Jump to content

Omofobia


nonaprite

Recommended Posts

Rei_Kashino

Il vostro diritto dire che gay=giusto coincide con il nostro di dire che gay=peccato".

Messo così il ragionamento sembra rigoroso e logico' date=' inespugnabile: tipico della propaganda cattolica.

Ma come ogni retorica ideologica, esso mostra facilmente il suo punto debole: nessuno critica le loro idee, ma la loro pretesa di metterle in atto.

[/quote']

 

Sono perfettamente d'accordo.

Tra l'altro esiste una sottile, ma netta differenza tra ciò che è moralmente giusto o sbagliato, e ciò che è giuridicamente lecito o illecito.

E' inevitabile che i due percorsi s'intreccino, ma un ordinamento veramente laico deve cercare di tenerli separati il più possibile.

Ognuno è libero di pensare che una cosa non si fa perchè è peccato, ma non per questo tu hai il diritto di impedirmi di "peccare".

Se io sono contro l'aborto, perchè lo considero un omicidio, non posso impedire a qualcun altro di abortire (anche se in questo caso il discorso è più complesso, perchè vi rientrano anche ragioni di opportunità sociale e politica).

Ma nel caso della discriminazione per motivi etnici, religiosi, sessuali, la cosa è più evidente.

Io posso pensare che i neri siano inferiori, posso evitare di parlarci, posso non intrattenere rapporti con loro, posso essere maleducato con loro (caz*i miei!), ma non posso permettermi di insultarli, menarli, o istigare altri a che si comportino male con loro. Le mie convinzioni morali sono e devono rimanere mie. Questo vuol dire che tutti i consociati, e paradossalmente me compreso, devo garantire che i neri abbiano tutti i diritti che ho io, salvo poi continuare a non frequentarli ecc. E' il famoso principio di Voltaire.

Stsso discorso per i gay.

Penso che i gay siano peccatori, siano sbagliati ecc., ma non per questo devo negare loro dei diritti che tutti in natura hanno e che dovrebbero avere. Se si permette alla morale di penetrare nell'ordinamento, allora è finita. Oggi tocca ai gay, domani a quelli con gli occhi azzurri o con i denti storti.

Link to comment
Share on other sites

Insomma' date=' voi cosa rispondete al caro Santa Claus Ratzinger quando sostiene: il mondo occidentale sta diventando tanto restrittivo che fra un po' non potremo neppure sostenere che l'omosessualità è un peccato.[/quote']

 

Non capisco questa frase.. qualcun opuò spiegare please?

Link to comment
Share on other sites

  • 2 weeks later...
Io credo che ognuno sia libero di pensare quello che gli pare' date=' purché non imponga agli altri il suo modo di vedere le cose. L'opinione della chiesa è l'opinione della chiesa e tale deve restare.[/quote']

io invece confermo il tuo pensiero... trovandomi estremante d'accordo.

Link to comment
Share on other sites

  • 4 months later...

Piu' che essere stupidi, gli omofobi sono chiusi su se stessi (tranne poche persone,come sempre).

Se noi prendiamo in considerazione ogni accusa che ci lanciano e la smontiamo razionalmente, loro ci dicono che non capiamo e chiudono il discorso.

Link to comment
Share on other sites

  • 5 months later...

Difficile dirlo. Certo, questa patologia mentale e morale, definibile come un odio schizo-paranoide contro l'innocua categoria degli omosessuali, la cui naturale minoritaria inclinazione viene vista dai malati come una malattia o una perversione, sembra di primo acchito una devianza incurabile. L'omofobia è presumibilmente originata, quando non sia semplicemrente assimilata come pregiudizio trasmesso da elementi già affetti da tale patologia, da una fondamentale insicvurezza circa la propriaidentità sessuale. L'esistenza della pur minoritaria categoria degli omosessuali viene vista come una minaccia alla propria identità Nei casi più gravi , come il caso Binetti, si ha omofobia unita a sadomasochismo. Un altro caso grave è Paolo Sorbi, che si è inventato teorie pseudoscientifiche deliranti per convincersi che l'omosessualità possa o debba essere guarita. Chiaramente una isteria proiettiva: "curando" l'omosessuale il malato "curerebbe" la propria insicurezza e la propria crisi d'identitàMa l'omofobia si può curare, crediamo, con una sana opera di convincimento, e sane letture come "I racconti di San Francisco" di Armistead Maupin, dove si vede che gli omosessuali sono persone come le altre, che amano i propri partner come gli etero amano le proprie, e che non minacciano in alcun modo l'identità altrui. Certo non è facile, e i casi citati sono purtroppo incurabili. Ma si può e si deve tentare, in quanto l'omofobia è origine di ingiustizie, discriminazioni, e anche crimini contro una minoranza che chiede solo pari dignità e poter vivere, amare e vedere riconosciute le proprie unioni, e che lavora e contribuisce alla società come tutti, a differenza dei parassiti ex-terroristi ed ex-lottaconttinuisti incistatisi in sinecure statali o di istituti religiosi, come il Sorbi.Chi è omofobo danneggia anche te: DIGLI DI SMETTERE!

