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ricerca per università


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Ciao a tutti,

sono una studentessa di Scienze Sociali e devo scrivere una tesina sul genere.

La mia tesi è capire se sia vero che i gay accentuino di più il lato femminile piuttosto che quello maschile. Qui vi chiedo un aiuto: potreste scrivermi se e come nella vita quotidiana ridimensionate il lato maschile a favore di atteggiamenti, caratteristiche femminili. Banalmente, (sottolineo banalmente, non offendetevi, non credo di essere soggetta a stereotipi o se lo sono ne sono anche consapevole) ad esempio, se il tifo verso lo sport vi urta o se lo praticate. O il classico stereotipo dell’omosesuale che ama fare shopping. Smentite, create, fate suggerimenti, ogni cosa mi sarà utile.

 

Intanto vi ringrazio dell’attenzione, spero che rispondiate numerosi,

Sara

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https://www.gay-forum.it/topic/7832-ricerca-per-universit%C3%A0/
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Non amo il calcio ma ai precedenti mondiali ho tifato per la Francia.In generale lo sport non mi piace,lo trovo monotono e ripetitivo.Non so se il fatto di non seguire una cosa perchè è ripetitiva possa essere una caratteristica femminile.

Odio spettegolare,mi nausea sentire discorsi inutili in cui si spettegola o si fa gossip.

Curo il mio corpo ma non applico trucco o prodotti per aumentare la bellezza.

Non faccio mai shopping,se casualmente trovo qualcosa che mi piace la compro.

Vuoi sapere altro? :ok:

orodeglistupidi

Cara Sara, la mascolinità e la femminilità nel nostro mondo coesistono.

Per quanto riguarda la parte dei ragazzi gay (le lesbiche ti risponderanno, se vorranno, parlandoti direttamente), troverai due estremi.

Da una parte, coloro che sono tutti dediti alla cura impeccabile della propria immagine, che leggono riviste di moda e passano le ore in bagno a prepararsi (comportamento che si ritiene particolarmente femminile).

Dall'altra, coloro che sono tutti amanti delle sfide più faticose e maschie, desiderosi di dimostrare e dimostrarsi sempre qualcosa, che si parli di tatuaggi, corse in moto o altro (comportamento che si ritiene decisamente maschile).

Per farti intendere, con termini inglesi tipici del nostro gergo i due estremi corrispondono al twink e al biker.

E in mezzo a questi estremi che ci troverai?

Una massa di uomini assolutamente comuni che magari non seguiranno il calcio ma saranno appassionati di macchine, che si strapperanno le sopracciglia ma sapranno picchiare duro, che si riempiranno la casa di cuccioli ma passeranno poi il tempo a caccia di conquiste.

 

In conclusione:

Abbiamo caratteri comuni ad entrambi i sessi.

Troverai tra noi persone più maschili e altre più femminili e quindi

Non puoi pretendere di spingerci in massa verso l'uno o verso l'altro sesso.

 

Risposta alla domanda della tua tesina: no. :ok:

Innanzitutto grazie delle risposte e della gentilezza. Non mi aspettavo un'accoglienza così cordiale, anche perchè non o esposto in modo ottimale il tutto.

 

Il mio studio parte da un libro di Garfinkel che si chiama Agnese; parla di un ragazzo al quale si sono sviluppati i caratteri femminili e che ha deciso di operarsi e diventare donna. L'autore preme sul fatto che pene o vagina biologici non sempre corrispondano a pene e vagina culturali. Questa Agnese quindi una volta diventata donna biologicamente impara a essere donna culturalmente,  basandosi sui ruoli culturali della società: la donna più protettiva, sensibile e l'uomo virile che da protezione ecc.  E' una faccenda diversa dall'omosessualità, ma è solo la partenza.

