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Palermo: accoltella il figlio perchè gay


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Accoltella il figlio diciottenne perché è gay. A Palermo. Nel 2008. Il padre è adesso rinchiuso in carcere, il figlio ne avrà per una decina di giorni. E’ stato ferito all’avambraccio e, nella colluttazione con il padre, ha riportato un trauma cranico facciale.

 

 

 

Una transessuale viene pugnalata a morte a Napoli, vicino alla stazione ferroviaria.

 

 

 

Il Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli esprime la totale solidarietà al giovane ragazzo e contemporaneamente il profondo disgusto per la vile azione perpretata dal padre nei confronti del figlio.

 

 

 

“L’atto di violenza capitato al giovane ragazzo palermitano è il segno che nonostante l’impegno delle associazioni lgbt sul tema della visibilità, molto deve essere ancora fatto soprattutto a livello istituzionale.”

 

 

 

“In questi giorni assistiamo ad una vera e propria recrudescenza di atti di violenza ai danni della comunità lgbt ( lo scorso 23 maggio, una transessuale viene pugnalata a morte a Napoli, vicino alla stazione ferroviaria) e non ci bastano più le formali prese di distanza da parte delle Istituzioni. Pochi giorni fa la neo eletta Ministro alle Pari Opportunità, Mara Carfagna, ha dichiarato che in questo Paese essere gay non è più un problema, il giorno dopo ha asserito che farà di tutto per fare in modo che gli omosessuali non vengano discriminati. Ci viene da chiedere alla Ministro come intende tenere fede alle proprie parole. Le possiamo suggerire di attivarsi affinché venga introdotta in Italia una legge contro la violenza nei confronti di lesbiche, gay e trans. . Il 7 giugno la comunità lgbt sfilerà al RomaPride 2008 per rivendicare la parità di tutte e tutti. Testardamente.”

 

 

 

Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli

 

Rossana Praitano - Presidente

 

http://www.gaynews.it/view.php?ID=77850

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qui dice qualcosa in più

mi sento triste quando succedono queste cose  :asd:

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Chissà la Carfagna cosa starà pensando ora....  :asd:

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Io mi vergognerei, di avere un padre iomofobo.

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io mi vergognerei di avere una madre che m'ha sostenuto quando ha saputo che sono gay che ha il coraggio di dire, dopo che mio padre m'ha accoltellato, che non è una cattiva persona, voleva solo evitassi cattive compagnie.

E vai a accoltellare le compagnie e non tuo figlio allora.

Vega_Mizuno
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la gente è proprio non so neanche come definirla gente così

 

> Io mi vergognerei, di avere un padre iomofobo.

 

giusto!

 

>Chissà la Carfagna cosa starà pensando ora....  gha

 

che è solo un brutto sogno

Frattaglia
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A me dispiace per il ragazzo, per quanto oggi al tg non mi pare si sia minimamente tirato indietro dalle telecamere.

Insomma, se avessi un figlio che vuole mollare gli studi per tentare di fare il ballerino probabilmente sarei risentita anche un po' io.

Comunque sia non c'è nessuna scusante per uno che ha tentato di uccidere il proprio figlio.  :asd:

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beh la vergogna di essere un omicida a quanto pare è minore di quella di avere un figlio gay

Vega_Mizuno
Posted

A me dispiace per il ragazzo, per quanto oggi al tg non mi pare si sia minimamente tirato indietro dalle telecamere.

Insomma, se avessi un figlio che vuole mollare gli studi per tentare di fare il ballerino probabilmente sarei risentita anche un po' io.

Comunque sia non c'è nessuna scusante per uno che ha tentato di uccidere il proprio figlio.  :asd:

 

ma se è stato intervistato dal tg 1 con un nome fittizio?

Frattaglia
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Aveva un nome fittizio?  :asd: In realtà mi sono persa qualcosina dell'intervista perchè mio fratello ci faceva casino davanti...  :asd:

 

Ritiro quello che ho detto :P

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Non per fare il bastian contrario, ma se a 18 anni la tua più grande aspirazione è fare il modello e uscire tutte le sere sei tristissimo.... Questo rende un pelino più comprensibile il discorso di "onore e vergogna", anche se il vero motivo è un altro. Certo, da qui ad accoltellarlo ce ne passa....

Ohhappyday
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Ma si! Una coltellata in famiglia e passa la paura :asd:. Comunque a quel punto mi considererei ofrnano... :asd:

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Chissà la Carfagna cosa starà pensando ora....  :asd:

 

la stimi così tanto?

 

chissà perchè quell'uomo si vergognava della gayness del figlio e non della propria stupidità e della propria ignoranza...

