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L'abito non fa il monaco, o forse si?


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MetallaroPunk

Ciao a tutti.

Inizio questo topic dopo averne spulciati altri riguardanti più o meno lo stesso tema, che però risalgono al 2013/2014, quasi 10 anni fa! 😶

Faccio una premessa raccontandomi. Perdonate il post lungo ma è una questione che risale a tanto tempo fa. Ringrazio chi vorrà anche solo lasciare un piccolo parere.ù

Come si vede dal mio nickname sono un metallaro nato nel 90. Frequento ancora (ormai pochi) posti dove si suona live sia musica punk/metal che elettronica. Sono un tipo abbastanza stravagante, timido ma che cerca di spiccare tra la folla. Giusto o meno esprimo me stesso e valuto le persone per i propri gusti musicali e per il modo di vestire. Valuto: non ho mai criticato o denigrato nessuno per gusti diversi dai miei, semplicemente penso che siano persone non compatibili con me stesso e il mio modo di pensare. Credo che il proprio modo di vestire sia un'estensione del proprio modo di essere e di esprimersi in mezzo agli altri, non una questione di essere migliore o peggiore.

Durante il periodo delle medie agli inizi degli anni 2000, con lo spopolamento del fenomeno hip-hop, ho iniziato ad esprimere me stesso e i miei gusti musicali anche nel modo di vestire con pantaloni cargo, a volte anche scegliendo una o due taglie in più, grandi felpe e scarpe da skate. Passando alle superiori e andando all'università ho continuato a mantenere lo stesso stile, magari un po' più rivisto per cercare di apparire un po' più maturo davanti ai professori universitari. Ho scelto di non cambiare totalmente poichè mi ci trovavo bene e mi ero integrato anche ottimamente in un gruppo di amici punk e metallari, generi musicali che ho sempre ascoltato da quando ero piccolo nonostante la mia parentesi hip-hop. Ho anche fatto crescere i capelli.

Mi sono sempre creduto eterosessuale e ho avuto anche atteggiamenti un po' maschilisti crescendo. Ero anche fissato col fatto che il proprio modo di vestire esprimesse effettivamente qualcosa della propria persona. Nell'ambiente metal e punk c'è attenzione a dettagli che effettivamente possono mettere in risalto certi propri tratti di ciò che si pensa o di ciò che piace. Andare in giro con una maglia di un gruppo brutal death e vestire tutto di nero con jeans stretti e anfibi voleva dire "io sono metallaro e mi piace questo genere di musica". Questo può anche essere letto come "cerco di non mostrare la mia insicurezza comportandomi da duro".

Frequentando persone particolari vestite in modo stravagante anche io ho sempre avuto un abbigliamento quantomeno particolare, che veniva reso ancora più particolare dalla mia corporatura.
Sono alto 1.75 e peso 60kg. Ho sempre avuto una corporatura molto esile, infatti quando ero più giovane ne pesavo ancora meno. Allenandomi 3 volte a settimana facendo arti marziali dimostrative per 20 anni non ho guadagnato la muscolatura di chi fa sala pesi ma quella di chi fa ginnastica artistica a corpo libero. Avendo quindi un corpo magro e ginnico, i vestiti "molto abbondanti" come li usavo io sembravano quasi di un'altra persona.

Essendo stravagante, tra alcuni giovani chi è stravagante viene additato. Sono stato infatti oggetto di piccole azioni di bullismo da parte dei miei compagni scolastici anche per il mio modo di vestire e per la musica che ascoltavo. Ero molto timido a scuola, ma con i miei amici fuori ero completamente un'altra persona. Cercavo comunque di esprimere quello che ero in qualche modo, ma purtroppo non venivo molto ben visto data la mia "non conformità".

Mi piacevano i vestiti che vendeva un negozio nato mia città. Essendo presente solo in un posto in tutto il mondo faceva modelli unici, introvabili altrove. Trattava molto abbigliamento cargo, stile alternativo in piena moda "early 2000" ma per un pubblico femminile. In realtà moltissimi capi erano unisex, ma il negozio era frequentato da praticamente sole ragazze. Rarissimamente mi capitò di vedere dei modelli addosso a ragazzi. Considerando che il negozio era molto piccolo i modelli erano pochi e si riconoscevano facilmente. Una mia compagna di scuola che frequentavo molto, aveva diversi vestiti presi in quel negozio e su di lei mi piacevano veramente tanto.

Ad un certo punto non so cosa mi successe ma pensai che stessero bene altrettanto su di me. Si, io che volevo indossare un capo "da donna". E così, superando la timidezza di entrare da solo in quel negozio e accettando il fatto di stare per comprare dei vestiti "da donna", uscii con due paia di pantaloni. In casa li provai, mi piacevano veramente tanto. Un paio era veramente enorme, fuori dal normale. Ed erano proprio ciò che volevo ahahah.

Per me uscire di casa con quelli addosso fu una presa di coraggio. Credo che avessi 15 anni e cercavo anche di uscire dalla mia timidezza generale che sentivo nella vita di tutti i giorni. Il primo impatto tra i compagni di scuola fu diviso. La maggior parte delle ragazze apprezzava mentre tra la parte maschile ero quello che stava arrivando al ridicolo. Questo portò ad una graduale ricerca della compagnia di sole persone femminili. Erano quelle che mi criticavano di meno e quelle che trovavo più sensibili dal punto di vista emotivo e perciò erano preferibili.

Da quel momento ho iniziato a guardare molto i vestiti delle ragazze: se quello che avevo acquistato è piaciuto e mi fa sentire meglio con me stesso perchè non continuare così? In fondo erano vestiti che mi piacevano, le persone che frequentavo e bene o male tantissime altri ragazzi e ragazze della mia scuola erano in linea con quello stile e quando raramente li vedevo addosso ai ragazzi mi piacevano forse ancora di più. Essendo un ragazzino insicuro, queste cose erano per me le poche cose che mi facevano sentir parte di un gruppo.

La cosa non si è evoluta fino al momento in cui io e la ragazza con cui avevo convissuto qualche mese dopo alcuni anni di relazione a distanza ci lasciamo. Erano i primi anni di università. E' stato un accordo preso insieme dato che lei abitava a centinaia di km di distanza e non era riuscita ad entrare nell'università della mia città. Lei mi aveva lasciato dei vestiti che non sarebbe riuscita a portare via e quindi alla fine li usai io. Lei vestiva con jeans stretti al contrario di quello che usavo io anche se in fin dei conti portavamo la stessa taglia. Approfittando di avere nuovo vestiario provai quei jeans stretti, a metà tra lo skinny e lo slim. Vedevo che mi stavano bene.