Link to comment
Share on other sites

Trovo interessante e personalmente applico l'idea di http://www.someoneyouknowisgay.com/Riassumendo molto brevemente per i non anglofoni, dal momento che è stato statisticamente rilevata una drastica diminuzione di episodi di discriminazione da parte di persone che di omosessuali ne conoscono, l'idea che propongono è semplicemente quella di far sapere alla gente che sei gay. E quest'ultima, realizzando come tu sia una persona normalissima e degna di ogni rispetto, dovrebbe vedersi eventuali preconcetti idioti demoliti.Per ora l'applicazione di questo metodo mi ha riservato grandi soddisfazioni, specie per quanto riguarda l'ambito delle conoscenze personali - ovvio poi che non mi metto con un megafono in San Babila a sbraitare "we, guardatemi! Sono gay!".[modbreak=yrian]Poiché da qui in poi molti ne parlano, segnalo il topic La lotta contro la discriminazione comincia nel quotidiano?[/modbreak]

Link to comment
Share on other sites

ombra della notte

secondo me se una persona ha voglia diguarire può farlo...quella è una malattia,non l'omosessualità...siamo nel 2007 e la gente è stanca di odiare gli altri quindi perchè non ci prendiamo tutti per mano e non facciamo un grande girotondo?c'è bisogno di più sensibilizzazione a partire dai ragazzi secondo me...

Link to comment
Share on other sites

Che dire....Sonnenritter ha detto praticamente quello che penso al 100% io e che faccio.Non sventolo la mia sessualità ma vivo serenamente come se essa fosse normalità.Mi spiego bene, ad esempio in dialoghi in cui si parla di fidanzamento, io con orgoglio e sincerità dico di "Si, sono fidanzato da 4 anni" e se mi chiedono come si chiama lei, io li correggo dicendo "E' un lui e si chiama Gabriele!".Se tutti avessimo le palle di dire ai nostri amici della nostra omosessualità, gli "omofobi" si vedranno CIRCONDATI e l'unica loro salvezza è o accettare o sbattersi in una isola deserta.Ogni vostro piccolo passo, è un grande passo per la società

Link to comment
Share on other sites

condivido...nè sbandierare ma nemmeno soffocare...semplicemente ESSERE...poichè tutto può rientrare nella normalità,poichè ognuno ha nel suo stile di vita la sua normalità,il suo benessere...se invece volete la cura,bastano due peperoncini,due spremute di limone prima di andare a dormire e passa la paura :kiss:

Link to comment
Share on other sites

Regazzi, mi fa un sacco piacere leggere quello che dite. Io, che appartengo a un'altra classe di età, rispetto a voi, rispondo, quando qualcuno mi chiede se sono, o perché non sono, sposato: «non godo di questo diritto civile». Ma a parte questo, l'omofobia non diminuirà esponenzialmente in base a una maggiore pubblicità della nostra identità sessuale: in parte diminuirà (versante illuministico/razionalistico del discorso) e in parte aumenterà (ci sono i reazionari, i risentiti, i razzisti, i cattolici ortodossi, i qualunquisti tendenti alla violenza), e per la medesima ragione. Il "verso" che predominerà sarà determinato dal grado di civiltà complessivo dell'Italia, dal suo riuscire a non essere troppo lontana dall'Europa. Un elemento positivo in questo stato di cose è che a partire dagli ultimi 20 anni le persone omosessuali percepiscono l'omofobia come INTOLLERABILE molto di più di quanto non fosse precedentemente. Questa avversione, questo fastidio anche, questo «no» all'omofobia, va espresso in ogni modo. Per esempio, l'ultima frase del post di Cosgrove dovrebbe trasformarsi in centinaia di migliaia di manifestini da attaccare in ogni parte di Italia (o in spot da mandare in telefisione):Chi è omofobo danneggia anche te: DIGLI DI SMETTERE!Voterei immediatamente il Partito che lo facesse!

