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passi per la dieta vegetariana che, annettendo alimenti proteici e dall'alto valore biologico come le uova, puo' risultare sufficientemente completa per l'organismo (meglio se integrando con un multivitaminico), ma la dieta vegana no :salut:

e' troppo restrittiva e imho nel lungo temine puo' determinare abbassamento del sistema e immunitario (causa carenza di proteine vitamine b2 ferro e acidi grassi 0mega3)

p.s. le proteine vegetali (per esempio quelle contenute nelle lenticchie) hanno uno spettro amminoacidico molto carente rispetto a quelle animali,quiesto le rende  non computabili come proteine

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se le persone si informassero di più... :salut:

 

Sono vegano da anni e con tutte le analisi fatte, non mi manca mai niente, anzi  :roll:

 

Ricordo che ora ci sono molti alimenti arricchiti con vitamine, minerali e altro

La soia è alla pari, quantitativament eparlando, delle proteine nei prodotti animali,

ma è la proteina più nobile di tutte.

 

Non ho febbre, ne tosse, ne raffreddore da anni ormai...

Non penso quindi ci siano indebolimenti a livello immunitario.

 

:rotfl:

Sono vegetariano quasi integralista da un pò e sto benissimo:D, anzi sinceramente mi sento meglio da quando ho smesso con i cibi animali! meno pesantezza, etc.

ricordate che se non vegetariano, il mondo dovrà comunque diminuire di molto il consumo di carne (soprattutto i paesi occidentali)altrimenti sono guai :bah:

vabbè ma questi ragionamenti andrebbero applicati pure alle verdure con gli antiparassitari e simili...

 

si è vero, infatti è meglio preferire prodotti biologici anche se costano un pò di più. gli agricoltori dovrebbero capire che il biologico rende molto di più ed è più sano!!! :bah:

  • 3 months later...

Vorrei fare una domanda molto da disinformato (sono stato sul sito dell'IVU

ma non ho trovato risposta)

 

Cosa mangia precisamente un vegetariano e cosa mangia un vegano (e in quale quantità) a

 

- colazione

- pranzo

- cena

 

?

 

Altra domanda a chi ne sa più di me: esiste un filone di vegetariani che ammette una quantità

minima di carne ogni tanto (molto ogni tanto) oppure in via eccezionale.? Lo domando tenendo conto del fatto che uno

può avere anemia, oppure problemi postoperatori, oppure momenti di stanchezza particolari.

vai qui se vuoi più info: http://www.vegan3000.info/ (ricette e info di ogni tipo)

mi dispiace se mi dilungherò sull'argomento

 

per riabilitazioni e decorsi post operatori: nell'intervento dell'estate scorsa mi hanno chiesto se mangiassi molta carne visti i valori del sangue a riguardo di ferro e proteine...l'anemia non dipende tanto dall'essere vegetariani, ma dall'alimentazione sbagliata che si fa e, ovviamente, dalla predisposizione naturale. poi quando entra in gioco la salute, secondo me, c'è da poco da fare. quando diventai vegetariano infatti mi dissi che in capo a 1 anno mi sarei fatto le analisi per controllare come il mio corpo stesse reagendo alla rinuncia di certi alimenti e all'introduzione di altri (seitan, soia, kamut, tofu, etc, che comunque consiglio a prescindere, fanno bene e hanno grandi proprietà) ma poi non ho avuto problemi.

 

 

 

 

 

 

 

- a colazione io non mangio niente, si è sbagliato, ma non lo facevo prima non lo faccio nemmeno ora e le brutte abitudini sono dure a morire. semmai, se proprio mi gira bene, della marmellata di frutti di bosco (che è l'unica che mangio ovvero l'unica che mi piace) e una tazza di latte di nocciola (o di cocco, se lo trovo nei negozi)

 

- a pranzo, se ho tempo, direi un primo + secondo + contorno come tutti... il primo è un classico piatto di pasta(ricette più svariate che esistano), il secondo del seitan o dei bocconcini di soia con l'immancabile insalata (che a me piace davvero e non ho mai faticato a mangiarla almeno una volta al giorno, ben condita però con olio limone sale e pepe che tanto non ho certo problemi di grassi)

 

- a cena mi piace darmi da fare se non sono stravolto dalla giornata e quindi il primo è generalmente un po' più elaborato del pranzo, il secondo vede in campo la discesa di varie vedure (un esempio sono gli intramontabili dadini di melanzana, zucchine e tofu aromatizzati al peperoncino o quel che più ci pare). oppure se sono in giro che ne so, pizza, ristorante cinese, indiano, dolci, alcolici, e così via .. sono vegetariano non vegano quindi la presenza di latte o burro nei cibi non mi disturba