Iniziai quindi a usarli io. I miei amici che l'avevano conosciuta mi hanno subito detto "ma ti sei messo i jeans di XXXXX?!?!" e io fiero "si hai visto?!?"
Iniziai così a portare jeans stretti, all'opposto di quello che avevo fatto fino a quel momento. Alcuni amici non ci credevano, altri quasi non mi riconoscevano, ma fortunatamente non mi fecero critiche.
Iniziai quindi a cambiare look. Cercai pantaloni stretti nel reparto da uomo ma non c'era nulla che vestiva come quelli che avevo già. Scoprii il reparto femminile dei negozi, dove potevo trovare tutto quello che cercavo. Comprai qualche paio di jeans skinny/slim visibilmente da donna. Mi piacevano e mi facevano sentire bene. Avendo un fisico esile ma definito riuscivo a portare taglia 38 e 40 senza problemi. Mi piaceva come delineavano il mio corpo al contrario di quello che succedeva in precedenza.

Approfondii la questione e passai dai negozi fisici ai negozi online, che negli anni comparvero. Tutto ciò che compravo erano jeans stretti neri e qualche felpa. I pantaloni erano visibilmente da donna ma su di me sembrava che non lo fossero a causa del mio fisico. Lo pensavo io e lo pensavano anche i miei amici. Continuai con lo stesso stile. Nonostante il mio netto cambiamento, meno "early 2000" e più in linea con le tendenze degli anni successivi facevo sempre più acquisti nelle sezioni femminili e trovavo i vestiti per ragazzi banali. Non ho mai acquistato abbigliamento di colori accesi tipo rosso, rosa, arancione, con cuori, fiori, calze a rete o cose di questo tipo. Cercavo un qualcosa di casual / alternativo che però non trovavo nei reparti maschili di vestiti.

Tutto questo fu accompagnato da una mio smettere di avere atteggiamenti maschilisti e una graduale consapevolezza di possedere forse una parte di me che si esprime con particolarità  "di tipo femminile". Mi trovavo meglio con la compagnia di ragazze, mi vestivo come una ragazza e iniziai a trovare carino qualche ragazzo o comunque apprezzare un bel ragazzo. Nonostante questi cambiamenti mi sentivo sempre attratto dalle ragazze e mi rifidanzai con un'altra, bisessuale. Lei ha sempre apprezzato il mio fisico e come mi vestivo, ha sempre visto la mia vena "femminile" come qualcosa di attraente. Pensare che mi dice che visto da dietro sembro una ragazza ahahah. Abbiamo iniziato a scambiarci alcuni vestiti e non smisi di comprarne altri nelle sezioni femminili degli shop online, quasi sempre solo pantaloni.

Con il passare degli anni i pantaloni da donna si strinsero sempre di più e divennero anche elasticizzati. Nonostante fossero sempre più visibilmente da donna mi piacevano ancora di più rispetto ai classici slim. Questi erano effettivamente skinny, se non spray-on. Nonostante inizialmente i jeans più corti alla caviglia non mi piacessero, a causa delle forzature imposte dalla moda i jeans più stretti che trovavo erano fatti in quel modo.

Comprai quindi un paio di questi pantaloni, molto stretti e di poco al di sopra della caviglia. Li provai e vidi che non mi stavano male. Avevo già visto alcune ragazze vestire con scarpe da skate tipo Globe / Etnies e pantaloni di questo tipo. Su di loro non mi dispiacevano ed effettivamente nemmeno su di me. Come fu per le esperienze precedenti inizialmente mi sentivo timido ad uscire in pubblico conciato in quel modo ma la risposta fu positiva sia da parte mia che dagli altri.

Feci l'abitudine a portare jeans più corti alla caviglia e dal primo paio ne comprai altri, alcuni più strettissimi ed elasticizzati, altri meno. Alcuni più corti e altri meno. Mi piacevano, sia da vedere che da portare. Come prima, i pochi ragazzi che li portavano mi sembravano ancora più carini che le ragazze e in generale apprezzavo questo tipo di look su entrambi i sessi. Era anche qualcosa di molto diverso rispetto a quello a cui ero abituato ad indossare e ancora una volta ero quello diverso in mezzo alla gente. In mezzo a questo ho anche trovato lavoro, e nonostante il lavoro con il pubblico in un piccolo negozio il mio modo di vestire non ha scatenato nulla di brutto anche con i titolari, che non mi hanno mai detto nulla riguardo la scelta discutibile di portare vestiario più particolare anche se mai troppo esplicito o appariscente.

Continuai con questo stile di vestire e man mano che passava il tempo mi abituavo a vedere gente con jeans stretti e caviglia scoperta. Sinceramente io la vedo come una moda prettamente espressiva esattamente come quelle che ho passato io e non c'è nulla di male a vestire in un modo diverso dal normale, soprattutto considerando che la caviglia scoperta era già di moda qualche decennio fa. Comprai anche altre scarpe oltre le classiche Etnies e Globe che ero abituato ad usare e presi delle Converse e delle Vans totalmente nere. Aggiunsi quindi un altro elemento del vestiario che usano tipicamente le ragazze e ciò mi fece sentire bene, nel senso che io mi sentivo bene in quei vestiti "femminili" nonostante io credo che siano completamente unisex.

A furia di vestire da donna acquistai anche alcune maglie alla vista unisex ma comunque trovate nella sezione donna. Rispetto a quello che trovavo nel reparto maschile era sempre qualcosa di più particolare e stravagante. Questo sfocia a quando acquistai i miei primi paia di leggings. Uno classico nero, uno rosso scuro con disegno tipo kilt scozzese e uno uguale più sobrio grigio e nero. Li indossai anche a lavoro oltre che uscendo con i miei amici.

Inizialmente provai quelli totalmente neri e non ebbi alcun tipo di contestazione o commento. Credo che visti i tipi di pantaloni che portavo prima non ci fosse molta differenza di aderenza se non per la trama del tessuto che non era propriamente jeans. Quando provai gli altri invece se ne accorsero in maniera certa.
I miei amici apprezzarono il vestiario in se e mi dissero che mi stavano bene anche se certamente molto particolari. Anche a lavoro, un caro cliente omossessuale addirittura sposato mi ha detto che mi stavano bene.

Iniziai quindi a portarli sempre più spesso, ovviamente in maniera consona ad un ragazzo e quindi con maglie larghe e lunghe e non con il pacco duro di fuori in bella vista. Mi sono sempre accertato che non ci fosse nulla di visibile sul davanti. D'estate quindi il mio outfit è composto da leggings quasi sempre neri o grigi con trama, Converse o Vans e una maglia lunga. Non manca anche un elastico per capelli portato a mo di cavigliera alla gamba sinistra.
Tra le altre cose con un excursus di qualche settimana su Grindr ho riscosso pensieri positivi.

