Manzetto Posted April 29, 2008 Share Posted April 29, 2008 Mai avuto esperienze dirette ? Dai su raccontate Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Beasinner Posted April 29, 2008 Share Posted April 29, 2008 più volte ho creduto a qualche alieno... cioè me li immagino a volte quando sono da solo al buio fantasmi no mai... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
*carmen* Posted April 29, 2008 Share Posted April 29, 2008 Non ho mai creduto ai fantasmi però ho sempre voluto cercare di scoprire se esistevano in qualche maniera; così a 14 anni, a mare con amici miei, facevamo le sedute spiritiche. Non ho mai voluto partecipare direttamente, ovvero mettendo il dito appena sopra la moneta che si muoveva sul foglio, ma un giorno mi hanno fatto provare a me DA SOLA e....la monetina si è mossa da sola!!!! :asd: Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Arsenico Posted April 29, 2008 Share Posted April 29, 2008 No, non credo a fantasmi, diavoli, sedute spiritiche e cose varie... 0 proprio. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Mike in the Breeze Posted April 29, 2008 Share Posted April 29, 2008 Idem di sopra, non ci credo per nulla proprio. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Noxius Posted April 29, 2008 Share Posted April 29, 2008 Non ci credo ... ma mai dire mai Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Athesis Posted July 16, 2008 Share Posted July 16, 2008 io si e vi posso giurare che in casa della mia amica/vicina di casa succede di tutto da quando è morta sua nonna..detta così sembran cagate ma vi giuro ho sentito anch'io..al suo piano di sopra di notte succede di tutto,non abbiamo mai avuto il coraggio di guardare bene ma si sentono chiaramente piatti e stoviglie che si muovono sedie che si spostano passi libri che cadono addirirttura una volta la serranda che scendeva...o sarò io scemo ma a ste robe ci credo... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Albi Posted July 16, 2008 Share Posted July 16, 2008 Mmmmh no, non ci credo, ma vorrei tanto Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
GlassOnion Posted July 17, 2008 Share Posted July 17, 2008 Non ho mai avuto esperienze dirette, però credo negli spiriti. Anche se, a dire la verità, mi assale la tristezza se veramente dopo la morte siamo tutti anime in pena, erranti, incastrate in una dimensione parallela. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Ohhappyday Posted July 17, 2008 Share Posted July 17, 2008 Un pò ci credo, ma vorrei almeno un esperienza in prima persona . Di certo, mi piacerebbe DA MATTI che il sovrannaturale fosse di questo mondo. Partirei per sconfiggerli tutti come in Supernatural... :) :P :)! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Athesis Posted July 17, 2008 Share Posted July 17, 2008 perchè sconfiggerli tutti? non necessariamente il soprannaturale è malvagio... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Max Posted July 18, 2008 Share Posted July 18, 2008 Allora.. sui fantasmi, potrei raccontarvene a bizzeffe... c'è la madre del mio migliore amico che è una Medium, per cui è in contatto con persone passate, sente la loro presenza, è comunque sempre in comunicazione con loro. Non so se avete mai guardato il programma "Presenze" su Sky vivo, ma è molto interessante; certo, non tutto quello che fanno vedere è realtà, perchè io con lei, ho visitato parecchi castelli, dove ho avvertito proprio la presenza di questi spiriti, che si sono manifestati sotto diversi aspetti (spostamento del tavolo, della sedia dov'ero io seduto, correnti gelide in diversi punti di una stanza, mi sentivo toccare molto spesso il collo da loro, e tanto diversi altri fatti). Esistono. ma talvolta non sono sempre delle presenze "buone" anzi, molti sono alla ricerca di un qualcosa,che può essere una persona cara o per una vendetta di un omicidio etc etc.. per la mia esperienza, ho avuto diversi contatti sia con presenze positive che negative, e vi assicuro che se vi informate in rete, alcune di queste presenze negative hanno davvero compiuto dei gesti davvero di poco gusto, come lo scardinamento di diverse porte di castelli, luci accese, urla di notte, lamenti, sussurri, canti di galli a qualsiasi ora etc etc.. . Io vi consiglio di cercare, e perchè no di provare un'esperienza come la mia; di sicuro sono convinto che vi lascerà un pò stupiti e vi farà guardare con un occhio un pò diverso quello che è "Paranormale" ciao. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
