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Ho paura, paura da morire per quello che sta avvenendo tra gli eterosessuali


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Ciao a tutti e grazie se avete deciso di leggere questo topic in anticipo. Mi presento qui brevemente con una piccola descrizione della mio orientamento sessuale che ho sempre tenuto celato agli occhi  degli altri perche' amo la segretezza. Non e' una questione di paura, del coming out o qualcosa del genere, semplicemente ritengo di amare il mio orientamento in generale come qualcosa di strettamente segreto per evitare semplicemente di rivelare agli altri dettagli che amo tenere come privati. E' solo un modo di "Tenere nascosto un tesoro" a cui ci tengo davvero molto. Attualmente mi definisco come bisessuale perche' mi sono sempre sentito trascinato da pulsazioni sessuali irresistibili nei confronti di uomini, donne a seconda dei momenti della mia vita. Ho passato periodi puramente gay e periodi con donne, o periodi addirittura in cui stavo per operarmi per cambiare sesso perche' mi sentivo una donna. Ho avuto esperienze di vario tipo, veramente tante ed in giro per mezza Europa. Ora semplicemente mi definisco bisessuale per dare un minimo di identificazione su quello che provo e non che sono ma in verita' la vera parola che dovrei utilizzare sarebbe "Incasinato". 

Scusate per questo resume della mia vita ma lo ritengo necessario per farvi capire che ho abbastanza esperienze da poter vedere il mondo con un'ottica molto, molto amplia. Non voglio arrogarmi il diritto di sentirmi superiore nei miei giudizi o di avere la verita' in tasca ma ne ho vissute abbastanza da poter sapere qualcosa in piu' o in meno di alcuni soggetti.

Ora vorrei farvi concentrare sul titolo del mio post in cui dico di aver paura di quello che sta accadendo tra gli eterosessuali. 