Finalmente giungiamo al titolo di questo lunghissimo post: l'abito non fa il monaco.

Io credo di essere un ragazzo bisessuale / genderfluid / crossdresser o qualcosa di simile. Provo un'attrazione maggiore per le ragazze ma non nego che alcuni ragazzi siano veramente gnocchi. Quelli che rientrano in questo gruppo sono proprio quelli con tratti fisici più femminili (no muscolosi da sala pesi, no barba folta, si capelli lunghi ecc). Mi piace usare vestiti come quelli sopra indicati, che non sono propriamente "femminili" (no gonne, no autoreggenti, no reggiseni o cose di questo tipo) ma che fanno parte di un'estetica attualmente attribuita al genere femminile. Non mi piacerebbe truccarmi ne mi piace un uomo o una donna truccata.

Prima di scrivere questo lungo post (ci ho messo tre giorni) mi sono documentato per mesi e ho scoperto che in passato quello che ora indossano le ragazze e le donne è stato di proprietà degli uomini. I romani che usavano solo le toghe mentre i pantaloni erano per i barbari, gli egizi che si truccavano normalmente, guerrieri che si mettevano lo smalto alle unghie per apparire più pericolosi, il kilt degli scozzesi, tacchi e calzemaglie per i nobili dei secoli passati eccetera eccetera. Negli anni 70 i ragazzi si mettevano il crop top e gli shorts più short di quelli delle ragazzine di oggi, avevano pantaloni stretti a zampa di elefante, leggings coloratissimi e alcuni si truccavano senza grossi problemi.

Ho letto anche su questo forum in post risalenti al 2013/2014 che ragazzi vestiti in questo modo non sono ben apprezzati, ma sembrerebbe che col tempo la cosa sia cambiata.

Cosa ne pensate di una persona che esprime la propria personalità con il modo di vestire?
E' troppo provocatorio vestire con leggings nonostante vengano utilizzati in maniera propria senza essere troppo al centro dell'attenzione?
E' mai successo di conoscere qualche ragazzo etero o bisessuale a cui piaccia vestire come una ragazza senza essere però troppo diretto nel messaggio?
In generale cosa ne pensereste? Io provo pensieri contrastanti e non so se è giusto continuare ad esprimermi in questo modo così appariscente o comunque sicuramente fuori dal normale, nonostante non abbia avuto pareri discordanti espliciti.

Ma poi, mi sto facendo troppi problemi inutilmente?

Grazie a chi ha voluto leggere

Link to comment
https://www.gay-forum.it/topic/76315-labito-non-fa-il-monaco-o-forse-si/
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Vivacia3But
39 minutes ago, MetallaroPunk said:

Cosa ne pensate di una persona che esprime la propria personalità con il modo di vestire?

Tutti esprimiamo la ns personalità col modo di vestire nel senso che ogni giorno facciamo delle scelte di fronte all'armadio. Tu non ti sei mai vestito secondo canoni imperanti, per cui forse sei la persona migliore per farti una domanda e darti una risposta, alla Marzullo.

Indossare abiti da donna o femminili non ha necessariamente qualcosa a che vedere con l'identità di genere, inoltre la stessa suddivisione tra maschile e femminile nell'abbigliamento è perlopiù data dal marketing dell'industria della moda degli ultimi decenni, che tuttavia sta cambiando radicalmente negli ultimissimi anni.

Per quanto riguarda il "cosa sei", direi che potresti a limite essere bisessuale o bicurioso, anche se dici che l'attrazione per i ragazzi si limita a osservarli e apprezzarli non ricerchi delle relazioni con loro di tipo sessuale o sentimentale. Quindi forse sei più un etero che nota la bellezza di un ragazzo secondo il suo canone. 

Genderfluid e crossdresser non mi sembra che ti servano, come etichette, perché non ti senti a tratti uomo e a tratti donna, e non ricorri ad abbigliamento marcatamente femminile, che la cultura indica come femminile, ma a limite a capi che il marketing è solito destinare alle donne. Da qualche parte dicevi di essere andato in un negozio per sole donne a comprare dei pantaloni. Bene, sono pur sempre dei pantaloni, che sopra non ci sia un'etichetta con su scritto "pour homme" mi sembra un dettaglio trascurabile.

39 minutes ago, MetallaroPunk said:

Io provo pensieri contrastanti e non so se è giusto continuare ad esprimermi in questo modo così appariscente o comunque sicuramente fuori dal normale, nonostante non abbia avuto pareri discordanti espliciti.

Ma poi, mi sto facendo troppi problemi inutilmente?

Vestiti come ti piace. A quanto dici, non hai problemi rilevanti sul lavoro né in altre situazioni, quindi di che cosa dubiti? A che ti servirebbe vestirti in altra maniera?

Edited by Vivacia3But

Ho letto questo lungo post. Quando ci si veste lo si fa per vivere bene con se stessi e non per compiacere un altro.

Purtroppo siamo in estinzione,anche perchè oramai la cultura del rock è morta e sepolta insieme a tante altre sottocultureserie lasciando spazio solo a un mezzo tossicume fatto di personaggi strafatti che esaltano la fattanza (quando invece non simulano tutto).

E comunque la musica di oggi,tolto qualche modesta eccezione la reputo tutta immondizia. A cominciare dal rifacimento di molte canzoni storiche in chiave ammosciata e a finire con alcuni pezzi che obbiettivamente non esprimono proprio nulla.

Del resto pure il blasco nazionale si è lasciato andare quando ha smesso di farsi le pere.

Vestire deve per prima cosa piacere a noi ed essere comodo.

Io le scarpe da skate le porto a 50 anni passati e da almeno 20 perchè non mi va di opprimere i miei piedi dentro a ciofecose scarpe di altro tipo,sono robuste e se sbatti contro qualcosa un goccio proteggono.  Sopratutto dove appoggi i piedi tengono e non fanno sorprese.
Prima portavo un pò di tutto ma sempre scarpe sportive,dalle nike altre con cui sono pure andato al rifugio quanitino sella in una giornata che quasi il sole scioglieva l'asfalto per strada e vedevi la gente troppo vestita che quasi sembrava cuocere. Io i vestiti caldi li avevo nello zaino e in salita camminavo il triplo di loro.

Subito dopo ovviamente trovano spazio le scarpe pesanti di vario genere,da montagna,da trekking e via così. E magari quelle antinfortunistiche del lidl,ho pure usato gli anfibi (ovviamente con punta in ferro). la roba elegante "vanto del calzatorume italiano? " manco in considerazione se non per il bidone della spazzatura.