AngelFire_86 Posted July 18, 2008 Share Posted July 18, 2008 Tendo a crederci... mai avute esperienze personali però...e meno male, potrei rimanerci secco Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Ghost77 Posted July 31, 2008 Share Posted July 31, 2008 Allora.. sui fantasmi, potrei raccontarvene a bizzeffe... c'è la madre del mio migliore amico che è una Medium, per cui è in contatto con persone passate, sente la loro presenza, è comunque sempre in comunicazione con loro. Non so se avete mai guardato il programma "Presenze" su Sky vivo, ma è molto interessante; Vabbeh il mio nick parla per me A parte questo il sensitivo protagonista della terza serie di Presenze è un mio amico, ti confermo che da parte sua non c'era inganno anche se pure lui ha avuto qualche sospetto di "trucchetto" da parte della redazione. Per quanto riguarda i due ricercatori sempre dell'ultima serie, li conosco e so che sono persone degne di fiducia. Diciamo che gli spunti del programma eran buoni ma sfruttati male, purtroppo. Per le tue esperienze passate, Max, mi interesserebbe sapere qualcosa di piu, pur avendo diverse idee sulla bontà o meno delle presunte apparizioni. Se ti interessa,il portale del mio gruppo http://www.greponline.it/grep.htm ,qualora volessi contattarci per qualcosa, il referente con l'esterno sono io. Ciauz! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Fior.di.Campo Posted August 1, 2008 Share Posted August 1, 2008 AH io li ho in casa! Molti parenti dalla parte di mia madre sono portati a percepire molte cose, difatti le mie due sorelle, io e mia madre, sua sorella e suo fratello.. siamo esposti a determinate sensazioni.. quando mi sono dichiarato a casa ( quindi situazione difficile ) la casa ha preso vita tipo.. una cosa assurda! ti dico mi si spostava il letto la notte, puzze improvvise, spesso avvertivo quella sensazione che ti senti osservato.. poi sussurri, soffi improvvisi sul viso mentre dormi, sedie che si spostano, passi pesanti o corse veloci su per le scale.. ne potrei raccontare tantissime di cose che mi sono capitate ma va a finre che vengo preso proprio per scemo oppure sognatore.. comunque io posso dire che ci credo assolutamente! Esistono eccome e non sempre sono buoni purtroppo.. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Manzetto Posted August 6, 2008 Author Share Posted August 6, 2008 ma nessuno s'è mai relazionato anche per sentito dire con loro? che caspita succede dopo la morte? perchè sta gente non se ne sta in "paradiso" e rimane li? perchè alcuno possono far sentire la loro presenza e altri no? perchè quando si parla di fantasmi si parla spesso di persone del 1500 e mai di gente normalissima che so che è morta di vecchiaia l'anno prima? Quando si manifestano che saspetto hanno? fumo? forma umanoide? che voce hanno? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Mike in the Breeze Posted August 6, 2008 Share Posted August 6, 2008 Ma solo io credo tendenzialmente di più a babbo natale? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
GabrieL Posted August 6, 2008 Share Posted August 6, 2008 , puzze improvvise, sicuro che magari non era tua sorellina che sganciava una puzzetta silenziosa?? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Alex. Posted August 10, 2008 Share Posted August 10, 2008 Si, credo profondamente nei fantasmi e ho avuto anche delle esperienze. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Almadel Posted August 10, 2008 Share Posted August 10, 2008 Fior.di.campo, se sono successe cose strane in relazione al tuo coming out questo fenomeno viene chiamato "poltergeist" e la parapsicologia lo crede generato dalla libido sessuale degli adolescenti che non si è "sfogata" ancora. Il caso di "soffitta infestata" che mi è stato sottoposto l'ho classificato come "infrasuoni da ripetitore". In poche parole c'era una antenna delle Telecom che creava una cassa di risonanza degli infrasuoni (vibrazioni che vengono "percepite", ma non "udite") e chi vi entrava sentiva delle presenze. Il vento attraverso le fessure è spessa causa di infrasuoni il cui eco può permanere molto a lungo in una grande casa silenziosa. Come tutti sanno i suoni forti fanno fuggire gli spettri... (una bella tromba da stadio è un buon disinfestante) Altro paio di maniche è la tavola Ouija; quella per le sedute spiritiche. Le mie esperienze con essa sono però piuttosto incoerenti e non so se qualcuno di voi l'ha provata (è quella con le lettere in cerchio e la moneta) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Wolf Posted August 10, 2008 Share Posted August 10, 2008 Finora nessuna esperienza con alcun fantasma. Non credo che sarebbe il mio tipo. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
sugar85 Posted August 10, 2008 Share Posted August 10, 2008 Un pò lunga ma interessante Ma allora, sono tutti trucchi? Non c'è niente di vero?" Questa domanda mi è stata rivolta spesso, dopo le mie trasmissioni televisive sulla parapsicologia e la pubblicazione del libro Viaggio nel mondo del paranormale. Direi che è un modo un po' semplicistico di porre il problema, poiché in realtà i trucchi a mio avviso possono rappresentare solo una piccola parte dei presunti fenomeni paranormali. "E allora, se non sono trucchi, di cos'altro si tratta? Di allucinazioni?" In certi casi possono esservi naturalmente delle allucinazioni: ma rappresentano anch'esse una frazione molto piccola dei casi. "E allora? Come si spiegano certi fenomeni strani che avvengono?" Ebbene, procediamo con ordine.Cominciamo col dire che in parapsicologia è sbagliato partire dalla domanda "come si spiegano i fenomeni", perché ciò presuppone già la loro esistenza (e a questo punto non avrebbe importanza saperli spiegare oppure no; in passato non si riusciva a spiegare l'eclissi o il fulmine, eppure esistevano). La prima domanda da porsi, ovviamente, è: "Esistono davvero questi fenomeni? Sono stati realmente