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io capisco quello che vuole dire vegan, x lui mangiare carne è "ignobile" tanto quanto uccidere una persona, insultare qualcuno, essere omofobo ecc. Quindi lui sceglie le persone anche in base a cosa mangiano perchè da lì ne capisce la sensibilità. Non è una questione di gusti culinari, è una questione di principi di vita. Non me la sento di criticarlo, anzi...

 

Quindi anche gli animali che mangiano altri animali senza brucare l'erbetta sono ignobili?

Scusa la provocazione, ma gli estremismi non sono mai belli da vedere e sentire.

Ho passato (per via dell'università e di una ricerca) una settimana con una famiglia vegana due anni fa. Sconvolto da mancanza di rispetto, tolleranza, chiusura mentale ed esasperazione.

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La differenza tra animali e umani sta nel fatto che l'animale non ha altra scelta. L'animale se non mangia erba o non uccide muore davvero. E' la sua natura.

L'uomo no, l'uomo può scegliere cosa mangiare e lo fa in base a cosa ritiene più opportuno e in base a ciò che riesce a fare. Il modo di mangiare dell'uomo è scelto.

 

 

Non ho detto che chi mangia carne è ignobile, ho detto che per un vegano (particolarmente sensibile, più dei vegetariani normali, a qste cose) può essere visto come ignobile. Solo così si spiega il fatto che Vegan dica di non volersi circondare troppo di carnivori.

snowboarder73

conosco la filosofia dei vegetariani,Amadell,ma dire che:"sono vegano abbastanza estremista diciamo che non tollero molto i carnivori cerco di averi a che fare sempre di meno"....dai sono cose senza senso!!! e' un po' come dire,ciao sono Asdrubale ho i capelli rossi e voglio intorno solo persone che si chiamano Asdrubale e hanno i capelli rossi!!

ma cosa fa una persona del genere quando si presenta? ciao,mi piaci molto,ma solo se sei vegetariano :aha: :aha:

 

ti quoto alla grande Dexter!!!! :ok:

ma dire che:"sono vegano abbastanza estremista diciamo che non tollero molto i carnivori cerco di averi a che fare sempre di meno"....dai sono cose senza senso!!! e' un po' come dire,ciao sono Asdrubale ho i capelli rossi e voglio intorno solo persone che si chiamano Asdrubale e hanno i capelli rossi!!

 

Avere i capelli rossi mica è una scelta etica.

E' un po' come dire "sono pacifista,

non voglio aver a che fare con i soldati"

 

a differenza tra animali e umani sta nel fatto che l'animale non ha altra scelta. L'animale se non mangia erba o non uccide muore davvero. E' la sua natura.

 

Questo è vero, ma è una fortuna che siamo dei Primati

(e come tali praticamente vegetariani in natura);

se fossimo dei Felini evoluti non potremmo farci simili questioni etiche.

 

Mentre scrivo ho appena eliminato una cavalletta

(che ci stava mangiando il basilico)

tramite il Bubu (uno dei nostri gatti, che la mangerà)

- una vera e propria arma biologica -

Lui non ha scelta: o la cavalletta o un uccellino

o il pollo comprato al supermercato...

(Io e il mio ragazzo mangiamo molta meno carne di loro).

 

Una questione simile dovrà essere affrontata con i cinghiali;

se è sbagliato ucciderli bisognerà introdurre nell'Appennino

centinaia di lupi perché il loro numero è incontrollabile.

O sterilizzare milioni di capi di bestiame,

in quanto gli esseri umani sono al momento

l'unico grande predatore rimasto sul pianeta.

Un mondo vegano sarebbe di difficile gestione

a meno di non diffondere carnivori che mangino al posto nostro...

La Natura è qualcosa di eticamente spiacevole.

Quello che ha scritto Alma, che condivido pienamente, è quello che intendevo dire con ''gli animali sono ignobili''.

Ha centrato in pieno il discorso, discorso nel quale mi sono sempre chiesto quanto l'etica possa influenzare determinate scelte e se sia davvero etica quella che spesso millantiamo.