Obbiettivamente il fatto che in certi locali ci si debba vestire come dei beccamorti o che per frequentare una certa "società" cisia un "codice di vestiario" (sono italiano e parlo italiano) posso dire che mi ci pulisco il didietro.

Ne esistono di locali e ne esistono di posti. Si vada da un altra parte.Anzi lì si vede il grado di elasticità mentale della gente.

E obbiettivamente quando vedo gente vestita in modi concettualmente sbagliati talvolta mi prudono pure le mani... Ma lascia che prudano,prima o poi capiranno che a vestirsi come direttori di multinazionali e poi girare con l'auto senza assicurazione,con le gomme liscie,la riserva accesa e i freni da fare non è proprio una buona cosa. Che se li giri sottosopra sul top spin manco gli cade una moneta.

I capelli li porto lunghi da una vita salvo una parenesi odiosa di un anno di lavoro e sopratutto di stipendio buttato nel cessoper il servizio militare.

Del resto ritengo essere" obbligati" al capello corto con solitamente i soliti due o tre stili del razzo (dal dissipatore termico conle punte da sfigato sopra o ai lati rasati o altri strani disegni ) una vaccata bella e buona. Ma del resto anche il taglio deicapelli è una delle tante forme di controllo verso la gente libera. IMHO sia ben chiaro nè.

Io invece critico e spesso denigro chi dal punto di vista del vestiario fa delle scelte concettualmente sbagliate,specialmente quando quelle scelte sono imposte ad altri (come succede per certi ambienti come le scuole) e aumentano il rischio di farsi male. Per esempio quando vengono imposte scarpe eleganti d'inverno con neve o ghiaccio per terra,ma nessuno finora che abbia fatto causa alla scuola per una caduta o magari una frattura dovuta alle scarpe inadatte.

E imposte da chi di praticità non capisce un...si quello. Il problema non è solo l'età,ho visto giovani di 80 anni rabastarsi per i monti e vecchi di 30 paurosi della propria ombra e con meno capacità e riflessi di un bradipo sotto ketamina.

E credo che ci siano migliori e peggiori,ma del resto se abbiamo il record mondiale di patenti over 80 e da noi il virus si è divertito più che in ogni altro paese al mondo un motivo c'è. Del resto chi è che va in chiesa alle 7 di mattina dopo una copiosa nevicata con scarpe di cuoio liscio o si veste da beccamorto durante il caldo africano? Proprio loro! E di solito d'inverno c'è già il ducato posteggiato a fianco al pronto soccorso con tutti i femori pronti per quelli che arrivano che hanno fatto swissss.....CRAK!

I pantaloni cargo con le tasche laterali sono una cosa estremamente utile e dovrebbero essere una cosa imposta,visto che al giorno d'oggi le tasche sono piene di tante vaccate più o meno utili e tutte divoratrici di spazio.
In quanti hanno fracassato il vetro del telefonino sedendosi con dei panatloni stretti oltre ogni decenza e che quando vai asederti qualunque oggetto che hai nelle tasche te lo pianti nelle gambe.

Telefonini che già erano grandi al tempo del 8700 che facevano a gara a chi lo faceva più piccolo e poi ora si gira con roba più grande di un portafoglio da cammionaro e che è fastidiosa fino al midollo.

Come dico spesso.....manco in regalo! La roba stretta...Al massimo sono io che la regalo ad altri che spesso hanno la metàdegli anni e la usano poi per fare il fieno o tagliare la legna.

Io ritengo i colori appariscenti per esempio decisamente inadatti al sottoscritto ma sia ben chiaro che vale per me e non peraltri,anzi c'è stato pure un periodo che li ritenevo pure da tossico.

Si ho anche qualcosa di bianco nel guardaroba,più che altro magliette pubblicitarie e reagalatemi o recuperate chissà dove ma i colori che io ho di solito sono marrone,nero,verde scuro e qualcosa di grigio ma poco.

Rosso,arancione,giallo e altri colori orridi bè....non pervenuti. ma come si è detto non siamo per fortuna tutti uguali.

Come del resto anche nel nostro genere ci sono differenze. Non puoi paragonare per esempio i rhpsody con i twisted sister o con i manowar. Ogniuno di loro ha il suo stile. E a qualcuno sta bene.

per il resto lunga vita al metal ,quello vero,al punk,quello libero e vita corta invece a coloro che si ritengono metallari e poi vestono elegante per andare alla festa del compleanno dell'amico nella discoteca più in del momento tra cocainati,luci fredde e musica di emme

P.s. sono già andato sullo snowboard con il chiodo con le frange...con cosplay da hockey su ghiaccio e pure camo da deserto . E la metà dei miei pantaloni è camo....quindi.

Ri ps....a certe persone il vestiario ibrido sta decisamente bene,quando davidino (uno dei bocia che ha abitato da me causa rogne in casa) ballava sul cubo allo shock ha passato di tutto ,dalla tutina super aderente brillantinata in stile priscilla ai leggins con i fox da downhill sopra,alla canotta dei bulls sopra alle maniche lunghe. Ma ogni persona ha stile,e sopratutto necessità diverse.

ancora ps...Pensa che un mio amico e personaggio dello scritto data la taglia minuta che aveva per esempio il piumino senza maniche lo aveva con l'abbottonatura al contrario. La taglia più piccola da maschio era grande e sopratutto la roba "da bambini" costava troppo ed era mortificante a 14 anni metterla

 

 

 

 

Edited by busdriver
5 hours ago, MetallaroPunk said:

Cosa ne pensate di una persona che esprime la propria personalità con il modo di vestire?
E' troppo provocatorio vestire con leggings nonostante vengano utilizzati in maniera propria senza essere troppo al centro dell'attenzione?
E' mai successo di conoscere qualche ragazzo etero o bisessuale a cui piaccia vestire come una ragazza senza essere però troppo diretto nel messaggio?
In generale cosa ne pensereste? Io provo pensieri contrastanti e non so se è giusto continuare ad esprimermi in questo modo così appariscente o comunque sicuramente fuori dal normale, nonostante non abbia avuto pareri discordanti espliciti.

Ma poi, mi sto facendo troppi problemi inutilmente?

1) Niente in contrario, ma di solito queste persone giudicano anche gli altri per come si vestono. E non a tutti importa.

Io mi sono vestito in modo molto personale fino a una certa età, poi ho cominciato a fregarmene.

2) Credo che tu abbia sempre voluto essere al centro dell'attenzione, anche prima di usare capi femminili.

3) Beh in certi ambienti è normale pure che gli etero si trucchino (e nella scena punk te ne sarai pure accorto)

4) Ovviamente dovresti fregartene, come hai fatto finora.

 

Per il resto sì, ti fai troppi problemi.

Sono anni che ti vesti come ti pare, né gli amici né le ragazze né al lavoro ti fanno problemi...