osservati e accertati?" Sappiamo che sin dall'antichità vi sono stati racconti di premonizioni, veggenze, ubiquità, guarigioni, telepatie, sogni premonitori, ecc. Ancora oggi tutte queste cose vengono periodicamente riportate da persone di buona fede. Ma si tratta di veri fenomeni paranormali, o più semplicemente di un'interpretazione sbagliata, da parte dell'osservatore, di avvenimenti perfettamente spiegabili con le leggi ordinarie della fisica? Nella ricerca scientifica, una delle antiche regole, com'è noto, è quella di cercare delle risposte semplici prima di passare a quelle complesse. In altre parole, occorre prima vedere se le condizioni in cui il fenomeno è stato osservato erano tali da escludere l'intervento delle normali leggi di natura (ben sperimentate e collaudate); cioè se erano davvero tali da implicare l'intervento di altre "forze" o "energie" o "dimensioni" che contraddicono tutto il quadro delle nostre conoscenze attuali. Naturalmente tutto può essere. La scienza, per sua natura, è aperta a qualsiasi novità: purché si portino delle prove che reggono. Io dico spesso che la scienza è come lo sport: accetta (anzi è costretta ad accettare) ogni nuovo record. Però richiede che le condizioni di osservazione siano attendibili. È il caso dei cosiddetti fenomeni paranormali? Controlli e inganni Cominciamo dai fenomeni più spettacolari. L'esempio classico è il tavolo che si alza in una seduta spiritica (per non parlare dell'apparizione di un ectoplasma); è evidente che, se un tavolo si alzasse davvero, così come avviene in una "seduta", è come se la mela di Newton risalisse sull'albero... Un fatto talmente straordinario, che mobiliterebbe tutti i ricercatori del mondo. Al CERN di Ginevra, invece di far ricerche sull'accelerazione delle particelle nel famoso protrosincrotrone, costato miliardi, si studierebbero a tempo pieno i medium, capaci di produrre tali prodigi. In realtà (anche se a volte si può muovere per pressioni involontarie dei presenti) il tavolo che si alza è un trucco. Vi sono moltissimi modi per fare alzare un tavolo, addirittura farlo volare per la stanza (senza l'aiuto di fili); un prestigiatore mi diceva di conoscere almeno trentacinque modi per alzare un tavolo... Altri "fenomeni" straordinari sono la levitazione, la piegatura dei metalli (cucchiai o chiavi) grazie all'energia della mente, lo spostamento di oggetti a distanza, la materializzazione e smaterializzazione di oggetti, la fotografia del pensiero, ecc. Nessuno di questi fenomeni, in realtà, è mai avvenuto sotto controllo. Quando si predispongono dei piccoli accorgimenti per evitare i trucchi, i fenomeni... non si verificano più. Il mondo è pieno di gente che ha giurato sulla genuinità di un sensitivo come Uri Geller, dopo averlo visto di persona compiere dei veri e propri miracoli: ma anche Geller ormai è stato smascherato, le sue dimostrazioni replicate (il suo ex manager mi ha persino spiegato come organizzavano insieme alcuni trucchi - v. S&P 18, pp. 34-35, n.d.r.). Molti altri presunti sensitivi in passato sono stati presi con le mani nel sacco e ormai nessuno accetta più di produrre i suoi prodigi di fronte a un prestigiatore o sotto il controllo di un vero esperto. Tutta la ricerca sui presunti grandi sensitivi mostra insomma che nessuno ha mai prodotto un qualsiasi fenomeno quando le condizioni di controllo erano adeguate (quando cioè era un prestigiatore qualificato a predisporre i controlli; e non lo scienziato che è ovviamente disarmato di fronte a qualcuno che compia trucchi, perché non è il suo campo d'indagine). Il campo delle "interpretazioni" Nessun "grande fenomeno" è stato quindi mai osservato, in condizioni di controllo, neanche una sola volta, (e per "grande fenomeno" si intende anche soltanto uno spillo mosso di un millimetro...). Questo è il campo tipico dei trucchi. Lasciamo quindi da parte gli inganni compiuti da finti medium: essi rappresentano, come dicevamo, solo una piccola percentuale della "fenomenologia"; anche se rappresentano l'aspetto più spettacolare, quello che colpisce maggiormente l'immaginazione e che ha creato più interesse intorno alla parapsicologia. Se si tolgono questi fenomeni, cosa rimane? Rimane un ampio campo, dove però la fenomenologia è molto più vaga ed evanescente, e dove il margine di errore, equivoco, suggestione o casualità è molto alto. Non si tratta più di fenomeni chiari, evidenti, ma di cose che sfuggono a una precisa osservazione, e che in buona parte si basano sull'interpretazione delle persone interessate. Naturalmente ognuno è libero di interpretare certi avvenimenti come vuole: chi tende a credere all'esistenza di nuove dimensioni è portato a considerarli come sintomi (o addirittura come prove) dell'esistenza di percezioni extra-sensoriali, chi invece non crede in tali dimensioni ha oggi a disposizione una serie di spiegazioni naturali che gli permettono di collocare tale fenomenologia in un quadro assai meno misterioso. Vediamo, cominciando con un esempio. Un giocatore entra in una sala di roulette e sente che deve giocare il 14 su un certo tavolo: punta le sue fiches ed esce il 14... Se il giocatore crede nel paranormale sarà probabilmente convinto che si tratta di una