Non so se è etica, cioè io credo, come ho detto prima, che ognuno di noi fa ciò che si sente di fare in un preciso momento.

Io 6 anni fa mi sono sentita che volevo diventare vegetariana. Però ammetto che non riesco a diventare vegana e credo che non ci riuscirò mai perchè essere vegani comporta molte limitazioni, da rispettare per una questione di coerenza, che alla lunga per me più che un piacevole stile di vita diventerebbe una costrizione. E siccome io le mie scelte le voglio vivere con gioia sono rimasta "una via di mezzo tra vegetariana e vegana". Faccio quello che riesco a fare limitando molto i latticini, non comprando capi in pelle, comprando il più possibile prodotti cruelty free non testati su animali, lasciando volantini informativi nei tavoli delle università affinchè le persone siano informate sugli allevamenti, sulla vivisezione, sui maltrattamenti di animali ecc ecc.

Ma non mi sono mai chiesta se il mio comportamento sia eticamente giusto. Io credo che sia giusto rispettare gli animali, la natura ecc ma come non posso io giudicare gli altri (secondo me il giudizio è una cosa molto brutta e molto presuntuosa) non posso neanche giudicare me stessa. Per un vegano, certo, il mio comportamento non sarà del tutto "etico".

 

Mio padre e mia sorella mangiano carne, mio padre, in particolar modo, ne mangia tanta. Conosco mio padre e so che è una brava persona, non farebbe del male a una mosca, è cresciuto in campagna a contatto con la natura e gli animali. Però la carne la mangia e non si è mai sognato in vita sua di diventare vegetariano. Lui sta bene così, per lui amare gli animali significa lasciarli liberi e basta. Non si è mai posto il problema di mangiarli o non mangiarli. E' una questione anche di testa, di come ragioni. Lui rispetta la mia scelta, è lui stesso ad avvertirmi se in qualche pietanza c'è la carne. Ed io devo rispettare lui. La maggior parte delle persone che mangiano la carne non è, secondo me, ignobile (a sto punto dovrei giudicare ignobile anche mio padre, mia sorella, il mio ragazzo, le mie amiche e quasi tutti quelli che mi circondano), semplicemente sono persone abituate diversamente e che, x motivi loro (diversa sensibilità, diversa motivazione rcc.) non se la sentono di rinunciare alle loro abitudini. Certo, a me dispiace (e ai vegani, come abbiamo visto, dispiace molto di più, al punto che poi loro possono persino mettere "dei muri"), io sarei felice se fossero tutti vegetariani ma non posso pretendere che i miei valori siano condivisi da tutti, infatti non ho mai voluto convincere nessuno. Io seguo la mia strada per conto mio. Poi se qualcuno vuole seguirmi, ben venga. :)

 

 

@ r.post: scusa ma non ho capito cosa vuoi dire :unsure:

mi chiedo se vedete l'incoerenza delle frasi sulla sensibilità dei vegetariani/vegani e una forte intolleranza nei confronti di chi non lo è.

mi chiedo anche se avete una minima idea di che fine farebbero gli animali d'allevamento se tutti diventassero vegetariani.

vegan_hc_91

ma saranno cazzi miei se non ho un grande rapporto coi carnivori?

l'etica per me è la prima cosa e per questo sono anarchico e antispecista.. non avrò mai un bel rapporto coi carnivori, coi sessisti con gli omofobi e con i razzisti..

tra l'altro vi vorrei rimandare alla natura dell'uomo.. non è carnivoro anatomicamente, l'unica cosa che abbiamo in comune coi carnivori è la mancanza di enzima che digerisce la cellulosa (potrebbe ricollegarsi all'evoluzione umana e alla civilizzazione del cibo) ovvero la capacità di digerire le fibre, ma tutto ciò ci permette di avere un attività intestinale regolare e velocizza il metabolismo.. questo spiega perchè da quanto sono vegano e mangio molte fibre non ingrasso di un chilo eppure ho un bel corpo non sono grasso e non sono anoressico..