Direi che va tutto benone 🙂

7 hours ago, MetallaroPunk said:

Cosa ne pensate di una persona che esprime la propria personalità con il modo di vestire?

Ne penso che non c'è nulla di sbagliato, e che evidentemente hai avuto fin da ragazzo genitori disposti a soddisfare i tuoi capricci :D scherzi a parte, ciascuno si vesta come gli pare, io quand'ero all'uni indossavo a volte capi smessi da mia madre o dalle sue sorelle, più per un fatto di riciclo creativo che per "esprimermi". 

In genere le ragazze sono più ben disposte ad accettare un look stravagante da un ragazzo di quanto lo siano altri ragazzi...o almeno, questa è la mia esperienza.

Un fidanzatino si vergognava del modo in cui vestivo, che alle volte era sopra le righe ma assolutamente decente; ed è stato allora che ho capito che pure i gay molto maschili ed apparentemente disinteressati a ciò che indossano in realtà hanno delle preoccupazioni per il modo in cui si presentano che io, ingenuotto, credevo appannaggio esclusivo dei ragazzi gay più esplicitamente "modaioli".

oltre all'interessante studio sul dress code,

noto che in tutto quel che scrivi manca un dettaglio: non nomini mai qualche cotta sessual-sentimentale per dei ragazzi (al massimo li apprezzi esteticamente; ma quello capita a tutti), mentre parli di -almeno- un paio di relazioni/storie che hai avuto con ragazze

E' infatti lecito pensare che sia un eterosessuale crossdresser.

Il fatto che certi capi siano femminili, non è un dettaglio irrilevante per lui.

Non sembra che semplicemente "gli stiano bene",

il fatto che siano "da donna" ha un significato per lui.

 

8 hours ago, MetallaroPunk said:

Cosa ne pensate di una persona che esprime la propria personalità con il modo di vestire?
E' troppo provocatorio vestire con leggings nonostante vengano utilizzati in maniera propria senza essere troppo al centro dell'attenzione?

Dipende tutto dal tuo obiettivo . 

Se vuoi sentirti bene, è perfetto . 

Se vuoi piacere agli altri (anche solo per conoscere qualcuno/a) devi valutare se il tuo aspetto sia piacente nel complesso, o se il risultato finale sia bizzarro .

Intendo, non per forza ciò che è lecito fare per la propria soddisfazione debba per forza piacere agli altri, però è giusto prenderne atto .

 

Chiedi se sia provocatorio . Provocatorio però per chi ? Per quale motivo ?

Se lo fai per stare bene, ripeto, non badare al pensiero altrui . Se lo fai volutamente per provocare, ricorda sempre di inserirti in un contesto . Sei del 90, hai 32 anni, stai seguendo qualche lotta per imporre un pensiero, o è una provocazione "tanto per"?    Nel primo caso si può provocare anche a 90 anni ed essere fighi, nel secondo si rischia l'effetto del compianto Richard Benson .

2 hours ago, Ghost77 said:

Se vuoi sentirti bene, è perfetto . 

qualche mese fa sui giornali era uscita la storia di un ingegnere eterissimo che è diventato un influencer perchè sfoggia minigonne e tacchi 12 stilosissime (tra l'altro con delle gambe perfette, a 60 anni) 

https://www.ilmessaggero.it/persone/mark_bryan_ingegnere_minigonna_chi_e_instagram_news_ultimissime_oggi-6321203.html

se ci sta bene lui, bona per tutti!!!

Edited by freedog
MetallaroPunk
12 hours ago, Vivacia3But said:

Tutti esprimiamo la ns personalità col modo di vestire nel senso che ogni giorno facciamo delle scelte di fronte all'armadio. Tu non ti sei mai vestito secondo canoni imperanti, per cui forse sei la persona migliore per farti una domanda e darti una risposta, alla Marzullo.

Indossare abiti da donna o femminili non ha necessariamente qualcosa a che vedere con l'identità di genere, inoltre la stessa suddivisione tra maschile e femminile nell'abbigliamento è perlopiù data dal marketing dell'industria della moda degli ultimi decenni, che tuttavia sta cambiando radicalmente negli ultimissimi anni.

Per quanto riguarda il "cosa sei", direi che potresti a limite essere bisessuale o bicurioso, anche se dici che l'attrazione per i ragazzi si limita a osservarli e apprezzarli non ricerchi delle relazioni con loro di tipo sessuale o sentimentale. Quindi forse sei più un etero che nota la bellezza di un ragazzo secondo il suo canone. 

Genderfluid e crossdresser non mi sembra che ti servano, come etichette, perché non ti senti a tratti uomo e a tratti donna, e non ricorri ad abbigliamento marcatamente femminile, che la cultura indica come femminile, ma a limite a capi che il marketing è solito destinare alle donne. Da qualche parte dicevi di essere andato in un negozio per sole donne a comprare dei pantaloni. Bene, sono pur sempre dei pantaloni, che sopra non ci sia un'etichetta con su scritto "pour homme" mi sembra un dettaglio trascurabile.

Vestiti come ti piace. A quanto dici, non hai problemi rilevanti sul lavoro né in altre situazioni, quindi di che cosa dubiti? A che ti servirebbe vestirti in altra maniera?

Sono d'accordo con il tuo punto di vista. Sono giunto a conclusioni analoghe dopo le mie riflessioni.
Non uso abbigliamento marcatamente femminile perchè sinceramente non mi piace nemmeno sulle ragazze o sulle donne. Uso quello che il marketing ha indirizzato alle ragazze.
Devo farmi meno problemi in sostanza.

7 hours ago, busdriver said:

Ho letto questo lungo post. Quando ci si veste lo si fa per vivere bene con se stessi e non per compiacere un altro.

Purtroppo siamo in estinzione,anche perchè oramai la cultura del rock è morta e sepolta insieme a tante altre sottocultureserie lasciando spazio solo a un mezzo tossicume fatto di personaggi strafatti che esaltano la fattanza (quando invece non simulano tutto).

E comunque la musica di oggi,tolto qualche modesta eccezione la reputo tutta immondizia. A cominciare dal rifacimento di molte canzoni storiche in chiave ammosciata e a finire con alcuni pezzi che obbiettivamente non esprimono proprio nulla.

Del resto pure il blasco nazionale si è lasciato andare quando ha smesso di farsi le pere.

Vestire deve per prima cosa piacere a noi ed essere comodo.