Link to comment
Share on other sites

Le strade per eliminare l'omofobia sono 2: vivere pubblicamente la propria sessualità dimostrando al mondo intero che non c'è nulla di male e andare avanti con la ricerca scientifica dimostrando la non possibilità di diventare omosessuali e quindi l'impossibilità di curarli. La prima parte spetta noi la seconda agli scienziati

Link to comment
Share on other sites

Normalità.....ma che cos'è la normalità?La distribuzione Normale ( quella della curva di Gauss) in termini standardizzati prevede che solo tre su mille unità statistiche non siano comprese tra la media piu' o meno tre volte il sigma.I gay sono solo tre su mille? Direi di no. Dunque l'omosessualità è un fenomeno entro la normalità e non fuori di essa.Abituiamoci a pensare a ciò che ci circonda in modo continuo: non esiste MAI in natura una frattura netta tra ciò che "è" e ciò che non "è" i cambiamenti sono sempre lievissimi, continui, quasi impercettibili.Noi, semplificando, diciamo che esiste la razza "bianca" e la razza "nera" Però, se iniziamo un viaggio ideale dalla Scandinavia sino al Sud Africa ci accorgiamo di incontrare persone i cui tratti somatici cambiano lievissimamente ma di continuo: agli occhi chiari, capelli biondi degli abitanti delle regioni nordiche ( la melanina non serve per proteggersi dal pallido sole) si sostituiscono gli occhi e capelli castani, per poi diventare ricci e neri , la pelle da candida diventa olivastra, bruna e poi nera.Ecco tutto cambia in questo modo. Anche nei gusti sessuali. L'unica cosa davvero anormale è il pervicace attaccamento al pregiudizio, al fanatismo religioso da cui l'omofobia prende le mosse.