premonizione, di un lampo di percezione extra-sensoriale che gli ha permesso di vedere con un piccolo anticipo un avvenimento che si è effettivamente verificato poco dopo. E racconterà questo fatto per il resto della vita. In realtà ogni 37 persone che entrano al casinò e puntano su un numero ce n'è una, dal punto di vista probabilistico, che ottiene un en plein. Si tratta quindi di una cosa assai frequente, anzi si tratta di un avvenimento che deve verificarsi mediamente ogni 37 puntate (36 numeri più lo zero). Eppure, quando accade, il giocatore tende spesso ad attribuirgli un carattere di premonizione: egli non racconterà le trentasei altre volte in cui ha sbagliato, ma solo quella in cui ha azzeccato. Come se le altre volte la percezione extra-sensoriale non avesse funzionato, mentre quella volta, sì... La stessa cosa può accadere con la premonizione della caduta di un aereo. È ben noto, a chiunque viaggia, che praticamente su ogni aereo ci sono passeggeri che annullano la prenotazione all'ultimo momento, o hanno cambiato volo o non si presentano per le ragioni più diverse. Vi sono migliaia di aerei che decollano ogni giorno nel mondo e naturalmente molti dei passeggeri hanno sempre, in cuor loro, il timore che possa succedergli un incidente. Ed effettivamente ogni tanto un aereo cade. Per coloro che, per varie ragioni, all'ultimo momento, hanno rinunciato proprio a quel volo, diventa tentante ritenere che una premonizione conscia o inconscia abbia guidato la loro rinuncia. (Ma che dire allora delle persone che all'ultimo momento hanno preso quell'aereo? Varrebbe il discorso inverso?) Insomma, la premonizione vale solo quando si verifica, non quando non si verifica. Nessuno dice mai di avere avuto una premonizione se l'incidente non si verifica. Essa viene giudicata a posteriori. Non viene cioè inserita in un contesto probabilistico, ma giudicata come un fatto a sé stante. I sogni Lo stesso discorso vale per i sogni. Noi sognamo oltre un'ora ogni notte, tutte le notti. Sognamo le cose più strampalate e anche le più terribili (morte di congiunti e amici, disgrazie, malattie, incidenti etc.). Se si moltiplica il numero dei sogni per quello dei sognatori in un anno, si ottiene un serbatoio di sogni enorme. Per fortuna quasi nessuna delle premonizioni si verifica; però, ogni tanto (come alla roulette) succede qualcosa che può collegarsi all'avvenimento sognato. In tal caso, chi tende a credere nel paranormale, può creare uno stretto collegamento tra le due cose. E racconterà questo suo sogno-premonizione per il resto della vita. In realtà, molto spesso, se si ricostruisce accuratamente la situazione sognata e la si confronta con quella reale, ci si può rendere conto che le circostanze non corrispondono perfettamente, che i dettagli magari sono diversi (o anche molto diversi), che i tempi non coincidono o che l'avvenimento sognato era soltanto simile, o magari era solo simbolico. Il sognatore però, convinto del carattere extra sensoriale di ciò che gli è accaduto, sarà molto affezionato all'idea di aver avuto una premonizione, e più o meno inconsciamente tenderà a far collimare il sogno con l'avvenimento. Per racconti successivi opererà, magari, piccoli ritocchi (tendenti anche a convincere o a compiacere gli interlocutori) così come avviene per qualsiasi racconto di un avvenimento straordinario che ci è capitato nella vita: a quel punto la premonizione, isolata dal contesto, collimata e magari interpretata diventerà una prova dell'esistenza della percezione extrasensoriale di fronte alla quale gli scettici non sapranno cosa rispondere... Naturalmente a volte può accadere che il sogno sia davvero sorprendentemente simile all'avvenimento. Uno psicologo americano, tempo fa, sognò un amico che non vedeva da anni, e fu svegliato dal telefono; era proprio quell'amico a chiamarlo. Ne fu turbato, ma prima di concludere che si trattasse veramente di un fenomeno paranormale si mise a tavolino, e fece un calcolo probabilistico, tenendo conto del numero dei sogni in un anno, degli amici che non vedeva da tempo, delle persone che gli telefonavano ecc. Arrivò alla conclusione che si trattava comunque di un avvenimento molto improbabile, qualcosa come una probabilità su un milione che fosse dovuto al caso: ma concluse anche che in una popolazione come quella americana, di oltre duecento milioni, era un fatto che poteva (anzi doveva) verificarsi con una certa frequenza. È come alla lotteria: c'è sempre qualcuno che vince, anche se il vincitore della lotteria può tendere a ritenere che qualcos'altro lo abbia indotto a scegliere il biglietto fortunato. "Perfino gli indovini qualche volta ci azzeccano" In altre parole, c'è la tendenza a non accettare facilmente il ruolo del caso. Gli si attribuisce spesso un significato che trascende la pura casualità. Ciò avviene anche per le profezie dei veggenti. Spesso vengono citate previsioni azzeccate di certi veggenti di professione, come per esempio Jeane Dixon, un'indovina americana che divenne famosa per aver profetizzato la morte di J. F. Kennedy nel Texas. Uno studio statistico è stato fatto qualche tempo fa sulle sue profezie, ed è risultato che mediamente esse rientravano nella media probabilistica. Come