poi se voi vi sentite a vostro agio con dei fottuti mangia carne son cazzi vostri.. io sto dalla parte di chi soffre ogni giorno e di chi è vittima di prevaricazione e gerarchie.. se una persona simpatica è razzista o filo fascista non vedo perchè dovrei averci a che fare.. conoscenti carnivori ne ho li saluto ci scambio 4 chiacchere, ma preferisco stare con chi non mangia cadaveri.. voi stareste mai a contatto con uno che dice I FROCI VANNO UCCISI SONO INNATURALI.. uhm ne dubito

 

A parte che gli integratori li prendono pure gli onnivori...

in ogni caso penso che un vegano preferisca gli integratori

rispetto all'idea di uccidere un animale, no?

 

Ed è chiaro che qui non si parli solo di "preferenze a tavola".

Per un vegano è immorale uccidere per nutrirsi;

non è che gli dà fastidio qualcosa di paragonabile al sale sulla pasta...

 

Da parte mia non credo molto che si tratti solo di una scelta etica.

Non credo che un vegano mangerebbe un cervo

dopo averlo investito per sbaglio in auto.

Credo che di base ci sia il disgusto per la carne.

 

io non prendo integratori, come evito di prendere medicine.. per me una vita innocente è sacra (niente di religioso in tutto ciò).. io vedo gli animali non umani uguali agli animali umani.. come vedo uguale una donna ad un uomo, o un nero con un bianco ecc anzi sarebbe meglio anche distruggere la categoria in generale.. si dovrebbe fare un ragionamento individualista dove non esistono animali, umani, uomini donne bianchi neri etero gay, ma solo individui sacri e onnipotenti solo esaltando l'individualismo si potrebbe eliminare il mondo gerarchico.. io parto da me stesso e così tutti i miei amici.. la gerarchia è la prima forma di controllo e oppressione..

la natura ha il suo equilibrio da sempre esistito milioni anni prima dell'uomo. che oggi questo sia sfalzato è senza dubbio, ma non diamo colpe alla natura di per sé.

 

Non è che do la colpa alla Natura,

dico solo che in natura sono comuni molti comportamenti

che noi giudichiamo profondamente immorali.

Magari Vegan_hc_91 non sopporterebbe neanche di avere un cane o un gatto,

per non dover uccidere altri animali per nutrirlo (avrà forse un coniglietto).

 

A me non sembra strano che una persona sia vegetariana;

è vero, ci manca l'enzima che scinde la cellulosa,

ma facciamo comunque una grande fatica con la carne cruda.

L'ideale sarebbe mangiare frutta e insetti come gli scimpanzè.

 

Riguardo al fatto che Vegan_hc_91 è intollerante verso gli onnivori;

beh... non credo che ci sia molto che possiamo fare :)

E' facile che una posizione etica così fortemente connotata

renda aggressive le persone e piuttosto sulla difensiva.

vegan_hc_91

amadel io purtroppo ho degli animali a casa fosse per me in un mondo etico gli animali non dovrebbero stare con gli umani.. nel senso che dovrebbero stare liberi e ognuno nel proprio habitat..

 

 

 

Riguardo al fatto che Vegan_hc_91 è intollerante verso gli onnivori;

beh... non credo che ci sia molto che possiamo fare :)

E' facile che una posizione etica così fortemente connotata

renda aggressive le persone e piuttosto sulla difensiva.

 

ooooooo bravo :D

e infatti non funziona così.

intanto perchè gli animali da allevamento sono stati selezionati con quello scopo, non sono "naturali", sono animali che in natura sarebbero infestanti diventando competitori ecologici con gli animali che vivono nei loro ambienti naturali.

nelle campagne, invece, gli animali da allevamento diverrebbero competitori dell'uomo, perchè se fossimo tutti vegetariani avremmo bisogno di maggior spazio per coltivare.

nella realtà tutta la produzione di cibo avviene, ovviamente, secondo la logica della domanda e dell'offerta. che piaccia o no è così che funziona, per cui se fossimo vegetariani significherebbe che gli animali semplicemente non verrebbero più fatti nascere, non che verrebbero liberati. non lo trovo eticamente migliore.