 

 

 

 

 

 

c'è da specificare per quanto mi riguarda che non ho scelto di diventare vegetariano per motivi etici, non trovo sbagliato cibarsi di un altro animale perché lo fanno tutti, è la piramide alimentare da secoli e millenni e non voglio scardinare la teoria evoluzionista della sopravvivenza del più forte. quel che trovo immorale è lo sfruttamento degli animali nelle gabbie e nelle batterie, ovvero gli allevamenti intensivi che rifiutano di curarsi della salute dei propri "ospiti" (prigionieri è meglio), e il totale menefreghismo dei consumatori. credo davvero che TUTTI a prescindere dalla dieta che fanno possano impegnarsi 5 minuti a perdere tempo mentre fanno la spesa a leggere l'etichetta per capire cosa stanno acquistando.

 

poi se fossi convinto al 100% della provenienza SANA del cibo in questione, ovvero della reale vita vissuta al pascolo o nel mare, senza crescite forzate, non avrei problemi. all'atto pratico ma non ho più toccato una bistecca né un pesce al forno, quando mi è stato offerto un pesce pescato in un fiume infatti (se non fosse morto per il pescatore se lo sarebbe mangiato un pesce più grande) ho rifiutato, non ce l'ho fatta in fondo. ma prima o poi...

Premetto che io sono di un'ignoranza abissale sull'argomento in questione (e non solo su questo argomento, sia chiaro  :asd: ); quindi mi scuso se non mi esprimerò come si confà.

Ma, lo chiedo ai vegetariani / vegani, come reagisce il vostro corpo al "non assorbimento" di determinate proteine/amminoacidi (o comunque ad un assorbimento estremamente ridotto) ? Le fibre muscolari, ad esempio, non si assottigliano/indeboliscono?

Semplice curiosità eh

Premetto che io sono di un'ignoranza abissale sull'argomento in questione (e non solo su questo argomento, sia chiaro  :asd: ); quindi mi scuso se non mi esprimerò come si confà.

Ma, lo chiedo ai vegetariani / vegani, come reagisce il vostro corpo al "non assorbimento" di determinate proteine/amminoacidi (o comunque ad un assorbimento estremamente ridotto) ? Le fibre muscolari, ad esempio, non si assottigliano/indeboliscono?

Semplice curiosità eh

 

La verdura è così ricca di proteine e amminoacidi che è difficile trovare diete vegetariane prive. Pure per i vegani che non prendono formaggi e uova, ma con ceci, lenticchie, fagioli tofu etc etc.. Troppe proteine fanno male alla salute e la carne è tossica! Inoltre alcuni sostengono che la verdura previene alcune forme di cancro e di sicuro combatte i radicali liberi...  :D

  • 1 year later...

Vorrei riportare su il topic, perchè di interesse personale.

 

L'anno scorso meditai di diventare vegetariano, era da tempo che ammiravo queste persone che decidevano uno stile di alimentazione così "fuori norma".

 

Da un anno non mangio chissà che di carne, da dicembre non tocco carne rossa e bianca.

Il pesce lo mangio, perchè penso che da solo riuscirei a pescarlo e a nutrirmene. A partire dal pollo in su, non ce la farei, quindi non delego ad altri l'uccisione di un animale per mia vece.

 

Vedere poi alcuni filmati relativi agli allevamenti, o al crescente aumento di carne nei paesi occidentali, mi ha fatto venire la pelle d'oca. Milioni di litri di acqua impiegata per irrigare le piantagioni di grano destinato agli allevamenti, milioni di litri di acqua destinati agli animali stessi. Fame nel mondo, risolvibile dando da mangiare i cereali destinati agli allevamenti. Impatto idrico ridotto fortemente, inquinamento ridotto, meno malattie e obesità.

Diminuire il consumo di carne a livello mondiale sarebbe un passo avanti, DIMINUIRE, non eliminare. La terra ci offre così tanti prodotti...

 

Come si fa a mangiare un agnello, un capretto, un maialino... da dicembre, appunto, non tocco carne, se non pesce, adoro il sushi!

Vorrei riportare su il topic, perché di interesse personale.

 

L'anno scorso meditai di diventare vegetariano, era da tempo che ammiravo queste persone che decidevano uno stile di alimentazione così "fuori norma".

