Jump to content

Classica


Guest Jess81

Recommended Posts

Metamorphoseon90

Voglio farvi del male (ma A ME MI piace):

E io che pensavo di essere l'unico compositore del forum... :ok:

Da quello che hai postato, mi pare che, più che il '900 in generale (come dice debussy), ti interessa il '900 italiano... sbaglio? E se sì, praticamente su Youtube VIVI sul canale di Wellesz? XD

 

E mi sa che sei tuttora l'unico compositore del forum! Io non posso ancora considerarmi tale, sto a metà percorso (e non di composizione principale, purtroppo, vediamo se indovini di che), diciamo che "fisso su carta" qualcosina, però da qui ad essere compositore.... per ora mi sa di no.

 

Mi piace molto il 900 italiano, mi attrae molto, e, pur non vivendo su Wellesz, ci passo parecchio tempo :ok: Se poi trovo Casella, Respighi, Pizzetti, Ghedini, Malipiero... hai voja

-----------------------------------

 

E mo' beccateve questo anche se non è da Wellesz

 

Bruno Bettinelli Toccata fantasia

Link to comment
Share on other sites

  • Replies 2.1k
  • Created
  • Last Reply

Top Posters In This Topic

  • quint

    228

  • debussy

    167

  • conrad65

    158

  • Isher

    139

Top Posters In This Topic

Posted Images

@debussy: non hai l'indirizzo msn scritto sotto al nick, come ti aggiungo? XD Aggiungimi tu, ma sappi che ci sto molto poco.

 

@Metamorphoseon: uno di sperimentale non direbbe "purtroppo", ma se dici che non puoi ancora considerarti compositore, devi comunque fare qualcosa che preveda attività compositiva... quindi fai organo. Giusto?

Link to comment
Share on other sites

E mo' beccateve questo anche se non è da Wellesz

 

Adoro l'organo come strumento... ma la musica per organo dell'ultimo secolo è molto sovente troppo "dissonante", preferisco l'armonia barocca di Buxtehude, Bach, Haendel.

Ci sono però anche eccezioni che confermano la regola fra compositori più vicini a noi... ad esempio:

 

Sigfrid Karg-Elert , vissuto a cavallo fra '800 e '900

Link to comment
Share on other sites

Adoro l'organo come strumento...

Grazie di aver specificato. :ok:

Però il pezzo che hai linkato non vale, come "eccezione": è un brano volutamente scritto nello stile di Handel (tant'è che il vero titolo è

, non capisco il Praise the Lord del tuo video °° ).

 

@Lorens: sei tipo il quindicesimo che me lo chiede. XD È solo il mio nome (Stefano) scritto in note (do=A, do#=B, re=C, re#=D, ecc.). Niente di trascendentale, roba da topic degli enigmi di logica :ok:.

Link to comment
Share on other sites

scritto in note (do=A, do#=B, re=C, re#=D, ecc.)

 

Ma hai usato sto metodo da solo? Ho poche conoscenze a riguardo... so che la mia prof.sa di pianoforte complementare sapeva ricavare il tema in base appunto al nome, cognome, accenti vari etc.. niente di più...

 

Ad ogni modo... non si rispecchia la notazione A (la) B(si) C(do) etc...?  :ok:

 

(dimenticavo: lei è pianista, clavicembalista ed organista)

Link to comment
Share on other sites

Metamorphoseon90

Un effetti Karg-Elert in certi pezzi è anche peggio (in senso buono!) di Reger (Passacaglia su BACH docet!)

 

E proprio per questo è delizioso :ok:

 

-------------------------------------

@ quint: t'ho risposto in PM con una domanda

Link to comment
Share on other sites

@Johann: beh, ognuno usa il metodo che vuole. :sisi:

Immagino conoscerai la Missa Hercules Dux Ferrariae di Desprez (o Des Prez, o Deprez, o come diavolo lo si voglia scrivere): trattasi di soggetto cavato.

O ancora, tutto è pià facile se il tuo cognome è formato da nomi di note (ovviamente Bach, ma non solo).