Link to comment
Share on other sites

Il diritto all'omofobia? Credo che il problema risieda non nel diritto, ma nelle cause dell'esistenza di una tale fobia. Viviamo in una società influenzata da duemila anni di idealismo e di cristianesimo, che hanno propugnato la mortificazione e umiliazione di ciò che è fisico, carnale, pulsionale, per l'affermazione di ipotetici ideali di tipo ultraterreno. Alle nostre spalle, volenti o nolenti, e senza rendercene conto, ci ritroviamo ad avere un retaggio culturale intriso di platonismo e cristianesimo, negazioni della volontà della singola persona in nome di oscuri paradisi. La permeazione di tali convinzioni è talmente profonda, talmente pregnante, che si considera sensato categorizzare in base ad essi. Esistono gli omosessuali?Mi spiego. A parte il curioso caso di alcune tribù semitiche gravemente maschiliste, nell'antichità nessuno pensava che ci fosse qualcosa di male nell'amore tra persone dello stesso sesso. Non si categorizzava la relazione omosessuale in quanto tale, nè tra i celti, nè tra i germani, nè tra gli indiani, nè tra i greci. Nessuno avrebbe potuto immaginare di condannare un uomo perchè amava un altro uomo, tanto quanto non si sarebbe potuto immaginare di condannare quello che avesse amato una donna. Era semplicemente naturale che fosse così, che ognuno esprimesse l'amore verso chiunque.Poi, per una serie di disgraziatissimi eventi storici, l'idealismo smaterializzante e la morale - un misto di valori giudaici e di diritto romano - presero piede, cullando nell'immagine di splendenti idee eterne un'umanità che credendo di realizzarsi si decomponeva, si volatilizzava.La trappola dell'imperatore Costantino ci ingabbia da quasi due millenni. Una Chiesa che si è fatta portavoce di valori vuoti, costruiti ad hoc per la realizzazione di una potenza maschilista e tirannica, ha continuamente classificato, categorizzato, bollato come peccatori e come eretici tutti coloro che facevano uso della loro libertà, di qualsiasi tipo. Lo scopo primario della religione è sempre stato di annientare l'uomo.E talmente forte è stata questa costrizione, che ci sono voluti secoli per arrivare ad una dolorosa e ancora minuscola emancipazione delle categorie condannate, come quella degli omosessuali. Emancipazione che non avrebbe nemmeno dovuto avere ragion d'essere, in quanto la stessa categorizzazione che l'aveva resa necessaria è assurda. Ma tant'è.Ancora, la maglia inestricabile del cristianesimo-idealismo ha fatto sì che questa emancipazione non costituisse in un'abolizione delle categorizzazioni, bensì in un'affermazione della categoria, tanto il modo di pensare è radicato in tutti noi (o quasi). Con il risultato di cadere spesso in forme di autoghettizzazione, di volontario elitarismo o sbeffeggio suicida. La provocazione può certo essere stata utile in un primo momento, ma ora si corre il rischio di attirare la rigida e moraleggiante attenzione di colore che propugnano i valori imperanti. Continuando a considerare gli omosessuali una categoria, ci sarà sempre qualcuno che li sosterrà e qualcuno che li disprezzerà. Vengo ora al topic, ovvero se esista o no un diritto all'omofobia. Oggi come oggi l'omofobia è obbligata a esistere, per lo stesso motivo che esiste una categoria degli omosessuali, come ne esiste una dei neri, dei netturbini, delle donne e dei meridionali. Tale attitudine ideologica, che rientra nel girone dell'intolleranza, è forzata a esistere dall'ideologia che da centinaia di anni ci perseguita e ci costringe. Il diritto nasce nel momento in cui si vuole far valere la volontà di un soggetto.Personalmente non vedo la presenza di nessuna volontà nel professare l'omofobia, passata da nevrosi alla stregua della claustrofobia a ideologia al pari del marxismo. Chi è omofobo semplicemente risente della costrizione culturale del'antisessismo, del maschilismo e del razionalismo. Chi è omofobo ha interiorizzato e emancipato una nevrosi sociale.Certo, dal punto di vista giuridico, ognuno ha la libertà di esprimere le proprie opinioni. Sono pienamente d'accordo.Ma quanto le opinioni sono proprie, quanto obbligate da una società?Ritengo che il diritto all'omofobia non dovrebbe avere nemmeno ragione di esistere, e che la forma di lotta più efficace e meno gratificante sia quella dell'indifferenza, ovvero di considerare le proprie inclinazioni sessuali come perfettamente normali senza metterle al centro dell'attenzione, così come non lo fanno gli eterosessuali. Il dissolvimento, l'eliminazione della categoria stessa, ecco, questo può significare veramente libertà di essere, di esprimersi.Naturalmente tutto questo prevede anche un piano di rivolta violenta contro il vaticano con fuochi d'artificio, spargimenti di sangue e decapitazioni plateali, ma di questo parlerò in un altro topic (eheheh).

Link to comment
Share on other sites

Omofobia deriva dal greco homos (stesso, medesimo) e fobos (paura). Dunque se c'è un "malato" non è il gay ma l'omofobo.Detto questo, come è già stato osservato, il problema attiene alla tolleranza. Il dissenso, la contrapposizione ideale e culturale fa parte della normale dialettica nelle democrazie.Il limite sta, a mio avviso, nel come si esercita la contrarietà. Quando questa diventa "fobia" allora non ha piu' diritto di cittadinanza.Se chiedessi: " Il KKK ha diritto di esistere"? Immagino che la risposta sarebbe : "certamente no!" No è la risposta giusta; perchè non è ammissibile l'odio razziale.Tuttavia, se la contrarietà non degenera in intolleranza è del tutto legittima.Un etero, parlando degli omosessuali ,disse laconicamete: "peccato per loro, non sanno quello che si perdono" . Per contro gli si potrebbe rispondere: " peccato, forse sei tu che non sai cosa ti perdi" Ecco...questa è una disputa civile tra tolleranti.

Link to comment
Share on other sites

NorwegianWood

Mi permetto di dissentire su tre punti.

