e non mi stupisco se Putin e Kirill non se ne siano accorti. Se guardiamo la questione dal punto di vista russo, questa storia dei diritti civili è capace di fare il lavaggio del cervello alle persone! Obiettivamente, ascoltare i figli del direttore d'orchestra dello stabile di Kiev suonare al violino "Zitti e Buoni" di quei Maneskin bollati in Bielorussia come simbolo della depravazione occidentale all'indomani della vittoria all'Eurovision, cioè la manifestazione più frociarola a detta proprio dai gay occidentali, band che è reduce da una marcia trionfale proprio in Russia > Ecco, forse questi vecchi signori avvertono il pericolo di quella realtà postribolare insidiare i valori della loro pace millenaria/imperiale. Quando, invece, si tratta della stessa inoculazione di libertà che fin dal 1200 ha iniziato a pervadere l'occidente. Quello che temo è la rapidità, cioè forzare troppo il passaggio generazionale significa a un certo punto usare la ghigliottina per far cambiare la mente a certe teste.

 

 

  • 2 weeks later...
On 4/9/2022 at 5:54 AM, Silverselfer said:

I patriarchi ortodossi in genere sono sempre allineati con il proprio regime di riferimento, è una questione di separazione dei vari poteri all'interno di una società.

Direi che al contrario è una commistione di poteri all'interno d'una società:

quello sacro e quello profano.

E' sempre stato così dovunque, con l'eccezione della Chiesa cattolica romana dopo la caduta dell'Impero romano in Occidente e quindi dei Paesi in cui essa prevaleva e prevale nel culto della popolazione.

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