diceva Voltaire: "Perfino gli indovini qualche volta ci azzeccano". Se infatti si tiene conto del numero di veggenti professionisti, delle profezie annunciate e del fatto che i personaggi più in vista vengono spesso citati, non è sorprendente che ogni tanto qualcuno di questi avvenimenti si verifichi (soprattutto se le circostanze e i dettagli non corrispondono con precisione, ma vengono in parte fatti collimare). Un esperimento interessante venne realizzato diversi anni fa all'Università di Harvard: fu chiesto a una quindicina di studenti di formulare delle profezie all'inizio dell'anno, e contemporaneamente furono tenute da parte le profezie formulate sui giornali da altrettanti noti veggenti. Dopo un anno si fece uno studio comparato, dal quale è risultato che gli studenti avevano azzeccato più cose... Lo stesso esperimento, oggi, viene riproposto ogni anno dal CICAP (v. per esempio, S&P 13, pp. 18-20). La descrizione dei caratteri individuali Un fenomeno simile, ma molto più raffinato, avviene quando qualcuno va a consultare una chiromante: tra le molte cose che vengono dette, rimangono impresse soltanto quelle giuste. Quelle sbagliate vengono regolarmente dimenticate. Del resto anche per quanto riguarda le cose giuste c'è un discorso molto interessante da fare. Cominciamo con un episodio molto significativo accaduto qualche tempo fa. Uno psicologo presentò ai suoi trentadue studenti una batteria di test da lui preparata, destinata a definire il carattere individuale. Gli studenti si sottoposero alla prova, e quindici giorni dopo ognuno ricevette un foglio con la descrizione del suo carattere e della sua personalità. Tutti gli studenti, indistintamente, affermarono: "È esatto! Sono proprio io..." In realtà, il professore non aveva tenuto conto dei test, e aveva semplicemente distribuito agli studenti una descrizione caratteriale uguale per tutti... Ciò dimostra che esistono tratti comuni in ogni persona e che certe cose che hanno l'aria di essere azzeccate appartengono invece a una tastiera analoga per molti individui. Non solo. Ma ognuno ha tendenza a completare mentalmente lo schema, inserendovi la sua storia personale. C'è un esempio che può chiarire meglio questo processo mentale. Esiste un gioco a premi sulla Settimana enigmistica chiamato "questo l'ho fatto io". In un riquadro sono abbozzate alcune linee, e il lettore deve completare queste linee ottenendo un disegno di sua fantasia. Da quei pochi tratti iniziali si può così ottenere un fiore, un carro armato, oppure un uomo seduto in poltrona. Dalla chiromante, durante la seduta, si verifica un po' lo stesso processo: le parole dette, le frasi accennate, vengono completate mentalmente inserendovi la propria storia personale e la collimazione non è difficile, specialmente se si eliminano le cose sbagliate. Una riprova di tutto ciò l'ha data il prestigiatore James Randi nel corso di un programma radiofonico americano, in cui egli venne presentato come un grande medium capace di indovinare a distanza il carattere di una persona. Vennero introdotti tre candidati e Randi, senza vederli, diede una descrizione della loro personalità. Fu chiesto ai candidati di dare un voto a queste descrizioni, con un punteggio da zero a dieci: tutti e tre assegnarono il massimo, dieci punti! Come aveva fatto Randi? Semplicemente aveva preso di peso tre descrizioni caratteriali fatte qualche tempo prima da un presunto medium in un altro programma, in un'altra città, con altre persone, dimostrando che si potevano adattare benissimo a chiunque altro... Il "linguaggio del corpo" Ma non è tutto C'è un altro meccanismo psicologico che interviene, quando si consulta, per esempio una chiromante (o una veggente, una sensitiva ecc.): il cosiddetto "linguaggio del corpo". Si tratta di questo. Noi tutti, quando parliamo con qualcuno, riusciamo solitamente a capire dalle sue espressioni se è d'accordo con noi oppure no. Solo i giocatori di poker (e non tutti) riescono a rimanere impassibili e a non far indovinare il loro gioco. Di solito attraverso espressioni, gesti, sguardi, affermazioni del capo, noi lasciamo invece intendere il nostro gioco. La chiromante si lascia guidare da questa lettura delle espressioni ed è il cliente stesso a portarla sul tracciato giusto. In passato certi psicologi hanno studiato questo fenomeno, e si sono resi conto che persino un cavallo (il famoso Clever Hans) riusciva a indovinare il numero pensato da una persona battendo la zampa e lasciandosi guidare da impercettibili segnali dell'interlocutore, segnali involontari che in pratica significavano "comincia", oppure "smetti". Il linguaggio del corpo, il completamento mentale delle frasi, l'interpretazione soggettiva, e l'eliminazione degli elementi sbagliati, fanno sì che il successo sia spesso assicurato. A volte capita anche che la chiromante faccia l'en plein e in tal caso il fatto verrà raccontato a tutti e a lungo. Del resto il desiderio di credere, che esiste nelle persone che vanno dalla chiromante, salva persino le situazioni dove tutto è stato sbagliato. Mi raccontava recentemente una signora di essere stata da una chiromante con un'amica, e di esser rimasta molto delusa della consultazione, come pure la