conosco la filosofia dei vegetariani,Amadell,ma dire che:"sono vegano abbastanza estremista diciamo che non tollero molto i carnivori cerco di averi a che fare sempre di meno"....dai sono cose senza senso!!! e' un po' come dire,ciao sono Asdrubale ho i capelli rossi e voglio intorno solo persone che si chiamano Asdrubale e hanno i capelli rossi!!

ma cosa fa una persona del genere quando si presenta? ciao,mi piaci molto,ma solo se sei vegetariano :aha:

 

 

E' esattamente la risposta che avrei dato io. Tutto cio' e' tragicomico.

E ribadisco, l'evitare ed il denigrare delle persone, solo perche' questa hanno gusti personali e preferenze diversi dai nostri, e' un comportamento estremista, ignorante, ed intollerante, paragonabile come detto a quello di chi schifa i gay solo perche' fanno sesso con persone del loro medesimo sesso.

Quindi auguro all'autrice di quel post delirante, di crescere, e di giudicare le persone per quello che sono, piuttosto che per i loro gusti. In caso contrario, prevedo tanta (meritata) solitudine.

Dream_River

nella realtà tutta la produzione di cibo avviene, ovviamente, secondo la logica della domanda e dell'offerta. che piaccia o no è così che funziona, per cui se fossimo vegetariani significherebbe che gli animali semplicemente non verrebbero più fatti nascere, non che verrebbero liberati. non lo trovo eticamente migliore.

 

Mi permetto di risponderti da "vegetariano utilitarista" (Siccome sono diventato vegetariano dopo aver iniziato a preparare la mia tesi di laurea in filosofia sullo status morale degli animali non-umani, e ho studiato anche questa posizione, che però non riassume le differenti posizioni nel movimento di liberazione animale)

 

Ciò che è eticamente discutibile nel nutrirsi di animali non è l'uccisione in se, ma l'enorme quantità di dolore e sofferenza che i nostri allevamenti intensivi impongono agli animali

Se tutti fossimo vegetariani, non nascerebbero più certi animali, ma questo non c'è motivo di ritenerlo eticamente negativo, allo stesso modo di come non c'è motivo di ritenere negativo non fare sesso in vista della procreazione o sprecare i propri spermatozoi con la masturbazione.

Gli animali che tutt'ora nascono e vivono una vita orribile hanno uno status morale in quanto non solo vivi, ma anche capaci di soffrire, mentre gli "animali che non nasceranno" non hanno status morale, in quanto non solo non hanno interessi

vegan_hc_91

Certo che si, "Liberazione Animale" è uno dei testi che mi hanno spinto al cambiamento di dieta, assieme a "Creati dagli animali: le conseguenze morali del darwinismo" di James Rachels

 

bello mi fa molto piacere io non ho mai letto tutto liberazione animale ma di singer ho letto scritti su una vita etica dove parla anche del pro aborto pro eutanasia ecologismo e dell'antispecismo, è molto bello te lo consiglio

Ci sono due modi per esprimere le proprie opinioni:

  1. dire la propria opinione ed insultare chi la pensa diversamente, pensando che la propria sia l'unica giusta ed accettabile e che gli altri non capiscano niente
  2. sostenere la propria opinione con convinzione, ma essere consapevoli che il confronto con gli altri è sempre un arricchimento e che le nostre opinioni non sono le tavole della legge

Personalmente credo che la seconda condizione sia veramente difficile da ottenere, ma che sia molto più produttiva. Penso inoltre che la prima condizione sia estremamente pericolosa...

