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Incidente nucleare in slovenia


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Fuga in centrale nucleare slovena, allarme in tutta Europa

 

L'Unione Europea ha lanciato un allarme in tutto il continente dopo un incidente nella centrale nucleare di Krsko, in Slovenia, a 130 km da Trieste, la cui attività è stata sospesa. Un allarme lanciato poiché lo prevedono le procedure comunitarie in questi casi, ma fino ad ora non è stata rilevata alcuna fuga radioattiva. Quella che si è registrata è stata una perdita di fluido refrigerante si è verificata nel sistema di raffreddamento della centrale slovena.

 

 

 

"Il sistema di risposta d'emergenza della Commissione (Ecurie) ha ricevuto un messaggio di allerta dalla Slovenia alle 17h38 ora locale - si legge nella nota diffusa a Bruxelles - Una perdita

di fluido refrigerante si è verificata nel sistema di raffreddamento primario della centrale nucleare di Krsko".

 

 

 

Immediatamente i servizi del commissario europeo all'Energia, Andris Piebalgs, hanno preso contatto con il luogo dell'incidente e spiegato che la centrale è attualmente in fase di spegnimento e tutte le necessarie procedure di sicurezza sono state adottate.

 

 

 

"Al momento della diffusione di questo comunicato stampa - si legge ancora nella nota trasmessa alle 19.28 a Bruxelles - la potenza del reattore era al 22% e le procedure di sicurezza per il suo spegnimento sono ancora in corso. Al momento, non è stata identificata nessuna emissione nell'ambiente".

 

L'Unione Europea ha spiegato di aver "immediatamente" inviato le informazioni raccolte a tutti gli Stati membri. A Bruxelles gli esperti "rimarranno in allerta fino a quando la situazione non sarà completamente sotto controllo".

 

Fonte: http://www.romagnaoggi.it/esteri/2008/6/4/92587/

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https://www.gay-forum.it/topic/7836-incidente-nucleare-in-slovenia/
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Nessun pericolo in Slovenia, ma la centrale resta chiusa

I cancelli rimarranno chiusi per alcuni giorni nella centrale di Krsko. La notizia della chiusura arriva dai responsabili sloveni. "Prevedo che la centrale resterà chiusa, tuttavia non vi è alcuna conseguenza sull'ambiente e la situazione è sotto controllo", ha detto all'agenzia Reuters, Andrej Stritar, capo dell'Ente sloveno per la sicurezza nucleare. Stritar ha anche ribadito, che si è trattato di "una perdita d'acqua nel circuito di raffreddamento senza alcuna fuga di radioattività, e che la situazione non desta preoccupazione"

 

La Commissione europea aveva lanciato l’allerta per il rischio radioattività, conseguente a un incidente avvenuto nella centrale nucleare di Krsko, nella regione sud-occidentale della Slovenia a circa 130 km da Trieste. Non è stata rilevata alcuna fuga radioattiva. Si sarebbe trattato di un calo di potenza. Il sistema europeo d'allerta è scattato dopo che dalla Slovenia è stato comunicato che si era verificata una perdita nel circuito di raffreddamento. Sono scattate le procedure per lo spegnimento della centrale e un portavoce della Commissione europea ha poi confermato che non ci sono state fughe di radioattività. L'assessore all'Energia del Friuli Venezia ha sottolineato che "l'allarme è rientrato" e che nella centrale si è verificato "solo un calo di potenza, non un guasto".

 

RADIOATTIVITA’ ASSENTE Nessuna traccia di radioattività è stata riscontrata a Trieste e Muggia, le località più vicine al confine con la Slovenia, a 150 chilometri circa dalla centrale nucleare di Krsko. Lo ha riferito il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza.

 

FERMATA PREVENTIVA "La centrale è stata fermata a titolo preventivo per qualche ora al fine di permettere al personale di stabilire le cause del guasto e di ripararla", ha detto la direzione dell'impianto in un comunicato. "Un arresto d'emergenza non è stato necessario e il guasto non dovrebbe avere impatto sull'ambiente", ha aggiunto la direzione. Sfruttata in comune da Slovenia e Croazia, la centrale nucleare di Krsko produce il 20% dell'elettricità consumata in Slovenia e il 15% di quella utilizzata in Croazia.

 

LE PROCEDURE DI ALLERTA Il messaggio d'allerta – si legge nella nota della Commissione Ue - è stato ricevuto a Bruxelles alle 17.38. In base agli accordi Euratom, la comunità europea per l'energia atomica, il sistema di risposta rapida d'emergenza 'Ecurie’ prevede che i Paesi membri informino la Commissione europea e tutti gli altri Paesi partner potenzialmente interessati quando si possa presentare l'esigenza, se necessario, di adottare misure di protezione della popolazione in seguito a incidenti a carattere radiologico o nucleare.  Le strutture della Commissione europea preposte a gestire l'emergenza, si legge ancora nella nota di Bruxelles, resteranno in attività fino a quando non avrà ricevuto informazioni che assicurino che la situazione è completamente sotto controllo".

Guest Irish Dragon

Ora inizieranno a dire che la centrale era vecchia e che in Italia costruiranno solo con tecnologie affidabili. Il punto è che il nucleare mette in gioco troppe componenti, così da rendere pericolosa anche una qualsiasi banalità (come successo giusto qualche annetto fa in una centrale dell'Illinois, dove ci fu una perdita di trizio in una falda acquifera). Dato che sono strutture che diventano obsolete con poco e da noi passeranno gli anni prima di vedere una sola centrale completata, mi chiedo quali potranno essere i risultati finali...

Guest Irish Dragon

Proprio perché non è una seconda Chernobyl, pensiamo sempre che l'unico rischio del nucleare sia relativo al cosiddetto "meltdown". Invece basta la fuoriuscita di qualsiasi sostanza chimica (quindi non necessariamente radioattiva) per causare problemi di contaminazione.

Non ultimo, come giustamente ricordava Frattaglia, è il problema delle scorie, che allo stato attuale va a fare compagnia a Chiaiano e a tutti i problemi che ci trasciniamo dietro. Il guasto in Slovenia dovrebbe far riflettere, visto che il nucleare continua ad una essere una tecnologia abbastanza instabile (e come dicevo nel mio precedente post, vedo altamente improbabile l'utilizzo di una scienza più avanzata per la realizzazione degli impianti in Italia)

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