 

Con la mia tesina vorrei solo capire se i gay o le lesbiche assumono tratti o comportamenti del sesso opposto al loro determinati dal ruolo sociale che la società impone a tutti. So benissimo che non è assoluto, per questo tento di approfondire l'argomento con voi e parlare tramite stereotipi è più semplice e comprensibile. Ce l'avrete tutti in mente la lesbica motociclista con sigaretta in bocca che parla a bestemmie: è una mia amica.

 

Ad esempio, vorrei anche capire se nella coppia gay, naturalmente e senza rendersi conto dei processi culturali che sottostanno alle nostre azioni, uno assume tratti più mascolini, porta le borse della spesa, "protegge" il compagno e l'altro magari preferisce cucinare. Gli etero molto ma molto spesso agiscono secondo schemi culturali e neanche se ne accorgono: non ci sono regole che dicono che la donna debba occuparsi della casa e l'uomo della manutenzione dell'auto e della lavastoviglie e lo stesso per le coppie gay; eppure queste distinzioni esistono.

 

COme Garfinkel vorrei studiare le azioni insignificanti della vita quotidiana, capendo poi quanto la cultura influenzi i comportamenti degli uomini e delle donne, omosessuali e non.

 

Se altri vogliono rispondere ben venga e grazie ancora!

ciao sara benvenuta

 

un bambino crescendo impara a relazionarsi con l'ambiente che gli sta intorno prendendo a modello comportamentale i genitori e ciò che vede in tv e per strada. agli uomini viene imposta una certa durezza (nonché il successo professionale), alle donne la carineria (e l'estetica personale) ruoli tra l'altro messi in discussione negli ultimi anni (per fortuna o purtroppo dipende dai punti di vista)

 

cementificato questo concetto, capirai dunque come il lato femminile abbia molte possibilità di svilupparsi in un bambino omosessuale "in erba": lui non sa ancora cosa è giusto e sbagliato e, di conseguenza, sentendosi "attratto" (seppur non ancora sessualmente) inconsciamento da altri maschi reagisce come può all'istinto e alla crescita che lo vogliono collocare in uno dei due ruoli.

 

ecco perché alcuni bambini gay si truccano, giocano con le bambole o si mettono gli abiti della mamma: non è affatto sinonimo di transessualità, solamente cercano il loro io e sentendosi attratti dai maschi pensano che debbano comportarsi come le donne, poiché nella loro poca conoscenza del mondo se a qualcuno piacciono i maschi allora è una donna e di conseguenza si atteggiano e vestono femminilmente proprio perché non hanno ancora coscienza di cosa sia l'omosessualità e di come sia possibile vivere l'attrazione verso qualcuno del proprio sesso

 

naturalmente è solo un'infarinatura dell'intero concetto, molto più vasto, ma spero possa esserti d'aiuto

se ti serve altro chiedi pure

volevo dire che i ruoli maschile e femminile in una coppia gay sono stereotipi, anzi, spesso succede che i gay effeminati stanno con quelli effeminati e quelli virili con quelli virili, ma non ci sono schemi fissi, questo dipende dalla singolarità di ogni persona.

ROJ84 , sì grazie mi sei stato utile. Chè infatti sto cercando di capire come i processi culturali che influenzano tutti, influenzino gli omosessuali. se c'è un contrasto totale o se comunque inconsciamente ci si adegua. L'esempio del bambino che hai fatto riassume tante teorie che ho letto.

Se ti viene in mente qualcos'altro ben venga!

 

coeranos, lo so che sono stereotipi. vorrei approfondire da dove arrivano, quali processi li hanno creati, come ognuno reagisce ai condizionamenti. Se la società dice che un uomo dev'essere macho, forte, dominante e via dicendo, un gay come vede questo ruolo? ci si immedesima o lo rifiuta? So che non c'è una risposta giusta o definitiva o valida per tutti, ma da qualche parte dovrò pur iniziare. Se hai suggerimenti!

 

arigrazie

No no, a me non frega niente degli stereotipi, quando si tratta del mio comportamento lo lascio libero il più possibile da questi schemi, sicché non enfatizzo nulla.