sua amica. Ma poi, raccontandosi a vicenda cosa aveva detto la chiromante, scoprirono che, scambiandosi le cose dette, tutto si adattava! Quindi, in fondo, la chiromante aveva azzeccato: c'era stato solo uno scambio di persona... Cose che capitano nel mondo del paranormale. Personalmente, penso che la maggior parte delle chiromanti siano comunque in buona fede; esse si immaginano veramente di avere dei poteri, dal momento che vedono emergere risultati così positivi presso coloro che le consultano (così come i guaritori ritengono veramente di avere dei poteri e dei fluidi, di fronte ai miglioramenti che producono nei pazienti grazie al semplice effetto placebo e a eventuali reazioni psicosomatiche indotte dall'autosuggestione). Vi sono però parecchi individui che sfruttano la credulità del prossimo per arricchirsi, e spesso per rapinare le sostanze di povera gente in cerca di speranza o di salute. A volte si tratta di vere e proprie organizzazioni di sfruttamento: attraverso una serie di trucchi (informazioni, investigazioni, sottrazioni momentanee di documenti durante una seduta spiritica ecc.) riescono a sbalordire il cliente indovinando cose che sembrano a prima vista impossibili. Come abbiamo già detto, i grandi fenomeni (tavoli che ballano, ectoplasmi, apporti, indovinamenti del numero di patente o della carta d'identità) avvengono naturalmente là dove non c'è controllo e realizzati da medium professionisti. Nessun individuo, nella sua vita personale, ha mai avuto un flash di percezione che gli abbia permesso di indovinare il numero della carta d'identità di un'altra persona, o di annunciare il numero vincente della prossima lotteria. Le premonizioni o le telepatie riguardano cose molto più vaghe e ambigue, dove l'adattamento, la casualità, la coincidenza e la collimazione (che si riferiscono, non dimentichiamolo, a pensieri e sogni che riflettono costantemente le nostre ansie e preoccupazioni) sembrano assumere dei contorni paranormali. I fenomeni studiati su base statistica Resta un'ultima categoria di presunti fenomeni: quelli che vengono studiati in laboratorio dai parapsicologi su base statistica. È un argomento questo che meriterebbe una trattazione ben più articolata. Diciamo semplicemente che, come riconosce lo stesso prof. J. B. Rhine, iniziatore del metodo statistico con le cosiddette carte Zener, i risultati statistici così ottenuti non sono un fenomeno paranormale in sé, ma indicano soltanto che certi risultati non possono essere ottenuti solo per caso. Cosa può averli allora prodotti? La percezione extra-sensoriale? O qualcos'altro? Coloro che cercano una spiegazione più semplice hanno parecchi elementi per ritenere che si tratti di risultati spiegabili in vari modi, senza ricorrere al paranormale. Anche perché si tratta di risultati che superano di poco la media probabilistica, in altre parole il segnale è così debole che può essere semplicemente il sottoprodotto di una serie di cause naturali (errori, selezione di dati favorevoli, imperfezioni nelle apparecchiature, ecc.). Vi sono stati casi in passato in cui i risultati statistici erano molto alti: ma indagini critiche hanno mostrato che potevano essere ottenuti con qualche malizia da parte del soggetto o anche dello sperimentatore. In alcuni casi c'è stata anzi forte presunzione di inganno da parte del soggetto, e su due casi, emersi qualche tempo fa, si è scoperto che l'inganno avveniva da parte degli sperimentatori. Gli stessi parapsicologi dovettero infatti ammettere che la celebre serie di esperimenti statistici effettuati negli anni quaranta dall'inglese prof. Soal (e che rappresentavano uno dei gioielli della parapsicologia, perché considerati perfetti) sono ormai del tutto screditati. Un altro grave incidente occorse al dott. W. Levy, direttore di ricerca nel laboratorio del prof. Rhine, sorpreso a barare dai suoi stessi colleghi, e reo confesso. Egli aveva realizzato una serie di esperimenti su base statistica con gli animali, e i risultati erano così buoni da essere considerati unici e rivoluzionari (e tali da convincerne anche i più scettici). Ma il fatto più importante è che i risultati statistici, anche quelli modesti non vengono ottenuti e replicati da ricercatori indipendenti. Se è ammissibile che la ripetibilità non si ottenga a comando quando si tratta di risultati eccezionali (così come un atleta non può ripetere a comando una certa performance straordinaria, è difficile ammettere che il segnale non appaia, neppure modestamente, su lunghissime serie di prove. Per tutte queste ragioni e molte altre, nessun risultato di parapsicologia statistica è stato mai "omologato" dalla comunità scientifica: e dopo oltre mezzo secolo di esperimenti bisogna pur dire che il futuro non sembra davvero molto incoraggiante. Anche perché oggi, malgrado il miglioramento delle metodologie (o forse proprio per questo), non si ottengono più certi alti risultati di una volta. "Più aumenta il controllo - commenta lo psicologo inglese C. E. M. Hansel, uno dei più severi critici della parapsicologia - più il fenomeno diminuisce". Il problema del controllo diventa poi fondamentale quando in laboratorio è presente un cosiddetto soggetto superdotato. Gli scienziati