 

Per tornare [iT], se il problema è solo la sofferenza degli animali per l'allevamento intensivo basta mangiare carne biologica o biodinamica: lì ci sono rigidi standard da osservare e controlli frequenti. Poi la carne costa decisamente di più (ma ne vale la pena) e così ne mangi anche di meno (visto che non fa così bene)...

vegan_hc_91

il non mangiare carne e derivati animali e qualsiasi cosa che venga da un animale(pelle lana ecc) non deriva dalla negazione degli allevamenti deriva dal fatto che gli animali non umani sono uguali agli animali umani e quindi è un principio di antispecismo a tutti gli effetti.. per antispecismo si intende il rifuto della prevaricazione di una specie su un altra, della discriminazione, del pregiudizio (sia buono che negativo) della SUPREMAZIA ecc è la stessa procedura ideologica dell'antisessismo e dell'antirazzismo..

Dream_River

Se il problema è solo la sofferenza degli animali per l'allevamento intensivo basta mangiare carne biologica o biodinamica: lì ci sono rigidi standard da osservare e controlli frequenti.

 

Gli standard a cui deve rispondere un prodotto biologico non riguardano il benessere animale, ma l'utilizzo di determinati prodotti che possono influire sulla salute umana. Ad esempio esistono standard più rigidi nell'alimentazione del animale (una percentuale deve provenire dall'azienda agricola dell'allevatore) e del trattamento bio-chimico a cui possono essere soggetti gli animali (Non possono essere somministrati ormoni della crescita ai vitelli per farli arrivare a pesare diversi quintali in pochi mesi). Ma tutte quelle sofferenze inflitte agli animali che non rischiano di influenzare la salute umana (L'anemia prodotta nei vitelli, per esempio) non sono contemplate nelle direttive dell'allevamento biologico.

 

Ci tengo a precisare che io intendevo dire che il problema principale che rende controverso moralmente il nutrirsi degli animali (e dei loro prodotti) è la sofferenza, non che sia l'unico problema che bisogna affrontare nel interrogarsi sull'eticità del nutrirsi di animali e dei loro prodotti

Considerando che tutt'ora non esistono metodi per uccidere un animale che siano al tempo stesso indolore ed economicamente vantaggiosi, anche dal punto di vista utilitaristico (quello espresso prima di tutto da Peter Singer) l'uccisione di un animale è quanto meno moralmente discutibile.

L'uccisione di animali è ancora più problematica se esaminata in un ottica come quella di Tom Reagan (Che porta avanti tesi morali tipiche di una morale deontologica di ispirazione kantiana)

 

E ribadisco, l'evitare ed il denigrare delle persone, solo perche' questa hanno gusti personali e preferenze diversi dai nostri, e' un comportamento estremista, ignorante, ed intollerante, paragonabile come detto a quello di chi schifa i gay solo perche' fanno sesso con persone del loro medesimo sesso.

 

Esattamente, ma se un Vegano non vuole circondarsi di persone che mangiano carne non è perché certe persone hanno fatto scelte diverse dalla sue, ma per le ripercussioni che queste scelte hanno su dei soggetti (anche se il senso comune tende a ridurli ad oggetti)

 

Immagini che molti di noi non si sentirebbero a proprio agio nel circondarsi di neo-nazisti, e questo non perché hanno semplicemente idee diverse dalle nostre, ma per le conseguenze che queste idee comportano nel loro attuarsi (aldilà del fatto che il loro attuarsi sarebbe potenzialmente un danno per noi che siamo omosessuali, ma il discorso varrebbe anche se fossimo tutti etero)

 

Allo stesso modo un Vegano non c'è da stupirsi se non gradisce circondarsi di gente a cui piace mangiare soggetti che non hanno nessuna colpa se non quella di non essere umani.

 

Leggermente OT: Non capisco come mai fra utenti di questo forum, che mi sembra abbiano un livello culturale medio-alto, si continui ad usare "estremista" come un termine dispregiativo. Estremista vuol dire semplicemente una posizione che si discosta da altre posizione più diffuse. Nel contesto in cui agivano, i sostenitori del abolizione della schiavitù erano degli estremisti, ma non penso che per questo sarebbero stati meritevoli di biasimo

vegan_hc_91

Esattamente, ma se un Vegano non vuole circondarsi di persone che mangiano carne non è perché certe persone hanno fatto scelte diverse dalla sue, ma per le ripercussioni che queste scelte hanno su dei soggetti (anche se il senso comune tende a ridurli ad oggetti)