 

Da un anno non mangio chissà che di carne, da dicembre non tocco carne rossa e bianca.

Il pesce lo mangio, perché penso che da solo riuscirei a pescarlo e a nutrirmene. A partire dal pollo in su, non ce la farei, quindi non delego ad altri l'uccisione di un animale per mia vece.

 

Vedere poi alcuni filmati relativi agli allevamenti, o al crescente aumento di carne nei paesi occidentali, mi ha fatto venire la pelle d'oca. Milioni di litri di acqua impiegata per irrigare le piantagioni di grano destinato agli allevamenti, milioni di litri di acqua destinati agli animali stessi. Fame nel mondo, risolvibile dando da mangiare i cereali destinati agli allevamenti. Impatto idrico ridotto fortemente, inquinamento ridotto, meno malattie e obesità.

Diminuire il consumo di carne a livello mondiale sarebbe un passo avanti, DIMINUIRE, non eliminare. La terra ci offre così tanti prodotti...

 

Come si fa a mangiare un agnello, un capretto, un maialino... da dicembre, appunto, non tocco carne, se non pesce, adoro il sushi!

 

Gli allevamenti possono utilizzare tecniche crudeli.

Ti piace il sushi ( dove il tonno è un componente importante).

Hai presente una tonnara?

WistonSmith
Come si fa a mangiare un agnello, un capretto, un maialino... da dicembre, appunto, non tocco carne, se non pesce, adoro il sushi!

 

In effetti i pesci non sono carini e coccolosi.

 

Evidente provocazione la mia, perdonami, ma proprio non capisco.

Riesco più a "comprendere" le scelte di un vegetariano completo (non so e non conosco i giusti termini, intendo chi non mangia nulla d'animale), ma non chi distingue un animale dall'altro. Faccio davvero fatica a trovare una risposta, mi viene subito da pensare ad una forma di ipocrisia.

Che differenza c'è?

 

 

Ascolta un po' questa canzone:

(U' Pisci spada - Domenico Modugno)

Si capisce abbastanza bene, comunque qua c'è il testo: http://www.angolotesti.it/T/testi_canzoni_tinturia_2658/testo_canzone_u_pisci_spada_826173.html

Sono sempre stato molto critico con chi pensa di poter allegramente tagliare in toto il consumo di proteine animali.

Non dimentico i casi di quei poveri neonati figli di mentecatti vegani che li nutrivano solo con latte di soia e li hanno fatti MORIRE!

Ad ogni modo, rimanendo sul piano strettamente del benessere fisico, sono il primo che non consuma moltissima carne e abbonda di verdure ma non bisogna dimenticare che l'eccessiva carenza di proteine causa un processo chiamato catabolismo muscolare per il quale il corpo preleva dai muscoli gli aminoacidi che gli sono necessari, facendo deperire il tessuto muscolare. Analogamente un eccesso di proteine causa sovraccarico del sistema renale per smaltire i chetoni attraverso le urine (spero di ricordarmi bene...).

Quindi, un'alimentazione bilanciata e ricca di varietà è, secondo me, il miglior modo di vivere sano. Poi, ovvio, ognuno si regola come meglio crede!  :)

Un'alimentazione ricca di proteine e lipidi e molto povera di carboidrati mantiene costanti i i livelli di insulina evitando l'accumulo di grasso e favorendo il suo utilizzo a scopo energetico.

Diminuendo i livelli di glucosio oltre i limiti raccomandati il corpo sarà costretto ad attingere energia da altri substrati quali proteine e lipidi.

 

La gluconeogesi è un processo che porta alla formazione di glucosio a partire dallo scheletro carbonioso di alcuni aminoacidi. Questo processo assicura un apporto costante di energia anche in condizioni di carenza di glucosio ma costringe fegato e reni a lavorare di più per eliminare l'azoto.

Evitare di assumere glucosio tramite la dieta e costringere il corpo a scindere le proteine è un processo piuttosto stupido, perché intossica l'intero organismo e lo fa lavorare inutilmente.

In ogni caso tutto questo lavoro aumenta la quantità di calorie bruciate (effetto termogenetico) e stimola la secrezione di ormoni che favoriscono lo smaltimento del grasso e sopprimono l'appetito. Per tutti questi motivi l'efficacia della dieta chetogenica è tuttosommato elevata.

Se vogliamo è lo stesso principio degli steroidi anabolizzanti, entrambe le cose funzionano ma le conseguenze di un loro utilizzo prolungato e indiscriminato sono piuttosto gravi.