infatti si fanno mettere facilmente nel sacco da certi finti medium, che si presentano come individui dotati di veri poteri paranormali e che invece fanno soltanto giochi di prestigio ben studiati. Tutta la storia della parapsicologia è piena di storie penose di bravi scienziati (anche Premi Nobel come W. Crookes e C. Richet) che si sono fatti prendere in giro da finti medium. Se manca un prestigiatore qualificato, il rischio di farsi ingannare è troppo alto. Ciò è successo in passato e continua a succedere oggi. Ma diversi tra i parapsicologi, nonostante tutto, continuano a rifiutare i prestigiatori... Il contributo dell'informazione C'è infine una cosa che vorrei sottolineare, per concludere, ed è il ruolo che ha avuto l'informazione in tutti questi anni nel rafforzare nel pubblico la credenza nel paranormale. Articoli, libri, servizi, notizie, film, sceneggiati televisivi, tutta una massa di informazioni non controllate, compiacenti, o addirittura falsificate, hanno indotto il pubblico a ritenere autentici dei fatti che si sono rivelati invece non paranormali, e a volte addirittura dei trucchi. Il fatto è che la favola della parapsicologia è troppo bella da raccontare e da ascoltare. Il desiderio del pubblico di sentire racconti straordinari alimenta quindi la tendenza a produrne (e a volte persino a inventarne). In fondo, che male c'è? chiedono alcuni. Il problema è che queste cose vengono presentate come la nuova scienza, di fronte alla quale i cattedratici del sapere ufficiale farebbero barriera per ostacolarne la diffusione, rifiutando fenomeni che contraddicono le loro conoscenze... A questo punto diventa doveroso, allora, spiegare come stanno le cose. Perlomeno spiegarle a chi vuole sapere. A chi vuol credere, queste spiegazioni, evidentemente, non interessano e non lo convinceranno mai; anzi si sentirà vittima di un complotto organizzato da retrogradi cattedratici, alleati alle forze del Potere e a qualche oscura altra potenza. È inevitabile che sia così. Per parte mia penso che il mondo sia già abbastanza irrazionale oggi per non alimentare anche nei nostri giovani il pensiero irrazionale che esce dalla cosiddetta fenomenologia paranormale. E credo che lo sforzo che il CICAP sta facendo attualmente per stimolare un nuovo tipo di informazione, meriti davvero di essere incoraggiato. Piero Angela Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
coeranos Posted August 11, 2008 Share Posted August 11, 2008 il mio "papà" dice sempre cose sensate! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Guest Ale_dream Posted August 11, 2008 Share Posted August 11, 2008 Dunque l' uomo ancora non conosce tutto ciò che esiste, i principi e le varie leggi che regolano l'universo..consapevole di ciò, consapevole di questa ignoranza ( intesa come non conoscenza, non intendo offendere ) penso che sia irragionevole dire di non credere nell'esistenza di qualcosa. Al massimo si potrà dire: "non lo sò".... Per escludere l'esistenza di qualsiasi cosa bisognerebbe prima conoscere tutto ma l'uomo per ora è lontano da questa comprensione totale. Detto questo per mia esperienza personale credo nei fantasmi, credo che in ognuno di noi alberghi un' anima che, cessata la vita del corpo, lasci questa dimensione. Ho questa sicurezza per esperienze avute nella pratica dei viaggi astrali ( per sapere di cosa parlo ecco qui: http://www.viaggioastrale.it/ ) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
sugar85 Posted August 11, 2008 Share Posted August 11, 2008 Dunque l' uomo ancora non conosce tutto ciò che esiste, i principi e le varie leggi che regolano l'universo..consapevole di ciò, consapevole di questa ignoranza ( intesa come non conoscenza, non intendo offendere ) penso che sia irragionevole dire di non credere nell'esistenza di qualcosa. Al massimo si potrà dire: "non lo sò".... Per escludere l'esistenza di qualsiasi cosa bisognerebbe prima conoscere tutto ma l'uomo per ora è lontano da questa comprensione totale. Detto questo per mia esperienza personale credo nei fantasmi, credo che in ognuno di noi alberghi un' anima che, cessata la vita del corpo, lasci questa dimensione. Ho questa sicurezza per esperienze avute nella pratica dei viaggi astrali ( per sapere di cosa parlo ecco qui: http://www.viaggioastrale.it/ ) Il problema non è conoscere un fenomeno ma osservarlo. Fino ad ora nessun fenomeno paranormale in condizione di controllo è mai stato osservato Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Ghost77 Posted August 12, 2008 Share Posted August 12, 2008 C'è da chiedersi che cosa sia il controllo e se possa essere applicato anche a fenomeni d'ambito parapsicologico, dal momento che potrebbero benissimo non rientrare ,in quanto a studio, nel metodo scientifico da noi utilizzato. Consideriamo che tutto ciò che percepiamo viene passato dal filtro umano, che non corrisponde alla somma verità ma ad un'interpretazione approssimativa e limitata del vero. E lo stesso controllo è un'interpretazione, un tentativo da parte dell'uomo di razionalizzare qualcosa di nuovo in "cassettini" a noi già conosciuti . Con ciò non voglio dire che tutto debba esser preso per oro colato e i sistemi di ripetibilita' sian da buttare alle ortiche; semplicemente bisogna partire dal fatto che ciò che non può esser riprodotto sistematicamente in un ambiente controllato non vuol dire per forza che non esista. Povero Piero Angela, tutto sommato il suo impegno è nobile ; peccato che spesso e volentieri il Cicap invece di limitarsi a controllare i casi truffaldini tenti di negare a priori casi inspiegati utilizzando trucchetti di logica da bravi scientisti e sparando illazioni sfruttando i titoli d'istruzione dei propri membri. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
