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Sanremo, 5 aprile 1972. Circa 40 tra uomini e donne si presentano davanti al Casinò, sede di un evento internazionale del CIS, Centro Italiano di Sessuologia, d'ispirazione cattolica, sulle devianze sessuali tra cui l'omosessualità, con cartelli come «Psichiatri, siamo venuti a curarvi»; «Normali, normali»; «Primo e ultimo congresso di sessuofobia» e gridando slogan. Le associazioni erano arrivate sulla Riviera ligure da tutta Europa per far sentire la loro voce. Il presidio venne definito «la Stonewall italiana», la prima manifestazione contemporanea in Italia contro l’omofobia e per i diritti di gay e lesbiche. Altri lo ritennero il primo «Gay pride» nazionale, per manifestare l’orgoglio omosessuale. In primo piano Mario Mieli, intellettuale e scrittore omosessuale sui generis nell’Italia degli anni '70, tra i fondatori del movimento omosessuale marxista "Fuori!" (Fronte unitario omosessuale rivoluzionario italiano). Erano presenti anche Angelo Pezzana, altro fondatore del Fuori!, che riuscì ad entrare nella sala congressuale ed intervenire: «Sono un omosessuale e sono felice di esserlo» davanti al pubblico sbigottito, e l'attivista lesbica Mariasilvia Spolato che di lì a poco, a causa del suo attivismo LGBT mediatico, sarebbe stata licenziata dall'insegnamento universitario poiché ritenuta "indegna". Tra i relatori omofobi del convegno lo psichiatra inglese Philip Feldmann, alla ribalta delle cronache di allora per le sue terapie violente con elettroshock sulle persone omosessuali, da lui descritte così:

«Si proietta una diapositiva di un uomo nudo visto di spalle davanti ad un omosessuale. Se questi indugia più di otto secondi ad ammirarla riceve una scossa, un piccolo choc, attraverso gli elettrodi applicati ai polpastrelli. Poi la diapositiva dell'uomo scompare sostituita da quella di una bella donna anch'essa nuda. In questo caso l'omosessuale non riceva alcuna scossa.»
Il "senso del dolore", a detta dello psichiatra, avrebbe riconvertito il "senso del piacere" verso una sessualità normale.

Altre proposte di cura erano meno violente: l'omosessuale, dopo una serie di trattamenti ipnotici (che potevano durare anche dieci anni), seguiti dall'incontro con una bella prostituta, secondo costoro avrebbe potuto cambiare gusti.
I congressisti decisero di chiamare la polizia, rendendo così memorabile l'evento. Le forze dell'ordine sequestrarono i cartelli ai militanti e una decina di essi furono identificati, portati in commissariato e denunciati per manifestazione non autorizzata. L’effetto della contestazione fu enorme. I grandi quotidiani nazionali riportarono la notizia corredata dalle immagini. La stessa RAI riprese la manifestazione ed inserì il servizio in una puntata speciale e rese nota per la prima volta l'opinione pubblica italiana di una protesta "particolare".

Fu la data d'inizio dell'attivismo LGBT italiano contemporaneo.

https://www.wikipink.org/index.php/Manifestazione_di_Sanremo_(1972)

https://www.riviera24.it/2022/03/50-anni-dalla-prima-protesta-gay-che-scosse-litalia-a-sanremo-larcobaleno-pride-750966/

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https://www.gay-forum.it/topic/74786-sanremo-5-aprile-1972/
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16 hours ago, Serpente said:

«Si proietta una diapositiva di un uomo nudo visto di spalle davanti ad un omosessuale. Se questi indugia più di otto secondi ad ammirarla riceve una scossa, un piccolo choc, attraverso gli elettrodi applicati ai polpastrelli. Poi la diapositiva dell'uomo scompare sostituita da quella di una bella donna anch'essa nuda. In questo caso l'omosessuale non riceva alcuna scossa.»

Fa molto Arancia Meccanica!

Felice siano trascorsi cinquant'anni, grato a quei primi manifestanti coraggiosi.

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On 4/3/2022 at 3:13 PM, Serpente said:

Tra i relatori omofobi del convegno lo psichiatra inglese Philip Feldmann, alla ribalta delle cronache di allora per le sue terapie violente con elettroshock sulle persone omosessuali

Quanti personaggi di emme che si porta dietro la storia. Probabilmente da piccolo gli hanno insegnato che bisogna fare una famiglia "da rivista" e sfornare tanti bei pupattoli da mandare al fronte.

Sono il solo che se questa persona venisse macinata dalle ruote di una locomotiva (ovviamente a carbone dato il periodo) non accellererebbe manco le pulsazioni anche se lo vedesse a 10 metri?

Edited by busdriver
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3 hours ago, busdriver said:

Probabilmente da piccolo gli hanno insegnato che bisogna fare una famiglia "da rivista" e sfornare tanti bei pupattoli da mandare al fronte.

Non saprei; l'intolleranza la si apprende in famiglia e la bontà la si apprende nel mondo fuori?

Quel che impari dai genitori da piccolo non è indifferente, pesa sul tuo modo di pensare perché inizialmente non capisci che il punto di vista di tuo padre è limitato quanto tutti gli altri. Io ad esempio fino alla prima adolescenza pensavo che credere in "Dio, patria, famiglia" fosse patrimonio nazionale, solo dopo ho capito che era un motto fascista 😄

 

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