Questo è, semplicemente, un altro metodo :) E sono sicuro che qualcuno deve pur averlo usato prima di me, non mi sembra un codice così indecifrabile. :eek:

Link to comment
Share on other sites

Hercules Dux Ferrariae di Desprez (o Des Prez, o Deprez, o come diavolo lo si voglia scrivere)

 

Perchè a leggerlo? muahahhahahahaahaha Non ti dico gli strafalcioni che uscivano in classe  :) :) :sisi:

Per fortuna io ho già dato a giugno l'esame di passaggio di Storia della Musica...

 

Ora l'anno prossimo lo rivedrò con la licenza però  :eek:

Speriamo bene!  :eh:

Link to comment
Share on other sites

Non sono un cultore di questo genere. Anche perché credo che se chiediate a tutti i miei colleghi chi sia questo rihm(ming), nessuno sarebbe in grado di rispondere.

 

Sul quartetto d'archi di epoca futurista ce n'è di tutto di più.

 

A me piace questo quartetto di Mosolov: autore conosciuto per un pezzo di nome "fonderia d'acciaio", che nemmeno qui si smentisce.

 

http://www.youtube.com/watch?v=Iuusr3yrHM4

Link to comment
Share on other sites

Metamorphoseon90

A proposito di organo novecentesco un brano di un “ceciliano”

 

Raffaele Manari Studio da concerto sulla melodia gregoriana del Salve Regina.

Manari scrisse solo quattro composizioni per organo, quasi tutte cavalli di battaglia come questa.

 

Juan Paradell Solé

Interessante perché si vede l’impegno richiesto alla pedaliera; l’organo forse è piccolo per il brano,

mi piace di più l’organo (hanno sbagliato a scrivere il cognome dell’autore, ma non importa)

 

Non sarà un grandissimo del XX secolo, ma neanche lo butterei via (perlomeno per l’esercizio coi pedali che c’è!)

 

Tranquilli, non lo porto al diploma, non sono mica un suicida!

Link to comment
Share on other sites

Guarda che Rihm non è mica così sconosciuto, debussy, anzi. :)

 

Ma quell' "epoca futurista" che hai buttato da lì, sarebbe da intendere come...?

 

P.S.: il quartetto di Mosolov l'avevo già sentito, non male (e forse di Mosolov si può ben dire che se chiedi in giro, pochi sanno chi sia).

Link to comment
Share on other sites

ecco un brano di Marco Marazzoli, grande operista a Roma su committenza dei Barberini durante il pontificato di Urbano VIII

 

Link to comment
Share on other sites

una volta mi son fatto mezza italia per partecipare a una masterclass di musica antica con la speranza di rimorchiare qualche barocchista figo (l'80% dei barocchisti specializzati è gay) invece mi sono ritrovato con tutte femmine del cazzo.

Link to comment
Share on other sites

Grazie debussy, il massimo in assoluto sono per me gli ultimi Quartetti di Beethoven, e la Canzona

dell'op. 132 è un vertice tra i vertici.

 

Tornando a Debussy, insieme con il Quartetto, che trovo all'altezza dei grandi Quartetti beethoveniani,

l'altro massimo, forse anzi il massimo, è per me la Sonata per flauto arpa e viola.

Sul Tubo ce ne sono varie esecuzioni, anche complete;

questa si raccomanda (a parte il titolo storpiato, Trio invece di Sonata)

per la bravura e la bellezza del flautista, Emmanuel Pahud:

 

 

Ottima anche questa esecuzione del New York Harp Trio, tutti e tre bravissimi,

con un violista di grande classe e di suono lungo, pure lui notevolmente bello:

 

 

E questa è un'esecuzione italiana:

 

 

Poche cose sono così sensuali, meravigliose timbricamente, così

intelligenti e perfette, e così «inaudite», come la Sonata per flauto arpa e viola.

Link to comment
Share on other sites

Non so perché tra tutta la musica di debussy, quella da camera è sempre la meno considerata (e la meno ascoltata).

Probabilmente, come accade con tutto il resto, perché è la più complessa e meno fruibile.