Orlandella
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E' brutto vedere che si risolvere ancora i problemi con la violenza

 

E' brutto vedere che un padre debba vergognarsi del proprio figlio anche (aggiungerei soprattutto) a causa di questa società e e della mentalità comune.

 

Spero che il ragazzo si riprenda e che ritorni un minimo di serenità nella sua famiglia( anche se è troppo difficile in questa situazione)...

 

 

 

Mi chiedo cosa stiano pensando i vicini di casa, i conoscenti...spero di sbagliarmi ma ho la brutta sensazione che la maggior parte dia ragione al padre...

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ma se è stato intervistato dal tg 1 con un nome fittizio?

 

ma il viso a primo piano gliel'hanno inquadrato più che bene e a lungo...

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ma il viso a primo piano gliel'hanno inquadrato più che bene e a lungo...

 

Studio Aperto invece ha fatto vedere solo un paio di macchine che sfrecciavano in una strada.  :asd:

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ah guarda... l'ho visto proprio ora e l'hanno intervistato. è pure carino...

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Certo che è stato davvero encomiabile il giovane a reagire così presto e bene a tale aggressione. Peccato che ci sia questa losca storia di passaparola...mi è sembrato di capire che di fatto è stato fatto outing e non coming out, quindi qualcuno l'ha voluto mettere nei guai. O crediamo ancora alla buona fede del pettegolezzo dal verduriere?

 

Peccato anche che nell'intervista non ci sia spazio per una dichiarazione o un invito ai giovani su come gestire queste situazioni nei paesi bigotti

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ok, volere fare il modello ed uscire sempre possono essere questioni sulle quali un genitore può dissentire, ma dopo averlo fatto presente al figlio (a 18 anni si è maturi x capire) non c'è bisogno di altro, si poteva dire trovati un lavoro nel mentre così puoi fare quello che vuoi... forse questo sarebbe accaduto a un figlio etero ma visto che è gay accoltelliamolo! cosa sta succedendo in sto paese? stanno saltando fuori tutte ste notizie proprio mentre si parla dei pride... la gente va giu di testa, sembra che prendersela con le minoranze ora sia di moda! come si fa a non avere un minimo di paura? in più chi potrebbe aiutare dagli alti vertici se ne frega... così non va!

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Non è che stiamo parlando di persone proprio qualunque...il padre è un pregiudicato quindi evidentemente era già avvezzo alle vie di fatto e probabilmente avrebbe risolto nella stessa maniera anche se si fosse trattato di altre questioni così dette "d'onore".

 

Mi ricorda un po' la situazione del film "American Beauty" dove il padre omosessuale represso se la prende col figlio...quello che emerge è che ancora c'è la cultura del senso di colpa per i genitori di ragazzi e ragazze omosessuali e questo accade a prescindere dalle realtà regionali e persino dallo stato sociale delle diverse famiglie.

 

Uno dei pensieri ricorrenti dei genitori quando si fa coming out è il pensiero di aver sbagliato qualcosa nel tirar su un figlio finocchio o una figlia lella. E' solo causa della disinformazione o fa parte del pacchetto "far di tutti i finocchi un mazzo" per cui a suon di pride, fiaccolate e tutto il resto potremmo un giorno riuscire a sanare tanta ignoranza o ci vorrebbe un qualche intervento da parte dello stato (le pari opportunità ad esempio :asd: o le associazioni glbt) per campagne di sensibilizzazione, educazione, informazione?

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Anche io mi sento triste quando accadono queste cose, dannazione ...  :asd: C'è ancora tanta strada da fare ...

Mercante di Luce
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Non credo ci siano parole per commentare questi avvenimenti, solo tanta, tanta amarezza. :asd: :asd:

Guest Irish Dragon
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Uno dei pensieri ricorrenti dei genitori quando si fa coming out è il pensiero di aver sbagliato qualcosa nel tirar su un figlio finocchio o una figlia lella. E' solo causa della disinformazione o fa parte del pacchetto "far di tutti i finocchi un mazzo" per cui a suon di pride, fiaccolate e tutto il resto potremmo un giorno riuscire a sanare tanta ignoranza o ci vorrebbe un qualche intervento da parte dello stato (le pari opportunità ad esempio :asd: o le associazioni glbt) per campagne di sensibilizzazione, educazione, informazione?

 

Un conto è pensare di aver sbagliato, un altro è aggredire. La reazione ultima, spropositata e dettata dall'aggressività, non la si può sanare in alcun modo...

Poi parliamoci chiaro: il sud, spesso e volentieri, risente di tanti retaggi sociali che fanno da fardello, perché relativi soprattutto alle vecchie generazioni o ad una mentalità vecchio stampo. Ci si può fare poco, è quello il problema.

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