Vi dico in anticipo che ho paura persino a parlarne qui con voi, ho paura di essere giudicato, aggredito ma ho bisogno di parlarne con qualcuno perche' non riesco a trattenere queste emozioni negative che mi salgono nello stomaco e si arrotolano nella pancia. Quello di cui voglio parlare e' che non mi sta piacendo come si sta evolvendo la situazione tra gli eterosessuali che portano avanti iniziative di rispetto nei confronti di persone LGBT. Ovviamente non tutti perdio. Ma parlo di quelle persone che prendono le difese dei diritti gay o transgender in Italia senza aver parlato, senza aver avuto esperienze o toccato il mondo LGBT. Oggi mi sono trovato a parlare su di una chat di Breaking Italy show con della gente riguardo i diritti gender e CRISTO questa gente faceva paura e mi hanno attaccato in massa. E prima ancora di questo episodio ho avuto altri episodi con americani e gente che sta portando avanti una politica di integrazione, diritti e rispetto. La questione e' che stanno utilizzando gli argomenti gender, gay per farne una bandiera non dissimile a quella comunista o fascista. Sono aggressivi, non vogliono sentire ragioni, sono intolleranti, hanno quattro regolette imparate a memoria, per loro gay, transgender o qualsiasi cosa sia e' giusto a priori e questo per me e' dannatamente sbagliato. Sicuramente anche voi nelle vostre esperienze avrete avuto amici gay che sono degli stronzi, scusate l'espressione, o peggio ancora conosciuto ragazzi o ragazze omosessuali che erano violenti, aggressivi, offensivi ed in certi casi addirittura il peggio del peggio e ve ne siete allontanati. Quindi quando ho spiegato a queste persone che "Occhio, non tutti sono buoni" mi sono sentito dare dell'omofobo o del transofobo finendo per rispondergli che io nel cu@@ l'ho preso e loro no (Che vergogna!). Quando qualcuno esponeva la propria opinione che io ci tenevo ad ascoltare veniva tacciato ancora una volta di essere transofobo e bannato. Un ragazzo senza utilizzare termini volgari ha semplicemente detto che non riteneva una donna transgender una vera donna ed allora e' stato bannato come transofobo. Ed io non ritengo giusto tutto questo, perche' credo che ogni persona abbia il diritto di mettere in dubbio la propria sessualita' e quella degli altri, di esprimere le proprie opinioni se queste non fanno male ad altri. Sono opinioni perdio e senza opinioni il mondo non puo' assolutamente crescere! Quindi ho cercato di spiegare le mie tensioni di quando volevo operarmi, dei miei amici trans e di come sia davvero confuso, anzi, confusissima quella realta'. Di come sia difficile capire cosa si voglia sul serio, di quanto l'operazione sembri pura macelleria, di quanto faccia paura e soprattutto di quanto sia difficile sapere che non si sara' mai una vera donna (O almeno cosi' l'ho vissuto io sulla mia pelle ed e' questo il motivo per cui non ho proseguito verso quella direzione)  e quando ho detto anche dal mio punto di vista essere transgender non ti trasforma in una vera donna mi hanno dato del transofobo ed attaccato con violenza. Scusate se qualcuno si sentira' offeso da questa definzione ma ripeto, sia dalla mia esperienza, sia da quella dei miei amici o almeno da come lo abbiamo vissuto noi (Anche dopo l'operazione) c'e' sempre qualcosa che ti manca, ti manca sempre e ti manchera' sempre e che sai non ti permettera' mai di essere una vera donna. Che significa vera donna? Parlo di corpo, esperienze, mestruazioni, degli atteggiamenti degli altri sin da tenera eta' che ti identificano come una bambina e non un bambino, le aspettative dei tuoi genitori, amici, tutte quelle cose che rendono con marcata differenza un uomo da una donna. Cose che se sei un transgender non vivrai mai perche' non esiste una macchina del tempo. O peggio ancora quando vedi le altre rimanere incinta e tu sai di non poter mai vivere quella esperienza. Ti senti sempri fuori da quella realta' e corri e corri cercando di raggiungerla ma sempre sentendo un senso di vuoto che non si riempira' mai ne' con un'operazione, una pillola o qualsiasi altra cosa. Tutte le mie amiche trans sono sempre ad inseguire questa femminilita' che le donne etero non hanno, cercando vestiti che amplifichino la loro femminilita', modulano la loro voce, cercando con i loro atteggiamenti di mimare qualcosa che va oltre cio' che le donne etero fanno tutto il tempo senza neanche pensarci o sapere che esista. Motivo per cui ho detto no, una donna tran non e' una vera donna. Ma loro no, mi hanno aggredito, attaccato e vi giuro su dio, non posso leggere nel pensiero ma vi giuro che so riconoscere ormai bene il tipo di pensiero che si cela dietro una persona e tutte queste persone dicevano quel che dicevano per un semplice senso di negazione generato da una presa di posizione. "E' cosi'. Cosi' e basta!" - "CREDERE. OBBEDIRE. COMBATTERE."

Quello che ho imparato stando tra i miei amici gay e con la sessualita' piu' stramba e' che da questa parte della realta' abbiamo sempre messo in discussione quello che pensavamo, ci aprivamo, senza mai dire che le cose fossero o troppo giuste o troppo sbagliate ma sempre qualcosa di volatile, idee, prese con leggerezza, valutazioni personali perche' sapevamo sempre che le cose cambiano o potevano cambiare persino per noi, che nulla e' una certezza e che tutto quello che ha a che fare con l'LGBT ha sempre un legame pazzesco con la confusione che viviamo durante l'infanzia e l'adolescenza quando non riusciamo veramente a capire se siamo sbagliati, giusti, quello che sta avvenendo e cosi' via. Non ho mai sentito queste energie cosi' dirette durante questi argomenti, queste prese di posizione del tipo "E' cosi' e basta! Sei contrario? ALLORA MUORI" perche' era questo quello che avvertivo sulla mia pelle quando parlavo con loro. Una sensazione di paura, angoscia, violenza, come se stessero utilizzando la stessa ferocia che fa pestare a morte un ragazzo gay per strada ma messa al contrario, per poi dire l'opposto con una frase del tipo "Aiutiamo i gay" ma bastonando chi la pensa diveramente.