 

Ok l'importanza del quartetto è riconosciuta, ma solo in un ambiente di nicchia. E le tre sonate da camera? a me quella per violoncello fa impazzire (vedere su youtube l'esecuzione di quel bonazzo bonanima di Gendron)

e poi muoio dalla voglia di studiare quella per violino

Link to comment
Share on other sites

Il Quartetto e le tre Sonate sono appunto la musica di Debussy che mi tocca più profondamente e che mi

sembra riassuntiva forse non tanto del suo stile (meglio dire, dei suoi stili) ma di quell'intensità, quella sperimentazione,

quel cercare tra i suoni e con i suoni, con i timbri, che sono alla base della sua musica. Ne aveva progettate sei e ne

ha potute scrivere solo tre, ma sono tre capolavori. Isolate in se stesse, un nuovo inizio della sua carriera, molto

intense e concentrate, con una ritmica di una mobilità pazzesca (e sempre riuscita), non parliamo della timbrica.

Voleva dare con queste Sonate una prova «per il pensiero francese». La mia preferita è la Sonata per flauto arpa e viola,

che fu scritta in sei settimane, dopo quella per violoncello. Scelse la Viola (aveva pensato in un primo tempo all'Oboe)

«per via del colorito più sobrio che derivava dalla fusione degli strumenti. E' terribilmente triste, e non so se

bisogna ridervi o piangervi sopra. Forse l'uno e l'altro».

Link to comment
Share on other sites

Ogni tanto mi piace fare un'incursione in questo topic... anche se disturbo un po' il flusso delle discussioni in corso...

 

 

Poesia pura condensata in coro, la voce umana che si fa strumento.  :cool:

Link to comment
Share on other sites

Idiota che non sono altro!  :sisi:

Sì, Lorens, è questo che volevo mettere, con il bel Pahud, che fa quel sorriso incantevole

all'inizio del video. Grazie  :cool: Ma è brevissimo, purtroppo.

Link to comment
Share on other sites

Esser distratti da Pahud è più che giustificabile  :cool:

 

Io mi ricordavo di lui da quando l'avevo visto suonare la nona di Dvorak con i Berliner e Abbado.

Questo video è un estratto del concerto: http://www.youtube.com/watch?v=WoWgK6Zf56g

 

Ha un bellissimo modo di apparire, e porsi nell'orchestra e davanti al pubblico.

Insomma, è proprio bello da guardare! E' pur vero che quest'orchestra, è tutta bella da guardare.

Link to comment
Share on other sites

sempre per restare in Francia: Franck, sonata per violino e pianoforte

 

 

Eseguita qui da Christian Ferras, violinista frances che si è suicidato nel 1985 a causa della depressione, probabilmente legata alla sua omosessualità. E' uno dei miei preferiti (sarà che mi immedesimo)

Link to comment
Share on other sites

Meravigliosa  :look:

 

Un'esecuzione molto corposa e intensa. Vibrata, pensata, rispetto a una certa qual elegante

svagatezza di Menuhin

 

 

Anche il pianoforte è sulla stessa lunghezza d'onda e stilistica, quasi sontuoso a volte.

Link to comment
Share on other sites

bella anche questa. Menhuin anche dopo le varie crisi di identità, ha continuato a tirar fuori tante belle chicchie.

La ciaccona di Bach per esempio non è per niente stucchevole come le altre esecuzioni sue contemporanee.. io uso bach sempre come metro di paragone per un violinista, certo bisogna contestualizzare molto e alla fine tutto ricade sempre sul solito gusto personale

Link to comment
Share on other sites

io però continuo ad essere innamorato di ferras

 

anni fa vidi su Mezzo (una specie di canale Classica francese) il suo concerto di Stravinsky e mi scatenò un pianto assurdo, l'unica volta che mi sono commosso per un concerto... che poi io son uno che piange solo con le mazzate quelle che fanno male quindi un caso eccezionale.

 

Link to comment
Share on other sites

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Unfortunately, your content contains terms that we do not allow. Please edit your content to remove the highlighted words below.
Reply to this topic...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.


×
×
  • Create New...