Io le scarpe da skate le porto a 50 anni passati e da almeno 20 perchè non mi va di opprimere i miei piedi dentro a ciofecose scarpe di altro tipo,sono robuste e se sbatti contro qualcosa un goccio proteggono.  Sopratutto dove appoggi i piedi tengono e non fanno sorprese.
Prima portavo un pò di tutto ma sempre scarpe sportive,dalle nike altre con cui sono pure andato al rifugio quanitino sella in una giornata che quasi il sole scioglieva l'asfalto per strada e vedevi la gente troppo vestita che quasi sembrava cuocere. Io i vestiti caldi li avevo nello zaino e in salita camminavo il triplo di loro.

Subito dopo ovviamente trovano spazio le scarpe pesanti di vario genere,da montagna,da trekking e via così. E magari quelle antinfortunistiche del lidl,ho pure usato gli anfibi (ovviamente con punta in ferro). la roba elegante "vanto del calzatorume italiano? " manco in considerazione se non per il bidone della spazzatura.

Obbiettivamente il fatto che in certi locali ci si debba vestire come dei beccamorti o che per frequentare una certa "società" cisia un "codice di vestiario" (sono italiano e parlo italiano) posso dire che mi ci pulisco il didietro.

Ne esistono di locali e ne esistono di posti. Si vada da un altra parte.Anzi lì si vede il grado di elasticità mentale della gente.

E obbiettivamente quando vedo gente vestita in modi concettualmente sbagliati talvolta mi prudono pure le mani... Ma lascia che prudano,prima o poi capiranno che a vestirsi come direttori di multinazionali e poi girare con l'auto senza assicurazione,con le gomme liscie,la riserva accesa e i freni da fare non è proprio una buona cosa. Che se li giri sottosopra sul top spin manco gli cade una moneta.

I capelli li porto lunghi da una vita salvo una parenesi odiosa di un anno di lavoro e sopratutto di stipendio buttato nel cessoper il servizio militare.

Del resto ritengo essere" obbligati" al capello corto con solitamente i soliti due o tre stili del razzo (dal dissipatore termico conle punte da sfigato sopra o ai lati rasati o altri strani disegni ) una vaccata bella e buona. Ma del resto anche il taglio deicapelli è una delle tante forme di controllo verso la gente libera. IMHO sia ben chiaro nè.

Io invece critico e spesso denigro chi dal punto di vista del vestiario fa delle scelte concettualmente sbagliate,specialmente quando quelle scelte sono imposte ad altri (come succede per certi ambienti come le scuole) e aumentano il rischio di farsi male. Per esempio quando vengono imposte scarpe eleganti d'inverno con neve o ghiaccio per terra,ma nessuno finora che abbia fatto causa alla scuola per una caduta o magari una frattura dovuta alle scarpe inadatte.

E imposte da chi di praticità non capisce un...si quello. Il problema non è solo l'età,ho visto giovani di 80 anni rabastarsi per i monti e vecchi di 30 paurosi della propria ombra e con meno capacità e riflessi di un bradipo sotto ketamina.

E credo che ci siano migliori e peggiori,ma del resto se abbiamo il record mondiale di patenti over 80 e da noi il virus si è divertito più che in ogni altro paese al mondo un motivo c'è. Del resto chi è che va in chiesa alle 7 di mattina dopo una copiosa nevicata con scarpe di cuoio liscio o si veste da beccamorto durante il caldo africano? Proprio loro! E di solito d'inverno c'è già il ducato posteggiato a fianco al pronto soccorso con tutti i femori pronti per quelli che arrivano che hanno fatto swissss.....CRAK!

I pantaloni cargo con le tasche laterali sono una cosa estremamente utile e dovrebbero essere una cosa imposta,visto che al giorno d'oggi le tasche sono piene di tante vaccate più o meno utili e tutte divoratrici di spazio.
In quanti hanno fracassato il vetro del telefonino sedendosi con dei panatloni stretti oltre ogni decenza e che quando vai asederti qualunque oggetto che hai nelle tasche te lo pianti nelle gambe.

Telefonini che già erano grandi al tempo del 8700 che facevano a gara a chi lo faceva più piccolo e poi ora si gira con roba più grande di un portafoglio da cammionaro e che è fastidiosa fino al midollo.

Come dico spesso.....manco in regalo! La roba stretta...Al massimo sono io che la regalo ad altri che spesso hanno la metàdegli anni e la usano poi per fare il fieno o tagliare la legna.

Io ritengo i colori appariscenti per esempio decisamente inadatti al sottoscritto ma sia ben chiaro che vale per me e non peraltri,anzi c'è stato pure un periodo che li ritenevo pure da tossico.

Si ho anche qualcosa di bianco nel guardaroba,più che altro magliette pubblicitarie e reagalatemi o recuperate chissà dove ma i colori che io ho di solito sono marrone,nero,verde scuro e qualcosa di grigio ma poco.

Rosso,arancione,giallo e altri colori orridi bè....non pervenuti. ma come si è detto non siamo per fortuna tutti uguali.

Come del resto anche nel nostro genere ci sono differenze. Non puoi paragonare per esempio i rhpsody con i twisted sister o con i manowar. Ogniuno di loro ha il suo stile. E a qualcuno sta bene.

per il resto lunga vita al metal ,quello vero,al punk,quello libero e vita corta invece a coloro che si ritengono metallari e poi vestono elegante per andare alla festa del compleanno dell'amico nella discoteca più in del momento tra cocainati,luci fredde e musica di emme

P.s. sono già andato sullo snowboard con il chiodo con le frange...con cosplay da hockey su ghiaccio e pure camo da deserto . E la metà dei miei pantaloni è camo....quindi.

Ri ps....a certe persone il vestiario ibrido sta decisamente bene,quando davidino (uno dei bocia che ha abitato da me causa rogne in casa) ballava sul cubo allo shock ha passato di tutto ,dalla tutina super aderente brillantinata in stile priscilla ai leggins con i fox da downhill sopra,alla canotta dei bulls sopra alle maniche lunghe. Ma ogni persona ha stile,e sopratutto necessità diverse.

ancora ps...Pensa che un mio amico e personaggio dello scritto data la taglia minuta che aveva per esempio il piumino senza maniche lo aveva con l'abbottonatura al contrario. La taglia più piccola da maschio era grande e sopratutto la roba "da bambini" costava troppo ed era mortificante a 14 anni metterla

Io in montagna vado in ogni modo.. che sia con Converse, scarpe da skate, a piedi nudi o con gli stivali da pescatore. Ho passato ogni estate della mia infanzia nelle montagne libero di perdermici e ci ho fatto camminate in ogni modo. Idem per i locali o posti che richiedono un particolare codice.
Io ho sempre frequentato locali che avessero il mio stesso codice di vestiario ma il mio codice è stato anche dettato dai locali che frequentavo.
E' stata un'unione delle due cose perchè a me piace il metal e il punk e mi piace vestirmi come le persone che ascoltano questi generi musicali e che frequentano i luoghi che frequento io.