Questa sensazione la sto avvertendo crescere non solo in Italia ma anche qui a Londra o con gli Americani con cui lavoro. Sto notando che la gente etero sta assumendo tutto quello che proviene dal mondo LGBT come una presa di posizione politica, come del fanatismo, ecco la parola esatta! Fanatismo. E' questo che cercavo di dirvi fin dall'inizio, sento del fanatismo nelle loro posizioni e ho paura, paura da morire perche' quando c'e' del fanatismo si creano sempre delle fazioni e la gente lotta, si ammazza, si fa del male ed io non voglio tutto questo in nome della mia sessualita'. Io vorrei e desidero semplicemente il rispetto nei confronti di qualsiasi persona, bianca, nera, rossa, gialla o blu, della loro sessualita' o idea politica, culturale, sociale e non vorrei vedere piu' violenza, crudelta', ferocia. Non questa tensione nevrotica ed omicida. 

Ditemi, sono io che mi sbaglio?

Mi sto sbagliando su quello che sto dicendo?

Sono pazzo a voler credere che si possano esprimere i propri concetti senza dover passare sempre da questa angolatura spigolosa e fiammeggiante? 

Prima avevo paura di dire di essere gay, transgender o bisessuale alla gente perche' potevano discriminarmi per cio' che ero, ora ho paura perche' se lo dico e' come...

Non lo so. Non lo so diamine. Che diavolo sta succedendo a queste persone.

Se sapessero che con i miei amici gay ci siamo chimati "Fighetta" o "Frocio" per anni questi mi ammazzano. Ne sono sicuro.

 

 

 

(Scusate, forse sono andato un po' oltre ma dovevo sfogarmi. So di essere estremamente confuso e forse non capirete quello che ho scritto ma mi sento ribollire. Spero che nessuno si senta insultato da quello che ho scritto perche' non ci tengo ad offendere niente e nessuno! Scusatemi ancora)

No, la gente non ha il diritto di giudicare la sessualità degli altri.

Mai. Neanche tu che sei bisessuale e genderfluid o quello che vuoi.

Non c'è un buon motivo per farlo: semplicemente quello che la gente fa col suo corpo non sono cazzi nostri.

 

Le uniche persone a cui è giusto rompere le palle, sono quelle che rompono le palle agli altri.

Se dici cattiverie sulle persone LGBT, è molto probabile che qualcuno - anche se non ne conosce - ti dica di smetterla.

 

Io sono molto giudicante verso una pletora di persone: anche LGBT.

Non lo sono mai, però, per quello che sono: ma sempre e soltanto per le cazzate che dicono.

Tu forse pensi che un etero dovrebbe darti ragione

quando parli male delle persone LGBT solo perché sei queer anche tu: ma non è vero.

Essere queer non è un lasciapassare per dire quello che vuoi

e nemmeno essere etero li obbliga a essere d'accordo con te.

Invece si. Dal mio punto di vista la liberta' di opinione fa solo e sempre che bene a tutti. 

Nel momento in cui si imbavaglia la gente, la gente viene repressa. Chi si sente represso raccoglie in se energia negativa che poi rilascia sotto forma di aggressivita'. 

La gente DEVE giudicare, DEVE valutare, DEVE sviluppare le proprie opinioni, indipendentemente se queste siano negative o positive.

Senza di esse non si crea il giusto habitat per lo scorrere dei pensieri e quindi, tutti stagna. La filosofia muore.

Chi non ha opinioni, non puo' essere smentito, se non c'e' fuoco non c'e' acqua, e' semplice come lo Ying e lo Yiang. 

Non si puo' imparare senza sbagliare, se le persone non sbagliano non impareranno mai.