E poi, se permettete, una dieta iperproteica ma non troppo, ricca di carboidrati complessi e fibre ad ogni pasto, associata ad alcuni accorgimenti dietetici mantiene gli effetti benefici della chetogenica eliminando buona parte degli aspetti negativi.

 

La dieta chetogenica, a causa dell'elevato apporto di grassi e proteine, può causare gravi problemi come uremia e chetosi (aumento della concentrazione dei corpi chetonici nel sangue). Ma che cosa sono i corpi chetonici?

 

L'organismo umano necessita di glucosio per sopravvivere.

L'essenzialità del glucosio come fonte energetica è legata al fatto che il sistema nervoso centrale utilizza esclusivamente glucosio per svolgere la propria attività e anche gli eritrociti sono dipendenti dalla glicolisi per il loro metabolismo energetico. Si calcola che il minimo apporto giornaliero di glucosio per permettere il normale funzionamento di questi sistemi sia di 180 grammi.

Tuttavia, in condizioni particolari di estrema carenza di glucosio (digiuno prolungato) il corpo ricorre ai corpi chetonici per sopravvivere.

La lipolisi (la degradazione degli acidi grassi a scopo energetico) è legata alla glicolisi (la degradazione del glucosio a scopo energetico).

Se per un qualche motivo la glicolisi ed il ciclo di Krebs sono fortemente rallentati, allora anche la lipolisi viene compromessa e si formano i corpi chetonici (gli acidi grassi vengono normalmente degradati ad acetil CoA che entra nel ciclo di Krebs legandosi all'ossalacetato per un ulteriore ossidazione fino ad anidirde carbonica e acqua. Se la produzione di acetil CoA tramite la lipolisi eccede la capacità di assorbimento dell'ossalacetato, si formano i corpi chetonici).

I corpi chetonici sono tre, l'acetone, l'acetoacetato e il 3-idrossibutirrato. I corpi chetonici si formano a partire da due molecole di acetil-CoA che, non potendo entrare in Krebs, si associano tra loro.

I corpi chetonici vengono prodotti normalmente in quantità minime che sono facilmente smaltibili dall'organismo (in particolare dal rene e dai polmoni). Se la produzione di corpi chetonici diviene molto elevata il loro accumulo nel sangue, definito chetosi, abbassa il pH ematico con conseguente acidosi metabolica (tipica dei diabetici non trattati). In casi estremi l'acidosi può portare al coma e persino alla morte.

I problemi sono aggravati se il soggetto svolge un'attività sportiva intensa, che aumenta le richieste e l'ossidazione di glucosio da parte dell'organismo.

 

Anche se l'esercizio fisico aumenta le capacità di ossidare tali sostanze a scopo energetico, opponendosi a tutti gli effetti negativi di un loro accumulo nel torrente ematico, il ricorso alla dieta chetogenica rimane comunque una forzatura metabolica, che a lungo andare può causare conseguenze spiacevoli anche in un organismo giovane e ben allenato.

 

Senza dubbio la dieta chetogenica funziona nell'immediato ma sottopone l'organismo ad uno stress continuo e non salutistico. Praticamente il gioco non vale la candela e la dieta chetogenica, sia pur efficace sotto certi punti di vista, può e deve essere sostituita con altri regimi alimentari meno dannosi ed ugualmente efficaci.

 

In ambito terapeutico, la dieta chetogenica è consigliata ai bambini di età inferiore ai 10 anni sofferenti di forme epilettiche non completamente controllate dalla terapia farmacologica. L'instaurarsi di uno stato di chetosi è infatti correlato ad una riduzione dell'incidenza degli attacchi epilettici.

beh.. l'essere vegetariano non è sempre una scelta o una cosa che si fa per "tenersi in forma"... mia sorella è vegetariana, ma da piccola era CARNIVORA come poche ce ne sono.... una sera mangiando la carne le è venuta la nausea e da allora non riesce più a mangiarne... se in un chilo di verdura metti una mollichina di carne (che io personalmente non sentirei) lei se ne accorge...  :) l'unico punto negativo è che è troppo magra... ma non è stata una scelta, è proprio che non riesce più a mangiarla... anche io in passato avevo intenzione di diventare vegetariano, ma non ci sono riuscito...

enigmatico

beh.. l'essere vegetariano non è sempre una scelta o una cosa che si fa per "tenersi in forma"... mia sorella è vegetariana, ma da piccola era CARNIVORA come poche ce ne sono.... una sera mangiando la carne le è venuta la nausea e da allora non riesce più a mangiarne... se in un chilo di verdura metti una mollichina di carne (che io personalmente non sentirei) lei se ne accorge...  :) l'unico punto negativo è che è troppo magra... ma non è stata una scelta, è proprio che non riesce più a mangiarla... anche io in passato avevo intenzione di diventare vegetariano, ma non ci sono riuscito...