sugar85 Posted August 12, 2008 Share Posted August 12, 2008 C'è da chiedersi che cosa sia il controllo e se possa essere applicato anche a fenomeni d'ambito parapsicologico, dal momento che potrebbero benissimo non rientrare ,in quanto a studio, nel metodo scientifico da noi utilizzato. Beh la domanda si può rigirare: Che controllo vorresti? Perché non si può utilizzare il metodo classico? E quale metodo ci sarebbe in alternativa? E' valido? Perché? Consideriamo che tutto ciò che percepiamo viene passato dal filtro umano, che non corrisponde alla somma verità ma ad un'interpretazione approssimativa e limitata del vero. E lo stesso controllo è un'interpretazione, un tentativo da parte dell'uomo di razionalizzare qualcosa di nuovo in "cassettini" a noi già conosciuti . Con ciò non voglio dire che tutto debba esser preso per oro colato e i sistemi di ripetibilita' sian da buttare alle ortiche; semplicemente bisogna partire dal fatto che ciò che non può esser riprodotto sistematicamente in un ambiente controllato non vuol dire per forza che non esista. Non è affatto vero ci sono fenomeni fisici (nell'unvierso in particolare che fanno impallidire i fantasmi. Dubito che le leggi della fisica siano interpretabili più di tanto. E poi se il controllo è un interpretazione perché chiunque è stato sbugiardato ha fatto questa obiezione? E se è vero perché chi sostiene tuttora di avere poteri paranormali non si sottopone ad esperimenti controllabili? Povero Piero Angela, tutto sommato il suo impegno è nobile ; peccato che spesso e volentieri il Cicap invece di limitarsi a controllare i casi truffaldini tenti di negare a priori casi inspiegati utilizzando trucchetti di logica da bravi scientisti e sparando illazioni sfruttando i titoli d'istruzione dei propri membri. E' inutile fare uscite isteriche nessuno ha mai dimostrato l'esistenza del paranormale per il semplice fatto che nessun fenomeno a conti fatti è mai stato osservato questo non significa che non esista (e i scientisti del cicap lo dicono tranquillamente) semplicemente nessuno l'ha mai osservato Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
coeranos Posted August 12, 2008 Share Posted August 12, 2008 Se i fantasmi esistessero davvero significherebbe che esiste l'anima spirituale, che è qualcosa in cui si crede per fede. Quando si discute di argomenti così evanescenti e impalpabili alla fine si può dire tutto e il contrario di tutto... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Ghost77 Posted August 12, 2008 Share Posted August 12, 2008 Esatto Coer, si puo' dire tutto e il contrario di tutto, per cui negare a priori ( allo stesso modo di creder a priori) è estremamente limitante. Sugar perdonami ma le uscite isteriche le lascio fare a chi vi è per natura portato. Per il resto ho peccato dando per scontato che chi leggesse il mio intevento sapesse chi è il Cicap, che cosa è uno scientista e quali differenze vi siano con uno scienziato, e quali posizioni ufficiali predichi questo centro, e quali poi realmente siano quelle " non ufficiali" sbandierate a voce alla gente. Per la domanda che mi poni sul controllo, ben venga quando si tratta di evitare un'opera truffaldina,indi monitorando e tenendo gli occhi aperti di fronte a tavoli ballerini e presunte manifestazioni ectoplasmatiche da parte di medium (sempre che tali medium lucrino su queste loro presunte capacità). Quando invece si tratti di esaminare un presunto telepate o uno psicometrista, qui entra in gioco la critica non solo mia, ma di fior di persone con titoli che non han nulla da invidiare ai soci dell'associazione Cicap, i quali sostengono che non sia possibile limitarsi,come segno dell'esistenza della facoltà extrasensoriale, a stabilirne la possibile ripetitivita' a comando. Così come non è possibile ripetere lo stesso sogno a comando, così come non è possibile sternutire senza stimoli, non sembrerebbe possibile esercitare un "potere" PSI al bisogno dell'esaminatore. E' questo che voglio dire. La ripetibilita' in laboratorio non sempre è indice di veridicità, e spesso il Cicap tende a dimenticarsene. E parlo con prove alla mano, alcune anche passate in televisione in Rai. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
sugar85 Posted August 13, 2008 Share Posted August 13, 2008 La differenza tra uno starnuto, un sogno ed un potere paranormale è che i primi 2 possono essere studiati anche se non sono ripetibili. Sappiamo bene ormai cosa genere uno starnuto e per i sogni si capisce sempre di più. Non sono ripetibili certo ma sono osservabili. I poteri paranormali no Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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