Se questa gente finira' per scegliere di proteggere i diritti LGBT perche' "Sono costretti a farlo" si creeranno fazioni opposte di persone pronte a dire il contrario solo perche' non vorranno sentirsi costretti a fare quella scelta. Anche se quella scelta e' la migliore delle opzioni.

E' successo con le mascherine, con il green pass, con i Trumpiani, ora con i Pro Putin.

Gente che attacca perche' si sente costretta a scegliere una fazione, perche' anche se questa e' giusta la sentono come una forma di obbedienza cieca.

(Si scrive cieca o ceca?)

Ancora non abbiamo capito come "to deal" con i contrari.

 

Se le cose andranno cosi', se LGBT continuera' ad essere una parola legata ad estremismi e fanatici che si stanno venendo a creare nei prossimi decenni vivremo la piu' grande ondata omofoba e transofoba che si sia mai vista nella storia. Ed in parte quella divisione che sta avvenendo nel mondo attualmente, con a capo la Russia che rifiuta totalmente "Quel mondo corrotto che e' l'occidente" prendera' sempre piu' il sopravvento. 

 

Il mio vero punto di vista anche con un nazista e' di lasciarlo parlare, parlare e mai dire BASTA perche' se proverai a fermarlo darai sempre credito a quella persona per poter fargli dire "Guardate, sono imbavagliato, perseguitato perche' dico la verita', avete visto? Non mi fanno parlare! " e poi altri quando sentono dire tutto questo si aggiungono a quella persona perche' si sentono anche loro imbavagliati per altri motivi e finiscono per formare un gruppo. E nulla e' piu' pericoloso di un gruppo.

La mia soluzione e' il silenzio, perche' chi non viene ascoltato finisce per essere dimenticato.  E poi introdurre quella persona di fronte a cio' che odia per far lui comprendere che quello che odia in realta' e' solo frutto della sua solitudine, paranoia e sensazione di vuoto.

Ovviamente nei casi estremi forze dell'ordine e manicomio. (Ma quello e' un altro discorso)

 

Ed escludendo "gli altri" io personalmente voglio giudicare, valutare, controllare, osservare, misurare perche' altrimenti smetterei di essere umano e non potrei sviluppare quella cosa fantastica chiamata PERSONALITA'. 

1 hour ago, Morty said:

Ora semplicemente mi definisco bisessuale per dare un minimo di identificazione su quello che provo e non che sono ma in verita' la vera parola che dovrei utilizzare sarebbe "Incasinato". 

oggi cmq va più di moda fluido, e da quanto scrivi mi sembra che come definizione ti calzi abbastanza a pennello

1 hour ago, Morty said:

mi hanno aggredito, attaccato e vi giuro su dio, non posso leggere nel pensiero ma vi giuro che so riconoscere ormai bene il tipo di pensiero che si cela dietro una persona e tutte queste persone dicevano quel che dicevano per un semplice senso di negazione generato da una presa di posizione. "E' cosi'. Cosi' e basta!" - "CREDERE. OBBEDIRE. COMBATTERE."

considera però che in america ormai siete su posizioni fin troppo polarizzate, tra ultracristiani (e trumpiani) che ci vorrebbero tutti impiccati -manco fossimo gli Strange fruit del vecchio KKK- ed ultraliberal per cui va bene sempre & cmq tutto (basta che paghi)

Edited by freedog
1 hour ago, Morty said:

 La questione e' che stanno utilizzando gli argomenti gender, gay per farne una bandiera non dissimile a quella comunista o fascista. Sono aggressivi, non vogliono sentire ragioni, sono intolleranti,

Sono totalmente in disaccordo su quanto dici dopo a proposito della transessualità, ma comprendo perfettamente quanto affermi qui.

Ad ogni modo è un andazzo comune un po' a tutti gli argomenti "caldi": il dibattito si polarizza, non si discute, non si dibatte. Non ci sono più argomentazioni ma assiomi, il dogma sostituisce l'ipotesi.