 

 

in passato ho avuto un periodo "vegetariano" ma poi non potendo mangiare i legumi e gli spinaci per problemi vari e avendo sviluppato un intolleranza alla soya, ho dovuto riniziare a mangiare carne. ma solo bianca. cmq l'alimentazione vegetariana, ha i suoi vantaggi ma anche i suoi svantaggi, come la possibilità di sviluppare una carenza di ferro (parlo per esperienza personale) in quanto le proteine vegetali non sostituiscono completamente quelle animali di cui l'organismo ha bisogno, quindi i vegetariani sono più a rischio di anemie e solo con un alimentazione curata nei dettagli si può riuscire ad evitare tali conseguenze..!

Riesco più a "comprendere" le scelte di un vegetariano completo (non so e non conosco i giusti termini, intendo chi non mangia nulla d'animale), ma non chi distingue un animale dall'altro. Faccio davvero fatica a trovare una risposta, mi viene subito da pensare ad una forma di ipocrisia.

Che differenza c'è?

 

In effetti per un vegetariano non ha molto senso considerare una gerarchia animale... altrimenti non sarebbe poi assurdo. Io ad esempio mangio comunemente carne, ma non mi sognerei di mangiare un cane o un delfino, e non solo per una questione culturale. Preferisco che abbiano facoltà intellettive molto basse e che siano stati considerati da subito come animali d'allevamento... preferirei non prenderli dalla natura insomma. Poi escluderei ovviamente gli animali in via d'estinzione e quelli dal valore nutritivo basso. La differenza per me esiste.

WistonSmith

In effetti per un vegetariano non ha molto senso considerare una gerarchia animale... altrimenti non sarebbe poi assurdo. Io ad esempio mangio comunemente carne, ma non mi sognerei di mangiare un cane o un delfino, e non solo per una questione culturale.

 

 

Ipocrisia molto comune, tranquillo.  :)

 

Un po' come quel casino che vien fuori perché da qualche parte del mondo mangiano i cani, ma nessuno dice niente se, lo stesso trattamento e fine, la subiscono altri animali, o magari non tengon conto che noi siamo "mostri" perché mangiamo il maiale, che per certuni è invece una sorta d'aniamle sacro o addirittura domestico.

Nella concezione occidentale media il cane è sicuramente più "simpatico", e "dolce", di un maiale.

 

Io, ad esempio, prima non mangiavo coniglio. Poi sono giunto alla conclusione che è assurdo, sarei ipocrita nel fare queste distinzioni.

Ora per parcondicio mangio tutto.  :) E anzi, mangio proprio più carne che altro.

Ora per parcondicio mangio tutto.  :roll: E anzi, mangio proprio più carne che altro.

 

 

Mangi anche mosche e zanzare?  :D

 

Io le uccido volentieri, ed anche con un certo piacere, ma non farei MAI del male ad un gatto o un cane... è banale dirlo, giusto? Mi fa strano pensare alla caccia di balene e delfini (anche in estinzione), meno al commercio di rane.

Non farei mai del male ad un coniglio che scorrazza felice in un campo, ma mangio quelli nati e cresciuti in una gabbia appositamente con lo scopo d'essere allevati... ed anche con moderazione. Mangio comunemente alcuni tipi di pesce, ma francamente trovo fastidioso l'abuso che se ne fa in certi periodi (vedi Natale).

 

Sono compromessi fra le mie necessità d'onnivoro, e qualche strascico di buon cuore.

WistonSmith

Mangi anche mosche e zanzare?  :roll:

 

Devo ancora provare!

 

No, far del male agli animali non riuscirei neanch'io. Fuori discussione.

Sono contro ogni tipo di "violenza" sugli animali, in particolar modo,se per ricavarne abiti, creme, e belletterie varie.

Così come sono contro gli sprechi. Trovo assurdo uccidere, ad esempio, gli squali per prenderne solo parte (se non sbaglio le pinne) per farne scatolame e il resto viene, a quanto ne so, buttato via.

 

Ma sull'alimentazione (allevamento, quindi) non si discute. Semplice catena alimentare.

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