Mi sento un ragazzino dentro, con i pregi e i difetti del caso. Non credo che mai potrò ridurmi ad andare in chiesa la domenica mattina o accendere la TV per guardare il telegiornale.
Infatti non ho proprio il televisore in casa e il telefono lo uso meno possibile. Non ho social e in generale non sono propriamente socievole.
In ogni caso tutti i vestiti cargo non li ho buttati e un giorno li rimetterò di sicuro. La mia parentesi skinny è sicuramente lunga ma non mi sono ancora annoiato. Un giorno farò dietrofront e tornerò con i miei bei Carhartt
Per quanto riguarda i colori io ho quasi tutto nero o grigio, ogni tanto uno sprazzo di rosso o di blu ma solamente in piccoli accenti tipo loghi o altri disegni di gruppi musicali

Andare sullo snowboard con il chiodo a frange deve essere una figata colossale ahahahah

6 hours ago, Almadel said:

1) Niente in contrario, ma di solito queste persone giudicano anche gli altri per come si vestono. E non a tutti importa.

Io mi sono vestito in modo molto personale fino a una certa età, poi ho cominciato a fregarmene.

2) Credo che tu abbia sempre voluto essere al centro dell'attenzione, anche prima di usare capi femminili.

3) Beh in certi ambienti è normale pure che gli etero si trucchino (e nella scena punk te ne sarai pure accorto)

4) Ovviamente dovresti fregartene, come hai fatto finora.

 

Per il resto sì, ti fai troppi problemi.

Sono anni che ti vesti come ti pare, né gli amici né le ragazze né al lavoro ti fanno problemi...

Direi che va tutto benone 🙂

E' vero che a molti non importa, ma io ho frequentato e frequento persone che hanno un proprio codice identificativo determinato anche dal modo di vestire.
C'è il metallaro thrasher, il metallaro blackster, il punkettone di destra e lo skinhead di sinistra. Hanno tutti un proprio codice identificativo.
Non so se sia giusto o sbagliato ma stando in questo ambiente ci si fa caso. A me non pesa avere un proprio codice identificativo perchè mi permette di essere "identificato a distanza". Un po' come i colori delle farfalle o il piumaggio del pavone. A me permette di dire: io sono questo e mi piace questo, non lo tratto come un modo per sfoggiarmi.

Essere al centro dell'attenzione mi è sempre piaciuto ma mi sento inadeguato nel momento in cui lo sono. E' una storia abbastanza complicata ahahah

Nella scena punk e metal effettivamente c'è gente che si trucca senza problemi ed è completamente normale. Ho anche preso dei leggings punk con trame e disegni che ho visto più e più volte in giro.

5 hours ago, schopy said:

Ne penso che non c'è nulla di sbagliato, e che evidentemente hai avuto fin da ragazzo genitori disposti a soddisfare i tuoi capricci :D scherzi a parte, ciascuno si vesta come gli pare, io quand'ero all'uni indossavo a volte capi smessi da mia madre o dalle sue sorelle, più per un fatto di riciclo creativo che per "esprimermi". 

In genere le ragazze sono più ben disposte ad accettare un look stravagante da un ragazzo di quanto lo siano altri ragazzi...o almeno, questa è la mia esperienza.

Un fidanzatino si vergognava del modo in cui vestivo, che alle volte era sopra le righe ma assolutamente decente; ed è stato allora che ho capito che pure i gay molto maschili ed apparentemente disinteressati a ciò che indossano in realtà hanno delle preoccupazioni per il modo in cui si presentano che io, ingenuotto, credevo appannaggio esclusivo dei ragazzi gay più esplicitamente "modaioli".

L'unico capriccio che soddisfavano i miei era comprarmi vestiti perchè permettevano di giustificare il fatto che mia madre buttava via i soldi di mio padre in vestiti e scarpe per sè. Si sono separati anni fa per questo e purtroppo quello che mia madre mi permetteva di comprare era solo per un suo ritorno personale. Non è stato bello sapere che sono stato usato, soprattutto perchè io acquistavo vestiti per sopperire ad una mia insicurezza. Avrei preferito che mi avessero pagato le sedute dallo psicologo dato che il motivo per cui non lo facevano era "non ci sono soldi".

Ci sono persone che magari si sentono imbarazzate per il modo di vestire di altri. Io molto spesso non ero nemmeno quello più assurdo.

5 hours ago, freedog said:

oltre all'interessante studio sul dress code,

noto che in tutto quel che scrivi manca un dettaglio: non nomini mai qualche cotta sessual-sentimentale per dei ragazzi (al massimo li apprezzi esteticamente; ma quello capita a tutti), mentre parli di -almeno- un paio di relazioni/storie che hai avuto con ragazze

Ho avuto dei pensieri per dei ragazzi. Chiamarle cotte non credo sia corretto perchè erano tutti etero e quindi non avrei mai potuto realizzare nulla.
Il rapporto con i ragazzi non è nemmeno mai stato facile poichè subivo le maggiori critiche e il bullismo proprio da loro. Questo mi ha portato a sentirmi più a mio agio in mezzo alle ragazze.
Non ho mai avuto nessun rapporto sessuale con ragazzi, il massimo è stata qualche limonata da ubriachi ma giusto per fare qualcosa di totalmente assurdo e fuori di testa. C'era da dire che uno di questi era anche tra i più ambiti tra le ragazze. Io e la mia attuale ragazza infatti scherziamo perchè il ragazzo che una volta ho limonato era uno a cui lei andava dietro ma non è mai riuscita a concludere nulla ahahah (sono passati circa 12 anni dall'episodio).
Ho anche fatto qualche chiacchierata online con alcuni ragazzi omosessuali o bi ma più di quello non è successo nulla effettivamente.

4 hours ago, Almadel said:

E' infatti lecito pensare che sia un eterosessuale crossdresser.

Il fatto che certi capi siano femminili, non è un dettaglio irrilevante per lui.

Non sembra che semplicemente "gli stiano bene",

il fatto che siano "da donna" ha un significato per lui.

Capisco che sono "da donna" perchè solo loro li usano. Io li identifico come vestiti "genderless". Un paio di jeans nero e una maglia grigia sono cose che tutti possono indossare.
Le stesse cose che metto io le può mettere la mia ragazza e quello che mette lei posso mettere io perchè non hanno un'effettiva destinazione.
A volte però sono cose più particolari, come dei jeans skinny elasticizzati che fanno vedere ogni curva del proprio corpo o maglie con tagli non visti nel mondo maschile.

Però è proprio il fatto che queste cose apparentemente unisex sono indossate solo da donne mi crea un senso di stranezza e di piacevolezza allo stesso tempo. Il fatto stesso di indossare qualcosa di non consono è qualcosa che mi fa star bene perchè esprime anche la mia personalità.