Forse però io non conto perché sono 'diverso' (bisex)  :ok: emarginato tra gli emarginati  :ok:

Comunque sia io sono tendenzialmente libero e non ho proprio nulla di 'femminile' (?!?), se non forse una cura (a modo mio) leggermente maggiore dei miei riccioli, per il resto tutto abbastanza coincidente con l'idea maschile, con i miei gusti però, ad es. odio lo sport, ma non perché lo odiano i gay  :P

vorrei approfondire da dove arrivano, quali processi li hanno creati, come ognuno reagisce ai condizionamenti. Se la società dice che un uomo dev'essere macho, forte, dominante e via dicendo, un gay come vede questo ruolo? ci si immedesima o lo rifiuta? So che non c'è una risposta giusta o definitiva o valida per tutti, ma da qualche parte dovrò pur iniziare

 

 

la società decide che l'uomo deve essere forte e dominatore poiché per retaggio culturale è usanza che sia così. di conseguenza, una volta diventato adulto (e superata la fase infantile che ho cercato di descriverti prima), il soggetto deve trovare la propria collocazione nel mondo, come uomo etero - gay - bsx o anche transenger o transessuale.

 

se accetta la propria omosessualità, e quindi riesce a convivere con l'idea di possedere un corpo maschile ed essere attratto da altri uomini, allora scatta il meccanismo del condizionamento da ambiente, quello che tutti subiamo a causa della società dell'immagine: il modo di proporsi. l'adulto infatti deve "vendersi" in qualche modo nella società e c'è da dire che la comunità gay su questo è sempre stata molto critica e superficiale, anche per colpa dai mass media che premono l'acceleratore su un ideale di virilità senza fine: un gay sa che per piacere deve corrispondere certi requisiti e al tempo stesso impara a cercare negli altri pari valore (ovviamente in linea molto generale). c'è chi si adegua (così come accade anche agli etero) e chi invece non si affanna a dover piacere a tutti i costi.

 

 

 

ps - un gay può avere ruolo "forte e dominatore" così come quello "dolce e remissivo" (stereotipamente associato alla donna) ma è un po' forte dire che la cosa dipenda dalla preferenza sessuale...poiché "noi" siamo il nostro carattere, non il nostro orientamento sessuale (questa è una visione un po' ignorante del mondo glbt!), e il carattere prescinde quello che si fa a letto. sto insomma tentando di farti capire che non esistono solo due modi di vivere l'omosessualità (gay "forte" e gay "femminile") ma svariati, così come svariate sono le sfumature di carattere tra un individuo e l'altro.

quello che dici lo so: i sessi sono due, i generi moltiplicano e gli orientamenti sessuali sono tantissime combinazioni tra i livelli precedenti.

hai ragione che una persona è determinata dal carattere, ma non si può neanche negare che tutti gli altri fattori iinfluiranno nella relazione con l'ambiente. non voglio essere fraintesa, l'omosessualità non mi perplime nè nient'altro. ognuno si rapporta col mondo a seconda delle caratteristiche che ha.

Pensa alle pubblicità dei profumi: una dice "per gli uomini che amano le donne che amano gli uomini". forse che i profumi li usino solo gli etero?!

Qui di sicuro gli etero si comporteranno in modo diverso dai gay: un etero non s'accorgerebbe della frase, penserebbe che è una frase normalissima, un gay forse noterebbe invece che è una frase rigida e falsa.

cosa ne pensi della  rappresentazione del genere in quella pubblicità?

scusa per il ritardo...c'è stato un gaypride di mezzo

 

allora: sicuramente mi ritengo attento a certi messaggi pubblicitari 'ambigui' e 'girotondi', del resto ultimamente il marketing ammicca al target omosessuale (che per stereotipo è acculturato e altospendente...mah) certo però che da qui a dire che ottiene presa sufficiente ce ne vuole...

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