 

Immagini che molti di noi non si sentirebbero a proprio agio nel circondarsi di neo-nazisti, e questo non perché hanno semplicemente idee diverse dalle nostre, ma per le conseguenze che queste idee comportano nel loro attuarsi (aldilà del fatto che il loro attuarsi sarebbe potenzialmente un danno per noi che siamo omosessuali, ma il discorso varrebbe anche se fossimo tutti etero)

 

Allo stesso modo un Vegano non c'è da stupirsi se non gradisce circondarsi di gente a cui piace mangiare soggetti che non hanno nessuna colpa se non quella di non essere umani.

 

Leggermente OT: Non capisco come mai fra utenti di questo forum, che mi sembra abbiano un livello culturale medio-alto, si continui ad usare "estremista" come un termine dispregiativo. Estremista vuol dire semplicemente una posizione che si discosta da altre posizione più diffuse. Nel contesto in cui agivano, i sostenitori del abolizione della schiavitù erano degli estremisti, ma non penso che per questo sarebbero stati meritevoli di biasimo

 

a quanto pare non voler circondarsi di carnivori è paragonabile come discriminare uno che fa errori di scrittura.. bah.. poi da persone (omosessuali) che son sempre state discriminate umiliate e uccise per via della cultura omofoba, mi aspetterei un minimo di sensibilità verso le altre classi oppresse come le donne gli animali o gli immigrati..

e ricordate che la liberazione animale è il primo passo per distruggere le basi della cultura gerarchica in generale

Dream_River

infatti il "non voler circondarsi di carnivori" è un ottimo esempio di mancanza di sensibilità nei confronti di chi ha idee diverse dalle proprie.

 

Può anche darsi, ma se soppesiamo il danno che riceve una persona che segue un alimentazione tradizionale nel non avere un vegano intorno e il danno che riceve un animale nel essere allevato per essere mangiato, penso che sia chiaro chi ha meno sensibilità (Anche perché il fatto che gli animali soffrano non è un opinione, è un fatto, ed è il sorvolare su questo fatto che può indignare un Vegano, non l'opinione in se di non ritenere gli animali meritevoli di status morale)

vegan_hc_91

Può anche darsi, ma se soppesiamo il danno che riceve una persona che segue un alimentazione tradizionale nel non avere un vegano intorno e il danno che riceve un animale nel essere allevato per essere mangiato, penso che sia chiaro chi ha meno sensibilità (Anche perché il fatto che gli animali soffrano non è un opinione, è un fatto, ed è il sorvolare su questo fatto che può indignare un Vegano, non l'opinione in se di non ritenere gli animali meritevoli di status morale)

 

mangiare altri animali e portare avanti un attitudine specista è un idea? bene è uguale al non voler frequentare razzisti e maschilisti.. perchè dovrei?

Dream_river:

qui il termine "estremista" viene usato come sinonimo di "intollerante"

e - di per sé - anche essere "intolleranti" è legittimo

qualora non si tolleri una scelta e non una condizione innata.

La questione degli allevamenti è molto interessante;

ho avuto spesso delle accese discussioni con gente che odia la caccia,

ma che si nutre di animali da allevamento.

Personalmente preferirei nascere lepre e morire in salmì,

piuttosto che coniglio di batteria e morire arrosto.

 

Coeranos:

probabilmente se domani diventassimo tutti vegetariani,

cominceremmo a uccidere polli, maiali e mucche

per impedire loro di devastare i nostri campi.

Come "vegetariani dominanti" cominceremmo

a selezionare specie carnivore sempre più aggressive,

allo scopo di ridurre i nostri competitori.

Come gli allevatori odiano i lupi, così odieremmo le pecore;

magari anche seguendo il principio del "se lo fanno gli animali è lecito"

affidando ad altri carnivori la difesa dei nostri raccolti.

E' fantascienza, ovviamente.

Il rischio di una conversione di massa al vegetarianesimo non esiste;

rimarrà sempre una scelta etica individuale, nell'ecologia di una specie onnivora.

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