Recentemente ho cominciato a portare un elastico per capelli ad una caviglia a mo di cavigliera. E' nero senza fronzoli, però non vedo ragazzi usano questo genere di accessori.

4 hours ago, Ghost77 said:

Dipende tutto dal tuo obiettivo . 

Se vuoi sentirti bene, è perfetto . 

Se vuoi piacere agli altri (anche solo per conoscere qualcuno/a) devi valutare se il tuo aspetto sia piacente nel complesso, o se il risultato finale sia bizzarro .

Intendo, non per forza ciò che è lecito fare per la propria soddisfazione debba per forza piacere agli altri, però è giusto prenderne atto .

 

Chiedi se sia provocatorio . Provocatorio però per chi ? Per quale motivo ?

Se lo fai per stare bene, ripeto, non badare al pensiero altrui . Se lo fai volutamente per provocare, ricorda sempre di inserirti in un contesto . Sei del 90, hai 32 anni, stai seguendo qualche lotta per imporre un pensiero, o è una provocazione "tanto per"?    Nel primo caso si può provocare anche a 90 anni ed essere fighi, nel secondo si rischia l'effetto del compianto Richard Benson .

Infatti la mia insicurezza sta proprio in questo. Sto passando la soglia del bizzarro o è ancora accettabile?
Come detto non ho indumenti che in se attraggono troppa attenzione. E' più che altro il tipo di indumento indossato dalla persona che tipicamente ci si aspetti lo indossi.
Le cose più eccentriche le indosso quando esco la sera ma non per imporre un mio pensiero quanto per condividerlo.

Tra le altre cose salutiamo Richard, scomparso da pochi giorni.

2 hours ago, freedog said:

qualche mese fa sui giornali era uscita la storia di un ingegnere eterissimo che è diventato un influencer perchè sfoggia minigonne e tacchi 12 stilosissime (tra l'altro con delle gambe perfette, a 60 anni) 

https://www.ilmessaggero.it/persone/mark_bryan_ingegnere_minigonna_chi_e_instagram_news_ultimissime_oggi-6321203.html

se ci sta bene lui, bona per tutti!!!

L'avevo visto questo tizio.
Ha sicuramente il fisico per indossare quello che indossa, ma a me personalmente gonna e tacchi non piacciono nemmeno sulle donne! In ogni caso non sfigura troppo e se ha l'intraprendenza per farlo e il posto di lavoro lo accetta buon per lui davvero!

1 hour ago, Ghost77 said:

Ma infatti !

L'importante è che non pretenda di essere un figo a priori .

Non cerco di fare la vamp o attrarre l'attenzione. Cerco di esprimere me stesso perchè in altri modi sono negato. Parlare con le persone mi imbarazza, stare in mezzo a loro mi mette a disagio. Mi curo nell'aspetto fisico perchè ho rispetto per il mio corpo, perchè mi fa star bene e mi permette di sentirmi meno a disagio. Non c'è una pura questione di voler essere fighi a tutti i costi, non fa parte della mia persona.

2 minutes ago, MetallaroPunk said:

Io in montagna vado in ogni modo.. che sia con Converse, scarpe da skate, a piedi nudi o con gli stivali da pescatore. Ho passato ogni estate della mia infanzia nelle montagne libero di perdermici e ci ho fatto camminate in ogni modo. Idem per i locali o posti che richiedono un particolare codice.
 

Mi sento un ragazzino dentro, con i pregi e i difetti del caso. Non credo che mai potrò ridurmi ad andare in chiesa la domenica mattina o accendere la TV per guardare il telegiornale.
Infatti non ho proprio il televisore in casa e il telefono lo uso meno possibile. Non ho social e in generale non sono propriamente socievole.

Bè mio nonno kino (uno dei 7 nonni che ho avuto) girava in lungo in largo le campagne in tuta da lavoro dell'olivetti e scarpe "alla basta che sia" o stivali alti in gomma a seconda del meteo. Ed ha camminato fino al suo ultimo giorno quando il mattino dopo è stato trovato da un fungarol a più di 90 anni con il cane che lo vegliava.

 

Il non voler rescere bè ti ricordo un detto di alcuni riders bmx italiani " se la ruota cresce con gli anni io resterò per sempre giovane (solitamente le bmx hanno ruote da 20")"

Per la tv,che dirti io il terzo giorno della chiusura sfigata mi sono caricato in spalla i quasi 30 kg del normende con decoder interno e ho lasciato in servizio la vecchia mivar di mio zio ,per cassette e dvd e basta.

Il pensare che un giorno qualcuno dirà "la pidemia è finita andate in pace" mi farà piacere ma forse mi comprerò uno schemo piatto  perchè il pensiero di riportare su quel coso mi fa venire l'orticaria.

6 hours ago, MetallaroPunk said:

Sto passando la soglia del bizzarro o è ancora accettabile?

Beh, lo stai chiedendo in un forum gay.

La nostra soglia di tolleranza verso la gente vestita in modo bizzarro

è decisamente molto più alta della media. Almeno la mia lo è.

Mio padre non mi faceva le scenate per come mi vestivo, ma per come si vestivano i miei ragazzi 🙂

15 hours ago, MetallaroPunk said:

Infatti la mia insicurezza sta proprio in questo. Sto passando la soglia del bizzarro o è ancora accettabile?

Non capisco; cosa sono la "soglia del bizzarro" e quello che invece è "accettabile" nel 2022...? Cosa temi?

MetallaroPunk
18 hours ago, Almadel said:

Beh, lo stai chiedendo in un forum gay.

La nostra soglia di tolleranza verso la gente vestita in modo bizzarro

è decisamente molto più alta della media. Almeno la mia lo è.

Mio padre non mi faceva le scenate per come mi vestivo, ma per come si vestivano i miei ragazzi 🙂

 

8 hours ago, schopy said:

Non capisco; cosa sono la "soglia del bizzarro" e quello che invece è "accettabile" nel 2022...? Cosa temi?

 

Allora è proprio vero: devo farmi meno problemi 😄

diciamo che di particolarmente "nuovo" non c'è nulla.

I bermuda sopra i leggins (o calzamaglia che fosse) li portava già erik nell'84 come anche la canotta sopra le mezze/maniche lunghe.

e lui era ultra eterissimo e emetteva testosterone da tutti i pori (oltre a un congruo odore di sudore visto che aveva il posteriore sulla bmx da quando usciva di casa  a quando ci rientrava) .

Di per se nel vestiario di particolarmente nuovo c'è tutto e non c'è nulla. Poi ovvio che nei secoli le cose sono cambiate e di tanto anche.

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