Interpreti e cantautori

[Verlaine]

Giusto THX.. ti rispondo su Avril poi chiudo la postillina: basta che guardi un vecchio concerto live di Avril per renderti conto che non sapeva cantare  Stonava tantissimo!!

Quello che hai detto dopo è giustissimo, anche se tra grandi autori a volte si fanno cover e scambi di pezzi, ed è anche un 'commercio' interessante.. Per quanto riguarda gli interpreti che non scrivono le 'proprie' canzoni, io continuo ad ammirare di più chi ha scritto la musica (e-o il testo, se è particolarmente bello) rispetto a chi l'ha 'portato al successo', scelta mia comunque. Per me Mina .. sì, avrà anche una voce unica, ma chi non ce l'ha? esistono due voci uguali? Battiato è un interprete altrettanto particolare, abile e intenso (lo dimostrano la sua estensione vocale, i suoi esercizi con la voce e i suoi recenti album di cover, Fleurs e Fleurs3, che sono stupendi), però scrive quasi tutta la sua musica. E scusate se è poco.

[THX1138]

Discorso molto interessante, Verlaine, peccato che devo uscire! Aggiungo solo questo, sono perfettamente d'accordo con te ma solo se scindiamo il discorso tra interpreti e cantautori. Ti faccio un esempio che vale per tutti: Ruggeri che canta il suo "Il mare d'inverno" (da lui scritta e interpretata dalla Berté all'apice della sua carriera) non mi convince; mentre invece Fossati che canta la sua "I treni a vapore", fa il paio con l'interpretazione della Mannoia.

 

Scusate l'OT, ma la discussione è troppo interessante, e magari si potrebbe dividere in un altro thread, se ritenete opportuno.

[Verlaine]

Sì è vero, siamo OT..vediamo se fanno un altro thread..  comunque tendenzialmente sono d'accordo, è una giusta osservazione, alcuni interpreti lasciano il segno con la loro versione di una canzone.. ma è più un caso che una regola comunque, io continuerei a fare le mie congratulazioni a chi ha scritto il pezzo più che a chi l'ha cantato.

[THX1138]

E' indubbio che chi ha scritto il pezzo meriti il dovuto riconoscimento, d'accordissimo. Ma devi tenere conto che, in questo settore, difficilmente l'autore ha anche le doti per interpretare il proprio pezzo. Del resto, si cita spesso un brano nell'"interpretazione di", che diventa la pietra di misura per gli altri interpreti. E' il caso di Mina, per esempio. Oltre alla voce, che sapeva e sa sa usare come poche sue colleghe, c'è l'interpretazione che fa la differenza. Caso esemplare è stato "Perdere l'amore" di Marrocchi e Artegiani, scritto per Gianni Nazzaro e presentato a Sanremo nell'87, ma scartato dalla commissione selezionatrice! Stesso brano, ripresentato l'anno seguente, nell'interpretazione di Massimo Ranieri, vince il festival!

 

Bisogna inoltre tenere conto che, spesso, gli autori, scrivono pezzi pensando, cucendoli addosso a determinati interpreti, che diventano di fatto, delle "muse ispiratrici"; pezzi che non avrebbero mai scritto per sé. Ci sono altri casi di autori che scrivono pezzi solo per altri. A livello internazionale, mi viene in mente il caso di Dianne Warren, una delle autrici di maggior successo, che ha scritto i pezzi più famosi degli ultimi 20 anni, arrivando ad avere ben sette successi in classifica nello stesso momento interpretati da sette cantanti diversi! Insomma, si potrebbe andare avanti per ore a discutere di questo.

[Verlaine]

Certo, tutto questo è verissimo! Alcuni cantautori scrivono solo per gli altri, oppure scrivono alcuni pezzi proprio pensando ad un interprete in particolare, etc.etc. E questo è necessario, fa parte del gioco, naturalmente come dici tu se uno non è in grado di cantare ma scrive canzoni bellissime che fa, deve buttarle via? Quello che dico io è che secondo me il merito principale rimane del cantautore o compositore, non dell'interprete. Guarda ad es. una delle mie canzoni preferite, forse la mia preferita, quel capolavoro che è "Smile" di Chaplin.. lui ha composto la musica, altri ci hanno aggiunto un testo che ci calza perfettamente (visto anche che era il tema di un suo film), poi Nat 'King' Cole l'ha cantata.. per carità, l'ha cantata benissimo.. ma il mio plauso va al genio di Chaplin e agli scrittori del testo. Il fatto che una canzone possa essere interpretata bene o male non è una questione esclusiva: infatti ci sono dei remix o delle cover che a volte migliorano di molto (se non altro secondo il gusto personale) la 'prima' interpretazione, e altre che invece non reggono il confronto.. le canzoni più belle spesso vengono interpretate da molti artisti, cantanti, interpreti etc., e quando tu ascolti un disco con dieci o venti versioni della stessa canzone, ne troverai alcune più belle e alcune meno belle, ma non sempre la più bella in assoluto sarà quella del 'primo' interprete o di quello per cui la canzone era stata pensata..

Dove voglio arrivare? Che la bellezza e la forza di un'interpretazione non è un qualcosa di esclusivo, che solo uno può fare, mentre scrivere la canzone è appannaggio esclusivo del cantautore. Solo Battiato può scrivere una cosa come 'La cura', poi magari arriva un interprete che riesce a darle un taglio che ad alcuni può sembrare migliore, ma di certo non avrebbe saputo scriverla lui. Ad es. Battiato ha scritto per Morandi-Dalla "Mesopotamia" ("Che cosa resterà di me"), poi ne ha fatta una sua versione, uno può preferire mille volte la loro versione, però non avrebbero potuto scrivere loro quel pezzo (per mio parere personale metto Battiato, compositivamente parlando, una spanna più su di Dalla e non parliamo proprio di Morandi). Oppure "Per Elisa", con cui fece vincere ad Alice Sanremo: lei per carità ottima interpretazione, e lui non sarebbe stato forse così credibile, ma per questo a lei va il merito principale?!? Sarebbe mai stata capace di scrivere una canzone così?

Perciò per me il 99% del plauso va a chi ha scritto il pezzo