 

1 hour ago, Morty said:

Questa sensazione la sto avvertendo crescere non solo in Italia ma anche qui a Londra o con gli Americani con cui lavoro

mmhh... non so esattamente come sia la situazione londinese, ma di sicuro a Roma sto clima da scontro frontale (ancora) non c'è, è quasi sempre roba da coglion... ehm.. leoni da tastiera, ma ci si scazza più però sul discorso vaccini che sui diritti gay (anche se è vero che molti no vax son gli stessi che vomintano cazzate omofobe a giorni pari & dispari e adesso tifano Putin)

1 hour ago, Morty said:

Sono pazzo a voler credere che si possano esprimere i propri concetti senza dover passare sempre da questa angolatura spigolosa e fiammeggiante? 

dipende dove li esprimi: sui social argomentare è semplicemente inutile, tanto quasi nessuno è in grado (o ha voglia) di stare appresso ad un ragionamnto che vada oltre la mezza riga.

E allora o banni o litighi; ma vale la pena farsi il sangue amaro dietro a gente che manco conosci di persona?

51 minutes ago, Morty said:

Si scrive cieca o ceca?

  • cieca = non vedente
  • ceca = (ex) cecoslovacca
51 minutes ago, Morty said:

Il mio vero punto di vista anche con un nazista e' di lasciarlo parlare, parlare e mai dire BASTA perche' se proverai a fermarlo darai sempre credito a quella persona per poter fargli dire "Guardate, sono imbavagliato, perseguitato perche' dico la verita', avete visto? Non mi fanno parlare! " e poi altri quando sentono dire tutto questo si aggiungono a quella persona perche' si sentono anche loro imbavagliati per altri motivi e finiscono per formare un gruppo. E nulla e' piu' pericoloso di un gruppo.

La mia soluzione e' il silenzio, perche' chi non viene ascoltato finisce per essere dimenticato.  E poi introdurre quella persona di fronte a cio' che odia per far lui comprendere che quello che odia in realta' e' solo frutto della sua solitudine, paranoia e sensazione di vuoto

qui però esageri col liberalismo, e su questo punto sto periodo discuto molto con alcuni amici ex radicali, ora in +Europa, che la pensano come te.

alcune "opinioni" SONO REATI!

non solo l'apologia del fascismo (che ormai in troppi fanno finta di non vedere), ma il razzismo, l'istigazione alla violenza eccetera non sono accettabili in qsi forma di dibattito: pubblico, sui social, su radio e tv, eccetera; e questo sempre & cmq.

almeno due paletti di decenza, li vogliamo mettere, di grazia?

Edited by freedog
54 minutes ago, Morty said:

Invece si. Dal mio punto di vista la liberta' di opinione fa solo e sempre che bene a tutti. 

Il punto sta proprio qui.

La libertà di espressione funziona in entrambe le direzioni.

Non è che gli omofobi hanno il diritto di parola e i gay non possono neanche rispodere.

56 minutes ago, Morty said:

La gente DEVE giudicare, DEVE valutare

E infatti tu sei stato giudicato e se stato valutato

e sei qui che te ne lamenti. Hai il diritto di farlo? Certo.

Tu vuoi che sia la gente di sinistra a tapparsi la bocca;

ma anche a noi se ci tappate troppo la bocca esplodiamo.

59 minutes ago, Morty said:

La mia soluzione e' il silenzio, perche' chi non viene ascoltato finisce per essere dimenticato.

Abbiamo appena smesso di stare in silenzio

e già ci dici che stavamo meglio fino agli anni Cinquanta? :D

Il mondo è pieno di Paesi dove i gay stanno in silenzio: in Russia, in Asia, in Africa...

E guarda caso sono proprio i Paesi in cui omofobia e transfobia esplodono più forti.

 

Se vuoi stare in silenzio fallo, ma non darti la pena di zittire quelli che invece si ribellano.

Vivacia3But

Non ho letto tutto, solo le prime righe e mi sembra di aver inteso che più che contro i gay o i gayfriendly tu ce l'hai con il politicamente corretto e la cancel culture.