  • Omofobia non deriva da omo- (homós) inteso come prefisso. Il modo in cui si è formata questa parola è più complesso, dato che comprende un passaggio in più rispetto a omosessualità. Quest'ultima, infatti, è un ibrido di greco (homós) e latino (sexualitas), visto che nell'antica Grecia il concetto di sesso come lo intendiamo noi non esisteva e, dunque, non esisteva neppure un termine tecnico per indicarlo. Omofobia, invece, nasce dal prefissoide omo-, sviluppatosi dal precedente omo-, col nuovo significato di "riguardante l'omosessualità". Pertanto, cercare di destituire di fondamento la paura verso gli omosessuali ricorrendo all'etimologia, dimostra più che altro che non si conosce l'etimologia di omofobia e non si sa di cosa si sta parlando.
  • D'accordo sul concetto di tolleranza e sul non-diritto di cittadinanza delle discriminazioni di qualunque tipo. Tuttavia, sempre parlando di etimologia (e anche di psicologia e/o medicina in questo caso), una fobia è una paura irrazionale che non affonda le proprie radici in una spiegazione logica. È qualcosa di più di un pregiudizio. Se una persona, ad esempio, è acrofobica, non è proprio il caso di invitarla alla scalata del Monte Bianco o a un giro in elicottero (sempre che non si sia dei sadici o non le si voglia un gran male). Perciò, se uno è omofobo, non è così facile fargli passare la sua convinzione o, meglio, la sua sensazione a pelle; è preferibile per lui che non ci frequenti, per il suo bene psichico più che per il nostro. Ciò, naturalmente, non vuol dire che si debbano permettere discriminazioni o violenze; significa solo che uno il "coraggio mica se lo può dare" (se ha paura di noi, fatti suoi, purché ci lasci in pace). Del resto, non nasciamo tutti vasi di ferro: quelli di terracotta esisteranno sempre. Vogliamo forse farli in mille pezzi?
  • Se un eterosessuale è felice di come vive e un omosessuale è felice di come vive, credo che nessuno dei due si perda nulla. Ognuno fa esattamente ciò che gli va di fare e ciò che lo rende felice o realizzato. Il discorso delle esperienze etero e omo sul piatto di una bilancia mi pare piuttosto vecchio oltre che falso e demagogico.

Link to comment
Share on other sites

in poche parole...omofobia ,nel bene o nel male, è ignoranza...poichè tutte le cose che non si conoscono...si temono come peste....è la conoscenza che dà sicurezza,visioni alternative del mondo,nessuna che esclude l'altra,ma che spesso si integrano...

Link to comment
Share on other sites

Verissimo! Infatti non a caso, secondo me, ormai "omofobia" è una parola entrata nel linguaggio comune per indicare chi avversa (anche politicamente) l'omosessualità, anche se in origine indicava appunto una "fobia", cioè esclusivamente una paura (in senso psichico) non razionale dell'omosessualità.

Link to comment
Share on other sites

  • 2 years later...

A mio parere alla base di un atto come l'omofobia c'è un ambiente che inculca idee sbagliate nei bambini, perchè la maggiorparte dei bambini ripetono quello che sentono in casa o fuori ossia che i gay sono brutti e sbagliati, e con il tempo e la mancanza di opinioni contrastanti quei bambini diventano adulti fermi nelle loro idee sull'omosessualità. Oltre a questo va aggiunta una forte dose di ignoranza: confrontandomi ho scoperto che moltissimi eterosessuali non hanno idea del come nasca l'omosessualità e del fatto che questa sia irrevocabile, temono che sia una sorta di deviazione sessuale che può influezare chi è amico di un gay, pensano che condanni ad una vita infelice.

Oltre però a tutto questo credo che sia da sommare un'ultima componente genetica. Il razzismo è presente in tutte le persone e probabilmente nasce da un istinto di conservazione della specie, tuttavia una persona può comprendere che è sbagliato e sopprimere questo istinto. Allo stesso modo può darsi che esista una forma di istinto contro gli omosessuali che però non scusa in nessun modo i comportamenti omofobi essendo questi facilmente superabili con un po' di cultura e buonsenso.

Link to comment
Share on other sites

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Unfortunately, your content contains terms that we do not allow. Please edit your content to remove the highlighted words below.
Reply to this topic...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

×
×
  • Create New...