Su questo mi trovi d'accordo. Ci sono forme di estremismo gravi per cui se uno si lascia sfuggire neanche un'offesa ma una frase che potrebbe anche essere presa per omofoba, transfobica, razzista... vieni assolutamente fucilato vivo e boicottato in qualunque modo possibile. Anche se sei la persona meno omofoba, meno razzista e meno transfobica o portata ad esserlo.

E' certamente un errore. Intanto perché accusare un innocente è sbagliato, e se anche la frase detta non è politicamente corretta al 100%, la sanzione non lo aiuta, ma lo allontana e se lo inimica.

Questo argomento però non credo c'entrasse niente col DDL Zan, anche se gli oppositori ce lo hanno forzato perché non venisse approvato, né con generiche forme di apertura al mondo lgbt e soprattutto conoscenza di questo, che deve opporsi all'ignoranza di chi pensa di dire cose equilibrate, giuste ecc. e invece sta solo dando sfogo ai pregiudizi che, suo malgrado, si porta dietro dall'educazione ricevuta, dalla famiglia e dal contesto sociale omofobo, che un po' dev'essere cambiato specialmente in Italia dove ancora facciamo moltissima fatica.

Edited by Vivacia3But
busdriver
11 hours ago, freedog said:

tra ultracristiani (e trumpiani) che ci vorrebbero tutti impiccati -manco fossimo gli Strange fruit del vecchio KKK- ed ultraliberal per cui va bene sempre & cmq tutto (basta che paghi)

E' fin strano se ci si pensa un goccio che alcuni sport molto "liberi" come lo snowboard siano nati lì come è fin strano che alcuni oggetti come bmx e mtb,come il jukebox arrivino proprio dagli states. Non fosse stato per loro avremmo ancora  certi cessi di bici o certi tristissimi fonografi a valvole.

E non diciamo nulla sulle auto tuning o su certi stili di arredamento casa. Del resto il lampadario a centro volta in cucina sono stati i primi a toglierlo dai maroni.

Chi diceva che la libertà di un popolo si definiosce ANCHE dalla libertà degli oggetti che costruisce

Edited by busdriver
22 hours ago, Morty said:

Sono aggressivi, non vogliono sentire ragioni, sono intolleranti, hanno quattro regolette imparate a memoria, per loro gay, transgender o qualsiasi cosa sia e' giusto a priori e questo per me e' dannatamente sbagliato. Sicuramente anche voi nelle vostre esperienze avrete avuto amici gay che sono degli stronzi, scusate l'espressione, o peggio ancora conosciuto ragazzi o ragazze omosessuali che erano violenti, aggressivi, offensivi ed in certi casi addirittura il peggio del peggio e ve ne siete allontanati.

Come si esprimono "aggressività" ed "intolleranza" nei tuoi confronti? Non credo che qualcuno t'abbia mai picchiato perché vuole impedirti di dire che "non tutti i gay sono buoni", mentre da gay è un po' più comune venire aggrediti anche fisicamente da chi pensa che tutti i gay facciano schifo.

Comunque, forse intuisco il fenomeno che descrivi, la cui ragione è come -quasi- sempre la stupidità; non tutti gli interlocutori sanno riflettere su questi temi in modo approfondito, ma se non riusciamo ad impedire alla gente d'essere stupida meglio stupidi ed ottusamente gay-friendly che stupidi ed omofobi :D 

Mario1944
23 hours ago, Morty said:

Sto notando che la gente etero sta assumendo tutto quello che proviene dal mondo LGBT come una presa di posizione politica, come del fanatismo, ecco la parola esatta! Fanatismo.

A parte che parlare di "gente etero" e conseguentemente suppongo di "gente gay" sembra adombrare che vi siano due diverse specie d'uomini l'una all'altra contrapposta od almeno l'una dall'altra radicalmente diversa, per il resto vale sempre l'annotazione che alcuni sono più papisti del papa il che, se piace a loro, quasi sempre spiace al papa....

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